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Schianto fatale con la moto, barista 33enne muore sul colpo. Selfie al mare prima della tragedia

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DISO (Lecce) – Ancora un drammatico incidente stradale sulle strade del Salento. Il bilancio è di un giovane motociclista morto sul colpo, dopo essere uscito fuori strada con la sua moto mentre percorreva la Marittima – Diso. Lo schianto non ha lasciato scampo al malcapitato 33enne di Marittima, Salvatore Nuzzo, barista, per il quale ogni soccorso si è rivelato vano.

Secondo una prima ricostruzione, la vittima – che lavorava presso un bar di una stazione di servizio ed aveva appena finito il turno – viaggiava da solo a bordo della sua moto, quando avrebbe perso improvvisamente il controllo delle due ruote, andando a schiantarsi con violenza contro la colonna dell’ingresso di un’abitazione. La moto, invece, avrebbe terminato la sua corsa pochi metri più avanti, sfondando il muro di cinta di un’altra casa. Un impatto devastante: i soccorritori del 118 si sono trovati davanti ad un corpo martoriato dalle terribili ferite.

Nessun altro mezzo è stato coinvolto nell’incidente. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri, ai quasi spetterà ricostruire l’esatta dinamica del tragico sinistro. In pochi minuti la notizia della morte del 33enne si è diffusa tra i suoi amici, gettando tutti nello sconforto. Salvatore Nuzzo, dopo avere finito di lavorare, aveva deciso di fare un giro ad Acquaviva, una località di Marittima. E da qui aveva postato un selfie sul suo profilo Instagram, prima di andare incontro alla morte.


La Presidente dell’Antiracket passa al contrattacco davanti al gip: “Vittima di una vendetta degli ex collaboratori licenziati”

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di Francesco Oliva

Maria Antonietta Gualtieri

LECCE – Una vendetta ad opera dei collaboratori licenziati; una strenua e tenace paladina dei valori a fondamento della propria Associazione di cui è stata orgogliosamente la Presidente. Maria Antonietta Gualtieri passa al contrattacco e per circa due ore si difende nel corso dell’interrogatorio di garanzia dopo l’arresto in carcere per le presunte truffe milionarie ai danni dello Sportello Antiracket. La Presidente ha parlato; ha respinto le contestazioni e, soprattutto, ha bollato come una “vendetta” le accuse mosse dagli ex collaboratori che hanno consentito di irrobustire il quadro indiziario a suo carico. Una sorta di accerchiamento su di sè.

Assistita dagli avvocati Luigi Rella e Paolo D’Amico, (quest’ultimo del Foro di Brndisi), la Presidente ha ribadito con forza davanti al gip Giovanni Gallo di aver agito sempre nella legalità e di non aver mai intascato soldi per spese personali. I tre sportelli, poi, sarebbero stati sempre attivi. Spesso, a dire della Gualtieri, gli incontri venivano organizzati a Lecce e non nelle due sedi di Brindisi e Taranto solo per motivi di privacy. Una cautela per le vittime di strozzini e aguzzini contro possibili ritorsioni. E poi con orgoglio la Gualtieri ha evidenziato i risultati raggiunti dalla sua Associazione come dimostrano i tanti processi in cui lo Sportello si è costituito parte civile sempre e solo nell’interesse della collettività.

Il gip Giovanni Gallo

E solo per svolgere al meglio la propria attività, Maria Antonietta Gualtieri si sarebbe interfacciata con il Comune di Lecce. In particolare con Giuseppe Naccarelli e Pasquale Gorgoni (gli altri due profili finiti in carcere) con i quali aveva allacciato un rapporto di fiducia reciproca consolidata anche dalla concessione degli immobili per la sede negli anni scorsi. E allora perché la Gualtieri è stata travolta da uno scandalo che ha gettato un’ombra su un’Associazione che dovrebbe rappresentare uno dei baluardi di legalità dello Stato? Per la Presidente molte delle accuse mosse nei suoi confronti sarebbero state strumentalizzate dai tanti dipendenti messi alla porta dopo il loro licenziamento. Tanto sarebbe bastato per gettare fango sullo Sportello e screditare l’attività svolta in tutti questi anni. La Gualtieri ha risposto punto per punto anche ad alcuni rilievi mossi dai sostituti procuratori Roberta Licci e Massimiliano Carducci che hanno seguito personalmente l’interrogatorio.

Sempre in carcere è stato interrogato anche Giuseppe Naccarelli, l’ex dirigente presso l’Ufficio Europa del Comune di Lecce e poi dell’Ufficio Patrimonio di Palazzo Carafa. In circa un’ora il 57enne, originario di Guagnano, ha risposto alle domande. Ha chiarito la propria posizione precisando i rapporti intrattenuti con la Gualtieri fornendo le proprie giustificazioni sui flussi di denaro gestiti di persona. Il suo avvocato, Stefano De Francesco, ha depositato istanza di domiciliari. E’ rimasto in silenzio, invece, Pasquale Gorgoni. L’attuale funzionario dell’Ufficio Patrimonio del Comune di Lecce si è avvalso della facoltà di non rispondere. I suoi avvocati difensori Amilcare Tana e Giancarlo Caiaffa intendono acquisire l’intera documentazione allegata agli atti d’indagine. Bocche cucite anche per Serena Politi, la 39enne di Carmiano, stretta collaboratrice di Maria Antonietta Gualtieri, finita ai domiciliari. Il gip ha incartato il silenzio della donna assistita dagli avvocati Giuseppe Milli e Cesare Del Cuore.

L’almanacco di oggi 14 Maggio

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Santo

San Mattia apostolo

 

sono nati in questo giorno

1944 George Lucas

1961 Tim Roth

1967 Valeria Marini

1968 Gillian Anderson

 

proverbio

La gioia dei cattivi è, dolore ai buoni

 

accadde oggi

1004 Enrico II detto “Il Santo” viene incoronato re d’Italia

1979 attentato di matrice terrorista a Roma: una bomba esplode davanti all’ingresso del carcere Regina Coeli

1998 muore a Los Angeles “The voice”: Frank Sinatra. Aveva 82 anni

 

scoperte

1976 Fondata la prima industria di biotecnologie

Amministrative 2017 – Volti nuovi. Intervista a Fabio Cutò, candidato consigliere nella lista ‘Mauro Giliberti sindaco’

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È la prima volta per lei in campagna elettorale: cosa l’ha portata a decidere di candidarsi?

“Si, sono alla mia prima esperienza come candidato nelle amministrative del Comune di Lecce e ho fatto questa scelta perché voglio mettere a disposizione la mia esperienza nel sociale che ogni giorno mi vede in prima linea nella difesa della città e dei più deboli.”

Le chiedo due buone ragioni per le quali un elettore dovrebbe scegliere lei.

 

“Per i miei valori morali, il senso della famiglia uno dei pilastri del nostro stare insieme, l’onestà  e la mia predisposizione ad essere sempre al servizio degli altri soprattutto degli ultimi, la cultura della solidarietà e l’attenzione all’altro.”

Perché è importante la continuità con la precedente amministrazione?

 

“Sono convinto che la continuità con la precedente amministrazione sia determinata dalla scelta di candidati che veramente conoscono le problematiche dei cittadini. Solo così si può migliorare la realtà in cui viviamo e si può comprendere cosa cambiare.”

Quali sono per lei le urgenze di Lecce?

“Il primo dei due punti del mio progetto politico è quello di attivare uno sportello per i cittadini in gravi situazioni economico – sociali, in modo che la città permetta quelle condizioni necessarie al cittadino di superare le difficoltà. Il secondo obiettivo è la difesa dei malati e delle loro famiglie, in modo da tutelare e rendere più sopportabile la vita delle famiglie che devono assistere un malato.”

Fabio Cutò commenta così il passaggio dalla lista di “Forza Italia” a quella di “ Mauro Giliberti Sindaco”:Scelgo di candidarmi nella lista di “Mauro Gilberti candidato Sindaco e non più con Forza Italia perché rivedendo i rispettivi programmi politici , mi vedo conforme a quando esplicato dettagliatamente in quello presentato dall’ amico Mauro Giliberti .

Mauro non mi ha dovuto convincere perché lo conosco da tempo e conosco bene le sue battaglie e i suoi valori, simili ai miei.

Iniziare a demolire incompatibilità ma soprattutto tenere lontano programmi di mala gestione partitica credo faccia parte dei suoi obiettivi come per me la priorità resta quella di dare voce alle classi, alle fasce più deboli che a Lecce aumentano a vista d’ occhio restando sempre più escluse . Ringrazio Mauro per questa opportunità e per aver creduto in me .

Spero di poter ,in primis, soddisfare i miei obiettivi con un risultato discreto che mi faccia cosi aver titolo di partecipare ancora più attivamente facendomi promotore del suo esteso programma per la città.

Ricetta del giorno: Pasta alla carbonara

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Ingredienti per 4 persone:

200 gr di pasta (spaghetti, penne o rigatoni)
150 gr di guanciale
4 uova fresche
100 gr di pecorino romano grattugiato
Sale
Pepe nero

Procedimento:

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata;

Sbattete le uova con il pecorino romano grattugiato in una ciotola;

In una padella far dorare il guanciale (non è necessario aggiungere olio, ma per chi lo gradisce, ne basterà un cucchiaio) a fuoco basso;

Scolare la pasta al dente;

Saltare la pasta nella padella con il guanciale, sempre a fuoco basso;

Versare il tutto ciotola capiente e unire le uova;

Amalgamare energicamente permettendo alle uova di cuocere con il calore della pasta finché non si formerà una crema omogenea;

Spolverizzare con il pepe nero e servire calda.

 

Claudia Forcignanò

 

 

Il Film della settimana: Adorabile nemica

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Chi non vorrebbe sapere in anteprima come verrà ricordato dopo la propria morte e quanti non vorrebbero lasciare un buon ricordo di sé ai posteri?

Il film commedia diretto da Mark Pellington, il cui titolo originale è “The last word”, narra le vicende di due donne in carriera, entrambe di caratura importante ma diverse per carattere ed età. Saranno un duo irresistibile, capaci di migliorare reciprocamente le proprie vite. Negli Stati Uniti c’è l’usanza dopo la morte di qualcuno, di scrivere un necrologio che a differenza dei nostri è inteso come un’orazione funebre che metta in evidenza le doti e le migliori qualità per cui il defunto verrà ricordato.

Harriet Lauler signora ultraottantenne, ex manager è sempre stata nell’arco della propria esistenza una donna, determinata, dura, diretta, onesta ed una vera e propria maniaca del controllo che l’ha portata a farsi parecchi nemici, rendendola un personaggio odioso. Quando viene a sapere di avere un problema di salute che mette a rischio la sua vita, ella decide in linea con il suo comportamento di non trascurare nulla, quantomeno il suo necrologio, infatti vuole conoscere in anteprima quello che la gente penserà di lei dopo la sua morte. Consapevole di non lasciare un buon ricordo, cerca di cambiare per apparire agli altri più amabile esprimendo la propria sensibilità e i propri sentimenti fino ad allora sconosciuti, offrendo un’immagine di sé inedita. Allo scopo incontrerà la giovane giornalista Anne Sherman, ragazza intraprendente e capace nonostante la giovane età, incaricata di scrivere necrologi sul giornale locale.  Le due coprotagoniste costruiranno un elogio funebre perfetto ed il tempo trascorso insieme, permetterà loro di conoscersi meglio e soprattutto, la vera Harriet uscirà allo scoperto quale donna eccezionale, amante della musica, con i suoi difetti e le sue paure e da cui Anne ha tanto da imparare. Harriet ha una figlia che ama anche se non è disposta a cambiare il proprio modo di fare e di pensare, pur di avere con lei un rapporto meno conflittuale. Figura tenera e spiritosa la piccola Brenda che affiancherà Harriet, come piccola assistente, interpretata da AnnJewel Lee Dixon.

La sceneggiatura di Stuart Ross Fink al suo esordio, è una meravigliosa miscela di momenti ironici e commoventi. Straordinarie le interpretazioni di Shirley MacLaine nei panni di Harriet e Amanda Seyfried nel ruolo di Anne che riescono a presentarci una commedia originale e divertente, basata su un profondo rapporto di affetto, di solidarietà, complicità e di amicizia.

Francesco Stomeo

 

 

 

 

Slalom Marina di San Cataldo: assolo di Ilario Introna su Porsche 911 GT3 nella prima giornata di gara

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SAN CATALDO (Lecce) – È il barese Ilario Introna il vincitore della sezione di gara riservata alle auto gran turismo e di serie inserita nel ricco programma del 1°Slalom Marina di San Cataldo, Trofeo Un Mare di Sport, manifestazione in corso di svolgimento nella ridente località balneare sita a pochi chilometri da Lecce.

Alla guida di una Porsche 911 GT3, il driver di Molfetta ha letteralmente messo tutti i suoi principali avversari in riga, imponendosi nelle due manche con tempi in sostanza identici che lo hanno poi elevato ai vertici della classifica assoluta con un distacco di ben cinque secondi sullo squinzanese Salvatore Fortunato che in gara su una Porsche 718 Cayman S, ha brillato soprattutto nella seconda manche abbassando il suo precedente tempo di 4”1.

Un significativo miglioramento prestazionale che gli ha permesso di risalire dalla sesta alla conclusiva piazza d’onore precedendo di soli tre decimi di secondo il leccese Gaetano Quarta, che ha realizzato anche lui il suo miglior parziale nella seconda manche ma a cui va anche il plauso per essere stato l’unico ad interrompere con la sua Mercedes GLA 45 AMG 4 Matic, lo strapotere dello “squadrone” Porsche che ha visto concludere al quarto posto assoluto il magliese Oliver Gargiulo su 911 Carrera 4S Cabriolet che può recriminare sulle due penalità in cui è incorso nelle rispettive manche che gli sono costate ben dieci secondi e con alle sue spalle, staccato di quattro decimi l’altro driver barese Ernesto Barbone su un’altra 911 Carrera.

Tra le sette Ferrari in gara, primo è risultato il barese Tony Camassa, ottavo assoluto, su una 599 che ha preceduto il suo conterraneo Giuseppe Laera su una 550, tredicesimo in classifica generale. La sfida al femminile tra Giorgia Ascalone su Renault Clio Rs e Paola Giacovazzo su Ferrari 458, ha visto prevalere la giovanissima pilotessa e navigatrice magliese che ha chiuso in quattordicesima posizione assoluta pagando una penalità di cinque secondi nella prima manche. Penalità che hanno pesantemente inciso anche nell’economia della gara della competitor barese che con ben venti secondi sul groppone, equamente divisi nelle due manche si è ritrovata diciottesima assoluta.

Dopo questa prima giornata che non ha deluso le attese, con il gran caldo che han favorito un nutrito afflusso di pubblico, l’attenzione è rivolta alla giornata odierna, in cui a partire dalle ore 10, dopo una breve finestra-appendice dedicata alle verifiche pre gara, si disputerà la prima delle due manche riservate alle vetture da competizione.

 

 

Alessandra Quarta: “Imprenditoria turistica giovanile, il vero motore per rilanciare l’economia del Salento”

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È ormai ufficiale il progetto dell’Agenzia del Demanio, promosso da Mibact e Mit, che prevede la concessione gratuita per 18 anni di immobili situati lungo gli antichi cammini dei pellegrini o le ciclovie, per far rivivere queste strutture in nome del “turismo lento”. Tra le 15 strutture pugliesi contemplate nel bando compare anche Masseria Cocola di Ugento. Lo dichiara Alessandra Quarta candidata al consiglio comunale con Forza Italia a sostegno di Mauro Giliberti sindaco.

Il recupero di vecchie stazioni e masserie in disuso è un’ottima iniziativa che ha un duplice scopo: creare opportunità lavorative per gli under 40 e ridare nuova vita a tanti edifici abbandonati.

Credo fortemente in progetti come questo a supporto del turismo perché partire da una buona base, migliorando ciò che fortunatamente il Salento ha già, non può che valorizzare la ricchezza e la bellezza del nostro territorio. La destagionalizzazione dell’offerta turistica è il primo passo per un luogo come Lecce, votato a divenire sempre più noto a livello mondiale per le sue peculiarità storiche, artistiche, paesaggistiche e gastronomiche. Per far questo è necessario che, alle potenzialità del territorio (spesso inespresse o non valorizzate nel modo giusto) si affianchi un’implementazione dei servizi offerti al turista, in primis i trasporti pubblici e la viabilità cittadina.

Inoltre le nuove generazioni sono il bene più prezioso per il futuro di Lecce, come di qualunque altra città. Per questo è fondamentale puntare il più possibile non soltanto sulla formazione culturale e universitaria dei giovani, ma anche sull’imprenditoria a vocazione turistica, vero motore per il rilancio dell’economia locale.

 


Pubblicato il romanzo della scrittrice e poetessa pugliese Mariateresa Protopapa

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Questo delicato scritto è il frutto di un nostro logico viaggio nel mare dei ricordi: connubio tra storia e amore per la propria terra. Il romanzo, ambientata nella metà del secolo scorso, snoda la trama rifacendosi agli eventi che caratterizzarono la grande emigrazione europea.

L’emigrazione europea della seconda metà del XX secolo, ebbe come destinazione gli Stati Europei relativamente in crescita se rapportati agli Stati da cui si era partiti, come Francia (a partire dal 1850), Svizzera, Belgio (1940) e Germania.

La partenza era considerata da molti come il protagonista, un fatto temporaneo; per alcuni rappresentò solo il sacrificio di alcuni mesi, la partenza necessaria e alla quale difficilmente sottrarsi per costruire un futuro migliore in Italia. Fenomeno che si verificò soprattutto a partire dal anni 1970, anni in cui molti italiani rimpatriarono.Oltre 25 ormai le opere della scrittrice salentina per la quale a breve sara’ predisposta la traduzione in inglese e svedese.

 

Alla scoperta del Salento: Il Castello di Fulcignano ed il tesoro in esso custodito

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GALATONE (Lecce) – Nei pressi di Galatone, alla periferia est, sorgeva il casale di Fulcignano del quale unica vestigia rimasta è il castello, ancora oggi circondato da un alone sinistro di mistero ed intorno al quale si snoda una strana ed inquietante leggenda.

Si racconta che in un’epoca lontana alcuni predoni assaltarono la fortezza, senza riuscire a conquistarla, a causa della strenua resistenza degli assediati. Al fine di aver ragione nella contesa, i predoni ricorsero ad un orribile stratagemma: una notte rapirono il figlio del signore del castello, lo uccisero, quindi lo squartarono ed infine appesero le sue membra ad un albero di carrubo. La mattina successiva la madre del bambino, straziata dall’orribile vista, invocò il diavolo affidandogli la custodia del castello e delle immense ricchezze in esso custodite, quindi dichiarò che chiunque avesse voluto appropriarsene avrebbe dovuto portare un bambino in pasto a Lucifero in persona. Il tempo che questi avrebbe impiegato per divorare il bambino, sarebbe stato lo stesso concesso per trovare il tesoro.

Sembra che in tanti secoli soltanto una volta un uomo tentò l’impresa portando, invece di un bambino, un gatto travestito da neonato, nella speranza di ingannare il Principe delle Tenebre. Tuttavia il miagolio dell’animale svelò l’inganno e Lucifero, infuriato, scatenò una terribile tempesta che atterrì l’uomo e lo costrinse a fuggire. Da allora nessuno più ha tentato l’impresa e, in tutta sincerità, l’intera redazione di corrieresalentino.it sconsiglia chiunque dal cimentarvisi, nonostante le tristi condizioni economiche attuali possano fornire un valido pretesto a farlo ……

Cosimo Enrico Marseglia

Lecce calcio, i numeri della regular season: la migliore media punti degli ultimi nove anni

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Terminata la regalar season e in attesa dell’appendice dei play-off (prima partita dei giallorossi domenica prossima in trasferta contro la Sambenedettese, vediamo in sintesi qualche numero del campionato appena concluso.

 

Nella stagione  2016/17 il Lecce in campionato ha disputato 38 partite, ne ha vinte 21, (12 in casa e 9 fuori; tre per 1-0, tre per 2-0, cinque per 2-1, quattro per 3-0, tre per 3-1, due per 3-2 e una per 4-1), 11 (5 in casa e 6 fuori; quattro per 0-0, quattro per 1-1, due per 2-2 e una per 3-3) perdute 6 (2 in casa e 4 fuori; due per 1-0, una per 2-0, una per 2-1 e due per 3-0). I punti conquistati sono stati settantaquattro.

 

Dunque la media è di 1,95 ed è la migliore degli ultimi nove anni. Per trovare una media migliore di quella di quest’anno bisogna andare al campionato di serie B 2007\08 quando si raggiunse quota 1,98.

 

Per quanto riguarda le reti, i giallorossi ne hanno segnate 62 e subite 36. Hanno quindi una media realizzativa di 1.63 gol a partita.  I migliori marcatori dell’anno sono stati Salvatore Caturano con 17 reti, Giuseppe Torromino con 10, Lepore, Mancosu e Pacilli con 6.

 

 

 

M5S, veleni a Galatone: il manifesto funebre. Il chiarimento di Gianluigi Sindaco sul ritiro a Melendugno: “Non c’è stata la necessaria condivisione”

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Sebastiano Moretto

Il giorno dopo la presentazione delle liste le polemiche e i veleni ammantano gli attivisti di Galatone, divisi irreversibilmente tra Guelfi e Ghibellini. Rizzello contro Moretto, due meetup l’un contro l’altro armati. Il Movimento 5 Stelle non correrà a Galatone proprio a causa di questa lite. Nelle scorse ore sono stati diffusi i manifesti funebri per “annunciare la triste scomparsa”: in questo modo un meetup accusa l’altro di aver fatto morire il movimento. Sonia Rizzello ha spiegato più volte di aver invitato al dialogo Sebastiano Moretto, ma non c’è stato nulla da fare. È andato tutto come avevamo previsto sul Corrieresalentino.it (anche se siamo stati attaccati per aver detto la verità). I parlamentari, intanto, intervengono per stigmatizzare l’idea del manifesto funebre e per spiegare che chi aderisce al movimento lo deve fare senza lasciarsi andare a rivalità e protagonismi deleteri, ma con voglia di appoggiare un’idea di cambiamento. “Non sono in conflitto con nessuno – spiega Sonia Rizzello – Ho fatto di tutto per venire incontro agli altri: abbiamo organizzato incontri e abbiamo cercato sempre la via del dialogo, ma dall’altra parte c’è stata solo chiusura”. Alla fine sono state presentate due candidature: in questi casi è impossibile per lo staff di Milano dare il placet.

Sonia Rizzello bacchetta i portavoce e accusa il Pd di complotto: “I portavoce del M5S salentino si sono divisi sulla non certificazione della lista a Galatone palesando una lacerazione territoriale sempre più evidente e che raggiungerà il suo apice in occasione delle imminenti elezioni politiche.
A Galatone si è consumato lo strappo tra chi ha tentato di rispettare le indicazioni all’unità di beppe grillo e chi ne cavalca le divisioni per rinnovare un vantaggio politico anche personale.
Tale situazione non poteva che essere denunciata con un manifesto funebre che annunciasse che a Galatone il M5S non potrà avere una lista nelle imminenti elezioni comunali e chiedere scusa ai numerosissimi elettori del movimento.
La denuncia è anche riferibile al Partito Democratico paesano che avrebbe favorito tale divisione e quindi il default della lista.
Gli elettori del M5S votano le idee e non certo le persone e un portavoce che si rispetti dovrebbe fare di tutto per consentire questo risultato.
Ed è per questo che a Galatone non comprendiamo l’ingerenza dei quattro portavoce, sempre i soliti e certamente non tutti, che hanno dichiarato di prendere le distanze dalla nostra denuncia, seppur goliardica.
Questi illustri signori pur non avendo mai mosso un dito per agevolare la creazione di una lista unitaria si dichiarano vicini ed a favore di chi ha impedito la certificazione della lista del movimento a Galatone con la complicità del PD paesano.
Detta così non si spiegherebbe questa loro presa di distanze senza conoscere i retroscena che hanno portato a non avere una lista a Galatone.
La divisione nell’intero Salento è stata esasperata nelle precedenti tornate elettorali.
Nelle regionali il consigliere Casili ha anche consentito che ci fosse un suo comitato elettorale a Galatone per sminuire la candidatura di Sonia Rizzello.
Ovviamente era tempo di restituire il favore a Moretto cosa che Casili ha prontamente fatto in occasione di queste comunali aiutato dalla miope visione di quest’ultimo.
Opponendosi a qualsiasi incontro pacificatore è stato impedito a Galatone di avere una lista e quindi un portavoce che potesse ostacolare e disturbare le manovre di chi già pensa alle politiche del prossimo anno”.

IL CASO DI MELENDUGNO

Anche a Melendugno per queste amministrative non ci sarà il simbolo del Movimento 5 Stelle, ma non per un conflitto tra meetup: forse se ne riparlerà tra cinque anni. Eppure, c’era un candidato già certificato. Il giovanissimo Gianluigi Sindaco si è tirato indietro e ci spiega il perché: “Il giallo in realtà non esiste, sulla mia rinuncia a candidato sindaco del M5S a Melendugno, e lo faccio a titolo mio personale.
La candidatura è stato il risultato della scelta di due, forse tre al massimo, persone che hanno ritenuto opportuno scegliere senza condividere né il programma né i compagni di viaggio che avrebbero dovuto percorrere con me questa campagna elettorale.
Si aggiunga che pochissimi dei pochi attivisti che avevano deciso la mia candidatura a sindaco avrebbero poi dato la disponibilità a scendere il lista, proponendo in alternativa volti a me sconosciuti.
In queste condizioni e non vedendo altre alternative ho ribadito – anche allo staff, che subito ha compreso le ragioni e mi ha cortesemente risposto – la mia indisponibilità a ricoprire tale candidatura. Il tempo per richiedere una nuova certificazione c’era tutto, evidentemente non c’erano le condizioni. Alcuni portavoce, nazionali e comunali, sono stati messi al corrente della situazione”. Insomma, alla fine il meetup non è riuscito nemme a trovare un’alternativa: fallito pure il piano B, non si corre a Melendugno.

Garcin

Blitz in Municipio dei carabinieri, si indaga per abuso d’ufficio per un residence

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di Francesco Oliva

Il sostituto procuratore Roberta Licci

PORTO CESAREO (Lecce) – Una nuova inchiesta bussa alle porte del Municipio di Porto Cesareo. Nei giorni scorsi i carabinieri, su disposizione del sostituto procuratore Roberta Licci, si sono presentati negli uffici per acquisire documentazione. L’inchiesta riguarda il bando di gara per la gestione di alcune opere comunali che si trovano all’interno del “Villaggio Chiusarelle”, il residence che sorge sulla provinciale per Avetrana.

I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Campi Salentina, diretti dal capitano Alan Trucchi, hanno acquisito in originale copia del bando di gara e le delibere. Si sono intrattenuti nell’iìufficio tecnico e in quello dei Lavorio Pubblici. Sotto la lente d’ingrandimento è finito l’affidamento della gestione delle opere (ristorante, piscina). Gli accertamenti sono stati avviati dopo alcuni esposti che hanno convinto il magistrato a indagare su alcune opere che ricadono nell’impiano ma anche per fare chiarezza su quanto avvenuto negli anni scorso.

Al momento non ci sono indagati. L’accusa di abuso d’ufficio è a carico di ignoti. L’intera documentazione sarò vagliata per valutare la correttezza delle procedure adottate. Di certo l’attenzione sul Comune di Porto Cesareo da parte della magistratura rimane molto alta. Sempre nei giorni scorsi i carabinieri avevano acquisito la documentazione di due noti lidi su cui la Procura ha avviato una serie di accertamenti.

Salvemini nel quartiere Salesiani: “Riqualificare l’area di Via Biasco e Via Vecchia Frigole”

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LECCE – Il quartiere Salesiani esprime grandi potenzialità per diventare finalmente moderno e dinamico, con un’alta qualità della vita. C’è bisogno però che l’amministrazione comunale non lasci soli i cittadini e si affianchi alle realtà storiche, come la parrocchia San Domenico Savio, che da decenni è protagonista nell’organizzazione di attività di interesse sociale per il quartiere.

Il quartiere Salesiani ha poi bisogno di un investimento sul decoro urbano e la pulizia di piazzette, marciapiedi e strade, oltre che sui collegamenti con il resto della città attraverso il trasporto pubblico.

Ai Salesiani – dichiara Salvemini – c’è bisogno di un’opera importante di rigenerazione degli spazi, per rendere più verdi e pulite le piazzette pubbliche, più sicuri i marciapiedi e creare migliori condizioni di sicurezza per chi si muove in bicicletta. Ai cittadini che vivono ai Salesiani e che non vogliono usare l’automobile il Comune deve garantire una maggiore frequenza dei mezzi e più fermate.

Una vera urgenza è riqualificare l’area di Via Biasco e Via Vecchia Frigole, fino al complesso Bernini: un’area incredibilmente tenuta nell’isolamento, dove non passa una linea di trasporto pubblico, nella quale centinaia di famiglie sono abbandonate. L’area non è servita neanche da un marciapiede che la colleghi alla città e per chi vi abita è pericoloso avventurarsi a piedi. Il parco realizzato di fronte al complesso, versa in condizioni di abbandono e degrado. Il Comune deve dare la possibilità a chi vive in questa zona di sentirsi pienamente cittadino, incluso nella città.

Acquatina, il rettore Zara: “Massimo impegno di tutti per il suo rilancio”

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FRIGOLE (Lecce) – Si è svolta oggi la visita della comunità accademica dell’Università del Salento al bacino naturale di Acquatina, organizzata nell’ambito di una serie di iniziative promosse in collaborazione con la Comunità parrocchiale di Frigole, la Società di Storia Patria di Lecce e la Cooperativa agricola Terrae Ficulae. La “passeggiata” è stata l’occasione per conoscere gli aspetti naturalistici del bacino e per discutere delle potenzialità di Acquatina nell’ambito della ricerca scientifica e della sua valorizzazione, della tutela ambientale e di un modello di sviluppo sostenibile.

«In questa gradevole domenica di maggio», dice il rettore Vincenzo Zara, «quasi 200 persone hanno partecipato all’iniziativa manifestando grande entusiasmo e interesse a scoprire le caratteristiche peculiari del bacino di Acquatina e dei terreni limitrofi. Il grande potenziale di questo sito d’importanza comunitaria merita il massimo impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti nel suo rilancio, affinché diventi per tutti una grande risorsa. È quindi importante che si giunga quanto prima alla piena operatività del Protocollo di intesa tra Università, Regione Puglia e Comune di Lecce al fine di mettere a punto un progetto credibile e sostenibile, assieme alla più corretta procedura (eventuali variazioni di destinazione d’uso, azioni necessarie da parte di Agenzie e/o Uffici coinvolti, eccetera) per realizzarlo. Per fare ciò è anche opportuna una fattiva collaborazione con la comunità territoriale; l’evento di oggi testimonia, appunto, la volontà dei cittadini di interagire in maniera fattiva con le Istituzioni. Un ringraziamento particolare a Don Raffaele Bruno, che con entusiasmo e determinazione sta condividendo con noi questo progetto».


Giliberti: Inaccettabili i tempi dei lavori sulla Lecce San – Cataldo

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SAN CATALDO (Lecce) – “Anche quest’estate è alle porte, con i cantieri di Acquedotto Pugliese sulla Lecce – San Cataldo e in altre zone delle marine, come via Zefiro a Torre Chianca, via Roggerone e tante altre. Ritengo inaccettabile che la Regione Puglia non solleciti Aqp affinché porti a termine i lavori con urgenza.” Lo dichiara il candidato Sindaco del centrodestra Mauro Giliberti.

“Gli eterni disagi con i quali i residenti si trovano a dover convivere, per quanto indispensabili, hanno bisogno di concludersi prima della stagione estiva. Secondo la nostra visione ed il nostro programma elettorale siamo già in alta stagione.”

“Chiediamo quindi con forza il completamento immediato dei lavori per rivedere le strade libere e sistemate a dovere. Qualsiasi intervento in ambito di lavori pubblici deve rispettare tempi rapidi di esecuzione e tempi certi di consegna. Termini perentori che prevedano l’applicazione di penali significative per ogni giorno di ritardo.

Saremo rigorosissimi ed istituiremo un fondo dove far rientrare tutti i proventi di tali penali da riservare al decoro urbano. Lavori utili, a regola d’arte e puntuali nel termine di consegna.”

Monsignor Michele Seccia uno di noi, a Natale sarà Arcivescovo metropolita di Lecce

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LECCE –  Dopo tanti rumors, sempre più concreta la nomina di Mons. Michele Seccia ad Arcivescovo metropolita di Lecce. La notizia apparsa sul “Faro di Roma” si è rapidamente diffusa. Secondo il quotidiano d’informazione romano il cambio è stato già deciso ed anche il momento in cui avverrà: per fine anno sarà resa pubblica la nomina di S.E.Mons.Michele Seccia ad arcivescovo metropolita di Lecce, che andrebbe a sostituire S.E. Mons. Domenico Umberto  D’Ambrosio. Eletto Arcivescovo di Lecce il 16 aprile 2009, rimarrà, per proroga, alla guida della diocesi fino a dicembre 2017, avendo  raggiunto lo scorso settembre l’età canonica  delle dimissioni, 75 anni, per la messa in quiescenza.

 

Il suo successore Mons. Michele Seccia è nato a Barletta il 6 giugno 1951. Ha compiuto gli studi nel Seminario diocesano di Bisceglie e poi in quello Regionale di Molfetta; ha conseguito il Baccalaureato in Filosofia e Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, la Laurea in Filosofia presso l’Università “La Sapienza” di Roma, Licenza in Teologia Morale presso l’Alfonsianum.

Ordinato sacerdote il 26 novembre 1977, viene nominato Vice Parroco della Parrocchia dello “Spirito Santo” di Barletta, della quale diviene poi Parroco dal 1985 al 1992.  Nel 1978 ottiene l’incarico di Docente di Teologia Morale presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, di  Insegnante di Religione al Liceo Statale e di Filosofia e Pedagogia all’Istituto Magistrale. Dal 1979 al 1982 è Direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano; dal 1987 al 1997 è Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie.

Ha ricevuto l’Ordinazione episcopale l’8 settembre 1997, diventando Vescovo di San Severo. Il 24 giugno 2006 è stato  trasferito da S.S. Benedetto XVI alla Diocesi di Teramo-Atri, iniziando il servizio episcopale l’ 8 settembre 2006, festa della Natività della Beata Vergine Maria e nono anniversario della Sua ordinazione episcopale.

Per il quinquennio 2005-2010 è stato membro della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università. Dal 2011 al 2015 è stato membro della Commissione Episcopale per L’Evangelizzazione dei popoli e la Cooperazione tra le Chiese. Attualmente in seno alla Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana è il Vescovo delegato Regionale per l’insegnamento della Religione Cattolica.

Non ci resta che attendere l’ufficialità della nomina.

Manuela Marzo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Furto simulato di una barca inesistente per intascare risarcimento: una condanna e due assoluzioni

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GIORGILORIO – SURBO (Lecce) – Si chiude con una condanna e due assoluzioni il processo relativo al presunto furto simulato di un’imbarcazione in realtà inesistente. Il giudice monocratico della seconda sezione penale Silvia Saracino ha condannato L.P., 76enne di Giorgilorio (frazione di Surbo) ad 1 anno e 6 mesi di reclusione con l’accusa di fraudolenta distruzione della cosa propria mentre ha assolto E.P., di 40, sempre di Giorgilorio (a fronte di una richiesta di 1 anno e 8 mesi) e G.G., 61 anni, di Lecce, difeso dall’avvocato Federica Maglie. I tre imputati erano accusati di falso materiale, simulazione di reato e tentata truffa.

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Carmen Ruggiero, è stata avviata dopo una denuncia della Compagnia assicurativa “Milano Assicurazioni”. Secondo l’impostazione accusatoria, i tre imputati avrebbero raggirato il funzionario preposto alla liquidazione per ottenere il risarcimento per iun preunto furto simulato di un’imbarcazione. E.P. avrebbe prodotto documenti falsi insieme alla copia di licenza di navigazione ritenuta contraffatta dalla Capitaneria di Porto di Brindisi ottenendo così la stipula di un contratto assicurativo per la copertura dei danni per un possibile furto di un’imbarcazione di fatto inesistente.

G.G. avrebbe presentato una falsa denuncia di furto dichiarando che la barca era stata rubata dalla propria abitazione dove si trovava temporaneamente custodita. E.P., infine, avrebbe inoltrato la denuncia tramite un avvocato alla compagnia assicuratrice con tanto di richiesta risarcitoria.

In sede di discussione, l’avvocato Maglie ha sostenuto come G.G. si sarebbe offerto a prestare il giardino della propria villa e dell’acquisto, dell’immatricolazione degli accordi del contratto assicurativo era all’oscuro. Una tesi avvalorata anche dalla dichiarazioni fornite nel corso del processo da diversi testi che hanno portato il giudice ad emettere una sentenza assolutoria. L.P. e E.P. erano difesi dall’avvocato Viviana Labbruzzo.

 

Scontro tra tre auto, tra i feriti una bambina

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CAMPI SALENTINA (Lecce) – Brutto scontro sulla provinciale che collega Lecce-Campi salentina. L’ incidente si è verificato  all’1.30 circa della scorsa notte, nei pressi di una rotatoria in costruzione: tre le auto rimaste  coinvolte per cause ancora da accertare.

Cinque i feriti trasportati in codice rosso presso il Vito Fazzi di Lecce, due nel nosocomio di Copertino. Tra i feriti ci sarebbe una bambina di 10 anni che fortunatamente non ha riportato gravi conseguenze.

Per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente e assegnare eventuali responsabilità  sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Campi Salentina.

Palpeggia quattro ragazze sul treno e le deruba, arrestato 47enne straniero

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LECCE – Prima chiede qualche spicciolo ai passeggeri del treno, poi, dopo avere avvicinato quattro giovani ragazze, tra cui anche alcune minorenni, le palpeggia e le deruba con violenza dei pochi soldi che avevano con loro.

È accaduto nella notte a bordo di un treno delle Ferrovie sud-est, dove un marocchino di 47 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato degli agenti di polizia con l’accusa di violenza sessuale e rapina.

L’uomo, Mostafà Mihi, in preda ai fumi dell’alcol, aveva iniziato a chiedere ai passeggeri del convoglio qualche monetina, salvo poi aggredire e molestare sessualmente le quattro giovani.

Riuscite ad allontanare lo straniero, le ragazze hanno quindi allertato le forze di polizia che, all’arrivo del treno presso la stazione di Lecce, hanno rintracciato il marocchino e lo hanno arrestato.

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