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Si schianta contro un albero: muore un motociclista

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CONCA SPECCHIULLA (Lecce) – Tragico incidente questa mattina, intorno alle 9.30, nella pineta lungo la litoranea tra Sant’Andrea e Otranto, nei pressi del villaggio Conca Specchiulla. A perdere la vita un motociclista, Samuele Stomeo, 33enne di Melpignano. Il giovane, per cause ancora da accertare, mentre stava praticando motocross nella pineta in sella alla sua Ktm, avrebbe perso il controllo della due ruote, per poi schiantarsi  contro un pino.

I primi a soccorrerlo sono stati alcuni ciclisti che si allenavano in zona, e che hanno chiamato il 118. Il terribile impatto purtroppo non ha lasciato scampo all’uomo. Ai sanitari del 118, infatti, appena arrivati sul posto non è rimasto altro da fare se non certificare la morte del giovane.

Per stabilire l’esatta dinamica della tragedia sono al lavoro i carabinieri di Otranto. Il mezzo è stato posto sotto sequestro, mentre la salma del 33enne è stata trasportata presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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“Voci di donna”, al Bellavista di Gallipoli un seminario sul ruolo della donna nei secoli

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GALLIPOLI (Lecce) – Sabina Tuzzo, docente di Letteratura Medioevale presso l’Università del Salento, terrà presso il Club Bellavista, a Gallipoli, un seminario dal tema “Voci di donna nella storia e la prima “rivoluzione sessuale “.

L’appuntamento è inserito nel corso della rassegna culturale organizzata dal Premio Internazionale di letteratura e poesia “De finibus terrae“ di cui è presidentessa la poetessa e scrittrice Mariateresa Protopapa. L’incontro è aperto a tutti e verte sull’obiettivo di sensibilizzare ed educare al rispetto dell’Universo femminile sulla conoscenza alla base dei profondi cambiamenti avuti nel corso della storia

Al termine dell’evento, che si terrà il prossimo 26 febbraio alle ore 18,30 presso il Club Bellavista –Caroli Hotels, saranno rilasciati a tutti i partecipanti gli attestati di partecipazione.

 

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“Ascolta popolo mio”, l’arcivescovo presenta la prima lettera pastorale alla Chiesa di Lecce

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LECCE – La prima Lettera pastorale di mons. Michele Seccia alla Chiesa di Lecce in poche risposte. L’arcivescovo , dopo averla presentata al clero, ha affidato alle telecamere di Portalecce tv, la web tv diocesana, il primo lancio di “Ascolta popolo mio”.

Un primo avviamento alla lettura in attesa dell’appuntamento fissato a Lecce presso l’Aula Magna “Codacci Pisanelli “ dell’Università del Salento il prossimo 26 febbraio dalle 17,30 per la presentazione ufficiale a tutta la comunità diocesana.

All’Assemblea diocesana convocata e presieduta dall’arcivescovo, interverranno tre relatori:
– don Gianni Caliandro, rettore del seminario regionale di Molfetta: Una Parola da ascoltare
– mons. Piero De Santis, direttore dell’Istituto Pastorale Pugliese: Una Chiesa che sa ascoltare
– Serena Quarta, docente di sociologia all’Università del Salento: Un territorio che chiede ascolto
Modererà l’incontro il prof. Nicola Paparella, storico direttore de L’Ora del Salento.

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Case popolari: Cassazione rigetta i ricorsi anche per Nicola Pinto e Andrea Santoro

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F.Oli.

LECCE – Continua il pugno duro della Cassazione nell’inchiesta sull’assegnazione degli alloggi popolari a Lecce. I giudici della Suprema Corte hanno rigettato i ricorsi discussi nei giorni scorsi per Nicola Pinto, 31enne, (difeso dagli avvocati Giuseppe Corleto e Viviana Labbruzzo), sempre in carcere e Andrea Santoro, di 27, (assistito dall’avvocato Pantaleo Cannoletta), quest’ultimo ai domiciliari. Si tratta dei due giovani leccesi che, insieme al 41enne Umberto Nicoletti e ad altri due soggetti non identificati, sono accusati di tentata violenza privata e lesioni aggravate dal metodo mafioso nei confronti dell’uomo che ebbe il coraggio di denunciare il sistema di abusi sull’assegnazione delle case popolari a Lecce. La difesa di Umberto Nicoletti, invece, (rappresentata dall’avvocato Giuseppe Presicce) ha invece rinunciato a presentare il ricorso in Cassazione.

Le richieste di annullamento delle misure cautelari torneranno ad essere discusse davanti ai giudici della Suprema Corte anche nella giornata di domani quando verranno valutate le posizioni dei principali indagati ai domiciliari dal 7 settembre scorso, giorno del blitz. Stiamo parlando dell’ex assessore e consigliere comunale Attilio Monosi; dell’ex consigliere e volto storico del Pd Antonio Torricelli (che ha rinunciato a proporre ricorso al Tribunale del Riesame incassando nei mesi scorsi un no alla richiesta di scarcerazione dal gip Giovanni Gallo nonostante il parere favorevole dei pubblici ministeri Roberta Licci e Massimiliano Carducci); dell’ex funzionario comunale Pasquale Gorgoni. Sempre domani sarà discusso il ricorso per Paolo Rollo, dirigente pro tempore dell’Ufficio Patrimonio del Comune di Lecce e attualmente dirigente del settore Annona, sospeso dal servizio per un anno.

Per giovedì, invece, è fissata l’udienza preliminare a carico dei 47 neo imputati coinvolti nell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza.

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Costretta ad abortire per le botte ricevute: compagno nega le violenze

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F.Oli.

LECCE – Ha negato di aver mai picchiato la compagna e, in particolare, di averla costretta ad abortire. Si è svolto questa mattina l’interrogatorio di garanzia di Sebastian Toksich, il 24enne di etnia rom ma residente a Lecce, arrestato venerdì per i ripetuti maltrattamenti ai danni della compagna che, stando alle indagini, avrebbe anche perso il bimbo che aveva in grembo per le percosse ricevute. Il giovane, assistito dall’avvocato Benedetto Scippa, ha fornito la propria ricostruzione davanti al gip Carlo Cazzella contestando punto per punto le accuse contenute nell’ordinanza. Il suo legale, per il momento, non ha presentato alcuna istanza di scarcerazione.

Le indagini sono state condotte dagli agenti della Squadra mobile specializzata nei reati contro la persona e le fasce deboli. Gli episodi si sarebbero consumati all’interno del campo rom “Panareo”. Più episodi. Schiaffi, offese. Il 21 agosto l’episodio più grave e più mortificante: i calci rifilati all’addome della donna al sesto mese di gravidanza. Per due giorni consecutivi. Tanto che nel successivo ricovero i medici constatarono l’aborto provvedendo al raschiamento dell’utero. Giorni dopo, il 27 agosto, la sfortunata protagonista di questa storia sarebbe stata persino inseguita, picchiata e ferita in testa con una bottiglia di vetro riportando ecchimosi diffuse agli arti inferiori e superiori guaribili in cinque giorni.

Un rapporto burrascoso, contrassegnato da litigi e momentanee riappacificazioni. A novembre la ragazza aveva deciso di ritornare a vivere con il suo compagno nonostante quanto accaduto in estate. Anche perché la convivenza con la madre non era andata bene. Forse sperava in un atto di pentimento dell’uomo che non c’è stato. Toksich, anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, avrebbe ripreso a picchiarla, offendendola pesantemente e minacciandola con un coltello. Per il gip, “la soggezione dimostrata dalla persona offesa sul piano sentimentale e psicologico, rende concreto ed attuale il pericolo di reiterazione della condotta da fronteggiare nella specie con la misura più afflittiva della custodia cautelare in carcere” dove l’uomo è stato accompagnato venerdì con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e interruzione di gravidanza.

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Perse la milza dopo una spinta in classe: non fu un atto doloso, reato derubricato

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F.Oli.

SURBO – LECCE – Non ci sarebbe stato alcun dolo. La Procura riqualifica così il reato in lesioni personali colpose a carico del 16enne di Surbo accusato di aver spinto un compagno di classe contro un banco con una tale violenza che il ragazzo fu costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico per l’asportazione della milza. A queste conclusioni, enunciate in aula, è giunto il pm Imerio Tramis sulla base delle testimonianze raccolte in questi mesi. Si sarebbe trattato di spinte reciproche in cui ad avere la peggio sarebbe stato uno dei due. Ma non ci sarebbe stata alcuna intenzione di far del male. Alla luce delle conclusioni della Procura l’udienza è stata rinviata ad aprile quando la difesa dell’imputato gli avvocati Alessandro Costantini Dal Sant e il collaboratore di studio Emanuele De Leo, dovrebbe formalizzare richiesta di messa alla prova (che comporta la sospensione del procedimento e lo svolgimento di pubblica utilità che, se superati, comporta l’estinzione del reato). Di certo la riqualificazione del reato modifica la portata delle accuse. Il reato di lesioni personali dolose può arrivare fino a una pena di 12 anni; mentre per quelle colpose si scende a 2 anni e al pagamento di una multa. La differenza è sostanziale e sostanziosa.

Il presunto caso di bullismo tra i banchi di scuola è avvenuto all’interno dell’Istituto Tecnico “Olivetti” il 19 aprile scorso. L’indagine venne avviata dopo la denuncia presentata in Questura dall’avvocato Silvio Verri. L’episodio si sarebbe verificato durante la ricreazione quando gli studenti si trovano in classe. Lo studente violento avrebbe preteso dal compagno il pacco di patatine che il 15enne aveva comprato e stava consumando. Al rifiuto, il compagno di classe avrebbe avanzato richieste sempre più insistenti con modi bruschi, fino a quando, di fronte all’ennesimo rifiuto, il 16enne avrebbe spinto il minorenne violentemente e deliberatamente contro un banco. Il giovane, a causa della violenta spinta, subì un duro colpo all’addome. Per sottrarsi alle angherie del proprio compagno sarebbe uscito dalla classe senza reagire cercando di allontanarsi il più possibile dal suo aggressore.

Per tutta la giornata il ragazzo avrebbe continuato ad accusare forti dolori addominali proseguiti il giorno successivo. Il dolore si sarebbe fatto sempre più acuto ed insopportabile tanto che durante l’ora di lezione gli stessi insegnanti interpellarono il 118 per chiedere l’intervento di un’ambulanza e l’immediato trasporto del ragazzo presso il “Vito Fazzi”. Il 15enne venne operato d’urgenza subendo l’asportazione della milza. Solo dopo varie trasfusioni di sangue fu giudicato fuori pericolo. Attualmente convive con le limitazioni causate dall’incidente a scuola.

 

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Ammanchi sui conti di due clienti: definitiva condanna per ex direttore postale

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F.Oli.

SALVE (Lecce) – Ridotta in Cassazione da 5 anni a 4 anni e 6 mesi la condanna inflitta in Appello ai danni di Sigilgrido Urso, 58enne di Salve, direttore dell’ufficio postale di Barbarano, accusato di aver intascato le somme dei libretti postali di due clienti. Lo sconto di pena è stato motivato dall’annullamento senza rinvio per un’accusa di falso perché non è più previsto dalla legge come reato. Per il resto il ricorso è stato dichiarato inammissibile e i giudici della seconda sezione penale della Suprema Corte hanno confermato il risarcimento di 50mila e 30 mila euro per le due parti civili assistite rispettivamente dagli avvocati Giuseppe Fersini e Marco Ruta.

Urso venne anche arrestato dagli agenti della polizia giudiziaria della polizia di stato con le accuse di peculato aggravato e continuato, truffa, falso, violazione di corrispondenza, e indebito utilizzo di carta postamat. L’ex direttore delle Poste venne poi scarcerato dal Tribunale del Riesame. Le indagini fanno riferimento al periodo che va da maggio 2009 a maggio 2010. Nel 2009, l’allora direttore delle Poste avrebbe effettuato cinque prelievi dal conto di una cliente. Dalla donna si sarebbe fatto firmare, ogni volta che andava a ritirare la pensione della madre ed a volte recandosi anche presso la sua abitazione, dei fogli in bianco giustificando che si trattava di documentazione necessaria per “sbrogliare” dei buoni postali fruttiferi. In realtà li avrebbe compilati utilizzandoli come ricevute di pagamento delle somme apparentemente prelevate con il postamat.

Otto prelievi, invece, nel 2010. Inoltre, utilizzando una carta postamat mai consegnata alla cliente e attivata quello stesso giorno si sarebbe appropriato della corrispondenza relativa al conto corrente postale della donna. E l’escamotage sarebbe stato anche singolare. Urso, infatti, avrebbe dato precise indicazioni al portalettere motivando tale ordine come un’esplicita richiesta dell’anziana con problemi famigliari. C’è poi la seconda vittima residente sempre a Barbarano. Il direttore si sarebbe impossessato di 20mila euro dal libretto di risparmio della donna prelevando somme maggiori rispetto a quanto richiesto. Nel frattempo il direttore, difeso dall’avvocato Stefano Prontera, è stato trasferito di sede.

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Lecce-Livorno: misure organizzative e biglietti

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LECCE – Si riportano di seguito le misure organizzative valevoli per la gara del Campionato Serie BKT 2018/2019 Lecce – Livorno del 17 febbraio 2018, alle ore 15:00.

L’U.S. Lecce invita tutti i tifosi a:

– rispettare la disciplina dei titoli di accesso e del Regolamento d’Uso dello stadio “E.Giardiniero” – Via del Mare di Lecce;

– premunirsi, in tempo utile, del biglietto d’ingresso;

– raggiungere lo stadio con debito anticipo per evitare lunghe code davanti ai varchi d’accesso e ai botteghini.

Prezzi e modalità acquisto biglietti Tifosi U.S. Lecce 

La vendita sarà attiva dalle ore 10:00 di lunedì 11 febbraio.

PREZZI                         PREZZI GIORNO GARA

Settore Intero € Ridotto Under 12 €  Intero € Ridotto Under 12€ RIDOTTO SOCI ACI RIDOTTO UNIVERSITARI
Poltronissime 55,00    25,00 60,00    30,00 ===== ====
Tribuna Centr. Sup. 36,00    16,00 40,00    20,00 27,00 18,00
Tribuna Centr. Inf. 26,00    12,00 30,00    16,00 20,00 13,00
Tribuna Est 18,00    8,00 23,00    12,00 14,00    9,00
Curve Nord /Sud 14,00    6,00 17,00    9,00 10,00    7,00

Ridotti Under 12riservato ai minori di 12 anni al momento dell’acquisto.

Ridotti UNI / ACItariffa riservata agli studenti regolarmente iscritti a corsi Universitari e ai soci ACI. Biglietti acquistabili esclusivamente presso il punto vendita “Botteghini Stadio” nei giorni di apertura (acquisto on-line e rete Vivaticket non abilitato). Al momento dell’acquisto è obbligatorio esibire regolare libretto o ricevuta di pagamento iscrizione università o tessera ACI, unitamente al documento d’identità. Per l’accesso allo stadio sarà sufficiente presentarsi con il titolo d’ingresso e documento di riconoscimento.

Prezzi Giorno Gara: il giorno della gara la maggiorazione dei prezzi sarà applicata solo presso il punto vendita “Botteghini Stadio”.

   Punti vendita

  • BIGLIETTERIA ON-LINE anche il giorno della gara, registrandosi al sito:

www.vivaticket.it

in modalità HOME TICKETING (Stampa a casa). E’ fatto obbligo all’acquirente di assicurarsi che la stampa prodotta sia di buona qualità.La stampa dell’avvenuto acquisto rappresenterà il titolo d’accesso per l’evento e pertanto dovrà essere necessariamente presentato integro al controllo accessi dell’impianto. L’U.S. Lecce declina ogni responsabilità da eventuali problematiche di riconoscimento del biglietto ai tornelli dovute esclusivamente alla stampa non leggibile.

  • PUNTI VENDITA AUTORIZZATI U.S. LECCE

(obbligatorio esibire documenti d’identità in originale o fotocopie).

Punti Vendita Autorizzati – Vedi elenco in Home alla voce “Biglietteria”

  • BOTTEGHINI STADIO

I botteghini saranno aperti nei giorni:

  • sabato 16 febbraio dalle ore 10:00 alle ore 18:00
  • il giorno della gara a partire dalle ore 10:00

 

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Il Museo della Preistoria “celebra” il Darwin Day

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NARDO’ (Lecce) – Il Museo della Preistoria di Nardò “celebra” anche quest’anno il Darwin Day, un appuntamento annuale internazionale che, nel giorno della nascita di Charles Darwin (nato il 12 febbraio 1809), ricorda il padre della teoria dell’evoluzione per selezione naturale e che rappresenta un’ottima occasione per parlare di scienza e progresso grazie a eventi di divulgazione dedicati. La sua teoria dell’evoluzione delle specie, che ha ridisegnato la visione del mondo e di noi stessi, ci accompagna anche quando parliamo di cose apparentemente distanti dalle scienze naturali, è un approccio logico e privo di preconcetti per comprendere la complessità che ci circonda. Il Museo ha organizzato una serie di appuntamenti con RETE Ricerca e Territorio e d’intesa con Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio Brindisi, Lecce e Taranto e Comune di Nardò.

Il primo è domani, martedì 12 febbraio, alle ore 9:30 presso la sede del Museo della Preistoria (piazzetta Sant’Antonio), con un incontro in cui si parla di rocce, ma anche di miti e santi salentini. In particolare, i temi delle relazioni in programma sono Le radici geologiche dei miti e delle leggende (a cura del geologo Andrea Vitale), Nardò e i suoi santi patroni tra miti e leggende (a cura dell’architetto Giovanni De Cupertinis) e Apriti roccia: la narrazione geo-mitologica di Santa Cesarea Terme (a cura del docente di geomorfologia Paolo Sansò). Giovedì 14 febbraio, con inizio alle ore 18, toccherà ai racconti e agli aneddoti che accompagneranno la visita di Vittorio Marras (Gruppo Speleologico Neretino) negli ambienti del Museo. Infine, sabato 16 febbraio alle ore 18 ci sarà la divertente conversazione che si svolge tra quattro fossili nella lettura animata del docente di geografia Giuseppe Piccioli Resta. La partecipazione a tutti gli appuntamenti è gratuita.

Charles Darwin nacque nel 1809 in Inghilterra e nel 1859 pubblicò L’Origine delle specie, l’opera in cui espose la Teoria dell’Evoluzione. Pur ignorando cosa fossero i geni, comprese che all’interno delle popolazioni vi è una continua produzione di diversità ereditaria delle caratteristiche biologiche sulla quale agisce la selezione naturale, il meccanismo fondamentale per le trasformazioni delle specie. Negli anni, l’impianto originario della Teoria dell’Evoluzione continua a trovare conferme e oggi possiamo convalidare anche con i risultati degli studi sul DNA che il meccanismo della selezione naturale è attivato da molteplici fenomeni quali ad esempio la deriva genetica, le migrazioni e persino le estinzioni di massa. È in questi fenomeni e in questa diversità che trova spazio l’evoluzione. La specie umana, che non discende dalle scimmie ma è strettamente imparentata con esse, per milioni di anni ha condiviso le terre emerse con altri uomini, oggi scomparsi. Da pochi millenni noi sapiens siamo rimasti soli, gli unici sopravvissuti del nostro ramo evolutivo e i primi ad avere determinato un impatto ecologico di dimensioni planetarie e ai quali è quindi affidato il compito di salvaguardare la biodiversità che garantisce la nostra stessa esistenza.

 

 

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In auto con mezzo etto di droga, ai domiciliari due giovani

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SURBO (Lecce) – In auto con circa mezzo etto di droga, tra hashish e marijuana. Nei guai sono finiti due giovani residenti a Surbo, arrestati in flagranza di reato dai carabinieri della locale stazione con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.

Si tratta di Marina Durante ed Alessio Tarantini, rispettivamente di 25 e 28 anni. Fermati a bordo della loro auto durante un controllo stradale, i due sono stati perquisiti dai militari, che li hanno trovato in possesso di 46 grammi di hashish e 0,4 grammi di marijuana.

La droga è stata sequestrata, mentre i due ragazzi sono stati arrestati e ristretti ai domiciliari, ma nel corso della mattinata di oggi, il pm, non ritenendo di dover richiedere misure cautelari ha disposto la scarcerazione dei due.

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Sanremo 2019. Tempo di bilanci: i voti di Roberto Giannuzzi ad un’edizione all’insegna delle polemiche

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SANREMO – La 69ª edizione del Festival si è conclusa nello stesso modo in cui si è aperta: tra le polemiche.

Nonostante la partenza incerta, nel corso della kermesse, sera dopo sera, il “dirottatore” artistico Claudio Baglioni e i due co conduttori Claudio Bisio e Virginia Raffaele hanno tentato di superare il macigno rappresentato dalle accuse di conflitto di interesse e dalla querelle politica scatenata dalle dichiarazioni di Baglioni sui migranti, che inevitabilmente hanno fatto entrare la politica a piè pari nella manifestazione.

Al termine della serata finale che ha decretato la vittoria di Mahmood con la canzone “Soldi“, abbiamo incontrato il giornalista e critico musicale Roberto Giannuzzi che ha seguito la manifestazione da dietro le quinte e gli abbiamo chiesto di fare un’analisi dei 5 giorni piu intensi dello spettacolo internazionale.

“Partito in modo anomalo, se non imbarazzante, il Festival di Sanremo 2019 si è in qualche modo rimesso in rotta ma sempre… con navigazione a vista – ha esordito Roberto Giannuzzi.
Su tutto, una pesante sensazione di incertezza. Andrà ricordato, come un’edizione di trapasso, con una Rai sull’orlo di una crisi di nervi e una questione politica che ha scavato in profondità, basti ricordare le polemiche sui migranti.”

Proprio su Baglioni si sofferma il giornalista, analizzando la sua posizione, non semplice da gestire: “Claudio Baglioni si è trovato in mezzo ad un passaggio di consegne governative, cui la Rai è geneticamente ipersensibile, che forse non ha saputo gestire al meglio. Nelle conferenze stampa si sono sprecati i sorrisi e i mazzi di fiori con la nuova direttrice di Rai Uno, Teresa de Santis, una che alla viglia aveva sibilato: se resto io, Baglioni il Festival non lo fa più.
Ora, a distanza di ore dalla fine dello show si mormora una seconda riconferma, per l’edizione, prestigiosa, dei 70 anni.

Di sicuro è che un Baglioni ancora direttore artistico non potrà riproporre la formula fra un disco e un tour, fra un concerto e l’altro – prosegue Giannuzzi – Quest’anno, più che dall’armonia, è stato il Festival del caos e della vaghezza: tanta carne al fuoco, non esattamente di prima scelta, lasciata cuocere male; ne hanno patito un po’ tutti dagli orchestrali ai conduttori. Il numero delle canzoni in gara era troppo lungo e Baglioni stesso lo ha pubblicamente riconosciuto.”

L’organizzazione in generale ha influito anche sugli ascolti e sul gradimento da parte del pubblico: “Gli ascolti non sono stati esaltanti, non hanno premiato, e le ragioni ci sono tutte – conferma ancora Giannuzzi – Sbagliata, per tutti la formula del solo gruppo di big con dentro gli unici due provenienti dalla scrematura di Sanremo Giovani.
Forse non c’era altra strada, ma così hanno avuto campo totalmente libero, ancora una volta, le case discografiche. L’odore di spartizione è stato forte, se non evidente, anche fra network: uno dei due promossi tra i big, Einar, data anche la pochezza, ha indotto a sospettare la corsia preferenziale per la solita Maria De Filippi di Mediaset. Ben rappresentati anche i talent, non solo per gli svariati provenienti da quei format, ma anche perché Anastasio, pur dimostrando già un talento fuori dalla media, è il freschissimo vincitore di X Factor su Sky. La tanto sbandierata musica giovane, inoltre è stata tenuta molto al guinzaglio: nella serata di apertura, il primo cantante nuovo è arrivato dopo 95 minuti.”

Purtroppo anche i conduttori hanno arrancato sulla strada tutta in salita di questa edizione, secondo il giornalista che sottolinea: “A Sanremo i conduttori non possono mancare. Però da quanti anni funzionano come tappabuchi anziché eventi nell’evento? In realtà, di divertimento ne è circolato assai poco: risate a denti stretti, come nella Settimana Enigmistica. E quando un duo come Pio e Amedeo diventa il picco di una serata, è evidente che c’è qualcosa che non torna. Comico di professione sarebbe anche il conduttore, ma a questo giro non se n’è accorto nessuno”.

Passiamo allora ai voti, includendo una categoria nuova, oltre ai vincitori e all’organizzazione: il conflitto di interesse che ha tenuto banco in questi giorni:

ORGANIZZAZIONE: 4
A dir poco discutibile. Mai tanti problemi, a tutti i livelli: le dirette lardellate di guasti, la logistica complicata, gli spostamenti, gli accessi, le autorizzazioni, una rogna. Quel tipico modo di complicare tutto maledettamente e inutilmente che ricorda i regimi più ottusi. Ho assistito a decine di scenate, di proteste, di polemiche verso interlocutori sordi, dispettosi, spesso maleducati. Solo un esempio: per ricavare un accesso specifico per i giornalisti, che comunque erano lì per lavorare e dovevano ogni volta sottoporsi a file chilometriche nella folla e quindi a controlli maniacali, ha dovuto protestare clamorosamente in sala stampa la veterana Marinella Venegoni. Hanno provveduto solo il venerdì. Accessi blindati, difficoltà di ogni tipo per cambiare un pass, impuntature, incomunicabilità: pare ci fosse di mezzo un avvicendamento in certi uffici Rai: sta di fatto che tutti, qui, rimpiangevano la poltrona di prima.

CONFLITTO DI INTERESSE: 10 E LODE
Un capolavoro. Quando uno vede Ligabue che duetta con Baglioni, e hanno lo stesso impresario, che è quello che ha per combinazione 10 artisti in gara e tutti gli ospiti, fino al corpo di ballo, non gli resta che levarsi il cappello. Anche perché il conflitto, agitato all’inizio con gran pianto e stridor di denti, si è presto normalizzato in un sublime, armonioso concerto. Il loro concerto.

VINCITORI: 1 (su 3)
I vari premi della critica a Daniele Silvestri erano nell’aria; quelli per l’interpretazione e la composizione a Cristicchi, indiscutibile. La classifica finale è, in un preciso senso, lo specchio dell’Italia. Si diceva un tempo delle assunzioni in Rai: hanno preso due raccomandati e uno buono. Fortuna, ha vinto quello giusto, forse, non il migliore in assoluto – precisa Roberto Giannuzzi con una punta di sarcasmo – ma almeno il migliore dei tre. Nota a margine: da tre anni vince un brano mosso, ritmato, in qualche modo eccentrico; ma Mahmood, che nel giro di 40 giorni passa dal vincere nei giovani a essere il vincitore tra i big, forse ha i numeri per durare più di chi l’ha preceduto. Il suo sguardo sbarrato quando gli dicono che ha vinto è un lampo che vale l’eternità di un Festival estenuante.

Claudia Forcignanò

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Assegnazione alloggio popolare: Procura chiede archiviazione per il sindaco Taurino

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di F.Oli.

TREPUZZI (Lecce) – La Procura avanza richiesta di archiviazione per il sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, coinvolto nell’inchiesta sulla presunta illecita assegnazione di un alloggio popolare a Trepuzzi. Il pubblico ministero Paola Guglielmi non ha ravvisato profili di responsabilità per il primo cittadino; per l’attuale responsabile del settore “Lavori pubblico e programmazione e urbanistica e igiene urbana, Giancarlo Florio; per l’ex responsabile dell’ufficio tecnico, la geometra Anna Maria Bianco e Anna Rubichi, beneficiaria dell’alloggio. Per tutti l’accusa era di concorso nell’abuso d’ufficio. L’istanza del pm si fonda sulla mancanza di riscontri raccolti nel corso delle indagini e alla luce del contenuto degli interrogatori rilasciati dagli indagati nei giorni scorsi. Sarà ora un gip a valutare la richiesta della Procura.

Rischia così di chiudersi in una bolla di sapone l’inchiesta in cui Taurino, difeso dall’avvocato Cosimo Rampino, avrebbe “intenzionalmente procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale ad una 43enne del paese”. Il primo cittadino avrebbe dapprima ordinato lo sgombero dell’abitazione in cui la donna risiedeva in Via Firenze; “provvedimento adottato pur non avendo i caratteri della contingibilità e dell’urgenza ed emanato appena due giorni prima del deposito della domanda, da parte della donna, di partecipazione al bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica”. Il tutto “pur sapendo di non averne titolo, sia per ragioni di reddito sia per ragioni di punteggio”.

Per via dello sgombero la donna sarebbe finita per strada consentendole di fatto, secondo gli inquirenti, “l’ottenimento di 6 punti e la ingiusta collocazione al primo posto della relativa graduatoria anziché tra 16esimo e il 19esimo”. Per la Procura, dunque, si sarebbe trattato di un’emergenza fasulla. Il 25 maggio, infatti, la donna con la sua famiglia usufruì gratuitamente di un alloggio in via Elia, prendendo alloggio nell’ex casa del custode dell’omonima scuola elementare. Successivamente, grazie alla posizione ottimale ottenuta in graduatoria, alla donna sarebbe stato assegnato un alloggio in via Calvario.

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Armato di ascia tenta il furto nell’alimentari, individuato grazie ai filmati e denunciato

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MELISSANO (Lecce) – Armato di ascia ha cercato di sfondare la vetrata di un negozio di generi alimentari, ma è stato scoperto dal proprietario e messo in fuga. Grazie alle telecamere di sicurezza, però, i carabinieri sono riusciti ad identificarlo e pertanto è stato denunciato a piede libero. Si tratta di M.S., 34enne di Melissano, deferito in stato di libertà dai carabinieri della stazione del suo paese, con l’accusa di furto aggravato.

Il giovane, come detto, domenica notte ha provato ad entrare in un alimentari del paese, cercando di sfondare la vetrata con un’accetta, salvo poi essere scoperto e messo in fuga dal titolare del negozio, che vive proprio sopra la sua attività. Individuato grazie all’ausilio dei filmati di sicurezza, il 34enne è stato quindi raggiunto presso la sua abitazione dai militari, che nella sua abitazione hanno rinvenuto gli abiti indossati durante il tentato furto. Per lui, pertanto, è scattata la denuncia.

 

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Titolare area di servizio picchiato a sangue sottoposto a un delicato intervento chirurgico

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di F.Oli.

SPONGANO (Lecce) – Picchiato a sangue da un suo ex dipendente e da complici finisce in ospedale ed è costretto a sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico per la frattura della mandibola. C’è un’inchiesta sulla spedizione punitiva avvenuta la notte del 25 gennaio ai danni del titolare della stazione di servizio Total Erg di Spongano brutalmente malmenato da almeno sette-otto persone. Ora la vittima, un 32enne del posto, sta meglio. Ma la riabilitazione sarà ancora molto lunga. Sulla vicenda i carabinieri della stazione di Spongano hanno avviato le indagini per risalire al commando di assalitori. A breve, i nomi degli aggressori potrebbero confluire in un’informativa che verrà depositata in Procura. Al vaglio dei militari ci sarebbe la posizione di almeno sette-otto persone, tra cui il ruolo avuto nella vicenda da alcune donne. Al vaglio anche il movente riconducibile, con ogni probabilità, a contrasti personali tra il titolare e il suo ex dipendente che, nel frattempo, aveva già deciso di licenziarsi.

E ai continui solleciti del titolare a risolvere la controversia senza ulteriori strascichi l’ex lavoratore avrebbe sempre risposto picche. Fino al 25 gennaio scorso quando il già dipendente si sarebbe presentato spalleggiato da alcuni complici presso la stazione di servizio Total Erg dove all’interno è situato un bar aperto anche nelle ore notturne. Questa la ricostruzione: il gruppetto si intrattiene a lungo. Beve e consuma in un’atmosfera anche piuttosto rumorosa. Fono a quando, e siamo intorno alle 3.00, l’ex dipendente invita il titolare a recarsi sul retro del bar della stazione di servizio, zona sguarnita da impianti di videosorveglianza. L’area si trasforma in un ring.

Il titolare viene accerchiato e picchiato con calci e pugni. Forse qualcuno è armato di qualche oggetto contundente. La vittima cerca di reagire ma in palese inferiorità numerica ha la peggio. L’ultimo colpo gli viene sferrato in pieno volto e rimane riverso per terra privo di coscienza. Subito dopo gli aggressori si allontanano mentre il titolare dell’area di servizio viene soccorso dagli altri clienti del bar richiamati dalle urla provenienti dall’esterno. Accompagnato rapidamente presso l’ospedale di Scorrano il 32enne viene ricoverato nel reparto di ortopedia con una prognosi di 30 giorni. In ospedale sporge subito denuncia. Racconta l’accaduto e indica il nome del suo ex dipendente tra i componenti della squadra di picchiatori.

Il lunedì successivo, però, il 32enne viene trasportato presso il nosocomio di Acquaviva delle Fonti (in provincia di Bari) e operato d’urgenza per la frattura della mascella. Viene dimesso solo da un paio di giorni. Nel frattempo le indagini sono già scattate. I militari hanno raccolto testimonianze, visionato filmati e ricostruito il movente. Si esclude qualsiasi ipotesi legata a ritorsioni estorsive o dinamiche legate a faccende illecite. Si batte la pista legata a qualche contrasto personale con l’ex lavoratore. La vittima, conosciuta nell’ambito della ristorazione e titolare di un lido sulla costa adriatica, è seguita dall’avvocato Dario Paiano.

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Muore a 24 ore dalla nascita: aperta un’indagine sul decesso di un neonato

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di F.Oli.

CAMPI SALENTINA (Lecce) – Muore a distanza di 24 ore dalla nascita. C’è un’inchiesta sulla morte di un neonato deceduto l’8 febbraio scorso all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Nella giornata di domani il pubblico ministero Alessandro Prontera conferirà l’incarico al medico legale Roberto Vaglio di eseguire l’autopsia sul corpo del piccolo.

Ci sono anche dieci indagati (tra cui il ginecologo della donna) accusati di omicidio colposo. L’iscrizione nel registro degli indagati si deve ritenere un atto dovuto per consentire ai camici bianchi e alla famiglia del neonato di partecipare all’accertamento autoptico con un proprio consulente.

L’inchiesta su questo presunto caso di malasanità è stata avviata dopo la denuncia dei genitori del piccolo, originari di Campi Salentina, assistiti dall’avvocato Francesco Tobia Caputo. Il momento della nascita del figlio si è trasformato in breve in una tragedia. Non appena il ginecologo ha consigliato alla donna di ricoverarsi in ospedale perché il parto era imminente. Mancava poco per i canonici nove mesi di gravidanza. La giovane è stata sottoposta ad un taglio cesareo. da subito, però, le condizioni del piccolo si sono aggravate. Il decesso è arrivato la mattina del giorno dopo. Ed è stato informato il pm. Come primo passo dell’inchiesta si è proceduto con il sequestro delle cartelle cliniche e nel fascicolo sono confluiti i nomi del personale medico che ha tenuto in cura la madre prima e subito dopo il parto.

Nella denuncia vengono segnalate presunte negligenze che, ora, dovranno essere accertate con il prosieguo delle indagini.

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Nuova riunione dei consiglieri del centrodestra, resta in pista Ugo Lisi: Poli Bortone più isolata

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di Gaetano Gorgoni

LECCE – I consiglieri uscenti del centrodestra tornano a incontrarsi per fare il punto della situazione. Per ragioni diplomatiche Paride Mazzotta non si presenterà negli uffici di Finamore (dove è previsto l’incontro per le 18:30): il segretario provinciale forzista deve gestire le frizioni interne al suo partito prima di uscire fuori. In una settimana sono state fatte molte fughe in avanti. La notizia più importante è che i vertici regionali di Forza Italia hanno detto sì alle primarie e c’è anche il placet del segretario provinciale Paride Mazzotta. Il passo indietro rispetto a quello che aveva deciso il direttivo leccese è stato motivato dal segretario regionale D’Attis con l’esigenza di tenere unita la coalizione. Tra i forzisti, però, sono scoppiati i mal di pancia. In molti chiedono di far passare tutto dalla direzione leccese, che aveva indicato come candidata senza primarie Adriana Poli Bortone. Una volontà che probabilmente sarà disattesa, secondo le indiscrezioni che circolano, perché le segreterie regionali hanno ormai invertito la rotta. A questo punto Adriana Poli Bortone, se andrà avanti, potrà contare solo sulle civiche che dovrebbero formarsi per l’occasione e su qualche transfugo berlusconiano, ma in troppi si sono tirati indietro.

In questo modo punterebbe a diventare l’ago della bilancia in un eventuale ballottaggio (seguendo uno schema già rodato da Delli Noci). Ma è troppo presto per fare ipotesi sulle future mosse della senatrice, anche perché c’è chi nel centrodestra vuole provare a frenarla garantendole un posto di primo piano. Poli Bortone, però, oggi non ha i centristi (Udc e Puglia Popolare), che hanno già chiuso con Salvemini. La senatrice non può contare nemmeno sulla lista MoviMenti, che sembra più orientata a non rompere la coalizione e che insiste adesso sulla candidatura di Ugo Lisi. L’ex parlamentare aennino, uscito fuori dalla politica già da diversi anni, sembra essere pronto a rientrare: lo si è visto fare una sbirciata alla conferenza di Adriana Poli Bortone. Chiaramente, arrivati a questo punto, i principali partiti che sostengono le primarie, come hanno fatto con la senatrice, invitano anche l’ex deputato di AN a mettersi in gioco con le consultazioni di base.

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Nardò, al Castello Acquaviva d’Aragona il museo dedicato al Maestro Gigi Stifani

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NARDO'(Lecce) – Sabato 16 febbraio, alle ore 16, sarà inaugurato in uno spazio al primo piano del castello Acquaviva d’Aragona un museo per preservare la memoria del maestro Luigi Stifani, per tutti Mesciu Gigi, il mitico violinista terapeuta che più d’ogni altro ha permesso di capire i rituali legati al tarantismo salentino, uno dei fenomeni più rilevanti della demo-antropologia italiana. Sarà don Riccardo Personè a benedire i locali all’interno dei quali saranno conservati ed esposti tutti i beni riconducibili all’attività di Stifani: gli strumenti musicali (quelli utilizzati nei rituali terapeutici del tarantismo e durante le ricorrenze) i manoscritti, i documenti fotografici e sonori, oltre agli strumenti di lavoro adoperati nella sua bottega di barbiere.

Luigi Stifani, nato a Nardò nel 1914, barbiere-violinista, ma anche suonatore di chitarra e mandolino, con la sua orchestrina composta da suonatori esperti di rituali di tarantismo (tra cui l’abile suonatrice di tamburello Tora Marzo) “curò” – come annota personalmente nel suo diario –  molte “tarantate”, precisamente 29 casi tra il 1928 e il 1972, inventando inoltre un suo sistema di notazione musicale fatto di sillabe e numeri, unico nel suo genere. Dopo la sua morte, avvenuta nel 2000 proprio il giorno della festività di San Paolo (il Santo protettore delle “tarantate”), la memoria di Stifani non ha mai smesso di tramandarsi. Definito “l’ideologo della taranta”, Mesciu Gigi è stato un punto di riferimento importante degli ultimi settant’anni per molti studiosi di varie discipline, tra cui Annabella Rossi, Gianfranco Mingozzi, Ernesto De Martino, Georges Lapassade, Diego Carpitella, Roberto Leydi.

Per Giovanna, figlia di Stifani, nonché per gli altri fedeli sostenitori e testimoni affidabili dell’operato di Stifani, tra cui il suo discepolo Ruggiero Inchingolo (etnomusicologo e autore della biografia musicale del maestro) o l’amico Antonio Spano, si tratta di un traguardo importante e atteso, che mira a valorizzare la preziosa eredità artistica, musicale e letteraria del maestro.

Dopo l’inaugurazione, alle ore 17, nell’aula consiliare, si terrà il convegno dal titolo Luigi Stifani e il tarantismo salentino, che ospiterà docenti e ricercatori che hanno conosciuto e intervistato il maestro nella sua bottega a Nardò. L’introduzione sarà affidata a Luigi Chiriatti (ricercatore, esperto in tradizioni popolari del Salento, direttore artistico del Festival La Notte della Taranta) che illustrerà la figura del maestro Stifani e il ruolo assunto dalla città di Nardò nell’ambito del tarantismo salentino. A seguire, Ruggiero Inchingolo (musicista e depositario del sapere musicale di Stifani, già direttore del Festival Suoni dal Mediterraneo), Eugenio Imbriani (docente di Antropologia Culturale dell’Università del Salento), Gianfranco Salvatore (docente di Etnomusicologia dell’Università del Salento), Salvatore Colazzo (docente di Pedagogia sperimentale dell’Università del Salento), Pierpaolo De Giorgi (musicista, ricercatore, filosofo ed etnomusicologo), Gino L. Di Mitri (già docente ricercatore in Storia della Scienza all’Università degli Studi di Bari e di Storia della Medicina all’Università di Ginevra), Salvatore Villani (etnomusicologo, Direttore Centro Studi Tradizioni pugliesi), Silvano Fracella (Direttore responsabile del pronto soccorso dell’Ospedale “Fazzi” di Lecce). A moderare il convegno sarà il giornalista Luigi Nanni.

Alle ore 21, nell’atrio del castello, per rendere omaggio a Mesciu Gigi si riuniranno sul palco per un concerto due gruppi noti nel panorama della musica tradizionale salentina: i Kardiamundi e i Nui Nisciunu con la partecipazione straordinaria di Ruggiero Inchingolo che per l’occasione suonerà le pizziche tarantate proprio con il violino di Stifani, per rievocare il sentimento e la memoria del suo maestro. Durante il concerto saranno ospitati quei suonatori “spontanei” che arriveranno con i loro strumenti per omaggiare il maestro (per informazioni è possibile contattare Giovanna Stifani al numero 339 2549633).

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Sanremo 2019: il Codacons annuncia un esposto all’Antitrust. Meccanismo di voto sotto esame

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SANREMO – Nonostante la serata finale di sabato scorso abbia decretato la vittoria di Mahmood con la sua canzone “Soldi” e il sipario sia calato, almeno per quest’anno sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, questa edizione sembra essere destinata a passare alla storia come quella che ha collezionato il maggior numero di polemiche.

L’ennesimo colpo al Festival è arrivato proprio sabato con una polemica iniziata in sala stampa e proseguita fuori dall’Ariston, cui ha dato il via il secondo classificato Ultimo.

Sotto la lente dell’opinione pubblica o ora anche del Codacons che ha annunciato un esposto all’Antitrust, è il meccanismo di voto che ha totalmente annullato il volere del pubblico da casa.

Non una battaglia politica o ideologica quindi, ma una chiara volontà di vederci chiaro in una situazione in cui chi ha votato da casa, spendendo del denaro per farlo, potrebbe aver subito un danno.

L’associazione dei consumatori «depositerà domani un formale esposto all’Autorità per la concorrenza denunciando il meccanismo di voto dell’ultima serata del Festival, che ha di fatto annullato le preferenze espresse dal pubblico con possibile danno economico per i cittadini».

Nella finalissima di sabato il cantante Ultimo – sostiene il Codacons – è risultato essere il più votato dal televoto, ottenendo il 46,5% dei voti del pubblico, addirittura 30 voti percentuali in più rispetto al vincitore Mahmood, che ha ottenuto solo il 14,1% delle preferenze. Nonostante tali numeri schiaccianti, il voto della sala stampa e della giuria d’onore ha ribaltato la classifica del televoto, assegnando la vittoria a Mahmood. Ma così facendo – denuncia il Codacons – il voto del pubblico da casa è stato di fatto annullato e umiliato, con conseguenze enormi sul fronte economico, considerato che i telespettatori hanno speso soldi attraverso il televoto, un televoto reso inutile dalle decisioni delle altre giurie».

Il meccanismo delle votazioni, quindi, conclude il Codacons, «sembra aver arrecato un danno a quegli utenti che da casa hanno espresso la propria preferenza (a pagamento) e potrebbe addirittura realizzare la fattispecie di pratica commerciale scorretta. In tal senso il Codacons depositerà domani formale esposto ad Antitrust affinché apra una indagine sulla classifica di Sanremo 2019».

 

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Bando Cuis 2018: domani la presentazione dei quattro progetti vincitori

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LECCE – Quattro progetti di ricerca altamente innovativi e a forte impatto sociale ed economico saranno realizzati in quattro Comuni del Salento grazie al finanziamento del Consorzio universitario interprovinciale salentino.

Domani, martedì 12 febbraio, alle ore 11, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno a Lecce, i quattro progetti vincitori del Bando Cuis 2018 saranno presentati da Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce e presidente del Cuis, Francesco Ferraro, sindaco di Acquarica del Capo, Massimo Lecci, sindaco di Ugento, Giuseppe Tanisi, sindaco di Taviano, Donato Metallo, sindaco di Racale, e dai responsabili scientifici dei progetti Nicola Grasso, professore associato in Diritto costituzionale e Legislazione dei Beni culturali presso il Dipartimento Beni culturali di UniSalento, Giuseppe Gioffredi, Marco Mancarella, Giuseppe Annacontini, docenti presso il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo di UniSalento.

Questi i temi dei progetti finanziati che saranno illustrati in dettaglio: (Progetti del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo) Salento @Sud Ovest A Smart Innovation on Culture and Tourism, ente capofila Comune di Ugento; Pratiche laboratoriali di Safeguarding e benessere formativo per la prevenzione dell’abuso e del maltrattamento di bambini e bambine, ente capofila Comune di Racale; LiquidGov, ente capofila Comune di Taviano; (Progetti del Dipartimento Beni Culturali) MI-ICT – Modello Integrato per l’innovazione della cultura e del turismo, ente capofila Comune di Acquarica del Capo.

Le quattro proposte finanziate, in particolare, hanno come punti di forza il parteneriato costituito dai Comuni e da associazioni e imprese, e la perfetta aderenza alle linee di programmazione europee, nazionali e regionali che ne garantiscono la sostenibilità.

 

 

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Progetto Minore, entra nel vivo l’evento formativo dell’Asl Lecce

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LECCE – Un corso dedicato ai docenti, affinché comprendano fino in fondo quanto è preziosa l’acqua (e a quante insidie è sottoposta) e lo insegnino agli studenti. Il Progetto Minore, acronimo di Monitoraggi Idrici Non Obbligatori a livello Regionale, si muove così dal terreno dell’analisi sul campo a quello della formazione, in modo particolare nei confronti del mondo della scuola. L’evento formativo, in programma  per giovedì 14 febbraio 2019 nel Polo Didattico (dalle ore 14,30 alle 19), è organizzato dal Dipartimento di Prevenzione della ASL Lecce,  Arpa Puglia e Unisalento ed è aperto ai docenti delle scuole e al personale ASL che svolgeranno i successivi incontri formativi con gli studenti da qui a giugno, coinvolgendo circa 2000 allievi di scuole primarie e secondarie distribuiti su 89 classi in 20 Comuni salentini.

Entra nel vivo, in sostanza, l’obiettivo VI del Progetto MINORE, dedicato alle attività di comunicazione e formazione sul corretto utilizzo, il rispetto e la tutela della preziosa risorsa idrica salentina.

“Dopo un intenso lavoro di contatto, anche personale con i dirigenti scolastici della Provincia di Lecce,  – spiega il dr. De Filippis, direttore del Dipartimento di Prevenzione –  oltre che utilizzando i canali formali del Catalogo Regionale dei Corsi di Promozione della Salute, prende il via un’attività strategica che pianterà semi importanti nel nostro territorio, destinata a proseguire attraverso l’autonoma iniziativa dei docenti a cui la ASL e gli enti che sostengono il progetto MINORE garantiranno costante appoggio”.

A supporto delle attività formative, Acquedotto Pugliese ha fornito migliaia di brochure, segnalibri, poster e depliant che saranno distribuiti in tutte le classi per aumentare le conoscenze degli alunni e focalizzare semplici metodi per ritornare a una cultura del risparmio e riutilizzo di questo preziosa risorsa.

Il progetto formativo si svilupperà in quattro diversi incontri. Il primo con i docenti delle classi selezionate, in cui sarà presentata l’idea progettuale, con attenzione agli obiettivi di salute pubblica, igiene di alimenti, nutrizione e tutela ambientale. Nel secondo incontro, previsto con gli allievi/studenti, si procederà alla presentazione di un questionario specifico sulle abitudini e stili di vita delle famiglie, incentrato sull’utilizzo della risorsa idrica. Tale questionario sarà assegnato dai docenti agli allievi/studenti come attività da svolgere a casa coinvolgendo i genitori. Seguirà un terzo incontro, che sarà strutturato analizzando le abitudini riscontrate dalla rilevazione statistica dei questionari e proponendo agli studenti delle pratiche e comportamenti alternativi riguardo il loro utilizzo della risorsa idrica, che garantiscano guadagno di salute e maggior tutela dell’ambiente.  Nell’ultimo incontro, poi, verranno presentati e discussi gli elaborati preparati da ogni classe, sulla base di quanto emerso dall’indagine statistica di cui sopra e da quanto acquisito dalla classe, per restituire il tutto alle famiglie, ai gruppi sociali di riferimento nonché ai decisori politici. Gli elaborati ottenuti verranno utilizzati per la creazione di un manuale di best practices sul corretto utilizzo della risorsa idrica, da esporre in altre classi ed in altri istituti della provincia.

Prima, però, tra i banchi ci torneranno proprio i docenti, che potranno conoscere nel dettaglio l’attività del “Progetto MINORE” ascoltando il dr. Giovanni De Filippis, Direttore del Dipartimento di Prevenzione ASL Lecce e l’avv. Vito Bruno, Direttore Generale Arpa Puglia. Diversi i contributi scientifici e gli approfondimenti previsti durante la giornata formativa. Il prof Sansò (UniSalento) parlerà de “Il ciclo dell’acqua e le caratteristiche Idrogeologiche del Salento”, la prof.ssa De Donno (UniSalento) dei “Rischi microbiologici”, l’ing. Bucci  (ARPA Puglia Dap Lecce) dei “Controlli ARPA sulle acque sotterranee”, mentre il dr. Galante (ASL Lecce) si soffermerà su “L’acqua come alimento: attività ASL”, il dr. Fedele (ASL Lecce) illustrerà gli “Aspetti igienico sanitari dell’utilizzo dell’acqua” e, ancora, l’ing. Rainò (AQP Lecce) rifletterà su “Approvvigionamento, distribuzione e depurazione delle acque” e il dr. Bruno (Consorzio Ugento Li Foggi) sul tema del “Riutilizzo in agricoltura delle acque reflue affinate”. La seconda parte, orientata in chiave teorico-pratica, sarà curata dai professori Colazzo e Ria (pedagogisti dell’Università del Salento) e sarà l’occasione per mettere a punto un’ipotesi di elaborazione di unità di apprendimento sui temi e sulle problematiche evidenziate dal Progetto MINORE.

Giovedì 14 Febbraio 2019 – ore 14.30 – 18.30/19

Polo Didattico ASL Lecce, Via Miglietta – Lecce

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