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Un procuratore salentino a capo della Suprema Corte: Giovanni Salvi nominato dal Csm

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ROMA – Un salentino alla guida della Cassazione. Giovanni Salvi, attuale Procuratore generale di Roma, è stato nominato Procuratore generale della Suprema Corte dal plenum del Csm presieduto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

A maggioranza, Salvi ha battuto il Pg di Napoli, Luigi Riello, e l’avvocato generale della Cassazione, Marcello Matera. Il nuovo procuratore generale prende il posto di Riccardo Fuzio, che a luglio si era dimesso dopo essere stato indagato dalla procura di Perugia per rivelazione di segreto d’ufficio, a latere dell’inchiesta sul pm romano Luca Palamara.

Giovanni Salvi, nato a Lecce 67 anni fa, è in magistratura da 40 anni. Approdato alla Procura di Roma nel 1984, ci è rimasto per 20 anni costruendo una lunga ed importante carriera. In questo periodo di tempo si è occupato di indagini delicate, come quelle sulla strage di Ustica, gli omicidi di Mino Pecorelli e Roberto Calvi e di inchieste sui Nar e le Br.

Nel 2002 Salvi è stato eletto componente togato del Consiglio superiore della magistratura. Procuratore generale di Catania dal 2011, ruolo che lascia nel 2015 per tornare a Roma da procuratore generale nominato all’unanimità dal Csm, che quest’oggi lo elegge a capo della Cassazione, nell’ambito della quale aveva già lavorato con funzione di sostituto procuratore generale, dal 2007 al 2011.

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MetApulia in Consiglio: trasformare i rifiuti in compost e biometano: nessuna preclusione, ma guardia alta

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LECCE – Passa all’unanimità l’ordine del giorno che sostanzialmente impegna tutti a vigilare, dialogare e coinvolgere le associazioni nella valutazione della proposta MetApulia, la società che ha presentato in mattinata, davanti alle associazioni riunite in Consiglio comunale, il progetto di un impianto che tratta rifiuti organici da raccolta differenziata del ciclo urbano. Si tratta di una tecnologia all’avanguardia che segue un processo di digestione anaerobica di tipo WET. Tutta la lavorazione del rifiuto sarà al chiuso, evitando al massimo ogni tipo di emissione. Il Movimento 5 Stelle, da sempre favorevole all’economia circolare e alla trasformazione del rifiuto in risorsa, vuole vederci chiaro: è per questo che il consigliere Arturo Baglivo (M5S), ha chiesto e ottenuto la lunga discussione in aula di oggi, ma anche per poter capire qual è l’atteggiamento dell’amministrazione rispetto alla possibilità di costruire questo nuovo impianto.

LA POSIZIONE DI SALVEMINI E DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

L’amministrazione comunale, pur essendo attenta alla questione della chiusura del ciclo dei rifiuti, ha adottato un “atteggiamento prudenziale”, come ha spiegato l’assessore all’Ambiente Angela Valli, che in Aula ha descritto le criticità sollevate dal settore Ambiente del Comune di Lecce. Oggi, all’interno del Consiglio comunale, non c’era da dire sì o no all’impianto, ma si è fatto un importante passo di informazione e discussione delle problematiche risolvibili alla presenza di associazioni ambientaliste e vertici MetApulia. “Abbiamo sollevato il problema dei criteri di dimensionamento delle aree di deposito dei compost (che sembrano sottodimensionate); non va bene un unico ingresso per pedoni e mezzi; vogliamo i dettagli del conferimento: bisogna capire i tempi di sosta dei camion – spiega Angela Valli – Vorremmo capire quale impatto ci sarà dal punto di vista sonoro e odorigeno. Inoltre bisogna approfondire con gli esperti la natura morfologica di quella specie di cava presente nel sito (che il Corrieresalentino ha messo in luce diverso tempo fa ndr). La società analizzi punto per punto la conformita. Vorremmo chiarimenti sul rischio microbiologico per capire se c’è rischio di salmonella o di proliferazione microbica nel compost prodotto.

È un impianto opportuno per quelli che sono i fabbisogni regionali? Può essere compatibile con gli impianti pubblici nascenti? Esistono pozzi di acqua potabile e sono necessari i monitoraggi della falda e il coinvolgimento di AQP. Resta il problema della distanza dall’abitato, che è meno di due chilometri. Chiediamo, a garanzia della copertura di eventuali danni dell’impianto, la sottoscrizione di una polizza fideiussoria”. Per quanto riguarda l’Urbanistica non emergono incompatibilità, ma il settore comunale di riferimento ha chiesto notizie sulla depressione che è stata scoperta all’interno del sito. Per quanto riguarda la depressione presente nella zona dove dovrebbe nascere l’impianto il responsabile Piero Seracca Guerrieri ha spiegato che si tratta di una “prova di cava molto antica” (tra la zona industriale di Lecce e i confini di Surbo) che non dà alcun problema perché quel “buco” potrà essere coperto agevolmente.

MetApulia prevede 5 milioni l’anno di risparmi per il Comune di Lecce per quanto riguarda lo smaltimento del rifiuto organico. Tra le file dell’opposizione Adriana Poli Bortone invita a riflettere sulla chiusura del ciclo rifiuti, considerando che i progetti di nuovi impianti a Cavallino sono stati bloccati dal Consiglio di Stato.  Giampaolo Scorrano, invece, chiede al Comune di attivarsi per una consulenza di un super esperto che possa superare tutti i dubbi, considerando il fatto che anche sulle distanze non c’è molta chiarezza. “Esiste un’emergenza pugliese e nazionale sulla chiusura del ciclo dei rifiuti, come esiste un business dei rifiuti da 28 miliardi – ha spiegato il sindaco Carlo Salvemini – L’approccio deve essere laico, senza preconcetti. Il risparmio prodotto dai benefit ottenuti e dal conferimento vicino non può farci dimenticare i costi sanitari. Oggi dobbiamo sforzarci di dare esecuzione al piano regionale dei rifiuti. Negli ultimi 20 anni non siamo riusciti a costruire un numero necessario di impianti pubblici. Rimossi tutti gli ostacoli e le perplessità tecniche, con le controdeduzioni di MetApulia, si aprirà in conferenza dei servizi una questione politica: il comprensorio leccese è nelle condizioni di realizzare un impianto pubblico è uno privato? A mio giudizio no: si deve scegliere per l’uno o per l’altro. Il nostro sistema oggi si basa su un conferimento a impianti privati. Se non facciamo gli impianti, comunque, continueremo a conferire in impianti privati. Gli approcci ideologici sono completamente incompatibili: l’amministrazione deve approcciarsi con competenza, conoscenza e rigore”.

L’IMPIANTO METAPULIA

Nel progetto di MetApulia il rifiuto di partenza viene trattato e diluito con acqua, per poi essere processato in termofilia (55 gradi) per stimolare la fermentazione e la generazione di biometano. La struttura sarebbe capace di ricevere 176 tonnellate di FORSU al giorno, anche se il consigliere Arturo Baglivo solleva il problema del traffico veicolare. Ecco i numeri: 55 mila tonnellate di rifiuti trattati in un anno; 10mila tonnellate di verde utilizzati come strutturante; l’impianto può produrre 4,8 milioni di metri cubi di biometano; 15 mila tonnellate di compost di qualità certificato dal Consorzio Italiano Compostatori; 650 auto potrebbero essere rifornire col biometano; 5500 famiglie potrebbero essere rifornite col biometano.

Met’Apulia è una società Indipendente nata su iniziativa di un gruppo di imprenditori e professionisti salentini, attivi da un decennio nel campo delle energie rinnovabili e dell’ambiente, con l’obiettivo di realizzare a Lecce un impianto innovativo per trattare la frazione organica (FORSU) dei rifiuti salentini per produrre biometano e compost di qualità. Il piano si inserisce nel sistema di gestione integrata dei rifiuti, coerentemente con le strategie di settore e con il Piano Regionale di Gestione rifiuti urbani. MetApulia vuole creare un impianto di prossimità che sia in grado di trasformare la frazione umida in una ricchezza, come prevede l’economia circolare. Le vasche lavoreranno al chiuso e il monitoraggio sonoro e odorigeno in collaborazione con l’Arpa dovrebbe evitare situazioni spiacevoli“. Per la società il problema delle distanze è superato: anche se l’impianto non sorge a due chilometri dal centro abitato si possono usare delle accortezze importanti previste dalla legge 32: uno spin-off universitario ha documentato il fatto che non ci saranno problemi di emissioni odorigene, garantendo un monitoraggio che coinvolgerà la popolazione limitrofa con degli allarmi collegati anche all’ARPA. Basterà un semplice SMS per attivare tutti i controlli su eventuali miasmi.

LE PERPLESSITÀ DI ALCUNE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE

Il rappresentante di Italia Nostra, Antonio De Giorgi, punta il dito sul fatto  che insieme al FORSU ci sono anche i “rifiuti speciali”, come scarti inutilizzabili da industria casearia. “Abbiamo drammaticamente bisogno di impianti che smaltiscano rifiuti solidi urbani (FORSU), ma il bacino di riferimento per accogliere questo tipo di scarti è aperto a tutto il sud Italia, col rischio di far arrivare rifiuti speciali da tutto il Mezzogiorno”. Queste osservazioni sono anche agli atti della Conferenza di Servizi. “È un impianto per smaltire rifiuti o per produrre energia?” – si chiede un altro ambientalista, che avrebbe voluto un’istruttoria pubblica anziché un Consiglio. Un impianto di 55 mila tonnellate servirà circa 300 mila abitanti, ma ci sarà anche un impianto pubblico, più altri progetti già presenti, secondo gli ambientalisti, e questo potrebbe produrre un danno ambientale. L’impianto prevede l’immissione nella rete SNAM. Le associazioni hanno criticato il sovraddimensionamento. “Bisogna separare gli scarti delle potature, separandoli dalla FORSU, poi bisogna arrivare alle compostiere domestiche e di comunità”- ha spiegato un altro ambientalista, che ha proposto di tornare al compostaggio aerobico. La paura è che una volta insediato l’impianto si trasformi in qualcosa che accoglie solo rifiuti speciali. MetApulia replica che l’incentivo al biometano è dato solo se viene rispettato un determinato codice. “I rifiuti dell’agroindustria vengono definiti speciali, ma non c’è da allarmarsi – hanno spiegato i vertici MetApulia – Non ragioniamo con l’atteggiamento Nimby: non farlo nel mio giardino. Oggi il FORSU finisce in discarica perché mancano questi impianti”. Secondo un’altra associazione il processo anaerobico, oltre ad avere un enorme costo di esercizio, presenta diverse criticità: “Dobbiamo usare il FORSU per produrre un compost di qualità con un impianto pubblico, che darebbe maggiori garanzie”. Ma di impianti pubblici, per il momento, non si vede neanche l’ombra. 

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I contatti del pentito Cianci con la politica; l’intimidazione a fucilate e il tentato di rapina al furgone dei De Lorenzis

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SOGLIANO CAVOUR (Lecce) – Sempre molto vicino agli ambienti della politica, esecutore di un tentativo di rapina, abile nel saper usare il pugno di ferro quando non era il guanto di velluto nel compiere agguati e intimidazioni. Il pentito di Sogliano Cavour Vincenzo Antonio Cianci, nella sua militanza negli ambienti della malavita, è stato un criminale poliedrico, che sapeva destreggiarsi su più tavoli, abile nel tessere rapporti ora con il politico di turno, ora con un esponente della malavita, ora con il fornitore giusto per un carico di stupefacente.

La discovery dei verbali della sua collaborazione, confluiti nel processo ordinario nato dall’operazione “Contatto”, ha consentito di scoperchiare un vaso maleodorante di presunti intrecci e commistioni. Come già riportato in precedenti articoli Cianci ha riferito di aver appoggiato il sindaco Paolo Solito e l’allora vice Luciano Magnolo, all’epoca dei fatti anche assessore ai servizi sociali. E non solo. Anche negli anni precedenti.

RAPPORTI CON LA POLITICA

Nell’interrogatorio del 27 febbraio scorso, nel confronto con i carabinieri del Ros di Lecce e il sostituto procuratore della Dda Carmen Ruggiero, Ciancio ha spiegato che lui e il suo patrigno era vicini a Salvatore Polimeno (estraneo a qualsiasi vicenda giudiziaria) nel 2010 quando era candidato sindaco anche Paolo Solito. “Durante il mandato di Polimeno, precedenti al 2010, era il De Simone ad intrattenere i rapporti con Polimeno che consistevano sostanzialmente nell’ottenimento di posti di lavoro per lui stesso in una struttura per assistenza di anziani dove sono state assunte anche mia madre Magnolo Carmela” e altri soggetti ndr. Sempre il 27 febbraio continuava il 34enne di Sogliano: “Le elezioni del 2010 furono vinte da Solito Paolo. Io diedi ordine di danneggiare l’autovettura di proprieta di Antonaci Luigi (vicino a Solito) mentre era parcheggiata nei pressi di Villa Modoni. Questa azione delittuosa venne svolta durante i festeggiamenti per le elezioni per manifestare il nostro disappunto rispetto alla vittoria della lista di Solito”.

ATTENTATO AD UN SOGGETTO DI GALATINA

Nell’interrogatorio del 19 marzo Ciancio ricostruisce i retroscena dell’attentato ai danni di un uomo di Galatina commissionato dai due cugini Marco e Pasquale Gugliersi e ordinato da Antonio Coluccia perché aveva acquistato autonomamente mezzo chilo di cocaina da Brindisi, nel territorio di competenza dei Coluccia, senza la loro autorizzazione. Ci fu un primo sopralluogo in auto nelle vicinanze dell’abitazione dell’uomo. “Mi dissero che avrei dovuto sparare sia contro il portone che all’indirizzo del primo piano e che sapendo che … aveva la disponibilità di una pistola, qualora lo stesso fosse uscito in occasione di tale azione, avrei dovuto sparargli contro. Tale azione è stata materialmente eseguita da me, Rosario Frassanito e mio fratello Alessandro Cianci. Dopo alcuni giri ci affiancammo con l’autovettura all’abitazione ed utilizzando un fucile a pompa calibro 12, esplosi due o tre colpi contro il portoncino d’ingresso…Di seguito scappammo imboccando la strada per Corigliano e proseguendo poi in direzione di Soleto dove effettuammo il cambio auto…Ricordo che dopo tale azione, uscito dal carcere, omissis alla presenza del fratello Antonio, riprese i cugini Gugliersi per aver attuato l’azione nei confronti di una persona detenuta ai domiciliari, cosiddetta “sofferente”, cosa che non è consentita dalle regole malavitose.

RAPINA FURGONE DE LORENZIS

Ciancio ha raccontato anche di un tentativo di rapina ad un fugone degli imprenditori De Lorenzis. Lo ha fatto nell’interrogatorio del 19 aprile quando racconta: “Nel 2014 Pasquale Gugliersi mi disse di organizzare una squadra per compiere una rapina ai danni di un furgone Doblò di proprietà delle aziende dei De Lorenzis quando nel tragitto tra Corigliano e Soleto si recava presso i vari esercizi commerciali serviti dai De Lorenzis per riscuotere il denaro derivante dai dispositivi elettronici da gioco. Tanto dovevaamo fare poiché i De Lorenzis avevano posizionato i loro videogiochi presso esercizi commerciali rientranti nell’area di controllo dei Coluccia senza corrispondere a questo il “pensiero” cioè somme di denaro. Pasquale Gugliersi mi precisò che se loro non avessero voluto pagare il clan Coluccia, non avrebbero potuto distribuire le macchinette presso i bar della zona. Gugliersi mi precisò che mi avrebbe poi dato indicazioni più precise quando avrebbe avuto una soffiata circa il giorno e gli orari di passaggio del furgone. In trealtà poi non se ne fece più nulla.

Di ceeto nel carcere di Lecce gli incontri con gli inquirenti non sarebbero piaciuti agli altri detenuti e Cianci sarebbe stato bersaglio di rappresaglie per la sua collaborazione. Nell’interrogatorio del 19 marzo rappresentò che quel giorno stesso aveva sentito gridare il suo cognome dalla sezione dei detenuti comuni che di trovava al piano superiore. Inoltre gli erano state gettate delle arance marce e una bottiglia contenente presumibilmente urina.

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Bambini minacciati e presi a schiaffi e pugni, il pm: “A processo maestra di una scuola dell’infanzia”

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NARDO’ (Lecce) – Schiaffi, pugni, sculacciate nonché offese di ogni genere nei confronti degli alunni di un’intera di una scuola dell’infanzia di Nardò. Senza distinzioni di genere. Maschietti o femminucce. Per complessivi 27 bambini. Il pubblico ministero Donatella Palumbo ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio a carico di I.F., 61enne di Nardò, sospesa a metà giugno dall’insegnamento ai minori e sottoposta al divieto di esercitare la professione di insegnante all’interno di istituti pubblici e privati per la durata di sei mesi.

Cimici e microspie piazzate dai carabinieri di Nardò (al comando del luogotenente Vito De Giorgi) coordinati dal pm Donatella Palumbo (magistrato in forza al pool contro i reati sulla persona) hanno fatto emergere un quadro estremamente desolante all’interno della classe. Tanto che i bambini respiravano un clima di terrore quotidiano. Scappavano quando la maestra si avvicinavano a loro. Avevano paura. Erano colti da crisi di pianto e non volevano più andare a scuola. Un refrain già contenuto in altre simili indagini.

In questo caso, però, ci sono le azioni e le minacce. E i segni sul corpo. Come i lividi sul corpo di un bambino. Così come accertò la madre di un giovanissimo allievo mettendo in moto le indagini. “La maestra grida ed è cattiva” confidò il piccolo. Che non voleva più andare a scuola. Che piangeva. E aveva il sonno disturbato. Non era l’unico. Anche la madre di un altro bambino, sentita a sommarie informazioni subito dopo, confermò le difficoltà del figlio a frequentare la scuola.

Nessuna turbamento psichico dettato dall’età; nessun squilibrio mentale nella psiche dei ragazzini. Le difficoltà nello studio e nel relazionarsi si dovevano addebitate a quella maestra cattiva. Che trattava male tutti gli alunni della classe. Dal 27 febbraio fino all’11 aprile i militari hanno acquisito una mole di episodi che ha poi convinto il giudice a sospendere la maestra.

Intimidazioni raccolte intercettazioni ambientali (audio e video) e contenute nell’ordinanza di 70 pagine a firma del gip Edoardo D’Ambrosio: “Guai a te se ti muovi, ti taglio le gambe con la forbice…alzati guai a te se ti muovi…falla venire qua che gli taglio…”. Bersaglio: una bimba punita a schiaffi per essersi allontanata dal banco. Quel giorno stesso (il 27 febbraio scorso) un’altra piccola allieva viene bersagliata. Non vuole mangiare e la maestra ha il suo metodo per convincerla ad aprire la bocca: “Non c’è nient’altro per oggi di secondo…mo ti ria nu…”. Altri episodi in serie, uno più significativo dell’altro. Nella galleria degli orrori rimane impresso quanto accaduto il 12 marzo.

La maestra, immortalata nel video, sculaccia una bambina e poi la minaccia: “Ti taglio le gambe…ti spezzo le ossa”. E poi altre intimidazioni. Del tipo: “Se ti alzi di nuovo ti tiro un pugno e ti faccio finire in ospedale”; “Mo ti spezzo li anche a doi (ora ti spezzo le gambe in due ndr); “Sbrigati, si no mo ti spezzi li osse”; “Non voglio sentire né parlare né respirare”; “Tu sei stupida…tu sei scema…se ti permetti ti uccido”.

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia la maestra ha ammesso di aver adottato metodi d’insegnamento fin troppo severi ma inseriti in un contesto di totale difficoltà: 30 alunni da gestire da sola in un’età in cui la vivacità è un tratto peculiare di tanti bambini. Sempre davanti al gip ha contestato il contenuto di alcune conversazioni intrattenute con gli alunni. La maestra, tramite l’avvocato difensore Giuseppe Bonsegna ha depositato alcune memorie difensive e dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari ha chiesto e ottenuto di essere interrogata dai carabinieri. Ad ogni modo il pm ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio per la maestra. I genitori delle persone offese sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Anna Inguscio, Cosimo Perrone, Alberto Gatto, Luigi Vetere, Antonio Greco, Paolo Nuzzo, Antonio Falangone, Paolo Nuzzo e Anna Sabato.

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Agguato in strada, Afendi: “Non ho fatto male a nessuno”, avviate indagini su una seconda auto

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CASARANO (Lecce) – Sfuggito miracolosamente ad una raffica di colpi di kalashnikov quando è stato sentito dai carabinieri in ospedale non ha avuto alcuna titubanza nel riferire che non riusciva ad attribuire quanto accaduto a nessuno non avendo mai fatto del male. Ecco il passaggio clou dell’ascolto di Giuseppe Moscara, il 24enne, di Casarano, arrestato per l’agguato teso la sera del 25 ottobre ad Antonio Amin Afendi, in via Manzoni a Casarano. in ospedale, interrogato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce, il 28enne di origini marocchine riferisce che i suoi killer erano due, salvo poi cambiare versione e collocare un solo soggetto sul luogo della sparatoria.

Ecco quanto riferisce ai militari: “Dopo essere uscito dall’abitazione di un’amica di cui non voglio riferire il nome mi sono recato verso la mia autovettura Volkswagen Golf in via Manzoni nei pressi del supermercato Conad. Una volta entrato in auto ho avviato il motore della macchina e dopo qualche secondo ho avvertito un colpo sordo e notato un bagliore provenire dal lato guidatore. Poiché immediatamente ho realizzato che si trattava di un’esplosione da arma da fuoco cercavo di mettermi al riparo guadagnando l’uscita attraverso lo sportello del lato passeggero. Mentre avevo modo di udire diversi altri colpi d’arma da fuoco ho trovato riparo accovacciandomi dietro la ruota posteriore destra.

Quando non ho più sentito esplosione ritenendo che fosse stato scaricato il caricatore ho deciso di scappare in direzione opposta al senso di marcia del mio veicolo. Già quando ero all’interno dell’autovettura ho avuto modo di notare che, credo, almeno due persone facevano fuoco da un’altra vettura di colore scuro. Per cui non sono stato in grado di distinguere il modello. Dopodichè ho raggiunto alcune persone nelle vie limitrofe, quest’ultime hannon contattato il 118”.

Sul perchè, in una tiepida serata autunnale, qualcuno ha voluto ammazzarlo, Afendi sembrerebbe non avere un’idea ben chiara. Tanto che ai carabinieri racconta: “In questo momento sono molto confuso e non riesco ad attribuire quanto accaduto a nessuno non avendo mai fatto del male ad alcuno. Pertanto non nutro sospetti su nessuno, anche perché non ho ricevuto minacce o richieste particolari”.

Eppure per investigatori e inquirenti (l’inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e dai sostituti Maria Vallefuoco e Massimiliano Carducci) Afendi aveva ormai un ruolo di primo piano nelle gerarchie criminali sempre fluide della malavita casaranese. In un’informativa dei carabinieri allegata al decreto di fermo a carico di Moscara (difeso dall’avvocato Simone Viva) la donna di cui la vittima non fa il nome è la ex consorte di Augustino Potenza con la quale Afendi aveva intrattenuto una solida frequentazione subito dopo l’omicidio dell’ex boss. Un modo per comunicare, tacitamente, agli stessi associati e alla popolazione di Casarano che l’erede era lui. Di carattere molto violento e capace di compiere qualsiasi azione sanguinaria.

Che, invece, ha subìto. Per mano di un emergente che, stando alle indagini, sarebbe stato aiutato da un complice nel sequel all’agguato nell’incendio dell’auto abbandonata nei pressi di un centro commerciale di Cavallino. Lì dove, grazie alla segnalazione di un automobilista solerte, è stata notata la presenza di un’altra macchina (una Fiat Punto), che si sarebbe accostata per poi riportare in direzione della tangenziale Est in direzione Brindisi. Auto, in virtù degli accertamenti, noleggiata da una coppia residente nella Grecìa salentina e finita sotto sequestro.

I due, gestori di una pizzeria, sono stati sentiti dai carabinieri e hanno riferito di non essersi mai spostati dal popsto di lavoro., poiché impegnati sul posto di lavoro in tutt’altra zona. In attesa dei successivi accertamenti tecnici i carabinieri hanno comunque avanzato l’ipotesi di contestare l’accusa di favoreggiamento alla coppia. Forse Moscara era da solo? Ma dopo l’omicidio quante persone hanno gravitato attorno ad un agguato che doveva finire con un morto per terra raggiunto da una raffica di colpi di kalashnikov, la stessa arma utilizzata per l’omicidio di Augustino Poteenza e per ferirte gravemente il suo braccio destro, Luigi Spennato? Su questo secondo interrogativo saranno fondamentali gli accertamenti balistici sui quattro bossoli (dello stesso calibro per gli altri due fatti di sangue) rinvenuti in via Manzoni e affidati al Ris di Roma.

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Si sporge e cade dalle mura del centro storico: grave un 41enne. In Rianimazione

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GALLIPOLI (Lecce) – Precipita dalle mura del centro storico e termina in ospedale in gravi condizioni. E’ alta l’apprensione per le sorti di un uomo, un 41enne di Gallipoli, protagonista del terribile episodio avvenuto nel primo pomeriggio nel borgo antico della Città Bella.

La dinamica dell’accaduto è ancora poco chiara, tant’è che non si esclude possa essersi trattato di un atto volontario. Da una prima ricostruzione dei fatti, sembrerebbe che il 41enne si sarebbe affacciato al parapetto lungo la riviera Armando Diaz, nelle vicinanze del castello, per poi precipitare in basso, facendo un volo di diversi metri.

Subito soccorso da alcuni passanti che hanno assistito alla scena, increduli, l’uomo è stato raggiunto dai sanitari del 118. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, tant’è che è stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove è approdato in codice rosso. I medici gli hanno riscontrato gravi lesioni, per le quali è stato disposto il suo ricovero nel reparto di Rianimazione. La prognosi è riservata.

Nel frattempo sul luogo in cui si è verificato l’episodio sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Gallipoli, ai quali spetterà il compito di chiarire se si sia trattato di un incidente o di un tentativo di suicidio.

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L’almanacco di oggi 15 novembre

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Santo

Sant’Alberto Magno

Sono nati in questo giorno

1945 Frida

1949 Giucas Casella

1952 Antonella Ruggiero

Proverbio

Al ricco non occorre andare in cerca di saluti

Accadde oggi

1914 nasce a Milano il giornale “Il popolo d’Italia”

1979 nel Bosforo prendono fuoco 50.000 tonnellate di petrolio in seguito all’esplosione di una petroliera rumena speronata da un mercantile greco

1999 la Cina entra a far parte del World Trade Organization

Scoperte

1602 Santorio Santorio inventa il termometro medico

 

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Le previsioni meteo di oggi 15 novembre 2019

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AL NORD

Spiccato maltempo al Nord Italia con piogge anche di forte intensità e neve abbondante sulle Alpi. Al mattino i fenomeni più intensi li troveremo sulle regioni orientali, più deboli specie al pomeriggio su quelle occidentali. Attenuazione delle precipitazioni in serata. Neve oltre i 1000 metri sulle Alpi.

AL CENTRO

Giornata di intenso maltempo anche sulle regioni centrali italiane con piogge e temporali. Al mattino le precipitazioni si concentreranno soprattutto tra Toscana e Lazio mentre al pomeriggio verrà investita anche l’Umbria. Piogge più deboli su Marche e Abruzzo.

AL SUD

Tempo stabile sulle regioni meridionali eccetto in Sardegna con molte nubi e piogge associate. Al mattino ampie schiarite eccetto in Sardegna con piogge sparse e locali acquazzoni anche in Campania. Al pomeriggio e in serata situazione invariata con i fenomeni concentrati in Campania e Sardegna, asciutto altrove.

Temperature in aumento sia nei valori minimi che in quelli massimi.

www.centrometeoitaliano.it

 

 

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Ricetta del giorno: Riso patate e cozze

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Ingredienti per 4 persone:

250 gr di riso carnaroli
1 kg di cozze
500 gr di patate
3 pomodori
Una manciata di prezzemolo fresco tritato
150 gr di Parmigiano Reggiano o pecorino grattugiato
300 gr di acqua
Pangrattato
1 cipolla
Olio evo
Sale
Pepe

 

Procedimento

Pulire le cozze e aprirle a metà conservando solo la parte che contiene il mollusco senza eliminare l’acqua;

Pelare le patate e tagliarle a fette non molto sottili;

Pulire e tagliare la cipolla in fette sottili;

Tagliare a pezzi i pomodori;

Versare l’olio evo sul fondo di una teglia;

Formare uno strato compatto di patate;

Stendere i pomodori, la cipolla e spolverizzare con il prezzemolo;

Aggiungere le cozze formando un ulteriore strato rivolgendo la parte contenete il mollusco verso l’alto;

Coprire con il riso;

Aggiungere le restanti fette di patate e i pomodori, il prezzemolo e salare;

Terminare con abbondante Parmigiano Reggiano, il pangrattato;

Partendo dai lati, versare l’acqua finché non raggiungerà il bordo della teglia;

Infornare in forno preriscaldato a 200° per almeno 45 minuti;

Lasciare intiepidire e servire.

 

Claudia Forcignanò

 

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Il venerdì al Gemì

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LECCE – Il nuovo Venerdì a Lecce è al Gemì Lounge Bar. In zona periferica vicino alla mediazione, si balla fino a tardi con la musica di Mino Burlesq e la voce di Walker.
Vi aspettiamo per una serata all’insegna del divertentismo, del reggaeton e della musica commerciale del momento!
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Ingresso Libero
Lo start è alle 23:00 e senza obbligo di consumazione

INFO

Happy hours via benedetto croce 54 22:30

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Io te & Puccia venerdì al Jacl’n Jill

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CUTROFIANO ( Lecce ) – Io, Te e Puccia nasce dall’idea di riproporre in chiave contemporanea, quasi “punk- folk”, i grandi classici della canzone salentina e non, passando dal grande Bruno Petrachi, al tango di piazzolla, dal poliedrico Renzo Arbore al suo maestro Pino Zimba, fino agli stornelli popolari.
Il forte impatto scenico è garantito dalla sua fedelissima “orchestra” composta da 5 musicisti salentini già noti nella scena musicale nazionale: MARCO PUCCIA, Manu Pagliara e Mike Minerva (già chitarrista e bassista degli Aretuska e dei Bundamove), Gabriele Blandini (trombettista dei Bundamove), Gianmarco Serra (batterista degli Après La Classe) ed Edo Zimba (tamburellista degli Zimbaria, nonché figlio ed erede del grande Pino).
INGRESSO LIBERO!!!
UDE EVENTI Production
Mino Munitello +39.333.9753981
Info e prenotazioni al: +39.0836.542238 / +39.338.6111661
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Jack’n Jill, Via Veneto, 40 – Cutrofiano
info@jacknjill.it – http://www.jacknjill.it/

INFO

Concerti Via Veneto, 40, 73020 Cutrofiano (LE) 22:00333975398108365422383386111661

COSTI

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Venerdì seventy today

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GALATINA ( Lecce ) – Cos’è il 70toDay?
È un progetto molto particolare perché non si tratta solo di suonare un bel disco,
ma si tratta di rivivere quel disco,
rivivere delle emozioni vissute con quel disco?,
cantare a squarciagola, ballare???? e perché no indossare un abito??di quei bellissimi anni.
Questo è il 70toDay ‼️
Un viaggio musicale con le hit più ballate dagli anni 70 ad oggi.
Ora ditelo in giro,
ai vostri amici,
ai vostri parenti;
perché quello che vogliamo in assoluto, regalare qualcosa di straordinariamente bello.

⚜️VEN 15 NOVEMBRE ⚜️
SECONDO APPUNTAMENTO ASSOLUTO ‼️
al Goha Food&Drink.Galatina.Lecce

dj?
Riccardo Invidia

voice?
Nikol Caloro

TANTI GADGET E SOPRESE!!!??
INGRESSO GRATUITO START 22.30

‼️ 70toDay ‼️
Best Hits. One Night

INFO

Preserata Galatina 22:303452343003

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Abbandona la nipotina nel parco giochi per andare a vedere una partita alla Snai? Nonno a processo

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LECCE – Non avrebbe resistito alla sua passione per il calcio e pur di posizionarsi davanti ad uno schermo non ha badato alle conseguenze del suo gesto: abbandonare la nipotina di otto anni nel parco senza più tenere d’occhio i movimenti della piccola. E quando una signora si è accorta che la bimba girovagava spaesata, la donna non ha perso tempo. Ha allertato gli agenti della polizia locale che, poco dopo, hanno rintracciato e denunciato il nonno con l’accusa di abbandono di minori. Ora B.C., 61enne, di Lecce, è finito sotto processo così come disposto dal gup Michele Toriello al termine dell’udienza preliminare.

Il singolare episodio risale al tardo pomeriggio del 26 giugno di un anno fa. Nonno e nipotina avevano raggiunto il parco giochi di via Balsamo. All’imbrunire B.C. si sarebbe allontanato, a quanto pare per raggiungere un vicino centro scommesse, lasciando la piccola da sola. Come detto una signora, con i figli al seguito, si è accorta della piccola da sola e ha allertato gli agenti della polizia locale. La ragazza è stata prontamente affidata ai genitori mengtre il nonno è stato rintracciato, identificato e denunciato dal pubblico ministero della Procura di Lecce, Maria Vallefuoco.

In sede di udienza preliminare l’avvocato Anna Maria Ciardo ha chiesto il proscioglimento del proprio assistito sottolinenando come non sia stato accertato con esattezza per quanto tempo la piccola sia arimasta da sola. Ad ogni modo il gup ha ritenuto di disporre l’approfondimento dibattimentale che si aprirà il 4 febbraio prossimo davanti al giudice monocratico Bianca Todaro. Nel corso dell’istruttoria la difesa ribadirà sempre la stessa tesi difensiva.

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Dodici mesi insieme alla Benemerita, il calendario 2020 esalta il lato umano di ogni carabiniere

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LECCE – Dodici mesi in compagnia della Benemerita. Torna anche quest’anno l’appuntamento con il calendario storico dell’Arma dei Carabinieri, giunto alla sua 87esima edizione. Per il 2020, il calendario dell’Arma dei Carabinieri – divenuto ormai un oggetto cult, molto apprezzato in tutto il mondo – è illustrato dal pittore Mimmo Paladino, uno dei maggiori artisti contemporanei della transavanguardia italiana, che in dodici tavole ha voluto rappresentare le attività quotidiane dei carabinieri a difesa del cittadino e delle fasce più deboli della società, accompagnate dalle toccanti parole del premio “Strega” Margaret Mazzantini, in cui emerge il lato umano di ogni carabiniere.

“Il calendario storico dell’Arma dei Carabinieri – ha dichiarato il comandante provinciale di Lecce, colonnello Paolo Dembech, affiancato durante la conferenza dal capitano Flavio Pieroni, della Compagnia di Lecce – è il mezzo attraverso il quale l’Arma entra nelle case dei cittadini e nei negozi, testimoniando la vicinanza alla cittadinanza sotto altre vesti. L’edizione 2020 è un connubio tra pittura e scrittura, dove le immagini pittoriche si accompagnano alle note letterare della Mazzantini, esaltando il lato umano di ogni militare che indossa l’uniforme e la vicinanza alla gente, uno dei principi cardine della nostra istituzione”.

Nella copertina del calendario storico 2020 predomina il colore oro, in omaggio alla prima medaglia d’oro al valore militare, che l’Arma ricevette il 5 giugno 1920, per la partecipazione al primo conflitto mondiale. Le tavole dell’artista Paladino illustrano racconti di vita vissuta, storie di quotidianità, in cui la figura del carabiniere emerge come custode e protettore delle fasce vulnerabili e deboli della società. Opere d’arte che, come detto, sono accompagnate dai testi della scrittrice Margaret Mazzantini, che con le sue semplici parole descrive gli accadimenti, esaltando molti aspetti dell’essere carabiniere oggi.

Da gennaio a dicembre è dunque un excursus sulle principali attività dei carabinieri, in cui ogni mese vengono illustrati e raccontati gli interventi dei vari reparti dell’Arma, a tutela dei minori, degli anziani, della natura e del prossimo.

Oltre al calendario storico, sono stati presentati anche l’agenda dei Carabinieri – dedicata al centenario della nascita di Salvo D’Acquisto e a quello della fondazione della scuola marescialli e brigadieri – nonché il calendario da scrivania (planning), dedicato alla banda musicale dell’Arma dei Carabinieri.

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Giovane lupo investito sulla strada di Torre Chianca

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LECCE – Un lupo femmina, di uno-due anni di età, è stato investito da un’auto, nella notte tra giovedì e venerdì, mentre attraversava la strada, appena fuori da Lecce, in aperta campagna. La carcassa è stata scoperta questa mattina intorno alle 8, per caso, sul ciglio della strada che porta da Torre Chianca a Lecce nei pressi del Parco di Rauccio, da alcuni residenti che hanno telefonato subito alla Polizia locale per raccontare ciò che avevano visto. Lo segnala in una nota Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“.

Avvertita anche la polizia provinciale e sono partite immediatamente le rituali operazioni di recupero. Nel frattempo in tanti si sono fermati con le auto per capire cosa fosse successo e, vista l’eccezionalità del ritrovamento, sono state scattate decine di foto con i cellulari, foto che sono state postate sui social. “L’animale – evidenzia D’Agata, a un primo sommario esame compiuto da un esperto, è stato identificato come lupo appenninico, ma saranno necessarie ulteriori analisi, dna compreso, per stabilire con esattezza la genetica e l’eventuale livello di ibridazione. I tempi per una “sentenza” definitiva saranno abbastanza brevi. Il canide presenta alcune ferite a un fianco, che fanno supporre l’urto con una vettura.

A terra, sulla strada, è rimasto del sangue rappreso, nessun vetro. Per dire che è un lupo appenninico puro si guardano le caratteristiche fenotipiche, ossia l’assenza di segni di ibridazione, le unghie bianche, la presenza o assenza della mascherina facciale, la lunghezza della coda e altri elementi, che comunque vanno poi confermati dalle analisi del dna mitocondriale e nucleare. Guardando le foto – conclude D’Agata – si ha la sensazione che possa trattarsi di un esemplare giovane che si è allontanato dal branco. Che in questa zona ci siano diversi lupi è risaputo. Capita di trovarne le’tracce’– e non parlo solo di orme”.

 

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“Pmi Day”, domani la X edizione della Giornata nazionale delle Piccole e Medie Imprese

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LECCE – Grande festa nelle piccole e medie imprese italiane, nelle quali si è celebrato il 15 novembre, il “Pmi Day – Industriamoci”, la giornata dedicata all’orgoglio, al saper fare e al valore d’impresa. Nell’ambito della manifestazione  nazionale, il Comitato Piccola Industria di Confindustria Lecce, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori e Confagricoltura Lecce, ha promosso un viaggio alla scoperta di due aziende del Salento.

Obiettivo dell’iniziativa è quello di far conoscere alle giovani generazioni ma anche ad amministratori di enti locali, ad organi di informazione e agli stakeholder territoriali, le realtà produttive delle imprese e il loro impegno quotidiano in favore della crescita e dello sviluppo.

La manifestazione rientra tra le iniziative previste dalla XVIII Settimana della Cultura d’impresa e punta a valorizzare le produzioni locali e a sensibilizzare l’opinione pubblica, a partire dai più giovani, sull’importanza della tracciabilità dei prodotti e, soprattutto, sulla lotta alla contraffazione. L’iniziativa vuole approfondire anche il tema dell’italian sounding e della proprietà intellettuale, oltre a dare senso alla resilienza imprenditoriale attraverso la pianificazione, il coordinamento e il controllo delle attività di sostegno a favore di imprese e popolazioni colpite da emergenze quali catastrofi, calamità e terremoti.

L’evento pensato dalla Piccola Industria di Confindustria Lecce è partito oggi alle 09.00 presso l’azienda Fiusis srl di Calimera, nella quale gli imprenditori hanno presentato agli studenti dell’Istituto Tecnico Olivetti e ad un nutrito gruppo di universitari del corso di Laurea magistrale in Management Engineering, accompagnati dai docenti Pasquale Del Vecchio e Gianluca Elia, il Pmi Day, il processo produttivo della Fiusis srl, nonché l’orgoglio, i valori e la cultura che sottostanno al lavoro quotidiano delle persone che ne fanno parte. Alla giornata, per fornire il proprio punto di vista e per rispondere alla mission di vicinanza e formazione delle nuove generazioni, hanno aderito i componenti del Gruppo Giovani di Confindustria Lecce, guidati dal presidente Alessio Tundo.

“Come imprenditori crediamo fortemente – ha detto il presidente del Comitato Piccola Industria Roberto Marti – nella necessità di trasferire alle giovani generazioni concetti e modus operandi conseguenti che riguardano la responsabilità sociale e la cultura d’impresa, il valore del lavoro e delle produzioni made in Italy. La focalizzazione del Pmi Day sulla lotta alla contraffazione, per il secondo anno consecutivo, serve a far comprendere quanto i prodotti italiani, i più imitati al mondo, vadano tutelati e salvaguardati, a partire da acquisti consapevoli. Qualità, stile e design del made in Italy sono un valore inestimabile, minato da chi compra il falso, alimentando il mercato nero e finanziando le mafie e la criminalità organizzata. L’Italia paga il prezzo più alto con un valore del mercato del falso che si aggira intorno ai sette miliardi di euro”.

“La partnership ormai consolidata con Confagricoltura Lecce, che ringrazio per la collaborazione, – conclude Marti – costituisce un valore aggiunto notevole poiché il settore primario è fondamentale per il nostro territorio”.

“Ho accolto con entusiasmo l’invito del Comitato Piccola Industria di Confindustria Lecce  – ha affermato la dirigente scolastica dell’Olivetti Patrizia Colella – a partecipare al Pmi Day presso Fiusis srl, eletta ‘miglior modello di sviluppo innovativo sostenibile, green e sociale nei territori europei’ nel contest svoltosi a Bruxelles lo scorso 24 ottobre. Ci sentiamo particolarmente coinvolti in questa iniziativa  perché attinente con il percorso formativo del nostro Istituto e perché già da vari anni la sua mission si è progressivamente orientata verso le tematiche della difesa dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile e, più in generale, verso gli obiettivi dell’Agenda 2030. E’ quindi per i nostri studenti una significativa opportunità visitare gli spazi della Fiusis che, utilizzando una filiera cortissima,  ha realizzato un’idea progettuale ecosostenibile. Ci auguriamo che la collaborazione tra il nostro istituto e Confindustria Lecce possa continuare anche nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”.

Alle 11 la manifestazione si è trasferita presso la Tenuta Sant’Andrea di Muro Leccese nella quale  Confagricoltura Lecce ha fatto conoscere agli allievi dell’Istituto Tecnico Professionale Lanoce di Maglie la conduzione di un agriturismo e sperimentare direttamente taluni aspetti del lavoro agricolo e delle produzioni a km 0.

“Anche quest’anno Confagricoltura Lecce, in occasione della giornata nazionale del Pmiday,  – ha evidenziato il presidente Maurizio Cezzi – vuole contribuire ad avvicinare le nuove generazioni alle realtà dell’impresa agraria. Gli studenti hanno avuto la possibilità di connettersi e interagire con il sistema territoriale agricolo nelle diverse sfaccettature, dalla produzione alla trasformazione, dalla promozione alla commercializzazione. Siamo certi che, come per le passate edizioni, il momento rappresenti per i partecipanti un’ottima occasione di crescita e formazione personale”.

Entusiasmo alle stelle per gli studenti alle prese con il lavoro in agriturismo che hanno sperimentato se stessi nelle diverse attività riportando, come evidenziato dal dirigente Giovanni Casarano, un’esperienza indimenticabile che servirà al loro futuro: “L’Istituto Tecnico Professionale Lanoce di Maglie sostiene e promuove tutte le iniziative legate alla valorizzazione delle realtà imprenditoriali del territorio. Solo con una conoscenza della realtà in cui vivono, i nostri giovani potranno contribuire allo sviluppo economico del Salento e trovare un’opportunità di crescita personale”.

 

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Beneficiava del reddito di cittadinanza ma arrotondava spacciando marijuana: arrestato 59enne

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ALLISTE (Lecce) – Beneficiava del reddito di cittadinanza perché non svolgeva una regolare attività lavorativa ma nonostante il sostegno dello Stato arrotondava spacciando marijuana. Lelio Rizzo, 59enne, di Alliste, è stato così arrestato e confinato ai domiciliari dopo una perquisione nella sua abitazione compiuta dai carabinieri del Norm di Casarano. I militari, al termine dell’ispezione, hanno sequestrato 127 grammi di marijuana nascosti in un secchio sul balcone e buste in cellophane con ritagli circolari, nastro isolante, bilancino di precisione in casa. Sulla sostanza sequestrata è stata anche effettuata una consulenza per accertare il quantitativo di thc mentre l’uomo, su disposizione del pm di turno, è stato sottoposto ai domiciliari.

Nelle scorse ore Rizzo è comparso davanti al gip Giulia Proto per l’udienza di convalida acompagnato dal suo legale, l’avvocato Giacinto Mastroleo. Il 59enne ha precisato di aver acquistato la droga per uso esclusivamente personale fornendo, poi, delle giustificazioni ritenute non plausibili per la detenzione del bilancino e dei ritagli di busta notoriamente utilizzati per confezionare lo stupefacente. Ad ogni modo il gip, pur ravvisando i gravi indizi di colpevolezza e sottolienando il rischio di reiterare il reato, ha disposto la sostituzione dei domiciliari con l’obbligo di presentazione alla pg ritenendo che le esigenze cautelari possano essere arginate con una misura non custodiale trattandosi di droga leggera e di quantitativi non eccessivi.

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La Mantia: “Non voglio andar via, qui mi sento come a casa”

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LECCE – Contro la Lazio ha realizzato il suo primo gol in Serie A. Andrea La Mantia, attaccante del Lecce, è tornato protagonista, dopo i fasti della scorsa stagione. “Dopo il gol ho provato emozioni contrastanti – ammette -. Felice per aver segnato per la prima volta nel massimo campionato, in quello che è stato il mio stadio, lì dove sono cresciuto, andando a vedere le partite da ragazzo e facendo il raccattapalle, sognando di poter diventare calciatore. Dispiace, però, che il mio gol non sia stato utile alla squadra e alla classifica”.

Sul suo scarso utilizzo, in un reparto attaccanti davvero affollato, La Mantia è abbastanza esplicito: “Io sono a disposizione dell’allenatore, continuerò ad allenarmi sempre con il massimo impegno per metterlo in difficoltà nelle scelte”. E, sulle sirene del calciomercato, che lo vedrebbero lontano dal Salento nel prossimo calciomercato autunnale, l’attaccante taglia corto: “Non voglio andar via, qui a Lecce mi sento a casa”.

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Nardò, domani torna la Notte Bianca del Commercio

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LECCE – L’attesa è finita, torna la Notte Bianca del Commercio, in una versione invernale che prevede anche l’attesa accensione delle luminarie natalizie. Domanisabato 16 novembre, a partire dalle ore 19, il centro storico, l’anello viario esterno e le altre vie commerciali della città accoglieranno un evento “diffuso” con iniziative di musica, gastronomia, arte e cultura e con sconti e iniziative promozionali da parte delle attività commerciali, che saranno aperte per l’occasione sino a notte fonda.

“Siamo pronti – dice l’assessore alle Attività Produttive e al Turismo Giulia Puglia – con un programma molto fitto di eventi e iniziative di ogni genere: dalla musica al cibo, dalla cultura alla solidarietà e naturalmente alle occasioni commerciali. Con il momento clou che abbiamo voluto riservare all’accensione delle luminarie di Natale che proietterà la città ufficialmente nel clima di festa. La città è pronta ad accogliere tutti”.

Il programma è molto ricco e, tra le altre cose, prevede lo show cooking di piazza Battisti a cura di Spadello Bello, con musica e un dj set finale. In piazza Salandra si potranno ammirare le esibizioni degli allievi della Scuola Circense di Lecce. In via Vittorio Emanuele, invece, altri momenti dedicati alla musica live. In via XX Settembre il Rotary Club Nardò accenderà (alle ore 21) l’albero di Natale donato da Arte&Luce Luminarie s.a.s. di Muro Leccese, cui seguirà l’esibizione del duo violino-violoncello con Irene Rizzo e Luca Basile e la contestuale raccolta fondi finalizzata al restauro della statua di San Gregorio, posta sul Sedile. Tutte le altre strade interessate dalla Notte Bianca del Commercio ospiteranno piccoli eventi musicali e iniziative di animazione con artisti di strada, a cura delle attività commerciali. Spicca la volontà di fare rete delle stesse attività e di collaborare a un evento che non coinvolge solo gli operatori dell’area Duc (che ad esempio ospiteranno per una notte al proprio interno molte attività che hanno la sede fuori del perimetro del Distretto). Dedicato principalmente ai bambini, infine, il trenino a cura di Salento Open Tour che percorrerà il centro storico e l’anello commerciale e che a bordo ospiterà animazione e piccoli eventi a scopo ludico e didattico.

Il momento più significativo della Notte sarà, però, l’accensione delle luminarie, prevista per le ore 22, che illuminerrano la città per tutto il periodo delle festività natalizie. Si tratta di un progetto di Terotecna Light Design di Galatina che propone un mix molto elegante e accogliente di luci calde e fredde e il light show con un effetto “movimento” continuo che conferirà dinamismo all’intera struttura delle luminarie. Da evidenziare la presenza in piazza Salandra di un grande elemento luminoso tridimensionale (alto 4 metri), un albero conico ricoperto di luci (di 8 metri) per decorare l’ingresso del castello in piazza Battisti e la presenza diffusa di “tende” luminose sugli edifici storici della città.

La Notte Bianca del Commercio della città di Nardò è un evento nato in collaborazione con l’Unione Commercianti di Nardò, previsto nell’ambito del Distretto Urbano del Commercio finanziato dalla Regione Puglia, uno strumento di sviluppo con il quale l’amministrazione comunale intende sostenere le attività produttive. L’area del Duc comprende il centro storico, gli assi viari principali e le vie di collegamento (corso Galliano, via Principi di Savoia, via Duca degli Abruzzi, via Roma e le zone comprese tra queste e il centro storico). Si tratta della porzione della città maggiormente interessata dalla presenza di attività commerciali, artigianali e di servizi. Il Duc è stato individuato su iniziativa dell’assessorato alle Attività Produttive, di concerto con la Regione Puglia, con Confcommercio e Confesercenti.

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“Welcome Days”: il 20 e il 21 novembre a Unisalento le “Giornate della Matricola”

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LECCE – “Welcome days”, due giornate di accoglienza dedicate alle matricole per conoscere i servizi dell’Università del Salento e le associazioni studentesche, e per festeggiare assieme l’inizio di una nuova esaltante esperienza. Appuntamento il 20 e 21 novembre 2019 con due seminari informativi e una “festa” che darà spazio alla creatività studentesca.

I seminari informativi sono in programma il 20 novembre alle ore 11, nell’aula SP2 dell’Edificio Sperimentale (viale Calasso, Lecce), e il 21 novembre alle ore 12, nell’aula I5 “De Giorgi” del complesso Ecotekne (via per Monteroni, Lecce). Dopo i saluti del Rettore, saranno presentati servizi e opportunità con l’intervento dei funzionari degli uffici competenti (servizi generali, informatici e di segreteria, opportunità Erasmus+, corsi di lingua, job placement, sport, biblioteche).

Il 20 novembre, inoltre, dalle ore 16 nell’edificio 5 del acomplesso Studium 2000 (via di Valesio, Lecce), per le matricole a disposizione punti informativi sui servizi e sulle associazioni studentesche attive nell’Ateneo. In una “free zone”, infine, in programma performance artistiche e musica dal vivo e un dj set per chiudere la serata.

«In queste due giornate gli studenti e in primo luogo le matricole avranno l’occasione di conoscere tutti i servizi e le opportunità offerti dal nostro Ateneo, e sono davvero tanti e significativi, in modo da orientarsi agevolmente tra plessi e uffici universitari, trovando piena soddisfazione alle proprie attese», sottolinea il Rettore Fabio Pollice, «Saranno l’occasione per sentirsi parte della nostra comunità, per incontrarla e confrontarsi con essa, perché è e sarà sempre attraverso questo confronto dialettico che ogni studente troverà se stesso e la sua strada. Partecipare a queste giornate sarà il modo di entrare immediatamente in sintonia con lo spirito del nostro Ateneo, con quel clima sereno e solidale che si respira nelle sue aule, con quello slancio creativo che è e deve diventare sempre più la nota distintiva di questa istituzione. Un’esperienza immersiva in una realtà che propone ai propri studenti non un semplice percorso formativo, ma un’opportunità per mettere in valore il proprio potenziale umano prima ancora che professionale».

L’iniziativa si svolgerà con la collaborazione delle associazioni studentesche Radio Wau, Icaro, Focus Studenti, Freccia, Link Lecce – Coordinamento universitario, Vox Populi, Studenti indipendenti, Youthmed, LISA – Lecce International Students Association, Federazione degli Universitari, IACES Local committee, ELSA Lecce, Salento Racing Team.

 

 

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