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Aviere morì in un incidente aereo salvando la vita di decine di cittadini: Taurisano lo omaggia con un monumento

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TAURISANO (Lecce) – Perse la vita in un tragico incidente anziché salvarsi lanciandosi dall’aereo in avaria con il paracadute. Non lo fece, perché si rese conto che, lasciando il comando del velivolo, il reattore avrebbe potuto inevitabilmente colpire il centro abitato del paese, con la conseguenza di provocare un gran numero di vittime. In memoria dell’aviere Giuseppe Russo deceduto, a soli 21 anni, il 25 febbraio del 1967 la Città di Taurisano ha voluto ricordare lo sfortunato ed eroico pilota con un pezzo di velivolo concesso dall’Areonautica, con la figura di un uomo stilizzato che guarda verso il cielo, mentre i suoi piedi sono ancorati sulla terra. Alla cerimionia hanno partecipato i fratelli Santa e Renato Russo, la cognata Maria Antonietta, la nipote, la dottoressa Stefania Maria Mininni (sostituto procuratore della Procura di Lecce) ed i nipoti Marcello, Adriano e Flavio; i due amici del cuore Tonia e suo marito Mimmo.

Erano presenti anche il Vice Prefetto Marilena Sergi; Nunzio Dell’Abbate, vice presidente della Provincia; il Tenente Colonnello Gianluca Campagna con una delegazione militare (in rappresentanza dell’Areonautica Militare di Galatina); una rappresentanza di militari della Compagnia Carabinieri di Casarano e della Tenenza della Guardia di Finanza di Casarano; il dottore Federico Salvatore, Dirigente del Commissariato di Taurisano; l’avvocato Bruno Manco, Comandante della Polizia Municipale di Taurisano; il luogotenente Vito Cantoro, Comandante della Stazione Carabinieri di Taurisano; Sindaco e consiglieri comunali, di maggioranza ed opposizione, del Comune di Taurisano; il signor Silvio Fuso, proprietario del terreno in cui precipitò il velivolo; Salvatore Rocca, ex consigliere comunale di Taurisano, che per primo ha portato questa storia all’attenzione del Consiglio Comunale, con una interrogazione consiliare; Sua Eccellenza Monsignor Vito Angiulli che ha proceduto alla benedizione del Monumento, coadiuvato da Don Mario Politi.

“Un evento drammatico che scosse l’intera cittadinanza. Ed infatti, ad oggi Giuseppe Russo è presente nella memoria di chi c’era allora” ha dichiarato nel corso del suo intervento dal vicesindaco Gianluca D’Agostino, “di chi c’era quando questo giovane pilota dell’Aeronautica Militare, mentre sorvolava il cielo di Taurisano, a bordo di un reattore Mb 326, si accorse che l’aereo era in avaria. Il velivolo perse improvvisamente quota tanto da sfiorare la torre di una scuola elementare”.

“Ed infatti”, ha proseguito il vicesindaco, “scelse con estremo coraggio e senso del dovere, di rimanere alla guida del mezzo, riuscendo a dirigersi fuori dal centro abitato, dove terminò la sua inesorabile discesa impattando violentemente contro un albero di ulivo e prendendo immediatamente fuoco. Giuseppe Russo è stato “un eroe in tempo di pace” perchè sacrificò tutto ciò che aveva (gli affetti, una promettente carriera professionale, i suoi sogni, il suo presente, le sue speranze e la sua stessa vita) per adempiere ciò che considerava un suo preciso dovere”.

“E la storia di questo aviatore, vogliamo che sia conosciuta da tutti i nostri piccoli concittadini, dai nostri giovani, in modo tale che guardando questo monumento possano fare propri i valori di cui lo stesso è espressione. Ma la storia di questo pilota è anche una storia di amore, di amore smisurato per la propria Patria, che serviva con onore, di amore per il corpo armato di appartenenza, di amore per la propria famiglia, di un atto d’amore nei confronti della nostra cittadina, un amore, possiamo dire oggi, ricambiato.

Un ringraziamento, particolare, va all’Amministrazione Comunale tutta, all’ufficio tecnico per l’impegno profuso nel seguire e portare a termine l’iter tecnico – burocratico, al consigliere comunale, l’avvocato Sonia Santoro, all’ingegnere Ciullo, progettista e direttore dei lavori, alle Ditte che hanno lavorato per realizzare questo monumento, agli amici Totò Rocca ex consigliere comunale che per primo ha portato questa storia in Consiglio e Pierangelo Tempesta per avergli dato voce sui giornali.

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Al via la XIX edizione di Cuore Amico

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LECCE – Presentata all’Open Space di Palazzo Carafa la 19^ edizione di Cuore Amico alla presenza del presidente dell’associazione Paolo Pagliaro, del presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva, del vice sindaco Alessandro delli Noci per l’amministrazione comunale, insieme al consigliere comunale Gianmaria Greco. E ancora, immancabile la presenza del comico Piero Ciakky e della signora Silvana Malvarosa, una delle più attive volontarie della onlus salentina, insieme ai rappresentanti delle associazioni che lavorano con costanza e impegno per la raccolta fondi. I risultati ottenuti in questi anni sono raccontati dai numeri: sono ben 598 i bambini aiutati, 157 le auto attrezzate donate e oltre 4 milioni e mezzo i soldi raccolti.

Ma come si sa, tutto questo non basta e anche quest’anno sono nuovamente tutti in campo per invitare le persone a donare, con i salvadanai sparsi per i comuni o con tanti eventi diversi. Tra questi: il “Motogiro natalizio” del prossimo 15 dicembre organizzato dall’associazione Motoclub Salentum Terrae di Francesco Perulli, la tombolata del 26 dicembre a Surbo organizzata dall’associazione Le Rene di Massimiliano Spinetta. Per non dimenticare le Giubbe Verdi in giro per il Salento con il loro cavallo per raccogliere nuove donazioni, il villaggio di Babbo Natale a Cutrofiano, organizzato dall’associazione Aibi.

Il 22 dicembre ci sarà l’appuntamento clou con la grande festa in Piazza Sant’Oronzo: dal mattino sino a sera una no stop di musica e spettacolo con il mattatore Piero Ciakky, Federica dell’Anna e Manuela Sparapano.

Sono davvero tante quindi le iniziative in giro per il Salento fino alla lunga maratona del 6 gennaio in diretta su Telerama quando saranno aperti i salvadanai e si procederà al conteggio dei fondi raccolti con le famiglie dei nuovi arrivati e con i protagonisti delle passate edizioni.

“Cuoreamico è un impegno che continua e si rinnova – afferma il presidente Pagliaro – con l’entusiasmo di sempre e con tante associazioni e cittadini che si mettono al servizio di questo nostro progetto. Siamo felici di riscontrare questa continua grande attenzione e ci auguriamo che il 6 gennaio si possano tirare le somme e così riuscire in qualche maniera a soddisfare tutte le richieste che quest’anno sono davvero tante. – Conclude il presidente – Andiamo avanti e ringraziamo tutti i salentini che contribuiscono a rendere reali i nostri obiettivi”.

 

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Autotrasportatore muore mentre pota gli alberi: indagato titolare di una ditta di noleggio per omicidio colposo

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Il sostituto procuratore Paola Guglielmi

ALEZIO (Lecce) – La Procura di Lecce ha aperto un’indagine sulla morte di Romeo Reo, l’autotrasportatore di Alezio di 49 anni, deceduto sabato mentre potava i pini secolari in un giardino di una villa sulla Alezio-Gallipoli. Il sostituto procuratore Paola Guglielmi ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo il nome del titolare della ditta di noleggio di Casarano dalla quale l’autotrasportatore aveva preso il camion con il ponte mobile utilizzato per raggiungere la cima degli alberi. Sempre lo stesso magistrato ha conferito incarico al medico legale Alberto Tortorella di eseguire un’ispezione cadaverica sul corpo dello sfortunato operaio. In particolare sarà una tac cranica ad accertare con precisione causa e dinamica dell’incidente: un ramo che spezzandosi ha colpito l’autotrasportatore in testa oppure la caduta direttamente al suolo?

Reo è deceduto sul colpo per un trauma cranico da sfondamento e una copiosa emorragia causata dalla caduta dopo essere precipitato sul terrazzo dell’abitazione così come accertato dai sanitari giunti sul posto dopo la richiesta di aiuto da parte del proprietario della villa e della ditta Crusafio di Matino che aveva affittato il camion con il cestello (finito sotto sequestro). I medici del 118, pur essendo intervenuti tempestivamente dal vicino ospedale di Gallipoli, non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della stazione di Alezio diretti dal maresciallo Paolo Novello insieme ai militari della Compagnia di Gallipoli.

Sul posto hanno effettuato un sopralluogo anche i tecnici dello Spesal che avrebbero rilevato alcune irregolarità. Pare che l’uomo, al momento della tragedia, non indossasse alcuna protezione o imbracatura, nonostante fosse obbligatoria, così come riporta il testo unico in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Saranno comunque gli accertamenti disposti dalla Procura di Lecce ad appurare le effettive responsabilità a carico dell’indagato iscritto nel registro degli indagati con l’accisa di omicidio colposo come mero atto dovuto.

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Durante il blitz spuntano cocaina, eroina ed un fucile da caccia “clandestino”: in carcere

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ALLISTE (Lecce) – In un casolare nascondeva un fucile da caccia con matricola abrasa e svariate munizioni, ma anche una sessantina di grammi di droga, tra cocaina ed eroina. E per lui si sono così aperte le porte del carcere di Lecce.

Nei guai, nelle scorse ore, è finito Francesco Manco, 24enne di Alliste, arrestato in flagranza di reato dagli agenti del Commissariato di Taurisano, al termine di una perquisizione in un casolare da lui frequentato, che ha consentito ai poliziotti di rinvenire un’arma clandestina, cartucce e sostanza stupefacente.

Il blitz degli agenti, diretti dal vice questore Salvatore Federico, è scattato nella giornata di sabato, quando i poliziotti hanno voluto fugare i loro sospetti, secondo i quali il giovane (che ha alle spalle piccoli precedenti) deteneva un’arma clandestina.

Durante la perquisizione, infatti, oltre a circa 60 grammi di cocaina ed eroina, sotto il materasso in camera da letto, è spuntato anche un fucile da caccia con matricola abrasa calibro 12, nonché 94 cartucce dello stesso calibro. La droga era nascosta in una busta di giocattoli, insieme ad un bilancino di precisione. Sentito il parere del sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Paola Guglielmi, pubblico ministero di turno, l’uomo è stato arrestato ed accompagnato presso la casa circondariale del capoluogo salentino, in attesa del giudizio per direttissima.

Sul fucile sono in corso accertamenti, per verificare se sia stato recentemente utilizzato in occasione di gravi episodi delittuosi. Manco è difeso dall’avvocato Serena Tempesta.

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Non trova il valium, picchia la compagna e fugge da casa in mutande: trovato in una via vicina finisce in manette

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LECCE – Finito in carcere a metà luglio per aver aggredito la madre in preda ad una crisi di crack solo pochi giorni fa aveva ottenuto i domiciliari al termine del processo in abbreviato concluso con una condanna a 3 anni di reclusione. Nottetempo Davide Capirola, 34enne, di Lecce, è tornato nuovamente dietro le sbarre questa volta per aver picchiato la compagna nell’abitazione della donna dove dove stava scontando la detenzione.

L’arresto è stato eseguito dagli agenti delle volanti dopo alcuni minuti piuttosto concitati. Capirola, nel cuore della notte, sarebbe andato in escandescenza. Non trovava il valium che la compagna le aveva nascosto per evitare che potesse farne un uso eccessivo. E sarebbe andato su tutte le furie scagliandosi contro la ragazza. Che, a quel punto, ha richiesto l’intervento della polizia giunta sul posto dopo pochi minuti. La coppia è stata accompagnata in Questura dove gli animi si sarebbero rassenerati tanto che Capirola e la sua compagna sono rientrati a casa a bordo della stessa volante.

Il clima di serenità tra le pareti domestiche, però, è durato pochi minuti. Capirola è andato nuovamente fuori di testa. E ha iniziato a danneggiare le suppellettili e a scagliarsi contro “la sua donna”. La fidanzata ha nuovamente chiamato i poliziotti mentre Capirola è scappato da casa in mutande e bloccato in una via vicina. A quel punto è stato accompagnato in Questura dove è stato sedato dopo che neppure quattro agenti insieme erano riusciti a bloccarlo. Subito dopo è stato accompagnato presso l’ospedale “Vito Fazzi” dove è arrivata anche la compagna per farsi medicare. Su disposizione del pm di turno, il sostituto procuratore Paola Guglielmi, Capirola è finito nuovamente in carcere dove nelle prossime ore comparirà davanti al gip Edoardo D’Ambrosio per l’udienza di convalida alla presenza del proprio avvocato difensore Mario Ingrosso.

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Spal-Lecce, misure organizzative e biglietti

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LECCE – Sono in vendita i biglietti del Settore Ospiti validi per la gara di Coppa Italia 2019/2020 4° turno SPAL – LECCE in programma mercoledì 4 dicembre 2019, presso lo Stadio “Paolo Mazza” di Ferrara”, con fischio d’inizio alle ore 18:00.

PREZZI  E PUNTI VENDITA

È possibile acquistare i tagliandi per il settore ospiti, al costo di € 10,00 INTERO – € 08,00 Donne, Over (nati prima del 31/12/1954), UNDER (nati dal 01/01/2004 fino al 31/12/2006) e DISABILI 80/100%, senza obbligo di Fidelity Card, presso tutti i punti vendita vivaticket abilitati ed online sul sito www.vivaticket.it

Il termine della vendita dei biglietti del Settore Ospiti è fissato per le ore 19:00 di martedì 03 dicembre. Elenco punti vendita vivaticket su Lecce e provincia disponibile al seguente link: https://www.vivaticket.it/ita/ricercapv

È possibile richiede l’esposizione degli striscioni o l’introduzione di tamburi e strumenti di diffusione sonora, inviando una e-mail all’indirizzo slo@spalferrara.it

COME RAGGIUNGERE LO STADIO “PAOLO MAZZA”

I tifosi che arriveranno a Ferrara dall’autostrada dovranno uscire al casello FERRARA NORD seguendo il percorso: Casello Ferrara Nord: casello Ferrara Nord, via Eridano, via Michelini, via Marconi, via del lavoro, via Maverna, via Drigo, Via Bonzagni, Argine Ducale, Via Mulinetto, via Ippolito d’Este, via Darsena, corso Isonzio, corso Piave, Corso Vittorio Veneto (parcheggio ospiti);

Con arrivo alla stazione ferroviaria di Ferrara: uscita sottopasso ferroviario di via del Lavoro, terminal bus navetta Tper.

 

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I giovani stilisti dell’Istituto Cordella alla Bucharest Fashion Week

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LECCE – L’Istituto Cordella Fashion School di Lecce rappresenterà la moda italiana alla Bucharest Fashion Week. Una collaborazione che si rinnova ogni anno. Un evento diretto e trasmesso in onda su FASHION TV, il canale dedicato alla moda internazionale.

Il mondo della moda si è dato appuntamento anche quest’anno con il più grande festival di moda in Romania, che ha raggiunto la 32° edizione e si concluderà domani 03 dicembre 2019. Nel corso della manifestazione si sono alternate le presentazioni di oltre 30 designer romani e internazionali, galà del calcio rumeno, miss Romania, top modello Romania e italiano Fashion Awards.

“La collezione che i nostri studenti hanno creato – spiega Carol Cordella direttrice della rinomata scuola leccese, una scuola che è sogno e risultato dell’amore, della pazienza, della professionalità e dell’eccellenza della moda del maestro Pino Cordella – si ispira a due artisti principali, due geni delle arti classiche e contemporanee: Da Vinci vs Dalì, due visioni della moda attraverso gli occhi dei due pittori. Lo studio Da Vinci di corpo e cuori è uno dei temi, mentre Dalì è caratterizzato da forme geometriche. La collezione Dali è frutto del lavoro a Parigi del fotografo principale, Mauro Lorenzo. La collezione Da Vinci vs Dalì, ha già riscosso riconoscimenti e plausi durante la Fashion Week a Milano organizzata da Madmood e a Parigi con menzione e servizio sulla testa giornalistica L’Officiel Blatics.

Il progetto delle due collezioni ha visto la direzione artistica di Manuel e Carol Cordella, che hanno seguito in questa fase le matricole. Durante la Fashion Week, i fotografi e stylist emergenti della Masterclass di Fashion Photography, a cura del fotografo Mauro Lorenzo, avranno l’opportunità di scattare le top nel magico scenario della capitale.

 

 

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Stipati su una barca a vela in balìa delle onde: tratti in salvo 56 migranti a largo di Leuca

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SANTA MARIA DI LEUCA (Lecce) – Erano in mare da giorni, stremati dal lungo viaggio. Quando sono stati avvistati, l’imbarcazione a bordo della quale erano stipati era in balìa del mare grosso.

Sono partite subito, dopo le prime segnalazioni, le operazioni di soccorso per portare in salvo il gruppo di migranti intercettato nelle prime ore di questa mattina a largo di Santa Maria di Leuca.

Le alte onde e le forti correnti avevano messo a repentaglio l’ultima parte del lungo viaggio diretto verso le coste del Salento di 56 stranieri, di presunta nazionalità curda, siriana e irachena, che sono stati raggiunti e tratti in salvo dalle motovedette della guardia costiera, inviate sul posto dalla capitaneria di porto di Gallipoli. Tra di loro anche cinque bambini ed una donna.

La barca a vela, messa in seria difficoltà dalle condizioni meteomarine avverse, è stata trascinata dalla corrente verso la costa. I militari con non poche difficoltà sono riusciti a raggiungerla e ad effettuare il trasbordo dei migranti, che sono stati poi condotti in salvo sulla terraferma. Ad attenderli nel porto di Leuca c’erano i volontari della croce rossa italiana, che si sono occupati delle operazioni di accoglienza e della prime cure ai migranti.

Due di loro sono stati condotti in ospedale perché hanno accusato dei lievi malori dovuti alla traversata e mal di denti. Tutti sono risultati visibilmente stremati dal viaggio ma in discrete condizioni di salute. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Castrignano del Capo e i militari della guardia di finanza.

Il gruppo di migranti è stato poi trasferito presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto, dove saranno effettuate le operazioni di identificazione.

(fonte foto: pagina Fb “Croce rossa italiana- comitato di Lecce”)

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Infermiera travolta in bici ed uccisa, il gip conferma i domiciliari per l’automobilista

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POGGIARDO (Lecce) – Rimane ai domiciliari Fabian Palma, il 44enne, di Poggiardo, arrestato venerdì sera per l’incidente stradale in cui ha perso la vita Tatiana Renna, l’infermiera di 32 anni, originaria di Cellino San Marco, travolta in sella alla sua bicicletta sulla Maglie-Poggiardo. Il gip Edoardo D’Ambrosio ha convalidato l’arresto e applicato la custodia cautelare dei domiciliari così come richiesto dal pubblico ministero Paola Guglielmi con l’accusa di omicidio stradale aggravato dall’uso di alcol e dall’elevata velocità.

In sede di convalida l’uomo, difeso dagli avvocati Luigi e Arcangelo Corvaglia, ha ribadito così come riportato in un articolo di sabato, di non aver assunto alcol impossibilitato com’è per una grave patologia e di non essersi accorto, nell’immediatezza del fatto, di aver causato un incidente mortale. Per il gip, però, i rilievi difensivi non appaiono dirimenti risultando l’ipotesi accusatoria suffragata dall’esito dell’accertamento ematico che ha evidenziato un tasso alcolemico nel sangue pari a 3,1 g/l.

Sulla scorta delle indagini condotte dai carabinieri di Poggiardo (in particolare dall’acquisizione dei filmati dell’impianto di videosorveglianza installato sul luogo in cui si è verificato l’incidente) la dimanica dell’incidente risulterebbbe chiara e ben delineata: Palma avrebbe superato l’incrocio ad elevata velocità senza dubbio non adeguata alla situazione dei luoghi (crocevia posizionato nei pressi di centro abitato e con scarsa illuminazione) senza abbozzare neppure la minima frenata mentre la bicicletta condotta dalla vittima, dopo essersi regolarmente fermata per dare la precedenza, avrebbe ripreso la marcia e attraversato quasi completamente il crocevia in sella alla sua mountain bike.

In sintesi l’ordinanza del gip conferma in toto la ricostruzione effettuata dai carabinieri, confuta la tesi difensiva e dà consistenza al verbale di arresto e al referto sanitario relativo al prelievo ematico oltre alle già citate immagini dell’impianto di videosorveglianza. Il giudice fonda il proprio provvedimento (nonostante la difesa avesse chiesto che non venisse applicata alcuna misura e in subordine una meno gravosa dell’arresto casalingo) ravvisando il pericolo di reiterazione del reato per la pericolosità dell’arrestato che non è apparso pienamente conscio delle sue azioni sia perché Palma è tornato sul luogo dell’incidente solo dopo pochi minuti sia a causa della pesante terapia farmacologica che assume quotidianamente.

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Avvento 2019: videomessaggio alle famiglie di Monsignor Seccia

Il Casarano decolla, vittoria importante sul Francavilla sul Sinni

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CASARANO (Lecce) – Il Casarano decolla, il cambio di guida tecnica ha giovato alla formazione rossoazzurra. Il gioco funziona e la fase difensiva è determinante. Russo già nei primi minuti della prima frazione sblocca il risultato e regala i tre punti alla squadra di mister Bitetto. Il Casarano ha anche provato a dilagare con lo stesso Russo e con Giacomarro e Versienti.

I padroni di casa hanno fallito un rigore e hanno colto un legno con Nolè. Adesso il Taranto, che il Casarano incontrerà nel prossimo turno, è distante solo per due lunghezze. 0-1 dunque per i salentini e mister Bitetto ha evidenziato che “tre punti per guardare molto in alto? Detta così sembra già che stiamo per vincere il campionato. E ovviamente non è così. Abbiamo fatto la partita che si poteva fare, su questo campo e contro questi avversari. Sapevamo di affrontare una squadra veloce e caparbia.

Abbiamo puntato molto non solo sulle ripartenze, ma anche a non farli giocare davanti alla loro difesa, perché il terreno di gioco non lo permetteva. Ne abbiamo approfittato subito e siamo riusciti a vincere la gara, credo in modo meritato. Abbiamo sfiorato il raddoppio in tre, quattro circostanze, al di là del loro errore sul calcio di rigore”.Bene in difesa nonostante le assenze di D’Aiello e, per quasi tutta la ripresa, di Mattera: “Una difesa nuova per due terzi, ma durante la partita non ci ho fatto caso.

Ho sempre detto che sono tutti meritevoli di giocare. Lo stesso Morleo l’ho schierato sul centro-destra, pur essendo mancino. Ma mi sono affidato alla sua professionalità ed esperienza”. Su Russo, titolare per la seconda partita di fila e al terzo gol: “non solo il gol, ma anche tanto altro, ha rincorso gli avversari, ha rubato palla, è ripartito. Direi che è in uno stato di grazia e dobbiamo approfittarne”.

 

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Una nuova società per la gestione di impianti pubblici di rifiuti, M5S lancia l’allarme e chiede a Emiliano di chiarire

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BARI – C’è un nuovo carrozzone in vista in pieno periodo elettorale? Il Movimento 5 Stelle vuole vederci chiaro. “Ancora non si ha nessuna traccia dell’arrivo in Consiglio dell’ormai leggendario piano rifiuti, mentre veniamo a sapere di una nuova società di scopo controllata da Ager e Regione per la realizzazione e gestione degli impianti pubblici di trattamento dei rifiuti – attaccano i consiglieri regionali in una nota stampa- Stranamente con l’avvicinarsi delle elezioni si sente il bisogno di creare nuove società per risolvere problemi che avrebbero avuto bisogno di adeguata programmazione. Siamo arrivati a fine legislatura e ancora non c’è traccia dei 14 nuovi impianti previsti dal Piano rifiuti, con quelli esistenti che per tamponare le emergenze  hanno lavorato  anche in deroga ai limiti quantitativi autorizzati, con il rischio di ulteriori impatti sui territori interessati. Società per la gestione dei rifiuti, newco per l’acqua: non è che Emiliano sta provando a realizzare la multiutility che dall’inizio della legislatura non è riuscito a fare di Aqp?”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S Puglia.

“Da mesi – spiegano – abbiamo chiesto un consiglio monotematico sull’emergenza rifiuti che sta vivendo la Regione e riteniamo che quella sia la sede nella quale Emiliano debba riferire anche di questa nuova società, che dalla stampa apprendiamo avrebbe il compito di verificare i flussi dei rifiuti e indirizzarli verso i diversi impianti dislocati in Puglia, oltre che gestire direttamente i nuovi impianti pubblici. Se così fosse saremmo davanti  all’ennesimo ente che si andrebbe ad inserire nella governance di gestione del ciclo dei rifiuti sovrapponendosi in parte a funzioni già svolte da Ager. Inoltre non è chiaro come sarà strutturata la società e che costi di gestione avrà. Il dubbio più che legittimo è che ancora una volta, più che a risolvere l’emergenza rifiuti, Emiliano stia pensando a nuovi incarichi e poltrone da distribuire in vista della campagna elettorale”.

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Va a scuola con mdma, marijuana e bilancino nello zaino: nei guai studente 19enne

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MAGLIE (Lecce) – Si stava dirigendo a scuola in auto, quando sulla sua strada ha incrociato i carabinieri. Da quel momento sono iniziati i guai per Giorgio Melissano, un 19enne originario di Gallipoli, residente a Cutrofiano, che è stato tratto in arresto sabato mattina con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

A fermarlo sono stati i militari della sezione radiomobile della compagnia di Maglie, impegnati in un apposito servizio di contrasto ai reati in materia di stupefacenti nelle vicinanze degli edifici scolastici.

Sabato mattina erano nelle vicinanze dell’istituto d’istruzione scolastica superiore “Mattei” di Maglie, quando hanno fermato il 19enne per un controllo. Stava guidando in direzione della sua scuola per iniziare una nuova settimana didattica, ma qualcosa nel suo atteggiamento ha insospettito i militari.

Spinti dal suo nervosismo e dalla sua agitazione, hanno voluto approfondire il controllo effettuando le perquisizioni personale e veicolare. Le risposte al perché del suo atteggiamento sono arrivate quando dal suo zaino sono spuntate due dosi di mdma, da un grammo, 14 grammi di marijuana ed un bilancino elettronico. Il materiale è stato posto sotto sequestro insieme al cellulare del giovane.

Da un primo esame sommario del dispositivo, che sarà sottoposto ad ulteriori approfondimenti investigativi, sarebbe emerso che il 19enne portava avanti da tempo l’attività di spaccio.

Non è dato sapere ancora se le cessioni abbiano avuto luogo solo all’esterno della scuola o anche tra le aule e i corridoi e se queste abbiano riguardato anche minorenni. Queste circostanze saranno chiarite dalle indagini affidate ai carabinieri, al momento in corso. Intanto Melissano, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto agli arresti domiciliari.

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Seggiolini anti-abbandono: a Lecce in Consiglio via libera alle multe, ma il Parlamento blocca tutto fino a marzo

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LECCE/ROMA – In Parlamento hanno rinviato l’applicazione della legge sui seggiolini anti-abbandono fino a marzo 2020. Non poteva essere altrimenti: le multe sarebbero state impugnabili, perché una circolare ministeriale ne anticipava l’applicazione contraddicendo la legge.
Eppure nello scorso Consiglio comunale leccese i consiglieri si erano affrettati a far passare una mozione per far partire il giro di vite sui seggiolini non a norma. Con la legge che obbliga a far acquistare i dispositivi anti abbandono, le famiglie saranno costrette a spendere fior di quattrini. Per fortuna in Parlamento  qualcuno si mette nei panni delle famiglie con bambini piccoli, specie quelle che subiscono di più la crisi economica e di precarietà che si vive al sud da anni: quindi hanno pensato anche a degli sgravi.

Grazie ad un emendamento al Dl Fiscale, approvato oggi a Montecitorio, si dà il via libera alla moratoria fino al 6 marzo 2020 per chi non ha installato i dispositivi anti-abbandono per i seggiolini nelle autovetture. Lo stanziamento previsto nel 2020 per le agevolazioni sotto forma di credito di imposta sale, inoltre, da 1 a 5 milioni di euro. I consiglieri leccesi farebbero meglio a informarsi sulle questioni legali prima di far passare certe mozioni: l’applicazione anticipata della legge sui seggiolini anti-abbandono sarebbe stata impugnabile comunque. Inoltre, il Comune farebbe bene a pensare anche agli aiuti alle famiglie, anziché pregare i vigili di fare più multe. Ad ogni modo, tutto è bene quel che finisce bene, con un po’ di ossigeno in più per le famiglie che potranno usufruire delle agevolazioni che fino a ieri non c’erano.

La misura sui seggiolini anti-abbandono – dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione Trasporti alla Camera – è importante per la sicurezza dei più piccoli ma rappresenta, ovviamente, anche un costo per le famiglie. Diviene fondamentale, pertanto, dare a tutti la possibilità di acquistare i dispositivi. Dopo aver lavorato lungamente in Commissione Trasporti – conclude Scagliusi (M5S) – siamo riusciti nell’obiettivo di trasformare le istanze raccolte dai cittadini in provvedimenti utili alla collettività, evitando sanzioni e incentivando l’innovazione tecnologica”.

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Il Consiglio dei Ministri ha deciso per lo scioglimento del Consiglio comunale di Carmiano

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ROMA – Non c’è più nulla da fare per l’amministrazione di Carmiano: il governo ha deciso di sciogliere per infiltrazioni mafiose il Consiglio Comunale. Finisce qui il mandato del sindaco Giancarlo Mazzotta. Il Consiglio dei Ministri è stato convocato oggi, lunedì 2 dicembre, alle ore 20, a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno: provvedimenti a norma dell’art. 143 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali e sulla proposta di scioglimento di 4 enti locali, tra cui il Comune di Carmiano. Il governo non ha fatto sconti a nessun Comune. A settembre i commissari avevano consegnato al prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta, una relazione di circa cento pagine che è stata inviata al Ministero con un parere favorevole allo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Un peso non indifferente in questa vicenda lo hanno avuto sicuramente le rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia che hanno gettato ombre sul sindaco.

A complicare il quadro il ciclone giudiziario sulla BCC e certe minacce in stile mafioso rivolte a Giancarlo Mazzotta, come la testa di maiale mozzata davanti alla sua porta di casa. Il sindaco si è sempre detto estraneo alle accuse e lontano da qualsiasi contesto mafioso. La Prefettura di Lecce ci è andata con la mano pesante e il commissariamento azzera tutto per 12-18 mesi, con possibile proroga fino a due anni. Tra i Comuni sciolti per mafia questa sera ci sono Africo (RC), Vittoria (RG) e San Giorgio Platani (AG). L’onta è si è abbattuta anche sulla città di Carmiano, dopo Parabita, Sogliano e Surbo. Adesso si attende il verdetto su Scorrano.

 

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“Stai ingrassando” ma era incinta e picchiava la convivente con il rischio di farla abortire: arrestato un giovane

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CAMPI SALENTINA (Lecce) – Picchiava di sovente la convivente in gravidanza con il rischio di farla abortire. Spesso in uno stato psicofisico alterato per via dell’abuso di sostanze stupefacenti. Un 26enne di Campi Salentina (del quale non forniamo le generalità per tutelare l’identità della vittima) è finito in manette con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, reati entrambi aggravati. Il giovane è stato accompagnato in carcere dai carabinieri del Norm di Campi Salentina che hanno eseguito un’ordinanza richiesta dal pm Luigi Mastroniani (magistrato in forza al pool delle fasce deboli) e disposta dal gip Giovanni Gallo.

A mettere in modo gli accertamenti è stata la denuncia della persona offesa. la ragazza sarebbe stata picchiata più volte nonostante fosse incinta da giugno. E per le botte ricevute avrebbe rischiato persino di abortire. Una lunga sequela di abusi e praevaricazioni fisiche e psicologiche che hanno costretto la giovane ad abbandonatre l’abitazione pper rifugiardi dai propri genitori salvo poi ridare un’altra chance al suo uomo anche in previsione delle futura nascita. Ma il refrain sarebbe stato sempre lo stesso. Imprecazioni, offese, botte e minacce.

Offese del tipo: “Stai ingrassando come una porca, non sarai una buona madre”; “domani ti faccio vedere io una cosa…ti faccio a sangue, un buco in fronte a tutti quanti”. Privazioni come quella del suo telefono cellulare impedendole di avere alcun contatto con amici e familiari e debilitandola al punto tale da cagionarle una “ipercontrallitià uterina e minacce di aborto” come diagnosticato dal pronto soccorso dell’ospedale di Brindisi il 26 luglio. Minacce di morte per indurre la convivente a non riferire a nessuno delle aggressioni dicendole che se ne avesse parlato con amici e familiari l’avrebbe pagata. Vere e proprie intimidazioni come il 12 ottobre quando il 26enne in preda ad un immotivato accesso d’ira avrebbe costretto la compagna a salire in auto per recarsi in una zona isolata mentre continuava a minacciarla di morte. In quei frangenti le avrebbe schiacciato il viso sul finestrino atterrendola al punto tale da non riuscire a trattenere l’urina. Rimessosi alla guida nel rientro verso casa mentre la compagna cercava di uscire dall’abitacolo l’avrebbe afferrata per i capelli; le sbatteva più volte lo sportello sulla gamba sferrando ripetuti pugni sul volante tanto da danneggiarlo.

In più occasioni la donna ha fatto ricorso alle cure dei sanitari presentandosi in ospedale. Uno spartito andato avanti fino alle scorse settimane e che avevano gettato la giovane in uno stato di quotidiano e perdurante turbamento emotivo. Dopo aver trovato il coraggio di denunciare colui che doveva essere il suo uomo e crescere il loro figlio i carabinieri del Nomr di Campi (al comando del tenente Antonio Saponaro) hanno acquisito i certificati medici dell’ospedale di Brindisi, le fotografie con i messaggi inviati dall’indagato e le dichiarazioni di parenti e amici sentite come persone informate dei fatti. E per il giovane si sono aperte le porte del carcere di Borgo “San Nicola”. Nella giornata di domani comparirà davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia assistito dall’avvocato Giandomenico Daniele.

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Coppa Italia, Liverani: “Vogliamo passare il turno”

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“Le vittorie ottenute su dei campi importanti, come quella di sabato scorso a Firenze danno sempre più autostima. La squadra inizia ad avere grande consapevolezza nei propri mezzi, le certezze aumentano, anche se abbiamo sempre i nostri difetti. Per la gara di domani saranno sicuramente out Mancosu, Dumancic, Farias e Meccariello. Abbiamo con noi quattro ragazzi della Primavera, qualcuno di loro andrà in panchina e poi vedremo strada facendo.

Lapadula credo giocherà, non so quanto, ma farà parte della partita. Dovrò cercare di costruire una squadra che può tenere il campo e provare a vincere. È una gara ufficiale, in cui dovrò fare un po’ di necessità virtù, però vogliamo passare il turno. Sicuramente ci aspetta un incontro importante, che da la possibilità ancora di più di giocare a tutti. Vincere questo match darebbe lustro a tutti, in quanto il prossimo avversario sarebbe il Milan. A livello tattico non ho ancora deciso, anche se lo spartito non si discosterà tanto dal solito.”

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Studente arrestato con droga in auto, la confessione davanti al giudice: “Spacciavo, ma non a scuola”

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CUTROFIANO/MAGLIE (Lecce) – Ha ammesso che la droga sequestrata dai carabinieri era destinata ad esssere spacciata. Non a scuola, però. E di averla portata con sé perché temeva che i genitori potessero trovarla. A trovarla, invece, come si sa sono stati i carabinieri. In mattinata, presso il quinto piano del Palazzo di Giustizia nell’ufficio del gip Edoardo D’Ambrosio, si è svolta la convalida dell’arresto di Giorgio Melissano, il 19enne di Cutrofiano, finito ai domiciliari con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti così come disposto dal pm Paola Guglielmi. A breve il giudice ha convalidato l’arresto e confermato i domiciliari concedendogli di andare a scuola.

Il giovane è stato fermato sabato mattina dai carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Maglie nel corso di un controllo contro lo spaccio nelle vicinanze degli istituti scolastici nei pressi della scuola superiore “Mattei” di Maglie frequentato dallo studente.

Dall’immediato controllo sono spuntati due dosi di mdma, da un grammo, 14 grammi di marijuana ed un bilancino elettronico. Tutto il materiale è finito sotto sequestro così come il telefonino del giovane dalla cui chat WhatsApp sarebbero emersi riferimenti espliciti all’attività di cessione di dosi di stupefacente. Le indagini dovranno accertare se la sostanza fosse effettivamente detenuta dallo studente per essere spacciata o se il ragazzo conservasse lo stupefacente per conto di altre persone più scafate di lui.

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Ragazza picchiata a rischio aborto? L’indagato: “Mai usato violenza, è una vendetta dopo la fine della relazione”

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CAMPI SALENTINA (Lecce) – Ha negato gli addebiti smentendo di aver mai fatto del male alla sua fidanzata. Mai. E nel modo più assoluto. Le accuse? Una ripicca della ragazza dopo la decisione di interrompere la relazione. Si è svolto, questa mattina nel carcere di Borgo “San Nicola”, l’interrogatoirio di garanzia del 26enne di Campi Salentina arrestato per i presunti maltrattamenti ai danni della fidanzata incinta che avrebbe rischiato l’aborto. Il giovane, difeso dall’avvocato Paolo Maci, ha minimizzato gli episodi negando in particolare di aver mai usato violenza contro la ragazza. I certificati medici della fidanzata rilasciati dall’ospedale di Brindisi non sarebbero riconducibili, in alcun modo, a presunte violenze che il giovane le avrebbe riservato.

In più, per la difesa, la cadenza temporale dei fatti deporrebbe a favore del giovane. Che, con un messaggio il 25 ottobre, aveva comunicato alla fidanzata di voler interrompere il rapporto. La denuncia (ad orologeria?) su presunti abusi e sevizie è stata messa nero su bianco il 15 novembre. Una coincidenza o una vendetta della ragazza per la fine della relazione? L’avvocato Maci, nel frattempo, ha provveduto a presentare istanza di scarcerazione o in subordine di attenuazione della misura finita al vaglio del gip Giovanni Gallo che si pronuncerà nei prossimi giorni.

L’indagine dei carabinieri del Norm di Campi Salentina, invece, è approdata a conclusioni diametralmente opposte. Da giugno il giovane avrebbe picchiato, offeso e umiliato la fidanzata incinta. Che avrebbe rischiato persino di abortire. Le sevizie sarebbero proseguite anche quando la giovane ha deciso di lasciare l’abitazione in cui la coppia viveva per tornare dai suoi genitori. Le tensioni tra i due non si sarebbero fermate neppure quando la ragazza è rientrata in casa del ragazzo. E più e più volte sarebbe stata picchiata, umiliata e offesa tanto da dover fare ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale di Brindisi così come refertato dai certificati medici. Ora, però, dopo l’interrogatorio, la vicenda deve fare i conti con la ricostruzione dell’indagato c he ha negatio tutte le accuse.

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