di Oronzo Perlangeli
CAMPI SALENTINA (LECCE) Al giro di boa dei fatidici primi 100 dell’amministrazione di Alfredo Fina, l’ex assessore ai lavori pubblici Angelo Sirsi oggi coordinatore del Comitato di Azione Civile Campi – Europa in una analisi fatta sul lavoro svolto dalla compagine uscita vincente dalle scorse elezioni ci ha illustrato quella che è la sua visione dello stato dell’arte su quanto fin qui fatto:
“Il resoconto sull’attività effettuata nei primi 100 giorni di un’Amministrazione è diventato, negli enti locali, un “appuntamento” comunicativo consueto a qualunque latitudine. L’obiettivo è quello di rendere conto ai cittadini del lavoro avviato, la capacità di affrontare i problemi e le attività svolte su temi prioritari. Il resoconto sui primi 100 giorni di governo rappresenta cioè una sorta di primo giudizio sul metodo adottato e sull’impronta amministrativa data dalla maggioranza che ha ricevuto la fiducia degli elettori. Ma dalla maggioranza di Campi silenzio assoluto, come mai?
Intanto ci si aspettava che quel discorso preelettorale di pacificazione politica e sociale venisse per lo meno avviato, se non altro recuperando non solo i contatti ma soprattutto il dialogo e la disponibilità collaborativa con tutte le associazioni e i comitati esistenti sul territorio.
Insomma ci si aspettava una giunta piena di idee nuove (ironia la lista si chiama Idea Campi) e di grandi progetti per il futuro della nostra Città, invece, da questi primi 100 giorni e dalle linee programmatiche approvate in consiglio comunale, si è dimostrata ad ora una giunta priva di scelte strategiche. Ridurre la programmazione delle linee ad un minuto e 25 secondi da parte del consigliere capogruppo (e non del Sindaco), significa non riconoscere la giusta importanza a quei settori che dovrebbero essere il cuore pulsante dell’amministrazione: Ambiente, Cultura, Lavori Pubblici, Politiche Comunitarie.
Il settore Ambiente non si può “liquidare“ con 10 righe di programmazione per cinque anni in cui il cuore del programma è testualmente: ”Gli obiettivi strategici nel solco di una incessante opera di sensibilizzazione saranno quelli di responsabilizzare il cittadino affinché si differenzino meglio i rifiuti e una lotta senza quartiere a chi abbandona i rifiuti sul territorio con l’installazione di foto trappole. Si pone infine l’obiettivo di sviluppare la mobilità sostenibile attraverso la realizzazione del programma E.L.E.N.A.”
Per molti, quasi tutti, il programma comunitario ELENA è solo un nome proprio di persona, per cui se proprio lo si vuole ricordare è bene comprenderlo, studiarlo e spiegarlo alla comunità, altrimenti si farebbe meglio a non citarlo.
In cima alle agende di tutti gli amministratori pubblici di qualunque città del mondo, sia essa piccola, media, grande, di tutti i potenti della Terra, vi è il tema dei cambiamenti climatici, della riduzione di CO2 nell’aria, della salvaguardia dell’ambiente e della terra che abbiamo il dovere di preservare per il futuro dei nostri figli. Ogni anno, nel mese di Dicembre, si svolge a Parigi il World Efficiency Solutions. Bisognerebbe andare almeno una volta, o leggerne le relazioni conclusive, per capire il pericolo che corre la Terra e di conseguenza chi la abita.
Inseguire tutti i giorni i topi, ossessionati dalle reazioni e i consensi dei social, (per carità è un problema anche quello) non può rappresentare l’azione amministrativa di un intero mandato, soprattutto se ci si distrae e si perde l’unica occasione che capita di acquistare – grazie ad un finanziamento del precedente Governo di 90 mila euro per aree a verde , abbattimento di barriere architettoniche e sicurezza – delle foto trappole ambientali mobili per punire chi abbondona i rifiuti nelle campagne.
La sicurezza ambientale è una priorità assoluta, e perdere questa occasione senza pesare sul bilancio comunale è da persone distratte e superficiali. Se non si ha questa consapevolezza sull’ambiente non si possono avere idee e strategie, non ci si può certo aspettare la presentazione di un grande progetto sull’economia circolare dei rifiuti. Ma si inseguono i topi….
Mi permetto di dare un suggerimento. Tra circa 6 mesi sarà completata un’opera importantissima, la Ciclovia dei Due Mari, pensata, voluta, progettata e approvata con D.G.C. 185/2015 dall’allora Assessore e fatta finanziare.
Per non farla restare un’opera sottoutilizzata sarebbe opportuno cominciare a programmare un piano per la sua valorizzazione, un piano di mobilità green che abitui ed educhi i cittadini, coinvolgendo le scuole e le associazioni, a lasciare le auto e utilizzare la bicicletta per gli spostamenti quotidiani. Questa buona prassi ridurrebbe enormemente l’inquinamento.
I lavori pubblici: è assai risaputo che si vivrà di rendita per i prossimi 5 anni grazie alle opere progettate e fatte finanziare dalla precedente amministrazione (Ex Tribunale, Scuola Aldo Moro , Dissesto idrogeologico via Lombardia, Voragine Bignone, Ex distretto scolastico, Oasi del canale della Lacrima, Periferia Est di Campi). Nei prossimi anni si dovranno solo appaltare.
Sul cimitero invece non si hanno notizie, eppure in campagna elettorale la promessa fu: “risolveremo nei primi 100 giorni”.
Si può fare moltissimo invece per dare un nuovo assetto urbano alla Città, si può pensare ad una SUS integrata di territorio. Vedremo….
La rivoluzione del settore Cultura promessa in campagna elettorale non si né è vista nè programmata. Che ne è stato del Premio Carmelo Bene? Il polo unico della Cultura? In attesa che l’UNESCO dichiari patrimonio immateriale dell’umanità Campi Festival Estate, con la replica di due commedie in vernacolo e un piccolo spettacolo per bambini, sperando sempre nella diretta su RAI DUE, intanto sulla Terra, nel mondo reale, è scaduto un bando, al quale non si è partecipato, di 100 mila euro a fondo perduto e riservato alla riqualificazione delle biblioteche comunali. Si è persa un’altra occasione per dotare di strumenti multimediali, nuovi arredi, e nuovi e più ampi servizi all’utenza. Vi erano tre presupposti per partecipare: che la biblioteca fosse di proprietà del Comune, essere in una delle 6 regioni meridionali svantaggiate (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata), ed essere inserito come Comune nell’elenco 2018/2019 di “Città che Legge”. In Italia ci sono inserite 470 Città, 71 in Puglia,32 in provincia di Lecce tra cui Campi. Probabilmente l’assessore non lo sa, ma il dirigente del settore cultura dovrebbe sapere che l’allora delegato del Sindaco alla Città del Libro, volle la partecipazione, per la prima volta, all’avviso pubblico, riuscendo ad inserire Campi nell’elenco di “Città che Legge”.
Insomma, nessuna visione di Città futura, nessun progetto d’insieme, se dovessimo giudicare dai primi 100 giorni, l’azione amministrativa non lascia presagire nulla di buono”.La
The post Campi Salentina, i primi 100 giorni dell’amministrazione Fina secondo Angelo Sirsi appeared first on Corriere Salentino.