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La squadra c’è, ora testa alla Roma

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E’vero, non è stato il miglior Lecce che abbiamo avuto modo di conoscere e valutare, ma è stato un Lecce vincente ed alla fine anche con merito, un Lecce che ha avuto pazienza, che ha cercato di ripartire, anche se talvolta in maniera disordinata, e che ha cercato a tutti i costi una vittoria la cui valenza supera tutte le aspettative.

Del resto, quanti pensavano che il Genoa facesse risultato pieno a Bologna? Sicuramente in pochi ma pensate oggi come sarebbe stata la classifica se il Lecce non avesse vinto ma solo pareggiato. Saremmo insieme alla Samp, a 23 punti, e con un punto sul Genoa terzultimo. La vittoria sulla SPAL si è rivelata quindi particolarmente utile non solo per i tre punti, ma anche, alla luce dei risultati, per come ha tirato dentro nella lotta  per la salvezza molte altre squadre a partire dal Torino per finire al Sassuolo. La vittoria inoltre è servita a sfatare il peso che ci si portava dietro, inerente alla poca produttività casalinga, e facendoci forse capire quanto difficili possano essere tutte, e dico tutte, le squadre che andremo ad affrontare per domare le quali occorrerà sempre tanta determinazione, tanto pragmatismo e tanta pazienza nel costruire un gioco. Con la SPAL si è visto tutto questo, si è vista un’anima anche se sul campo la prestazione è stata inferiore a quelle fornite contro il Torino ed il Napoli.

Le squadre pericolose non sono Napoli, Juve o Inter, squadre con le quali si va mentalmente predisposte a “ribattere” sul campo la loro enorme prevalenza tecnica, ma sono Torino, Fiorentina, Udinese, Samp, Genoa, Brescia e, come si è visto, SPAL. E’contro queste queste che bisogna sfoderare gli artigli e rispondere con pazienza, colpo su colpo, perché ogni risultato sul campo vale il doppio del consentito.

Vedere la classifica oggi ci farebbe pensare ad una media salvezza che si è ulteriormente alzata andando sui 37/38 punti, visto che la terzultima di punti ne ha 22. La SPAL sembrerebbe spacciata ed il Brescia sembrerebbe pronto a seguirla ma, comunque questi sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Le 15 rimanenti partite ci dimostreranno se la tenuta atletica e mentale sarà stata quella giusta, se la voglia di essere uniti prevarrà su qualche inevitabile bega di spogliatoio, se la primavera inciderà e quanto. Liverani sta con i piedi a terra, e fa bene, e chiede per la salvezza altri 15 punti ma bisogna anche rapportarsi con gli altri perché ormai in molti potrebbero essere risucchiati in questo gorgo pericoloso.

Gli incontri di domenica prossima possono già rappresentare un test di come potrà configurarsi il finale di campionato. Brescia a Napoli, Udinese a Bologna, Samp a Milano con l’Inter, Genoa in casa con la Lazio, Fiorentina in casa col Milan e Torino, sempre in casa, con il Parma e, buon ultimo, il Lecce a Roma, squadra che ricorda come in altri tempi un Lecce, già retrocesso, fece lo scherzetto alla Roma che perse lo scudetto.

Il Lecce, ormai all’attenzione dei cosiddetti squadroni della serie A, è rispettato e temuto per le sorprese che può riservare, ma ricordi sempre che l’avversario va rispettato, se il caso temuto, ma mai al punto di consegnarsi come agnello sacrificale. Chi ci batterà dovrà sudarsi la maglia perché il Lecce dovrà sempre saper reagire. Oggi la squadra c’è, le prestazioni cominciano ad essere adeguate alla categoria, il pubblico segue convinto e l’obbiettivo sembra raggiungibile.

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LeDune l’Afterlunch di Domenica

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PORTO CESAREO ( Lecce ) – Tenetevi pure le vostre altezze, io preferisco restarmene al livello del mare‼️
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Tv Color Trash ‘n Roll, Arrangiamenti con un sound unico che pesca a piene mani dal ritmo anni ‘60 si trasformano con una sana dose di follia che farà cantare e ballare a squarciagola.

Il carisma e la forza vocale di Marta De Giuseppe (voce) guiderà l’incredibile viaggio nel mondo del trash insieme a Manu Funk Pagliara (chitarra), Mike Minerva (basso) e Antonio De Marianis Dema (batteria).

Start After lunch ore 16 con Savi Vincenti e Leonardo De Paolis
Ingresso libero.

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Puglia Futura, il Movimento 5 Stelle prepara la sua corsa e presenta le sue proposte

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Il Movimento 5 Stelle prepara la sua grande manifestazione pugliese:“PUGLIA Futura” che si terrà nella Cittadella delle Imprese in viale Virgilio, 152 a Taranto dal 17 al 21 febbraio 2020.

“Parleremo d’innovazione in diversi settori, ogni giornata insieme ad esponenti del governo, del mondo delle imprese e della ricerca e dell’associazionismo – spiega la candidata presidente Antonella Laricchia –

Nella giornata di apertura il 17 febbraio alle 10.30, interverrà Paola Pisano, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione.

Il 18 febbraio dalle 17.00 Sanità Digitale, come semplificazione dell’interazione tra la Pubblica Amministrazione e il cittadino, attraverso la dematerializzazione e la digitalizzazione radicale di tutto il sistema, per renderlo più efficiente e equo.

19 febbraio dalle 10.30 Smart Tech: “Atelier di Intelligenza Connettiva: Informazione politica”, a cura di Media Duemila, moderata dalla direttrice Maria Pia Rossignaud. Tra gli ospiti sul palco il giornalista Claudio Brachino. Segue un intervento su Trasporti intelligenti del viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Giancarlo Cancelleri.

Nella sessione Smart Economy del 20 febbraio dalle 17.00 con Mirella Liuzzi Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Parlamentari e relatori di spicco del mondo dell’innovazione parleremo di impresa, innovazione, blockchain.

Il 21 febbraio in Smart Agriculture – Smart Culture. Con Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole, parleremo delle novità normative per il comparto primario, per gli strumenti per dare credito all’agricoltura e rilanciare il settore agroalimentare pugliese e approfondiremo sui fondi europei. Seguirà una sessione dedicata alla cultura, insieme alla Sottosegretario ai Beni Culturali Anna Laura Orrico, e infine sulla Programmazione strategica regionale e nazionale.

 

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Ecolio 2 s.r.l., Abaterusso: “Intervenga direttamente il Presidente Emiliano”

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Mettere in atto tutte le misure necessarie per ottenere la chiusura definitiva dell’impianto Ecolio 2 s.r.l. presente nei Comuni di Presicce-Acquarica del Capo; sospendere immediatamente il procedimento di riesame dell’A.I.A. dell’impianto e degli eventuali procedimenti autorizzativi di altri impianti potenzialmente pericolosi per la salute e l’ambiente del territorio interessato sino a nuova valutazione sullo stato di salute delle popolazioni dei Comuni interessati e nuova valutazione dei suoli e delle acque di falda nei comprensori di tali Comuni. È quanto chiede Ernesto Abaterusso, Consigliere regionale di Senso Civico – Un nuovo Ulivo per la Puglia, in una mozione presentata in Consiglio regionale.

“La vicenda dell’impianto Ecolio 2 s.r.l. – spiega Abaterusso – necessita di risposte urgenti e certe ai tanti interrogativi e alle tante preoccupazioni che da tempo affliggono i cittadini e gli amministratori dei Comuni coinvolti. Nonostante già da tempo abbia espresso la mia opinione in merito all’impianto in questione, ritengo doveroso tornare sull’argomento alla luce, anche, delle ultime osservazioni della L.I.L.T. e dai pediatri dei Comuni nei quali insiste il sito di trattamento dei rifiuti liquidi speciali pericolosi e non, i quali evidenziano come vi sia un aumento dell’incidenza e della mortalità per patologie oncologiche e come, nelle aree verdi dei Comuni limitrofi a quello interessato dall’insediamento Ecolio 2, via sia una concentrazione di inquinanti a forte potenzialità cancerogena, con valori simili a quelli che si registrano a Cerano e nel rione Tamburi di Taranto”.

“Di fronte alle continue segnalazioni e alle forti preoccupazioni delle associazioni, dei comitati, dei cittadini e delle Amministrazioni comunali chiedo l’impegno diretto del Presidente Emiliano, il cui compito è quello di salvaguardare i territori e la salute dei cittadini, di dare risposte urgenti a una comunità, quella del basso Salento, che ha il diritto di vivere in un ambiente salubre e sicuro. Lo si faccia in fretta per impedire che la situazione ambientale di questo angolo di Puglia, già fortemente provata, diventi irreversibile” conclude Abaterusso.

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Schianto tra auto e moto in pieno centro: 17enne ricoverato al “Fazzi”

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LECCE – L’impatto con l’auto l’ha sbalzato dalla sella della sua moto, facendolo crollare rovinosamente sull’asfalto.

Corsa in ospedale questa notte per un centauro minorenne, rimasto gravemente ferito in seguito ad un incidente che si è verificato all’incrocio tra piazza Mazzini e l’imbocco di via Salandra, nel pieno centro di Lecce.

Intorno a mezzanotte il ragazzo, un 17enne leccese, stava viaggiando a bordo della sua moto Ktm 125 quando, per cause ancora da accertare, si è scontrato con violenza contro un’Audi A1 guidata da un 20enne di Galatina.

Ad avere la peggio è stato proprio il giovane, che ha riportato delle gravi ferite ed è stato soccorso dai sanitari del 118. Trasportato a sirene spiegate verso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, il minorenne è stato affidato alle cure dei medici. Si trova ora ricoverato nel reparto di Ortopedia, con una prognosi di 30 giorni.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Lecce, che si sono occupati dei rilievi utili a ricostruire l’esatta dinamica del sinistro, ancora poco chiara.

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Metanodotto “interconnessione Tap”, Rotundo (Pd): “Bisogna risarcire il territorio con investimenti aggiuntivi”

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LECCE -Il cantiere dei lavori per la costruzione del metanodotto nel territorio del Comune di Lecce è in pieno svolgimento, la conclusione dell’opera è prevista infatti per la prossima primavera.
La condotta che trasporta il gas naturale dall’approdo Tap di San Foca alla rete nazionale Snam nel Comune di Brindisi attraversa la nostra città per 22,475 chilometri, con un impatto di forte criticità a causa dell’interferenza delle opere di progetto con le colture arboree olivicole che caratterizzano in modo rilevante il territorio dell’entroterra costiero e per l’alta valenza ambientale in presenza di sei siti di interesse comunitario e di un parco naturale regionale.

“Abbiamo subito la costruzione di questa infrastruttura, il Consiglio comunale infatti si pronunciò contro; ora la nostra città ha il diritto ed il dovere di chiedere compensazioni con misure di ristoro ambientale e paesaggistico per risarcire il territorio – spiega il capogruppo Pd, Antonio Rotundo –
Anche al di là delle valutazioni sull’opportunità di Tap e opere annesse, resta il dato oggettivo del pesante impatto sul territorio che richiede alle istituzioni territoriali di attivarsi per chiedere investimenti aggiuntivi, che i governi della precedente legislatura tra l’altro si erano impegnati a riconoscere.
Evitiamo che il territorio oltre al danno subisca anche la beffa”.

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Impasse Fitto, la Lega in piazza per le tessere. Le Sardine con Santori per sfidare Salvini a Squinzano

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PUGLIA – Il deputato Fabio Rampelli, uno dei dirigenti più in vista di Fratelli d’Italia, risponde al telefono quasi controvoglia: non perché è domenica, ma perché sul “caso Fitto” nessuno sa cosa dire, nemmeno i dirigenti nazionali. “Si incontreranno a breve Giorgia Meloni e Matteo Salvini per decidere. Fino ad allora nulla è deciso” – spiega il parlamentare di FdI. Nessuno ripete più le parole della leader sui patti traditi. Ma anche Matteo Salvini è più diplomatico: a forza di tirare la corda si sta spezzando e il centrodestra pugliese rischia il naufragio. Oggi il leader del Carroccio chiarisce di non aver nessun problema con Fitto, ma di voler puntare su forze nuove. Diciamo che la diplomazia sta facendo passi in avanti, ma il braccio di ferro continua.

L’idea di Matteo Salvini è quella di utilizzare lo schema dell’Emilia: scegliere un candidato che gli dia la possibilità di metterci la faccia nella campagna elettorale (come se il candidato in Puglia fosse il leader maximo della Lega), con una presenza massiccia in prima persona per stimolare il voto d’opinione che alle europee si è dimostrato vantaggioso per i leghisti. Intanto è partita la campagna di tesseramento, con tutti i vertici della Lega pugliese impegnati nelle piazze (nelle foto potete vedere le iniziative di Taurisano e Acquarica): c’è anche l’eurodeputato Casanova in prima linea (il suo nome spiccava nella rosa leghista inviata a Roma). Intanto Salvini si prepara a passare al setaccio la Puglia: sarà a Squinzano mercoledì 19 febbraio (ore 20), nella cooperativa squinzanese “Oleificio sociale”, in via Benedetto Croce, 61: le Sardine saranno contemporaneamente in piazza ad affrontare i temi del Sud.

Oggi il movimento nato sul web, ma decisamente a sinistra, sfida apertamente la Lega e lo dichiara con un comunicato stampa: “Siamo sardine e ci muoviamo in banco. Cammineremo l’Italia a passo lento, corpo a corpo, cuore a cuore. Abbiamo storie diverse e valori uguali, gli stessi che la mattina ci permettono di guardarci allo specchio con rispetto. Cominciamo domani da Roma, poi il 18 a Napoli e il 19 gran finale: la mattina Taranto e la sera, alle 20, a Squinzano in Piazza Plebiscito.

PERCHÉ TRASLOCHIAMO DA LECCE A SQUINZANO?
Perché la comunità squinzanese aveva già messo in moto i suoi anticorpi e dove ci sono gli anticorpi che tutelano la voce della democrazia e del sud LÌ CI SONO LE SARDINE. Noi siamo lì, nella pluralità delle voci e dei diritti. E quello che sta succedendo in queste ore è un’onda bellissima che sta mettendo in moto tutto il mare del Salento e della Puglia e quando è così cosa c’è di più bello di una rivoluzione?
Forza, allora, tutti a Squinzano per dire al segretario della Lega che #lapuglianonsilega! Lo accoglieremo con un ramoscello d’ulivo perché qui a Sud noi siamo terra di pace e di accoglienza, perché qui a sud l’odio non lo conosciamo e non vogliamo conoscerlo ma abbiamo orgoglio e memoria e non consentiremo a nessuno di speculare sul nostro dolore. La Puglia si difende da sola e si farà voce in Piazza.
CI VEDIAMO MERCOLEDÌ PER UNA GRANDE FESTA IN PIENO STILE SUD.
E BENTORNATI IN MARE APERTO
Con noi, per Squinzano e per la Puglia, anche Mattia Santori”. La nuova sfida è stata lanciata, Sardine Pugliesi contro Salvini: la prima partita pugliese si gioca a Squinzano.

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Vandali in azione nel cimitero: in frantumi porta a vetri di una cappella privata

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GALLIPOLI (Lecce) – Brutta sorpresa questa mattina nel cimitero di Gallipoli. Ignoti nella notte hanno preso di mira una cappella privata, mandando in frantumi la porta di cristallo, probabilmente lanciando un grosso masso.

Non una cappella qualunque: si tratta di quella che ospita le spoglie di Leonardo ed Antonio Villanova, padre e figlio, entrambi molto noti nella Città Bella. In particolare Leonardo, che negli anni 60 ha avuto una carriera da calciatore, giocando in diverse squadre locali.

Un atto vile, quello andato in scena con tutta probabilità nottetempo, che sembrerebbe opera di qualche vandalo incurante. Nulla, infatti, sembrerebbe far pensare ad un gesto mirato a lanciare qualche messaggio o a compiere un furto, anche perché dalla cappella non mancava nulla.

L’accaduto ha suscitato sgomento e profonda amarezza in tutta la comunità gallipolina, raggiunta in poche ore dalla notizia. In mattinata la famiglia Villanova ha raggiunto la sede della compagnia dei carabinieri per sporgere denuncia.

Tra i primi a commentare la notizia, Flavio Fasano, consigliere comunale di Gallipoli Futura, legato da una profonda amicizia al compianto Leonardo. “Un gesto schifoso che merita ripugnanza e sdegno profondo – commenta in un post Facebook – il sentimento ed il rispetto per i defunti impone un forte biasimo”.

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Non si placa la scia di fuoco in provincia: altri due incendi nella notte. In fumo tre auto

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NARDO’/PRESICCE (Lecce) – Il fuoco torna a divampare in provincia. Il fenomeno che si ripete ormai quasi ogni notte ininterrottamente non accenna a placarsi. Anche durante quella appena trascorsa si sono verificati due incendi, che hanno mandato in fumo ben tre auto.

Il primo si è verificato intorno alle 3 a Nardò, in viale della libertà, nelle vicinanze dell’ex ospedale. Le lingue di fuoco sono partite da una Fiat Panda, intestata ad una pensionata del posto, incensurata, che era parcheggiata nel grande piazzale su cui si affacciano diversi complessi residenziali.

In pochissimi minuti si sono propagate ad un secondo mezzo, una Fiat Bravo, che era parcheggiata proprio accanto. Non appena qualcuno si è accorto dell’incendio è scattata la richiesta d’intervento al 115. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli, che sono riusciti a domare l’incendio senza però poter fare nulla per salvare i mezzi, che sono stati letteralmente divorati dal fuoco.

Una volta spente le fiamme, i caschi rossi hanno effettuato un sopralluogo alla presenza dei carabinieri della stazione di Nardò, che hanno avviato le indagini per accertare quanto accaduto.

Dalle verifiche sarebbe emerso che la scintilla da cui sono poi partite le fiamme sarebbe scaturita da un cortocircuito all’interno del vano motore della Fiat Panda.

Si tratterebbe, dunque, di un rogo di natura accidentale ma gli investigatori non escludono alcuna pista. I militari, infatti, hanno comunque setacciato la zona teatro dell’incendio alla ricerca di telecamere di sorveglianza che possano rivelarsi utili alle indagini.

Presicce

Circa un’ora dopo un altro rogo si è scatenato più a Sud. Precisamente a Presicce-Acquarica, dove è andata in fumo un’altra auto. Intorno alle 4, i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase sono dovuti intervenire in via Aldo Moro, nella periferia del paese, per domare le fiamme che stavano divorando una Renault Modus parcheggiata per strada.

L’auto, intestata ad una pensionata 77enne del posto, è stata avvolta dalle lingue di fuoco per cause ancora da accertare. Dopo aver spento il rogo, i caschi rossi hanno effettuato i rilievi insieme ai carabinieri della stazione di Presicce-Acquarica, a cui sono ora affidate le indagini.

Sul luogo dell’incendio non sarebbero state intercettate tracce sospette, tali da inquadrare con certezza l’origine dell’accaduto. Gli investigatori hanno passato al setaccio la zona alla ricerca di “occhi elettronici”, non solo lungo via Aldo Moro ma anche in strade vicine, che possano fornire indizi utili alle indagini, ora in corso.

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Problema alleanze nel centrosinistra, aut aut di Stefano a Emiliano: “O noi o Mellone”. Renziani solitari

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PUGLIA – L’appello di Teresa Bellanova è caduto nel vuoto. Michele Emiliano va avanti per la sua strada, confortato dai sondaggi più che positivi. Fitto e nel congelatore, mente il presidente della Regione Puglia uscente lavora sul bis città dopo città (con lui ci sono due sindaci di peso, quelli di Lecce e Bari, Decaro e Salvemini, ma anche Rossi di Brindisi), da mesi, inaugurando centri sanitari, alleandosi con tutti i tipi di sindaci, incluso Pippi Mellone. I primi cittadini, spesso entusiasti del dialogo diretto con il presidente della Regione per finanziamenti e altro, scelgono di appoggiare Emiliano, proprio com’è successo a Nardò, anche se si tratta di spostarsi a sinistra.

Ma c’è un problema, la sinistra anti-Emiliano continua a contestare il governatore uscente: “Emiliano decida o il sindaco di Nardò o noi”. Dario Stefano dà l’aut aut: “Michele Emiliano decida: o sta con il sindaco di Nardò che ha detto cose vergognose sull’Anpi o sta con noi. Il Pd non può accettare di avere accanto compagni di strada come il primo cittadino di Nardò”. La risposta è un silenzio assordante, come quel silenzio che ammanta l’appello dei renziani. Bellanova aveva chiesto a Zingaretti di fare un passo indietro sulla candidatura di Michele Emiliano: anche qui la risposta soffia nel silenzio ed è un secco no. Italia Viva non ha ancora il candidato da contrapporre e con le fibrillazioni romane è sempre più isolata, mentre il termometro dei sondaggi scende al 3 per cento, a livello nazionale.

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Casarano Calcio, Maci: “Sono rammaricato, chiediamo scusa ai tifosi “

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CASARANO (Lecce) – “Una prestazione che ha dell’incredibile, la nostra squadra non aveva mai subìto più di due gol. Siamo stati umiliati e questo ci deve far riflettere perché prestazioni di questo tipo non si addicono alla nostra storia. Sono rammaricato, chiediamo scusa ai nostri tifosi, perché una prova di questo tipo è veramente inconcepibile, al limite della vergogna. Ne parleremo a mente fredda con serenità e, comunque, queste umiliazioni servono per capire come muoversi nel futuro immediato”.

“Non ho potuto guardare i calciatori negli occhi perché avevano tutti la testa china. Ora la squadra va in ritiro per cercare le motivazioni ad una prestazione così fuori dai nostri canoni, inspiegabile. Dopo il 2-0 la squadra non ha avuto una reazione, abbiamo subìto dei gol che onestamente hanno del ridicolo, come quello sulla punizione calciata a sorpresa dal Sorrento, che ha chiuso definitivamente la partita. C’è modo e modo di perdere e oggi torniamo a casa con una sconfitta che rimarrà nella storia. In qualità di dirigenti, abbiamo il dovere di raccogliere le forze per affrontare il futuro. Domenica abbiamo una gara difficilissima con il Foggia e andremo avanti con la consapevolezza che il Casarano non è quello visto oggi”.

 

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“Il meraviglioso mondo di Lara”: un centro culturale di alta formazione filosofica a Lecce

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LECCE – Si chiama “Il meraviglioso mondo di Lara” il Centro Culturale di Alta Formazione Filosofica pensato e organizzato dal professore Giorgio Rizzo, titolare della cattedra di Filosofia Teoretica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento, che prevede un incontro tematico a settimana a partire da giovedì 20 febbraio alle 19.

Nella serata inaugurale sarà tenuta dal professore Giorgio Rizzo una conferenza dal titolo “Martin Heidegger. L’Essere nell’arte”: cosa lega il filosofo dell’oblio dell’Essere e della fuga degli dei all’arte? Cosa è l’arte? Che relazione sussiste tra l’arte, l’Essere (Seyn) e la verità intesa come dis-velamento?

Nelle successive due serate invece, saranno presi in considerazione due grandi pensatori contemporanei: Hannah Arendt e Ludwig Wittgenstein.

Il luogo che ospiterà le lezioni e le riflessioni è la particolare sala al primo piano del Caffè Cittadino, dal quale si apre una vista d’eccezione sul salotto della città, piazza Sant’Oronzo.

Atmosfera degna dei caffè letterari degli anni Venti del Novecento, per dissertare consumando un aperitivo ideato da Marco Greco per la particolare circostanza.

La mission della scuola è diffondere la cultura filosofica e gli argomenti collaterali in un format di stampo anglosassone: chiarezza delle argomentazioni, informalità della discussione e partecipazione attiva del pubblico. Sono in fase di definizione anche due laboratori didattici di tedesco filosofico e di logica matematica.

La scuola è dedicata alla memoria di Lara Rizzo, scomparsa il 18 giugno del 2019, figlia del professore e giovane di grande talento, sensibilità e acume.

Per partecipare è necessario prenotare, i posti sono limitati. Le iscrizioni saranno invece formalizzate in occasione del primo incontro.

Per prenotare si può chiamare il professore Giorgio Rizzo al numero 3200926769 o scrivergli all’indirizzo mail giorgio.rizzo@unisalento.it .

La partecipazione è gratuita e prevede una consumazione. Quota aperitivo: 15 euro.

La conferenza su Heidegger e l’arte sarà replicata giovedì 27.

 

 

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“Complimenti: ha vinto 25.000 euro alla lotteria” e spilla alla vittima quasi mille euro: nei guai

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ZOLLINO (Lecce) – Sarebbe riuscito a spillare ad una malcapitata casalinga oltre mille euro facendole credere di avere vinto 25mila euro alla lotteria. Le indagini dei carabinieri emiliani sono giunte fino al Salento ed alla Grecìa Salentina, fermandosi a Zollino dove è stato rintracciato e denunciato il presunto truffatore.

Nei guai con l’accusa di truffa è finito un giovane zollinese, di 20 anni, denunciato a piede libero dai carabinieri della stazione di Correggio, in provincia di Reggio Emilia. Stando a quanto ricostruito dai militari, che avevano raccolto la denuncia della vittima (una casalinga 28enne del posto), il giovane salentino avrebbe contattato la malcapitata, facendole credere di avere vinto 25mila euro ad una lotteria. Per incassare la vincita, in cambio, la donna avrebbe dovuto versare la somma di 999 euro per il pagamento dei “bolli” su una carta prepagata, inviatole con una foto tramite WhatsApp.

Pagata la somma richiesta, la malcapitata ha atteso invano per giorni. Dopodiché si è decisa a contattare chi le aveva fatto versare i soldi sulla carta prepagata, per farseli restituire. Ma, per sua sfortuna, è stata raggirata nuovamente, poiché – rassicurata sul fatto di ottenere il rimborso – è stata poi “costretta” anche ad effettuare una ricarica da 30 euro sul numero di cellulare del suo interlocutore.

Partendo dal numero di telefono e dalla carta sulla quale la donna aveva effettuato l’accredito di quasi mille euro, le indagini dei militari reggiani sono così terminate nella Grecìa Salentina, dove è stato individuato e denunciato il giovane truffatore.

(foto di repertorio)

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A Squinzano mobilitazione dell’associazionismo di sinistra contro Salvini, dall’Arci all’ANPI

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SQUINZANO – La guerra aperta alla Lega è solo all’inizio. Matteo Salvini ha fatto partire il suo tour pugliese, come in tutte le altre regioni: ci saranno tutta una segue di tappe in tutte le città. La sinistra parte all’attacco con le contromanifestazioni, che hanno anche l’obiettivo di dire no ai decreti sicurezza: “Anche sindacati, associazioni e tante realtà della società civile, cittadine e cittadini, saranno a Squinzano (LE) mercoledì 19 Febbraio e manifesteranno contro tutte le politiche portate avanti attraverso i decreti sicurezza sottolineando gli effetti catastrofici che hanno avuto sul nostro territorio.

I decreti sicurezza approvati e tramutati in legge lo scorso anno dal primo governo Conte mettono a rischio molteplici libertà rendendo un atto criminale il salvataggio di esseri umani in balia delle onde fino alla criminalizzazione di qualsiasi forma di dissenso; una pagina scura della storia della nostra democrazia, un attacco violento alla libertà di espressione e ai diritti civili.

Sarà un momento importante per portare in campo una protesta di ampio respiro che non si limiterà a richiedere solamente l’abrogazione dei decreti che in questi mesi hanno distrutto la rete di uno dei migliori sistemi di accoglienza in Europa, lo Sprar, andando ad alimentare lavoro nero e microcriminalità. Saremo in piazza anche per ribadire che il nostro paese necessita di politiche nuove per il Sud, seri investimenti che tutelino un territorio sfruttato dalla mafia che da anni piega i cittadini soprattutto quelli in difficoltà ma specialmente dalle grandi aziende che pur di guadagnare smantellano il tessuto produttivo sulla pelle dei lavoratori.

Per questo Arci, Cgil, Libera, Link, Anpi e Studenti Indipendenti aderiranno alla mobilitazione in festa di Squinzano che il 19 Febbraio si svolgerà in piazza Plebiscito per ribadire ancora una volta che la città, Lecce e tutto il sud Italia non si legano e mai si sottometteranno alle politiche divisive messe in atto dalla propaganda xenofoba della Lega e del suo leader”.

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Stalking e litigi coi vicini, per un 34enne leccese si aprono le porte del carcere

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LECCE – Stalking e violenza sessuale nei confronti di una giovane che viveva nel suo stesso condominio, ma anche minacce, incendi ed estorsioni ai suoi nuovi vicini di casa. Una serie di reati di natura violenta, che hanno tornare in carcere il 34enne Yari Castelluzzo, di Lecce, già noto.

Il leccese è stato raggiunto nei giorni scorsi dagli agenti della squadra mobile di Lecce, che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare a suo carico, emessa dal gip Simona Panzera su richiesta del pubblico ministero Stefania Mininni.

I fatti di cui è accusato Castelluzzo si sarebbero verificati a partire dall’estate del 2018, quando il giovane si invaghì di una ragazza che viveva nel suo stesso palazzo. Un amore non corrisposto, cui seguirono una serie di comportamenti molesti sia nei confronti della sua “amata” che verso la coinquilina della giovane – alla quale esibì anche alcuni coltelli per intimorirla – accusata di essere causa del respingimento da parte della ragazza della quale si era innamorato.

Castelluzzo – stando alle indagini – continuò a vestire i panni dello stalker anche dal carcere, dove venne rispetto per altri reati, da cui inviò alla malcapitata lettere in cui alternava dichiarazioni d’amore a minacce per il suo amore non ricambiato.

Le cose non cambiarono neanche quando Castelluzzo uscì dal carcere, che anzi riuscì a rintracciare le due donne nonostante quest’ultime avessero cambiato domicilio. In un’occasione, le inseguì in scooter per tutta la città, fermandosi solo dopo l’intervento di una pattuglia della polizia; in un altro, invece, riuscì a bloccare per strada la donna di cui si era invaghito, costringendola con violenza a baciarlo sulla bocca.

Il 34enne leccese, però, è accusato anche di altro. Dopo essersi trasferito nel centro storico di Lecce, infatti, avrebbe iniziato ad ingaggiare con i suoi nuovi vicini di casa volenti litigi per futili motivi, giungendo a minacciarli pesantemente e addirittura ad incendiare l’auto di una residente (11 gennaio scorso) con cui aveva avuto un battibecco, danneggiando anche altre tre vetture.

Ma non è tutto. Perché oltre a condizionare la vita del vicinato, si sarebbe reso protagonista di estorsione nei confronti del marito della donna cui aveva incendiato l’auto, giungendo a chiedere soldi in cambio di protezione da eventuali futuri fatti violenti in loro danno. Per Castelluzzo, pertanto, per buona pace di tutte le sue vittime, si sono riaperte le porte del carcere. L’uomo è difeso dall’avvocato Mario Ingrosso.

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Abusivismo: scattano due denunce. Distrutti ettari di bosco e macchia mediterranea

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SALVE/MELENDUGNO (Lecce) – L’uno realizza un parcheggio e altre costruzioni distruggendo un bosco. L’altro crea una strada d’accesso senza autorizzazioni in una zona vincolata. Questi gli abusi che sono costati i guai a due uomini, terminati nella rete dei controlli dei carabinieri forestali delle stazioni di Tricase e Otranto.

Nel primo caso i militari hanno denunciato il proprietario di un terreno situato a Torre Pali, località di Salve. Nel corso del controllo hanno appurato che su un’intera area di macchia mediterranea della superficie di 10mila 360 metri quadri, equiparata ad un bosco e vincolata dalla normativa paesaggistica, era stato eseguito il disboscamento della zona, con estirpazione di essenze arboree e arbustive e livellamento del terreno, per  fare spazio ad alcune opere edili.

Un parcheggio per auto, deposito per strutture precarie, un manufatto e recinzioni in pietra, spiazzi per 1400 metri quadri e strade per 90 metri quadri circa: queste i lavori effettuati senza alcun permesso di costruire o autorizzazione paesaggistica, necessarie perché si tratta di una zona plurivincolata.

I forestali della stazione di Otranto, invece, sono intervenuti in agro di Melendugno, in località “Ruggiano”. I carabinieri hanno denunciato un uomo per aver realizzato una strada di ingresso al terreno di sua proprietà di circa 380 metri quadri, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Il tutto in totale assenza dei titolo abilitativi ed autorizzazioni.

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Rapina collana con crocifisso in oro e scappa, ma si imbatte nei carabinieri: in cella 19enne

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RACALE (Lecce) – Rapina un uomo per strada, strappandogli dal collo una collana d’oro. E’ durata ben poco, però, la fuga di Marilena Violeta Durac, 19enne senza fissa dimora, tratta in arresto dai carabinieri della stazione di Racale che sono riusciti a coglierla sul fatto.

La giovane ha preso di mira la sua vittima, riuscendo, con una mossa repentina e prepotente, ad impossessarsi di una catena con crocifisso in oro che il malcapitato teneva appesa al collo. Dopo aver afferrato il suo bottino, del valore di 1500 euro, si è data ad una rapida fuga.

Non poteva immaginare, però, che a distanza di 100 metri si sarebbe trovata di fronte le pattuglie dei carabinieri, impegnati in un posto di controllo. I militari hanno subito compreso l’accaduto e sono riusciti a fermarla, dichiarando la fine della sua corsa.

Con l’ausilio di una agente della polizia locale di Racale, è stato possibile rintracciare il maltolto addosso alla ragazza: la collanina con il crocifisso era nascosta nelle parti intime.

Una volta recuperata e restituita alla vittima della rapina, la 19enne è stata tratta in arresto. Al termine delle formalità di rito, per la giovane si sono aperte le porte del carcere di Lecce.

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Extra-locazione, 80 pazienti salentini ricoverati in un reparto sbagliato

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LECCE – “Il fenomeno della extra-locazione continua a creare danni al personale sanitario ed aumentare il rischio clinico per i pazienti”. La denuncia giunge dalla Fp Cgil Lecce, che ha effettuato una verifica in tutti i presidi ospedalieri della Asl di Lecce: nel Salento circa 80 pazienti entrano in ospedale con una patologia che verrà curata in un reparto non adatto. Sul tema il sindacato ha scritto una lettera ai direttori generale, sanitario e amministrativo della Asl, chiedendo la convocazione di un incontro urgente.

L’extra-locazione piaga della sanità provinciale

Per extra-locazione si intende il ricovero in un reparto diverso da quello a cui la patologia avrebbe destinato il paziente. Nella Asl di Lecce la logica dell’emergenza sta diventando organizzazione strutturale: la carenza organizzativa dei posti-letto all’interno della Asl produce così il peregrinare di pazienti da un reparto all’altro, delle ambulanze da un ospedale all’altro. “Non è più tollerabile accettare un’allocazione dei pazienti non dettata dai bisogni assistenziali, ma dalla carenza organizzativa del sistema”, dice Polimeno. “Tali ricoveri rappresentano un pericolo per il paziente, visto che non gli viene garantita la continuità assistenziale. Avere 12, 16, 18 pazienti extra-locati assegnati su un reparto che contempla nel suo organico 5 o 6 medici che dovrebbero gestire solo 20 posti-letto significa incrementare drammaticamente il rischio clinico per i pazienti ed il rischio di errore per il personale medico e infermieristico”.

 

I numeri

La Fp Cgil ha realizzato in questi giorni una verifica in tutti i presidi ospedalieri provinciali. Ecco quel che emerge sul fenomeno della extra-locazione:

A Lecce tra i 15 ed i 20 pazienti di area medica (Medicina e Pneumologia) sono extra-locati in Chirurgia Plastica, Oculistica, Ortopedia;

a Gallipoli 20 pazienti di area medica (anch’essi di Medicina e Pneumologia) trovano posto in Chirurgia Generale, Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia;

a Scorrano 15 pazienti di area medica (Medicina Generale) finiscono in Chirurgia Generale, Ortopedia, Ostetericia e Ginecologia;

a Copertino 15 pazienti di Medicina e Geriatria sono extra-locati in Chirurgia Generale e Ortopedia;

a Casarano i 16 pazienti di area medica (Medicina e Geriatria) arrivano in Chirurgia Generale e Ortopedia.

“Ormai questo fenomeno non si verifica più soltanto nei periodi di picco influenzale. È diventato strutturale e si ripropone con forza nei periodi estivi. È la prova, se ce ne fosse ancora bisogno, che sul territorio salentino la distribuzione dei posti-letto è insufficiente e va rivista”, scrive il sindacalista.

 

Rischi

L’extra-locazione mette a rischio la sicurezza dei pazienti, ossia il pilastro che deve sostenere qualsiasi sistema sanitario, e aumenta il rischio clinico, ossia la possibilità che un paziente subisca un danno o disagio involontario imputabile alle cure sanitarie, che causa un prolungamento del periodo di degenza o un peggioramento delle condizioni di salute. E con il rischio clinico cresce anche la possibilità di un evento avverso prevenibile. “Nell’attuale situazione il paziente extra-locato rappresenta di per sé una condizione di alto rischio clinico, inteso sia come condizione o evento potenziale sia come causa di errore attivo o di errore latente. Ad esempio la somministrazione di un farmaco sbagliato commessa da un operatore che ha poca dimestichezza con la tipologia del paziente da lui extra-locato rappresenta un errore attivo, ma è anche un errore latente in quanto conseguente ad un’insufficienza organizzativa-gestionale del sistema”, commenta Polimeno. “L’unica via per superare questa situazione critica è la valorizzazione del capitale umano con una politica di assunzioni e riorganizzazione, anche per ridurre il carico di lavoro sulle spalle di medici, infermieri e personale sanitario. Ad oggi, i reparti che ‘ospitano’ i pazienti extra-locati vedono raddoppiata la mole di lavoro. Nell’interesse della qualità del servizio offerto e, dunque della collettività, questo fenomeno va superato. E se extra-locazione deve esserci sarebbe auspicabile ‘spostare’ i pazienti con una complessità assistenziale minore, per consentire al medico una migliore gestione del reparto specialistico: nel reparto di appartenenza devono restare i pazienti che hanno bisogno di cure ed assistenza maggiori”.

 

 

 

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Leo Shoes Casarano: superato l’ostacolo Marigliano, ora sono 9 le vittorie consecutive

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CASARANO (Lecce) – Arriva il nono successo consecutivo griffato Leo Shoes Casarano che si impone per 3 set a 0 sulla formazione del Tya Marigliano portando a casa 3 punti importantissimi.

La formazione campana nulla ha potuto al cospetto dei rossoazzurri apparsi in giornata decisamente positiva e determinati nel proseguire la striscia di risultati positivi in campionato.

Per Laterza e compagni era fondamentale centrare la vittoria e portare a casa i 3 punti per rimanere agganciati alla capolista Folgore Massa che sabato sera ha vinto sull’insidioso parquet di Martina Franca per 3 set a 1.

Grande prova di carattere da parte dei ragazzi guidati da MrLicchelli che soprattutto nel terzo parziale sono stati bravi a ribaltare il risultato di 20-24 per gli ospiti portando a casa il set con il punteggio di 32-30.

Eccezionale prestazione da parte delle bocche di fuoco casaranesi che hanno attaccato con una percentuale del 55%, subendo solo 6 muri su 97 palloni attaccati. Molto positiva anche la prestazione a muro (10 muri punto) e in ricezione, fondamentale in cui hanno primeggiato Barone (73%) e Garofalo (61%).

25-22, 25-12 e 32-30 i parziali della contesa fatta propria dalla Leo Shoes Casarano. 
La vittoria arrivata ieri ha consentito ai rossoazzurri di raggiungere quota 32 punti in classifica al pari di Galatina, che ha superato con successo l’ostacolo Atripalda. Le due salentine si trovano in classifica a -1 da Folgore Massa che nella prossima gara incontrerà in casa proprio il Galatina in un match che potrebbe portare degli stravolgimenti in vetta alla classifica.

Leo Shoes Casarano: Laterza (3), Bolla (26), Iaccarino (4), Garofalo (13), Baldari (16), Scrimieri (3), Muscarà (1), Barone (L)
Attacco 55%, Ricezione 48%, Ace 3, Muri 10  

 

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Figli legati e picchiati, coppia rischia il processo per maltrattamenti

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GALATONE (Lecce) – Legati con una corda sulla porta di casa; in alcuni casi picchiati con calci e pugni; in altre circostanze offesi, minacciati e umiliati. Le vittime sono due fratelli poco più che bambini. Impuberi, di 11 e 9 anni. L’aguzzino, invece, sarebbe il loro patrigno che, con la complicità della madre dei ragazzini, avrebbe reso l’esistenza dei fratelli simile ad un inferno. Entrambi dovranno presentarsi in tribunale il 21 febbraio prossimo nell’udienza preliminare che li vede imputati davanti al gup Sergio Mario Tosi. Infatti la madre dei bambini e il suo compagno sono indagati con le accuse di maltrattamenti e lesioni personali aggravati in concorso tra loro. Da qualche mese l’uomo non è più nell’abitazione dei ragazzini. È stato allontanato dalla casa familiare con un’ordinanza disposta dal gip Simona Panzera richiesta dal pm Carmen Ruggiero che ha trattenuto sulla sua scrivania il fascicolo per la delicatezza del caso nonostante sia transitata da tempo nei ranghi dell’Antimafia.

La vicenda arriva da Galatone. Gli abusi e le violenze sarebbero andati avanti fino ad aprile scorso. In casa. Spesso alla presenza della madre dei ragazzini. Che, secondo le indagini, pur avendone l’obbligo giuridico non avrebbe impedito che ill suo compagno picchiasse e umiliasse i figli nati da una precedente relazione. A fungere da grimaldello nei due ragazzini è stato proprio il padre naturale che, con una serie di denunce e integrazioni (allegando anche registrazioni audio), ha messo in moto le indagini supportato, passo passo, dall’avvocato Maria Greco. L’uomo ha compreso il disagio dei suoi figli. Ha scrutato il loro volto e letto negli occhi la sofferenze dei lunghi silenzi. Nel proprio intimo i piccoli covavano dolore, tristezza e paura. Paura di quell’uomo che, per le indagini condotte dai carabinieri, si sarebbe reso protagonista di innumerevoli punizioni e vessazioni a cui i piccoli erano obbligati a sottostare. Passivamente. Senza potersi ribellare.

Come accaduto a fine agosto del 2017 quando il patrigno avrebbe legato uno dei due piccoli con una corda al braccio e fissandola su una porta avrebbe sollevato il ragazzo da terra provocandogli una lesione giudicata guaribilie in cinque giorni. Era stato proprio il padre a capire che nel figlio c’era qualcosa che non andava. Il giovane era particolarmente abbattuto e accusava un dolore al braccio sinistro. Ma, almeno inizialmente, il bambino non ha parlato. Nonostante fosse stato accompagnato in ospedale e poi da un ortopedico. Ha rotto il muro del silenzio solo dopo confermando abusi e sevizie quando è stato sentito insieme al fratello nel corso dell’ascolto protetto presso il Tribunale per i Minori. Davanti ai giudici ha raccontato: “La mamma mi ha detto di rispondere bene alle domande se no non la vediamo più…Mi ha legato il braccio ad una corda e lo ha passato sulla porta e poi mi ha appeso…Era un gioco…Non si è fatto male nessuno…Sì, va bene un poco…Ho sentito un pò di dolore, ma solo un pò”.

Paure e timore sono così svaniti. I racconti sono diventati sempre più raccapriccianti e sconcertanti. Perché i due fratellini, in alcuni casi, sarebbero stati costretti a stendersi sul pavimento in posizione supina con il patrigno che posizionava le ginocchia sul loro torace comprimendo la cassa toracica e l’addome superiore con lievi flessioni causando difficoltà respiratorie; in altre occasioni l’uomo avrebbe minacciato i figli della sua compagna con frasi del tipo: “Apparecchiate se no ti appendo al muro”; “Se parlate mando papà all’ospedale”; “Attenti, ca ve spriculu”; “Vi tiro un cazzotto sotto i coglioni e vediamo ci me cappa sotta fazzu cu vola”. Nell’ordinanza vengono ricostruite anche le punizioni con cui l’uomo imponeva ai figliastri di rimanere sul divano per tutto la giornata consentendo di spostarsi solo per i bisogni primari, quali mangiare o andare in bagno. In altri casi avrebbe danneggiato i giochi dei ragazzi gettandoli nella pattumiera ogni qualvolta non obbedivano alle sue disposizioni. Senza che la madre si opponesse. Senza che facesse da schermo tra i figli e il suo compagno. Così che la donna si sfogava così con i figli: “Tanto prima o poi li avreste rotti voi”.

E poi tirate per i capelli, calci, pugni, talvolta servendosi di un battipanni lasciando sui ragazzi escoriazioni, ferite e lividi e causando un forte stato di prostrazione e di timore. Tanto che una maestra di uno dei bimbi, ascoltata a sommarie informazioni, riferì di aver notato dei cambiamenti nei comportamenti del suo studente, sempre più chiuso in se stesso. In una circostanza si era presentato a scuola senza zaino e in quella circostanza aveva esternato la sua preoccupazione per quanto avveniva in casa senza fornire ulteriori spiegazioni. Le dichiarazioni dei due fratelli sono state vagliate anche da uno psichiatra nominato dalla Procura per accertare l’idoneità dei minori a rendere testimonianza. Il consulente concluse che i due minori erano clinicamente attendibili e, sulla scorta di un imponete materiale probatorio, il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto dal gip un’ordinanza di allontanamento e del divieto di avvicinamento alla casa familiare ed ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Un passaggio dell’ordinanza fotografa il clima che si respirava tra le pareti domestiche: “L’obiettiva gravità dei maltrattamenti e delle violenze fisiche denotano peraltro la spiccata proclività a delinquere dell’indagato e offrono spunti prognostici di infausta violenza tali da costituire sicuri indici di probabile, specifica recidivanza che impongono l’applicazione delle misura coercitiva dal fine di salvaguardare l’incolumità dei minori e scongiurare nuovi ed ulteriori episodi di violenza”.

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