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Arnesano, dopo il restauro torna a suonare l’organo della Chiesa Maria SS. Assunta

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ARNESANO (Lecce) – Dopo i lavori di restauro, tornerà a suonare domenica 15 dicembre l’organo della Chiesa Maria SS. Assunta di Arnesano. Saranno l’organista Antonio Rizzato, docente al Conservatorio Tito Schipa di Lecce, e Raffaele Pastore (nel riquadro), tenore dall’apprezzata carriera solistica e artista del Coro della Fondazione Petruzzelli di Bari, a celebrare questa occasione facendosi interpreti di un intenso repertorio di brani tratti dalla più aulica tradizione organistica, passando, inoltre, tra raffinate pagine dalle tinte natalizie.

Il parroco della Chiesa Maria SS. Assunta di Arnesano, don Antonio Sozzo, nel ringraziare la Conferenza Episcopale Italiana per il contributo del 40% sull’importo complessivo del restauro, ha voluto condividere con la comunità questo importante momento di presentazione della nuova “voce” dell’organo, alla presenza di Mons. Michele Seccia, Arcivescovo Metropolita di Lecce, pronto a prendere parte all’evento.

Il programma organistico partirà dall’esecuzione del Preludio al Corale “Nun Komm der Heiden Heiland” e proseguirà con il Pedal-Exercitium e la Toccata e Fuga in Re minore di J.S.Bach, la Pastorale tarantina in Fa maggiore di Padre Igino Ettorre, la Marche Triomphale su “Nun Danket alle Gott” di Elert per organo solo.

Insieme al tenore Raffaele Pastore saranno eseguiti il Domine Deus dalla “Petite Messe Solennelle” di G. Rossini, il Panis angelicus di C. Franck, la Ninna nanna della Vergine di M. Reger, e il Cantique de Noël di A. C. Adam. Un programma molto vario, dedicato alla valorizzazione delle potenzialità sonore e tecniche dello strumento con uno sguardo alla spiritualità del repertorio ad esso dedicato. Un momento di festa per la comunità e un primo incontro per le festività natalizie.

L’organo, costruito nel 1933 dalla ditta lombarda “Cav. Pacifico Inzoli” di Crema, dopo un primo restauro nel 1981 a cura della ditta “La Frescobalda” di Varsi e un breve intervento nel 2008, è stato sottoposto ad un restauro che non ha modificato la sua storia e la sua fisionomia. L’organaro Gianni Rega di Bari “ha lasciato intatta la parte fonica, ripristinato le strutture meccaniche e pneumatiche e installato una centralina elettronica per una migliore gestione dei comandi di nota e di registro” dichiara il prof. Carmelo Manfreda, organista della Parrocchia.

Il concerto di inaugurazione dell’organo restaurato avrà inizio alle ore 19.30. Ingresso libero.

 

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Vigili del fuoco in festa per Santa Barbara, la madre di un bimbo salvato: “Grandi uomini che cambiano la vita di tutti”

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LECCE – Vigili del fuoco in festa in onore della loro protetrice Santa Barbara. Stamattina, dopo la messa celebrata al Duomo di Lecce in onore della patrona dei vigili del fuoco, sono state conferiti riconoscimenti ed elogi nonché croci d’anzianità ed attestati di fine servizio a trentadue vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce.

Al caposquadra Giancarlo Capoccia, su proposta del comandante provinciale, è stato consegnato l’attestato di elogio da parte del capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco Fabio Dattilo, per avere salvato la vita di un giovane turista romano, di 12 anni, in vacanza nel Salento con la famiglia a Lido Marini, marina di Ugento. Il ragazzino, in seguito ad una caduta con la bicicletta, aveva battuto il capo ed era in preda ad una crisi compulsiva che non lo faceva respirare.

Era il 20 luglio scorso. Libero dal servizio, Capoccia intervenne subito in aiuto del giovanissimo vacanziere, riuscendo a disostruire le sue vie respiratorie, per poi affidarlo ai soccorritori del 118 nel frattempo giunti sul posto. Il tempestivo e provvidenziale intervento del vigile del fuoco leccese consentì di salvare la vita al ragazzino.

La madre del giovane, smaltita la paura, ha voluto ringraziare Capoccia e tutto il Corpo dei vigili del fuoco in una toccante lettera: “Ringrazio il nostro angelo Giancarlo e tutto il Corpo dei vigili del fuoco, quali grandi uomini che ogni giorni, nel silenzio, a volte nell’indifferenza generale, cambiano la vita di tutti noi”.

Nell’occasione sono state conferite 17 croci di anzianità ai vigili del fuoco che hanno superato i 15 anni di servizio nel Corpo nonché 12 attestati di fine servizio ad altrettanti vigili del fuoco andati in pensione. Un riconoscimento è stato conferito anche a due vigili del fuoco, scomparsi nel 2019 per malattia.

Croce di anzianità per lodevole servizio: Roberta Lala, Sergio De Giorgi, Alessandro Luparelli, Massimo Mattei, Gianluca Serio, Mauro Tamma. Diploma di lodevole servizio per collocamento a riposo: Marcello Caricato, Pierluigi Manzo, Antonio Rucco, Lorenzo Todisco, Maurizio Vergari, Antonio Assalve, Giuseppe Cristofalo, Mario De Paolis, Francesco Severino, Loredana Starace, Nunzia Vergallo. Altre croci di anzianità per lodevole servizio sono state consegnate a: Maurizio Calò, Cosimo Pietro Cataldo, Mauro Manco, Giovanni Pisanello, Giuseppe Sponziello, Francesco De Donatis, Davide De Giorgi, Massimiliano De Pascalis, Luigi Rossi e Giovanni Perrone.

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Piazza Italia, domani sit in davanti alla Prefettura

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LECCE – Domani, giovedì 5 dicembre alle ore 11, è in programma un incontro tra Piazza Italia, sindacati e Prefettura per discutere della paradossale situazione in cui si ritrovano i 15 lavoratori del punto vendita di Surbo.

La proprietà del Centro commerciale Mongolfiera, infatti, ha intimato all’azienda di lasciare liberi i locali entro e non oltre il prossimo 9 dicembre.

Durante l’incontro in Prefettura, a cui parteciperà la segretaria provinciale della Filcams Cgil, Daniela Campobasso, i lavoratori resteranno in presidio in via XXV Luglio.

 

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Santa Barbara, cerimonia anche a Tricase. Donato casco rosso a mons. Angiuli

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TRICASE (Lecce) – Anche il vescovo diventa un “casco rosso”. In occasione della celebrazione di Santa Barbara, protettrice dei vigili del fuoco, monsignor Vito Angiuli, vescovo della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, ha indossato il celebre equipaggiamento che contraddistingue i pompieri.

A donarglielo sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase nel corso di una piccola cerimonia che si è tenuta nella caserma situata nel paese del Sud Salento, in occasione della ricorrenza del 4 dicembre, a cui hanno preso parte autorità civili e militari. Monsignor Angiuli ha molto apprezzato il regalo, che ha subito indossato.

Durante le celebrazioni, inoltre, non è mancato il momento dedicato al ricordo di Antonio Candido, Matteo Castaldo e Marco Triches, i tre vigili del fuoco che hanno tragicamente perso la vita lo scorso 5 novembre in seguito all’esplosione di una cascina in provincia di Alessandria.

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“Studentessa legata sul letto, violentata e fotografata?”: nuove indagini “scagionano” professore

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MAGLIE (Lecce) – Nuovi elementi investigativi scagionerebbero un professore di scuole medie in pensione, residente a Maglie, accusato di presunte violenze su una sua ex studentessa minorenne all’epoca dei fatti. In giornata è proseguita l’udienza preliminare davanti al gup Giovanni Gallo e il deposito di inediti atti d’indagine da parte della difesa rischiano di minare dalla fondamenta le ipotesi accusatorie mosse all’ex docente. Negli atti del fascicolo, infatti, è confluito l’esame sui file (più di 100mila) contenuti sul telefonino delle ragazzina che tenderebbero a far crollare l’intero impianto dell’accusa. Sono state allegate anche le testimonianze di diverse persone informate dei fatti e, soprattutto, già da giorni nella cancelleria del giudice sono arrivati gli accertamenti effettuati dalla Questura di Reggio Emilia che ha appurato come il professore si trovasse effettivamente nel capoluogo emiliano dal 10 gennaio del 2016 all’aprile dello stesso anno smentendo, di fatto, un incontro della ragazza con il suo ex insegnante avvenuto, a dire della persona offesa, il 20 gennaio di tre anni fa.

Gli approfondimenti sono stati richiesti in tutti questi mesi dagli avvocati Fabrizio Ruggeri e Daniele De Matteis che, questa mattina, erano presenti al quinto piano del Palazzo di Giustizia rinunciando all’astensione proclamata in settimana dagli avvocati “per il bene del proprio assistito pur rispettando in pieno le motivazioni dello sciopero”. Alla luce degli sviluppi d’indagine i genitori della ragazza hanno rinunciato, attraverso il proprio avvocato Cristiano Solinas, alla costituzione di parte civile perché il loro unico fine in questa vicenda è la ricerca della verità. Il procedimento, comunque, procede perché si tratta di reati perseguibili d’ufficio e il 19 febbraio il caso dovrebbe chiudersi definitivamente quando il professore verrà processato in abbreviato.

Eppure l’indagine, coordinata dal pubblico ministero Stefania Mininni, aveva fatto luce su una serie di attenzioni sessuali avvenuti in casa dell’insegnante e all’interno di un bar così come svelato dalla ragazza (residente in un comune nei dintorni di Maglie) via chat su WhatsApp ad un amico. Che l’ha spinta a parlare con i servizi sociali. Da lì è partita un’indagine inizialmente a carico di ignoti. La giovane ha raccontato i presunti abusi. Palpeggiamenti, toccatine, ma anche rapporti sessuali completi. Studentessa ed ex professore si sarebbero incontrati, a distanza di tempo, dopo gli anni trascorsi a scuola. La minore avrebbe persino contattato l’ex professore per avere spiegazioni su alcune attenzioni morbose che l’insegnate le avrebbe riservato a scuola. E avrebbe così iniziato a frequentare l’abitazione del docente. Nel dicembre del 2015 il professore avrebbe costretto la sua ex alunna a stendersi sul letto e, dopo averle legato i polsi con una fascetta di plastica, l’avrebbe costretta a consumare rapporti sessuali completi. Poi persino a ballare nuda.

Le scene di violenza sarebbero finite anche nella memoria di una macchinetta fotografica. Sempre in casa dell’uomo – questi ultimi fatti si collocano nel gennaio del 2016 – la ragazza sarebbe stata nuovamente violentata. Un ulteriore episodio, invece, si sarebbe consumato nel bagno di un bar dove l’insegnate e la ex studentessa si sarebbero incontrati per caso. Anche in questa circostanza la giovane sarebbe stata avvicinata con la forza e violentata.

Nel corso delle indagini la persona offesa è stata sentita con la forma protetta dell’incidente probatorio. Davanti al gip Cinzia Vergine e al sostituto procuratore Stefania Mininni la ragazza confermò gli abusi. Sull’attendibilità del suo racconto, però, pesano come un macigno i nuovi risvolti investigativi che sfoceranno in un processo a breve.

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Prosegue “Strade volontarie”, il Festival del volontariato in provincia di Lecce

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SALENTO – Continua fino al 7 dicembre “Strade volontarie – Festival del Volontariato”, organizzato dal CSV (Centro Servizi Volontariato) Salento, con il patrocinio della Provincia di Lecce e di Regione Puglia, Città di Lecce, Città di Corsano, CSV Net, Arcidiocesi di Lecce, la collaborazione di Unione sportiva Lecce, Coop Alleanza 3.0, Polo bibliomuseale di Lecce, Tanti per tutti e l’adesione di 91 associazioni salentine.

Numerose le attività organizzate dalle associazioni e dagli enti partecipanti al Festival, che si propone come un’occasione non convenzionale di raccontare il Terzo settore: spettacoli teatrali, fotografia, mostre, laboratori, libri, esperimenti sociali, pittura, musica e tantissimo altro, tutto ispirato al tema del volontariato.

Domani giovedì 5 dicembre, il centro storico di Lecce, a partire dalle ore 9, si colorerà di attività e laboratori in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato. L’iniziativa è la prima “Mappa del Volontariato – Scoprire il volontariato attraverso la scoperta della città”, riservata agli studenti degli istituti superiori. Il cammino diventa metafora del lavoro volontario: oltre 100 ragazzi, divisi in squadre e supportati da mappe mute, andranno alla scoperta del volontariato della provincia di Lecce, superando una serie di prove e domande a loro sottoposte dalle decine di volontari che li attenderanno ad ogni step. In collaborazione con: Agedo Lecce, Astsm, Avis provinciale, Avo “Moscati”, Così come sei, CulturAmbiente, Emergenza Surbo, La chiave d’argento, Laici Comboniani, Marco 6,31, Protezione Civile Poggiardo Vaste, Vulcanicamente.

Alle ore 16, nel Salone del Centro di solidarietà a Parabita, si terrà il Convegno intergenerazionale “Nonni e nipoti si incontrano per…”, promosso dal Centro di Solidarietà “Madonna della Coltura” Onlus, finanziato nell’ambito del programma regionale Puglia Capitale Sociale.

Alle ore 17, a Brindisi, nel Salone di rappresentanza del palazzo della Provincia, sarà la volta del Meeting del Volontariato, a cura di CSV Poiesis di Brindisi.

Alle ore 18.30, nel Palazzo Marchesale a Taviano, l’associazione Le Ali e l’Amministrazione comunale promuovono “Facciamo Cerchio”, tavola rotonda con e per le associazioni del territorio.

 

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Strage della Grottella, per il 20esimo anno una corona di fiori in ricordo dei vigilantes uccisi

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COPERTINO (Lecce) – I superstiti del tragico evento passato alla cronaca come “Strage della Grottella”, Quarta Giuseppe, Palma Giovanni e Matino Flavio in collaborazione con il Comune di Copertino, il Sindaco Sandrina Schito, la Presidenza del Consiglio Comunale, il Servizio Civile e il Consiglio comunale dei ragazzi onoreranno la memoria dei loro colleghi scomparsi.

Il 6 dicembre 2019 in via per la Grottella alle 10.00 verrà posata una corona di fiori in occasione del ventennale della loro scomparsa affinché si perpetui la loro memoria, e il loro ricordo sia un monito nell’educare i cittadini e le generazioni future al rispetto della legalità e del dovere di ogni cittadino nel contrasto della criminalità organizzata.

 

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Dopo la luna, sesta edizione del Premio letterario internazionale Vittorio Bodini

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LECCE – Venerdì 6 dicembre, ore 20:30, il Teatro Apollo ospiterà la cerimonia di premiazione della sesta edizione del Premio letterario internazionale “Vittorio Bodini” con la direzione artistica di Simone Giorgino e Davide Barletti.

Promossa dal Centro Studi Vittorio Bodini in collaborazione con Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Polo BiblioMuseale di Lecce, Provincia di Lecce, i comuni di Lecce e Nardò, Università del Salento, la casa editrice Besa e con il sostegno di Coldwell Banker e Vestas Hotels e Resorts.nnaio, la manifestazione sarà dedicata al tema Dopo la luna.

“Questa edizione mi è particolarmente cara per il tema scelto – spiega Valentina Bodini, presidente del Centro Studi Vittorio Bodini, durante la conferenza stampa di presentazione – perché risveglia in me ricordi particolari. La luna nella nostra famiglia è sempre stata importante. Per noi il legame luna Vittorio Bodini è sempre stato molto forte”.

Poeta, narratore, critico, operatore culturale, ritenuto uno dei più raffinati interpreti e traduttori della letteratura spagnola, Vittorio Bodini si annovera tra i più significativi scrittori italiani del Novecento. In occasione del Premio Bodini 2019, la ricorrenza dell’allunaggio ha fornito lo spunto per sviluppare un «itinerario lunare», affidando ai versi dei poeti italiani, dal Seicento ai giorni nostri, il compito di raccontarlo.

Il Premio, assegnato a opere edite in lingua italiana e articolato in due sezioni dedicate alla poesia e alla traduzione, è cresciuto nel corso degli anni, affermandosi a livello regionale e nazionale, coinvolgendo alcune tra le maggiori case editrici italiane e partecipanti di livello nazionale e internazionale.

Vincitrice di questa edizione è la poetessa romana di origini sarde, Antonella Anedda, autrice della raccolta Historiae (Einaudi – 2018).

“La Regione Puglia punta molto alla valorizzazione degli artisti che rappresentano il territorio e Vittorio Bodini è senz’altro fra questi – ha commentato Loredana Capone, assessora all’Industria culturale e turistica della Regione Puglia – La crescita artistica del Premio dimostra che, quando si lavora con passione, si realizzano circuiti virtuosi da cui emergono prodotti culturali di grande valore”.

La serata, presentata dallo scrittore e conduttore radiofonico Carlo D’Amicis, vedrà come ospiti oltre alla vincitrice del Premio Antonella Anedda, anche l’astrofisica Patrizia Caraveo, l’antropologo Marino Niola, il saggista e critico letterario Andrea Cortellessa, lo studioso dell’opera di Bodini, Antonio Lucio Giannone e la presidentessa della giuria del Premio Bodini, Anna Dolfi.

Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria 0832099369

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Ragazza picchiata più volte con il rischio di abortire? Giudice rimette in libertà il fidanzato

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CAMPI SALENTINA (Lecce) – È tornato in libertà il 26enne di Campi Salentina arrestato domenica per aver picchiato e maltrattato la compagna con il rischio di farla abortire così come contestato dalle indagini dei carabinieri. Il giovane, dopo tre notti trascorse in carcere, è tornato ad essere una persona libera e potrà rientrare a lavoro. Unico vincolo da rispettare, il divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Il giudice ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per lasciare dietro le sbarre il 26enne anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal ragazzo nel corso dell’interrogatorio di garanzia di ieri mattina in cui l’indagato ha negato gli addebiti. Ha parlato di una vendetta nei suoi confronti dopo la fine della relazione comunicata dal giovane con un messaggio ad ottobre. Alcune settimane dopo sarebbe stato denunciato per una serie di maltrattamenti che, a suo dire, non avrebbe mai compiuto.

L’indagine dei carabinieri del Norm di Campi Salentina, coordinati dal pm Luigi Mastroniani, aveva alzato il velo su una presunta storia di vessazioni e violenze che una ragazza sarebbe stata costretta a subire da un compagno manesco e autoritario. Rischiando persino di abortire così come riportato in uno dei tanti certificati medici rilasciati dai sanitari dell’ospedale di Brindisi dove la giovane si è recata più volte in questi mesi. Il lavoro dei carabinieri si era poi impreziosito delle dichiarazioni a sommarie informazioni rilasciate da alcuni testimoni.

“il mio assistito”, commenta l’avvocato Paolo Maci, “è stato restituito alla libertà e sicuramente non è quella persona dipinta nella querela della parte offesa. L’intera vicenda sarà chiarita nel corso del dibattimento che farà emergere la verità”.

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Infermiera in bici travolta da automobilista ubriaco: una consulenza accerterà dinamica del mortale

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POGGIARDO (Lecce) – Nuovi sviluppi nell’inchiesta sull’incidente stradale di venerdì pomeriggio in cui ha perso la vita Tatiana Renna, l’infermiera di 32 anni, originaria di Cellino San Marco ma residente a Poggiardo, travolta in sella alla sua bicicletta da un’auto il cui conducente è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato. Il pubblico ministero Paola Guglielmi ha disposto una consulenza per accertare con esattezza la dinamica del sinistro e affiderà l’incarico all’ingegnere stradale Sergio Leo.

Da venerdì sera si trova ai domiciliari Fabian Palma, il 44enne, di Poggiardo, che ha travolto alla guida della sua Opel Corsa la giovane infermiera sulla Maglie-Poggiardo con un tasso alcolemico nel sangue di 3,1 g/l. La misura dell’arresto in casa è stata poi confermata dal gip Edoardo D’Ambrosio a margine dell’udienza di convalida. Il giudice ha avvalorato in toto il lavoro condotto dai carabinieri di Poggiardo rigettando la richiesta di scarcerazione avanzata dagli avvocati Luigi e Arcangelo Corvaglia. I legali del 44enne avevano sostenuto come il tasso alcolemico fosse causato dal massiccio uso di medicinali che l’uomo è costretto ad assumere in attesa di essere sottoposto ad un trapianto.

Le immagini delle telecamere di videocorveglianza piazzate lungo la strada, teatro della tragedia, delineano una ricostruzione del sinistro ben chiara: Palma avrebbe superato l’incrocio ad elevata velocità senza dubbio non adeguata alla situazione dei luoghi (crocevia posizionato nei pressi di centro abitato e con scarsa illuminazione) senza abbozzare neppure la minima frenata mentre la bicicletta condotta dalla vittima, dopo essersi regolarmente fermata per dare la precedenza, avrebbe ripreso la marcia e attraversato quasi completamente il crocevia in sella alla sua mountain bike.

L’impatto è stato tanto violento quanto letale. L’infermiera è deceduta sul colpo. A nulla è servito l’intervento dei sanitari del 118 allertati dallo stesso automobilista fermatosi alcune decine di metri lontano, nei pressi di una stazione di servizio. Gli accertamenti dei carabinieri hanno appurato come l’uomo, un disoccupato, avesse un tasso alcolemico superiore di 6 volte rispetto alla soglia consentita. E, su disposizione del pm di turno, sono scattati i domiciliari con l’accusa di omicidio stradale aggravato dall’uso di alcol e dall’elevata velocità.

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Inquinamento atmosferico, il progetto Paper per calcolare i rischi effettivi per la nostra salute

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LECCE – Martedì 10 dicembre, ore 10, verrà presentato un innovativo progetto all’interno del Rettorato dell’Università del Salento, Piazzetta Tancredi. 

Che l’inquinamento causato dal particolato atmosferico, ovvero dalle particelle di aerosol sospese nell’atmosfera, sia nocivo per la salute umana è tristemente noto da tempo. In Puglia c’è un dinamico team di scienziati che si dedica allo studio della correlazione tra la composizione chimica del particolato atmosferico, il cosiddetto PM, e i suoi effetti tossicologici, pensando a soluzioni innovative.
Saranno presentati nella mattinata di martedì 10 dicembre a Lecce, in Rettorato, Piazzetta Tancredi, i risultati preliminari del primo anno di attività del progetto PAPER, un acronimo che sta a significare “PAPER ANALYSER FOR PARTICULATE EXPOSURE RISK”, ovvero sensori di carta per il rischio di esposizione al particolato.
A partire dalle ore 10, si susseguiranno gli interventi a cura dei rappresentanti degli Enti di Ricerca e delle Imprese coinvolte, per presentare le attività tecnico-scientifiche. Moderano Daniele Contini dell’ ISAC-CNR e Rosaria Rinaldi dell’ Università del Salento.
Cofinanziato dalla Regione Puglia, il progetto nasce dalla sinergia fra Imprese pugliesi del settore ed Enti di Ricerca: l’ Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche ISAC-CNR, il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università del Salento, il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Bari; e inoltre BioSud srl, LPT Measure, Microlaben, MRS, Studio Effemme Chimica Applicata.
Il progetto PAPER, finanziato da POR Puglia FESR-FSE 2014-2020 – Asse prioritario 1 – Azione 1.6 – Bando INNONETWORK – Aiuti a sostegno delle attività di R&S, si articola in diverse fasi, a partire dal monitoraggio e campionamento dell’aria in alcune zone del Salento includendo aree ritenute più critiche.
“La composizione chimica e le caratteristiche intrinseche del particolato variano a seconda del luogo del rilevamento. Generalmente è causato da fattori quali l’eccessivo riscaldamento, la combustione e il traffico veicolare.”, spiegano gli esperti, che sottolineano: “Il progetto PAPER si propone di investigare la correlazione tra la composizione chimica del PM e i suoi effetti tossicologici, sviluppando opportuni indicatori da utilizzarsi per realizzare prototipi di sensori colorimetrici innovativi sviluppati su carta (PAD, ovvero Paper Analytic Device), in grado di valutare il rischio di inquinanti nocivi per la salute umana in aree “sensibili” della Regione Puglia.
Il PAD sarà integrato in tre differenti dispositivi per il rilevamento atmosferico (PAD me, PAD outdoor, PAD indoor) garantendo una gestione completa della valutazione del rischio legato all’esposizione personale mediante il controllo degli ambienti esterni ed interni nei quali l’individuo vive la sua quotidianità.”

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Rubava cioccolatini e merendine dai bar degli Autogrill, camionista “goloso” incastrato dalle telecamere

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FANO/LECCE – Razziava cioccolatini e merendine di marca dai bar degli Autogrill dell’A14 che incontrava lungo la tratta autostradale che percorreva per motivi di lavoro, ma alla fine è stato incastrato dalle telecamere e denunciato dalla polizia.

Il ladro “goloso” è un uomo di 60 anni, della provincia di Lecce, deferito in stato di libertà dagli agenti della polizia stradale di Fano. Il salentino, incensurato e dipendente di una ditta di trasporti, è accusato di avere rubato in poche settimane varie confezioni di Pocket Coffee, Lindor, Kitkat nonché altri tipi di snack e barrette energetiche, per un valore complessivo di 500 euro.

I malcapitati titolari delle aree di servizio, notando i costanti ammanchi di cioccolatini e merendine, si sono rivolti alle forze di polizia, che – grazie alla visione delle immagini registrate dalle telecamere dei bar presi di mira – sono poi riusciti a risalire all’autotrasportatore leccese e a denunciarlo. L’uomo, che ha confessato i suoi “peccati di gola”, aveva colpito in particolar modo l’area di servizio di Esino Ovest, lungo l’A14. Nessuna traccia della refurtiva: è molto probabile che se la sia mangiata.

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È pronta la casa per ospitare le famiglie meno abbienti dei malati del Fazzi

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SAN CESARIO DI LECCE/LECCE  – È stata inaugurata questa mattina, alle 11, “CASA MOSCATI”, in Via G.Pascoli, n.8: si tratta di un alloggio gratuito per i familiari ricoverati presso le strutture sanitarie. Il Centro di accoglienza, offerto dal Medico Franco Nicolardi, è gestito dall’associazione di Volontariato “Vento Nuovo”. È stato l’ortopedico del Fazzi in pensione a effettuare la donazione che darà un servizio utilissimo a tante famiglie in difficoltà. Infatti, questa abitazione di circa 200 metri quadrati è a disposizione delle famiglie di malati che non possono permettersi B&B o alberghi. La casa è completamente gratuita e fornita di servizi, doccia e persino colazione (c’è anche la cucina). A dare la benedizione monsignor Seccia, che ha tagliato il nastro di questa bellissima iniziativa di solidarietà.

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Il Premio Arte, Scienza e Coscienza all’Apollo commuove, entusiasma e stupisce il pubblico

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LECCE – Lecce ha accolto con entusiasmo il premio internazionale itinerante Arte, Scienza e Coscienza. Per il primo anno il premio regala un’apertura insolita con Al Bano che canta ‘o sole mio’: una versione inedita che richiama la vicenda di Jurij Gagarin, che la intonò nello spazio.

Nel museo del centro spaziale di Bangkok, capitale della Thailandia, sarà dedicato uno spazio al Premio Arte, Scienza e Coscienza, che anche quest’anno ha lanciato meravigliose e originali produzioni video-musicali. Tante le scuole presenti nell’appuntamento dell’Apollo: dall’Istituto La Noce, all’Alberghero di Santa Cesarea Terme, dal Don Tonino Bello di Tricase all’istituto Comprensivo di Novoli.  Donne uomini, che si sono distinti negli ambiti del progresso umano dal punto di vista scientifico, artistico ed etico, si sono alternati su un palco dell’Apollo per ritirare i premi.

Riuscitissimo anche il progetto di un’esperienza sulla neve fatta dai disabili per cui ha ricevuto un premio l’assessore alla Formazione Sebastiano Leo.

Buona la prima a Lecce per il Premio internazionale ideato da Claudio Melotto e organizzato da Infinity Foundation. La serata è stata all’altezza dei palcoscenici internazionali calcati dal grande evento.

Sensibilità civica, rispetto dell’ambiente e del paesaggio, cultura del benessere sono gli obiettivi di questa manifestazione che non si ferma alla serata leccese.

Esplosiva e divertente la performance del noto cantautore, compositore e tastierista Dario Baldan Bembo,autore delle canzoni cantate da molti big della musica italiana come Mia Martini, Lucio Battisti e Renato Zero, che insieme all’artista e critica d’arte Erica Tamborrini ha lanciato il video “Energy of Space” presentato in occasione del cinquantenario del primo uomo sulla Luna. Ci sono pezzi sempreverdi del paroliere italiano, ormai patrimonio dell’umanità: si pensi alla canzone “L’amico è”, con cui l’autore ha giocato sul palco, che ha attraversato tutti i posti del mondo e che viene persino riadattato negli stadi.

Hanno commosso ed entusiasmato il pubblico le imprese dello sportivo subacqueo salentino Paolo De Vizzi, capace di stare 11 ore sott’acqua a diversi metri di profondità bevendo cioccolata calda, nonostante un grave incidente gli abbia causato una lesione midollare e una paralisi dal busto in giù: lui, nonostante la disabilità, è un simbolo dello sport mondiale anche nelle competizioni della sua categoria.

Il premio Arte, Scienza e Coscienza ha dedicato un momento a un illustre salentino: Lorenzo Ciccarese, impegnato sui grandi temi legati all’ambiente ed ai cambiamenti climatici, per essere stato componente della commissione istruttoria nazionale per l’implementazione della Direttiva Integrated Pollution Prevention and Control (IPPC)che hanno contribuito all’assegnazione del Premio Nobel per la pace 2007 ad Al GORE.

I temi della ricerca spaziale, del rispetto dell’ambiente e dei cambiamenti climatici sono stati centrali in questa edizione leccese.

La regista Alessandra Bonavina ha ricevuto il premio speciale per i sui docufilm sullo spazio, l’astronauta Roberto Vittorie il Centro spaziale Thailandese “Space Center”(Geo-Informatics and Space Technology Development Agency Public Organization: GISTDA), sede del museo dedicato al celebre astronauta Yuri Gagarin e consegnato dal Dottor Piya Suthanin veste di ambasciatore della fondazione Infinity in Tailandia.

Le nuove missioni sulla luna partiranno nel 2024: nel documentario in cui si raccontano i preparativi di una nuova “era spaziale”.

Ha colpito molto anche il docufilm Countdown: una musica rock molto originale in favore dell’ambiente con immagini shock del degrado ambientale e dell’ecosistema in crisi.

La conduzione della serata è stata affidata all’attrice e conduttrice Iuliana Ierugan, una delle anime dell’iniziativa e parte attiva del progetto da undici anni, accompagnata dal giornalista e presentatore- giornalista Marco Renna.

Capi saldi dell’evento l’opera che caratterizza il Premio realizzata con il marmo delle cave del Polvaccio o cave di Michelangeloe ideata dell’artista Luciano Massari, un fiore di loto simbolo dell’illuminazione e dell’elevazione spirituale metafora della luce che deve guidare ogni nostro pensiero e ogni nostra azione. La fondazione del Premio Arte, Scienza, e Coscienza resta operativa a Lecce per sviluppare i suoi progetti. 

 

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Il tabellino di Spal-Lecce

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I giallorossi sono stati impegnati al “Paolo Mazza” di Ferrara, con la SPAL, nel 4° turno di Coppa Italia.

Questo il tabellino:

SPAL-LECCE 5-1

SPAL: Berisha, Igor Julio, Cionek, Missiroli, Floccari (C), Murgia (16’st Valoti), Reca (24’st Kurtic), Vicari, Tomovic, Paloschi, Jankovic (18’st Valdifiori). A disposizione: Thiam, Letica, Valdifiori, Moncini, Petagna, Salamon, Cannistra, Cuellar Mendoza, Tunjov, Mastrilli. Allenatore: L. Semplici

LECCE: Vigorito, Riccardi (C), Vera, Petriccione (13’st Majer), Benzar (13’st Fiamozzi), Lapadula, Rossettini, Dubickas, Lo Faso (30’st Maselli), Dell’Orco, Imbula. A disposizione: Bleve, Lucioni, Falco, Shakhov, Monterisi, La Mantia, Gallo, Babacar, Rimoli. Allenatore: F. Liverani.

Marcatori: 18′ pt Igor, 24′ pt Paloschi, 31′ pt Murgia, 45’pt Cionek, 10’st Imbula, 39’st Floccari.

Ammoniti: 7’pt Missiroli, 28’pt Murgia, 9’st Imbula

Recupero: 1 min pt, 3 min st.

Arbitro: Antonio Giua sez. Olbia; Assistenti: Valerio Colarossi sez. Roma 1 – Daniele Marchi sez. Bologna; IV Ufficiale: Gianluca Aureliano sez. Bologna;

 

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Le pagelle di Spal – Lecce: Benzar dà ragione a Liverani, Lapadula mostruoso

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Vigorito 5,5: non è facile essere il titolare delle seconde linee dopo essere stato protagonista lo scorso anno. Con un paio di grandissimi interventi riscatta in parte l’immobilismo sulle cinque reti. Spesso poteva farci poco, ma almeno avrebbe potuto provarci.

Benzar 4,5: titolarissimo con la nazionale rumena è finito ai margini del progetto tattico di Liverani dopo la gara casalinga con il Verona. Sicuramente lo scarso feeling con il tecnico romano lo aiuta poco, ma di suo ci mette tanto, toppando alla grande occasioni come quella di oggi. La sua permanenza nel Salento sembra arrivata già al capolinea.

Rossettini 5,5: viene la tentazione di dargli la sufficienza, che in realtà meriterebbe, ma quando la tua squadra prende cinque gol e tu sei il più anziano in campo, hai anche tu una dose importante di responsabilità.

Riccardi 4,5: capitano a sorpresa nella gara del Paolo Mazza. Tradisce le aspettative di quanti si chiedevano se sarà lui a sostituire lo squalificato Rossettini. Ha sulle coscienza almeno un paio di gol.

Dell’Orco 5,5: senza infamia e senza lode la sua partita. Terzino atipico con chiare peculiarità difensive ha la fortuna di non trovarsi un Igor dalla sua parte.

Petriccione 5,5: uno dei migliori giallorossi sino a quando non lascia il campo. Ha il demerito di adeguarsi all’apatico primo tempo dei suoi compagni abbassando il ritmo in maniera inusuale.
Majer 6: poco più di mezz’ora per ritrovare il campo dopo gli acciacchi fisici. Il suo ritorno è importantissimo per affrontare un filotto di partite fondamentali per l’esito finale della stagione.

Imbula 6: bah! Oggetto misterioso che continua a suscitare perplessità. Pochi minuti in campionato da quando è arrivato, disputa una gara nella quale forse va più lento di Tachtsidis (e ce ne vuole) ma riesce comunque a realizzare un bellissimo gol. Lascia tantissimi dubbi sulla sua reale posizione in campo e ancora maggiori sulla sua condizione fisica.

Vera 6: reinventato da Liverani come il Bale colombiano, appare il tipico “vorrei ma non posso”. Attaccante esterno di sinistra alterna errori grossolani a strappi in velocità che lasciano intravedere quelle potenzialità di cui si parla dal suo arrivo nel Salento. Pennella una punizione sulla testa di Lapadula dimostrando che in effetti il piedino c’è. Forse ha solo bisogno di più partite vere.

Lo Faso 5,5: primo tempo da spettatore non pagante che trotterella per il campo di gioco dello stadio di Ferrara durante una partita di Coppa Italia tra Spal e Lecce. Nel secondo tempo dimostra di essere un giocatore di calcio e di avere idee e proprietà tecniche. Anche per lui, vale lo stesso discorso di Vela sulla mancanza di partite vere.

Dubickas 4,5: si può sbagliare tutto nel calcio, ma bisognerebbe almeno metterci impegno e voglia di mangiarsi l’erbetta del rettangolo verde. Non lo si vede mai nell’arco dei 93 minuti di gioco. Qualsiasi altro ragazzo della sua età che gioca nelle categorie minori ci avrebbe messo molta più voglia e “cazzimma”.

Lapadula 7: prima la traversa, poi il palo e poi il guardalinee gli negano un gol strameritato. Attraversa uno stato di forma pazzesco nel quale si permette giocate da campionissimo. Peccato non averlo contro il Genoa, proprio la squadra che l’ha messo ai margini lo scorso anno.

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Saccheggiavano le abitazioni nei comuni della Grecìa salentina: in manette due fratelli slavi

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MELENDUGNO/VERNOLE/STRUDA’ (Lecce) – Erano diventati il terrore dei cittadini della Grecìa salentina per una serie di furti in abitazioni spostandosi da un paese all’altro a bordo di una Giulietta. Una banda partita dai Balcani con il chiaro intento di saccheggiare a raffica le abitazioni del territorio salentino. E che per un certo periodo era riuscita a farla franca prima che un componente venisse arrestato dopo l’ennesima scorribanda a domicilio. In manette, nella giornata di oggi, sono finiti due altri elementi della banda di predoni: due fratelli di origini serbe, arrestati a conclusione di un’indagine condotta dai carabinieri. L’inchiesta, però, non è conclusa. Perchè i componenti della banda potrebbero essere di più.

Le indagini hanno consentito di fare luce su tre furti in abitazioni (due riusciti, uno tentato) compiuti tra marzo e aprile scorso. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza, le testimonianze di persone informate dei fatti e il lavoro dei carabinieri sul territorio hanno permesso di chiudere il cerchio su un fenomeno che aveva destato particolare allarme nella popolazione dei comuni della Grecìa salentina. Sono stati ricostruiti gli episodi. I due colpi riusciti risalgono entrambi al 19 marzo.

Il primo, a Melendugno. Dove i due fratelli, dopo aver forzato la persiana del salone, entrarono nell’abitazione di O.D., 42enne, del posto, trafugando 2 orologi; una fede nuziale; un salvadanaio contenente 150 euro; una macchina fotografica; un orecchino in argento; 60 euro e un paio di occhiali da sole. Il secondo colpo messo a segno sempre quel giorno venne compiuto in casa di G.P., 55 anni, di Vernole. In questo caso i ladri, dopo aver forzato il portone d’ingresso, scapparono con una playstation; un orecchino in acciaio; un orecchino in oro giallo con incastonato un brillantino, un bracciale in argento, tre orologi da uomo, un orologio da donna e la somma contante di 600 euro.

La banda tornò in azione il 9 aprile. In quel caso, però, il furto in casa del 71enne V.M. nella frazione di Strudà non andò a segno grazie al tempestivo intervento dei carabinieri della stazione di Vernole che riuscirono a mettere in fuga i ladri scappati a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta (le cui targhe risultavano appartenere ad un’altra autovettura e segnalate per furto). Da qui l’accusa di ricettazione.

Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere il gip rimarca come le modalità dei furti denotino la spregiudicatezza e la sfrontatezza degli indagati che hanno agito in pieno giorno, con il volto scoperto, mettendo a soqquadro gli appartamenti delle vittime rubando diversi beni.

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Testa solo al campionato, Spal-Lecce 5-1

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Il Lecce si presenta nella gara di coppa con le seconde linee non rischiando i “gioielli” e tutelando il percorso del campionato. La Spal, col 3-5-2, si presenta con Berisha; Tomovic, Vicari, Cionek; Igor, Jankovic, Missiroli, Murgia, Reca; Floccari, Paloschi.
Il Lecce ha il solito schema, il 4-3-1-2, ma, come detto schiera una formazione molto più “sperimentale” con Vigorito; Benzar, Rossettini, Riccardi, Dell’Orco; Petriccione, Imbula, Vera Ramirez; Lo Faso; Lapadula, Dubickas.

La differenza tra le due compagini si avverte subito: bastano quindici minuti alla Spal per perforare la difesa di capitan, pro tempore, Riccardi. Igor si trasforma in fenomeno e insacca alle spalle di Vigorito. 1-0 per la formazione di Ferrara. Trascorrono dieci minuti e Paloschi con un diagonale non perdona: 2-0, il Lecce si trova in apnea. Alla mezz’ora, contro i salentini non pervenuti è Murgia con una conclusione da fuori area a fare 3-0. Una reazione la innesca Vera Ramirez che inventa un bel cross per Lapadula che colpisce la traversa. Sembra quasi che i giallorossi possano dare qualche spunto di gioco, ma, arriva come una doccia gelata il quarto gol della Spal, il 4-0 lo sigla Cionek di testa. Lecce davvero senza mordente.

Il Lecce nel secondo tempo si riprende e disegna qualche trama offensiva. Al minuto cinquantatre Imbula dal limite dell’area dei padroni di casa, sferra un bel tiro ed accorcia le distanze. 4-1 ed i salentini rialzano il ritmo. Liverani non rischia Petriccione e lo chiama in panchina, dentro Majer. C’è tempo per vedere qualche spunto di Lapadula che colpisce anche un legno. Si vede anche Lo Faso, ma, a cinque minuti dalla fine del match è Floccari a togliersi la soddisfazione personale col 5-1.
Risulta evidente che ai giallorossi non interessa la coppa Italia, anima e corpo al campionato.

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Salotto Giallorosso verso Lecce Genoa

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LECCE – Come ogni giovedì torna l’appuntamento settimanale con Salotto Giallorosso, il programma sportivo salentino dedicato al Lecce calcio, con Mario La Mazza, Vittorio Renna e Mauro Pantani. Tema della puntata la delicata sfida al “Via del Mare” contro il Genoa.

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Maltrattava i genitori malati? “No, accompagnava la madre a fare la spesa”, figlio può tornare a casa

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CAVALLINO (Lecce) – Era stato allontanato da casa perché accusato di picchiare i genitori anziani e malati ma il Tribunale del Riesame ristabilisce la verità e annulla l’ordinanza. Protagonista, suo malgrado, di questo caso giudiziario è O.C., 32enne, di Cavallino, raggiunto da un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare a fine ottobre e riabilitato alla vita di tutti i giorni con un provvedimento del Riesame a cui il giovane si è rivolto nelle scorse settimane.

Eppure le accuse erano gravi e anche piuttosto circostanziate secondo quanto riportato nell’ordinanza a firma del gip Giulia Proto. Da maggio il giovane avrebbe maltrattato i genitori malati percuotendoli con calci e pugni, minacciandoli con coltelli, con una roncola ed in un’occasione anche con un’ascia tanto da costringere il padre ad allontanarsi da casa ed a rifugiarsi dall’altro figlio. Nel frattempo O.C. avrebbe continuato nei suoi comportamenti vessatori nei confronti della madre nonostante il precario stato di salute dell’anziana affetta da un carcinoma, aggredendola con frequenza, anche per non farla lamentare, minacciandola per impedirle di andare via e picchiandola senza alcun motivo.

Già nel corso dell’interrogatorio di garanzia l’indagato ha respinto gli addebiti dichiarando di occuparsi personalmente dell’assistenza dei genitori da anni, di non aver mai maneggiato asce o roncole, così come falsamente dichiarato dal padre in sede di denuncia; di accompagnare talora la madre a spasso per farla uscire da casa, compatibilmente con le sue condizioni di salute, e di spiegarsi la denuncia con il risentimento nutrito dal padre a cui impediva di assumere alcool sia da un fratello che non si prende cura dei genitori interessato alla cura dei loro averi.

A conclusione dell’interrogatorio la difesa, rappresentata dall’avvocato Francesca Maria De Giorgi, ha sottoposto al gip dei referti medici che attestavano come la madre fosse affetta da demenza vascolare con grave deficit cognitivo. Sulla base di questa documentazione il gip ha invitato il pubblico ministero ad ascoltare nuovamente la signora con l’ausilio di una psicologa per acquisire informazioni più dettagliate sulle capacità cognitive e sulla sua capacità di rendere testimonianza.

Ebbene l’anziana ha risposto in modo vago manifestando disorientamento spazio-temporale; ha dimostrato di non comprendere i motivi della sua convocazione; ha dichiarato di vivere con la madre in realta defunta da tempo e che suo figlio si trovava a “scuola”. La relazione di consulenza, redatta dalla dottoressa Polito, ha evidenziato come la signora dimenticasse le parole appena pronunciate spostandosi in un’altra epoca trascorsa da anni e faticando a comprendere dove si trovasse.

Il Tribunale del Riesame, a cui la difesa ha fatto ricorso, ha accolto le argomentazioni difensive. Ad avviso del Collegio (Presidente Carlo Cazzella, giudice estensore Anna Paola Capano) la sostanziale incapacità di rendere testimonianza riscontrata sull’anziana getta un’ombra anche sulla deposizione resa l’11 luglio del 2019. Con riferimento al padre, suo principale accusatore, un referto medico prodotto dalla difesa attesterebbe, sin dal 2016, che risultasse aver consumato alcool dall’età giovane-adulta fino a presentare sintomatologia da astinenza.

Inoltre la credibilità delle dichiarazioni del padre risulterebbe minata da un’altra risultanza investigativa. Nella sua querela faceva esplicito riferimento a un episodio di aggressione del figlio che, due anni prima, avrebbe minacciato lui e la moglie con un’accetta. Nell’occasione, a suo dire, erano intervenute le forze dell’ordine che evavano preso atto della lite familiare. Ebbene dalla delega disposta dagli inquirenti quel giorno i carabinieri della stazione di Cavallino non avrebbero effettuato alcun controllo in casa del giovane che ora potrà rientrare nella sua abitazione.

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