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Nella morsa del maltempo, nuovo ciclone nel weekend

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“Non c’è tregua per l’Italia, colpita da una nuova intensa perturbazione, che nelle ultime ore ha portato piogge e temporali anche forti soprattutto al Centronord” – spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara –“ non sono mancati nubifragi in particolare su Toscana, Lazio, Umbria e sul Nordest dove si superano picchi di 70-80mm; temporali tardivi anche in Valpadana con grandinate dalla Lombardia al Friuli Venezia Giulia. Venezia ancora una volta flagellata dall’acqua alta, con 160cm di marea questa mattina e tantissimi disagi; acqua alta anche a Chioggia.

Nel frattempo ulteriori copiose nevicate interessano le Alpi, in genere dai 1000-1500m, ma a tratti più in basso su Dolomiti, Alto Adige, alta Valtellina. Su Piemonte e Valle d’Aosta la neve ha raggiunto le basse quote, se non a tratti la pianura su astigiano e Langhe, oltre che sull’Appennino savonese. Neve ad Asti e Domodossola, mentre oltre i 1500-1700m si registrano accumuli nivometrici anche di oltre un metro. Non mancano disagi sulle località montane con anche dei blackout e strade interrotte dai rami spezzati, specie in Alto Adige. Da segnalare inoltre il vento che soffia ancora forte di Libeccio e Scirocco, con raffiche di oltre 60-70km/h specie al Sud, con mareggiate.”

“Non finisce qui purtroppo, un nuovo vortice ciclonico è atteso nel weekend” – avverte Ferrara di 3bmeteo.com – “con maltempo soprattutto al Centro dove sono attesi rovesci e temporali anche di forte intensità. Non esclusi nubifragi, allagamenti e disagi in particolare tra Toscana, Umbria e Lazio, anche a Roma. Altre precipitazioni risaliranno inoltre il Nord Italia con rovesci anche intensi sul Nordest in serata e nuove nevicate sulle Alpi in genere dalle quote medie. Neve anche sull’Appennino settentrionale, fin sotto i 1000m a fine giornata su quello emiliano. Il Sud rimarrà ai margini dell’azione ciclonica, ma il vento soffierà ancora forte tra Ponente, Libeccio e Scirocco con mari molto mossi o agitati. Possibile ancora acqua alta a Venezia”

“Purtroppo non ci sono buone notizie: anche domenica e almeno nella prima parte della nuova settimana avremo a che fare con nuove perturbazioni, che riproporranno piogge e temporali soprattutto al Nord e sulle regioni centrali tirreniche. Più ai margini il resto d’Italia con precipitazioni più occasionali e occhiate di sole. Ulteriori nevicate si avranno così sulle Alpi in questo novembre che sta assumendo connotati straordinari. Le temperature saranno in generale aumento per persistenza dei venti meridionali, anche sopra le medie del periodo al Sud e regioni adriatiche” – concludono da 3bmeteo.com

 

 

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Arriva il party “Burlesq Candy Land” con l’animazione di Toni Tinelli

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CARMIANO (Lecce) – Sabato 16 novembre, il Burlesq ospiterà in console il trittico esplosivo composto da Leonardo De Paolis dj, Riccardo Invidia e Luca Giannone, nell’ambito del party esclusivo denominato “Burlesq Candy Land”.

La nota location di Carmiano, sita in via D. Donato Franco 19, alzerà il volume del suono dalle 22.30, per un sabato sera all’insegna del divertimento tra cocktail, champagne e tanta buona musica. Il popolo della notte sarà fomentato dalla voce inconfondibile di Toni Tinelli sino a tarda notte. Selezione all’ingresso.

Omaggio donna entro la mezzanotte.

 

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Raccolta differenziata a Nardò, il bilancio dei primi nove mesi

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NARDO’ (Lecce) – 11% in meno di rifiuti, 74% di differenziata, 85% la quota avviata al recupero. Il primo bilancio del nuovo servizio di igiene urbana nel territorio del comune di Nardò è molto soddisfacente e i risultati sono stati illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa al castello Acquaviva alla presenza dell’assessore all’Ambiente della Regione Puglia Gianni Stea.

Com’è noto, il 21 gennaio scorso è partito il nuovo servizio nei comuni dell’Aro Lecce 6 (Alezio, Aradeo, Collepasso, Galatone, Nardò, Neviano, Sannicola, Seclì e Tuglie) a cura dell’a.t.i. Bianco Igiene Ambientale Srl – Gial Plast Srl – Armando Muccio S.r.l., finalizzato alla separazione in alta qualità delle diverse tipologie di rifiuti differenziati da avviare a riciclo o recupero, cioè il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali a vantaggio dell’ambiente.

Positivo, quindi, il riscontro numerico per la città di Nardò. Per quanto riguarda il quantitativo di rifiuti raccolti, si è passati dalle 14 mila 211 tonnellate del periodo febbraio-ottobre 2018 alle 12 mila 660 tonnellate dello stesso periodo nel 2019, con 1551 tonnellate (e quindi l’11%) in meno grazie al nuovo servizio, quindi ampiamente oltre l’obiettivo fissato in partenza, cioè una riduzione superiore al 7%. Anche su base mensile, il dato del 2019 resta costantemente al di sotto del corrispondente dato del 2018, con l’unica eccezione di luglio, in cui nel 2019 c’è stata una raccolta di appena 20 tonnellate superiore al 2018. Particolarmente incoraggianti i numeri della raccolta differenziata: se nel 2018 (sempre tra febbraio e ottobre) la percentuale era stata del 23,92%, nel 2019 si è passati ad un più che confortante 74,08%, di quattro punti superiori all’obiettivo strategico del 70%. Il rifiuto non riciclabile, inoltre, nel 2018 incide mensilmente con valori che oscillano tra il 72 e l’80% della raccolta, mentre nel 2019 non supera mai il 29%.

Interessante anche l’analisi dei quantitativi delle singole tipologie di rifiuti: la quota più importante è quella dei biodegradabili (35,08%), poi dei non differenziati (25,92%), quindi carta (11,13%), plastica/metalli (8,92%) e vetro (8,64%). Una quota ancora più piccola per altre tipologie, come Raee, ingombranti, ecc. La quota di raccolta differenziata recuperata (quindi riciclata) a favore dell’economia circolare è un ottimo 85,56%, molto al di sopra della soglia prefigurata in partenza (50%). Infine, c’è il capitolo delle utenze. Sono in totale 24 mila 354 e la percentuale dei kit consegnati è del 95% (21056 su 22167) per quanto riguarda le utenze domestiche e del 94% per le utenze non domestiche (2056 su 2187). L’obiettivo in partenza era una copertura delle utenze superiore all’80% e anche in questo caso il lavoro svolto e il riscontro degli utenti sono stati ampiamente positivi.

Nel corso della conferenza stampa sono state anche sottolineate quelle che sono le criticità che risultano a nove mesi ormai dalla partenza del nuovo servizio. Intanto la cronica tendenza all’abbandono di rifiuti in aree extraurbane (campagne, margini di strade, aree private, persino scogliere e pinete), i conferimenti non corretti (quindi fondamentalmente una errata differenziazione) e l’utilizzo di sacchetti non compostabili. A fronte di tutto questo, l’amministrazione comunale e l’a.t.i. hanno messo in campo alcune azioni di “correzione”, come l’istituzione degli ispettori ambientali, il monitoraggio costante dei siti preferiti dagli “sporcaccioni”, il ricorso alle fototrappole, la segnalazione costante degli errori di conferimento, infine un’attenta opera di comunicazione e sensibilizzazione. Durante il periodo estivo, peraltro, si è proceduto con la pulizia delle spiagge e di tutti gli accessi al litorale, la rimozione dei rifiuti sui siti turistici più importanti e l’installazione delle isole ecologiche sugli arenili.

“Questi sono dati molto positivi – ha commentato Gianni Stea – e dimostrano il buonissimo lavoro fatto dal Comune e dal gestore, ma anche la disponibilità degli utenti. La criticità relativa agli abbandoni indiscriminati è piuttosto comune, purtroppo, su tutto il territorio pugliese e su questo serve una grande opera collettiva, è indispensabile cioè rimboccarsi le maniche e fare in modo che ognuno di noi possa sorvegliare tutti gli altri su pratiche e comportamenti vietati. Fermo restando che la Regione ha fatto e sta facendo tanto, dalle fototrappole alla pulizia delle coste, dal finanziamento dei centri comunali di raccolta alle politiche sulla plastica. Sugli impianti dobbiamo arrivare a fare in modo che ogni comune possa portare il proprio rifiuto organico non più lontano di una struttura sita nella provincia di appartenenza”.

“Stiamo facendo un gran lavoro – ha detto invece l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – e in maniera anche più rapida di quello che pensavamo, i cittadini, incivili a parte, hanno acquisito la consapevolezza di dover fare la raccolta differenziata e di doverla fare bene. L’auspicio ora è che si possa chiudere finalmente il ciclo dei rifiuti con gli impianti pubblici a servizio dei territori e con la fine di un’era in cui il rifiuto deve viaggiare tantissimo per il conferimento, con costi ambientali ed economici inaccettabili”.

“È un resoconto che ci soddisfa – ha chiuso Antonella Bianco, in rappresentanza dell’a.t.i. che gestisce il servizio – anche perché non era facile fare subito questi numeri in un contesto con 24 mila utenze. Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi fissati all’avvio, ora serve ridurre drasticamente il fenomeno degli abbandoni e poter contare su impianti decisamente più vicini”.

 

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Santa Maria al Bagno, venerdì 29 novembre cena di beneficenza a sostegno di “Io posso”

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NARDO’ (Lecce) – Venerdì 29 novembre una serata all’insegna di gusto e solidarietà al Grand Hotel Riviera di Santa Maria al Bagno, marina di Nardò. Torna puntuale anche quest’anno la CENA DI BENEFICENZA a favore di IO POSSO, il progetto solidale nazionale attuato dall’associazione salentina 2HE nato quattro anni fa con l’obiettivo di generare empowerment sulla SLA sostenendo iniziative di inclusione sociale verso i pazienti e i loro familiari.

A caratterizzare la serata, come sempre, sarà non solo la parte gastronomica, con un menù degno delle più importanti cerimonie, realizzato per l’occasione dagli chef del Grand Hotel Riviera (del gruppo CDS Hotels). Fin dalla sua prima edizione, nel giugno del 2015, la Cena di Beneficenza di Io Posso è, infatti, una festa di condivisione e sensibilizzazione, è un incontro conviviale, anche con momenti ludici e di intrattenimento per tutti, quest’anno sul tema dell’ABBRACCIO.

Durante la serata, i volontari dell’associazione saranno presenti con uno stand interno con i diversi gadget di IO POSSO tra cui le novità del Natale 2019: la piramide con diamantini e la scatola di cremini, entrambi di produzione Cioccolato Maglio di Maglie (Le) e la preziosa palla natalizia in ceramica dipinta a mano, realizzata, in edizione limitata, per IO POSSO da Margherita Nardi di Terra Umbra – Perugia (su soggetto di Nadia Esposito). Sarà proprio Margherita Nardi a presentare durante la Cena i 300 pezzi unici realizzati quest’anno per il progetto.

La Cena sarà occasione, inoltre, per illustrare i risultati raggiunti durante l’ultimo anno nell’ambito del  progetto Io Posso, già noto per aver dato vita, a San Foca di Melendugno, proprio nel 2015, a LA TERRAZZA “TUTTI AL MARE!” ideata da Gaetano Fuso, il primo accesso attrezzato al mare per immobilizzati e tetraplegici anche collegati a macchinari di respirazione assistita, che ogni anno accoglie centinaia di ospiti da tutta Italia e anche da diversi paesi d’Europa.

Per partecipare alla Cena a sostegno dei progetti inclusivi di Io Posso è necessario prenotarsi entro il 24 novembre, utilizzando la pagina web www.ioposso.eu/cena-2019/ (effettuando un versamento con carta di credito), oppure chiamando il numero 3661810331. La quota di iscrizione per persona è di € 50,00.

Start ore 20. Il Grand Hotel Riviera è in via E. Filiberto 172/174.

L’evento è realizzato anche grazie alla collaborazione di CDS Hotels, Azienda vinicola CanteleHobby Flora di Lecce, Arti grafiche Panico di Galatina, di Arte Bianca di Parabita (Le) del maestro pasticciere Antonio Campeggio.

E per la prima volta la CENA DI BENEFICENZA a sostegno del Progetto IO POSSO raddoppia. Nella stessa sera, anche nel Veneto sarà possibile cenare per sostenere IO POSSO a partire dalle 20.30 presso Il giardino dei fiori (via Batorcolo 27 San Pietro di Legnago – superstrada Verona – Rovigo). Si tratta di una iniziativa nuova, nata grazie alla collaborazione con diversi ospiti della “Terrazza” che anche durante l’inverno vogliono sostenere il progetto ma che sino ad ora non potevano partecipare alla cena per ovvi motivi geografici (per info ed iscrizioni: 3396418568 oppure 3476777260). Nord e Sud Italia si troveranno così idealmente riuniti in un abbraccio di solidarietà che non conosce confini.

“La Cena è il più tradizionale tra gli eventi di raccolta fondi che permettono di sostenere le attività della nostra associazione, che vive del contributo di supporter da ogni parte d’Italia – dice Giorgia ROLLO, presidente di 2HE. Ed è proprio pensando anche a loro che quest’anno abbiamo scelto l’immagine dell’abbraccio come simbolo che ci accompagnerà per tutta la serata, cercando di abbracciare idealmente anche i nostri “amici” fuori dal Salento”.

 

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Favori&Giustizia, in aula il magistrato Rotondano: “Mai rilevato anomalie da parte di Arnesano”

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LECCE – Nuova udienza nel processo “Favori&Giustizia” alla luce della rimodulazione del capo d’imputazione principale di corruzione in atti giudiziari. in giornata, davanti ai giudici del collegio B del Tribunale di Potenza, è stata sentita come testimone della difesa di Arnesano, l’ex pm della Procura di Lecce, Angela Rotondano, (attualmente in servizio presso il consifgio di Stato). Il magistrato è stato citato in aula per riferire dei suoi rapporti con l’ex collega Emilio Arnesano (uno dei principali imputati). Nel corso della sua deposizione la teste ha riferito di aver lavorato al fianco del collega travolto dall’inchiesta per cinque anni nello stesso pool; di non aver mai avuto nessun rilievo da muovere alle sue attività né di aver sentito voci particolari sulla sua efficienza e sulla sua dedizione al lavoro. In più il magistrato ha riferito di essere a conoscenza delle buone statistiche dell’ex collega in termini di produzione processuale. Una deposizione che si pone in netto contrasto con quanto sostenuto in aula da altre ex colleghe di Arnesano sentite sempre come teste della pubblica accusa: l’aggiunto Elsa Valeria Mignone e i sostituti Paola Guglilmi e Roberta Licci. Ma in linea con quanto riferito in precedenza dagli ex colleghi Antonio NegroAntonio De Donno e Maria Vallefuoco.

Su una delle principali contestazioni mosse ad Arnesano e al coimputato, il direttore del dipartimento di medicina del lavoro e di igiene ambientale Carlo Siciliano (nello specifico la compravendita della barca acquistato dal magistrato ad un prezzo di comodo) il pm Anna Gloria Piccininni era pronta a depositare una consulenza redatta ad aprile da un consulente (o in alternativa a chiedere l’ascolto del perito). Le intenzioni della Procura, però, si sono scontrate dapprima con l’oppposizione delle difese e infine con il rigetto del Tribunale che ha evidenziato come non fosse assolutamente necessaria ai fini della decisione.

Per Siciliano un altro punto a suo favore è stato disposto dagli stessi giudici che hanno accolto l’istanza degli avvocati Amilcare Tana e Nicola Buccico, revocando la misura del divieto di residenza a Lecce. Istanza depositata in giornata anche dagli avvocati difensori di Emilio Arnesano, i legali Luigi Corvaglia e Luigi Covella. In aula si tornerà il 13 dicembre prima del gong finale del processo atteso e confermato per il 17 gennaio quando è prevista requisitoria, discussioni e sentenza. Sul banco degli imputati compaiono anche Ottavio Narracci, 60 anni, di Fasano, ex direttore della Asl di Lecce, (avvocati Gianni De Pascalis e Cesare Placanica); il primario di Ortopedia Giuseppe Rollo, 59 anni, di Nardò, (avvocati Ladislao Massari e Renata Minafra); Federica Nestola, 33 anni, di Copertino, (avvocati Alberto e Arcangelo Corvaglia); Emanuela Carbone, (avvocato Antonio Savoia); l’avvocato Mario Ciardo, 56 anni, di Tricase, (difesa rappresentata da Gabriele Valentini e Ladislao Massari); l’avvocato Augusto Conte, 78 anni, di Ceglie Messapica, (Aldo Morlino e Carlo Panzuti).

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Falso testamento per intascare l’eredità della zia? A processo ex sindaco, il figlio e un terzo parente

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MAGLIE (Lecce) – Sarà un processo a stabilire le eventuali responsabilità a carico dei tre neo imputati eccellenti coinvolti nell’inchiesta sul testamento olografo, secondo la Procura, falsificato per poter intascare la ricca eredità di una zia. Il sostituto procuratore Donatina Buffelli ha emesso un decreto di citazione a giudizio a carico dell’ex sindaco di Maglie Antonio Fitto, 65 anni; del figlio Felice, di 39 e del parente Domenico Guglielmi, 58, di Chieti. I tre indagati rispondono di falsità in testamento olografo, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e falso materiale commesso da privato.

A mettere in moto le indagini era stato Raffaele Fitto, fratello di Antonio, e persona offesa con l’avvocato Ladislao Massari. L’imprenditore, attivo nella produzione di olio e vittima di un sequestro di persona oltre trent’anni fa, sollevò forti dubbi sull’autenticità dei due testamenti uno, invece, è risultato autentico) lasciati dalla zia Luigia deceduta l’11 maggio del 2017. In ballo c’era un’eredità pesante e consistente: parecchi immobili e terreni dall’elevato valore economico, tra Maglie e Scorrano. Formalizzata la denuncia, è stata avviata l’indagine per accertare la veridicità dei testamenti.

Secondo gli accertamenti supportati da una consulenza grafologica (consulenti l’ingegnere Sergio Frontini per Antonio Fitto e il dottore Maurizio Scalese, per Raffaele Fitto) i tre indagati avrebbero depositato un testamento olografo falso a firma apparente di Luigia Fitto, deceduta l’11 maggio del 2017, presentandolo per essere pubblicato presso il notaio il 16 maggio del 2017.

In particolare, il ritenuto dalla perizia olografo e quindi vero dalla perizia indicava erede universale Antonio Fitto. Mentre il testamento ritenuto apocrifo stabiliva, in maniera difforme dal precedente, che tutti i beni ubicati a Maglie fossero devoluti ad Antonio Fitto e che tutti i beni a Scorrano fossero invece devoluti a Maria Domenica Guglielmi, Giuseppe Guglielmi e Domenico Guglielmi.

In base alla difformità dei due testamenti il secondo non prevedeva un legato in favore della Camera di Commercio di Lecce di un immobile sito a Maglie per una borsa di studio a nome del defunto padre della zia, né l’onere di cura della cappella gentilizia presso il cimitero comunale di Maglie a carico di Antonio Fitto.  In tal modo si sarebbero procurati vantaggi patrimoniali che non sarebbero stati loro attribuiti in forza del primo testamento.

Antonio Fitto, Felice Fitto e Domenico Guglielmi sono difesi, rispettivamente, dagli avvocati Salvatore Nisi; Francesco Vergine e Francesca Ficca, quest’ultima del Foro di Chieti. L’inizio del processo è fissato per il 6 marzo prossimo davanti al giudice monocratico della seconda sezione penale Silvia Saracino. 

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Tre furti nella notte: colpiti negozio in centro, pizzeria e area di servizio: magro il bottino

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LECCE/ NOVOLI/ MARTANO – Un furto tentato e due riusciti, ma dal bottino misero. È il bilancio della notte di furti andata in scena tra Lecce, Novoli e Martano, dove alcuni malviventi hanno preso di mira uno storico negozio leccese, una pizzeria ed un’area di servizio già colpita anche nel recente passato.

In città, i ladri hanno tentato di svaligiare il negozio di articoli per parrucchieri “Tana”, che sorge lungo viale Otranto. Dopo avere mandato in frantumi la porta a vetri d’ingresso, i banditi avrebbero avuto il tempo soltanto di darsi alla fuga perché disturbati dall’allarme. Sul caso indagano gli agenti di polizia.

Ha fruttato appena 50 euro in monetine invece il furto messo a segno nella notte a Novoli, ai danni di una pizzeria in via Sicilia. Forzata una finestra, i ladri si sono dileguati con i pochi spicci contenuti nel registratore di cassa. Sul posto, oltre ai carabinieri, anche le guardie giurate della “Velialpol”.

Il terzo furto è stato messo a segno ai danni della “Total” che sorge sulla Martano – Soleto: dopo avere infranto una vetrata con un masso, i malviventi hanno asportato pacchi di sigarette ed altra merce dagli scaffali, per poi dileguarsi quando sul posto sono intervenute le guardie giurate di un istituto di vigilanza privato. I banditi – almeno quattro persone, tutte incappucciate – sono fuggiti a bordo di una Bmw station wagon.

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Terrorizzavao giovane disabile sulla sedia a rotelle con rapine ed estorsioni: in tre a processo

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TUGLIE (Lecce) – Spietati, incuranti di avere di fronte un giovane disabile, avrebbero sfogato istinti da bulli per estorcere e rapinare motorino e soldi al ragazzo, facile bersaglio su cui accanirsi per le sue precarie condizioni psico-fisiche. Una brutta storia di presunte prevaricazioni ai danni di un 26enne, di Tuglie, affetto da un lieve deficit mentale, è finita in un’aula di Tribunale. Sul banco degli imputati compaiono i presunti aguzzini: Gianpiero Negro, di 46 anni; Jonathan Negro, di 30 e Gianni Barbaro, di 29, tutti di Tuglie. Rispondono di rapina ed estorsione aggravata in concorso sulla scorta delle indagini condotte dai carabinieri del posto sotto il coordinamento del pubblico ministero Massimiliano Carducci.

L’istruttoria a carico dei tre è in corso davanti ai giudici della prima sezione penale (Presidente Stefano Sernia). Nei giorni scorsi in aula sono stati sentiti due testi e uno dei tre imputati si è sottoposto ad esame e controesame. Era presente anche la persona offesa che non si è costituito parte civile. Defilato, accompagnato da un paio di amici, e su una sedia a rotelle ma ha seguito con attenzione l’intera udienza. Il processo è stato aggiornato a gennaio quando è prevista requisitoria, discussione della difesa (avvocato Mario Coppola) e camera di consiglio.

Gli episodi di bullismo ai danni del ragazzo (all’epoca appena maggiorenne) sarebbero iniziati alla fine di dicembre del 2012. Il branco avrebbe costretto il 19enne a farsi consegnare 95 euro in contanti, a titolo di riconsegna del ciclomotore Atala Master, sottratto giorni prima nel corso delle festività natalizie da alcuni soggetti mai identificati. Con modi tracotanti e spavaldi, il terzetto avrebbe prospettato al 19enne il pagamento di quella somma come l’unico modo per poter rientrare in possesso del tanto amato ciclomotore intimandogli di non sporgere denuncia ai carabinieri.

Gli abusi e i soprusi, però, sarebbero proseguiti. Nel marzo del 2013, infatti, secondo le indagini condotte dai carabinieri della locale stazione, in casa della vittima si sarebbe presentato il solo Barbaro. Il 30enne avrebbe bussato alla porta di casa del ragazzo costringendolo a consegnare il contrassegno identificativo montato sul suo ciclomotore. Di fronte alle rimostranze della vittima, Barbaro avrebbe provveduto personalmente a smontare il contrassegno fissato sul motorino utilizzando un giravite e a portarlo via. Il branco, con tutti i suoi effettivi, sarebbe ritornato alla carica alcuni giorni dopo e lo avrebbe fatto compiendo una rapina ai danni del 19enne per pochi spiccioli.

Secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori, i tre “teppisti” si sarebbero impossessati del denaro contenuto nel portafogli del ragazzo, appena 15 euro, con una serie di intimidazioni e minacce. Barbaro avrebbe intimato il giovane disabile ad uscire da un bar e a seguirlo all’interno di un altro locale pubblico proferendo espressioni del tenore: “Vieni fuori o ti spacco la faccia”. Nel chiuso del secondo bar erano presenti gli altri due complici che avrebbero indirizzato al ragazzo ulteriori minacce: “Se non paghi spacchiamo la faccia a te e a tuo padre”; “Se non cacci tutti i soldi che hai in tasca mando gente a casa e mi piglio il tuo motorino”.

L’accanimento sarebbe proseguito nonostante la vittima mostrò il portafoglio per far vedere che aveva con sé solo poche monetine. Ai bulli, però, anche quei 15 euro sarebbero andati bene. Dopo l’ultima vessazione il giovane disabile decise di denunciare gli abusi subiti presentandosi in caserma e mettendo in moto l’indagine che ha consentito di identificare e denunciare i suoi presunti aguzzini ora sul banco degli imputati in attesa del verdetto.

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Alla presidenza del Consorzio ASI un uomo di Mellone: Massimo Albanese. L’area Emiliano punta su Piconese alla direzione

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LECCE – Massimo Albanese, uomo dello staff di Pippi Mellone che si occupa di progettazione europea, è il nuovo presidente Consorzio Asi: è la scelta presa nel pomeriggio dall’assemblea dei sindaci. L’ingegnere Paolo Arturo Maccagnano non ha ottenuto nulla: eppure si vociferava che fosse in pole position. Ciciriello, commissario Asi, che ha preso il posto di Angelo Tondo (eliminato prima del tempo con un colpo di scena da Pippi Mellone), esce definitivamente di scena. Tre uomini al vertice: Marti, uomo vicino a Salvemini e Delli Noci, Antonio D’Amico e Raffaella Filoni (imprenditrice del sud Salento) sono nel Cda. Salvatore Piconese dovrebbe diventare direttore generale (è in pole position), supportato dalla corrente Emiliano: sembra che abbia scalzato Giuseppe Taurino. Gli altri nomi in campo sono Manera e Stomeo. Asi significa Area per lo Sviluppo Industriale: sono sei gli agglomerati industriali oggi esistenti: Lecce-Surbo; Galatina-Soleto; Nardò-Galatone; Gallipoli; Tricase-Specchia-Miggiano; Maglie-Melpignano.

I sei agglomerati occupano circa 1312 ettari e formano, insieme alle numerose aree PIP comunali, le Aree-Sistema oggetto del programma di intervento strutturale. Dagli anni ‘70 ad oggi, però, non sembra che i Consorzi siano riusciti a creare tutte queste opportunità di sviluppo, ma questa è un’altra storia.

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La bomba ecologica tra Surbo e Lecce all’attenzione della Regione. Polizia ambientale nella ex discarica D’Aurio

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LECCE – Due cave colme di rifiuti speciali spaventano i residenti di Surbo. Amianto, lavatrici, elettrodomestici vari e chissà quante altre cose. La discarica D’Aurio, che prima apparteneva alla SASPI, consiste in due cave: la prima riempita di rifiuti a noi ormai ignoti, con guaina distrutta dagli incendi e un fotovoltaico costruito sopra con soldi pubblici; la seconda, invece, scoperta con amianto e vari scarti a cielo aperto. Siamo a Lecce, ma a soli 500 metri dalle abitazioni di Surbo. Ma cosa è successo in questi ultimi vent’anni lo sanno in pochi. Ne parliamo da due anni, ma la stampa locale sembra non essere interessata: la Rai sì, perché ha contattato la nostra redazione e ha utilizzato la nostra inchiesta. Qualcuno ha preso i fondi per il fotovoltaico e poi lo ha abbandonato su una montagna di rifiuti. Chi gestisce una discarica che dovrebbe essere bonificata e consegnata alla cittadinanza sotto forma di polmone verde, secondo le leggi vigenti, ma che in realtà è una bomba ecologica di dimensioni enormi? Le domande sono tante e dopo la nostra inchiesta del 2017 nessuno è riuscito a dare risposte. Angela Valli, assessore all’Ambiente del Comune di Lecce attende l’Arpa: bisogna capire se i terreni siano contaminati, poi, comunque vada, ci vorranno i soldi per una bonifica definitiva con riqualificazione dei luoghi.

LA VISITA DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE GIANNI STEA E DELLA POLIZIA AMBIENTALE 

Le istituzioni si sono messe in moto, prima con la nostra inchiesta di due anni fa, ora con le proteste di Gianluca Scozzi, residente di Surbo e referente di Sentire Civico, che è riuscito a convincere l’assessore regionale Gianni Stea a visitare le discarica D’Aurio. La politica ha unito le forze, da Puglia Popolare (coordinata da Luigi Mazzei e da Oronzo Vergine a Surbo) a Forza Italia: consiglieri comunali (c’era anche Oronzino Tramacere), dirigenti di partito e istituzioni hanno deciso di fare chiarezza una volta per tutte: in mattinata hanno accompagnato l’assessore all’Ambiente nella discarica per una visita che è durata circa 2 ore. La polizia ambientale era presente e si è messa in moto: nessuno si era mai rivolto a loro. La situazione è inquietante. Mercoledì si terrà il tavolo tecnico regionale attivato da Stea per chiarire la questione dell’abbandono della discarica D’Aurio, che sorge sulla strada di Torre Chianca, dietro la Chiesetta storica, a due passi da Surbo.

IL MISTERO DEI GESTORI 

Nel 2018, all’ingresso della discarica campeggiava un grande cartello che spiegava a tutti che su quel suolo ci ha lavorato il Gruppo Waste Mana, con sede in via Zanardelli,99. In quella sede non c’è nessuna traccia di quel gruppo.  “Discarica controllata per rifiuti solidi urbani“- recita l’avviso, ma di controllato c’è stato veramente ben poco. Il rame è stato rubato, i pannelli vandalizzati, i pozzetti distrutti, la guaina della discarica bruciata dagli incendi causati dalle sterpaglie. C’è un albero caduto. Le pecore pascolano nei paraggi, dentro terreni che potrebbero essere contaminati da rifiuti speciali. Il vento soffia sull’amianto rotto e su cumuli di rifiuti dimenticati in un luogo indifferente, silenzioso e pieno di enormi pozzanghere dopo la pioggia.

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Sabato Tesoretto

Lecce, piano di riqualificazione della viabilità cittadina: al via i lavori del II Lotto

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LECCE – Partiranno lunedì 18 novembre i lavori di riqualificazione della viabilità cittadini inseriti nel II Lotto funzionale del Piano Triennale delle Opere Pubbliche.

Completati i lavori del I Lotto che hanno interessato 15 importanti vie della città (le vie L. Pasteur, Acquaviva, P. Stomeo, M. Bellisario, Vecchia Cavallino, G. Cavalcanti, via Borromini, via D. Personé, via F. Rigliaco, via S. Mercadante, via P. Cafaro, via T. Di Lampedusa, Flumendosa, Scrivia, Biferno) – da lunedì si darà avvio al II Lotto che interesserà tre importanti arterie di Lecce: via Camassa, via Giammatteo e viale della Libertà.

E sarà via Camassa la prima via interessata dagli interventi di rifacimento del manto stradale e della segnaletica stradale orizzontale e verticale.

“Anni di mancata manutenzione – dichiara il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Delli Noci – hanno portato ad una condizione precaria della viabilità cittadina in termini di decoro e di sicurezza stradale. Siamo al lavoro e, sia attraverso un attento monitoraggio del settore Lavori Pubblici sia attraverso le segnalazioni dei cittadini, stiamo continuando a stilare un elenco delle vie che necessitano di un totale rifacimento del manto stradale.

Questo secondo Lotto ci permetterà di riqualificare 3 importanti arterie cittadini particolarmente trafficate. Concluso anche questo II Lotto ci concentreremo sui prossimi interventi in base ad un elenco di priorità e urgenze. In questi giorni inoltre stiamo procedendo al ripristino di alcune strade che, a causa delle copiose piogge, risultano particolarmente dissestate”.

 

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“Zac colpito al cuore”, domani il secondo appuntamento col “Teatro in Tasca” di Koreja

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LECCE – Secondo appuntamento col “Teatro in Tasca”. Domenica 17 novembre alle ore 11 e alle ore 17.30 in scena “Zac colpito al cuore” una coproduzione che vede insieme Il Laborincolo, Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata e PaneDentiTeatro.

Sono Zac, scrivo storie d’avventura. Questo è tutto. Così si presenta il protagonista di questo spettacolo, sicuro di sé e abile nell’inventare storie di draghi e cavalieri coraggiosi. Sembra tutto perfetto, finché non gli chiedono di scrivere una storia d’amore. Ma l’amore non fa per lui: “L’amore non ha nulla in comune con il coraggio e l’avventura!” Lo scrittore dal “cuore di ghiaccio” si ritroverà, suo malgrado, coinvolto in una storia tra sogno e realtà, fatta di conigli che si vogliono sposare, tenere effusioni, canzoni sdolcinate e promesse di matrimonio: proprio la storia rifiutata da Zac! Il problema è che il nostro scrittore ha chiuso sotto chiave il proprio cuore e non lo vuole ammettere. E allora, cosa farà Zac in questa storia d’amore? Cederà al richiamo della volpe che risolve tutto in un boccone? Oppure troverà il coraggio di liberare il proprio cuore? Ma per fare questo ci vuole coraggio!

In scena un attore e dei muppets animati a vista, un dialogo tra elementi reali e simbolici, i personaggi di un sogno: un coniglio in giacca e cravatta ubriaco d’amore, la sua amata che danza in un candido abito da sposa, una volpe affamata che si muove in silenzio, come l’ombra nera di Zac uscita dal suo specchio. Una scena essenziale, una storia costruita con elementi semplici ma vivi e veri che sanno parlare a tutti di un tema che va dritto al cuore: la paura di amare.

Proseguono gli appuntamenti con la NOVITÀ di quest’anno: i laboratori di CULTURAMBIENTE Group, un network di 3 realtà pugliesi che lavorano da oltre 10 anni al servizio dell’ambiente. Prima di ogni appuntamento domenicale, alle ore 10 e 16.30, un laboratorio di riuso creativo dedicato agli spettatori più piccoli per raccontare, attraverso oggetti comuni, tappi e bottiglie di plastica, rotoli di carta igienica e pagine di giornale, come ogni piccolo gesto sia importante per la sostenibilità ambientale: un concetto pratico e alla portata di tutti, con un po’ di creatività e buona volontà. Titolo del laboratorio Leggiamo con il cuore.

TEATRO IN TASCA è un progetto di Koreja realizzato con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, – FSC Fondo per la Coesione 2014-2020, Unione Europea, Regione Puglia Assessorato Industria Turistica e Culturale, PiiiL Cultura –Comune di Lecce e Teatro Pubblico Pugliese. Partner Provincia e Polo Biblio Museale di Lecce.

Ingresso €6 – Si consiglia la prenotazione

Per info: tel. 0832/242000 – www.teatrokoreja.it.

 

 

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Una busta con minacce e proiettile per Antonio Conte: scatta la sorveglianza per il mister dell’Inter

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MILANO/ LECCE – Minacce ed un proiettile in busta per il leccese Antonio Conte, attuale allenatore dell’Inter.

L’ex ct della Nazionale, già allenatore di Juventus e Chelsea, ha ricevuto una missiva dal contenuto intimidatorio, che ha fatto scattare tutte le misure di precauzione necessarie, come la sorveglianza presso l’abitazione dell’allenatore salentino nonché della sede dell’Inter.
Dei fatti sono state informati sia alle forze dell’ordine sia la dirigenza del club neroazzurro. Dal momento che non vi sarebbero attriti né con la tifoseria né con società o calciatori, gli investigatori sospettano che si sia trattato del gesto di un mitomane.

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“Chiamatemi per nome”: il cortometraggio di un giovane aspirante regista e attore salentino.

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NARDO’ (Lecce) – Si chiama “Chiamatemi per nome”, il cortometraggio di un giovane aspirante regista e attore neritino dalle origini napoletane. Dino Asfaldo, 22enne, di Nardò, è riuscito a realizzare un cortometraggio contro il bullismo a zero budget, con una storia molto emozionante. Lui ha la passione per il cinema e le serie televisive. Sin da piccolo coltiva questo sogno nel cassetto e speriamo che riesca a realizzarlo quanto prima.
Con questo corto ha incuriosito e emozionato molte persone ed è riuscito a rientrare nel concorso per il festival David di Donatello 2020 .

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Continuano i lavori di rifacimento del manto stradale: lunedì 18 si riparte. Ora tocca a via Camassa

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LECCE – Partiranno lunedì 18 novembre i lavori di riqualificazione della viabilità cittadini inseriti nel II Lotto funzionale del Piano Triennale delle Opere Pubbliche.

Completati i lavori del I Lotto – che hanno interessato 15 importanti vie della città (le vie L. Pasteur, Acquaviva, P. Stomeo, M. Bellisario, Vecchia Cavallino, G. Cavalcanti, via Borromini, via D. Personé, via F. Rigliaco, via S. Mercadante, via P. Cafaro, via T. Di Lampedusa, Flumendosa, Scrivia, Biferno) – da lunedì si darà avvio al II Lotto che interesserà tre importanti arterie di Lecce: via Camassa, via Giammatteo e viale della Libertà.

E sarà via Camassa la prima via interessata dagli interventi di rifacimento del manto stradale e della segnaletica stradale orizzontale e verticale.

“Anni di mancata manutenzione – dichiara il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Delli Noci – hanno portato ad una condizione precaria della viabilità cittadina in termini di decoro e di sicurezza stradale. Siamo al lavoro e, sia attraverso un attento monitoraggio del settore Lavori Pubblici sia attraverso le segnalazioni dei cittadini, stiamo continuando a stilare un elenco delle vie che necessitano di un totale rifacimento del manto stradale. Questo secondo Lotto ci permetterà di riqualificare 3 importanti arterie cittadini particolarmente trafficate. Concluso anche questo II Lotto ci concentreremo sui prossimi interventi in base ad un elenco di priorità e urgenze. In questi giorni inoltre stiamo procedendo al ripristino di alcune strade che, a causa delle copiose piogge, risultano particolarmente dissestate”.

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Mercatini natalizi, Poli Bortone e Scorrano:”Amministrazione Salvemini dice no a chi chiede semplicemente di lavorare”

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LECCE – “Ormai è una triste costante: il governo cittadino Salvemini dice no a chi chiede semplicemente di lavorare. Probabilmente non si accorge questo governo della crisi profonda che ha investito l’Italia e soprattutto il nostro Mezzogiorno.” Lo affermano in una nota Adriana Poli Bortone  e Gianpaolo Scorrano. “Il no questa volta è agli ambulanti di piazza Libertini,ma anche a tutti quanti gli altri operatori del settore del commercio che hanno chiesto di partecipare ai mercatini natalizi. Di mercati natalizi,in pratica  ce ne è solo uno,con 35 posti più o meno già assegnati a chi ha fatto la domanda fuori termine  (cioè prima ancora del bando)  e anche questa è una singolarità dell’amministrazione

Salvemini. Da quello che ci hanno riferito gli uffici nei giorni scorsi, le domande sono 11. Lecce è ricca di piazze e piazzette, il Natale dello scorso anno è stato una tristezza.  Una città piena di angoscia piuttosto che di vita. Perché  allora come abbiamo chiesto in commissione, non rivitalizzare tutte quante le piazzette  con i diversi mercatini del Natale, semmai tipizzando i mercatini stessi. Basta un po’ di fantasia e semmai un po’ di accortezza  anche verso quelle nuove povertà che non possono essere solo enunciate,ma alle quali bisogna andare incontro.  Nonostante  la matrice ideologica di sinistra  il governo cittadino si connota sempre più per  un’assenza totale di senso della socialità. La socialità si vede nei fatti concreti,nella quotidianità dell’azione amministrativa e soprattutto andrebbe messa da parte quella forma di alterigia che nulla ha a che fare con la socialità stessa.”

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A spasso con zaino pieno di scarpe contraffatte, in casa altre 52 paia: nuovi guai per un 34enne

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GALLIPOLI (Lecce) – Già in passato denunciato e condannato per commercio di prodotti falsi, ci è ricascato. Nuovi guai per un 34enne di origini senegalesi, fermato ieri mattina dagli agenti della squadra volanti del commissariato di Gallipoli.

L’uomo è stato notato dai poliziotti mentre si spostava per le strade della Città Bella. Sulle spalle uno zaino, da subito apparso sospetto, quantomeno perché sembrava contenere qualcosa di voluminoso e pesante.

Così gli agenti l’hanno fermato per effettuare un controllo, scoprendo che portava con sé ben sei paia di scarpe contraffatte. Il 34enne, tra l’altro, non aveva con sé documenti di identità, così è stato condotto in commissariato.

Solo da ulteriori approfondimenti, una volta identificato, sono emersi tutti i suoi precedenti insieme all’attuale provvedimento di affidamento ai servizi sociali a cui era sottoposto. Non solo. Lo straniero aveva anche il permesso di soggiorno, per lavoro autonomo, scaduto, per il quale aveva già inoltrato istanza di rinnovo. Istanza che sarà valutata dalla divisione immigrazione della questura di Lecce, a cui è stato segnalato. Ma non è finita qui.

L’attività degli agenti si è poi spostata in città, a Lecce, dove il 34enne ha dichiarato di essere domiciliato. Quando sono giunti nella sua abitazione hanno scovato, nascoste in buste di plastica, altre 52 paia di scarpe, anch’esse contraffatte. Insieme alle calzature c’era anche un vecchio ferro da stiro utilizzato dal commerciante abusivo per attaccare le etichette di note griffe quali Fila, Puma, Adidas, Converse, Nike e Saucony, sulla merce falsa.

Al termine dei controlli, il 34enne è stato denunciato per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e le 58 paia di scarpe sono state sequestrate e poi distrutte.

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“Illegittimi i criteri adottati dal Comune”: accolto ricorso di un contribuente su avviso accertamento Imu

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MONTERONI (Lecce) – Con una recente sentenza la Commissione Tributaria Provinciale di Lecce (Presidente Giovanni Romano) ha accolto il ricorso di un contribuente di Monteroni di Lecce, l’architetto Daniela De Tommasi, relativo ad un avviso di accertamento IMU per l’anno di imposta 2012 (sentenza n. 2013/2019). Nel provvedimento è stata evidenziata l’illegittimità dei criteri adottati dal Comune di Monteroni per la determinazione del valore delle aree edificabili, ubicate in zona B1, laddove è ubicato il terreno della ricorrente.

In particolare, il Comune di Monteroni di Lecce, sulla base di un’apposita delibera, aveva stimato in 200 euro il valore venale delle aree edificabili (site in zona B1) di proprietà del contribuente, ai fini dell’imponibile IMU. Tale valutazione è stata impugnata dalla ricorrente, assistita dagli avvocati Marica De Luca e Mario De Ventura, mediante esame comparativo di atti di compravendita relativi a terreni edificabili in zona “B1”, siti in contesti analoghi a quello oggetto di controversia. Le doglianze del contribuente su tale punto hanno trovato accoglimento da parte della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce che ha rideterminato il valore al metro quadro dei terreni, ai fini del calcolo dell’imposta, diminuendo notevolmente l’importo da 200 euro a 130 euro al metro quadro.

La diminuzione operata dai Giudici tributari, peraltro, coincide perfettamente con il valore che il medesimo Comune di Monteroni, con delibera relativa all’anno di imposta 2019, ha attribuito ai terreni ubicati nella medesima zona del bene oggetto di controversia. La sopravvenuta delibera comunale è stata depositata dalla difesa del contribuente proprio al fine di sottolineare che il valore attribuito dal Comune ai fini IMU per l’anno di imposta 2019 poteva in realtà essere congruo già a partire dall’anno 2012, anno di imposta oggetto del ricorso.

Sarà interessante ora verificare quali effetti possa produrre tale sentenza, di indubbio favore per il ricorrente, anche nei confronti di altri cittadini che, trovandosi presumibilmente nelle medesime situazioni del contribuente vittorioso, vorranno tutelare le proprie ragioni.

 

 

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Sorpreso con la cocaina in tasca, in camera ne nascondeva altri 4 grammi: ai domiciliari

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LECCE – Andava a spasso con la cocaina in tasca. Il malcelato nervosismo quando si è trovato al cospetto degli agenti non l’ha aiutato a sfuggire dai guai, anzi.

E’ scattato l’arresto, ieri pomeriggio, per T.S., 32enne leccese già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato fermato  per un controllo dagli agenti della sezione volanti della questura di Lecce in via Bernardino Realino, nella zona della stazione ferroviaria. Ad insospettire da subito gli agenti è stato il suo atteggiamento, che faceva presagire che avesse qualcosa da nascondere.

Ed infatti, sottoposto a perquisizione personale, il 32enne aveva addosso una bustina in cellophane trasparente chiusa all’estremità con del nastro adesivo e contenente poco più di un grammo di cocaina. A quel punto gli agenti hanno esteso i controlli anche alla sua abitazione, dove hanno scovato, nascosta in camera da letto, un’altra bustina identica alla prima e contenente quattro grammi della stessa sostanza stupefacente.

La droga è stata posta sotto sequestro mentre per il 32enne, al termine delle formalità di rito, è scattato l’arresto. Ora è ristretto ai domiciliari, su disposizione dell’autorità giudiziaria.

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