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Piano Sud 2030, Conte: “Al via un progetto per l’Italia”. 105 milioni ai comuni pugliesi

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“Il Piano Sud è un progetto per l’Italia. E’ un Piano ambizioso che opera in una prospettiva non annuale ma, per la prima volta per il Mezzogiorno, decennale”. Con queste parole il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha presentato oggi a Gioia Tauro, in Calabria, il Piano Sud 2030 del Governo. Insieme al ministro per il Sud Giuseppe Provenzano e alla ministra per l’Istruzione Lucia Azzolina, sono state illustrate le misure per le regioni del Mezzogiorno che riguardano le infrastrutture, la scuola, i giovani, l’occupazione, l’ambiente, piccoli comuni, l’innovazione digitale.

“Vogliamo che le nostre idee inizino a far rumore per scuotere il Meridione e, con esso, l’Italia intera. È arrivato il momento – ha detto Conte – che il Sud non sia più ‘schiavo’ dello stereotipo che lo dipinge come terra di rassegnazione, di disagio, del piangersi addosso, una terra senza futuro, una ‘causa persa’. Dobbiamo liberarci da narrazioni tossiche in cui si parla del Sud solo con accenti negativi”.

Il Presidente Conte ha annunciato 33 miliardi di euro di investimenti in opere appaltabili entro il 2021 in infrastrutture ferroviarie e stradali: “Con Ferrovie stiamo lavorando intensamente per accelerare il più possibile la realizzazione dell’Alta capacità e dell’Alta velocità, che vedano protagoniste Napoli, Bari e Reggio Calabria. Ci sono importanti investimenti per il raddoppio delle linee ferroviarie, stiamo progettando o realizzando, e quindi finanziando, tutto il rafforzamento dei tracciati, Sicilia compresa. Non vogliamo un’Italia a due velocità, ce la metteremo tutta per impedirlo”.

E’ stato inoltre annunciato lo stanziamento di oltre 825 milioni di euro per cinque anni a tutti i Comuni delle regioni del Sud. Si tratta di investimenti e interventi di messa in sicurezza degli edifici pubblici, per l’efficientamento energetico, per la mobilità sostenibile, per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Nello specifico in Puglia: ai 257 Comuni della regione, in base alle fasce di popolazione, andranno circa 105 milioni di euro fino al 2024 (21,1 milioni di euro l’anno a partire dal 2020: di cui 4,6 milioni di euro ai 41 comuni della provincia di Bari; 1,9 milioni ai 20 comuni della provincia di Brindisi;  1,2 milioni ai 10 comuni della provincia di Barletta, Andria, Terni; 4,2 milioni di euro ai 61 Comuni della provincia di Foggia; 6,7 milioni di euro ai 96 Comuni della provincia di Lecce; 2,5 milioni di euro ai 29 Comuni della provincia di Taranto). L’inizio dell’esecuzione dei lavori deve avvenire entro il 15 settembre prossimo.

“Per anni ci si è dimenticati dell’emigrazione dal sud. Con questo Piano – ha aggiunto il ministro Provenzano – vogliamo garantire il diritto a restare. Se si va via, però, non è solo per mancanza di lavoro. Quello manca anche altrove. Ciò che manca al Sud è la prospettiva di futuro. Per questo nasce Piano 2030, per dare una prospettiva”. Sulla stessa linea la ministra Azzolina: “Presentiamo un Piano che serve anche ad evitare che uno studente sia costretto ad andare via dalla propria terra. Dalla scuola parte il riscatto”.

 

MISURE PRINCIPALI

Sono cinque le “missioni” definite dal Piano Sud 2030, declinate nei relativi interventi:

 

1)Un Sud rivolto ai giovani: investire su tutta la filiera dell’istruzione, a partire dalla lotta alla povertà educativa minorile, per rafforzare il capitale umano, ridurre le disuguaglianze e riattivare la mobilità sociale. ù

Ecco gli interventi:

  • Scuole aperte tutto il giorno
  • Contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica
  • Riduzione dei divari territoriali nelle competenze
  • Potenziamento dell’edilizia scolastica
  • Estensione No Tax area (senza penalizzare le Università)
  • Attrazione dei ricercatori al Sud

 

2)Un Sud connesso e inclusivo: infittire e ammodernare le infrastrutture, materiali e sociali, come fattore di connessione e di inclusione sociale, per spezzare l’isolamento di alcune aree del Mezzogiorno e l’isolamento dei cittadini in condizioni di bisogno.

  • Un Piano Sud del MIT di oltre 33 miliardi
  • Emergenza viabilità secondaria
  • Il Fondo infrastrutture sociali per comuni medi e piccoli
  • Nuovi nidi al Sud
  • Inclusione abitativa per cittadini e lavoratori svantaggiati
  • “Case della salute” per l’assistenza integrata
  • Rinnovo della dotazione tecnologica sanitaria

 

3)Un Sud per la svolta ecologica: rafforzare gli impegni del Green Deal al Sud e nelle aree interne, per realizzare alcuni obiettivi specifici dell’Agenda ONU 2030 e mitigare i rischi connessi ai cambiamenti climatici.

  • Un “reddito energetico” per le famiglie
  • Una sperimentazione di economia circolare
  • Potenziamento del trasporto sostenibile
  • Contratti di filiera e di distretto nel settore agroalimentare
  • Gestione forestale sostenibile

 

4)Un Sud frontiera dell’innovazione: supportare il trasferimento tecnologico e il rafforzamento delle reti tra ricerca e impresa, nell’ambito di una nuova strategia di politica industriale.

  • Credito d’imposta in ricerca e sviluppo al Sud
  • Rafforzamento degli ITS al Sud
  • Potenziamento del “Fondo dei Fondi”
  • Space Economy Sud
  • Startup tecnologiche al Sud

 

5)Un Sud aperto al mondo nel Mediterraneo: rafforzare la vocazione internazionale dell’economia e della società meridionale e adottare l’opzione strategica mediterranea, anche mediante il rafforzamento delle Zone Economiche Speciali (ZES) e i programmi di cooperazione allo sviluppo.

  • Rafforzamento delle Zone Economiche Speciali (ZES)
  • Piano Export Sud
  • Sostegno al sistema portuale
  • La Difesa per un Sud frontiera e ponte del Mediterraneo

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“Il Rotary e le nuove generazioni”, domani al Tiziano di Lecce il seminario del Distretto di Puglia e Basilicata

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LECCE – L’inarrestabile fuga dei giovani dalle regioni meridionali, con il conseguente depauperamento di capitale umano e perdita irreversibile di talenti, è una delle patologie più gravi che vive il Mezzogiorno d’Italia. Il “degiovanimento” impoverisce i territori e nel medio periodo provoca una vera e propria desertificazione socio-economica. E’ necessario invertire la rotta e lo si può fare solo realizzando le condizioni che rendano attrattivo il Sud nei campi lavorativo e della ricerca, sociale e culturale. Obiettivo non facile, soprattutto se non si ha la consapevolezza del ruolo decisivo che la ricchezza espressa dalle nuove generazioni – in termini di competenze, di energie, di capacità innovative – ha nelle dinamiche di costruzione del futuro. Quella consapevolezza che era forte e radicata in Paul Harris, quando il 23 febbraio 1905 fondò il Rotary indicando la questione giovanile come una delle principali direttrici dell’Organizzazione. Ecco le sue parole, che erano anche un monito: “La risorsa più grande di ogni nazione è la gioventù. I ragazzi di oggi sono gli uomini di domani e ai rotariani non è concesso di dimenticare i doveri verso le generazioni future”.

Proprio alla vigilia del 115.mo compleanno rotariano, il Distretto 2120 di Puglia e Basilicata si dà appuntamento al Grand Hotel Tiziano di Lecce sabato 15 febbraio, alle ore 10.00, per accendere i riflettori sui protagonisti del futuro con il Seminario dedicato alle Nuove generazioni, e al loro protagonismo, sul tema “Il Rotary per i giovani, il Rotary dei giovani”. Saranno oltre 300 i partecipanti provenienti dai Club attivi nelle due regioni. L’organizzazione nel capoluogo salentino è stata a curata dai Rotary Club di Lecce, Lecce Sud e Galatina-Maglie-Terre d’Otranto.

Seguendo l’indirizzo del suo fondatore, il Rotary ha sempre cercato di occuparsi dei giovani, dedicando iniziative per contribuire alla loro formazione, al loro benessere, alla loro capacità di affrontare il domani e riconoscendo il cambiamento positivo attuato dai ragazzi e dai giovani attraverso le attività di sviluppo delle doti di leadership, la partecipazione a progetti di servizio locali ed internazionali e i programmi di scambio volti a promuovere la comprensione tra le culture e la pace nel mondo.

«Nonostante i programmi, le attività, le attenzioni rivolte alle fasce giovanili e i relativi investimenti in termini di risorse finanziarie – spiega il Governatore del Distretto 2120, Sergio Sernia – il Rotary fatica ad abbassare l’età media dei suoi Club e rimane molto alta la percentuale dei giovani che, al culmine del percorso formativo rotariano, compiuto passando attraverso le organizzazioni giovanili Interact e Rotaract, abbandonano la nostra casa. Questo evento di formazione distrettuale deve scuoterci dal torpore, deve spingerci a passare dalle belle parole e dalle buone intenzioni ai fatti concreti, nella convinzione autentica che i giovani sono una sicura e insostituibile risorsa se riusciamo a responsabilizzarli, a valorizzarli, a lasciargli esprimere il loro entusiasmo, la loro voglia di fare, la loro creatività».

E’ un messaggio chiaro ed importante perché si leva dal Mezzogiorno in debito come le nuove generazioni: occorre fare spazio ai giovani per non vanificare le loro competenze. Tutti sono chiamati a fare la loro parte per superare le attuali criticità e il Rotary lo fa rivisitando e rilanciando la sua esperienza sul campo, ma sempre con lo sguardo rivolto alla società nel suo complesso.

Nel corso dell’evento, il tema verrà approfondito negli interventi del governatore Sergio Sernia, di Giuseppe Chimenti, presidente della Commissione distrettuale Nuove Generazioni, e Maurizio Raeli, presidente della Commissione distrettuale per il Ryla (Rotary Youth Leadership Award), programma di formazione alla leadership rivolto a studenti universitari e giovani professionisti).

Seguirà una tavola rotonda in cui quattro giovani soci passati nel Rotary dopo l’attività nel Rotaract (Maurizia Falcone, Ivana Fico, Sabino Sernia e Sebastiano Spagnoletti Zeuli) racconteranno le loro esperienze, stimolati dalle domande del giornalista Vittorio Massaro.
Infine, la presidente del Tribunale dei Minori di Taranto, Bombina Santella, illustrerà le linee guida del progetto distrettuale per il Tutoraggio dei minori stranieri non accompagnati.

 

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Il punto sulla Rete Oncologica dopo un anno: un passo in avanti unito al certificato oncologico

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LECCE – È già realtà, da un anno, la Rete Oncologica Pugliese, ma ha ancora bisogno di essere messa a punto, di essere comunicata, rafforzata con più personale è collegata meglio al territorio. Oggi c’è la possibilità, con una sola chiamata, di inserire il paziente oncologico in un percorso che va dalla diagnosi alla cura, fino al periodo dopo la terapia, dove la medicina di precisione, che agisce con farmaci innovativi, può dare risposte risolutive. Nel pomeriggio di oggi, all’interno dell’Open Space di Palazzo Carafa, dalle 16:30, istituzioni sanitarie, associazioni di volontari hanno fatto il punto della situazione. I viaggi della speranza diminuiscono e gli accessi alla Rete Oncologica aumentano giorno dopo giorno. Certo, i medici di base devono collegarsi meglio con questa rete ed essere preparati all’inserimento dei pazienti che ne hanno effettivamente bisogno. Il paziente oncologico non dev’essere mai lasciato solo: dev’essere indirizzato e preso per mano lungo tutto il corso della sua vicenda (per ascoltare le interviste cliccate sull’immagine ndr).

La terapia viene studiata sul singolo soggetto, sul suo particolare organismo, con medicinali e tecnologie di ultima generazione. “Un piccolo passo è stato fatto. La Puglia oggi ha una rete oncologica efficiente – spiega Giammarco Surico, Coordinatore operativo UCoor, che ringrazia addetti ai lavori e associazioni – Crescono gli screening oncologici e diminuiscono i viaggi della speranza. La copertura degli screening sulla mammella passa al 60 %, dal 40 % in cui eravamo. La partita contro il cancro continua a dare risultati positivi: 3 milioni e 300 persone sono sopravvissute al cancro a 10 anni dalla diagnosi. Tra le grandi novità c’è il Certificato Oncologico Introduttivo (fondamentale per l’invalidità civile e per usufruire di altre normative che riguardano gli invalidi) , voluto fortemente dal Cavaliere Francesco Diomede (vicepresidente nazionale FAVO, Federazione Italiana Associazioni di Volontariato in Oncologia) e attivato grazie all’accordo tra Regione Puglia e Inps. Il vicepresidente FAVO ha chiesto a tutte le associazioni di fare un gioco di squadra senza divisioni, perché è proprio questo meccanismo che ha portato alla presentazione dei dati positivi di una rete che fa fare un passo in avanti alla sanità pugliese e salentina. 

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Scaraventa un tavolo contro la compagna in gravidanza mettendo a rischio la nascita del bimbo: arrestato 40enne

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NARDO’ (Lecce) – Avrebbe maltrattato la compagna sia durante la convivenza che dopo la fine della relazione per sei lunghi anni. E un 40enne di Nardò (non forniamo le generalità per tutelare le vittime) è stato confinato ai domiciliari con un’ordinanza disposta dal gip del Tribunale di Lecce e richiesta dal pubblico ministero Luigi Matroniani sulla scorta delle indagini condotte dai carabinieri della locale stazione al comando del luogotenente Vito De Giorgi. A mettere in moto l’ennesimo caso di abusi, soprusi e angherie tra le mura di casa è stata la denuncia della donna più giovane di quattro anni del suo compagno.

Spesso la vittima ha sottaciuto le violenze per paura di subire ritorsioni. E ha incassato le violenze in silenzio. Anche davanti ai figli. O peggio ancora nel periodo in cui era in gravidanza quando il compagno le avrebbe scaraventato addosso il tavolo della cucina mettendondo in serio pericolo la vita del nascituro. Ma lei, la vittima non ha denunciato. Almeno inizialmente. Come soggiogata da quel carattere dispotico del compagno. Neppure quando sarebbe stata minacciata di morte sol perché si era spostata con la figlia dalla cucina in un’altra stanza mentre doveva preparare la cena.

Le angherie e i soprusi non sarebbero finiti neppure dopo che la donna ha deciso din troncare quella relazione nell’agosto del 2019. Anzi. Gli episodi sarebbero cresciuti di numero e di intensità. A titolo esemplificativo basta sintetizzare quanto accaduto una sera di novembre qundo il 40enne prese la figlia con la forza per farla dormire con lui nonostante il disaccordo della madre per poi lasciarla sol perché la donna minacciò di chiamare i carabinieri inveendo nei suoi confronti di farle del male e di ucciderla. In questo episodio vale più di ogni altra parola il dolore della bimba che in lacrime si rivolgeva alla madre per dirle: “Papà mi ha detto che tu mi vuoi male mamma , è vero?”. Nei mesi successivi fino a poche settimane fa altri episodi confluiti in una richiesta di arresto avanzata dal pm e accolta dall’ufficio gip del Tribunale di Lecce.

L’uomo è stato ristretto ai domciliari alla luce della gravità delle condotte e del rischio di compiere altre azioni violente nei confronti della ex compagna e dei figli. A difenderlo, l’avvocato Tommaso Valente. Nella giornata di ieri l’uomo è comparso davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia ma si è avvalso dellla facoltà di non rispondere.

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Per strada a prostituirsi anche con “allerta arancione”, arrestato il tassista delle squillo

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GALLIPOLI (Lecce) – È finito in carcere con l’accusa di riduzione in schiavità, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nei confronti di tre giovani donne connazionali, costrette a prostituirsi in strada.

Le manette sono scattate ai polsti di un cittadino bulgaro domiciliato ad Alliste, arrestato dagli agenti delle Volanti del commissariato di Gallipoli e dai colleghi della squadra di polizia giudiziaria.

L’arresto dell’uomo – Borislav Velkov – è scattato in mattinata, quando gli agenti hanno colto sul fatto il bulgaro, di 35 anni, mentre accompagnava ad uno svincolo della statale 101 Lecce – Gallipoli tre giovanissime donne, anch’esse bulgare, con lo scopo di farle prostituire.

Fermato per un controllo, il giovane ha negato l’evidenza, ma non sapeva che gli agenti lo stavano seguendo da almeno un paio di mesi, filmando ogni suo movimento. Nastri che, alla fine, lo hanno incastrato.

Stando alle indagini ed a quanto documentato con video dai poliziotti, infatti, il bulgaro da diverso tempo accompagnava ogni giorni le giovani donne in vari punti della statale ed in campagna, per poi andarle a riprendere nel tardo pomeriggio, lasciandole per strada tutto il giorno senza acqua e cibo. Anche nelle giornate con condizioni meteo avverse e con condizioni atmosferiche da “allerta arancione”.

Per il 35enne si sono pertanto aperte le porte della casa circondariale di Lecce. I poliziotti hanno posto sotto sequestro l’autovettura, con la quale accompagnava le donne nei luoghi in chi si prostituivano. Le tre giovani bulgare, ascoltate alla presenza di una psicologa e di un interprete, sono state informate della presenza sul territorio dei Centri Antiviolenza a cui potranno rivolgersi.

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Per la morte di un 26enne due indagati per omicidio stradale, conferita consulenza sull’incidente

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TUGLIE (Lecce) – Due indagati nell’inchiesta sull’incidente stradale in cui ha perso la vita il 28 gennaio il 26enne di Tuglie Anthony Toma sulla statale Lecce-Gallipoli poco dopo lo svincolo per Nardò. I nomi di E.C., 42 anni, di Ruffano e L.S., 56 anni, di Galatone, compaiono nell’avviso di conferimento dell’incarico della consulenza affidata in giornata dal pubblico ministero Stefania Mininni all’ingegnere Marcello Buggemi. Entrambi rispondono di omicidio stradale. Le operazioni peritali scatteranno il 28 febbraio prossimo e il consulente nominato dalla Procura dovrà accertare lo stato di luoghi dove si è verificato l’incidente; le condizioni di luce; dell’asfalto e di ogni alra circostanza con particolare riferimento alla direzione dei mezzi, alla velocità delle auto e se rispettavano i limiti di velocità.

Secondo una prima ricostruzione sulla dinamica Toma si trovava bordo di una Renault Megane Scenic, improvvisamente tamponata da un’Alfa Romeo Giulietta, condotta da un 42enne di Ruffano. Con le due auto ferme per strada sarebbe sopraggiunta una Fiat 500L, guidata da L.S. che ha impattato contro la Renault.

Per Toma, che si trovava al volante, ogni soccorso risultò inutile. I medici del 118 accorsi sul posto con più ambulanze, non poterono far altro che constatare il decesso. Brillante studente di ingegneria aerospaziale, Toma incarnava l’esempio cristiano di come scienza e fede siano la stessa cosa avendo origine in Dio e si ispirava allo scienziato Zichichi. Presidente di Azione Cattolica sezione Tuglie, era anche maestro di catechismo, attivo nelle iniziative solidali come nell’associazionismo cittadino. Un giovane integerrimo e dall’educazione eccelsa. Gli altri passeggeri coinvolti nell’incidente rimasero feriti in mono comunque non grave: A.S., 28enne, e G.S., 19enne, entrambi di Tuglie (che viaggiavano insieme a Toma); E.R., 42enne di Ruffano, conducente della Giulietta e L.S., 56enne di Galatone, alla guida della 500L.

Nell’inchiesta i due indagati sono difesi dagli avvocati Giuseppe Palese e Enrico Chirivì. I familiari di Toma da Giuseppe e Carlo Viva. I passeggeri, infine, da Isidoro Bernardi e Maria Rosaria De Salve.

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Salvini non vuole mollare con Meloni e qualcuno teme la spaccatura: “Stiamo cercando il candidato giusto”

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PUGLIA – Adesso anche alcuni dirigenti della Lega e di Fratelli d’Italia cominciano a temere la spaccatura. Raffaele Fitto resta congelato e i leghisti insistono sul niet. “Confermo che stiamo cercando gli uomini e le donne migliori per Regioni e i Comuni, persone che possono o non possono avere una tessera di partito in tasca” – ha detto Matteo Salvini a ‘Mattino 24’ su Radio 24, quando gli è stato chiesto se manterrà l’impegno con Fdi di candidare Raffaele FITTO alla presidenza della regione PUGLIA. “C’è una polemica che leggo solo sui giornali – ha aggiunto riferendosi ai dissapori nel centrodestra e in particolare con Giorgia MELONI su questo argomento – ci vediamo e ci sentiamo regolarmente, amministriamo 13 regioni, abbiamo vinto 8 delle ultime 9 elezioni regionali. Mancano mesi alle elezioni regionali e comunali, quindi stiamo scegliendo – con tanta gente che abbiamo a disposizione – i candidati migliori con la squadra migliore. Arriveremo a una soluzione condivisa”.

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Mario Viola è il nuovo Coordinatore Cittadino di Puglia Popolare a Galatina

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GALATINA (Lecce) – Il radicamento provinciale di Puglia Popolare continua ad avere adesioni di amici legati ai valori ideali moderati ed europeisti in tutto il territorio salentino. Nella città di Galatina, dopo essere stati presenti con una lista alle ultime elezioni comunali, si punta a strutturare il movimento civico regionale con la nomina a Coordinatore Cittadino dell’avvocato Mario Viola.

Noto professionista impegnato nel campo sociale e culturale per la prima volta in politica attiva. Il Coordinatore Provinciale Luigi Mazzei ha espresso “gli auguri di buon lavoro all’avvocato Mario Viola a nome del Coordinamento Provinciale che con lui si arricchisce di un professionista che siamo certi riuscirà a catalizzare l’attenzione dei moderati di Galatina delusi dai canonici partiti leaderistici“.

Il neo Coordinatore Cittadino Mario Viola ha espresso “soddisfazione per l’importante attenzione rivolta da parte di Puglia Popolare alla città di Galatina e lusingato per l’incarico politico ricevuto. Nei prossimi mesi il mio impegno sarà quello di far aderire amici e Consiglieri Comunali ad un Movimento che rappresenta la vera novità territoriale pugliese per i moderati“.

 

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Dispetti e danneggiamenti ripetuti ai vicini di casa: a processo una donna per stalking

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CORIGLIANO D’OTRANTO (Lecce) – Avrebbe reso la vita dei vicini un autentico inferno tanto da incutere su un intero nucleo familiare paure e continue ansie. M.A.S., 65ene, di Corigliano d’Otranto, è finita sotto processo con l’accusa di stalking così come disposto dal gup Giovanni Gallo nei giorni scorsi al termine dell’udienza preliminare. Il processo scatterà il 23 giugno davanti al giudice monocratico Maddalena Torelli. In aula sarà presente anche la persona offesa costituitasi parte civile con gli avvocati Maria Luisa Greco e Angela Rizzo.

Più episodi iniziati nel marzo del 2013. Da quel momento una sequela di molestie e dispetti, molti di pessimo gusto. M.A.S., questo racconta l’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Giovanna Cannarile, suonava il campanello dei vicini che abitano al primo piano dello stesso stabile anche di notte; lasciava dietro il portoncino polevere e spazzatura a terra; imbrattava la porta d’ingresso con sputi di caffè o la danneggiava con oggetti appuntiti danneggiando la maniglia; colpiva ripetutamente con il manico della scopa la telecamera installata nell’atrio in comune; si appostava dietro l’uscio di casa in silenziosa attesa dell’arrivo dei vicini per spaventarli e infastidirli.

O ancora agitava i panni sporchi al passaggio degli inquilini che evitavano persino di affacciarsi dal balconcino di casa per non sentire le sue offese e le sue risate di scherno immotivate. E lo avebbe fatto senza un’apparente giustificata motivazione. L’imputata è difesa dall’avvocato Franco Melissano.

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Mauro Romano, i genitori del piccolo parlano per oltre sei ore davanti al pubblico ministero

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LECCE – È durato sei ore e mezza l’ascolto dei genitori del piccolo Mauro Romano, il bimbo di Racale scomparso nel nulla il 21 giugno 1977, le cui indagini sono state recentemente aperte con l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere.

Il pubblico ministero Stefania Mininni, infatti, dopo avere iscritto nel registro degli indagati il 69enne A.S., arrestato ad inizio settimana per una serie di episodi di pedofilia, ha accolto la richiesta dell’avvocato Antonio La Scala e dei genitori di Mauro di riaprire le indagini sulla scomparsa del bimbo e di ascoltare il padre e la madre del piccolo, come persone informate sui fatti.
Giunti in Procura nel primo pomeriggio insieme alla figlia, i coniugi Natale Romano e Bianca Colaianni sono poi stati condotti in caserma al comando provinciale di Lecce, dove hanno raccontato tutto ciò che sapevano (come già fecero subito dopo la scomparsa del bimbo, per fare di tutto per trovarlo) e forse anche altro che per anni avrebbero taciuto, perché vincolati sino al 2000 al movimento dei Testimoni di Geova, che vieta di accusare un altro seguace.
Dopo essere stati ascoltati insieme, la madre ed il padre di Mauro Romano sono comparsi singolarmente davanti al pm, che ha ascoltato per 4 ore e mezza la donna e per 2 il marito. Blindate le loro dichiarazioni, che potrebbero contribuire dopo oltre quarant’anni a svelare il mistero del figlio scomparso.
Il 69enne A.S., di Taviano, già condannato per avere tentato un’estorsione ai danni nei coniugi Romano durante le ricerche di Mauro, nel corso dell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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“Costretto dal bidello a raccogliere i fazzoletti caduti nel wc”: denuncia shock del papà di un scolaro

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SALENTO – Costretto dal bidello a raccogliere – a mani nude – il pacchetto di fazzoletti caduto inavvertitamente nel wc, dove il compagno di scuola aveva appena fatto i bisogni.

È quanto sarebbe stato costretto a fare – stando al racconto che il piccolo ha poi fatto al genitore – un bambino di soli 9 anni, che frequenta una scuola elementare in un comune del nord Salento. I fatti si sarebbero verificati ieri mattina, giorno di San Valentino, durante la ricreazione scolastica, mentre si trovava in bagno in compagnia di un altro amichetto di classe.

Il padre del bambino – che al momento preferisce mantenere l’anonimato – ha raccontato alla nostra redazione che il figlio sarebbe stato costretto a raccogliere dal water un pacchetto di fazzoletti, che gli era caduto nella tazza per sbaglio, quando si era sfilato il grembiulino per fare la pipì.

Informato il bidello di quello che era accaduto, il piccolo sarebbe stato quindi costretto a recuperare il pacchetto di fazzoletti dal wc (dove tra l’altro, come detto, il compagno che era con lui aveva anche fatto i bisogni), per poi gettarlo nella spazzatura. Il tutto peraltro a mani nude, in barba a tutte le norme igieniche.

Turbato per ciò che gli era successo, il bambino ha poi raccontato tutto ai genitori, che ora promettono battaglia: “Ciò che è successo è assurdo – sbotta il genitore – non ho alcuna intenzione di farla passare liscia al collaboratore che si è reso protagonista di questo spregevole gesto. Insieme al mio avvocato stiamo valutando di presentare un esposto, mentre nei prossimi giorni andrò ad informare la dirigente scolastica. Mi chiedo come questa gente venga reclutata per stare accanto ai bambini, quali siano i criteri per selezionarli: siamo sconcertati e delusi”. Nei confronti del bidello incriminato potrebbe profilarsi l’accusa di violenza privata.

Ma non è tutto. Stando alle parole dell’uomo, infatti, in quella stessa scuola si sarebbe verificato un altro inquietante episodio, avvenuto lo scorso anno, quando lo stesso sorprese un collaboratore scolastico, che era intento a guardare alla sua postazione un video porno sul cellulare. Dei fatti informò la preside e quell’uomo fu subito allontanato dalla scuola.

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Coldiretti: col caldo anomalo arrivano in anticipo fragole, zucchine, asparagi e fave

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Sui banchi arrivano con oltre un mese di anticipo le primizie per effetto di un inverno anomalo segnato da temperature bollenti che hanno mandato in tilt le colture in tutta la Puglia, con la raccolta di fragole, zucchine, asparagi e anche fave in netto anticipo rispetto al tradizionale appuntamento del primo maggio. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica a partire da quello di Viale della Repubblica 80 a Foggia sugli effetti concreti dei cambiamenti climatici in un inverno che ha fatto registrare fino ad ora nel Vecchio Continente temperature di 3,1 gradi superiori la media di riferimento (1981 -2010).

“Lo scenario in Puglia è primaverile con mandorli, biancospini e mimose fioriti, albicocchi e peschi con infiorescenze al 50%, mentre sui banchi sono già pronti per il consumo fragole, zucchine, asparagi, pomodori ciliegino, broccoletti, cavolfiori e cime di rapa con una anticipazione in alcuni casi di oltre un mese rispetto ai tempi normali di raccolta, mentre il grano duro risulta ingiallito”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il caldo anomalo – sottolinea la Coldiretti – ha stravolto completamente i normali cicli colturali e di conseguenza anche le offerte stagionali presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell’anno. Per non cadere nell’inganno del falso made in Italy è importante tuttavia verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che – precisa la Coldiretti – è obbligatoria per la frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di campagna Amica dove i prodotti sono anche piu’ freschi e durano di piu’.

In Puglia la disponibilità di acqua negli invasi – aggiunge Coldiretti Puglia – è addirittura dimezzata in 12 mesi con circa 140 milioni di metri cubi, contro i 280 di un anno fa secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Anbi.

Una situazione che smentisce addirittura i proverbi sui giorni della merla (29, 30 e 31 gennaio) in cui secondo la leggenda – riferisce la Coldiretti – negli ultimi giorni di gennaio si registrano le temperature invernali più basse, tanto che perfino la merla, che un tempo aveva il piumaggio bianco, per riscaldarsi andò a ripararsi in un camino e il suo manto divenne grigio per la fuliggine.

In Puglia ad oggi mancano 132 milioni di metri cubi d’acqua nei 4 invasi della provincia di Foggia relativi ai 2 comprensori del Fortore e dell’Osento, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La diminuzione è stata costante, mitigata solo parzialmente dalla sporadiche piogge torrenziali che hanno un effetto disastroso sui campi, insiste Coldiretti Puglia.

“Le aree pugliesi esposte al rischio desertificazione sono pari al 57% – aggiunge Muraglia – e il conto pagato dall’agricoltura, soggetta ai cambiamenti climatici e alla siccità è salato. Il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo, con bruschi crolli o innalzamenti delle temperature, sono all’ordine del giorno e arrecano danni gravi alle colture nelle aree più colpite dal clima pazzo”.

L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con una perdita in Puglia di oltre 3 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola, strutture e infrastrutture rurali.

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“Humana Vergogna”, lo spettacolo di Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti nel Carcere di Lecce

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LECCE – Si terrà venerdì 21 febbraio, nella sala teatro della Casa Circondariale di Lecce, lo spettacolo HUMANA VERGOGNA diretto da Silvia Gribaudi Matteo Maffesanti, prodotto nell’ambito del programma culturale di Matera 2019. Una replica straordinaria che permetterà al pubblico esterno e ad alcuni detenuti di assistere allo spettacolo. L’inizio dello spettacolo è per le ore 19, ma occorre presentarsi all’ingresso del carcere entro le ore 18 per consentire i dovuti controlli di sicurezza.

Ulteriori informazioni: info@accademiaama.it – tel. 338 3746581

L’evento viene realizzato nell’ambito del progetto JUMPERIFERIE promosso da Teatro Pubblico Pugliese e Regione Puglia in partnership con AMA-Accademia Mediterranea dell’Attore, Compagnia teatrale Petra, Casa Circondariale di Lecce, #reteteatro 41, Arci Lecce, Mecenate 90, Officina Creativa, Comune di Lecce, Comune di Lequile, Comune di Melpignano.

“In un’epoca in cui trionfa la bellezza stereotipata, finta ed eterodiretta, – spiega Franco Ungaro direttore dell’Accademia AMA e coordinatore del progetto –  lo spettacolo aggredisce convenzioni e pregiudizi, facendo emergere bellezza, leggerezza e armonia dall’inferno delle nostre negatività, imperfezioni, complessi, pregiudizi.

Non c’è finzione, non c’è interpretazione, non ci sono ‘personaggi’ in scena; attori e attrici sono e si raccontano per come sono nella vita, corpi con i loro ‘difetti’ e cuori con i loro sogni. Costruiscono un gioco piacevolissimo tenuto insieme dall’ironia, dal piacere di comunicare memorie, emozioni e tante vergogne, pubbliche e private, mai mollando il filo della relazione empatica con lo spettatore.

Ribaltare le nostre vergogne individuali e collettive è il motivo dominante dello spettacolo, spingendoci a riflettere su quale possa essere il significato della vergogna, oggi, qui ed ora e se sia ancora possibile trasformare le nostre fragilità e criticità e tutti i luoghi della vergogna, come le carceri, in qualcosa di positivo e di bello”.

HUMANA VERGOGNA attraverso un linguaggio ironico che unisce teatro e danza è uno spettacolo che gioca sull’elemento Pop e sulla relazione diretta con lo spettatore. Indaga il tema della vergogna individuale e collettiva, familiare e sociale attraverso una costruzione drammaturgica dove il corpo diventa narrazione e conduce lo spettatore in una dimensione ludica. Performer e contributi alla creazione artistica: Mattia Giordano, Antonella Iallorenzi, Mariagrazia Nacci, Simona Spirovska, Ema Tashiro.

HUMANA VERGOGNA è il risultato performativo del progetto LA POETICA DELLA VERGOGNA, coprodotto da #reteteatro41 e Fondazione Matera-Basilicata 2019 in partenariato con Compagnia Teatrale Petra, AMA-Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, Osservatorio Balcani-Caucaso, Artopia di Skopje, Ballo di Podgorica, Digital Wolf, in collaborazione con Zebra Cultural Zoo.

Il debutto dello spettacolo è avvenuto a marzo 2019, nella Casa Circondariale di Matera, grazie all’importante collaborazione con l’Amministrazione penitenziaria, ed è stata accompagnata da entusiasti consensi di pubblico e critica.

RACCOMANDAZIONI PER LO SPETTATORE

L’appuntamento per il disbrigo delle pratiche di accesso è alle ore 18.00 del 21 febbraio 2020 all’ingresso della Casa Circondariale di Lecce. Non è consentito portare alcun oggetto personale, compreso il telefonino, portare con sé solo il documento d’identità. Lasciare tutto il superfluo a casa o in auto. Si raccomanda puntualità.

 

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Astragali Teatro e l’Università del Salento sull’isola greca di Zante per Genius Loci

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Dopo la presentazione del progetto alla stampa, giovedì scorso nella sala conferenze del Comune di Zante, sino a sabato 22 febbraio nell’isola greca prosegue il viaggio di Genius Loci – performing arts between heritage and future. Ideato e promosso da Astragali Teatro, sostenuto dal programma “Creative Europe” dell’Unione Europea, il progetto – che idealmente porta avanti il precedente “Legends on circular ruins” – coinvolge anche il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salentol’International Theatre Institute – UNESCO e altri partner europei da Romania (Teatro di Stato di Costanza), Spagna (Fondazione di Danza ‘Alicia Alonso’ dell’Università ‘Re Juan Carlos’ di Madrid) e Grecia (Comune e il Teatro di Zante).

Nel corso del 2020, Genius Loci promuove, infatti, un viaggio in quattro tappe tra le arti performative europee, attraverso l’incontro di comuni pratiche artistiche, ma anche di diverse metodologie e tradizioni culturali, per realizzare creazioni e pratiche artistiche innovative generate dal lavoro congiunto tra artisti europei provenienti da vari paesi e le comunità sulla base dello scambio e della conoscenza reciproca. Il progetto, infatti, è finalizzato a promuovere la cooperazione culturale e il dialogo interculturale mettendo in relazione gli artisti alle comunità, il patrimonio culturale ai luoghi e ai contesti sociali, attraverso l’implementazione di residenze artistiche internazionali in quattro diversi luoghi.
In questi giorni continuano le prove della performance inedita diretta da Astràgali Teatro che andrà in scena mercoledì 19 febbraio alle 20 al Sarakinado Theater e che coinvolgerà attori e danzatori italiani (Fabio Tolledi, Roberta Quarta, Pierluigi Greco, Simonetta Rotundo, Matteo Mele, Samuele Zecca), spagnoli (Levent Karatas, Carmen Herranz Montoya, Esther Berzal Saiz, Diego Durán Prieto, Paloma Díez Calvo, Laura Gabeiras Cerezuela, David Fuster Gosp, Laura Gumucio García, Laura Expósito Sastre, Nerea Iguiñiz de la Fuente, Violeta Baeza Espinosa, Clara Toledo Verdú, Nayarit Fuentes Licht, Níobe  Tarín Jiménez, Beatriz María Varca Mata), rumeni (Georgiana Mazilescu, Alina Manțu, Laura Iordan Adrian, Alina Vasiliu, Remus Archip) e greci (Konstantinos Kapodistrias, Gogo Givetsi, Angeliki Souli). Sono previste, inoltre, open class e master class, attività nelle scuole (con un incontro dedicato al poeta Ugo Foscolo, nato proprio a Zante/Zacinto), lezioni e performance di danze, canzoni e musiche dei vari Paesi coinvolti. Gli ultimi tre giorni saranno dedicati alle tradizionali celebrazioni del Carnevale, risalenti al periodo della dominazione veneziana sull’isola,  conosciute in tutta la Grecia e che attirano ogni anno migliaia di visitatori, con la “messa in scena” delle “omelie”, spettacoli teatrali di tema amoroso, satirico e sociale. Dopo la tappa di Zante si proseguirà in primavera/estate a Segovia in Spagna e Costanza in Romania per approdare poi a Lecce e San Cesario di Lecce (luglio/agosto).
«Genius Loci è la connessione di donne e uomini con il loro ambiente, con la loro cultura, con i propri desideri. Con la convinzione che esista un Genius Loci, che si esprime attraverso le sue arti, le sue culture, nelle loro molteplici e diverse espressioni, nella sua “unità nella diversità”, intendiamo far riscoprire  la diversità del nostro patrimonio culturale», sottolinea Fabio Tolledi. «La cura del patrimonio comune deve poggiare su forti legami. Con la valorizzazione del patrimonio culturale europeo per la creazione di un ambiente migliore e di relazioni più profonde, rispettose ed inclusive, artisti e cittadini partecipano, a livello europeo, alla creazione di nuove forme di cittadinanza, attraverso best practice culturali, la mobilità tra vati paesi europei, lo scambio di idee».

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Picchia ripetutamente l’ex marito rimasto gravemente ferito dopo investimento: indagata una professionista

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CASTRI’ (Lecce) – La fine del matrimonio sancisce non solo la rottura dei rapporti ma anche l’inizio di un incubo. Per l’uomo, in questo specifico caso. Tartassato, molestato, picchiato da quella che per anni era stata sua moglie. La donna, ora, è indagata e rischia anche il processo con le accuse di stalking, lesioni personali aggravate e violazione degli obblighi di assistenza familiare. Per il 6 maggio prossimo, davanti al gup Marcello Rizzo, è fissata l’udienza preliminare in cui dovrà comparire la donna, una professionista poco più che 35enne, residente a Castrì.

E proprio a Castrì si sarebbero verificate le ripetute schermaglie tra la coppia con vittima l’uomo, anch’egli un noto professionista del posto. Non ambienti difficili o contesti degradati come spesso raccontano simili inchieste. Sta di fatto che la donna, a più riprese, avrebbe reso un incubo la vita dell’ex marito con dispetti, ripicche e vendette. Offese per telefono. Minacce faccia a faccia. Come accaduto nell’ottobre del 2018 quando la professionista avrebbe intimato all’uomo di scendere dall’auto altrimenti avrebbe sfondato la macchina.

Ma gli abusi e le angherie avrebbero raggiunto l’apice nei mesi successivi. E avrebbero coinvolto anche i figli, vittime sacrificali di due genitori ai ferri corti. A dicembre di due anni fa la professionista avrebbe bloccato l’uomo nelle vicinanze della scuola della figlia per impedirgli di vedere la bimba e una volta entrata in macchina l’avrebbe travolto provocandogli vari traumi poi giudicati guaribili in oltre un mese. Da qui l’accusa di lesioni personali aggravate.

E poi ci sono altri episodi di violenza sulla persona. Calci e pugni in diverse occasioni. Come accaduto a fine 2018 quando l’uomo sarebbe stato “assalito” dalla ex moglie e colpito con una sequela di calci alle gambe e ai fianchi e “messo in salvo” solo da una sua amica intervenuta in suo soccorso. All’apice di questo inferno l’uomo, assistito dall’avvocato Francesco Dragone, ha così deciso di denunciare l’ex moglie in Procura. E gli agenti della Mobile hanno avviato gli accertamenti sfociati in una richiesta di rinvio a giudizio a firma del pubblico ministero Luigi Mastroniani. Davanti a un giudice la donna, difesa dall’avvocato Roberto Rella, potrà contestare le accuse che le vengono mosse.

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Progetto potenziamento sportivo con il Tennis: il CT Maglie al “F. Calasso” di Lecce

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LECCE – Anche per l’anno scolastico in corso, i tecnici del Circolo Tennis Maglie sono stati scelti dall’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “F. Calasso” di Lecce, Liceo scientifico ad indirizzo sportivo, per collaborare nel Progetto Potenziamento Sportivo con il Tennis, voluto e realizzato dalla dirigente prof.ssa. Anna Maria Vernaleone.

Finalità del progetto è quella di portare il tennis nelle scuole per ampliarne la conoscenza e incrementare il movimento tennistico nazionale.

Il ruolo dei tecnici in questo progetto è quello di far apprendere agli alunni le regole e le tecniche del tennis coinvolgendoli e potenziando la loro attività sportiva.
I ragazzi sono guidati dal Prof. Fernando Stomeo (Scienze motorie e sportive SMS e Discipline sportive DIS), con i tecnici Mattia Leo e Antonio Giordano del CT Maglie, e la collaborazione degli studenti Alessio Giordano (cat. 2.8), già componente della squadra di serie A1 del CT Maglie, ed Elena Luceri (cat. 3.3), pure lei tesserata del CT Maglie.

Per il dirigente scolastico del “F. Calasso”, professoressa Anna Maria Vernaleone:

Da questo anno scolastico dirigo l’IISS Calasso di Lecce  che presenta nella eterogenea offerta formativa anche il Liceo Scientifico- sezione Sportivo. E’ proprio nell’ambito di questo curricolo  che si è deciso di continuare  una proficua collaborazione tra scuola ed Ente Sportivo qualificato  quale il CT di Maglie,  nell’ ambito del potenziamento sportivo di Istituto. Il tennis rappresenta nel percorso uno dei diversi Sport che lo studente del nostro Liceo ha l’opportunità di approfondire nella sua dimensione teorica e pratica attraverso il supporto di validi professionisti di settore. Alcuni dei nostri allievi , guidati dal referente sport di Istituto, il prof. Stomeo ,collaborano nella realizzazione di questa sinergia interistituzionale.

Attraverso questa ormai consolidata collaborazione si intende fornire agli studenti una formazione completa che valorizza lo sport quale ulteriore strumento per lo sviluppo di competenze di legalità, correttezza e cittadinanza. Un ringraziamento speciale al CT Maglie da tutta la comunità scolastica del IISS Calasso di Lecce.

Per il direttore sportivo del CT Maglie, Antonio Baglivo: “Da sempre il nostro circolo è tra i fautori e sostenitori della sinergia fra la scuola e il mondo del tennis. E’ da anni, infatti, che siamo in prima fila nella realizzazione di qualsiasi progetto che vede la promozione del tennis nelle scuole. Inoltre da molti anni, a Maglie, esiste già una proficua collaborazione in tal senso. La riconfermata collaborazione con il prestigioso “F. Calasso” di Lecce è a dimostrazione di una continuità progettuale che amplia e aumenta il livello dei protagonisti attivi di questo progetto. Ringraziamo la dirigente Anna Maria Vernaleone per essersi affidata al nostro circolo per la realizzazione del progetto”.

Il CT Maglie collabora anche con le scuole di Maglie per il progetto nazionale MIUR, CONI e Federtennis “Racchette di Classe” per il quale lo storico circolo salentino è stato tra i primissimi promotori in Italia del progetto. Partito con il coinvolgimento delle scuole magliesi, e in sinergia con l’Amministrazione Comunale, negli anni ha sempre visto un’altissima adesione con oltre 300 ragazzi.  Al termine del progetto dello scorso anno, i primi quattro ragazzi qualificati hanno partecipato alla fase finale svolta presso il Foro Italico di Roma, accolti dai maestri e tecnici federali per una esperienza emozionante.

 

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A Squinzano le Sardine cercheranno di rovinare la festa a Salvini: “Ce lo chiede la gente”

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SQUINZANO (LECCE) – Matteo Salvini è abituato da anni ad essere seguito da gruppi di contestatori nelle sue tournée in giro per l’Italia, ma ora sono le Sardine pugliesi a promettere di mettergli i bastoni tra le ruote: non direttamente, ma con una grande manifestazione in piazza. Succede anche in altre città al nord e succederà nel Salento. Il leader della Lega sarà a Squinzano mercoledì 19 febbraio (ore 20), nella cooperativa squinzanese “Oleificio sociale”, in via Benedetto Croce, 61: le Sardine saranno contemporaneamente in piazza ad affrontare i temi del Sud. Salvini sceglie spesso di andare nelle aziende e di incontrare lavoratori e imprenditori: lo fece nel Leccese già durante le politiche e alle europee. Squinzano è una tappa che fa comodo anche all’ex sindaco Mino Miccoli, che potrebbe candidarsi alle elezioni regionali e che in questi anni è stato sempre vicino all’area Marti.

Le Sardine pugliesi, però, questa volta promettono una contestazione massiccia:“Molti cittadini di Squinzano ci hanno contattato in queste ultime ore. Temono che la loro cittadina, le vicende di una agricoltura  in ginocchio e di una comunità pressata tra la disoccupazione giovanile e un disavanzo storico, siano la clava che il segretario Salvini utilizzerà per avviare la sua campagna elettorale in Puglia, nel segno della rabbia, dell’isolamento e della frustrazione.

Avevamo detto che non avremmo inseguito Salvini nel suo peregrinare, ma se una comunità chiede aiuto il dovere delle Sardine è quello di accorrere come fa un banco in mezzo al mare, di fronte ad un pericolo imminente. Per questa ragione la festa delle Radici, del dialogo e della democrazia trasloca e si trasferisce da Lecce a Squinzano (MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO ORE 20 IN PIAZZA PLEBISCITO) per costruire corpo a corpo, come nello stile delle Sardine, quel rapporto tra le persone che è l’unica leva possibile contro populismi, la strumentalizzazione politica e il ristagno della ragione.

Due Italie a confronto, mercoledì 19 a Squinzano: quella sovranista che ha reso la paura e le provocazioni infrastrutture verbali violente al servizio del consenso elettorale e quella che torna nelle piazze con un libro e principi costituzionali da rendere esigibili per tutti. Accoglieremo Salvini con un ramoscello d’ulivo perché qui a Sud noi siamo terra di pace e di accoglienza, perché qui a Sud l’odio non lo conosciamo e non vogliamo conoscerlo ma abbiamo orgoglio e memoria e non consentiremo a nessuno di speculare sul nostro dolore.

La Puglia si difende da sola e si farà voce in piazza per tracciare le priorità e rilanciare sulle visioni. Ci saranno tutte le Sardine pugliesi che hanno contribuito in queste settimane a costruire l’architrave di proposte da presentare al Presidente del Consiglio e che a Roma hanno incontrato il Ministro Provenzano e il Ministro Boccia portando la voce della Puglia. Con loro anche la staffetta di Sardine che da Roma a Napoli, passando per Taranto, arriveranno a Lecce con i simboli e le priorità di un’Italia che guarda al Sud finalmente con occhi diversi e diversa attenzione. Da Roma al Salento con le criticità che a Sud si chiamano lavoro, infrastrutture, infiltrazioni mafiose, scarsa spesa dei fondi strutturali, salute, divari territoriali in istruzione, spopolamento e agricoltura”.

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Il tabellino di Lecce – Spal

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Lecce: Vigorito, Lucioni, Donati, Mancosu (C) (34 st Paz), Lapadula, Falco (34 pt Shakhov), Rossettini, Deiola, Calderoni (39 st Dell’Orco), Majer, Barak. A disp: Gabriel, Chironi, Vera,  Petriccione, Saponara, Oltremarini, Rispoli, Rimoli, Tachtsidis. Allenatore: F. Liverani

SPAL: Berisha, Cionek, Valdifiori, Missiroli (C) (27 st Strefezza), Valoti, Reca, Castro (41 st Floccari), Di Francesco, Petagna, Bonifazi, Zukanovic. A disp: Thiam, Letica, Murgia, Sala, Felipe, Tomovic, Fares, Tunjov. Allenatore: L. Di Biagio

Marcatori: 41 pt Mancosu su rig; 2 st Petagna, 21 st Majer

Ammoniti: 16 pt Majer, 20 pt Di Francesco, 41 pt Bonifazi, 43 pt Deiola, 45 pt Calderoni, 16 st Valdifiori, 17 st Lapadula, 49 st Shakhov

Recupero: 2 min pt, 4 min st

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Il Lecce si impone sulla Spal 2 – 1, terza vittoria di fila

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Al Via del Mare, con un vento antipatico che stona con la giornata soleggiata, la Spal prova ad allontanarsi dallo spettro della serie cadetta, di fronte un Lecce ipergalvanizzato dalle ultime prestazioni. Liverani punta sul 4-3-1-2 con Vigorito; Rispoli, Lucioni, Rossettini, Donati; Majer, Deiola, Barak; Mancosu; Lapadula, Falco.
Di Biagio, neoallenatore in A, mette in campo col
4-3-1-2, Berisha; Cionek, Bonifazi, Zukanovic, Reca; Valdifiori, Missiroli, Castro; Valoti; Petagna, Di Francesco.

La Spal deve fare risultato e si riversa avanti, ma, confusamente: Petagna e compagni non imbastidcono alcuna manovra soddisfacente, la formazione giallorossa concede un pochino ed attende per ripartire.
La volontà di spingere, per la squadra ospite è molto forte ed il Lecce chiude gli spazi, si intravedono diversi limiti tecnici dei ferraresi.
Alla mezz’ora si fa male Falco, problema muscolare per il fantasista leccese e Liverani opta per Shakhov.

Fallo su Majer – foto Michel Caputo

A pochi minuti dalla fine della prima frazione, Majer tira da vicino su Berisha, ma, la conclusione del giocatore leccese era viziata da un fallo di Bonifazi: rigore ineccepibile e Mancosu realizza. 1-0 per il Lecce, il capitano tira all’incrocio con potenza. I giallorossi chiudono con un vantaggio parziale il primo tempo, soffocando le velleità degli ospiti.

La reazione per la squadra di Di Biagio arriva subito, nella ripresa, Petagna di testa, sugli sviluppi di un corner, sigla il pareggio, 1-1 e le sorti del match sono riequilibrate.
La Spal deve davvero giocarsi il tutto e per tutto, ma, ha di fronte il Lecce che non intende sopperire, anzi, al docidesimo minuto risponde con una bella e pericolosa conclusione di Barak.

2 – 1 Majer – Foto Michel Caputo

Majer al ventesimo del secondo tempo raccoglie un assist ed insacca il 2-1, bravo il centrocampista leccese ad ottimizzare una ripartenza.
Da questo momento gli uomini di DI Biagio mettono a ferro e fuoco la metà campo del Lecce. La forza di volontà incredibile o per meglio dire lo spirito di sopravvivenza tengono sulla corda gli undici giallorossi. Cambi tattici per Liverani, fuori Mancosu e Calderoni, dentro Paz e Dell’Orco. Anche Di Biagio mette dentro Floccari e si gioca tutte le carte a disposizione. La retroguardia è davvero messa a dura prova: di fronte ai ventiquattromila spettatori di questa partita, Vigorito e la difesa salentina sono chiamati agli straordinari. Quattro lunghi minuti di recupero, ma, alla fine, il Lecce esce vittorioso.

Il Lecce porta a casa il bottino pieno, resiste e vince. La classifica condanna, per ora, in modo grave la Spal e fa prendere “il largo” ai giallorossi. Un ottimo successo, un trend spaventosamente utile.

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Sabato BigMama at I’M Industrie Musicali

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MAGLIE ( Lecce ) – Lieti di annunciare il ritorno della crew di BigMama assieme al #BigBoy Sergio Sylvestre❤️🔥

L’occasione è delle migliori 🎉 4 ANNI DI BIGMAMA 🥂

🎉Ci vediamo Sabato 15 Febbraio 2020 🎉
con L’original #BlackParty Made in #Salento 🎙

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