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“Nostalgia degli Dei”, a Lecce la presentazione del libro di Marcello Veneziani

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LECCE – Venerdì 29 marzo ore 18:30 l’Associazione “Idea Città” organizza la presentazione del nuovo libro di Marcello VenezianiNostalgia degli Dei” presso il Teatrino Convitto Palmieri in piazzetta Carducci a Lecce. Dialogherà con l’autore la giornalista Maria Agostinacchio. Interverranno Giuseppe Tamborrino, Presidente Associazione Idea Città, Saverio Congedo, Consigliere regionale, Simona Manca, Consigliere Provinciale.

“Nostalgia degli dei”, edito da Marsilio, è la sintesi dei temi affrontati da Marcello veneziani nell’arco di quarant’anni di studio e ricerca, la sua personale e compiuta visione del mondo. Nel corso dei secoli, le divinità si sono fatte idee, principi fondamentali per la vita e per la morte, amore per ciò che è superiore, permanente e degno di venerazione. Oggi una società schiacciata su un presente assoluto, in cui nessuna differenza è accettata, sembra aver spazzato via anche gli ultimi limiti necessari alla loro sopravvivenza: il confine che protegge, il pudore che preserva, la fede che è amore per la Luce.

Come in una galleria di gigantesche figure di marmo, l’autore osserva e racconta le dieci divinità che hanno fondato il pensiero e l’esistenza dell’uomo: Civiltà, Patria, famiglia, Comunità, Tradizione, Mito, Destino, Anima, Dio, Ritorno. E nel tracciarne i profili ne svela il senso recondito, la loro necessità fuor di metafora per ricominciare a «pensare anziché limitarci a funzionare» nella vita di tutti i giorni. Attingendo a una costellazione di pensatori che da Platone e Plotino passa per Vico e Nietzsche, fino ad arrivare a Florenskij ed Evola, nel suo lungo percorso di scrittore Veneziani conserva quella nostalgia del sacro che consente agli uomini di uscire dal loro mondo e dal loro tempo, di riconoscere i propri limiti e trascenderli, di trovare orizzonti, tutori e aperture oltre la caducità della nostra esistenza.

Marcello Veneziani Marcello Veneziani, Giornalista, scrittore, filosofo è nato a Bisceglie e vive tra Roma e Talamone. Proviene da studi filosofici. Ha fondato e diretto riviste, ha scritto su vari quotidiani e settimanali. È stato commentatore della Rai.

Si è occupato di filosofia politica scrivendo vari saggi tra i quali La rivoluzione conservatrice in ItaliaProcesso all’OccidenteComunitari o liberalDi Padre in figlioElogio della TradizioneLa cultura della destra e La sconfitta delle idee(editi da Laterza), I vintiRovesciare il 68Dio, Patria e FamigliaDopo il declino(editi da Mondadori), Lettere agli italiani. È poi passato a temi esistenziali pubblicando saggi filosofici e letterari come Vita natural durantededicato a Plotino e La sposa invisibile, e ancora con Mondadori Il segreto del viandanteAmor fatiVivere non bastaAnima e corpo Ritorno a sud. Dopo Lettera agli italiani(2015) ha pubblicato di recente Alla luce del Mitoe Imperdonabili, tutti con Marsilio, e Tramonti (Giubilei Regnani).

 

 

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“Donna Coraggio oltre ogni limite”, ancora un riconoscimento per Maria De Giovanni

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SOLETO (Lecce) – Ancora un riconoscimento a Maria De Giovanni, stavolta arriva dal comune di Soleto, evento finalizzato alla valorizzazione della Donna nel mese di marzo. Maria De Giovanni è stata scelta e verrà premiata domani alle ore 18.30 presso L’Opera Pia – Beneficio Madonna delle Grazie -, la manifestazione a lei dedicata si intitola – Donna Coraggio oltre ogni limite – in particolar modo si parlerà del progetto già realizzato lo scorso anno proprio da Maria presidente dell’Associazione Sunrise Onlus denominato – Il mare di tutti – progetto con cui si è dato la possibilità a molte persone di effettuare la talassoterapia nella malattia neurodegenerativa invalidante.

Si discuterà dei suoi due libri autobiografici: sulle orme della sclerosi multipla e la rinascita, libri con i quali lei ha scardinato la disabilità dall’angolo di solitudine spesso relegato a chi come lei stessa vive la sofferenza e il dolore. I saluti istituzionali saranno affidati al Sindaco di Soleto Graziano Vantaggiato, si uniranno poi quelli del Presidente della Provincia Stefano Minerva e quelli dell’Assessore alle Pari Opportunità Dori Mengoli. Alla serata parteciperanno diverse cariche politiche, civili e militari, ospite d’onore il Generale della Scuola di Cavalleria di Lecce Angelo Minelli.

Ho fortemente voluto questo Premio dedicato a Maria – sostiene Dori Mengolila conosco da diverso tempo e ho di lei una stima profonda per la sua forza impareggiabile di superare e affrontare le difficoltà per lei quotidiane, inoltre la sua dolcezza colma i vuoti della sofferenza altrui, facendosi portavoce dei diritti degli altri, insegnando attraverso l’esempio della sua perseveranza che la vita è un dono meraviglioso e come dice lei, essere utili agli altri è la medicina migliore. Questa serata è dedicata a lei, che di riconoscimenti ne ha ricevuti tantissimi, solo questo mese di marzo ne ha ricevuti cinque incluso il nostro, compreso quello del Presidente della repubblica Italiana Sergio Mattarella, per il suo impegno nel sociale, per la sua attenzione a temi delicati e spesso offuscati dalla burocrazia. Soleto la ama e la ringrazia profondamente del suo impegno etico-civico – morale ma soprattutto Umano, perché per vivere la vita bisogna avere esempi concreti come quello di Maria”.

 

 

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Leo Shoes Casarano, è tempo di tornare a vincere

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CASARANO (Lecce) – Ritornano a giocare davanti al proprio pubblico i ragazzi della Leo Shoes Casarano che, per la ventiduesima giornata del campionato di serie B, sono chiamati ad ospitare al Palazzetto dello sport di Via Olanda la formazione campana del Marigliano.

Nonostante l’avversario di giornata non sia assolutamente malleabile e da sottovalutare, per i rosso-azzurri questa sfida non potrà avere altro epilogo se non quello della vittoria che ormai è smarrita da Laterza e compagni da ben cinque turni.

La Leo Shoes Casarano ha assoluto bisogno di tirarsi fuori da quella crisi nera che imperversa da circa due mesi e medicina migliore per riprendere ossigeno e far tornare il sorriso non è altro che il successo. Mister Monaco ha fatto lavorare sodo i suoi in settimana, sia dal punto di vista tecnico-tattico che dal punto di vista psicologico, cercando di far riemergere quella serenità e quella voglia di dimostrare che hanno permesso alla sua squadra di fare tanto bene nel girone di andata.

Il Marigliano arriva alla partita di Domenica forte dei suoi quaranta punti e del quinto posto in classifica, anche se non con il morale a mille a causa della netta sconfitta casalinga subita nell’ultimo turno di campionato ad opera del Tricase.

L’appuntamento è per domenica 31 marzo alle ore 18.00 presso il Palazzetto dello sport di Via Olanda.

 

 

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“Settimana del Lavoro”: a Unisalento l’ottava edizione dedicata a manifatturiero e Tac

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LECCE – Tre giornate per l’incontro tra imprese che cercano personale qualificato e studenti, neolaureati e dottorandi/dottori di ricerca dell’Università del Salento: dal 9 all’11 aprile 2019 in programma l’ottava edizione della “Settimana del Lavoro” dedicata in particolare a manifatturiero e TAC – Tessile abbigliamento calzaturiero. Organizzata dall’Ufficio Career Service dell’Ateneo, l’iniziativa ha visto la collaborazione di Confindustria Lecce nella fase di “selezione” delle aziende interessate.

Ogni impresa avrà a disposizione uno spazio attrezzato, all’interno dell’edificio “Aldo Romano” del campus Ecotekne (via per Monteroni, Lecce), per le presentazioni aziendali, la raccolta dei curricula e i colloqui di lavoro. Saranno presenti le aziende AGIC Technology, Amaris Technologies srl, ArcelorMittal, Avio Aero, Banca Popolare Pugliese, Calcagnile Academy, Casta Carpenteria Meccanica srl, CNH Industrial Italia spa, Cog, CPM, CVIT Bosch, DFV, EmmeGiEmme Shoes srl, FINCONS GROUP, GELESIS, Gruppo Surace, Hethamos, Hoist Finance, Ilmea srl, Jindal Films, Leo Shoes srl, Links, Luciano Barbetta srl, Meccanica Meridionale, Monteco srl, Nardò Technical Center srl – A Porsche Engineering Company, PharmaGRIN srl, POLYFLEX srl, Rina, Thermowell – Marine Air Conditioning, TXT E-Solutions spa.

Per studenti e laureati UniSalento, attiva una piattaforma online per “prenotare” gli incontri con le aziende di interesse: https://www.unisalento.it/settimana-del-lavoro (link “accedi all’evento”).

Apertura dei lavori martedì 9 aprile, alle ore 9.30 nell’aula “Fermi”, sul tema “Lavorare con la laurea. Prospettive e strumenti per il lavoro di qualità nel Salento”. Dopo i saluti del Rettore Vincenzo Zara e del Presidente di Confindustria Lecce Giancarlo Negro, Alberto Leone e Matilde Osti del Consorzio AlmaLaurea illustreranno la piattaforma Placement del Consorzio: uno strumento molto potente a disposizione degli studenti e delle imprese, che l’Università del Salento mette a disposizione gratuitamente.

A seguire gli interventi del Direttore del Dipartimento Ingegneria dell’Innovazione Antonio Ficarella su “Alta Formazione, nuove tecnologie e mondo del lavoro”, del Presidente della Sezione Metalmeccanica di Confindustria Lecce Donato Pascali su “Nuove competenze e prospettive di lavoro nel settore metalmeccanico”, di Luciano Barbetta (di Confindustria Lecce, di recente nominato componente del CdA UniSalento) su “Lavorare da laureati nelle imprese del TAC” e di Daniele Carlone di Hoist Finance su “Affrontare un colloquio di recruiting”. Alla giornata parteciperanno anche numerosi studenti degli istituti superiori.

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“Copriva” il marito mentre abusava dei bambini nel doposcuola: 8 anni anche in Appello

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F.Oli.

MARTANO (Lecce) – Avrebbe assistito alle depravazioni del marito senza mai opporsi nella tavernetta di casa adibita a doposcuola. Anzi. In alcuni casi avrebbe persino rimproverato i giovani allievi quando cercavano di ribellarsi alle attenzioni morbose del coniuge. La sezione promiscua della Corte d’appello di Lecce (Presidente Laura Liguori, relatrice Adele Ferraro) ha confermato la condanna a 8 anni di reclusione per la maestra in pensione Giuseppa Filippo, 74enne di Martano, accusata di violenza sessuale continuata e aggravata dalla minore età, dall’abuso di autorità e di relazioni di prestazione d’opera e corruzione di minorenni. In aula, il vice procuratore generale Salvatore Cosentino aveva invocato una condanna di 9 anni contestando anche l’aggravante della violenza di gruppo sulla base che la maestra non si sarebbe limitata ad essere presente quando il marito consumava gli abusi sui ragazzini ma era anche partecipe guardando il congiunto con sguardi pieni di complicità in quei momenti di degrado umano e morale.

La sentenza non scalfisce di una virgola il dispositivo di primo grado: confermata la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici e il risarcimento di una provvisionale di 10mila euro in favore di tutti i bambini (complessivamente 8) vittime di violenza sessuale e di 5mila per i piccoli oggetto di atti sessuali assistiti dagli avvocati Carlo Sariconi, Marzo Castelluzzo e Antonio Amato. Gli stessi reati erano contestati anche al marito nel frattempo deceduto ritenuto l’autore materiale delle molestie sugli alunni di scuola elementare e media.

I due insegnanti in pensione, di origini siciliane, finirono in manette la vigilia di Natale del 2009. I carabinieri di Martano, all’epoca guidati dal maresciallo Giovanni Piconese, arrestarono la coppia sulla scorta degli accertamenti condotti dall’ex pubblico ministero Angela Rotondano. Le indagini vennero avviate dopo la denuncia di un genitore depositata il 31 agosto del 2009 negli uffici della caserma di Martano. Una bambina, guardando in televisione un servizio sull’arresto di un pedofilo, confidò alla sorella un atroce segreto: “Quelle cose le facciamo anche a casa dei maestri”. Scattarono gli accertamenti. Furono identificati undici bambini come parti offese.

Nel corso delle indagini i ragazzini vennero sentiti con la forma protetta dell’incidente probatorio in modo tale da poter cristallizzare le loro dichiarazioni. Dinanzi all’allora gip Ercole Aprile i piccoli confermarono le molestie subite: palpeggiamenti, toccatine nelle parti intime durante le ore di doposcuola in quella sorta di “casa degli orrori”. Puntarono il dito contro i due insegnanti. Venne anche eseguita una consulenza sul materiale informatico sequestrato in casa della coppia redatta dall’ingegnere Luigina Quarta.

Nel corso dell’istruttoria di primo grado vennero acquisite le dichiarazioni dei periti che accertarono l’attendibilità delle testimonianze rese dai ragazzini, testimoni della difesa e dell’accusa tra cui i genitori dei bambini. L’avvocato della maestra, il legale Tania Rizzo, ha invocato anche in Appello l’assoluzione per la donna (prosciolta dall’accusa di sequestro di persona in sede di udienza preliminare) con formula piena e in subordine per la contraddittorietà della prova.

Non solo per le dichiarazioni dei bambini ritenute inattendibili (così come accertato da una consulenza psichiatrica della difesa) ma anche per una serie di prove depositate nel processo di primo grado: alcune consulenze psichiatriche, infatti, avrebbero attestato come Fiore non avesse alcun interesse di tipo sessuale, incapace non solo di compiere ma anche di pensare ad eventuali abusi. Inoltre, a dire della difesa, nessun genitore si sarebbe mai accorto di qualche episodio controverso avvenuto nella tavernetta dell’abitazione dei due coniugi.

Per una revisione della sentenza bisognerà attendere il deposito delle motivazioni attese nei prossimi 90 giorni. Subito dopo l’avvocato Rizzo potrà impugnare la condanna in Cassazione.

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Sblocco turnover: in arrivo migliaia di medici e operatori per la sanità pugliese

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ROMA – “Grazie al Governo del Cambiamento al Sud ci saranno 13700 nuove assunzioni in sanità”. Lo annunciano i vertici del Movimento 5 Stelle, che parlano di un risultato storico che dimostra  ancora una volta l’interesse di questo Governo per il Meridione, al contrario di quanto fatto da chi ci ha preceduto”. La Puglia ha peraltro già ricevuto autorizzazioni per assumere 3.970 unità  tra medici, operatori sociosanitari e ostetriche. “La migliore risposta a chi in questi giorni ha lanciato allarmi totalmente ingiustificati”.  Lo dichiarano gli otto consiglieri del M5S Puglia.


“Il fallimento della sanità di Emiliano – continuano i pentastellati – è purtroppo evidente a tutti i pugliesi, costretti a dover aspettare mesi, quando non anni, per prenotare una visita o un esame, come testimoniano anche le numerose chiamate arrivate dalla nostra regione al 1500, il numero di pubblica utilità attivato lo scorso ottobre dal Ministero per segnalare i disservizi relativi alle liste d’attesa. Siamo consapevoli che la prima criticità a cui far fronte sia  la carenza di medici e ribadiamo, soprattutto a chi fa finta di non saperlo, che stiamo risolvendo il problema con la discussione in Parlamento per superare il numero chiuso per l’accesso alla facoltà di medicina, l’aumento delle Borse per i contratti di specializzazione e per il corso di formazione specifica in medicina generale. Per la prima volta un Governo sta facendo pianificazione e programmazione. Stiamo provando – concludono – a rimediare agli scempi fatti in questi anni dai governi di centrodestra e centrosinistra”.

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Pneumatici ammassati all’aperto e carcasse di veicoli non smaltite: denunciato il titolare di una depositeria

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LECCE – Pneumatici ammassati ed esposti agli agenti atmosferici e carcasse di veicoli ancora non smaltiti. È quanto hanno scoperto gli agenti della sezione di Polizia Stradale di Lecce nel corso di un controllo all’interno di una depositeria giudiziaria, con annessa area per l’autodemolizione e soccorso stradale, contestando una serie di violazioni.

Gli agenti, durante il servizio, hanno infatti riscontrato la presenza di veicoli e ciclomotori, tutti in evidente stato di abbandono, ridotti alla sola scocca arrugginita. La presenza, altresì, di numerosi veicoli, già radiati ma non demoliti, e costituenti pertanto rifiuto, ha portato gli agenti del Polstrada a contestare il mancato smaltimento degli stessi.

È stato rilevato, inoltre, che sul piazzale, privi di qualsiasi copertura, erano presenti circa 100 metri cubi di pneumatici, in violazione della normativa che prevede, invece, un adeguato stoccaggio dei pneumatici fuori uso.

Pertanto, il titolare dell’impresa è stato denunciato per svolgimento dell’attività di autodemolitore in violazione alle prescrizioni del titolo autorizzativo emesso dalla Provincia di Lecce – Servizio Ambiente e Polizia Provinciale e per aver violato la disciplina relativa all’attività di gestione di veicoli fuori uso.

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Domani a Unisalento inaugurazione del Laboratoro Eumer

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LECCE – Sarà inaugurato domani, venerdì 29 marzo 2019, il Laboratorio EUMER – EUropean Maritime & Environmental Research del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento: appuntamento alle ore 10.30 presso il corpo Z del complesso Ecotekne (via per Monteroni, Lecce). Nell’occasione, saranno presentati i risultati del progetto “Eco-Smart Breakwater”, coordinato dal Consorzio ATHANOR di Bari sotto la supervisione tecnico-scientifica del professor Giuseppe Roberto Tomasicchio, ordinario a UniSalento di Costruzioni idrauliche e marittime e Idrologia.

Saranno presenti il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Donato Carlea, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Prorettore vicario dell’Università del Salento Domenico Fazio, il vice direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione Luca Mainetti. Per presentare i risultati del progetto “Eco-Smart Breakwater”, oltre al professor Tomasicchio e al Presidente Carlea interverranno il professor Jentsje van der Meer, IHE Delft Institute for Water Education – Delft e il Direttore della Divisione “Ocean Predictions and Applications” del CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici Giovanni Coppini. Conclusioni a cura di Raffaele Fitto, parlamentare europeo.

Nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, Federbalneari Salento e il Centro di Ricerche CETMA, il progetto “Eco-Smart Breakwater” è finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del bando “Aiuti a sostegno dei cluster tecnologici regionali per l’innovazione” e ha tra gli obiettivi lo sviluppo di una miscela di calcestruzzo cementizio ecosostenibile che integra resti di posidonia oceanica spiaggiata e aggregati riciclati, e l’ideazione di un nuovo elemento in calcestruzzo cementizio per la formazione delle dighe marittime a scogliera di difesa dei porti o a difesa delle coste dall’erosione.

Sulla base dell’analisi delle criticità del settore riscontrate sul territorio regionale, il progetto si è sviluppato costruendo una filiera tecnologica che ha integrato le competenze di ricerca dell’Università del Salento, del CETMA e della società RINA Consulting, del CMCC e di ANTHEUS con quelle dei partner industriali operanti nel settore delle costruzioni Eurostrade di Melissano e Pietro De Pascalis di Galatina. È stato così sviluppato un calcestruzzo cementizio eco-compatibile che integra nel mix-design rifiuti di posidonia oceanica spiaggiata e aggregati da riciclo da scarti lapidei.

Dopo mesi di intense attività scientifiche e sperimentali svolte nelle sedi dei partner di progetto e i laboratori del CETMA, il progetto ha trovato la sua prima applicazione reale nell’ambito del settore delle costruzioni costiere e portuali. Presso la diga del Porto di Otranto sono stati infatti posizionati tre massi frangiflutti innovativi costruiti con la nuova miscela mista cemento-posidonia, del peso di 29 ton ciascuno. Grazie ai partner di progetto ICATEC e GLOBAL SOFTWARE, uno di questi massi è stato “sensorizzato” per consentirne il monitoraggio strutturale e il monitoraggio ambientale del contesto marino circostante. La capacità di interpretare i dati acquisiti e di correlare tra loro i vari parametri monitorati consentirà una più efficace gestione dell’infrastruttura e una maggiore affidabilità delle previsioni costiere basate su modelli previsionali, a tutto vantaggio della prevenzione dei rischi, cambiamenti e predicibilità climatica. La geometria dei massi, con ottime performance di stabilità idraulica sotto l’azione delle onde, è stata preliminarmente ottimizzata attraverso prove su modello fisico in scala ridotta condotte nel laboratorio EUMER UniSalento.

Promettenti le potenzialità dei primi risultati del progetto: ogni masso realizzato consente di riciclare più di 2,5 quintali di rifiuti di posidonia spiaggiati e ben 60 quintali di scarti da costruzione e demolizione, pari a circa il 20% del peso del masso, cifra molto superiore ai criteri minimi ambientali (CAM) posti dall’attuale normativa di settore.

 

 

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Con passamontagna e pistola su un’auto ricettata: 33enne patteggia 2 anni e mezzo

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F.Oli.

TREPUZZI (Lecce) – Ha patteggiato 2 anni e 6 mesi di reclusione Stefano Pesimena, il 33enne di Trepuzzi, arrestato il 7 marzo a bordo di una Volvo bottino di una rapina ai danni di un benzinaio di San Pietro Vernotico il 26 febbraio. Questa mattina il giovane è stato giudicato e processato per direttissima davanti al giudice monocratico Stefano Sernia che ha ritenuto congrua la pena concordata dall’avvocato Marco Luigi Elia con il pubblico ministero Massimiliano Carducci. Il giovane è sempre detenuto con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate di aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale mentre per la ricettazione dell’auto è stato denunciato a piede libero.

Secondo la ricostruzione dei militari, Pesimena venne bloccato da una pattuglia dei carabinieri di Trepuzzi sulla provinciale 296, la strada passando dal campo comunale congiunge Trepuzzi con lo svincolo per la statale 613 Lecce-Brindisi. Poi cercò la fuga a piedi nei terreni confinanti; infine si liberò di un passamontagna scuro e di una pistola per sottrarsi al controllo. Inseguito e raggiunto dal vicebrigadiere, nel frattempo sceso dall’auto di servizio, Pesimena si sarebbe scagliato contro il militare provocandogli un trauma contusivo al ginocchio sinistro giudicato poi guaribile in una decina di giorni.

Subito dopo l’arresto, nel corso dell’udienza di convalida, il gip Simona Panzera non formulò alcuna domanda su un eventuale coinvolgimento del giovane nelle tante rapine consumate in quel periodo a Trepuzzi e nella zona del Nord Salento. Il giudice, in ogni caso, convalidò l’arresto e dispose la custodia cautelare in carcere. Saranno le indagini dei carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, insieme ai colleghi delle stazioni di Trepuzzi e Squinzano ad accertare se Pesimena sia l’autore dei tanti assalti segnalati in zona e che avevano destato un forte allarme tra la cittadinanza tanto che del caso si era interessato anche il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

 

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Minacciò una coppia di rigare la loro auto alla richiesta di denaro: condannato parcheggiatore abusivo

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LECCE – Pretese una somma di denaro da una coppia per non rigare la loro auto ma gli andò male. Perché sulla sua strada incontrò due pubblici ufficiali che chiesero l’intervento della polizia. Tawasar Uussain, 30enne di origini pakistane, ha patteggiato 2 anni di reclusione con l’accusa di tentata estorsione aggravata dallo stato di intossicazione e oltraggio a pubblico ufficiale. E’ la sentenza emessa dal gup Simona Panzera nelle scorse ore ad uno dei tanti parcheggiatori “custodi” della zona della stazione ferroviaria di Lecce a tutte le ore. Sia di giorno che di notte.

L’arresto risale a novembre. Il giovane aveva preteso una somma di denaro da una coppia (due pubblici ufficiali che esibirono il tesserino) che aveva appena parcheggiato l’auto minacciata di rigare la loro auto se la sua richiesta non fosse stata assecondata. Venne così prontamente richiesto l’intervento degli agenti delle volanti che bloccarono e arrestarono l’uomo finito in carcere su disposizione del pubblico ministero di turno.

Nella successiva udienza di convalida il giovane cercò di toccare le corde dell’animo umano raccontando al gip di fare il parcheggiatore abusivo perché non aveva soldi neppure per mangiare. Il giudice Carlo Cazzella convalidò comunque l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere per il giovane ravvisando nell’ordinanza la sua elevata “pericolosità sociale”. L’imputato era difeso dall’avvocato Diego Cisternino.

F.Oli. 

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Ambulanza in fumo sulla statale 16 durante la corsa al “Fazzi”, illesi paziente e sanitari

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ZOLLINO (Lecce) – Fumo, fiamme e paura in mattinata sulla statale 16 Lecce – Maglie, dove un’ambulanza privata che stava trasportando un paziente presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce ha improvvisamente rischiato di prendere fuoco, mentre percorreva la statale diretta verso il capoluogo salentino.

Tutto si è verificato all’altezza dello svincolo per Zollino, quando il conducente del mezzo di soccorso ha notato del fumo fuoriuscire dal motore dell’ambulanza e si è subito accostato a bordo strada, cercando di scongiurare l’incendio con l’estintore in dotazione al mezzo di soccorso.

Fortunatamente né il personale sanitario né il paziente che si trovava nell’ambulanza hanno riportato conseguenze. Sul posto, per portare la situazione alla normalità ed evitare eventuali situazioni di pericolo per gli altri automobilisti, sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento provinciale di Maglie, che hanno scongiurato ogni ulteriore conseguenza.

Il paziente è stato recuperato da un’ambulanza sostitutiva e poi accompagnato presso l’ospedale leccese.

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Il definanziamento all’Università e le disparità tra nord e sud: il punto degli studenti della Link

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LECCE – Non è un buon momento per le università di provincia, soprattutto nel profondo sud: gli studenti della Link fanno il punto della situazione in un comunicato: “Le trasformazioni in atto in città e in università sembrano perpetuare delle dinamiche proprie di un’ideologia fondata su disuguaglianze sociali e culturali.

Il sistema pubblico dell’istruzione ha conosciuto anche con questo governo un forte definanziamento, che pesa in particolare sul diritto allo studio e sulla ricerca di base, nonché sugli apparati e le risorse infrastrutturali dei luoghi della formazione. Negli ultimi 20 anni si sono susseguite delle riforme che, oltre a restringere gli spazi democratici (mediante ad esempio la redistribuzione del potere tra gli organi e la riduzione delle rappresentanze studentesche in seno agli organi, centrali e periferici), hanno marcato una rotta che non è più stata abbandonata e che ha come punti cardine il definanziamento, la professionalizzazione, lo svilimento della formazione, e soprattutto la profonda disparità tra atenei del Nord e del Sud. In aggiunta alle differenze in ambito di qualità di investimento (a Nord, investimenti innovativi e ad alta intensità di capitale fisso, al Sud quelli dalle esternalità più dannose e ad alta intensità di lavoro) il DM Punti Organico introduce dei criteri di valutazione tali da premiare le università del Nord e penalizzare quelle del Sud, secondo calcoli che tengono conto dell’impatto delle spese ordinarie (spese del personale, oneri, fitti) sulle entrate fisse che sono rappresentate dal fondo di finanziamento statale e dalle tasse degli studenti – dato che ovviamente è migliore negli atenei settentrionali, dove si incassa di più perché maggiore è il gettito fiscale. La conseguenza è un rallentamento delle assunzioni per i ricercatori del Sud.

 

Assistiamo a una profonda svalutazione del ruolo del sapere, che si esplica, oltre che nei tagli alla ricerca di base, nella mancata libertà di quest’ultima, nell’iper-settorializzazione, e nella professionalizzazione esasperata. Le istituzioni che hanno il compito di formare e promuovere le nuovi classi lavoratrici devono adattarsi alla domanda del mercato: si è visto infatti come scuola e università abbiano rivalutato il sapere tecnico nel senso di sapere utile in quanto connesso alla sua spendibilità in campo lavorativo – si pensi all’alternanza scuola-lavoro e all’apprendistato a 15 anni, previsti rispettivamente dalla Buona Scuola e dal Jobs Act. La retorica del “fare curriculum” svilisce e depotenzia la qualità della formazione e non concede agli studenti la possibilità di prendersi i propri tempi per studiare. Eppure è risaputo che il finanziamento nell’ambito della formazione non può essere che un grande investimento anche per l’economia dello Stato.

 

In città vediamo il venir meno del principio di welfare studentesco, a partire dalla difficoltà di trovare un alloggio, poi tramite barriere economiche e architettoniche, scarsità di posti nelle case dello studente, disservizi e cattive organizzazioni del trasporto pubblico, enormi difficoltà in materia di accesso alle prestazioni sanitarie per i fuori sede, l’adozione di politiche edilizie non ecologicamente sostenibili, irresponsabili e pericolose. Più in generale, i processi di gentrificazione e di airbnbizzazione continuano a modificare gli assetti urbanistici e di conseguenza sociali, portando ad un ormai costante divario e ad un aumento sempre più evidente di diseguaglianze e ghettizzazioni, creando tra gli spazi urbani e suburbani, tra centro e periferie dei veri e propri rapporti di potere e dipendenza.

 

In città e in università vogliamo costruire il nostro spazio, in termini di diritto allo studio, welfare, partecipazione e responsabilizzazione collettiva.

«Noi studenti e studentesse abbiamo il dovere, nei confronti di noi stessi e delle prossime generazioni, di rivendicare un sistema che ci tuteli davvero e che offra promesse e cambiamenti concreti, e non in un lontano futuro, ma ora! – dichiara Rosanna Carrieri, coordinatrice dell’associazione studentesca Link Lecce– Per questo come Link Lecce scriveremo una piattaforma programmatica di richieste che avanzeremo al futuro Rettore, al futuro Sindaco di Lecce e che presenteremo in occasione delle elezioni per il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. La piattaforma sarà sostanzialmente unica, sebbene specifica anche per tema, in quanto riteniamo che il ruolo sociale dell’Università possa essere fatto valere solo tramite una riflessione congiunta sul rapporto tra territorio e luogo del sapere e una seria rivalutazione di quest’ultimo».

Saremo presenti nei prossimi mesi nei vari dipartimenti per parlare con tutti gli studenti di cosa vogliono dalla città e dall’università, per scrivere delle richieste partendo dal basso e dai reali bisogni, e per avviare un processo concreto di partecipazione collettiva”.

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Tragedia in una famiglia: a causa di un rigurgito, muore figlioletto di soli tre mesi

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MONTERONI (Lecce) – Una tragedia su una famiglia si abbatte come un fulmine a ciel sereno. Il figlio, di appena 3 mesi, è morto all’alba di oggi a Monteroni per cause naturali mentre si trovava nella culla. Con ogni probabilità per un rigurgito. Una tragedia immane, terribile e ingiustificata che ha gettato nello sconforto i genitori e lasciato attonita un’intera comunità.

A nulla sono valsi i soccorsi che, per quanto tempestivi e rapidi, non hanno consentito di salvare la vita al piccolo Igor venuto alla luce appena tre mesi fa e che ha chiuso gli occhi per sempre. Troppo presto. Per una tragica fatalità. Quando i sanitari sono arrivati sul posto non c’è stato nulla da fare. Il referto recitava impietoso: arresto cardiocircolatorio. Causato, con ogni probabilità, da un rigurgito.

Sin dalla tarda mattinata la notizia si è sparsa in paese iniziando a circolare sui social dove i concittadini della giovane famiglia hanno voluto manifestare il proprio dolore e la propria vicinanza per una morte tanto inattesa quanto dolorosa. E davanti a simili tragedie ogni parola in più risulta superflua se non un pensiero per un piccolo angelo salito in cielo troppo presto. I funerali del piccolo Igor si terranno domani pomeriggio, alle 16, nella parrocchia del Sacro Cuore.

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Operazione “Labirinto”, scatta il sequestro per uno dei presunti capi: sigilli a beni per 800mila euro

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SAN CESARIO DI LECCE – Scattano nuovi sequestri preventivi nell’ambito dell’operazione “Labirinto”, che ha disarticolato due gruppi criminali federati allo storico clan “Tornese” di Monteroni, dediti al traffico internazionale di sostanze stupefacenti nonché alle estorsioni con metodo mafioso ed altri reati.

I carabinieri del Raggruppamento operativo speciale e del Comando provinciale di Lecce, infatti, in queste ore stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo di beni (emesso dalla prima sezione penale del Tribunale di Lecce, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia) nei confronti del 55enne Vincenzo Rizzo, di San Cesario di Lecce, ritenuto uno dei due “capi” dei suddetti sodalizi criminali, per il quale il pubblico ministero della Dda Valeria Farina Calaori ha invocato, proprio ieri, 21 anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione.

Gli accertamenti patrimoniali svolti nei confronti degli appartenenti ai citati sodalizi e dei soggetti ad essi vicini, hanno documentano la disponibilità da parte di Vincenzo Rizzo di un considerevole patrimonio economico, non giustificato dall’entità dei redditi dichiarati e ritenuto il frutto degli introiti delle attività illecite individuate nel corso delle indagini.

Sulla scorta delle risultanze investigative il Tribunale di Lecce ha disposto il sequestro preventivo di beni, per un valore complessivo stimato in circa ottocentomila euro, individuati nella società TRADE Service s.r.l.s. con relativo compendio aziendale, avente ad oggetto l’attività di bar e somministrazione di alimenti e bevande, con sede legale e operativa a San Cesario di Lecce con insegna “Miss Coffee”; due unità immobiliari urbane destinate a residenza, case di abitazione del tipo a villino, ubicate in San Cesario di Lecce, con terreni di pertinenza dell’estensione di circa 1700 metri quadri nonché due autovetture, un motociclo e 17 rapporti bancari, tra conti correnti, conti deposito a risparmio e carte di credito.

Gli accertamenti patrimoniali avviati nell’ambito dell’indagine “Labirinto” del Ros dell’Arma dei Carabinieri già avevano consentito, il 19 luglio 2018, di effettuare un sequestro preventivo di beni, per un valore complessivo stimato in circa sei milioni di euro, nei confronti dei coimputati: Saulle Politi, interessato per il sequestro di diverse società tra le quali la “Funny slot s.r.l.” gestita dal fratello Francesco, con unità locali a Trepuzzi, Carmiano e Monteroni di Lecce, operante nel settore delle scommesse on line, giochi e sale slot, con il relativo complesso aziendale, comprensivo di immobili, autovetture e rapporti bancari (conti correnti, polizze assicurative, conti deposito); il bar denominato “Caffè alla Romana” e l’impresa di commercio all’ingrosso di caffè “Politi Caffè’” di Monteroni di Lecce.

Nei confronti di Fabio Rizzo, con il sequestro di società operanti nel settore della distribuzione di carni e alimentari in genere, con il relativo complesso aziendale, comprensivo di autovetture e rapporti bancari (conti correnti, polizze assicurative), tra le quali la “Carni e più s.r.l.s.” con sede a Lizzanello e con un punto vendita presso un supermercato a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi. Ed infine nei confronti di Davide Quintana, cui venivano sequestrate società operanti nel settore immobiliare e della ristorazione tra le quali la “Ittica Gallipoli s.r.l.s.”, la “Mr. Poldo soc. coop.” con sede a Gallipoli, con il relativo complesso aziendale, comprensivo di immobili, autovetture e rapporti bancari (conti correnti, conti deposito, polizze assicurative).

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“Come Cristo comanda”, sabato 30 marzo in scena al Teatro Comunale di Nardò

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NARDO’ (Lecce) – Continua con Come Cristo comanda la stagione di prosa 2018/2019 del Teatro Comunale di Nardò, realizzata grazie al lavoro in sinergia di amministrazione comunale, Teatro Pubblico Pugliese e TerramMare Teatro. Sabato 30 marzo Teatro Sette/Pigrecodelta porta in scena lo spettacolo di Michele La Ginestra che ha ottenuto un vasto consenso di critica e di pubblico, diretto da Roberto Marafante e interpretato da Michele La Ginestra, Massimo Wertmuller e Ilaria Nestovito. Scenografia semplice con un testo capace di far riflettere profondamente sull’importanza dell’ascolto e del silenzio interiore. L’autore stesso lo definisce un “testo dell’anima”, grazie al quale il pubblico si ritroverà ad ascoltare e ad essere coinvolto nelle storie e nelle riflessioni di due personaggi, Cassio e Stefano, i due che hanno assistito alla crocifissione di Gesù. Evento che stravolgerà le loro vite.

Anno 33 d. C., Palestina. È notte: due uomini, vestiti con tuniche e mantelli, sono seduti in una sorta di bivacco in mezzo al deserto, un luogo che rappresenta la solitudine e l’isolamento dal resto del mondo. Parlano sommessamente per non essere scoperti, con la paura di essere stati seguiti da qualcuno; si capisce che sono in fuga, ma nonostante la situazione, cercano di mascherare la propria ansia, parlando delle cose di tutti i giorni in modo scanzonato e divertito. Dai dialoghi pian piano si intuisce che sono due soldati romani, ma non due qualsiasi: uno, Cassio, è il centurione alla guida dei legionari al momento della crocifissione di Gesù sul Golgota; l’altro è Stefano, un suo soldato, quello che diede da bere a Cristo, acqua e aceto. L’evento che sconvolgerà l’umanità ha stravolto, inconsapevolmente, anche le loro vite. I due non potranno fare a meno di confrontarsi, animatamente, alla ricerca di alcune risposte. Ma non tutto, nella vita, si può spiegare con l’esperienza e la logica!

Il botteghino è aperto dalle ore 18, ingresso in sala a partire dalle 20:30, sipario alle 21. I biglietti per la stagione di prosa hanno un costo di 20 euro per la platea (18 euro ridotto over 70, studenti e under 25), 18 euro palchi centrali (16 euro ridotto over 70, 12 studenti e under 25), 14 euro palchi laterali (12 euro ridotto over 70, 10 studenti e under 25) e 10 euro proscenio/loggione (8 euro ridotto over 70). Per informazioni è possibile contattare i numeri di telefono 0833 571871, 389 7983629 e 329 3504825.

 

 

 

 

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Arrivato per soccorre una turista la palpeggia in ambulanza: operatore 118 a processo

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F.Oli.

NOHA-SANT’ISIDORO (Lecce) – Avrebbe approfittato delle precarie condizioni di salute di una paziente in preda a forti dolori addominali per allungare più volte le mani. Un operatore del del 118, P.S., 48enne originario di Brindisi, è così finito sotto processo con l’accusa di violenza sessuale aggravata dal fatto di aver abusato della condizioni di inferiorità fisica e psichica della vittima. E sì perché la donna, una cameriera piemontese di 37 anni, era in preda a forti dolori addominali il 31 maggio di due anni fa quando i genitori furono costretti ad allertare i soccorsi mentre la famiglia trascorreva il soggiorno estivo in un residence a Sant’Isidoro.

A sirene spiegate arrivò un mezzo di soccorso. A bordo l’equipaggio composto da tre infermieri. Tra questi, il presunto molestatore. Avances e palpeggiamenti si sarebbero consumati durante il tragitto. Con la giovane turista frastornata e stordita per le condizioni precarie di salute. Così mentre l’ambulanza si dirigeva spedita alla volta dell’ospedale di Copertino, l’infermiere con una mano teneva la flebo e con l’altra avrebbe toccato il seno della turista. E poi frasi al miele: “Sei una bella ragazza, se vuoi domani vengo in piscina, ci vediamo”. Una volta giunti in ospedale l’infermiere sarebbe tornato alla carica mentre la turista era distesa sulla barella in attesa di ricevere la visita dei medici. E nuove molestie con la donna inerme viste le condizioni di salute.

Non trascorse molto tempo dalla denuncia sporta presso i carabinieri. I militari inoltrarono un’informativa in Procura e il pubblico ministero Stefania Mininni, sulla base degli elementi raccolti in fase di indagine, chiese il rinvio a giudizio dell’infermiere. L’inizio dell’istruttoria è fissato per l’1 luglio davanti ai giudici della prima sezione penale quando P.S., assistito dall’avvocato Francesca Conte, potrà difendersi e controbattere alle accuse che le vengono formalizzate da una turista palpeggiata, a suo dire, in preda a lancinanti dolori addominali. La persona offesa non si è costituita parte civile.

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Il giovedì Pepenero

La scuola incontra la grande industria del cemento per i laboratori sulla sicurezza e cybersecurity

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Le scuole del Salento bussano alla porta del mondo del lavoro: al via due workshops per promuovere e diffondere la pratica digitale e la sicurezza sul lavoro, affrontando temi strategici fondamentali e di primario interesse per gli imprenditori e per gli studenti.

Alcuni dei cambiamenti più rilevanti che stanno attraversando le aziende sono oggetto di workshop organizzati dal IISS A Vespucci di Gallipoli e dal IISS Laporta/Falcone-Borsellino di Galatina in collaborazione con Colacem SpA.
Dal 27 marzo al 5 aprile 2019 alcuni degli studenti delle scuole salentine saranno impegnati in incontri formativi con i relatori del mondo dell’impresa per conoscere e acquisire quelle competenze oggi ricercate dalle aziende. In totale sono 4 i workshop in programma. I tavoli di lavoro coinvolgeranno gli studenti sul tema della sicurezza sul lavoro, le trasformazioni digitali, cyber security e privacy digitale.

“I nostri alunni dal terzo anno cominciano i percorsi di orientamento, che un tempo si chiamavano scuola/lavoro: incontriamo importanti realtà industriali importanti nel mondo produttivo, come Colacem, per affrontare il tema della sicurezza a tutto tondo, anche quella su internet – ha dichiarato la dirigente scolastica Paola Apollonio – I temi della sicurezza nel mondo del lavoro e in rete sono centrali per gli studenti che diventeranno lavoratori. Oggi si lavora soprattutto utilizzando le nuove tecnologie: una cultura della sicurezza può aiutare ad affrontare le insidie della rete. Oggi e il 4 aprile i ragazzi del Nautico e dell’indirizzo economico si confrontano concretamente con gli esperti su queste tematiche: sono dei laboratori importanti e anche molto pratici in cui entreremo in azienda per capire come funziona la sicurezza”.

La società umbra, leader nella produzione di cemento con vari stabilimenti in Italia e all’estero, si distingue per una vision industriale improntata alla tecnologia e alla sostenibilità.
I temi trattati riguardano due ambiti apparentemente distanti tra loro, ma di grande attualità, molto utili e interessanti per ragazzi in procinto di dover decidere il proprio futuro.
“Sicurezza e cybersecurity hanno un ruolo chiave nelle aziende moderne – spiega direttore Gaetano Cafaro – Oggi si parla di cultura della sicurezza, per questo è necessario promuoverla fin dalla scuola: ecco perché abbiamo accettato l’invito della dirigente del Vespucci. Un lavoratore consapevole e preparato si comincia a formare sui banchi di scuola”.

Il Direttore Generale dell’azienda, Fabrizio Pedetta, ha il compito di fare una panoramica sull’evoluzione del mondo del lavoro durante i workshop. Capacità di cambiare orizzonte, flessibilità, creatività, conoscenza delle lingue ne rappresenteranno le parole chiave. In ambito di lavoro non mancherà un doveroso richiamo al tema della sicurezza, per Colacem vero e proprio riferimento culturale, imprescindibile in chi voglia fare industria oggi.

“Fare impresa significa avere la capacità di guardare al futuro e il futuro sono i nostri giovani – afferma il direttore generale Fabrizio Pedetta- La sicurezza non è un fatto prettamente tecnico, ma culturale. Prima si semina la cultura e migliori sono i risultati: questo è il senso del nostro intervento”.
Colacem ha diversi impianti di produzione del cemento in tutto il mondo: a Galatina esiste un impianto costruito negli anni ‘50. In questo capo il tema della sicurezza è fondamentale.

Renzo Rossi, Responsabile Infrastrutture e Telecomunicazioni di Colacem, affronta un argomento tecnico ma che riguarda ormai la vita di tutti noi: “Internet & Cybersecurity: l’impatto delle nuove tecnologie”. Attraverso casi studio di eccellenza per i quali i tecnici informatici del Gruppo Colacem sono stati protagonisti, Rossi presenterà ai ragazzi le grandi trasformazioni che Internet e con esso il mondo dei Social, stanno producendo. Notevoli vantaggi, benefici e comodità da una parte nascondono anche insidie, sia per le aziende e sia per la privacy e la sicurezza di ognuno di noi. Non mancheranno quindi utili consigli da seguire per cercare da gestire al meglio l’uso del web.
I due convegni fortemente sostenuti dai Dirigenti Andrea Valerini e Paola Apollonio si tengono il 27 marzo e il 4 aprile presso l’aula magna del IISS A Vespucci di Gallipoli e il 28 marzo e 5 aprile presso l’aula magna del IISS Laporta/Falcone-Borsellino, e interessano gli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado.

“Le tematiche affrontate sono importanti per formare i cittadini del futuro – spiega il dirigente scolastico del Falcone-Borsellino, Andrea Valerini – È importante parlare di sicurezza e cybersecurity già dalla scuola: un lavoratore completo e consapevole deve conoscere bene questi argomenti”.

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Avvocato curato da un “falso dentista”: gli si gonfia la faccia e viene sottoposto ad un intervento

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di Francesco Oliva

LECCE – Per le cure ricevute finì persino in ospedale. Con la faccia gonfia e con il rischio di perdere un occhio. Con una prognosi finale di 40 giorni. A maneggiare gli attrezzi nella bocca martoriata dell’avvocato civilista leccese Francesco Calò non sarebbe stato un dentista distratto o superficiale. No. Si sarebbe trattato di un falso dentista, secondo le indagini. Uno che, per la legge, non avrebbe mai conseguito in tutta la sua vita il titolo abilitativo. E che ora è finito sotto processo.

Di recente il pubblico ministero Maria Vallefuoco ha infatti emesso un decreto di citazione diretta a giudizio a carico di Damiano Rizzo, 71enne di Strudà (frazione di Vernole) con le accuse di esercizio abusivo della professione e lesioni personali aggravate. È stato proprio l’avvocato 55enne a mettere in moto le indagini condotte dagli agenti di polizia dopo una denuncia sporta dal collega Francesco De Giorgi. Nero su bianco ha ripercorso la sua odissea consentendo così di smascherare un presunto falso dentista che avrebbe esercitato abusivamente la professione per anni. E con una credibilità riconosciuta tanto che il suo nome all’avvocato Calò era stato suggerito da un amico in comune.

Da aprile del 2017 il professionista si sarebbe sottoposto a diverse sedute per un preventivo di spesa per complessivi 1300 euro comprensivo di estrazioni, otturazioni e un ponte in resina mobile. In particolare Rizzo avrebbe curato un molare inferiore. Proprio tale dente iniziò a dare all’avvocato i primi problemi a causa di un’infezione che gli provocò un ascesso con forti dolori e il blocco della mandibola. Contattato il “dentista”, Rizzo gli consigliò di assumere un antibiotico per alleviare i dolori. Nelle successive due settimane, però, l’avvocato non avrebbe riscontrato alcun miglioramento. Anzi si gonfiò in modo spaventoso tutta la parte della mascella sinistra.

Dopo aver cercato di contattare invano il dottore Rizzo, l’avvocato fu costretto a rivolgersi ad un altro medico odontoiatra che constatò l’infezione, incise il dente per farlo drenare consigliandogli un ricovero in ospedale. Dove effettivamente l’avvocato rimase dal 17 al 24 agosto sempre del 2017 per sottoporsi ad un intervento chirurgico. Gli venne praticata un’incisione sotto il mento per espellere l’accumulo di pus e fu comunque costretto a sottoporsi ad una cura pesante: antibiotici e antinfiammatori con una terapia proseguita per altri venti giorni. Per complessivi quaranta giorni di prognosi.

Nel corso delle indagini gli agenti della Squadra Mobile di Lecce hanno acquisito le ricevute rilasciate dal “dentista” che, interrogato, ha comunque respinto gli addebiti negando fermamente di aver mai curato il professionista. Agli atti sono finite anche le dichiarazioni di una parente stretta di Rizzo, di un’altra paziente e dell’amico in comune che avrebbe sponsorizzato il nome del “dentista” all’avvocato. Sarà ora un processo, a partire dal 23 gennaio prossimo davanti al giudice monocratico della prima sezione penale, a stabilire la fondatezza delle accuse a cui Rizzo potrà replicare difeso dall’avvocato Salvatore De Mitri. La persona offesa, invece, si costituirà parte civile.

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“Violentata nei vicoli del centro”, denuncia shock di una 16enne: la polizia a “caccia” di riscontri

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LECCE – Una presunta violenza sessuale consumata nel centro storico di Lecce condita da tante ombre e molti dubbi, arricchita da svariati “non ricordo” che complicano il lavoro degli investigatori.

È quanto sarebbe accaduto in città una ventina di giorni ai danni di una 16enne della provincia, che ha denunciato di essere stata violentata da due individui mentre si trovava nei pressi della Chiesa Greca.

Sebbene l’episodio di violenza sul quale sono in corso le indagini della squadra mobile si sia verificato oltre due settimane fa (era un sabato), la giovane avrebbe trovato la forza ed il coraggio di raccontare la terribile esperienza soltanto la settimana scorsa, quando accompagnata dai genitori si è presentata negli uffici della Questura, per denunciare l’accaduto.

La giovane, stando al suo racconto, sarebbe stata avvicinata e trascinata in un vicolo buio ed appartato da due individui, forse del posto e certamente ubriachi, che l’avrebbero poi violentata. Il tutto sarebbe accaduto nel pieno centro storico della città, a pochi passi dalle vie dei locali della movida.

Le indagini dei poliziotti sono in corso per trovare riscontri al racconto della ragazzina.

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