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“Una pedalata per la vita”, in bicicletta per le vie di Lecce per sensibilizzare alla donazione del sangue

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LECCE – “Donare è un gesto semplice, spontaneo che rende felice chi lo riceve, ma soprattutto chi lo fa”; il dono diventa navicella di alleanza, di amicizia, di tributo amorevole che eleva il valore etico-morale di una comunità, la nostra”. 

E’ questo il leitmotif della manifestazione del 19 maggio organizzata dal Comitato “Un cordone per la Vita” e fortemente voluta dalla sua presidente Alessia Ferreri e dall’A.S.D. Salento e-cycling, nonché patrocinata dalla Asl di Lecce e dal Comune di Lecce, e dedicata alla sensibilizzazione e informazione della donazione di sangue cordonale in particolare e della donazione in generale (di sangue, cellule, organi, tessuti, midollo, ecc).

L’ evento si inserisce nell’ambito di un progetto integrato, complesso e unico in Puglia, che ha previsto una fitta e capillare azione di comunicazione formale e informale ed una moltitudine di iniziative territoriali di rilievo regionale, tra le quali, negli anni recenti, il lancio della candidatura di “LECCE CITTÀ DELLA DONAZIONE”.

In Puglia, nel 2018 sono state raccolte 857 unità (4,2% delle raccolte sul numero dei parti) e bancate 24 (2,8% rispetto alle raccolte). Le unità cedute sempre nello stesso anno sono state tre: a Seattle (USA), Madrid e Roma (quest’ultima, unità dedicata). Anche ad inizio 2019 sono state cedute 3 unità; due in Francia (Clermont-Ferrant e Lille) e una a New York. Da quando è stata istituita la banca del sangue cordonale, grazie alla battaglia di civiltà condotta dal Comitato Un cordone per la Vita, (ovvero da fine 2010 e messa a regime nel 2011 con i centri di prelievo e raccolta), le unità cedute dall’inizio dell’attività sono 20 ovvero vite salvate grazie ad un gesto facile, semplice ed eticamente responsabile.

La manifestazione ha la precipua finalitĂ  di avvicinare alla tematica della donazione, anche con la collaborazione del mondo del volontariato, della scuola, della sanitĂ  e delle istituzioni locali, soprattutto le giovani generazioni, contribuendo cosĂŹ in modo determinante alla formazione di una cultura della DONAZIONE.

La giornata sarà vissuta come una “festa della donazione”, nel corso della quale si alterneranno momenti di animazione (con trampolieri, giocolieri, truccabimbi, ecc.), una ciclopasseggiata urbana (urban cycling) aperta a tutti, gratuita e di basso livello di difficoltà di un percorso prestabilito e di grande gradevolezza e momenti di sensibilizzazione ed informazione sulle tematiche della donazione. La route prevista per la ciclopasseggiata si snoderà lungo le principali vie della città, tutte a facile percorribilità, prevedendo come punto di partenza e arrivo Piazza Mazzini, luogo dove è allestito il point informativo.

Di seguito il PROGRAMMA COMPLETO dell’evento:

ore 9.00: ritrovo presso INFOPOINT Un Cordone per la Vita in Piazza Mazzini (lato Coin) e Start attivitĂ  di informazione, divulgazione ed animazione;

ore 9.00 – 9.40: Accoglienza partecipanti e registrazione per la ciclopasseggiata;

ore 9.45: Raduno dei partecipanti

ore 10.00: Partenza della Ciclopasseggiata da Piazza Mazzini.

dalle ore 10.00 per il pubblico a piedi ed i visitatori presso l’Infopoint: Attività di informazione e divulgazione sulla tematica della donazione; Attività di Animazione di artisti di strada, spettacoli di magia, giocoleria, ecc.

ore 12.30/13,00: Rientro dalla ciclopasseggiata in Piazza Mazzini; Sorpresa partecipanti; Chiusura manifestazione.

Il Comitato Un Cordone per la Vita, presieduto dall’Avvocato Alessia Ferreri, con i suoi oltre 10mila aderenti, da dieci anni opera su tutto il territorio pugliese per promuovere la donazione di sangue cordonale; nella sua storia sono impresse la battaglia di civiltà (condotta e vinta) tesa alla istituzione in Puglia della Banca del Sangue Cordonale (all’epoca la ns regione ne era priva) la capillare informativa riguardo l’importanza a fini terapeutici dell’utilizzo delle cellule staminali adulte esistenti nel sangue cordonale.

Grazie all’attività del Comitato Un Cordone per la Vita, che si è concretizzata in una fitta attività di sensibilizzazione sull’intero territorio pugliese, una serie di emendamenti tecnici al Piano sanitario Pugliese, in discussioni nelle commissioni consiliari in pubblica audizione, in una corposa serie di attività di studi, approfondimenti, workshop, conferenze, convegni nazionali, iniziative ed eventi di grossa caratura ed una petizione popolare che in soli 45 giorni ha raccolto 16mila firme, la Regione Puglia ha istituito la banca di conservazione del sangue cordonale e la rete dei centri di prelievo e di raccolta.

Oggi, l’attività del Comitato continua in maniera incessante per la formazione di una cultura della donazione.

 

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Intervista a Camusso: “Europa strabica, immigrazione inarrestabile. Reddito di cittadinanza ok, deludente l’attuazione”

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LECCE – Il Festival Sabir racconta le culture mediterranee, si parla dei problemi delle nazioni a sud del Salento, che ci riguardano non solo per le ondate migratorie. In Africa scoppiano guerre sempre più vicine all’Italia: ultimamente in Libia. Susanna Camusso, leader della Cgil, non poteva mancare all’appuntamento in cui si parla di democrazie e diritti sindacali. Abbiamo intervistato la segretaria del più importante sindacato italiano (per numero di iscritti), che ha bacchettato l’Europa e il governo. L’accusa è di strabismo, “perché le migrazioni non si possono fermare e quelle interne (nello stesso continente) non sono state gestite bene”. C’è stato il tempo, nell’intervista realizzata dal direttore Gaetano Gorgoni, di discutere di reddito di cittadinanza e salario minimo. La Cgil ritiene necessario intervenire contro la povertà, quindi la misura che è il cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle va bene, ma Susanna Camusso boccia l’attuazione: “Molto deludente nei fatti, per tante persone”.

 

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Zingaretti a Lecce per dire no al sovranismo: “Reddito di cittadinanza è sudditanza al potere”

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di Julia Pastore

LECCE – Il Pd si è ritrovato insieme al candidato sindaco Carlo Salvemini nell’Hotel Risorgimento per accogliere il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.  “Noi preserviamo i valori fondanti dell’Unione europea mentre i sovranisti si stanno candidando per disintegrarla. Dobbiamo tornare a riempire le piazze” – ha detto il candidato sindaco, ricordando di essere stato un dirigente dei dem.

“Io non ho mai creduto nel partito del ‘leader’ ma in un partito con un ‘leader’ – ha detto Zingaretti – Questa non è una campagna elettorale che si vince andando da Vespa o in altre trasmissioni o sui social, che pure affronteremo.
Quando sentiamo il vento che tira, c’è la fila, mentre ora è stato più complesso trovare qualcuno che ci desse fiducia e per questo ringrazio il capolista Franco Roberti, ex procuratore nazionale antimafia. In politica ci vuole la testa ma ci vuole anche il cuore: guardare negli occhi le persone, le paure degli italiani, la loro condizione di incertezza verso il futuro. In Europa e in Italia è appena accaduta una cosa oscena, che non si registrava dalla storia del dopoguerra: la crescita delle diseguaglianze sociali, come non mai nella storia repubblicana.
Meno ricchezza è più diseguaglianza e questo le persone lo hanno avvertito (coloro che hanno ascoltato le sirene del populismo). Quella difficoltà che cresce nell’accesso a un bene comune che davi per scontato: quando non riesci più a pagare il ticket per curarti o quando non ce la fai a pagare la mensa di tuo figlio e trovi il sindaco mascalzone, che ti cancella il bambino dalla mensa scolastica: è questa la follia del pensiero nazionalista. Siamo allo 0,1% di crescita: l’Italia si è fermata, soprattutto nel Mezzogiorno, infatti la Lega e i 5 stelle, nelle loro politiche di sviluppo, tagliando il credito di imposta per chi vuole investire nel Mezzogiorno, hanno tradito il Mezzogiorno: hanno preso i voti e se ne sono scappati”.

Il quadro che dipinge il segretario del Pd, che è in tour elettorale, è impietoso: “È calata l’occupazione. Non si produce più. I fatturati delle aziende sono calati del 7%. Gli imprenditori non ce la fanno più: la domanda di cassa integrazione è aumentata del 25% e non ci sono più banche che danno credito.

Poi puoi anche assumere i ‘navigator’ sul reddito di cittadinanza, ma il lavoro non c’è! Questi ragazzi avranno 180 euro ma in cambio e nel frattempo che fanno? Si tagliano le vene? Il reddito di cittadinanza è il reddito di sudditanza al potere. Elemosina. Allora bisogna fare una battaglia per raccontare la verità! Anche perché la follia è che non lo diciamo noi, lo dicono loro: il Ministro dell’Economia già lo ha detto! Da dopo le elezioni o aumenta l’IVA o inizierà una drammatica stagione di tagli all’economia, perché i conti italiani sono fuori controllo.
La differenza è chiarissima: i populisti cavalcano i problemi e creano paura alle persone, mentre noi siamo quelli che vogliono risolvere i problemi che creano paura alle persone.

È una vergogna quello che è accaduto ieri in Sicilia: è la prima volta nella storia della repubblica che una professoressa viene sospesa dall’insegnamento ed è un segnale che non è casuale, come non è stata casuale la fotografia di Salvini ai confini europei con il leader Orban, vicino alla torretta militare, col filo spinato è il binocolo, alla ricerca del nemico. Questo è il fallimento della politica. L’unico elemento identitaria è l’odio. Ma l’odio non dà una speranza all’individuo.
Se io in mare da volontario vedo un bambino che sta affogando mi devo porre il problema se pagare 5000€ di multa o se salvarlo? Ciò non è solo eticamente vergogno ma è anche stupido. Non possiamo portare avanti la politica dell’odio, che non produce crescita industriale nè turismo”.

Zingaretti attacca anche la “doppiezza dei 5 stelle sul giustizialismo”.
“Fino a prova contraria, chi è indagato e innocente, ma la usano quando conviene a loro. Questa è la morte dello stato di diritto.
Noi abbiamo il 15%
L’istruzione per i figli non deve costare niente. Libri gratuiti anche al liceo. I sindaci sanno che nella rivoluzione c’è il futuro e per farlo bisogna che questo
Una battuta di Salvini di qualche ore fa la stiamo pagando
Noi stiamo togliendo centinaia di per bruciarli nel costo del debito che fa finta di litigare su tutto ma poi occupano le poltrone. L’Italia non ha futuro da sola, come non ha futuro nessun paese europeo”.

Zingaretti attacca Salvini su immigrazione e sovranismo: “Solo alcuni governi che se ne lavano le mani perché sono nazionalisti. Vogliamo capire dove sono finiti i 49 milioni di euro perché è l’arroganza del potere
Le cittĂ  governate bene resistono spesso alla crisi.
Difendete Lecce!”. Il segretario del Pd boccia anche il reddito di cittadinanza, perché secondo lui è solo uno strumento inefficace, messo in campo per fini elettoralistici. Zingaretti avverte che il governo sarà costretto ad aumentare l’IVA e che vive solo sulle paure delle persone.

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Spaccio di cocaina nel Basso Salento, chieste condanne per oltre 90 anni di carcere

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F.Oli.

TAVIANO (Lecce) – Poco più di 90 anni di carcere sono stati invocati per i presunti componenti di un’associazione che avrebbe spacciato cocaina a Gallipoli, Taviano, Matino, Alezio e paesi limitrofi smantellata il 17 settembre dello scorso anno con l’operazione “Amici Miei”. Nel processo che si sta celebrando in abbreviato il procuratore aggiunto della Dda Guglielmo Cataldi ha formalizzato le richieste di condanna: 18 anni a Saimir Sejidini, 27enne, nato in Albania, detto “Sem”, ritenuto leader del gruppo; 12 anni a Vincenzo De Matteis, 42enne, residente a Taviano, condannato per l’omicidio di Luciano Stefanelli ucciso a colpi di kalashnikov il 17 luglio del 1995 nel centro di Taviano.

Dodici anni sono stati sollecitati anche per Pasquale Di Battista, 32enne, nato in Germania e residente sempre nella marina tavianese; Gilberto Perrone, 22enne, nato a Gallipoli e residente a Taviano; Enri Shehaj, 25enne, albanese, residente a Rutigliano e Roxhers Nebiu, 27enne, originario sempre nel pese delle Aquile ma residente a Melissano; 9 anni per Luca Di Battista, 26enne, nato a Terlizzi (Bari) e residente a Mancaversa; 5 anni a Danel Gjoci, 20enne, di origini albanesi così come al connazionale Klodian Shehaj, di 36 anni, entrambi residenti a Taviano, per i quali è caduta l’accusa dell’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con il primo libero e il secondo sottoposto al solo obbligo di presentazione alla pg.

La posizione di Domenico Scala, 21enne, residente a Racale, è stata stralciata al 12 giugno (giorno in cui il gup Sergio Tosi dovrebbe emettere la sentenza) perchÊ non è stato possibile il trasferimento dal carcere in Tribunale. Dopo la richiesta della Procura la sua posizione sarà riunita con quella degli altri imputati. Infine Rapush Tafa, 25enne, albanese, inizialmente latitante, sarà giudicato con il rito ordinario a partire dal 4 dicembre prossimo davanti ai giudici della prima sezione penale.

Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Gallipoli (al comando del capitano Francesco Battaglia), dall’ottobre del 2016 fino al giugno del 2017, hanno accertato una sessantina di cessioni di stupefacenti. Le modalità di vendita utilizzate erano soprattutto quelle del “Drug&drive”: dosi e soldi venivano scambiati dai finestrini di due auto accostate in luoghi isolati.

Le conversazioni intercettate non lasciavano dubbi sul contenuto dei colloqui: il termine “vagnona” (ragazza) indicava la cocaina allo stato grezzo, mentre “birre”, “giocatori” e “amici” (che ha dato il nome all’operazione) le dosi dello stupefacente. Un gruppo estremamente soldi che avrebbe accumulato ingenti profitti tanto che il gip Simona Panzera, nell’ordinanza, parlava di una vera e propria “impresa criminale”.

A difendere gli imputati, gli avvocati Stefano Stefanelli; Francesca Conte; Biagio PalamĂ ; Pomeo Demitri; Angelo Ninni e Laura Serafino.

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Omicidio Fasano e gestione dello spaccio sulla piazza: chiuse le indagini, 10 indagati

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F.Oli.

MELISSANO (Lecce) – Giunge al capolinea l’inchiesta sull’omicidio di Francesco Fasano, il 21enne di Melissano, ammazzato con un colpo di pistola in testa il 21 luglio scorso sulla provinciale per Ugento. Il procuratore aggiunto della Dda Gugliemo Cataldi, (che ha coordinato le indagini insieme ai sostituti Maria Vallefuoco e Stefania Mininni) ha fatto notificare un avviso di chiusa inchiesta ai presunti killer ed esponenti di un’associazione dedita allo spaccio inizialmente unita e compatta poi spaccata in due frange.

L’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai motivi abietti e futili connessi con il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti viene contestata a Daniele Manni, 40enne, di Casarano e ad Angelo Rizzo, di 24, residente a Melissano. Secondo la puntuale ricostruzione dei carabinieri del Nucleo Investigativo (agli ordini del maggiore Paolo Nichilo) insieme ai colleghi della Compagnia di Casarano (al comando del capitano Clemente Errico), Manni guidava l’auto con cui avrebbe raggiunto Fasano alla periferia di Melissano insieme ad Angelo Rizzo. Il 22enne venne ucciso con un solo colpo esploso da una pistola calibro 9 all’altezza delle tempia impugnata, secondo le indagini, proprio da Rizzo.

La prova dello stub venne eseguita a distanza di circa 8 ore dal delitto. L’accertamento per trovare residui di polvere da sparo sulla pelle e gli indumenti dei presunti sicari ha fornito un esito differente: positivo per Manni; negativo per Angelo Rizzo. Il solo Manni, con persone allo stato ancora da identificare, risponde anche del tentato omicidio sempre di Francesco Fasano (salvatosi miracolosamente in un primo agguato) e di Pietro Bevilacqua avvenuto la notte del 18 luglio scorso, prequel all’omicidio del giovane di Melissano, ucciso nell’ambito di un regolamento di conti tra due bande un tempo confederate in un unico sodalizio dedito alla vendita di cocaina e marijuana a Melissano e nel possesso di armi.

Tanto che i due presunti assassini devono difendersi anche dell’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti insieme ad altre otto persone: Pietro Bevilacqua, 33enne, di Melissano; Antonio Librando, 53 anni, di Melissano; Biagio Manni, 51, di Melissano; Luciano Manni, 67 anni, di Melissano; Maicol Andrea Manni, 28 anni, di Melissano, rispettivamente padre e fratello di Daniele; Luca Piscopiello, 38, di Melissano; Gianni Vantaggiato, 49enne, residente a Tonco (in provincia di Asti). Il sodalizio, così come ricostruito da investigatori e inquirenti, avrebbe rotto l’equilibrio spaccandosi in due fazioni: una frangia composta da Biagio Manni, Pietro Bevilacqua e il defunto Francesco Fasano insieme ad altri soggetti in corso di identificazione; e una seconda costola in cui sarebbero confluiti tutti gli altri indagati.

A cadere per terra fu il più giovane della consorteria. Ormai da tempo il clima era quello della resa dei conti tra le opposte fazioni per imporre la supremazia e il controllo dello spaccio. Biagio Manni e Pietro Bevilacqua, fiutando l’aria sempre più pesante, si allontanarono dai luoghi che frequentavano abitualmente trasferendosi nelle ore serali in un b&b di un paese vicino. Il solo Fasano, invece, avrebbe continuato a circolare in paese diventando una sorta di dead man walking e di fatto un bersaglio facile per i Manni. Il giovane cadde così in un’imboscata ucciso a bruciapelo con un colpo di pistola calibro 9 sparato all’altezza dell’arcata sopraccigliare sinistra così come accertato dopo un immediato sopralluogo dal medico legale Roberto Vaglio. Il giovane venne poi travolto da un’auto in corsa.

Gli indagati hanno ora venti giorni a propria disposizione per chiedere di essere interrogati o per produrre memorie difensive assistiti dagli avvocati Mario Coppola; Stefano Pati; Attilio Nassisi; Mario Ciardo; Francesco Fasano; Ladislao Massari; Antonio Savoia; Francesca Conte; Silvio Caroli e Biagio PalamĂ . I genitori e la sorella di Francesco Fasano, invece, sono rappresentati dagli avvocati Luigi Corvaglia e Claudio Miggiano.

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Eseguita l’autopsia su Ivan Ciullo: “Orario della morte diverso da quello delle indagini”

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F.Oli.

ACQUARICA DEL CAPO (Lecce) – Un diverso orario in cui collocare la morte di Ivan Ciullo. È quanto sarebbe emerso dall’autopsia eseguita questa mattina sul corpo del dj radiofonico, originario di Acquarica del Capo, trovato impiccato a un ulivo il 22 giugno del 2015. Dopo la riesumazione della salma tumulata nel cimitero di Acquarica del Capo, il medico legale Alberto Tortorella insieme al professore dell’Università di Bari Francesco Introna, ha effettuato l’esame necroscopico alla presenza dei consulenti di parte: il criminologo e sociologo Roberto Lazzari e il medico legale, Giuseppe Panichi, (per la famiglia di Ivan) oltre al medico legale Vincenzo Garzya (per l’indagato, una persona con cui Ivan aveva avuto una relazione tormentata, iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di istigazione al suicidio).

Dunque, dalle prime indiscrezioni, così come riferiscono gli avvocati Paolo Maci, Walter Biscotti e la dottoressa Chiara Landolfo dopo un colloquio con i loro consulenti sembrerebbe emerso un differente orario in cui collocare il decesso: non più nelle ore pomeridiane ma intorno a mezzanotte. Non si tratta di un dettaglio. Il cambio di ora comporterebbe infatti un rimescolamento delle indagini fin qui effettuate. In particolare dovrebbero partire da zero gli accertamenti sui tabulati telefonici e sulle celle per risalire agli spostamenti dei vari protagonisti di questa vicenda. Nel frattempo verranno effettuati esami di laboratorio sui tessuti degli organi prelevati nel corso dell’autopsia i cui esiti saranno depositati nei prossimi 90 giorni sul tavolo del magistrato inquirente.

A riaprire il caso è stata proprio la pm Maria Vallefuoco accogliendo l’istanza della famiglia della vittima dopo che per due volte la pubblica accusa (fascicolo inizialmente coordinato dal pm Carmen Ruggiero) aveva chiesto e ottenuto dal gip Vincenzo Brancato l’archiviazione della vicenda entrata a far parte della casistica dei suicidi. Decisive si sono rivelate le indagini difensive sollecitate dagli avvocati della famiglia. Due gli elementi di novità raccolti in questi mesi: Ivan sarebbe stato strangolato e sul luogo del ritrovamento del cadavere comparirebbe un’impronta diversa da quella di Ivan sulla scorta di una relazione di consulenza di indagine scientifica di criminalistica forense e di un accertamento medico legale.

Il dj 34enne, noto speaker radiofonico, venne trovato senza vita impiccato ad un albero d’ulivo il 22 giugno del 2015 in contrada “Le Calie”, nelle campagne di Acquarica del Capo non lontano dalla provinciale per Taurisano. Nonostante l’allora gip Vincenzo Brancato abbia rigettato per ben due volte la richiesta di opposizione all’archiviazione la famiglia di Ivan non ha mai alzato bandiera bianca. Da subito, sono state superficialità e leggerezze nel corso delle indagini; la distruzione degli abiti del giovane; la mancata esecuzione di un’autopsia, presunti errori e omissioni che avrebbero condizionato la bontà delle indagini. Ora si riparte con l’autopsia effettuata nelle scorse ore che potrebbe aprire scenari inediti in un’indagine estremamente controversa.

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Morta con quattro coltellate alla gola nel letto matrimoniale: c’è un indagato

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di Francesco Oliva

NOVOLI (Lecce) – Svolta nell’inchiesta sulla morte di Marianna Greco, deceduta il 30 novembre del 2016 nella sua casa di Novoli con quattro coltellate alla gola. Il sostituto procuratore Stefania Mininni, titolare del fascicolo d’indagine, ha iscritto nel registro degli indagati il nome di uno stretto familiare della 37enne con l’accusa di istigazione al suicidio. L’accelerata nell’indagine è arrivata sulla scorta degli ascolti che i carabinieri hanno effettuato nell’ultimo periodo di diverse persone informate dei fatti (tutte riconducibili alla sfera familiare della donna). Le dichiarazioni sono state incrociate e sono servite per appurare il legame che legava Marianna con i singoli componenti della sua famiglia. “L’iscrizione nel registro degli indagati di una persona è una grande novità”, commenta l’avvocato Francesca Conte (legale dei familiari di Marianna insieme al collega Francesco Tobia Caputo), “ora attendiamo gli sviluppi dell’indagine ribadendo la nostra fiducia nell’operato della Magistratura”.

Gli accertamenti, infatti, proseguono. Il sospetto, sollevato a più riprese dai familiari della donna, è che Marianna sia stata ammazzata nell’abitazione in cui la donna viveva insieme al marito. Un sospetto alimentato da una dettagliata memoria depositata dagli avvocati della famiglia e corredata della consulenza del medico legale, del perito informatico e del medico specialista che hanno seguito la donna. I dubbi, sollevati in particolare dal medico legale della famiglia, il professore Giuseppe Fortuni, si soffermano sulle modalità con cui Marianna si sarebbe procurata le quattro ferite all’altezza del collo. Mancherebbero le lesioni che anticiperebbero i colpi mortali. E poi la direzione e l’intensità delle coltellate. Non è tutto. Ci sarebbe dell’altro.

Come le lesioni da taglio riscontrate sull’indice, il medio e l’anulare della mano destra della vittima che potrebbero risultare compatibili con una difesa della donna dopo una colluttazione. Tanto che il medico legale ha indicato di effettuare accertamenti in laboratorio sul materiale che si sarebbe posizionato sotto le unghie e sulla presenza di capelli biondi fra le dita della vittima per stabilire a chi appartengono? Così come sono stati richiesti prelievi dei campioni biologici sul coltello da cucina con cui è morta Marianna, sugli indumenti indossati e sul letto matrimoniale in cui la donna venne ritrovata. Ecco perché è stata anche richiesta la riesumazione della salma. Una svolta, intanto, c’è stata.

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Dal Foggiano al Salento per assaltare la banca, scacco alla banda: due arresti, altri due indagati

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PRESICCE ACQUARICA (Lecce) – Scattano due arresti per la rapina compiuta lo scorso 13 febbraio ai danni della banca “Credem” di Acquarica del Capo.

I carabinieri della Compagnia di Tricase, infatti, al termine delle indagini, hanno eseguito due provvedimenti cautelari a carico di altrettante persone, entrambe di Cerignola, in provincia di Foggia, indagati per rapina aggravata in concorso, favoreggiamento e ricettazione.

Si tratta di Valerio Granato e Dario Perrucci, rispettivamente di 26 e 27 anni, arrestati all’alba dai carabinieri, come disposto dal gip Sergio Mario Tosi, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Gallone. Nell’inchiesta sono coinvolte altre due persone, un uomo ed una donna.

L’indagine, denominata “Mordi e fuggi”, è stata condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tricase, diretti rispettivamente dal luogotenente Angelo De Marco e dal capitano Alessandro Riglietti.

I militari, attraverso l’analisi dei filmati registrati dalla videosorveglianza e le tracce lasciate in banca dagli autori della rapina, sono riusciti a stringere il cerchio su un gruppo di italiani, ben organizzato, che dal Foggiano aveva raggiunto il Salento per mettere a segno il “colpo” nell’istituto di credito.

Per raggiungere “la meta” salentina, come è stato scoperto nel corso delle indagini, la banda impiegava due veicoli “puliti” – un furgone a noleggio e una Fiat 500x di supporto – che venivano parcheggiati a distanza di sicurezza ed utilizzati per abbandonare la zona dove veniva commessa la rapina.

Il modus operandi era il seguente: una volta raggiunto l’obiettivo da rapinare, dal furgone veniva scaricato uno scooter, risultato rubato e con matricola di telaio abrasa nonché targa fittizia di cartone plastificato, che veniva poi utilizzato dai rapinatori per raggiungere la banca, compiere la rapina e dileguarsi nel più breve tempo possibile.

La rapina risale al 13 febbraio, quando i due raggiunsero l’istituto di credito a bordo dello scooter e misero in atto il piano studiato a tavolino. Dal mezzo scese il Granato, che entrò in banca a volto scoperto, camuffato soltanto da uno spesso velo di fondotinta scuro, per poi spintonare violentemente la cassiera ed asportare circa 2000 euro che si trovavano nel cassetto dello sportello.

In quell’occasione, alcuni clienti coraggiosi clienti della Credem cercarono di fermare la fuga del rapinatore, che durante la breve colluttazione, prima di salire sullo scooter guidato dal complice, perse un foglio plastificato che aveva in mano.

L’analisi dei numerosi filmati di sorveglianza acquisiti dalle varie telecamere presenti per le strade del paese e gli accertamenti scientifici eseguiti sul foglio plastificato perso dal bandito entrato in azione, in pochi mesi hanno permesso ai carabinieri di indirizzare le indagini verso i due giovani foggiani. Sul foglio sequestrato, infatti, erano presenti le impronte digitali del Perrucci, già finito sotto l’occhio dei militari perché sottoscrittore del contratto di noleggio del furgone utilizzato per raggiungere il Salento.

Come detto, nell’indagine sono coinvolte altre due persone, entrambe indagate con l’accusa di rapina aggravata in concorso e favoreggiamento. In particolare si tratta di un uomo, a cui è riconducibile la Fiat 500X che seguita a ruota il furgone, ed una donna, che aveva accompagnato il Perrucci presso la ditta di autonoleggio per affittare il furgone e che aveva fornito la propria utenza telefonica al gruppetto. Durante le perquisizioni eseguite in casa degli arrestati e degli indagati, i carabinieri hanno rinvenuto del materiale di interesse investigativo, sul quale ora sono in corso ulteriori accertamenti.

Granato e Perrucci sono stati pertanto arrestati e ristretti presso la casa circondariale di Lecce. Grande soddisfazione è stata manifestata dal colonnello Giampaolo Zanchi, comandante provinciale dei carabinieri di Lecce, che si è personalmente complimentato con i militari operanti, per il brillante risultato raggiunto.

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Congedo e Messuti sul palco per dare la carica al centrodestra: “Dovremo rimettere in piedi la città”

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LECCE – Ancora un altro comizio nella piazza di Porta San Biagio, tutta ricoperta di sostenitori e candidati: 13 liste in campo per il centrodestra e la voglia di riconquistare quella leadership perduta in città con la débâcle di due anni fa. Sul palco ci sono i protagonisti delle primarie: sale prima il leader di Sentire Civico, che ha sparato ad alzo zero su Carlo Salvemini. “Il sindaco uscente ha cercato di demonizzare tutto quello che è stato fatto prima di lui – ha spiegato Gaetano Messuti – Una città è rimasta sospesa tra un sindaco abusivo (perché non aveva i consiglieri sufficienti per governare) e le volontà popolare. Con un colpo di matita hanno tagliato i lidi nel Piano delle Coste. I contenitori culturali li abbiamo restituiti noi alla città: loro hanno solo tagliato nastri. Noi riusciremo a riempire di contenuti questi contenitori e a renderli redditizi anche economicamente”.

Poi, sul palco è stata la volta di Saverio Congedo: “Mi dicono che ho spostato la coalizione molto a destra. Certo, se chi prende un assessore di destra e lo fa candidare nel centrosinistra mi rimprovera di aver accolto persone del centrodestra nella mia coalizione, sono contento. L’ingerenza di Bari in queste elezioni è pesante. Se i leccesi ci daranno la fiducia, ci sarà molto da lavorare: mettere mano al piano di predissesto, mettere mano al PUG (da troppo tempo la città viaggia senza una pianificazione), riorganizzare il traffico, riqualificare le marine, rendere la città accessibile e coprire le buche. Dovremo investire molto sul decoro e sulla sicurezza: non è tollerabile che ci siano zone franche per i vandali e per chi vuole fare danni”. 

IL COMIZIO DELL’ALTRA ITALIA

Dopo il comizio di Saverio Congedo, è salito sul palco il leader della lista l’Altra Italia. La lista è stata accusata di essere fascista e fondata dalla Lupiae servizi. “Non siamo fascisti – hanno spiegato- Inoltre, si tratta di un partito nazionale, senza padroni, che è stato al fianco dei lavoratori mentre Salvemini firmava il predissesto”.

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El Sabado latino al Boogaloo

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SURBO ( Lecce ) – Ultimi imperdibili appuntamenti della stagione per il Super Sabado Latino targato BOOGALOO “La Casita De La Salsa”, locale latino numero 1? nel Salento e indiscusso punto di riferimento per tutti i Salseri della Puglia e non solo.
Come sempre il tutto all’insegna del puro divertimento e con la migliore musica Latina a 360° gradi, accompagnati dall’energica animazione del gruppo LOS LOKOS e dall’inconfondibile voce di Stefano “The Voice” Conversano ????.
Anche questo weekend ci rivedremo tutti a ballare nella SALA “TROPICAL”, per l’occasione ampliamente climatizzata, dove a farVi divertire ci penseranno i Djs Resident DIEGUITO, GIABA,
EL KUBANITO y RONNY spaziando fra le piĂš belle selezioni di Salsa, Bachata, Kizomba e Reggaeton.
Come sempre saranno a vostra disposizione i nostri instancabili Taxi Dancers Vatha, Elena, Gaetano, Renato, Danilo, Krissel e Nastasia che vi faranno ballare e divertire per tutta la notte.
Tanti nuovi amici ci verranno a trovare…manchi solo TU!!.
♫ Si ringraziano le Scuole Partner: ♫
Grupo Timba, Habana Libre, Alex & Magghy, Alma De La Habana, Francesco Fersini E Annalisa, Tropical Dance, Fuego Latino, New Glamour Dance, Sabor Cubano, New Aurora Dance, Grupo Salsero Cellino, Angeles De La Habana, Cuore Cubano, New Vittoria Dance, Impatto Latino, Puerta Del Sol – Progetto CohibaTm – Kizomba Lecce, Ahi’ Nama’, Bailadora, Rua Latina, Igor&Silvia, La Fuente, Mata’ La, Tumbao Cubano, A Mi Manera, El Clan Caribe, Arte Danza Latina, G.S. Dance Accademy, Dance for You, Arte in Movimento, Tequila Blanco.
Lista in continuo aggiornamento
SALA ★TROPICAL★:
Salsa Cubana, Salsa Portoricana, Bachata, Kizomba, Semba
Djs DIEGUITO / GIABA / EL KUBANITO / RONNY
Voice: STEFANO CONVERSANO
Animazione: LOS LOKOS
Per info/prenotazioni privée/B&B low cost ma di alta qualità ? chiamare i numeri: +39 3207063978 – +39 3450912218.
Formula Ingressi:
RIDOTTO DONNA 5€ entro le 23.30 incluso consumazione ANALCOLICA (differenza alcolica +2€).
Dopo le 23.30, UOMO | DONNA 10 € incluso consumazione alcolica.
Art Director: Gianluca Contaldo.
In collaborazione con: LecceNight.
Official Photographer: ANNALISA SANTANTONIO

Info

S.S. LECCE – BRINDISI USC. SURBO. 22:30

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Una festa per un sorriso

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VERNOLE ( Lecce ) – Un grande evento da non perdere Sabato 18 Maggio 2019
Per l’occasione lo spazio della Club House Dell’ Acaya Golf Resort verrà trasformato in un contenitore di arte, cultura, moda e musica.
Una masseria del ‘700 immersa nel verde, circondata dal campo golf di Acaya e dalla Riserva WWF delle Cesine. La Masseria San Pietro arricchisce l’offerta di Acaya Golf Resort & SPA. Appena conclusi i lavori di restyling, la Masseria è pronta a raccontare nuove emozioni pur conservando il calore ed il fascino che da sempre ne rappresentano la vera identità.
L’apertura della manifestazione avverrà attraverso un dibattito sui problemi e le prospettive per il futuro dell’oncologia a Lecce.
A seguire presenteremo l’arte e l’estro di alcuni imprenditori locali che si distinguono ormai nel campo della moda a livello nazionale e non solo (Sucrette-Futuro Remoto-Suit)
Tutto sarà accompagnato da alcune istallazioni di artisti di fama mondiale curate da una delle gallerie d’arte più affermate del nostro territorio (Art & Co).
Dopo l’aperitivo a cura del 300 mila lounge di Lecce la serata proseguirà con la musica di alcuni Salentini DOC ormai conosciuti anche in campo internazionale: Gabriele Poso, Raffy dj ed altri che stanno man mano dando la loro adesione.
INGRESSO IN PREVENDITA // INFO 3920000392

Info

Dancing Vernole, LE, Puglia, Italia 22:003920000392

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Zoo party

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CASARANO (Lecce ) – Di spessore e di qualità il calendario dei festeggiamenti in onore di San Giovanni Elemosiniere a Casarano, messo a punto dal Comitato Feste Patronali con la direzione artistica di Bestproduction: accanto a luminarie, fuochi pirotecnici, fiera mercato e concerti bandistici che fanno dell’appuntamento casaranese uno dei più attesi del calendario di primavera, previsto un cast artistico da capogiro che infiammerà per tre giorni consecutivi le due aree live. Si parte sabato 18 maggio con lo Zoo party di Radio 105 che porta in piazza Indipendenza Marco Dona e Dj Squalo, si continuerà nella stessa location domenica 19 maggio con il cabaret di Franco Neri, per concludere con il live di Luca Carboni, evento speciale in programma lunedì 20 maggio presso i Giardini William Ingrosso.
Lo show itinerante della più irriverente trasmissione di Radio 105, che negli anni ha stravolto i pomeriggi radiofonici di milioni di ascoltatori, torna nel Tacco d’Italia con due icone della nuova stagione, DJ SQUALO e MARCO DONA. Il primo è la new entry del 2018, proveniente dall’esperienza ultradecennale di “Tutto esaurito” e già integrato alla perfezione nella squadra guidata da Marco Mazzoli, mentre il secondo si è reso già protagonista di hit musicali e gag provocatorie ma di successo, in perfetto stile Zoo.

Casarano, dj squalo, marco dona, radio 105, zoo 105

Info

Dancing casarano 21:300833.586081

Costi

Free entry

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Extra date Vasco cover band

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TRICASE ( Lecce ) – Start serata con la cena spettacolo, a seguire cover band del grande Vasco Rossi e poi un bellissimo Party Disco con Salvo Barresi e Gianty
Dalle 21.00 ingresso gratuito per chi cena o usufruisce dello speciale menĂš.
Disponibile anche il fantastico GIRO PASTA NO STOP!
Per l’ingresso senza cena 5 euro incluso drink entro la mezzanotte.
Info e tavoli al 3477082195

Info

Via Vittorio Emanuele II n 6, 73039 Tricase 21:00

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El DEM BOW Caffè del Teatro

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42 reading Disegnare con le parole

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COPERTINO ( Lecce ) – sabato 18 maggio
ore 21
#Spazio42, piazza del popolo 42, Copertino

Disegnare con le parole – Poesie di Nizar Qabbani” è un progetto che nasce da un’idea di Nabil Bey (Nabil Salameh) e Massimo Colazzo con la collaborazione di Carlo Mazzotta.

Le letture sono tratte dal ricco repertorio poetico di Nizar Qabbani, uno dei piĂš importanti e famosi poeti arabi contemporanei, ma ancora quasi sconosciuto in Italia. Amore, sesso e liberazione della donna sono gli argomenti principali delle sue poesie.

Una cornice musicale, ambientazioni sonore ed una installazione video a cura di Carlo Mazzotta, accompagneranno la lettura, facendo da ricamo emozionale ai versi del poeta siriano, che risuoneranno in lingua originale nella voce araba di Nabil e prenderanno forma in italiano nelle vibrazioni della voce di Massimo Colazzo.

https://youtu.be/0UYtL0ktNvk

ingresso riservato ai soci, posti limitati

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Saturday Party, la cena spettacolo & disco del Sabato al Jack

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CUTROFIANO ( Lecce ) – Saturday Party Sabato 18 Maggio al Jack’n jill di Cutrofiano con l’inimitabile formula cena spettacolo e disco, in console Marco C. Dj, la voce di Ivan Bonetti e la sexy animazione di Marielisa.

Ingresso libero!
UDE EVENTI Production
Art Director Mino Munitello +39.333.9753981

Info e prenotazioni al: +39.0836.542238 / +39.338.6111661

Ricordati di richiedere la tua #CASHBACKCARD del JACK’N JILL
inserendo i tuoi dati qui >>> https://goo.gl/TcKHGZ

Jack’n Jill, Via Veneto, 40 – Cutrofiano

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Grand Opening Summer Season 2019

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LECCE – 🎯 WE ARE BACK!
Dopo il successo dello scorso anno torna l’estate griffata Outline Piscina e Discoteca – Pagina Ufficiale. La #GrandOpening è fissata per sabato 18 maggio: una grande e imperdibile festa vi aspetta, con tanta bella musica, una location esclusiva, ospiti e sorprese, una notte all’insegna del glamour.

🎧🎼🎤
PISTA house / commerciale / dance90
Maurizio MacrĂŹ
Andrea Maggino
Salvatore Patisso
Sandro Toffi
Leonardo De Paolis
Marianna Voice

🇨🇺💃🏻🌴
PISTA latina
El Maximodj
Flaco
special animation Alex ElegguĂ 

📆 18 MAGGIO 2019
📍 Via Adriatica Km 2 – Lecce
(Tangenziale Ovest – Uscita 3)
📞 350.5155696
🌎 www.outline.lecce.it
📲 @outlinelecceofficial

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Controlli straordinari in città: sequestrati due etti di “droga legale” ed una roncola

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LECCE – Per contrastare alcuni fenomeni di criminalità che si sono evidenziati in particolari zone della città, dove – anche a seguito di alcuni esposti – sono state segnalate situazioni di degrado connesse a spaccio di sostanze stupefacenti e reati predatori, sono stati disposti mirati servizi straordinari con l’impiego di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine.

In quest’ambito, in piazzale Carmelo Bene, si procedeva al controllo di un’autovettura condotta da un 32enne brindisino. Nel bagagliaio posteriore veniva trovata una scatola in cartone con all’interno una moltitudine di involucri in cellophane, affrancati con il simbolo della cannabis indica, oltre a tre involucri, anch’essi in cellophane trasparente, contenenti inflorescenze di marijuana, per un totale di 215,54 grammi. Rinvenuti inoltre una termosaldatrice elettrica manuale per sigillare le confezioni e un bilancino di precisione.

Il fermato, che sosteneva di essere un venditore ambulante di derivati della cannabis – a suo dire legale – non forniva alcun titolo autorizzativo alla vendita, né alcuna certificazione valida sull’origine o sulla filiera commerciale d’acquisto. Pertanto, è stato indagato per detenzione a fini di spaccio.

Sempre nell’ambito dei citati servizi, in tre sono finiti nei guai per possesso di sostanza stupefacente. In via vecchia Carmiano, in particolare, alla vista della polizia due giovani si sono disfatti di un involucro contenente 27,5 grammi di hashish. Perquisita l’auto, inoltre, è spuntata una roncola con punta ricurva della lunghezza di 41 centimetri, costata per uno dei due la denuncia anche per possesso di arma impropria. Identificati in un 33enne marocchino ed in un 37enne di Galatina, per i due è scattata la denuncia anche per la detenzione dell’hashish. Nei confronti del ragazzo che si trovava alla guida dell’auto è scattato anche il ritiro della patente.

Complessivamente gli accertamenti dei poliziotti hanno consentito di controllare 138 persone, 72 mezzi, di denunciare due persone e di sequestrare quasi 250 grammi di droga (tra hashish e marijuana). Tre infine le multe elevate per violazione del Codice della Strada ed un veicolo sequestrato poichĂŠ sprovvisto di copertura assicurativa.

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Speciale Sport Puglia, l’Us Lecce viene premiato dalla Provincia

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LECCE – Ai nostri microfoni, in occasione della consegna dei premi per l’avvenuta promozione in A, da parte della provincia di Lecce, mister Fabio Liverani, il Presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il Vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone, il capitano del Lecce Marco Mancosu ed il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani. Uno speciale curato da Bruno Conte da non perdere.

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Basket: finisce la cavalcata del Frata Nardò, il Pescara in finale playoff

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NARDO’ (Lecce) – Si arresta in semifinale playoff di Serie B la corsa della Frata “Andrea Pasca” Nardò. L’ultimo atto in Gara3, dopo che Amatori Pescara si era portata per 2-0 nella serie grazie al doppio successo al PalaElettra: neppure il pubblico amico ha consentito al Toro di prolungare la serie piegando gli abruzzesi, che si sono imposti per 74-84 al Pala “Andrea Pasca” chiudendo definitivamente i conti.

Nonostante i primi due quarti di grande verve granata, che lasciavano presagire un finale diverso, con picchi di +7 nel primo con la bomba di Zampolli (top scorer del match con 21 punti) e +8 nel secondo con la tripla del rientrante Bonfiglio, gli uomini di coach Rajola sono venuti fuori nel terzo quarto. Con Leonzio il pari (39-39) sul finire dei secondi 10′, poi il sorpasso con gli ispiratiCaverni, l’ex Potì ed una difesa che trova le contromisure ai granata. Leonzio (17 punti) firma nell’ultimo quarto i punti che valgono il massimo vantaggio ospite (+17), poi il ritorno d’orgoglio del Toro, sospinto anche dai tifosi neretini che fino all’ultimo secondo hanno incoraggiato i propri beniamini, tributando loro un lungo applauso dopo la sirena finale.

L’Amatori Pescara accede dunque, meritatamente, alla finale playoff, e attende di conoscere il suo prossimo avversario (Chieti oSalerno, che conduce la serie per 2-1). Per la Frata “Andrea Pasca” Nardò del patron Carlo Durante e del presidente Ivan Marra si conclude qui una stagione indimenticabile, culminata con l’accesso ai playoff per la prima volta nella storia granata e l’impresa nella serie contro Caserta.

Frata Nardò – Unibasket Amatori Pescara 74-84 (23-18, 18-22, 15-26, 18-18)

Frata Nardò: Gionata Zampolli 21 (6/9, 2/8), Goran Bjelic 16 (4/5, 1/5), Simone Bonfiglio 9 (3/3, 1/2), Vittorio Visentin 8 (3/8, 0/0), Stefano Provenzano 6 (0/1, 2/4), Federico Ingrosso 6 (1/2, 1/5), Mathias Drigo 4 (1/2, 0/5), Alberto Razzi 4 (0/0, 0/3), Robert Banach 0 (0/0, 0/0), Antony Tyrtyshnyk 0 (0/0, 0/0), Pavle Mijatovic 0 (0/0, 0/0), Diego Fracasso 0 (0/0, 0/0). Coach: Quarta

Tiri liberi: 17 / 19 – Rimbalzi: 30 9 + 21 (Simone Bonfiglio, Vittorio Visentin, Federico Ingrosso 5) – Assist: 14 (Gionata Zampolli 5)

Unibasket Amatori Pescara: Ennio Leonzio 17 (3/6, 3/6), Andrea Capitanelli 14 (3/6, 2/4), Alessandro Potì 14 (6/8, 0/4), Michele Caverni 12 (1/2, 3/4), Luca Pedrazzani 8 (2/2, 0/0), Gianluca Carpanzano 7 (0/1, 1/2), Marko Micevic 5 (1/5, 1/2), Alberto Serafini 5 (1/3, 1/1), Flavio Gay 2 (1/1, 0/3), Luca D’Eustachio 0 (0/0, 0/0). Coach: Rajola

Tiri liberi: 15 / 17 – Rimbalzi: 34 7 + 27 (Ennio Leonzio, Andrea Capitanelli 7) – Assist: 13 (Michele Caverni 4)

 

 

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