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Channel: Corriere Salentino
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Sabato The Mask in Fabbrica

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NARDO’ ( Lecce ) – The Mask in Fabbrica
In collaborazione con EVERGREEN CLUB
BAR ITALIA con
Vanny dj
Voice Paolo Stefanelli
dj rotation
Mattia Cirignaco
Tonino Malacari
Luca Dell’Atti
info e prenotazioni
☎ +39 392 24 26 650 | 0833 579371

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Sabato Uno Spettacolo di Cena

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GALLIPOLI ( Lecce ) – Non solo lume di candela.

😁 Per un San Valentino fuori dagli schemi,
per un San Faustino adrenalinico ed emozionante,
unisciti a noi!

📍Il 15 Febbraio Villa dei Fiori Eventi propone
“Uno Spettacolo di Cena”
in compagnia de Gli Avvocati Divorzisti.

👨🏻‍🎤Start live concert: ore 21.30

After Show dj-set:
🎶Dario Sanghez

😉Per ulteriori dettagli, stay tuned…

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Sabato *Single & Carnival PARTY*la Cena Animata Caffè Borghese

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POGGIARDO ( Lecce ) – Prendete nota 🖊

Sabato 15 febbraio, 💥CAFFE’ BORGHESE (POGGIARDO)
arriva il…….

👻🧟‍♂️VEGLIONE DI CARNEVALE, FESTA IN MASCHERA👸🏻🧙🏻‍♀💂🏻‍♀ & Single Party! ❤ piu pazzo!!!!

“CARNIVAL PARTY, festa in maschera & SINGLE party”

Durante la serata:

– la pazza Messaggeria di Cupido per incontrare l’anima gemella!
– Tanti Gadgets e mascherine in regalo per tutti!!!!
– premiazione della maschera più bella!
– premiazione del gruppo mascherato più originale!

MUSICA: happy – disco 70.80.90 – latino americana – Divertentismo – reggaeton – Carnival Hits

– ingresso libero.

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Sabato 90’s party & more Caffè del teatro

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ARADEO ( Lecce ) – Ritorna al CAFFÈ DEL TEATRO 🎭
🕺🏻90’s party and more🕺🏻 la serata dedicata a tutta la musica dance e al divertentismo che ci ha fatto ballare e cantare dagli anni 90 ai giorni nostri!
In consolle 🎧 Riccardo Maglio dj 🎧 from stayin’alive dance party
Alla voce e animazione 🎤 TEKEMAYA 🎤
Vi aspettiamo sabato 15 febbraio ad Aradeo
Ingresso libero e gratuito!!!

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Pop Corn • Sabato • Grand Hotel Tiziano •

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LECCE – Sabato 15 Febbraio 2020
🎉Pop Corn CARNIVAL EDITION🎉
🎟🎟Presenta:🎟🎟
🎬“ La casa di Carta”🎬
Durante la serata ci sarà la premiazione per :
🕴IL MIGLIOR COSTUME
👨‍👩‍👧‍👦LA COMITIVA PIú NUMEROSA ( con travestimento a tema)

🍿Pop corn🍿
Il brand dedicato al mondo cinematografico, possano essere esse le pellicole più in voga del momento o grandi classici, il nostro obiettivo è quello di riprodurre le scenografie cinematografiche ed eliminare il distacco spettacolo-spettatore. Lo spettacolo è l’insieme, l’evento, il pubblico.
Munitevi di trucco e costume.
Ciak si gira!🎬

In consolle:
SPIKE
STERT A FYAH
GIANLUCA BATTISTA
MARCO ROLLO
ALLEN DJ

Voice: Federico Cafiero
Live Percussion: Andrea Fasano

Info, prevendita e privè:
Giorgio Stapane 3297448406
Riccardo Mercurio 3296937762
Alessandro Citiulo 3331464749
Marco Rollo 3408530722
Riccardo Coletta 3463277029

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Lecce-Spal le pagelle dei giallorossi: quando conta, Mancosu c’è sempre; Majer letale

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Vigorito 6,5: tra i pali alza la saracinesca e respinge tutti i tentativi dei vari Valoti, Castro, Petagna e Di Francesco. Si deve arrendere solo al colpo di testa del numero 37 ferrarese che, però, colpisce troppo comodamente. Talismano giallorosso, con lui in campo 9 punti in 3 gare.

Donati 7,5: l’unico giallorosso a non conoscere flessione fisica e psicologica. Spina nel fianco sulla corsia mancina della Spal quando si propone in proiezione offensiva. Preziosissimo baluardo del reparto arretrato giallorosso dove, nel secondo tempo, mette in mostra una diagonale da far vedere e rivedere a Coverciano.

Rossettini – Lucioni 6,5: tornano a meritare il voto congiunto nella partita meno brillante di questo filotto di vittorie. Soffrono la fisicità di un mai domo Petagna e l’intraprendenza dello sgusciante Di Francesco. Riescono tuttavia ad arginare gli attacchi baincoazzurri badando al sodo e meno alla forma.

Calderoni 6,5: si vede che rientra dopo un lungo periodo fermo ai box perché la lucidità nella gestione della palla fa spesso difetto. L’impegno, però, non manca mai, tanto da dover chiedere il cambio per crampi a Liverani.
Dell’Orco sv

Majer 7,5: partita dalla doppia faccia quella del centrocampista sloveno. Sottotono in fase di costruzione del gioco è anche di non possesso. Letale in aerea di rigore della Spal dove si procura il rigore del vantaggio e realizza il bellissimo gol che regala tre punti fondamentali in ottica salvezza.

Deiola 6: la partita meno brillante da quando è a Lecce. Non riesce a schermare adeguatamente la difesa e in fase di impostazione sbaglia molti palloni in uscita.

Barak 6,5: vedi sopra. Mezzo voto in più perché ci mette anche quello che non ha, provando a rendersi pericoloso in zona offensiva. Sfiora l’eurogol da 20 metri e poi fa tenerezza quando, allo scadere, gli cedono le gambe per la stanchezza non riuscendo a sfruttare una chiara occasione da gol in area della Spal.

Mancosu 7,5: gestione massima dei palloni che contano. Sul rigore conferma di essere cecchino infallibile. In occasione del 2-1 di Majer pesca lo sloveno con il pallone giusto per consentirgli di portarsela avanti e battere Berisha. Capitan Mancosu, quando serve, c’è sempre.
Paz sv

Falco 6: rimane in campo nel momento di maggiore pressione da parte della Spal. È l’unico sul quale si appoggiano i compagni per cercare di alleggerire il forcing avversario. Deve lasciare il campo per un problema allo psoas che potrebbe fargli saltare un paio di partite. Non ci voleva.

Shakov 5,5: entra in campo nella sua versione mister Heyde risultando una comparsa nella battaglia sul terreno di gioco del Via del Mare.

Lapadula 6,5: inesistente la sua pericolosità offensiva ma, come sempre, ci mette tanto cuore. Quando si dice “gli attaccanti devono essere i primi difensori” basterebbe guardare una sua partita. Lavoratore imprescindibile per il bene di questo Lecce.

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Sabato Boogaloo Mask Carnival Party

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SURBO ( Lecce ) – Anche quest’anno impazza il Carnevale Latino più esplosivo del Salento, il più divertente, il più amato dagli appassionati di musica caraibica ma non solo.
Vi aspettiamo per riunirci insieme in una kermesse di maschere e fantasia, in una delle location più gettonate della movida latina salentina, il Boogaloo di Surbo “LA CASITA DE LA SALSA” e l’inimitabile format de ‘EL SABADO LATINO’ in versione mascherata!!
Questo è il primo imperdibile appuntamento carnevalesco del 2020, il nostro esclusivo “THE MASK CARNIVAL PARTY”!!
E come ogni settimana #doppiapista e #doppiodivertimento:
in Sala “SENSUAL” le migliori selezioni afro-latina di Kizomba e Bachata curate dai Djs Resident EL KUBANITO e LELE KIZ, mentre in Sala “TROPICAL” protagonista indiscussa è la Latin Music a 360* 🎶🔝🔝🔝 con i DJs DIEGUITO, RONNY, EL MAXIMO, LAZARO e l’energica animazione del trio formato da ★ KRISSEL. NASTY & MARCELLO ★ guidato dall’inconfondibile voce di Fiorello Salseros.

Ed inoltre tanto Divertentismo, Revival, Disco, Italiana da ballare e i tutti i successi Disco più gettonati del momento.
🎭 Per chi invece non vorrà mascherarsi ci penserà la nostra bravissima Luisa Zizzari con il suo stravagante ART VISAGE 🎭
Ad immortalare i momenti più belli di questo Sabato ci penserà, come sempre, l’attento occhio di ANNALISA SANTANTONIO by Leccenight con le sue originalissime foto.

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LA PARTECIPAZIONE IN MASCHERA NON È OBBLIGATORIA
MA SARÀ GRADITA.
PREMI X I GRUPPI MASCHERATI PIÙ ORIGINALI E STRAVAGANTI 🎭🎭🎭🎭🎭🎭🎭🎭🎭🎭🎭

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Sabato Carnival Party Dj Gianni.B


Liverani in allenamento a Majer “E facci un gol!”. Di Biagio “un Lecce incredibile”

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“L’ho preso in giro durante l’allenamento. Gli ho detto: “ma è possibile che non hai ancora segnato in campionato?”. Sorride Liverani e subito dopo la partita del suo Lecce contro la Spal, confida le battute che si fanno durante l’allenamento e che lui stesso aveva fatto a Majer “l’ho preso in giro e mi ha ripagato con un goal e procurandosi un calcio di rigore” ha detto il mister con aria soddisfatta.
Un aneddoto raccontato dall’allenatore che rende l’idea di quanto sia sano e disteso il clima nel gruppo dei giallorossi.
Liverani arriva in sala stampa con un atteggiamento consapevole dell’ottimo risultato del bottino pieno contro la diretta concorrente, ma non rilassato:
“Abbiamo faticato nel primo tempo a capire come fare. Siamo un po’ ingenui, eravamo a favore di vento e avremmo dovuto verticalizzare di più e mettere pressione. Invece facevamo esattamente il contrario. So che chiedo tanto, ma dobbiamo migliorare anche in questo”
L’atteggiamento che fa di un gruppo una squadra in campo
“ Bisogna credere nelle qualità del compagno – dice – e loro lo fanno”
Poi il mister si sofferma sul percorso del Lecce
“A volte vogliamo tutto e subito, ma per certi risultati ci vuole tempo, tempo per capire che gli altri non solo te la può giocare, ma puoi anche vincere – spiega – la mia squadra 18 mesi fa era in serie C, oggi è in serie A. Ci vuole tempo per adeguare le prestazioni e nella testa dei giocatori deve scattare qualcosa”
Quel qualcosa è complesso da spiegare, in soldoni significa “Non siamo inferiori a nessuno” e Liverani racconta
Dopo il Torino abbiamo avuto un marcia in più. Oggi abbiamo un gruppo adeguato per affrontare le partite. Perdiamo Falco (ha un problema al retto, si capirà l’entità del problema tra 48 ore ndr) e la squadra riesce a non accusare il colpo. Abbiamo gente di qualità di voglia di attaccare la porta. In serie A se non entri in porta con 4-5 giocatori è impossibile portare a casa la vittoria”
Dicembre, un mese da dimenticare per i problemi legati all’infermeria e ai rincalzi naturali, che non c’erano
Oggi ho un gruppo adeguato per gestire le partite, ma il mese di dicembre è stato davvero difficile – ammette Liverani – Sapevo che con la squadra al completo potevamo migliorare. Il Lecce ha una società con i conti a posto. È un gioiello questa società; per questo sapevo che era difficile prendere giocatori di serie A. Il lavoro che si doveva fare era un altro e con un po’ di impegno ce la stiamo facendo”
Tre vittorie consecutive nella massima serie. Non accadeva dal 2004, allora sulla panchina del Lecce c’era Delio Rossi, un allenatore per quale Liverani ha molta stima
“Con lui ho avuto la prima esperienza con una grande squadra, abbiamo lavorato bene alla Lazio e a Palermo. Ma oggi se il Lecce ha messo a segno tre vittorie consecutive è merito soprattutto dei ragazzi. In un campionato davvero competitivo fare tre colpi consecutivi è una grande cosa. Quanti punti servono per salvarsi? Credo 40, come ho sempre detto”
E a chi pensa che il Lecce forse avrebbe avuto bisogno di più attaccanti, Liverani ricorda Eriksson
“Ve la ricordate la Lazio di Eriksson? Giocava con 5 centrocampisti e senza attaccanti. Tutti segnavano. Io credo che centrocampisti come Majer, Barak, Mancosu, hanno le caratteristiche per poter arrivare. Nel calcio non è importante quanti giocatori offensivi hai, ma che caratteristiche hanno”
Con la vittoria di oggi il Lecce ha fatto un altro passo (questo da gigante) verso la salvezza, lasciando indietro la Spal, con un piede in serie B. La squadra del neo allenatore Di Biagio è stata protagonista di una bella prestazione che però non è bastata
“È stata la partità più difficile delle ultime tre – dice Liverani  la Spal viene da due salvezze e ha dei bei giocatori. Non è in serie A per caso”
E Di Biagio alza le spalle, ha il dovere di crederci fino alla fine
“I miei hanno costruito diverse palle goal – dice – meritavamo qualcosa in più. Non abbassiamo la guardia. La situazione è difficilissima e dobbiamo cominciare a fare punti in maniera molto veloce. La sconfitta secondo me è immeritata per quello che è successo in campo – poi ammette  Il Lecce però sta facendo un campionato incredibile, e questo grazie al suo allenatore e a questa squadra.
Intanto a Liverani è stata consegnata la targa in occasione della sua 100esima partita in serie A, traguardo che ha conseguito il giorno di Napoli-Lecce al San Paolo.

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Nero Conti Zecca tra i 100 rossi top d’Italia

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Anche quest’anno Gentleman, rivista di design, viaggi e lifestyle edita da Class Editori, ha incrociato i punteggi delle 6 guide vini italiane più prestigiose (Gambero Rosso, Bibenda, AIS Vitae, Veronelli, DoctorWine, Luca Maroni), stilando una classifica dei 100 migliori vini rossi. E anche quest’anno nell’elenco compare Nero Conti Zecca con il millesimo 2016, annata presentata in anteprima per le guide e prossimamente in commercio.

Una conferma per la punta di diamante della cantina di Leverano, tra i vini più premiati della regione che, insieme ad altre etichette, da vent’anni porta il nome della Puglia al di fuori dei confini nazionali. Un blend di Negroamaro e Cabernet Sauvignon che, infatti, conquistò da subito anche il mercato estero, nonostante un certo scetticismo iniziale di qualcuno per la scelta dell’azienda di coniugare il vitigno salentino per eccellenza con una varietà internazionale. Ma Nero non è solo un vino commerciale, anzi è nato da un progetto ben preciso di valorizzazione del territorio ed è diventato il vino simbolo della cantina e della famiglia Zecca perché ci si prende tutto il tempo necessario per la sua produzione, seguendo con estrema cura ogni fase, tanto che si preferisce non produrre una determinata annata se questa non è stata ottimale.

“Questi risultati sono dei riconoscimenti che da un lato ci riempiono di orgoglio per il lavoro svolto e dall’altro ci spronano a migliorare sempre di più in quello che faremo.” commenta Clemente Zecca, alla guida dell’azienda con il padre e gli zii. “Altri stimati produttori del territorio sono già presenti in questa classifica ma spero che i nomi delle cantine pugliesi aumentino anno dopo anno.”

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La Domenica Pomeriggio Burlesq #FacimuFesta

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CARMIANO ( Lecce ) – FACIMU FESTA – LA DOMENICA POMERIGGIO BURLESQ
l Burlesq.. da anni un incubatore e accelleratore di emozioni, sapori e senzazioni in cui si respira un aria di Festa, ognuno legato ad un sentimento, se pur diversi o contrastanti, è pur sempre un sentimento…
Questo sentimento ha fatto si che diventasse essenziale, inevitabile, irrinunciabile… Un appunatmento fisso, aspettando quel giorno e come se fosse sempre la prima volta …

DJ’S
Mino Burlesq
Riccardo Invidia
Fabrizio Presicce

VOICE:
Alessandro Gemma

Start Party: 17:00
Info e prenotazioni : 3298044277
Burlesq Via Don Donato Franco n 21 Carmiano (Le)

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Harmonium, il maestro Paradiso sul palcoscenico del Ducale porta in scena Modugno

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CAVALLINO (LECCE) – Harmonium, Scuola di musica, sabato 15 febbraio e domenica 16 febbraio ospita il Maestro Vito Nicola Paradiso, premiato Chitarra d’oro 2012 per la didattica, Maestro d’Italia 2008 e 2012, per una masterclass di Orchestra di chitarre. Durante i due giorni di lezione i giovani chitarristi hanno approfondito lo studio, con la concertazione del Maestro, di brani appartenenti ad un affascinante repertorio chitarristico.

Lo stesso artista si esibirà questa sera presso il Teatro Il Ducale di Cavallino in uno spettacolo inserito nell’ambito della Stagione 2019/2020 siglata dall’Amministrazione Comunale di Cavallino “Una chitarra in frac”.

Da “Meraviglioso” a “Resta cu ‘mme” a “Vecchio frac”, fino al celeberrimo “Nel blu dipinto di blu” sono protagonisti i più grandi successi di Domenico Modugno .

Tutti gli arrangiamenti dei brani, che fanno parte del cd che dà il nome al concerto, «Una chitarra in frac» appunto, sono del maestro Paradiso, in quello che è un vero e proprio tributo al grande cantautore pugliese.

Ingresso 8 euro. Info e biglietteria: 0832.611208; 331.639354; 393 5710331.

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Domenica Biagio Antonacci Coverband Live 2020

Alla scoperta del Salento: il Sedile di Lecce in piazza Sant’Oronzo

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Arrivando in piazza Sant’Oronzo a Lecce, prima ancora di notare il famoso mosaico della Lupa, l’attenzione viene catturata da quello che a tutti gli effetti è un palcoscenico su cui fa bella mostra di sè uno dei monumenti più amati della città: il Sedile, conosciuto anche come Palazzo del Seggio, reso ancora più spettacolare dalla scenografia dell’Anfiteatro Romano che oltre la balaustra in pietra si offre come anello di congiunzione tra passato e presente.

Il basamento su cui è edificato il Sedile di Lecce è una sorta di salotto in cui chiunque passa ha voglia di accomodarsi, lasciandosi confortare all’ombra dell’ulivo posto al centro, o baciare del sole, scambiando qualche parola tra amici o tra perfetti sconosciuti, o semplicemente guardando la gente che passa godendo della bolla quasi mistica che isola chi siede sui gradini della scalinata dal resto del mondo, immobilizzando il tempo, fermando gli affanni, ricordando il motivo per cui di Lecce ci si innamora senza riserve.

Il Sedile di Lecce, un po’ come la maggior parte dei monumenti del capoluogo salentino, ha vissuto varie vite, tutte affascinanti, a tratti drammatiche, che lo hanno portato ad essere ciò che oggi tutti possono ammirare.

Il primo Sedile di Lecce fu demolito nel 1588 per poi essere ricostruito nel 1592, lo scopo dell’edificio era originariamente quello di accogliere il sindaco e la sua giunta affinché potessero ascoltare i bisogni del popolo ed elaborare democratiche soluzioni.

Al piano superiore della struttura, un’ampia stanza custodiva le armi della città, che in caso di guerra di offesa o difesa, venivano distribuite ai cittadini.

Il Sedile fu adibito a sede dell’Università, della Regia Dogana, a deposito per le munizioni, fu sede del municipio e finanche sede della Guardia Nazionale, fu persino sede del museo civico.

Al suo fianco sorge la chiesetta di San Marco, piccolo gioiello architettonico che nel 1897 rischiò di essere demolita nel tentativo di dare risalto al Sedile.

Decisione bizzarra che già all’epoca dava dimostrazione di una mentalità che in alcuni casi tende alla noncuranza e interpreta l’antico nell’accezione di inutile ingombro piuttosto che preziosa testimonianza storica.

Fortunatamente anche i vecchi monumenti hanno i loro paladini e la graziosa chiesetta cinquecentesca, omaggio alla potente repubblica marinara di Venezia, nonostante un prospetto corroso degli agenti atmosferici e l’umile interno, trovò un degno difensore in Cosimo De Giorgi che sollevò quello che oggi definiremmo un polverone mediatico, finché non riuscì nel suo intento e la chiesetta di San Marco rimase al suo posto con buona pace dei suoi detrattori e nel 1899 fu restaurata.

In ogni caso, il vero problema del Sedile di Lecce, a quanto pare era la sua aria dimessa, umile, poco pomposa, che proprio non lo faceva spiccare come ad una sede prestigiosa di conviene, era un alunno da 6 in una classe di alunni da 10.

Eppure la struttura del Sedile rispettava i canoni estetici apprezzati nel 1600: vi si accedeva da una scalinata ove era posizionare una balaustra in ferro, al suo interno custodiva un monumentale orologio la cui campana era sorretta da due statue in pietra leccese, la continuità visiva tra esterno ed interno era garantita dalle decorazioni scultoree della volta, le eleganti chiavi degli archi ogivali e le decorazioni proseguono fino alla chiave di volta apre un dialogo con quelle delle cappelle laterali di Santa Croce, che sono uguali.

Sulla volta sono affrescate le figure allegoriche del Dazio, Frode, Onore, Virtù, un ciclo pittorico rende onore alla santa protettrice della città, Sant’Irene e un monaco teatino con un’aureola.

Le figura del monaco è una singolare presenza che testimonia l’interesse per la costruzione della chiesa di Sant’Irene ad opera della congregazione dei teatini.

I muri della sala interna sono decorati con affreschi sulla vita di Carlo V, sulla parete di fondo spicca un camino e due accessi secondari, mentre sul muro laterale, un’epigrafe del 1744 inviata da Carlo di Borbone, re di Spagna, che ringrazio la città per le due caraffe con olio Benedetto di Sant’Oronzo gli erano state donate.

I quattro pilastri angolari così come si vedono oggi non sono nati con il Sedile, ma sono frutto di un intervento del 1937 che abbatté le stanze retrostanti e aprì così una visuale prospettica sui pilastri.

Chiusa sul lato che ospita la chiesetta di San Marco, la struttura del Sedile si apre verso l’Anfiteatro Romano grazie a monumentali archi ogivali chiusi da vetrate, mentre sulla parte superiore è possibile ammirare una loggia con tre archi.

Si arriva quindi ai giorni nostri, il Sedile sembra aver raggiunto il suo massimo splendore è aver trovato pace, magari con qualche aiutino dall’esterno, come ad esempio il raffinato gioco di luci che ne esalta forme e gli conferisce un’aurea a tratti evanescente.

In ogni caso, che sia giorno o sera, che il sole cada a picco sul basolato o che il tramonto renda ogni forma più morbida, il consiglio più saggio che si possa dare a chi arriva in piazza Sant’Oronzo è quello di andare verso il Sedile e osservare una città che si mostra in tutto il suo splendore, tra certezze ed eterne contraddizioni.

Claudia Forcignanò 

 

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Domenica Festa del Gelato * Miramare Superheroes *

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PORTO CESAREO ( Lecce ) – Domenica 16 febbraio al Bar Miramare arrivano i Supereroi per la Festa del Gelato :
💥 MIRAMARE SUPERHEROES ‼️💥

🍦Gelati speciali, dolci a tema, tortine decorate e grande sorpresa: potrai incontrare SPIDERMAN e WONDER WOMAN❗️ 🤩

🍧Happy Hour : dalle 15:00 alle 16:00 la coppetta baby a solo 1 € ‼️

🎈 Palloncini a cura di Giocoleria Porto Cesareo

💥Indossa la tua maschera, scudo o mantello: ti aspettiamo!💥

🎭 Cosplayer professionisti Alcor Eventi

🍦🤩🎭

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La domenica

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LECCE – L’ Aperitivo-

Domenica 16 Febbraio
⏰start 19:00

📍Galleria Mazzini
Lecce

Ad animare la serata la
live band🎸: DIVAS
Chiara Triggiani alla voce
Alessio Gaballo chitarra e loop

Portano live una rivisitazione personale ed originale del rock e pop contemporaneo.

Djset: Leandro Catanese
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Vi aspetteranno :
vino e bollicine 🍷🥂
Birra alla spina 🍻
I nostri drink 🍸
Le nostre specialità🍤🍝🌯

👉🏼Per Info 📞0832/406076

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L’Apericena live di Domenica al Pepe Nero

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GALATINA ( Lecce ) – Torna ormai fisso l’appuntamento con “L’Apericena Live di Domenica” al Pepe Nero, un aperitivo con gli amici insieme a tanta buona musica live!

Domenica 16 Febbraio dalle ore 19:00 ci saranno i CHAMPAGNE PROTOCOLS.
Una band composta da quattro ragazzi, quattro amici da una vita, che non hanno mai smesso di divertirsi e di divertire. Capaci di catalizzare gli animi del pubblico come attorno a un falò e di riportarli indietro tra sogno e realtà, cantando le canzoni di un passato, neanche tanto lontano. Quelle canzoni che, ancora oggi, continuano a far battere forte il cuore di ognuno (Conte, Buscaglione, Arigliano, Papaleo, Nada, Califano, Bertè, Gaetano, Celentano, Ranieri, Arbore…).

Art Director & Comucation :
Mino Munitello – UDE EVENTI

INGRESSO LIBERO!
Per info e prenotazioni: +39 329 6884965 / +39 333 9753981

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La Domenica ILEX SABOR LATINO Disco&Restaurant

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LIZZANELLO ( Lecce ) – 16 Febbraio 2020″ILEX SABOR LATINO”
(Salsa – Bachata – Raggaeton – Afro-Latina – Kizomba)
…La domenica più ballata del Salento..!
Official DJs: Flaco -El Cubanito- El Guapo – Rico-El Maximo.

OSPITI DELL SERATA: YLEM Y LAURA “SABOR AMI “con lo show: LA MALANGA.

Ore 20 45 verrà trasmessa la partita Lazio – Inter

RESPONSABILI AREA ED EVENTI LATINI : ALEX E MAGGHY

ILEX propone:
– Ristorante e pizzeria.
– Cocktail Bar
– Ampia pista da ballo in parquet.

Novità 2019 /2020:
– Privè su prenotazione
– Guardaroba custodito
– Wi Fi
– Selfie Zone
– SKY calcio

Info&prenotazione tavoli:
320 486 9092

INGRESSO LIBERO
START ORE 21.00

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Alla scoperta del Salento: il Castello di Copertino

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Il Castello di Copertino è una delle opere militari più interessanti e suggestive presenti in Puglia, già nel 1886 dichiarato Monumento Nazionale e dal 1955 sottoposto a norme di tutela. Benché il suo attuale aspetto risalga alle modifiche effettuate nel XVI secolo, esso ha una storia più antica giacché rientrava nel programma di rafforzamento e ristrutturazione militare del Re di Napoli Carlo I d’Angiò.

Il primo nucleo del castello risale infatti al periodo compreso fra la seconda metà del XIII secolo e gli inizi di quello successivo, come testimonia la torre alta a pianta quadrata, simile alle torri Magistra e Mozza nel Castello di Lecce. Tra l’altro il Castello di Copertino era anche sede amministrativa del capoluogo della Contea di Lecce, all’epoca governata da Gualtieri V de Brienne.

Foto di Giulio Rugge

In seguito al matrimonio fra la Principessa di Taranto e Contessa di Lecce Maria d’Enghien col Re di Napoli Ladislao d’Angiò – Durazzo, il castello diventava proprietà della corona, come testimonia il blasone recante le armi d’Angiò scolpito sul mastio, tuttavia alla morte del sovrano rientrava in possesso di Maria che nel 1419 lo concedeva in dote alla figlia di primo letto Caterina Orsini – del Balzo, in occasione delle sue nozze con Tristano Chiaromonte. Successivamente Isabella, nipote della suddetta Caterina, ebbe ancora la fortezza in dote per le sue nozze con Federico d’Aragona, che in seguito lo concesse, insieme a tutta la città di Copertino, ai Principi d’Albania Castriota – Scanderbeg.

Nel XVI secolo, sotto il regno di Carlo V d’Asburgo, nel programma di adeguamento delle fortezze alle nuove esigenze difensive derivanti dall’impiego delle armi da fuoco, l’imperatore incaricò l’architetto militare Evangelista Menga di riprogettare il castello e l’aspetto che la fortezza presenta oggi è il frutto di tali interventi. I lavori terminarono nel 1540. Nel 1557 la fortezza fu acquistata dalla famiglia Squarciafico.

Il Menga era nato a Francavilla Fontana e, diventato architetto ed ingegnere militare dell’Imperatore Carlo V, prestò la sua opera nella fortificazione delle piazze e dei castelli di Mola di Bari, Barletta e Copertino, costruiti secondo i nuovi criteri imposti dall’utilizzo delle armi da fuoco ed in special modo dalle moderne artiglierie nel corso delle battaglie, tuttavia il suo intervento di maggiore portata fu, senza dubbio, quello prestato nelle fortificazioni dell’isola di Malta, per conto del Cavalieri dell’Ordine Gerosolimitano.

Il castello ha una pianta quadrangolare con quattro bastioni angolari a forma di lancia ed è circondato da un fossato per tutto il perimetro. Presenta un solo ingresso al quale si accede attraverso un ponte in pietra che sostituisce il precedente ponte levatoio ligneo. Il portale di ingresso, in stile catalano – durazzesco è artisticamente decorato e permette l’accesso ad un androne con percorso a baionetta, quale ulteriore sistema di frenaggio di eventuali assalitori. Infatti: “Nel lato lungo, opposto a quello del portone, è l’entrata nel cortile del castello, spostata molto a destra rispetto all’asse del portone, in modo da obbligare chi entrasse a percorrere l’androne per gran parte della sua lunghezza, e ad esporsi così alle offese, le quali, anzi ché di fianco, erano piombanti, per tre pimbatoie che si vedono nella volta dell’androne. Forse nei muri saranno anche state feritoie per difese radenti; ma di queste ora non si ha più traccia” (G. Bacile di Castiglione, Castelli Pugliesi, Arnaldo Forni Editore, Bologna, Rist. 1978, pg. 105).

Nel cortile interno è possibile osservare ciò che resta delle fortificazioni anteriori ai lavori del Menga, tra cui il basamento scarpato della fortezza angioina. Sulla destra si trova il portale di ingresso alla Cappella di San Marco, di epoca rinascimentale mentre è possibile vedere anche l’ingresso alle scuderie, il portico del Palazzo Pignatelli con relativo blasone, l’ingresso alla sala angioina, oggi utilizzata come sala convegni. Il primo piano, invece, era utilizzato come residenza.

Cosimo Enrico Marseglia

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