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Maxi furto in casa di un gioielliere: via con argenteria e preziosi anelli con diamanti e smeraldi

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LECCE – Colpo grosso dei ladri nell’abitazione di un gioiellerie leccese, da dove i topi d’appartamento sono riusciti a dileguarsi con ori, gioielli e pezzi di argenteria, per un valore di decine di migliaia di euro.

La razzìa dei malviventi è stata compiuta in piazzale Grosseto, nel quartiere Stadio di Lecce, dove pochi giorni fa nel mirino finì anche un medico residente poco distante.

I ladri hanno agito ieri mattina, approfittando della momentanea assenza dei padroni di casa, facendo man bassa di ogni oggetto prezioso che incontrassero sulla loro strada. Per entrare nell’abitazione, i banditi sono passati dalla porta principale, che tuttavia non presentava alcun segno di forzatura.

Dopo avere rovistato nell’abitazione del gioielliere ed avere allungato le mani su tutti i preziosi – tra cui anche diversi anelli con smeraldi e diamanti – i malviventi hanno riposto la refurtiva all’interno di un trolley, per poi dileguarsi senza lasciare tracce. Rincasato ed aperta la porta di casa, il malcapitato commerciante ha dovuto constatare la “visita” sgradita dei topi d’appartamento.

Le indagini sono affidate agli agenti della squadra mobile di Lecce, intervenuti sul posto insieme al personale della Scientifica, incaricato dei rilievi di rito. Al vaglio degli investigatori vi sono anche i filmati registrati da alcune telecamere presenti nella zona, che potrebbero avere immortalato strani movimento oppure il passaggio di qualche mezzo “sospetto”.

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Corsa campestre, a Portoselvaggio le finali dei campionati studenteschi

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PORTOSELVAGGIO (Lecce) – Il parco di Portoselvaggio, domani e dopodomani, sarà il “teatro” delle finali provinciali dei campionati studenteschi di corsa campestre, organizzati dall’Ufficio Scolastico regionale per la Puglia (ambito territoriale per la provincia di Lecce). L’area del parco, ideale per la sua conformazione e per questo già sede di gare federali di corsa campestre, “presterà” all’evento il circuito intorno a Masseria Torre Nova, con percorsi che vanno da mille a 4mila metri.

Nella giornata di domani, martedì 18 febbraio, a partire dalle ore 9:30, saranno in gara gli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, mentre nella giornata di mercoledì 19 febbraio, sempre a partire dalle ore 9:30, toccherà a quelli degli istituti di istruzione secondaria di primo grado. In tutto circa 800 studenti provenienti da una ottantina di istituti scolastici della provincia di Lecce. Un’idea, quella di far disputare le gare a Portoselvaggio, che il docente neretino di Scienze Motorie dell’istituto “Moccia” Antonio Orlando ha sottoposto al dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale Vincenzo Melilli e alla referente Maria Silvia Arcuti e che questi ultimi hanno “sposato” con entusiasmo.

“Grazie al professore Antonio Orlando – dice il consigliere comunale con delega allo Sport Antonio Tondo – che ha chiesto all’Ufficio Scolastico provinciale di far disputare a Portoselvaggio queste finali e che ha chiesto all’amministrazione comunale tutto il supporto necessario per la riuscita dell’evento. Siamo felicissimi di ospitare i campionati studenteschi di corsa campestre, che al di là dell’importanza dell’aspetto sportivo, daranno la possibilità a 800 ragazzi di scoprire, magari per la prima volta, il nostro parco”.

A supporto della manifestazione anche Bianco Igiene Ambientale, che avrà uno stand a Masseria Torre Nova per informare e sensibilizzare i presenti sulle corrette pratiche ambientali. Distribuirà agli atleti, inoltre, uno zainetto personalizzato.

 

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Minacce e sequestro di persona per droga: minorenne sotto processo, fratello chiede la messa alla prova

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LECCE – Soldi, droga, richieste estorsive e persino un giovane sequestrato con la minaccia di tagliargli un dito o un orecchio. Su questa vicenda in stile gomorra in giornata si è svolta l’udienza preliminare a carico di due fratelli leccesi. Per il più grande, ora maggiorenne, l’avvocato Francesco De Giorgi ha chiesto la messa alla prova su cui il giudice Silvia Minerva (fresca di nomina) si pronuncerà il 30 marzo per consentire così con i servizi sociali di avviare un programma di recupero in modo tale da estinguere il reato e conservare la fedina penale pulita. Il fratello, più piccolo, ancora minorenne, difeso sempre dall’avvocato De Giorgi e dal collega Paolo Cantelmo, non ha aderito al perdono giudiziale fiducioso di poter dimostrare la propria innocenza nel corso e il processo scatterà il 3 aprile davanti ai giudici in composizione collegiale.

Sul banco degli imputati c’è un terzo ragazzo, il più grande della ghenga. Pierluigi Rollo, 29enne, anch’egli residente a Lecce, è già finito sotto processo. A difenderlo l’avvocato Stefano Prontera. Le accuse, a vario titolo, sono quelle di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, tentata estorsione, sequestro di persona e minacce aggravate. “Pericolosi e legati ad ambienti illeciti” si leggeva nell’ordinanza a firma del gip Aristodemo Ingusci con cui i due fratelli vennero arrestati dai carabinieri a maggio del 2018.

A mettere in moto l’indagine è stata la vittima delle richieste estorsive: un 44enne residente a Mesagne, comune in provincia di Brindisi. L’uomo ha denunciato i suoi presunti pusher estorsori di neppure a 18 anni a febbraio integrando la denuncia nei mesi successivi. Ai carabinieri ha raccontato di aver conosciuto i due fratelli durante la sua permanenza a Lecce dove ha vissuto per ragioni di lavoro per circa due anni rifornendosi così di sostanza stupefacente (5 grammi di marijuana a settimana per un totale dall’1 al 31 gennaio del 2018 di 25 grammi). Il 44enne avrebbe anche anche maturato un debito di 250 euro pagato in due rate (di 125 euro a marzo del 2018 e di 155 euro il mese dopo). In più, in un momento successivo, avrebbe sborsato altri 30 euro per non avere più alcun contatto con i suoi pusher. Storia finita? Per niente. Non contenti i due fratelli avrebbero cercato di taglieggiare altri soldi al 44enne così come accerterebbero una serie di telefonate e di messaggi inoltrati al 44enne a febbraio. Con minacce di sparargli con una pistola calibro 9 e di tagliare un orecchio o un dito ad un suo amico di 17 anni sequestrato dai suoi taglieggiatori. In una telefonata collocata intorno alle 20.30 del 10 febbraio i due fratelli avrebbero riferito “…che avrebbero massacrato di botte …”.

Nel corso delle indagini la vittima del presunto sequestro è stata sentita dai carabinieri. Ha escluso di essere stato preso in ostaggio confermando comunque la triangolazione delle minacce denunciata in precedenza dal suo amico brindisino ai carabinieri. Telefonate, messaggi, contatti, però, lascerebbero pochi dubbi. Per gli inquirenti la ricostruzione della parte lesa è stata ritenuta attendibile in quanto adeguatamente riscontrata dalle risultanze dei tabulati.

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Zenzero Beach, Tribunale dispone dissequestro del lido a processo in corso: ripristinato lo stato dei luoghi

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SAN FOCA (Lecce) – A processo in corso arriva la lieta notizia per i proprietari. A firmarla è stato il giudice Pietro Baffa (presidente del Tribunale in composizione collegiale) che ha disposto il dissequestro totale dell’area dello Zenzero Beach, (ex lido Fontanelle) lo stabilimento balneare di San Foca finito sotto sequestro per presunti abusi edilizi. Il Tribunale ha così accolto l’istanza depositata nei giorni scorsi dagli avvocati del titolare, Massimo Pagliaro e Paolo Golia, e disposto il dissequestro per il ripristino dello stato dei luoghi, così come accertato dalla Polizia provinciale di Lecce.

E mentre la fase cautelare volge a conclusione il processo va avanti. Prossima udienza fissata per il 9 marzo e dovrà accertare la bontà delle indagini coordinate dal pubblico ministero Maria Vallefuoco. Sul banco degli imputati compaiono quattro soggetti tra cui alcuni tecnici del Comune di Melendugno che, e questo dovrà essere accertato nel corso dell’istruttoria, avrebbero realizzato interventi edilizi senza permessi a costruire e in difformità dei nullaosta ottenuti su un’area tutelata.

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Ferì uno dei gestori del bar con una coltellata dopo una lite: giudizio immediato per un 47enne

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MERINE (Lecce) – A processo l’autore dell’accoltellamento di Mattia Pascali uno dei gestori del bar “Antica caffetteria del Popolo” ferito dopo una lite il 20 novembre scorso nel centro di Merine (frazione di Lizzanello). Il sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato da parte del gip Simona Panzera a carico di Andrea Signore, 47enne del posto, accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e porto abusivo di arma bianca. L’inizio del processo è fissato per il 4 marzo ma gli avvocati difensori Fulvio Pedone e Angelica Angelini potrebbero depositare a breve istanza di rito abbreviato.

L’uomo è sempre detenuto nel carcere di Borgo “San Nicola” dal giorno dell’accoltellamento avvenuto a tarda ora. Secondo un primo filtro investigativo condotto dai carabinieri della Sezione radiomobile di Lecce insieme ai militari di Lizzanello a scatenare i momenti di violenza gratuita sarebbe stato il mancato pagamento di alcune consumazioni. Il 47enne si sarebbe scagliato contro Mattia Pascali rapidamente soccorso e trasportato a sirene spiegate presso l’ospedale di Scorrano dove il giovane venne sottoposto ad un intervento chirurgico all’addome.

Le indagini vennero avviate dnell’immediatezza del fatto di sanguie e consentirono di arrestare il responsabile. Nelle vicinanze del bar venne ritrovato il coltellino con cui Signore, sempre detenuto anche dopo il ricorso al Tribunale del Riesame, ferì il giovane Pascali.  La difesa, però, al netto dellla gravità dell’episodio, ha sempre sostenuto come la reazione del proprio assistito sia stata dettata da una precedente lite: Tesi confermata dal fatto che Signone venne accompagnato a sua volta all’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase per alcune lievi escoriazioni.

 

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“Penne al dente”, al via la VII edizione del concorso culinario per giornalisti

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GALLIPOLI (Lecce) – Si ‘affilano’ le schiumarole per la gara di giornalisti ai fornelli per un giorno. Si aprono le selezioni per il concorso enogastronomico “Penne al dente”, organizzato da Coldiretti Lecce e Campagna Amica, in collaborazione con la Camera di Commercio di Lecce, dove i giornalisti si sfideranno in singolar tenzone con padelle e mestoli venerdì 6 marzo 2020, al Bellavista Club di Gallipoli (Corso Roma 219), a partire dalle ore 9,30. Gli chef giornalisti saranno seguiti nelle mirabolanti creazioni culinarie da una squadra di agrichef di Campagna Amica e chef, durante una diretta televisiva che consentirà di seguire ogni fase delle preparazioni, mentre una platea di consumatori assaggeranno un’agriaperitivo di verdure dell’orto pastellate.

Dieci cronisti selezionati tra tutti coloro che invieranno la propria ricetta, accompagnati ciascuno da un “sous chef”, metteranno da parte per un giorno pc, penne, taccuini e microfoni e si cimenteranno nella preparazione di gustosi piatti della tradizione contadina, utilizzando il paniere di prodotti agroalimentari a KM0 di stagione di Campagna Amica, nell’ottica delle politiche di tutela del consumatore che Coldiretti Puglia e Campagna Amica portano avanti con il progetto Usi e Consumi di Puglia, in stretta collaborazione con le associazioni Casa del Consumatore, ACU, ASSOCONSUM, MC, MDC, UNC per ribadire l’importanza del ruolo dell’informazione nella corretta alimentazione e per orientare le scelte consapevoli dei consumatori.

Sarà una giuria qualificata di tecnici e chef, capeggiata dallo chef Andrea Serravezza e dal cuoco contadino nazionale di Campagna Amica, Diego Scaramuzza a decretare i vincitori della gara ai fornelli.

Le modalità di partecipazione alla competizione sono indicate nel bando che si può scaricare dai portali www.puglia.coldiretti.it e www.lecce.coldiretti.it.

Le ricette in concorso devono essere presentate entro il 28 febbraio 2020 e devono necessariamente contemplare i prodotti agricoli e agroalimentari di Campagna Amica: patate Sieglinde (novella di Galatina DOP), carciofo violetto, lampascione, olive Celline, pomodorino invernale, sponzali (cipollotti), bietola, cavolfiore, carote, spinaci, sedani, rucola, fave secche sgusciate, frise di orzo, pisello nano di Zollino, sagne ‘ncannulate (pasta fresca ritorta), maccheroncino cavato a mano, cardo selvatico, cicoria di stagione, finocchio selvatico, cicerchia, funghi cardoncelli, formaggi pugliesi, pastinaca di Tiggiano, zucchina, miele, cotognata, pere, vincotto, pasta di mandorla, vino Negramaro e Primitivo, arance, mandarini, limoni, cachi, melagrane, peperone cornetto, peperone rosso, bombetta e capocollo di Martina Franca, cipolla rossa di Acquaviva, pane di Altamura, burratina, pesce azzurro o pesce di acquacoltura in mare.

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Mons. Seccia a Bari per “Mediterraneo frontiera di pace”: “Dialogo e accoglienza vie per l’azione pastorale”

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PUGLIA – L’arcivescovo Michele Seccia sarà a Bari nell’ultima giornata dei lavori di “Mediterraneo frontiera di pace”, l’assemblea dei vescovi delle diocesi del Mediterraneo promossa a Bari dalla Cei e parteciperà poi domenica sia all’incontro con Papa Francesco riservato ai vescovi nella Basilica di San Nicola, sia alla concelebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre in Corso Vittorio Emanuele II.

“La nuova visita di Papa Francesco a Bari – ha commentato mons. Seccia alla vigilia dell’evento barese – vuole ricordarci ancora una volta che il Mediterraneo è luogo privilegiato per una nuova evangelizzazione, per una rinnovata azione della Chiesa che passi necessariamente dal valore imprescindibile del dialogo interreligioso e culturale. Non ci sono molte alternative per la comunità cristiana se vuole incidere nel tessuto sociale e nella crescita integrale di una società che pare allontanarsi sempre più dai valori che costituiscono la ricchezza esclusiva di ogni persona umana”.

“Il Santo Padre – ha aggiunto l’arcivescovo di Lecce – ci vuole indicare, è non è la prima volta, che la via del dialogo e dell’accoglienza devono definitivamente diventare temi centrali nell’azione pastorale dei vescovi e delle diocesi bagnate dal Mare nostrum e il lavoro dei vescovi a Bari in questi giorni altro non è che un atto di adesione al Magistero di Francesco ma anche la continuazione di un cammino già avviato nelle Chiese locali d’Italia nelle quali da molti anni, specie nel servizio della carità, si lavora per rendere meno doloroso il dramma di chi arriva sulle nosre coste in fuga dalla guerra, dalla distruzione e dalla povertà”.

“D’altronde – ha concluso – tutta la Puglia, dal Gargano al Salento, fin dai primi anni ’90, ha dimostrato concretamente cosa vuol dire accogliere, essere solidali e soprattutto integrare. Oggi solo la ricerca della pace nei Paesi del Mediterraneo, è la garanzia che può permettere uno sviluppo sostenibile e politiche di accoglienza e solidarietà capaci di rispettare e promuovere la persona e i popoli”.

 

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Maglie al voto: mal di pancia nel centrodestra. Toma: “Corrano da soli”. M5S prova con Izzo

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Gabriele Bucci, presidente del Consiglio Comunale di Maglie

MAGLIE – Come per le regionali, anche in un paese che sfiora i 15 mila abitanti, da sempre moderato e fittiano, tutti attendono di capire quali saranno gli sfidanti per le comunali del 2020. Per Ernesto Toma non è stato difficile essere sempre in maggioranza in questi anni, con 12 consiglieri dalla sua parte e 5 all’opposizione. Direzione Italia e Forza Italia sono i partiti che dominano a Maglie (anche se poi le liste sono sempre civiche perché si tratta di città sotto i 15 mila abitanti). Il “regno politico” della famiglia Fitto non è mai stato espugnato. Ernesto Toma è un sindaco rigorosamente di area fittiana, che ha preso il posto di Antonio Fitto e che dovrebbe fare il bis, sempre che abbia voglia di tornare in campo. “Il sindaco vuole farlo chi non lo ha mai fatto: bisogna confrontarsi con problemi enormi e risorse sempre più scarse” – spiega il sindaco al telefono con una certa ironia. Nel centrosinistra a guida Pd, Antonio Refolo non ha molta voglia di candidarsi per la poltrona da sindaco: il suo nome circolava in questi giorni. Il Movimento 5 Stelle, invece, prova a impegnarsi con una sua lista, che poi dovrà essere certificata, compreso il candidato sindaco che dovrebbe essere Antonio Izzo, secondo le indiscrezioni.

Intanto nel centrodestra il presidente del Consiglio con un assessore sono quelli che escono allo scoperto per esprimere la loro delusione e, tra le righe, l’idea di archiviare l’esperienza di Toma sindaco. I principali nodi sono la chiusura della Ufficio dell’Agenzia delle Entrate per motivi di spending review e quella dell’Ufficio del giudice di Pace. Tutti i piccoli Comuni ormai sono in grande difficoltà: il giudice costava 150 mila euro all’anno e i Comuni limitrofi non volevano contribuire alla spesa (ecco perché il sindaco ha preferito chiudere battenti accendendo le ire del presidente del Consiglio comunale, Gabriele Bucci).
“Abbiamo superato la metà di febbraio: le comunali 2020 ormai sono alle porte, ma regna l’incertezza assoluta rispetto al futuro politico – spiega il presidente Gabriele Bucci – Oggi più che mai è necessario fermarsi ed ammettere gli errori causati da una politica, mirata a creare divisioni,  senza coinvolgere nessuno, iniettando veleni e creando fratture, avendo solo come abilità quella di scaricare tutte le responsabilità sugli altri.

Comportamenti che hanno minato la crescita della città, rimasta ostaggio per questi 5 lunghi anni di scelte scellerate, annichilendo quanto fatto da quegli  amministratori che resero Maglie seconda solo a Lecce per importanza per via dei servizi che assicurava ai cittadini ed all’interland.

Maglie purtroppo non è più attrattiva come un tempo, poiché, se da un lato con sacrifici si assicuravano servizi, dall’altro gli stessi servizi portavano ricchezza sul territorio tramite il commercio.
Dobbiamo tentare di riconquistare quello che abbiamo perso, si devono stringere i tempi, sono convinto che la scelta del nome del candidato sindaco dovrà avvenire in un ambiente sereno dopo un’ attenta valutazione di quanto fatto in questi 5 anni e capire quanto gradita sia la figura nella cittadinanza.

La responsabilità politica non può ricadere sulla giunta o sul singolo assessore, poiché questi agiscono per delega del Sindaco, forse sarebbe stato più utile agire su eventuali inerzie imputabili agli Assessori e non invece impegnare tutte le energie nel creare maggioranze nella maggioranza.
Non si può dire che forse si è agito con superficialità, poiché quando si ha la responsabilità di 14.500 persone agire con superficialità significa non avere contezza di quello che si fa, ma soprattutto non si ha consapevolezza del ruolo che si ricopre, tutto questo ha portato  dell’autodistruzione.

Il dividi et impera, il seminare discordia per governare, ha prodotto disastri, dissapori, ma soprattutto la politica si è resa cieca rispetto alle reali esigenze ed ai cambiamenti che la città ed i Cittadini chiedevano e che continuano a chiedere.
Purtroppo il risultato ottenuto è stato quello di allontanare i magliesi dalla politica, gettandoli nello sconforto, poiché visti abbandonati da quella istituzione a cui quotidianamente ponevano ogni speranza per la risoluzione dei normalissimi problemi di civile convivenza e dal quale non si sono viste considerate.
Si deve ricominciare dal 2015 riavvolgendo il nastro, ed includere nel programma politico sostenitori, simpatizzanti, ma anche quei cittadini che intendono essere coinvolti nel dibattito.
A questo punto senza giri di parole, ma con spirito di collaborazione, oggi si dovrebbe avere il coraggio di mettersi da parte, senza continuare ostinatamente quasi per dispetto a dire no e pensare di fare il contrario pur di non darla vinta.
Tutto questo per iniettare nella società  una buona dose di entusiasmo, al fine di far ritornare l’interesse verso la politica del savoir faire”.

“Se vuole si può tirare fuori dalla maggioranza e trovarsi un altro sindaco” – replica lapidario Ernesto Toma. C’è una quiete apparente, che presto sarà rotta da una furiosa battaglia, in cui tutti dovranno scoprire le loro carte.

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Salvini a Squinzano e a Seclì per parlare di agricoltura, sicurezza e volontariato sociale

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PUGLIA – “C’è grande entusiasmo in tutta la regione per la visita di Matteo Salvini in Puglia mercoledì e giovedì prossimo. Durante questa due giorni gli incontri saranno finalizzati ad affrontare principalmente tre grandi temi d’interesse regionale: sicurezza, agricoltura e volontariato sociale. Salvini sarà a Taranto il 19/02 alle ore 17.30 per visitare il Comando Provinciale dei Carabinieri e, subito dopo, alle ore 18.30 incontrerà i militanti ed i dirigenti della Lega presso l’Hotel Delfino.

Alle ore 20:00 è prevista, quindi, la grande manifestazione della Lega a Squinzano all’interno della Cooperativa Squinzanese Oleificio Sociale dove sarà allestito – per accogliere migliaia di persone – il capannone dove prima della diffusione della Xylella venivano lavorati oltre 80 mila quintali d’olive, poi progressivamente ridotti fino ad arrivare a non produrre nulla quest’anno, con grave danno per l’economia del territorio.

La mattina seguente alle ore 9:30 il senatore Salvini farà visita al centro socio-educativo e riabilitativo Santa Laura a Seclì per incontrare i volontari e gli operatori che ogni giorno svolgono un importante impegno al servizio dei più deboli. Durante le tappe Matteo Salvini sarà accompagnato dai parlamentari e dirigenti regionali della Lega Puglia”.
Tanto dichiara il Segretario Regionale della Lega Puglia On. Luigi D’Eramo.

 

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Schiuma di Carnevale negli occhi, finisce in pronto soccorso. Sequestrata merce irregolare

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LECCE – Vittima di uno scherzo di carnevale da parte di un bambino, deve ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso per il bruciore agli occhi. A scatenarlo la schiuma colorata che poco prima gli aveva spruzzato un bimbo per strada, evento dal quale sono scattati i controlli degli agenti di polizia locale di Lecce che hanno portato al sequestro di merce pericolosa.

L’episodio è accaduto ieri mattina, poco dopo mezzogiorno, in via XXV luglio. Qui sono arrivate le pattuglie della polizia locale dopo la richiesta di un malcapitato, terminato nel mirino di un bimbo che in maniera innocente si divertiva a spruzzare la schiuma di Carnevale su alcuni passanti lungo via Trinchese.

Colpito agli occhi, però, l’uomo ha lamentato un bruciore tale da doversi recare in pronto soccorso per chiedere aiuto. Nel frattempo gli agenti hanno dato il via ai controlli sottoponendo a verifiche due ambulanti, titolari di regolare posteggio autorizzato nei pressi della villa comunale, per la vendita di prodotti di Carnevale.

Solo uno dei due è risultato irregolare: dall’accertamento è emerso che le bombolette spray di schiuma colorata e le stelle filanti che aveva in vendita sul banco fossero privi di regolare e obbligatorio marchio CE. I 68 pezzi per questo sono stati sequestrati e per il responsabile è scattata una sanzione di 3mila euro.

“Il divertimento dei nostri bambini deve passare anche dall’attenzione verso l’utilizzo di prodotti che siano sicuri e non presentino rischi di alcun tipo – dichiara l’assessore alla Polizia locale, Sergio Signore – La Polizia locale di Lecce è al fianco dei cittadini, in particolare dei più piccoli, per proteggerli da eventuali rischi derivanti dalla vendita di giochi non regolari”.

Il comandante Donato Zacheo, dal canto suo, assicura che i controlli proseguiranno per tutto il periodo di carnevale per scongiurare altri incidenti e pericoli di questo genere dovuti all’uso di prodotti irregolari.

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Maxi evasione fiscale: chiuse le indagini sull’ex attaccante del Lecce Mirko Vucinic

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LECCE – La Procura di Lecce chiude le indagini sul sequestro di beni legato ad una maxi evasione fiscale di quasi 6 milioni di euro contestata all’ex attaccante del Lecce Mirko Vucinic. Un avviso di chiusa inchiesta è stato fatto notificare dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci all’ex attaccante del Lecce di origini montenegrine da tempo residente nel capoluogo salentino dove vive con la sua famiglia. Nell’atto sono messe nero su bianco con cui i militari del Nucleo di Polizia Tributaria ed Economica della Guardia di Finanza eseguirono il sequestro preventivo disposto dal gip Sergio Tosi e confermato nelle settimane successive dal Tribunale del Riesame.

Sotto chiave finirono appartamenti e abitazioni anche per interposta persona: un villino in Alessandro Magno, a Roma; due abitazioni, in via Caiulo a Lecce; una villa, in via Venosa sempre nel capoluogo salentino. E poi spese sostenute per lavori edili, servizi di vigilanza, incarichi professionali, consulenze fiscali, articoli sportivi, arredamenti, intrattenimento e spese sanitarie. Ci sono anche auto e moto: un Harley Davidso; una Fiat 500 Abarth; due Porsche 911; una Range Rover; una Fiat 600; una Ferrari F12 e una Mercedes classe S. Ci sono anche prestazioni mediche presso la casa di cura “Villa Stuart” di Roma per assistenza fisioterapica, degenza, medicinali, esami diagnostici. Ma anche somme depositate su conti correnti.

Il nome del calciatore anche di Roma e Juventus era stato iscritto nel registro degli indagati sempre dallo stesso pm già da tempo con l’accusa di dichiarazione infedele al fine di evadere le tasse. Dopo che il calciatore montenegrino, cresciuto nelle giovanili del Lecce, aveva giocato nella Juventus allenata dal leccese Antonio Conte e provare l’esperienza nell’eldorado di Abu Dhabi, capitale dell’Arabia Saudita, un paradiso per molti giocatori giunti al tramonto di una gloriosa carriera, con la casacca di Al-Jazira.

Secondo quanto contestato dall’Accusa, l’evasione fiscale si sarebbe consumata tra il 2014 e il 2017 quando l’ex calciaore anche di Roma e Juventus non avrebbe ottemperato al pagamento delle imposte sui redditi alti (IRPEF evasa nel periodo di imposta 2014 per 1 milione e 402mila euro, nel 2015 per 1 milione e e 954mila euro; nel 2016 per 1 milione e e 954mila euro e nel 2017 per poco più di 542mila euro. E secondo il decreto legge del 74/2000 ne risponde chiunque al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto indica nelle dichiarazioni annuali elementi attivi inferiori a quelli effettivi e/o elementi passivi fittizi.

Nel corso dell’udienza camerale davanti al Tribunale del Riesame l’avvocato Antonio Savoia, legale del’ex bomber del Lecce, ha sostenuto come il giocatore montenegrino si fosse trasferito in Araba Saudita per giocare nella squadra di Al-Jazira nel periodo finito all’attenzione degli investigatori e che pertanto non doveva essere sottoposto al regime fiscale italiano. Dopo l’avviso la partita, però, è ancora aperta perché per il 31 marzo è fissato il ricorso per chiedere il dissequestro davanti alla Cassazione.

 

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Presunta truffa con la gestione dei fondi dell’Istituto “Anna Antonacci”: gup dispone incompetenza territoriale

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LECCE – Si trasferisce a Milano il processo sulla presunta truffa con la gestione dei fondi dell’Istituto per ciechi “Anna Antonacci” di Lecce. Il gup Giulia Proto ha infatti accolto un’eccezione preliminare sollevata dal collegio difensivo sull’incompetenza territoriale ritenendo che dell’inchiesta debba pronunciarsi il Tribunale di Milano. Una decisione, come evidenziato dalle difese, motivata dal fatto che le somme dovute all’Istituto venivano versate in una baca del capoluogo meneghino che, a sua volta, provvedeva a smistare il denaro ad una filiale di Lecce.

Ora però sull’indagine incombe il rischio prescizione. Con i fatti contestati risalenti al 2013 i termini della prescrizione per l’accusa di truffa sono di 7 anni e mezzo e, conti alla mano, l’ipotesi che l’inchiesta si possa chiudere in una bolla di sapone non è così peregrina. Sul banco degli imputati richiavano di finire in 21 tra rappresentanti dell’Istituto, funzionari e altri soggetti prima dell’intervento, in una udienza preliminare, del collegio difensivo che ha rappresentato una rasoiata alle fondamenta dell’impianto accusatorio in una precedente udienza preliminare.

L’inchiesta sfociò il 5 luglio del 2017 eseguito dalla Guardia di Finanza quando le fiamme gialle eseguirono un sequestro di 516mila euro (in parte sequestrato) l’equivalente, secondo gli inquirenti, della truffa contestata da investigatori e inquirenti. Secondo le indagini condotte dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria, allora diretti dal colonnello Nicola De Santis, l’Istituto per ciechi avrebbe ottenuto dei fondi per complessivi 260mila euro nell’ambito del progetto relativo all’attivazione di un centro diurno con diverse attività di laboratorio. Spulciando le fatture e sentendo alcuni testimoni, le fiamme gialle avrebbero documentato come parte di quei fondi sarebbe stata “dirottata” per sostenere spese estranee al progetto. Non, quindi, all’adeguamento dei laboratori, ma alla riconversione degli ambienti in struttura turistica aperta a tutti. Un riscontro venne trovato nelle carte che documentavano un soggiorno nella struttura, dal 15 marzo al 31 luglio 2013, di ben 878 ospiti molti dei quali stranieri, ma solo due ciechi ed un altro invalido.

Infine, sempre dalla Regione, l’istituto per Ciechi avrebbe beneficiato di contributi per gli anni scolastici 2011/12, 2012/13 e 2013/14. Contributi per il servizio di tempo pieno, per la dotazione di attrezzature tecniche e per assegni di studio per l’integrazione scolastica. Le indagini, però, avrebbero rilevato un’altra verità: corsi fittizi e non effettuati, servizi mai resi agli utenti, ore di assistenza gonfiate.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giuseppe Terragno, Anna Centonze, Silvio Verri, Stefano Maggio, Roberto Gualtiero Marra, Andrea Conte, Luigi Suez, Americo Barba, Andrea Starace, Cristiano Solinas, Tommaso Stefanizzo, Luigi Rella, Luciano De Francesco, Anna Inguscio, Domenico Bitonto, Angelo Masini, Alessandro Liliana Tomasi e Gianfranco Gemma.

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San Gregorio Armeno, tutto pronto per la festa

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NARDO’ (Lecce) – Sta per entrare nel vivo il programma dei riti religiosi e civili in onore di San Gregorio Armeno, il patrono della città. Domani, mercoledì 19 febbraio, alle ore 9 presso la Sala Roma di piazza Pio XI, è previsto un convegno sul tema La pace, un cammino di speranza. Interverranno il sindaco Pippi Mellone, don Salvatore Leopizzi (parroco e già consigliere nazionale di Pax Christi), il presidente del Comitato Feste Patronali Cosimo Caputo. Sono previsti i contributi degli studenti degli istituti di istruzione secondaria “Galilei”, “Moccia” e “Vanoni”. A seguire (alle ore 11:30, sempre presso la Sala Roma) è in programma in collaborazione con il Rotary Club Nardò un incontro per spiegare alla città modalità e significato del restauro della statua di San Gregorio, posta sul sedile di piazza Salandra, su un progetto dello stesso Rotary neretino. Interverranno il presidente del Rotary Club Nardò Pantaleo Daniele, gli architetti Giancarlo De Pascalis e Giovanni De Cupertinis, il presidente del Comitato Feste Patronali Cosimo Caputo.

Sempre nella mattinata di domani, alle ore 11, nel cimitero comunale è in programma l’inaugurazione del monumento in ricordo delle vittime del terremoto del 1743, alla presenza del sindaco Pippi Mellone e del vescovo della diocesi Nardo Gallipoli, mons. Fernando Filograna. Uno dei momenti più importanti e attesi è senza dubbio quello delle ore 18, quando nella basilica cattedrale l’arcivescovo di Lecce mons. Michele Seccia presiederà la messa pontificale, cui seguirà la processione per le vie della città, secondo il consueto itinerario: piazza Pio XI, corso Garibaldi, piazza Umberto I, via Regina Elena, via Roma, piazza Diaz, corso Galliano, piazza Mazzini, via Grassi, piazza Osanna (dove è in programma la benedizione della città), piazza della Repubblica, corso Vittorio Emanuele II, piazza Salandra, via Duomo e piazza Pio XI. La processione sarà accompagnata dal Nuovo Concerto Bandistico Terra d’Arneo Città di Nardò.

Giovedì 20 febbraio, San Gregorio Armeno, sono previste in cattedrale le messe alle ore 7:30, 9, 10:30 e 18:30. Durante la mattinata la banda della Cittadella dei Ragazzi si esibirà per le vie della città. Nel pomeriggio è previsto in piazza Salandra un momento sempre molto emozionante, cioè l’evento commemorativo delle vittime del terremoto del 1743 e di celebrazione della grande opera di solidarietà che molte comunità vicine prestarono alla popolazione neretina subito dopo il sisma. Alle ore 17 ci sarà la lettura di alcune testimonianze dell’epoca del terremoto da parte di Antonio Settanni, accompagnata dalla musica del violino di Angelo Baccassino, con i 100 rintocchi della campana della piazza. In serata, alle ore 20 sempre in piazza Salandra, il concerto Hit Parade con Demo Morselli e Marcello Cirillo.

Il programma degli eventi religiosi e civili è stato messo a punto dal Comitato Feste Patronali in collaborazione con la Diocesi di Nardò Gallipoli e il Comune di Nardò.

San Gregorio Illuminatore nacque in Armenia nel 257 circa, giovanissimo si rifugiò in Cappadocia per sfuggire a una persecuzione e in quella terra venne educato al cristianesimo. Rientrato in patria e divenuto monaco, visse la persecuzione di Tiridate nei confronti dei cristiani in Armenia, che nel frattempo Gregorio aveva conquistato con l’efficace campagna di predicazione. Fu imprigionato nella fortezza di Artashat, dove restò tredici anni. Una lunga malattia del re si risolse con l’intervento di Gregorio, che da quel momento ottenne la conversione di Tiridate e il riconoscimento della religione cristiana in Armenia. Nel 302 Gregorio ricevette la consacrazione a Patriarca d’Armenia, divenendo riferimento principale per la comunità cristiana. Dopo un’intensa campagna di evangelizzazione decise di ritirarsi a vita anacoretica. Morì in un eremo sul monte Sepouh all’incirca nell’anno 328. I resti vennero portati nel villaggio armeno di Tharotan e alcune sue reliquie sono sparse in vari luoghi del mondo. A Nardò si trovava una parte dell’avambraccio con la mano benedicente (secondo la tradizione trasportata da monaci armeni in fuga da una persecuzione iconoclasta), contenuta in un reliquario in argento trafugato negli anni ’70. Fu sostituito con una copia contenente un metacarpo, donata alla città dal cardinale Corrado Ursi, già vescovo della città.

La tradizione vuole che la statua del santo, posta sul Sedile, si sia miracolosamente spostata, quasi a rivolgersi verso l’epicentro del sisma che alle ore 16:30 del 20 febbraio 1743 aveva colpito Nardò, con ingenti danni a persone e cose. Per i fedeli il numero dei morti e la devastazione sarebbero stati più ingenti senza l’intercessione del santo. Risulta da vari documenti che già prima di questo episodio la comunità neretina era intimamente legata alla figura del vescovo venuto dall’Oriente e lo aveva “eletto” a patrono.

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Carnevale Tavianese 2020, sfilata di carri allegorici

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Si rinnova l’appuntamento con il Carnevale Tavianese anche per il 2020, un’edizione ricca di sorprese e tanto divertimento, organizzata dall’Amministrazione Comunale con la collaborazione e la direzione artistica dei ragazzi del Servizio Civile del Comune di Taviano insieme al coinvolgimento di numerose Associaizoni e tanti cittadini volontari.

Una vera e propria Festa per allietare il periodo più colorato dell’anno e per dare la possibilità a tutti di trascorrere un pomeriggio spensierato ed allegro. Sabato 22 Febbraio alle ore 14:30 è previsto il ritrovo in Viale Stazione dove sarà ancora  possibile iscriversi per partecipare al Concorso per la Maschera più Originale.

Alle 15:30 partirà la sfilata da Viale Stazione, con la super novità di questa edizione,  ovvero la partecipazione di carri allegorici provenienti dai paesi vicini. Il percorso della sfilata attraverserà le vie cittadine sino ad arrivare ai “Giardini Marinella Cacciatore” in Via Martin Luther King, per dare il via alla grande Festa.

Sono previste le esibizioni di numerosi Gruppi mascherati e delle singole maschere, una Giuria selezionerà ii primi tre Gruppi con la migliore coreografia e la Maschera più originale. Due le presentatrici ufficiali, Fabiola Casarano e Eleonora Rizzo, mentre l’animazione musicale sarà curata da Micky D.j. Non mancherà animazione per i bambini, spettacolo di bolle, la pentolaccia e tanti premi con la lotteria di carnevale.

“Non semplicemente una festa, ma una tradizione che si rinnova di anno in anno, un modo originale di stare insieme coinvolgendo  l’ intera città, dalle sue associazioni all’ impegno dei singoli, e tutto finalizzato a dare un po’ di colore e di allegria attraverso un sano divertimento, ma anche a trasmettere messaggi profondi che poi è il filo conduttore di ogni nostra iniziativa. Un ringraziamento speciale va a Stefano Mosticchio e Alessia Casarano  del nostro Servizio Civile, che si sono spesi con tanto impegno ed entusiasmo per organizzare questa edizione. L’energia dei ragazzi ci riempie il cuore di gioia e ci fa guardare al futuro con speranza”  Consigliera delegata alle Associazioni e alle Politiche Giovanili, Viviana Calzolaro.

“Il carnevale come ulteriore occasione di incontro, come ulteriore aspetto di una città viva e dinamica, di una collaborazione tra associazioni e liberi cittadini che ci fa sentire comunità e non paese, di un entusiasmo  e una gioia del fare e dello stare insieme” Sindaco Giuseppe Tanisi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rassegna “Donne Oltre”…

Incontro con Maria De Giovanni

 

Nell’ambito della rassegna “Donne Oltre”, il Comune di Taviano – Assessorato Politiche Sociali in collaborazione con la Libreria Antica Roma, ospitano la scrittrice e giornalista salentina Maria De Giovanni, autrice del libro autobiografico “Sulle orme della sclerosi multipla – La Rinascita”.

Appuntamento Venerdì 21 Febbraio alle ore 18:30, Palazzo Marchesale, P.zza del Popolo Taviano.

 

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Salvini da Squinzano pronto a lanciare il suo nome anti-Fitto, ma usa la diplomazia per non rompere con FdI

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SQUINZANO (LECCE) – Anche dalla provincia brindisina si riverseranno militanti della Lega e Sardine per sfidarsi nella serata di domani: i primi saranno in una cooperativa squinzanese devastata dalla Xylella, gli avversari in piazza. Non dovrebbe esserci contatto tra i due schieramenti. Ma la notizia che circola già da due giorni è un’altra: il leader della Lega vuole calare l’asso che sconvolgerebbe il centrodestra. Si tratta di un uomo molto vicino a Matteo Salvini, tanto che persino tra i vertici leghisti non si conosce il nome. Qualcuno ipotizzava Massimo Casanova, ma per i vertici è impossibile che si punti sull’eurodeputato. Sembra che non sia un nome già circolato in passato. Giorgia Meloni insiste ancora su Raffaele Fitto, ma Salvini vuole facce nuove e non molla: si rischia la spaccatura, ecco perché il leader leghista fa l’equilibrista con comunicati morbidi. “Si vota a maggio, c’è tempo per trovare un accordo. Non c’è nessun problema” – dichiara il leader del Carroccio.

Tra i vertici della Lega c’è chi pensa che Salvini domani non si scoprirà è che il nome lo farà al tavolo romano: “Non possiamo fare lo stesso errore di Giorgia Meloni. Il nostro nome nuovo sarà svelato sul tavolo nazionale”. Intanto, in Puglia tutti sono in fibrillazione ed Emiliano procede spedito nella sua campagna elettorale. Domani ne sapremo di più. Il partito pugliese di Fratelli d’Italia è in silenzio e nemmeno Raffaele Fitto parla: la vera partita è dietro le quinte. Ma soprattutto sarà la prova di forza dei leghisti di domani a fare la differenza: se ci sarà gente, se potranno mostrare i muscoli agli alleati, allora saranno più forti sul tavolo nazionale.

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“Giornate di Promozione della Cultura Scientifica”, il Dhitech e il CNR aprono le porte agli studenti salentini

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LECCE – Il Distretto Tecnologico High TechDhitech Scarl, società consortile a responsabilità limitata a cui partecipano università, enti pubblici di ricerca ed imprese del territorio regionale, e l’Istituto Scienze Produzioni Alimentari (ISPA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), aprono nuovamente le porte agli studenti salentini grazie alle “Giornate di Promozione della Cultura Scientifica” della Provincia di Lecce.

Promosso con l’obiettivo di avvicinare i più giovani al mondo della scienza e della tecnologia attraverso esperienze “in presa diretta” nei laboratori e nei luoghi di ricerca e innovazione, il progetto è ripartito all’inizio di febbraio con un ricco calendario di appuntamenti. Dal 4 febbraio scorso alla fine del mese, infatti, sono ben 13 gli incontri tecno-scientifici, con oltre 600 studenti di 13 Istituti scolastici del Salento coinvolti.  

Giovedì 20 febbraio, sarà la volta di 40 studenti dell’IISS “E. Medi” di Galatone, ospiti del Dhitech, Distretto Tecnologico presente all’interno del polo Universitario Ecotekne. Per gli studenti, frequentanti l’indirizzo informatico, sarà l’occasione di conoscere da vicino le attività ed i progetti tecnologici sviluppati dalle aziende, alcune di livello internazionale, operanti all’interno del Dhitech e (progettazione e realizzazione di una LAN; indirizzamenti IP e subnetting;  laboratorio con dispositivi CISCO).

Sempre giovedì 20 febbraio, 30 studenti del Liceo Classico “P. Colonna” di Galatina saranno ospiti dell’Istituto Scienze Produzioni Alimentari (ISPA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), diretto da Giovanni Mita. Dalle 9 alle 12.30, i ricercatori dell’ISPA guideranno gli studenti nei laboratori di Microbiologia e Fermentazioni; Colture Cellularie Microscopia; Biologia Molecolare; Sequenziamento di Acidi Nucleici.

Cos’è il Dhitech in dettaglio. La principale missione del Dhitech è favorire l’innovazione nel sistema sociale economico e produttivo regionale, nell’ambito delle politiche regionali, nazionali e comunitarie, attraverso attività congiunte tra istituzioni pubbliche di ricerca ed imprese private, favorendo il trasferimento tecnologico e la nascita di nuova impresa ad alto contenuto di tecnologie.  Le competenze distintive del Dhitech storicamente riguardano le seguenti aree di specializzazione: Nanotecnologie Molecolari per l’Ambiente e la Salute;  Ingegneria Tissutale per la Medicina Rigenerativa; ICT per l’Innovazione nel Disegno di Prodotti e Servizi ad alto contenuto di conoscenza e sostenibili.

Più in particolare, le aziende che saranno visitate sono: Dhitech, STMicroelectronics, Engineering Ingegneria Informatica, Eka, Apphia srl e Zero DD. Ecco in sintesi l’identikit delle imprese e ciò che gli studenti andranno a fare nelle singole sedi.

STMicroelectronics  è un’azienda multinazionale italo-francese con circa 40.000 dipendenti, ed è uno dei più grandi produttori mondiali di componenti elettronici, usati soprattutto nell’elettronica di consumo, nell’automotive, nelle periferiche per computer, nella telefonia cellulare e nel settore cosiddetto “industriale” per la produzione di componenti elettronici a semiconduttore. STMicroelectronics è quotata alle borse di Parigi, New York e Milano. I settori operativi sono i seguenti: Automotive and Discrete Group (ADG), composto da tutti i circuiti integrati dedicati per il settore automotive (sia digitali che analogici) e i prodotti separati e i transistor di potenza; Analog and Mems Group (AMG), composto da circuiti integrati analogici a bassa potenza high-end (sia personalizzati che generali) per tutti i mercati, prodotti smart power per i mercati industriali, computer e consumer, controllers touch screen, soluzioni di connettività a bassa potenza (sia con cavo che wireless) per IoT, prodotti per la conversione di potenza, soluzioni di misura per smart grid e tutti i prodotti Mems, sia sensori che attuatori; Microcontrollers and Digital ICs Group (MDG), composto da prodotti della ex ST-Ericsson

Engineering Ingegneria Informatica spa (capogruppo del gruppo Engineering) è una società per azioni costituita nel 1980 nel settore del software e servizi IT, specializzata nella digital transformation, in particolare, per i settori finanza, pubblica amministrazione (centrale, locale, sanità), utilities, industria. Engineering è leader nella progettazione, sviluppo, servizi in outsourcing e consulenza IT. Ne fanno parte circa 10.500 dipendenti su oltre 50 sedi in Italia, Europa e Sud America (circa il 15% di fatturato è estero). L’organizzazione aziendale prevede 4 business unit e 5 centri competenza trasversali. Gli studenti potranno partecipare ad uno dei seguenti laboratori:  Interazione con ambienti urbani tridimensionali; Intelligenza artificiale per le Smart City; Composizione di oggetti nell’Internet of Everything.

Eka srl è uno spin-off dell’Università del Salento, nata nel 2010 con l’obiettivo di fornire consulenza sulle metodologie e strumenti di Product Lifecycle Management, Business Process Management e Document & Content Management, e quindi, di supportare le aziende nella gestione, miglioramento e tracciamento dei processi di business, di sviluppo prodotto e documentali. Il laboratorio si focalizzerà su: Progettazione di una Web Application per applicazioni IOT; Database non relazionali; User Experience & Dashboarding.

Apphia srl è una società di ingegneria italiana specializzata nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative applicabili ai settori aerospazio, navale, automotive e della difesa. La sua attività si focalizza sulle seguenti aree: Sistemi di controllo e automazione; Innovative Manufacturing; Analisi ingegneristiche; Analisi di Business.  Gli studenti potranno conoscere gli aspetti legati all’utilizzo della sensoristica finalizzata al supporto delle decisioni, approfondendo i possibili e svariati campi di applicazione (navale, civile, energetico, agricoltura di precisione, ecc.) e le potenzialità annesse all’utilizzo di nuove tecnologie in sistemi complessi.  Dopo una prima fase di introduzione alle tecnologie di riferimento (single-board computer, sensoristica di differenti tipologie, camere, temperatura, umidità, pressione) e al contesto operativo in cui si inseriscono, saranno approfonditi gli aspetti riguardanti l’acquisizione dati e gestione comandi su dispositivi.

ZeroDD è una software house fondata a Lecce nel 2006, da giovani professionisti del settore ICT, che offre soluzioni web e mobile (native e cross-platform) ad alto tasso di innovazione. Le aree di specializzazione riguardano in particolare: Smart Communities;  Supportare azioni innovative di sviluppo territoriale, attraverso la progettazione e l’implementazione di soluzioni ICT e strategie di engagement per la creazione di comunità intelligenti; Data&Information Intelligence; Analizzare, elaborare ed interpretare grandi quantità di dati e informazioni, al fine di ottenere la conoscenza fondamentale per coadiuvare i processi decisionali; Process Engineering; Adottare un approccio innovativo che ponga il cambiamento dei processi al centro della progettazione dei nuovi sistemi informativi, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi.  Gli studenti potranno partecipare a un laboratorio su neuromarketing e vedere i progetti su social network analysis, app per le smart city, industria 4.0.

Il Progetto “Giornate di promozione della cultura scientifica”, promosso dal Servizio Edilizia, Programmazione Rete Scolastica e Patrimonio provinciale, diretto da Dario Corsini, e realizzato da Gianni Podo, continuerà anche nei prossimi mesi scolastici.

 

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Ztl, salta il regolamento in Commissione Traffico. Citraro si ribella

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LECCE – I numeri per far passare il nuovo regolamento sulle Ztl c’erano, ma qualcuno non ha sopportato la ‘purga’ del ritiro del pass ai consiglieri. In primis Saverio Citraro, che essendo medico ospedaliero non può perdere tempo prezioso per assolvere al compito di consigliere dovendo anche cercarsi un parcheggio in una città che da questo punto di vista non dà grandi servizi. “È una posizione personale e non del Pd” – ha chiarito il capogruppo Pd, Antonio Rotundo. La discussione del regolamento è stata rimandata nella Commissione Traffico e Statuto. Giovedì si voterà la proposta di delibera di regolamento Ztl. Il centrodestra fa ostruzionismo: ha proposto 24 emendamenti che dice di aver discusso con residenti e commercianti e tra due giorni potrebbe presentarne altri. La battaglia sarà dura anche in Consiglio: il regolamento lascia scontente molte persone.

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Alcar Industrie srl, lavoratori in sciopero

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LECCE – Tornano a protestare i dipendenti di Alcar Industrie srl. Oggi a partire dalle 6, gli operai hanno incrociato le braccia per il mancato rispetto degli accordi presi dall’azienda il 5 febbraio scorso. Il verbale sindacale prevedeva: il pagamento il 15 febbraio dello stipendio di gennaio e il cosiddetto “bonus Renzi” ai lavoratori che nello scorso anno hanno scelto l’erogazione in un’unica soluzione (960 euro), la retribuzione di febbraio e un quarto di tredicesima il 15 marzo, la retribuzione di marzo e l’ultimo quarto di 13esima il 15 aprile. Al primo step, l’azienda non ha rispettato in toto questo accordo, avendo erogato solo il salario. Ed i lavoratori, come annunciato già il 5 febbraio, hanno scelto di scioperare.

 

Fermi in presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Lecce, hanno scioperato in massa: adesione al 90%. Consentito l’ingresso ai lavoratori che non hanno voluto aderire alla protesta ed ai camion che trasportavano materia prima. Intorno alle 11, i segretari di Fim Cisl e Fiom Cgil, Maurizio Longo e Annarita Morea, accompagnati dai delegati aziendali sono stati ricevuti dal viceprefetto Beatrice Mariano. Il prefetto Maria Teresa Cucinotta ha telefonato al presidente dell’azienda, Matteo Ginatta, ricevendo rassicurazioni sugli impegni presi. “Chiediamo certezze sulla continuità industriale. I lavoratori, di fronte ad impegni resi e nuovamente disattesi o rispettati parzialmente, sono in ansia per il futuro dell’impresa. Insieme a loro attendiamo un segnale di controtendenza rispetto alla storia degli ultimi mesi”, dicono Longo e Morea. “Il problema oggi è il sentimento di sfiducia che si genera nel momento in cui si firmano accordi poi non mantenuti”. I sindacati hanno chiesto un incontro in sede istituzionale con i vertici dell’azienda entro questa settimana.

 

Tra i lavoratori serpeggia malumore anche per altre situazioni: il ritardato versamento al fondo Cometa e dei contributi all’Inps (al punto che diversi dipendenti si sono vista rigettata la richiesta di Naspi). Fatto ancor più preoccupante, i dipendenti che hanno in corso pratiche di cessione del quinto dello stipendio hanno scoperto che l’azienda non ha versato per alcuni periodi i soldi alle società finanziarie. “Situazioni che si sommano alle precarie condizioni di sicurezza all’interno dello stabilimento, con operai non dotati di guanti, scarpe anti infortunistica e occhiali per saldatori. Tutta una serie di segnali che non ci fanno stare sereni, anche alla luce degli impegni che Alcar Industrie srl deve affrontare nei prossimi mesi: ricapitalizzazione e versamenti alla procedura concorsuale”.

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Detenuto appicca rogo in cella, intossicati cinque agenti della penitenziaria

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LECCE – Cinque agenti intossicati dall’incendio provocato in cella da un detenuto. È accaduto ieri mattina nel carcere di Lecce, all’interno della prima sezione del reparto C2, dove un carcerato di origini italiane ha appiccato un rogo doloso all’interno della cella 15, usata per il pernottamento.

Il peggio è stato evitato grazie al pronto intervento della polizia penitenziaria, sebbene cinque agenti – come detto – siano rimasti intossicati dal fumo sprigionato dalle fiamme.

Il grave episodio è stato denunciato da Pasquale Montesano, segretario generale aggiunto dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) che aggiunge : “Mai come in questo periodo viviamo un drammatico momento di completo stato di abbandono e la Polizia Penitenziaria si trova sempre più sola e in condizioni disumane a risolvere le criticità che si presentano nel quotidiano con grave penuria di personale senza strumenti e mezzi anche nel far fronte al totale fallimento del superamento O.P.G. e servizio sanitario penitenziario”.

“L’Osapp – continua il sindacalista – da tempo denuncia violente aggressioni, offese, sputi ed altro riservato nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria ed invece anche ieri mattina , solo grazie alla prontezza del medesimo personale non si è sfiorata una grave tragedia: in condizioni estreme gli agenti hanno portato a termine, con spirito di abnegazione e senso del dovere il proprio lavoro nonostante la gravissima penuria di personale e il grave sovraffollamento dell’Istituto penitenziario.
Chiediamo che il Ministro Bonafede dichiari lo stato si emergenza e convochi un tavolo per affrontare concretamente e in modo definitivo i problemi più urgenti quali : le reiterate e gravissime aggressioni nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria nelle carceri pugliesi e non solo ,la grave carenza di organico, il rinnovo del contratto ormai scaduto da tempo e il gravissimo sovraffollamento di tutti gli Istituti penitenziari della regione Puglia e di tutto il territorio nazionale”.

“Quanto sta accadendo – conclude Montesano – è inammissibile e intollerabile e ci risulta assai difficile comprendere come la politica sia in silenzio assordante sugli annosi problemi delle carceri Pugliesi e non solo. Continuiamo a denunciare lo stato di malessere in cui vivono uomini e donne della Polizia Penitenziaria della regione Puglia nella totale sordità del mondo politico del ministro e chi ha responsabilità dell’amministrazione Penitenziaria , Il nostro plauso continua ad andare agli uomini e donne della Polizia Penitenziaria che nonostante le notevoli difficolta continuano a garantire l’ordine sicurezza e trattamento nell’ambito delle strutture territoriali.
Confermiamo lo stato di agitazione , e dopo il Molise , se non ci saranno segnali concreti e risolutivi alle problematiche , comunicheremo le date di tangibili ed eclatanti proteste anche pubbliche”.

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Presunte irregolarità nell’ampliamento di un attico con vista lungomare: prescrizione spazza via tre condanne

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GALLIPOLI (Lecce) – La prescrizione spazza via le accuse a carico dei tre imputati finiti sotto processo nell’inchista legata all’ampliamento di un attico trasformato in un vero e proprio appartamento con vista sul Lungomare Galilei di Gallipoli. Il non doversi procedere è stato disposto dalla Corte d’Appello (Presidente Ingrascì) che ha dovuto prendere atto di come il tempo abbia cancellato i reati che, nel giudizio di primo grado, si era concluso con tre condanne: due anni e mezzo di reclusione a Giuseppe Ria, 75 anni, in qualità di tecnico incaricato presso il Comune di Gallipoli per l’istruttoria dei condoni edilizi, (difeso dall’avvocato Ester Nemola); 2 anni a Giuseppe Capoti, 67 anni, (assistito dall’avvocato Stefano Prontera) e 1 anno e 6 mesi di reclusione a Rita Lavino, 55 anni, (rappresentata dall’avvocato Giuseppe Corleto), proprietari dell’immobile nonchè marito e moglie. I giudici hanno concesso la sospensione e non menzione della pena solo per la donna.

Gli imputati rispondevano di abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Le indagini, coordinate dall’allora sostituto procuratore Emilio Arnesano (prima di essere travolto dal ciclone giudiziario) e condotte dagli agenti della polizia provinciale, avevano appurato che il permesso a costruire in sanatoria sarebbe stato rilasciato ai due coniugi nel 2010 in spregio alla vigente normativa. Capoti e la Lavino avrebbero prodotto a Ria una serie di atti servendosi di una vecchia istanza di condono risalente al 1986 legata a presunti abusi edilizi realizzati nei locali di loro proprietà. Elaborati, secondo quanto emerso dall’istruttoria, prodotti dallo stesso Capoti con cui veniva fornita una falsa rappresentazione e descrizione dei luoghi e delle opere oggetto di condono edilizio e riferiti alla data di presentazione della originaria richiesta di condono.

I due coniugi, grazie all’intercessione del tecnico comunale, avrebbero così sanato gli abusi edilizi realizzati successivamente all’estate del 2009 approfittando della pendente domanda di condono risalente al 1986. In tal modo, i due proprietari e il tecnico comunale avrebbero volontariamente tratto in inganno il responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Gallipoli inducendolo a rilasciare un falso permesso a costruire in sanatoria realizzando un appartamento composto da un ingresso, un soggiorno, una cucina e ben tre camere da letto. Nel processo comparivano come parti civili undici condomini (assistiti dagli avvocati Francesco Palmieri e Ivana Quarta) per i quali i giudici della prima sezione penale avevano disposto una provvisionale.

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