LECCE – Alla vigilia della partita più importante degli ultimi anni calcistici per l’intero territorio salentino, mister Liverani sogna un lieto fine all’altezza di una trama da sogno: “Nel percorso fatto fino ad oggi, com’è normale che sia, ci sono stati dei momenti positivi ed altri meno. Tornare indietro è come vedere un film e la cosa migliore di questo film è che il finale dipende da noi.
Da sportivo dico che questo campionato di Serie B è bellissimo, in questa ultima giornata quasi tutte le gare in programma sono determinanti. Sappiamo che domani ci giochiamo la possibilità per i miei ragazzi di rimanere nella storia di questa città. Nessuno di noi poteva immaginare ad inizio stagione di trovarsi l’11 maggio avendo la possibilità di andare in serie A direttamente. Si è fatto qualcosa di straordinario e manca l’ultimo tassello per farlo diventare storia”.
LECCE – Giorgia Meloni ci crede: vuole riprendersi la scena che la Lega le ha tolto, ma spera anche che Salvini molli il Movimento 5 Stelle (per la leader di FdI la convivenza con Di Maio è impossibile). Sostegno alle famiglie e sviluppo attraverso le infrastrutture sono gli ingredienti principali per combattere denatalità e disoccupazione. Giorgia Meloni non crede al reddito di cittadinanza: per lei il metodo per rimettere in piedi il Paese è diverso. La leader di Fratelli d’Italia è tornata nel Salento per un flash mob sulla famiglia davanti alla scuola primaria “Cesare Battisti”. “Congedo è uno degli uomini migliori del centrodestra e di Fratelli d’Italia: credo che sarà un sindaco straordinario” – dice la ex ministra della Gioventù. Fratelli d’Italia chiama a raccolta il popolo della destra per tornare sui temi tanto cari a questa parte politica, conditi di sovranismo per la grande sfida europea.
PUGLIA -“I dati Eurostat, commentati oggi da Il Sole 24 ore, premiano la Puglia come la regione italiana in cui la disoccupazione è scesa di più nel 2018. Abbiamo creato 20mila posti di lavoro in più in 4 anni. È una notizia che ci rende orgogliosi del lavoro fatto finora”.
Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha commentato l’annuale fotografia scattata da Eurostat sulla forza lavoro regionale e nazionale.
“Questi dati – ha proseguito Emiliano – ci dicono che la Puglia intera, quella delle piccole, medie e grandi imprese, della produzione, la Puglia della formazione e della ricerca, la Puglia della società, dei lavoratori e delle famiglie, insieme, sta lottando con tutte le sue forze per continuare ad essere la locomotiva del Mezzogiorno. Si tratta di un risultato straordinario, ottenuto dalla tenace capacità di mettere in campo iniziative con risorse pubbliche nazionali e comunitarie per sostenere gli investimenti e i progetti delle imprese”.
Secondo Emiliano “questo risultato è un contributo che la Puglia dà all’intero Paese, nella consapevolezza che le politiche economiche e industriali debbano incidere in maniera diretta sulla qualità della vita delle persone”.
“In un contesto nel quale – ha concluso il Presidente – altre regioni non ce la fanno, noi rappresentiamo una piacevole anomalia, una controtendenza, attraverso un sistema industriale forte, un sistema sociale coeso, un sistema della formazione e della ricerca che sta producendo innovazione, un sistema di incentivi regionali capaci di adattarsi alle necessità delle imprese e del mondo del lavoro. Qualità e innovazione ingenerano sempre un ciclo positivo per tutti”.
Ringraziamo Salento Disco Connection per il riconoscimento che conferirà alla nostra testata giornalistica sabato 11 maggio!
Vi aspettiamo per una serata di musica e divertimento!
• 11 Maggio 2019 presso “QUATTRO COLONNE ” Discoteca 5° Edizione della ” Salento Disco Convention ”
LA NOTTE degli Oscar della MOVIDA
per 1 notte tutti (tra Dj’s ..Organizzatori, Staff, Titolati …delle migliori Disco & Club, Disco Pub, miglior format, ecc
DISTINTOSI nell’Anno 2018
Tutto il mondo della notte si riunisce, in un unica serata!
Moltissimi Riconoscimenti verranno Assegnati dal SILB
(Sindacato italiano Locali da Ballo ) PREMIO SILB 2019
• 1° Pista : Commerciale & Techno Reggaeton & House ecc
• 2° Pista : Latino (con tante Scuole,-djs- Maestri. ) – Reggaeton –
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INIZIO SERATA h. 23 > 2° pista Latina (..a seguire 1° pista) QUATTRO COLONNE ” Discoteca / Restaurant
Via La Marmora – Litorale Sud – Santa Maria al Bagno (Nardò)
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Info Liste Omaggi, agevolazioni e Prenotazioni Tavoli 3293778637
COSTO INGRESSO 10 € Botteghino
prezzo Agevolato con Ingresso x LISTA pierre
Info
Dancing Litoranea Gallipoli – Santa Maria al Bagno, Gallipoli, Santa Maria al Bagno 23:00329 3778637 Omaggi e Liste
1904 Salvador Dali
1963 Natasha Richardson
1978 Laetitia Casta
– Proverbio
Gallo magro e gallina grassa fan buon matrimonio
– Accaddeoggi
1330 Costantinopoli diventa la nuova capitale dell’Impero Romano
1949 il Siam modifica il proprio nome, da oggi si chiama Thailandia
1979 a Pechino il governo cinese annuncia la liberazione di tutti i prigionieri vietnamiti catturati durante la recente guerra con Hanoi
– Scoperte
1970 Scoperti aminoacidi su un meteorite caduto in Australia
Lessate i tortellini, scolateli e conditeli in una ciotola con metà del sugo precedentemente preparato. Versate i tortellini in una pirofila, aggiungete la mozzarella tagliata a cubetti, il restante sugo ed abbondante spolverata di formaggio grattugiato. Fate cuocere itortellini al forno per circa 10 minuti nel forno caldo.
LECCE – “Sul turismo è ora di arginare incompetenza e improvvisazione, uscendo dai canoni della semplice offerta balneare”, così Arturo Baglivo al termine dell’incontro Futurismi.
“Abbiamo voluto fortemente organizzare questo incontro con esperti del settore perché il turismo a Lecce è ancora un processo subito, non governato. Ci sono azioni concrete con cui si può garantire l’avvio di un percorso verso un turismo diverso, destagionalizzato, che spinga l’intero comparto a generare delle dinamiche di mercato stabili e proficue che offrano posti di lavoro, opportunità di crescita e rilancio. Occorre collaborare con l’Università del Salento per la creazione di un destination management per sfruttare le peculiarità di Lecce e delle sue marine, proteggere e promuovere l’artigianato locale, sfruttare lo strumento del marchio d’area e creare uno schema di riferimento per le imprese locali. Perché prima di ogni cosa dobbiamo capire che tipo di turismo vogliamo e siamo in grado di offrire.
Puntare sul turismo giovanile è sicuramente un investimento importante: si dovrebbe iniziare consentendo alloggi a prezzi calmierati al di fuori dei canonici periodi estivi, questo è un modo per spingere anche i più giovani, interessati maggiormente al mare e al sole del Salento, a scegliere Lecce come metà turistica anche in stagioni diverse dall’estate, per venire ad ammirare le bellezze storiche, artistiche e architettoniche. Sappiamo bene che una delle pecche della città sono i trasporti: i turisti scelgono raramente una città difficile da raggiungere a favore di altre ben collegate e organizzate. Lo stesso vale per l’accessibilità, requisito fondamentale per una città turistica. Bisogna creare il Portale unico dell’Assessorato al Turismo: uno sportello digitale che contenga promozioni, informazioni, eventi, strutture ricettive, balneari e tanto altro.
In un’ottica multilingua, smart e social. Bisogna poi impegnarsi a trasformare il turismo di massa in un turismo che consenta una mobilità lenta, favorire il turismo in bicicletta attento alle bellezze del territorio: si potrebbe creare, come succede in altre città di Italia, un servizio come la Bicicard, una tessera con la quale il visitatore che parcheggia l’auto ottiene in cambio una bicicletta, l’ingresso gratuito ai musei, sconto alle mostre temporanee, nei ristoranti, negli hotel e nei negozi convenzionati. Oppure le strutture ricettive potrebbero offrire, tra i servizi supplementari, il Bike Service: l’utilizzo di una bicicletta compresa nel costo camera o ceduta a noleggio, sia per spostamenti minimi che a scopo escursionistico. Ultimo ma non meno importante – conclude il pentastellato – è l’obiettivo di valorizzare le torri costiere, patrimonio storico e architettonico di immenso valore (si ricordi che risalgono al regno di Carlo V), da anni messe a rischio dal tempo e dall’incuria”.
Arriva anche in Puglia, con epicentro il Grande Salento, la rappresentativa estiva per calciatori durante il periodo del pre-ritiro. A portarlo nel tacco d’Italia il direttore sportivo Antonio Bruno, da una vita sui campi di calcio tra Italia ed estero, tra professionismo e dilettanti. “Il calcio è stata una passione che ho portato avanti con serietà e professionalità a prescindere dalla veste che andavo a ricoprire e senza guardare la categoria. Quando son tornato nella mia terra ho preferito lavorare dietro le quinte, mettendo a disposizione competenze, conoscenze, ma soprattutto passione. A tal proposito sentivo la necessità di contribuire alla crescita del mondo dilettantistico pugliese tramite una struttura che potesse far fare un piccolo salto di qualità nella direzione della professionalità. Non bisogna infatti nasconderci dietro il termine “dilettanti”, perché raggiungere dei risultati, anche a questi livelli, impone una programmazione strutturata.
L’Equipe Salento nasce da un’idea già esistente in Campania. Nel nostro caso la sede è nel polmone verde di Grottaglie, più precisamente il Centro Sportivo Monticello. La coordinazione tecnica è affidata a mister Gerardo Viscido, allenatore abilitato “Uefa A” e quest’anno alla guida dell’ASD Nocerina. Il nostro obiettivo è quello di consentire ai calciatori dilettanti, ma anche professionisti, di poter usufruire di una struttura che metta a disposizione uno staff di prim’ordine per arrivare pronti ai prossimi campionati. Saranno 5 allenamenti a settimana e verranno organizzate amichevoli di prestigio. La partita ovviamente è un aspetto fondamentale che non può prescindere da una preparazione calcistica, ma serviranno anche come vetrine per i calciatori che faranno parte dell’Equipe Salento 2019. Inoltre vi sarà un momento formativo, durante il quale interverranno specialisti dell’ambito normativo e medico, con particolare attenzione all’uso dei farmaci nel mondo del calcio.”.
mister Gerardo Viscido
Equipe Salento sarà quindi una vera e propria vetrina per i calciatori che ne faranno parte e tutto passerà sotto l’attenta supervisione di mister Gerardo Viscido. “Quando Antonio Bruno mi ha sottoposto questo suo progetto ho accettato subito di esserne il coordinatore tecnico, sia per la stima verso di lui sia perché credo che nel calcio moderno sia necessario arrivare pronti ai nastri di partenza. Il nostro obiettivo sarà quello di mettere a disposizione dei calciatori uno staff che gli consenta di riacquisire la forma necessaria per affrontare i rispettivi campionati. Il Centro Sportivo Monticello dovrà essere un porto dal quale transitano in maniera veloce i ragazzi verso le nuove società. Non è detto che il calciatore che verrà con noi sarà necessariamente in attesa di squadra; iniziamo il primo luglio e questo vuol dire che anticiperemo i ritiri della maggior parte delle squadre.
Tanti calciatori che ci stanno chiedendo di allenarsi con noi, hanno già sistemazione per il prossimo campionato, ma non vogliono farsi trovare in ritardo di condizione quando partirà la nuova stagione. Ovviamente saremo sotto gli occhi di tantissimi club e le amichevoli saranno dei momenti importanti per mettersi in evidenza. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per fare molto bene e offrire uno strumento al calcio pugliese, ma non solo, per crescere sempre di più.”
LECCE – È tutto pronto per domani: domenica alle 19:30 va in scena, presso il Teatro “Il Ducale” di Cavallino, “Pinocchio” con la regia di Mauro Scarpa. La storia non si discosta troppo dal romanzo di Carlo Collodi, ma ha delle interessanti rivisitazioni: la protagonista è una ragazzina che scopre passione, sogni, voglia di avventura, delusioni e tutte le varie insidie della vita sbagliando e crescendo, in una società bugiarda soprattutto con i più giovani. I migliori talenti dell’Accademia Damus saranno in scena. Tra questi ci sarà una promettente attrice in erba leccese, la 13 enne Gabriella Luperto, che interpreterà Pinocchio e che noi vogliamo farvi conoscere con questa intervista. La giovanissima attrice ci attende nella sua “seconda casa”, l’Accademia Damus in via Marugi a Lecce, dove tutti i pomeriggi si allena, studia e si appassiona all’arte della recitazione: la incontriamo ancora truccata da Pinocchio. Gabriella, nata il 22 maggio 2006, ha cominciato prestissimo a danzare (a tre anni) e studia recitazione già da tre anni: davanti alle telecamere è sicura e spigliata.
Hai imparato molte cose in Accademia?
“Ho imparato che ogni movimento sul palco è importante: non bisogna mettersi troppo avanti perché si va fuori dalle luci. Ho studiato dizione, ho lavorato sull’interpretazione dei personaggi e ho imparato tantissime cose su questo mondo”.
Hai già esperienza? Hai recitato in teatro?
“Il Damus affianca la teoria alla pratica: i docenti hanno creduto in me e ho avuto già esperienze sul palcoscenico, davanti al pubblico del teatro, che è un pubblico un po’ più esigente. Mi è sempre piaciuto recitare, a cominciare dalle elementari: negli spettacoli dell’Accademia, invece, sono partita da ruoli meno importanti nei saggi. Poi, il mio impegno è stato premiato con questo emozionante ruolo da protagonista in uno spettacolo molto importante. Il ruolo è impegnativo, ma ci sto mettendo tutta me stessa. Quando mi hanno detto che sarei stata la protagonista, mi sono messa a piangere per l’emozione. Avevo paura, poi con i maestri mi sono impegnata e ora sono pronta per affrontare la sfida”.
Hai dovuto sostenere un provino per ottenere questo ruolo?
”Certamente. Ho portato un monologo al provino e ho convinto i miei insegnanti. È una grande responsabilità essere i protagonisti di uno spettacolo così importante”.
Cosa ti ha insegnato il teatro?
“Mi ha insegnato ad avere coraggio e fiducia in me stessa. Prima di questo corso ero timida. Con il teatro ho imparato a esprimermi sul palco anche quando non parlo. Posso esprimermi senza parlare: ho imparato a comunicare meglio. Sul palco ci si mette in gioco, bisogna fare i conti con la paura e l’emozione: si cresce tanto. Il teatro è una scuola di vita. Per recitare bene devi essere te stessa anche sul palco”.
Pinocchio di Mauro Scarpa mette in scena una bambina che scopre il mondo in una società che spesso è bugiarda…
”In effetti ci sono tanti bugiardi in questa storia: il gatto e la volpe, ma anche Geppetto (che dice a Pinocchio che è un bambino, ma in realtà è un burattino). Persino la Fatina dice delle bugie per far sentire in colpa Pinocchio: “Qui giace e muore la fatina”, ma non è vero. Pinocchio vive in una società menzognera: non è lui il colpevole. È una storia fantastica, commovente, che comunica tante cose. Pinocchio è un bambino che ha voglia di scoprire il mondo e cresce sbagliando, come tutti i bambini”.
C’è molto studio dietro questa parte?
“Tanto studio: ho imparato a memoria il copione. Ho compreso e mi sono immedesimata nel personaggio che interpreto”.
Ti avevano già letto la favola di Pinocchio prima di andare a dormire?
“No. Ho guardato qualche video su internet. Prima di leggere il copione non pensavo che fosse una storia così bella e ancora attuale”.
Come nasce la tua passione per il teatro?
“I miei mi portavano a teatro sin da piccola. È stato amore a prima vista”.
Chi ti senti di ringraziare per questo primo traguardo?
”Principalmente i miei genitori, che hanno avuto tanta pazienza. Naturalmente ringrazio i miei maestri e l’Accademia Damus: in questa scuola c’è un’atmosfera stupenda, piena di artisti e di ragazzi che si dedicano all’arte dello spettacolo e alla musica, tanti ragazzi come me pieni di passione e amore per quello che fanno”.
Un giorno ti piacerebbe farlo di professione questo lavoro?
”Amo recitare. Sto studiando tanto. Sarebbe bello…”.
CASARANO (Lecce) – Confessa e ottiene i domiciliari. Ha lasciato il carcere Cosimo Fossanova, il 51enne di Casarano, accusato di aver messo a segno una rapina ai danni del supermercato Conad di via Stazione insieme a un complice. Il gip Cinzia Vergine ha alleggerito la custodia cautelare in carcere a margine dell’udienza di convalida. L’uomo, difeso dall’avvocato Fabio Ruberto, ha ammesso gli addebiti motivando la sua azione per alcuni debiti che doveva onorare quanto prima. Anche il complice, Daniele Buono, 44enne sempre di Casarano, (difeso dall’avvocato Silvio Caroli), ha ottenuto i domiciliari subito dopo la convalida dopo alcune ore trascorse dietro le sbarre.
Secondo le indagini condotte in maniera tanto tempestiva quanto efficace dai carabinieri del Norm di Casarano insieme ai colleghi della stazione di Melissano, (al comando del maresciallo Alessandro Borgia), i due malviventi hanno fatto irruzione nel supermercato affollato di clienti poco dopo mezzogiorno. Con i volti coperti e sotto la minaccia di una pistola, hanno costretto le cassiere a farsi consegnare l’incasso, quantificato in circa 4mila euro.
Arraffato il bottino, la coppia di banditi si è allontanata rapidamente. Le immediate ricerche dei militari hanno consentito di bloccare e sottoporre al fermo di pg Daniele Buono mentre tentava di nascondere una parte del bottino nell’intercapedine di un’abitazione sottoposto. Ore dopo, nei guai è finito anche Fossanova.
LECCE – Il rapinatore del bar “Garden” altro non era che un cliente abituale, che aveva pensato di rapinare l’esercizio commerciale per non pagare i debiti accumulati per consumazioni e pagamenti online.
Sono bastati soltanto pochi minuti agli agenti di polizia per stringere il cerchio sul rapinatore solitario che, ieri pomeriggio, armato di pistola ha seminato il panico nel bar che sorge alle spalle del Tribunale civile di Lecce, vicino a scuole ed asili privati. Si tratta del 45enne leccese Giovanni Mazzeo, già noto alle forze di polizia per rapine ed altro, arrestato in flagranza di reato dagli agenti delle Volanti ed accompagnato in carcere con l’accusa di rapina aggravata.
L’irruzione del 45enne, che ha agito a volto scoperto, è avvenuta attorno alle 16.30, quando è entrato nel bar ed ha estratto dalla cintola dei pantaloni una pistola, che ha poi puntato minacciosamente contro il figlio del titolare dell’attività che si trovava dietro la cassa, scarrellandola davanti ai suoi occhi e minacciandolo di sparargli nonché di scaraventargli contro gli espositori in vetro.
Costretto a gettarsi per terra davanti al rapinatore che aveva caricato l’arma, il giovane cassiere è poi riuscito a mettersi in salvo approfittando di un attimo di distrazione del bandito ed è uscito in strada, lanciando così l’allarme al 113.
Aggirato il bancone, invece, il 45enne ha prelevato dal registratore di cassa banconote e diversi scontrini, per poi guadagnare l’uscita e dileguarsi, non prima di avere arraffato delle caramelle da alcuni espositori.
Gli agenti di polizia, accorsi sul posto in pochi istanti, sono presto riusciti a rintracciare il 45enne ancora nella zona e lo hanno arrestato. Nelle sue tasche, i poliziotti hanno rinvenuto sette scontrini ed una ricevuta di pagamento Sisal pay, tutti dell’esercizio commerciale dove era stata perpetrata la rapina: come accertato in seguito, si trattava di scontrini non pagati dal rapinatore nei giorni passati e conservati dal titolare. Nessuna traccia, invece, né dell’arma né dei soldi, circa tremila euro stando alla denuncia del proprietario del bar. Mazzeo è stato arrestato ed accompagnato presso la casa circondariale di Lecce.
LECCE – Questa mattina Lecce si è colorata di giallorosso come non accadeva da anni. L’attesa febbrile per la partita contro lo Spezia delle 15 sembra far palpitare strade e muri della città. Ovunque bandiere e bandieroni sventolano frenetche; palloncini gialli e rossi addobbano vetrine e locali di tantissimi negozi; sciarpe legate ai polsi, macchine strapiene diretta al Via del Mare e bambini con la maglia del Lecce che tengono per mano i papà che a loro volta indossano i colori della loro squadra del cuore. Tutta la città è in attesa che quel sogno condiviso diventi realtà. Lo sa benissimo mister Liverani che in settimana ha predicato serenità per affrontare al meglio questa partita.
Per quella che potrebbe essere l’ultima battaglia il tecnico romano ha a disposizione l’intera rosa e sembra orientato a far scendere in campo la “squadra tipo” con Vigorito tra i pali, la difesa che torna ad essere composta da Venuti, Lucioni, Meccariello e il rientrante Calderoni, in avanti i tre tenori Mancosu, Falco e La Mantia, a centrocampo Tachtisis di nuovo in cabina di regìa, Petriccione e Majer in vantaggio su Tabanelli decisivo anche a partita in corso. Lo Spezia di mister Marino dal canto suo proverà a rovinare la festa salentina e scenderà in campo con Lamanna, Vignali, Terzi, Capradossi, Augello, Bartolomei, Ricci, Mora, Gyasi, Galabinov, Okereke.
LECCE – Paola Gigante è un architetto con un’esperienza da presidente nella Commissione Cultura, Sport ed Edilizia sportiva di Palazzo Carafa: oggi si candida nella lista “Prima Lecce”, a sostegno di Saverio Congedo. La candidata punta principalmente su tre obiettivi: ripristinare l’importantissimo Assessorato allo Sport (per dare centralità a un settore importante), puntare su infrastrutture sportive e sul turismo dello sport e lavorare per trasformare il Circolo Tennis in un’area parco, “un polmone verde con piste ciclabili e tanti servizi, che si collega al Parco delle Mura Urbiche, aperto a tutte le famiglie”. “Le infrastrutture sportive sono state trascurate, sono in pessime condizioni, sono poche rispetto alle tante associazioni sportive e anche la gestione dev’essere ripensata – spiega Paola Gigante – L’amministrazione comunale garantisce solo tre strutture, che però hanno tutta una serie di criticità, anche strutturali. Bisogna ripensare e riqualificare gli spazi: in questo modo potremmo puntare ad essere una città del turismo sportivo (questo significa aumentare il PIL)”.
Nell’intervista che potrete vedere cliccando sull’immagine Paola Gigante spiega la sua strategia per il futuro del Circolo Tennis: i campi da gioco potranno essere spostati in una zona periferica e spaziosissima e il centro potrà recuperare un polmone verde straordinario, senza barriere, fruibile a tutti, anche per passeggiare a piedi o in bici.
NARDO’ (Lecce) – L’assessore all’Ambiente Mino Natalizio interviene sulla decisione del Tar Lecce che, a seguito di un ricorso della Mediterranea Castelnuovo 2 (società che gestisce la ex discarica di Castellino), ha riconosciuto la correttezza scientifica dei campionamenti effettuati da ARPA Puglia nel 2014 presso il sito in agro di Nardò.
“Condividiamo la soddisfazione del direttore di ARPA Puglia Vito Bruno – spiega – al quale va anche la nostra gratitudine per il lavoro svolto dall’Agenzia. Ora attendiamo i risultati degli ultimi campionamenti effettuati da ARPA nell’ambito del piano di caratterizzazione, che dovrebbero pervenire a giorni, che consentiranno finalmente alla Regione Puglia di convocare la conferenza di servizi necessaria a chiudere la Fase 2 del piano di caratterizzazione stesso.
Naturalmente, se i risultati di tali campionamenti dovessero confermare la contaminazione del sito e dell’area circostante la ex discarica di Castellino, a seguito di questa sentenza del Tar Puglia non ci sarebbero più dubbi circa l’obbligo della Mediterranea Castelnuovo 2 a provvedere alla bonifica degli elementi inquinanti.
Di più – prosegue l’assessore all’Ambiente – una volta concluso l’iter del piano, la stessa società dovrà provvedere alla messa in sicurezza e garantire la post gestione della ex discarica. Obbligo questo a cui il gestore deve ottemperare per forza di legge e a cui gli enti preposti potranno sostituirsi in danno in caso di inottemperanza. Questa procedura è stata concordata con la Regione Puglia e con i suoi rappresentanti istituzionali, oltre che ovviamente con i funzionari, e c’è sul tema un dialogo continuo, visti i numerosi tavoli di natura tecnica che si sono tenuti in questi mesi.
Ogni altra procedura di cui qualcuno parla risulta frutto di fantasia e utile solo a creare confusione nei cittadini, la cui unica volontà, è quella di vedere messa in sicurezza e post gestita correttamente una discarica che ha ammorbato Nardò per anni”.
LECCE – Riccardo Savoia è stato operato ieri sera e non ha più l’ogiva in testa. I medici del Vito Fazzi di Lecce, dove da giorni è ricoverato con prognosi riservata dopo essere stato accoltellato e sparato per tre volte, sono riusciti ad estrarre l’ogiva ritenuta, poi consegnata nelle mani degli investigatori della polizia per gli accertamenti del caso. È ancora in rianimazione, sedato ed in coma farmacologico, ma dovrebbe farcela.
Sul fronte delle indagini prosegue intanto la “caccia” agli eventuali complici del 19enne leccese Maicol Signore, finito in stato di fermo con l’accusa di tentato omicidio meno di 24 ore dopo l’efferato fatto di sangue, che ha scosso la città. Incastrato grazie al video di una telecamera di sicurezza che puntava l’ingresso del palazzo, il giovane sarà sottoposto in mattinata all’interrogatorio di convalida del fermo nel carcere di Lecce.
Il tentato omicidio di Riccardo Savoia risale al pomeriggio di mercoledì scorso, quando il 37enne personal trainer leccese, incensurato, è stato ritrovato in una pozza di sangue dagli agenti di polizia sul terrazzo del condominio al civico 3 di via Machiavelli, zona 167. Cosciente ma sotto shock, il leccese presentava diverse coltellate su tutto il corpo, anche alla gola, nonché tre ferite d’arma da fuoco alla bocca, alla testa ed al fianco sinistro, che hanno costretto i medici all’asportazione della milza.
In casa del 19enne Maicol Signore, residente proprio nello stabile in cima al quale avrebbe tentato di ammazzare il personal trainer, gli investigatori della squadra mobile hanno rinvenuto anche un etto di cocaina e vestiti insanguinati, che sono stati sequestrati per accertare se il liquido ematico sia quello della vittima del tentato omicidio. Stamattina, potrà difendersi dalla pesante accusa davanti al gip.
SAN CATALDO (Lecce) – Due arresti ed un maxi sequestro di marijuana, per un valore di circa quattro milioni di euro.
È il bilancio dell’operazione antidroga condotta dalla guardia di finanza al largo di San Cataldo, dove due scafisti albanesi sono stati bloccati su un gommone straripante di “erba”, per un totale di 400 chili.
L’attività è stata al largo di San Cataldo, dove è stato intercettato un gommone con un carico sospetto che dirigeva verso le coste italiane.
Gli occupanti del natante, davanti all’alt dei militari, hanno cercato di sottrarsi alla cattura, ma le unità navali delle Sezioni Operative Navali di Gallipoli e Otranto li hanno raggiunti e poi fermati.
A bordo dell’imbarcazione i militari hanno rinvenuto 14 colli di sostanza stupefacente del tipo marijuana e hashish, dal peso complessivo di circa 400 chili, che sul mercato clandestino avrebbe fruttato circa 4 milioni di euro.
Il mezzo, un gommone lungo 6 metri circa è stato condotto nel porto di Otranto e sottoposto a sequestro, mentre i due scafisti, di nazionalità albanese, sono stati arrestati per detenzione e traffico internazionale di sostanze stupefacenti e posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Dall’inizio dell’anno, sono circa tre le tonnellate di droga sequestrate dalle fiamme gialle pugliesi, 9 i mezzi sequestrati e 70 le persone arrestate.
I giallorossi sono stati impegnati al “Via del Mare”, nell’ultima giornata del Campionato di serie B, con lo Spezia.
Questo il tabellino:
LECCE-SPEZIA 2-1
LECCE: Vigorito, Petriccione, Tachtsidis, Mancosu, Meccariello, La Mantia (29 st Palombi), Falco (41 st Scavone), Venuti, Lucioni, Calderoni, Majer (35 st Tabanelli). A disp: Bleve, Riccardi, Cosenza, Arrigoni, Tumminello, Haye, Marino, Felici, Bovo. Allenatore: Liverani
SPEZIA: Lamanna, Augello, Mora (22 st Crimi), Ricci, Galabinov, Gyasi (17 st Okereke), Capradossi, Terzi, Vignali, Maggiore, Da Cruz (33 st Bidaoui). A disp: Manfredini, Barone, Brero, Crivello, Pierini, Bartolomei, De Francesco, Ligi, De Col. Allenatore: Marino
Marcatori: 9 pt Petriccione, 27 pt La Mantia, 38 st Capradossi
Ammoniti: 13 pt Lucioni, 7 st Ricci
Recupero: 1 min pt, 6 min st;
Spettatori: 18.141 paganti e 6.994 abbonati
Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna; Assistenti: Edoardo Raspollini di Livorno e Niccolo Pagliardini di Arezzo; IV uomo: Alessandro Prontera di Bologna
Liverani 10: ad agosto 2018 nessuno avrebbe puntato un euro sulla possibile promozione diretta del Lecce in serie A. Forse però Fabio Liverani dentro di lui ha sempre covato un’ambizione difficile da esternare senza correre il rischio di essere tacciato di pazzia. Ha permeato una squadra quasi del tutto nuova che ha bruciato le tappe nel trovare una meravigliosa alchimia tecnico-tattica. Un’orchestra che ha estasiato ogni stadio nel quale la sinfonia giallorossa prendeva vita grazie al suo direttore. Un calcio sublime e concreto mai visto con tanta continuità da queste parti e che forse rappresenta qualcosa di nuovo nell’intero panorama calcistico nazionale. Il Lecce è in Serie A, firmato Fabio Liverani.
Società 10: a parlarne adesso sembra solo un brutto sogno. L’US Lecce che subisce una doppia retrocessione, una sul campo e l’altra decisa dalla giustizia sportiva. Una ferita profonda che squarcia il petto di un intero territorio. La gestione Tesoro che non risana questa ferita, ma la rende vulnerabile e potenzialmente mortale. Un incubo dal quale non si riesce a risvegliarsi. Poi, come in un film, quando anche le ultime speranze di sopravvivenza sembravano svanire, Saverio Sticchi Damiani e la sua cordata decidono di tendere la mano ad un club che rappresenta il Salento e i salentini sparsi per il mondo. Con passi ampi e decisi questa società ha condotto la squadra fuori dall’inferno; con coraggio e passione hanno riportato un intero popolo in paradiso.
Tifosi 10: quando martedì scorso la società ha avuto l’ok dagli organi predisposti per emettere altri tremila biglietti in Curva Sud, son bastati diciotto minuti affinché questi fossero venduti interamente. Basterebbe questo dato per sottolineare quanta voglia di Lecce avessero i tifosi giallorossi. Di fronte non c’era la Juve o il Milan, in realtà di fronte non c’era nemmeno lo Spezia di mister Marino, di fronte c’era l’orgoglio ritrovato di decine di migliaia di tifosi che lasciavano finalmente alle loro spalle anni di cocenti delusioni. Dalle pacifiche invasioni negli stadi del nord ai trentamila al Via del Mare nell’ultima di campionato, il popolo giallorosso ha dimostrato una volta di più cosa voglia dire tifare per i colori della propria città.
Mancosu 9: uomo simbolo di questa fantastica pagina di calcio leccese. Ha toccato il punto più alto della sua carriera con prestazioni da leader vero; tecnica e intelligenza calcistica al servizio del gruppo. I suoi gol e i suoi assist hanno regalato punti fondamentali nel corso dell’intera stagione. La sua presenza in campo ha dato le soluzioni sulla trequarti che ricercava mister Liverani per far fare alla squadra quel salto di qualità necessario per non accontentarsi di una tranquilla salvezza. Ora lo aspetta la prova più dura, ma al tempo stesso affascinante: confermarsi in Serie A.
La Mantia 9: un inizio di campionato non all’altezza delle aspettative di un pubblico che ha ammirato in maglia giallorossa centravanti di primissimo livello. Tanto lavoro sporco al servizio dei compagni, ma pochi gol per un attaccante d’area di rigore. Poi, dalla ventiquattresima giornata, nella vittoria interna contro il Livorno, il buon Andrea ha deciso di vestire i panni del bomber vero: doppietta agli amaranto, gol contro Cittadella e Verona, gol vittoria nel derby col Foggia, firma con Ascoli e Pescara, di nuovo doppietta contro il Cosenza, gol contro il Perugia e firma nella vittoria promozione contro lo Spezia. In tutto diventano diciasette le marcature (record personale, senza battere caldi di rigore), accompagnate da ben otto assist. Un centravanti completo capace di lavorare per la squadra e finalizzare come pochi, rivelatosi fondamentale in questa fantastica impresa giallorossa.
Tabanelli 9: il dodicesimo titolare. Una carriera da eterno incompiuto a galleggiare con discontinuità tra A, B e C. Anche lo scorso anno, arrivato a gennaio nel Salento, aveva collezionato solo undici presenze del tutto anonime. Quest’anno invece si è calato alla perfezione nel ruolo tecnico-tattico cucitogli addosso da mister Liverani. Prestazioni di sostanza, ma soprattutto gol fondamentali. Uno in particolare, quello che ha spalancato la massima serie ai giallorossi: il gol vittoria sul Brescia. Questa promozione porta indelebilmente anche la sua firma.
Falco 9: il terzo dei tre tenori del reparto offensivo giallorosso. Forse gli manca ancora qualcosa a livello caratteriale per arrivare alla maturazione completa ma i mezzi a sua disposizione sono da top player. La sua tecnica e la sua inventiva sono risultate determinanti per avere la meglio di tante contese. I fraseggi con Mancosu e La Mantia hanno incantato non solo i tifosi del Lecce, ma anche quelli avversari. La prestazione contro lo Spezia è da campione vero.
Lucioni
Lucioni 8,5: “come nelle favole”. E’ il titolo di una canzone di Vasco Rossi che fotografa appieno la storia tra Fabio Lucioni e il Lecce. Il difensore ex Benevento tesserato in estate dalla società del presidente Sticchi Damiani, ha dovuto aspettare ottobre per iniziare a guidare in campo i propri compagni. Un capitano senza fascia che da subito ha fatto pesare il suo carisma e il suo spessore tecnico. Un impatto talmente positivo da attirare le attenzioni del Sassuolo che se lo voleva portare in Emilia nel mercato invernale. Sembrava cosa fatta sino alla frenata improvvisa sul gong finale della finestra di mercato. Lucioni voleva tornare in Serie A, ma voleva farlo con la maglia che ha puntato su di lui dopo la squalifica, una maglia a strisce giallorosse.
Tachtsidis
Tachtsidis 8,5: forse, mister Liverani, ha rivisto in lui Fabio Liverani calciatore. Un gigante dai piedi educatissimi, o meglio dal piede. Mancino di quelli veri, che difficilmente utilizza l’arto inferiore destro come strumento per impattare la palla. Ma quello che riesce a fare col mancino è pura poesia calcistica al servizio di un ordine tattico imposto dal tecnico romano. Su di lui aveva puntato forte un certo Zdenek ai tempi della Roma. Il suo arrivo è risultato decisivo per fare quel definitivo salto di qualità necessario per dare sostanza al sogno.
Petriccione 8,5: il Modric di Gorizia è arrivato a Lecce con il fardello del suo trascorso barese nel precedente campionato. Ha impiegato davvero pochissimo tempo a portare i tifosi dalla sua parte grazie a prestazioni sempre sopra la sufficienza. Sino all’arrivo del gigante greco ha agito con ottimi risultati da regista della squadra di Liverani per poi passare, nel girone di ritorno, a ricoprire il ruolo di interno di centrocampo. Pedina fondamentale dello scacchiere tattico del tecnico romano che non ha mai rinunciato al centrocampista friulano, al punto da diventare indispensabile per gli equilibri in campo della squadra. E poi la ciliegina sulla torta con il gol promozione.
Meccariello 8,5: centrale o terzino Liverani non ha mai rinunciato alle prestazioni dell’ex difensore del Brescia. Un campionato quasi perfetto, con qualche umana sbavatura che non ha però compromesso il suo altissimo rendimento. Insieme a Lucioni ha formato la coppia di centrali difensivi più forte della categoria.
Venuti, Calderoni 8,5: voto congiunto per i due stantuffi delle corsie esterne, indispensabili nello sviluppo tattico dell’azione voluto da mister Liverani. A turno facevano guadagnare metri alla squadra come il running back nel football americano, ribaltando l’azione da difensiva ad offensiva. Venuti, al contrario di Calderoni rimasto a secco, si è tolto la soddisfazione di timbrare tre volte il tabellino contro Crotone, Cosenza e Carpi.
Vigorito
Vigorito 8: non sempre impeccabile, a volte anzi ci ha messo nei guai come nella disastrosa trasferta di Cremona, il numero 22 giallorosso ha però avuto la forza di riscattarsi ogni volta con prestazioni superlative. Sicuramente il suo apporto nell’arco della stagione è risultato fondamentale trasmettendo sicurezza al reparto difensivo e di riflesso alla squadra intera.
Palombi
Palombi 7,5: inizia fortissimo con due doppiette consecutive alla quarta e alla quinta giornata rispettivamente contro Venezia e Livorno. Complice anche un infortunio perde condizione e posizioni nelle gerarchie di mister Liverani, finendo la stagione dietro le quinte. I suoi gol però, conti alla mano, sono risultati fondamentali nell’ottica promozione.
Scavone
Scavone 7,5: il suo campionato sembrava finito trenta secondi dopo il fischio d’inizio della gara interna contro l’Ascoli. Quel maledetto scontro di gioco lo costringe a perdersi il finale di stagione, sino a rientrare in campo nei minuti finali. Uno dei leader dei giallorossi, con due reti all’attivo contro Padova e Spezia.
Arrigoni 7: cuore di capitano. Accetta un ruolo da comprimario senza abbassare mai la concentrazione e l’apporto alla squadra. Ogni volta che viene chiamato in causa, dall’inizio con la fascia al braccio o a partita in corso, risponde presente con prestazioni di sostanza. Realizza un gol fondamentale contro il Livorno e arricchisce il suo score con tre assist risultati decisivi.
Majer 7: il centrocampista sloveno, svincolatosi dal Rostov per vestire la maglia giallorossa, ha subito colpito mister Liverani. Infatti il tecnico romano ha utilizzato quasi sempre il centrocampista arrivato per sostituire lo sfortunato Scavone. Quantità abbinata ad una discreta qualità che fanno ben sperare per il futuro.
Bleve 7: solo cinque presenze per il portierone salentino, ma ogni volta che Liverani ha avuto bisogno di lui, ha risposto presente con prestazioni da vero numero uno.
Fiamozzi
Fiamozzi 7: parte fortissimo andando in rete alla prima di campionato contro il Benevento. Liverani lo alterna nel ruolo di terzino destro e lui offre sempre un rendimento sopra la sufficienza. Problemi alla schiena lo tengono fuori dai giochi nella seconda parte della stagione.
Marino 6,5: un’annata sfortunata nella quale il difensore di Mazara del Vallo ha dovuto fare i conti con problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento. Quando mister Liverani l’ha chiamato in causa lui ha risposto presente garantendo solidità sia come centrale difensivo che come terzino sinistro.
Bovo
Bovo 6,5: lontano parente del difensore che, agli inizi di quella che si è poi rivelata un’importante carriera, aveva già vestito la maglia giallorossa. Gli infortuni non l’hanno risparmiato limitandone sensibilmente l’apporto in campo. Quella che invece non è mai mancata è l’esperienza messa a disposizione del gruppo, risultata fondamentale nella seconda parte della stagione.
Haye 6,5: ha l’attenuante di arrivare da un calcio totalmente diverso. Paradossalmente forse avrebbe sofferto meno la Serie A rispetto ad un calcio più fisico e meno tecnico come quello giocato in Serie B. Ad un certo punto della stagione, quando Liverani aveva iniziato ad utilizzarlo con regolarità, sembrava si fosse finalmente sbloccato. Dopo qualche buona prestazione è tornato ad evidenziare limiti che forse il tempo gli consentirà di superare.
Cosenza
Cosenza 6,5: uno dei capitani di questo Lecce. E’ stato uno degli artefici del passaggio dalla Serie C alla B accettando con professionalità un ruolo da panchinaro in questo campionato cadetto. Sono però i giocatori come Ciccio Cosenza a rappresentare quel valore aggiunto all’interno di un gruppo vincente.
Saraniti, Riccardi, Tumminello, Felici6: anche loro hanno offerto il loro contributo per la realizzazione di questo sogno. Tumminello sarebbe dovuto essere il centravanti del Lecce nella seconda parte di stagione, ma il suo arrivo è coinciso con l’esplosione di bomber La Mantia.
Torromino, Legittimo, Pettinari, Armellino, Tsonev, Dubickas, Lepore10: un voto ovviamente simbolico per chi ha fatto parte di questo gruppo, per chi avrebbe voluto ancora farne parte, ma ha messo in secondo piano le ambizioni personali accettando le scelte della società. Un grazie a chi, come Checco Lepore si è fatto da parte per il bene della squadra che ama.