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Fortezze di Puglia: Il Castello del Garagnone a Spinazzola

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Il Castello o Rocca del Garagnone, nei pressi di Spinazzola, di cui oggi ne rimangano soltanto alcuni resti, risale alla dominazione normanna ed aveva la caratteristica di essere perfettamente mimetizzato nel paesaggio circostante, al punto da essere pressoché invisibile agli occhi di un potenziale nemico. L’effetto era stato ottenuto grazie all’impiego di materiale proveniente dalla stessa collina su cui sorgeva, cosa che lo rendeva appunto occultato.

In un atto del XII secolo è incluso fra i beni del Conte di Andria Ruggero e successivamente divenne proprietà regia sotto Enrico VI, che lo concesse ai Cavalieri Ospitalieri di Barletta. Sotto il regno di Federico II di Svevia, figlio di Enrico, venne riadattato ed è citato quale domus, indicando così la sua funzione gestionale di un territorio altamente produttivo dal punto di vista agricolo. Nello stesso tempo, la rocca rientrava in un dispositivo difensivo che includeva anche i castelli di Palazzo San Gervasio, Monte Serico e probabilmente anche Castel del Monte. Ai piedi dell’altura su cui sorgeva il castello vi era quasi sicuramente un piccolo casale.

Dopo la morte di Federico, il castello si schierò prima al fianco di Manfredi, figlio dello Stupor Mundi, e successivamente, nel 1268, sostenne le rivendicazioni di Corradino di Svevia, nipote dello stesso Federico. Con la sconfitta di questo nella Battaglia di Tagliacozzo, il Castello del Garagnone venne duramente punito da Carlo I d’Angiò. Rimasto in stato di abbandono, nel 1731 venne distrutto quasi del tutto da un terremoto.

Della struttura restano oggi solo alcuni locali ipogei e parte della cinta muraria che si confonde con i banchi di roccia.

 

Cosimo Enrico Marseglia

 

 

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L’intervento di Riccardo Rodelli: Emiliano sconfessa Alessandro Delli Noci

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La Rubrica degli opinionisti è una sezione del giornale che permette agli esperti di esprimere un punto di vista su fatti relativi a costume, società, politica, sport. Tutti i contenuti di questa rubrica non sono opera della redazione e/o esprimono pensieri e opinioni del Corriere Salentino.

In molti hanno sollecitato un intervento sui fatti accaduti in questi giorni e che hanno di fatto sconvolto tre realtà fondamentali di una città e che vede coinvolti un magistrato, dirigenti e primari della sanità leccese, nonché uomini e donne dell’avvocatura.
Allo stesso modo in molti mi sollecitarono alcuni mesi fa, un commento sulle indagini che hanno portato all’arresto di alcuni esponenti del centrodestra e del centrosinistra locale.
Altri mi sollecitarono a trattare in via monotematica, invece, la questione che ha visto protagonista l’assessore regionale Loredana Capone dopo l’inchiesta giornalistica televisiva di striscia.
Ritengo che le inchieste giornalistiche, gli atti di indagini, seppur consolidati e granitici, tanto da sfociare in misure cautelari personali e reali, non debbano essere commentati pubblicamente, o se tanto deve avvenire, sia fatto con estrema prudenza. Perché il commento è l’anticamera della strumentalizzazione e del giustizialismo che si pongono misura diametralmente opposta alla giustizia e alla verità. Seppur impossibile pensare che non suscitino scandalo, trovo giusto evitare la pubblica piazza, non solo per rispetto per le parti coinvolte, quanto per le loro famiglie, i loro cari che spesso sono figli minori.
Quei due processi, quello strettamente politico e quello all’interno della Procura leccese, sono dolorose e certamente necessarie ferite aperte in una città; ma tanto più queste ferite sono profonde e laceranti, tanto più è dannoso ogni tipo di valutazione e riflessione di tipo mediatico, tanto più è necessaria l’arte della prudenza, che rimane pur sempre una virtù.
Per tale ragione non considero opportuno il richiamo e l’uso politico che ha fatto Alessandro Delli Noci in televisione e precisamente a Telerma, quando afferma che lui prese le distanze dal centrodestra perché non ne ha condiviso il modo di amministrare la città e che tale modo sia stato poi certificato dalla magistratura.

E’ strumentale perché lui questa città l’ha amministrata con il centrodestra per quattro anni e mezzo, senza mai dolersi dei fatti per cui oggi si strappa le vesti. Ma se il problema era veramente quel modo di gestire, perché ha chiesto di voler essere il candidato Sindaco di quella stessa coalizione? E’ quindi strumentale il commento di atti d’indagine, perché si tenta di coinvolgere e colpevolizzare tutto il centrodestra. Al contrario le questioni relative alle case popolari coinvolgono principalmente Torricelli, Pasqualini e Monosi, quindi anche uomini di centrosinistra.
E’ strumentale perché la scelta che fece nel dicembre del 2016 è stata un’arma di ricatto e vendetta per non essere stato scelto come candidato sindaco del centrodestra per il post Perrone. Perché è evidente che tutto nasca da quella cena a base di sushi quando chiese all’allora Sindaco Perrone, di essere lui il prescelto. Il no, non deve essere stato poco digerito, al pari della cena.
Così è nato il tandem, con Emiliano e quindi con Salvemini! Alleanza che non è stata la somma di due realtà diverse e distinte, portatrici di ricchezze programmatiche differenti per il bene della città, bensì è stata una fusione di due vuoti politici ed amministrativi. Poco e niente di quel programma è stato realizzato, anzi, quello che è stato fatto non è presente nel programma di entrambi. E’ evidente ormai a tutti che il programma di Delli Noci scompare nella triste notte di questa amministrazione.

Ma che tutto fosse un bluff, lo scrivevo già nel gennaio 2017, ed è stato confermato da un’intervista del presidente della Regione Puglia Emiliano pochi giorni fa: “ho preso un giovane di destra e l’ho fatto vicesindaco” a sinistra aggiungerei io! Non è da escludere, quindi, che Emiliano voglia prendere questo giovane di destra, strumentale alla sinistra, ed in nome di un civismo cui è stato condannato dalla stessa magistratura, che gli ha imposto di strappare la tessera del Pd, lo reinventi. Magari lo candidi a Sindaco al posto di Salvemini.
Perché un dato è certo: se Emiliano è intervenuto parlando di Alessandro Delli Noci in un periodo che evidentemente anticipa la campagna elettorale, lo fa per lanciarlo e candidarlo sindaco, stante due fatti degni di nota, il primo: Carlo Salvemini non è mai stato difeso dai dirigenti di partito regionali, ma solo dalla sua base cittadina; il secondo, è che la giunta Salvemini da come la si vuole guardare ha deluso molte aspettative, al netto delle antipatie che si possono avere nei confronti di taluni rappresentanti del centrodestra.
Si può dunque concludere che Delli Noci ha lasciato il centrodestra perché rischiava di non avere futuro in una coalizione dove c’erano, e forse ci sono, troppe teste e non certo per le conclusioni cui e’ giunta la magistratura. Inoltre, si può dire, che le indagini e le sentenze non si commentano per rispetto di tutte le parti coinvolte, ivi compresa la magistratura.
Auspico quindi, che questa nuova campagna elettorale ormai alle porte, si fondi sui contenuti, sui programmi, con tanto cuore ed intelletto e meno viscere e cattiveria!

Riccardo Rodelli

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Manifestazione No Tap, Luca De Carlo: “Continueremo a lottare per una giusta causa”

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Luca De Carlo

MELENDUGNO-VERNOLE (Lecce) – Durante la manifestazione No Tap l’ex sindaco di Vernole, Luca De Carlo, capogruppo di minoranza del Comune di Vernole ha rilasciato le seguenti dichiarazioni “Conta sempre esserci e lottare per una giusta causa, per una ragione sempre raccontata con passione e amore per la nostra terra. Ci siamo sempre stati e ci saremo sempre. Una bella manifestazione. Punto e a capo è sempre unito da sei anni, da quando è nato nei principi e nelle cause importanti”.

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La domenica Exit 101 propone il Party “Vodka Fruit”

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LEQUILE (Lecce) – Si festa all’Exit 101 Cafe di Lequile con il party “Vodka Fruit”. Il tema della serata si sposerà con il format collaudato della “Domenica Exit” che si svolgerà domenica 9 dicembre con start alle 22.30.

La serata sarà movimentata dal sound di Andrea Botrugno e di Marco Rollo dj. Il popolo della notte si scatenerà sino a tarda notte con l’animazione di Roby Tex. La vodka scorrerà a fiumi nell’ambito di un appuntamento imperdibile all’insegna del divertimento e della buona musica.

Ingresso libero. Per info 3880562856

 

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Alla scoperta del Salento: Costumi e usi dei Messapi

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Dopo aver delineato origini e lingua dei nostri più antichi progenitori, è opportuno tracciare le linee essenziali di questa civiltà. All’inizio della loro penetrazione nella penisola salentina (IX sec. a.C.), gli insediamenti messapici erano caratterizzati da capanne, destinate a nuclei familiari allargati, che avevano murature di elevazione in materiali deperibili e coperture con frasche.

A partire dal VII sec. a.C. si infittiscono i rapporti con le popolazioni vicine (ne sono prova i numerosi frammenti di vasellame greco trovati negli scavi condotti ad Otranto). Il periodo tra il VI-V sec. a.C. è considerato quello di maggior vitalità della civiltà messapica, visto che è possibile ascrivere a questa parentesi temporale alcune importanti innovazioni: la comparsa della scrittura che utilizzava l’alfabeto greco; le pratiche rituali e religiose che denotavano molte affinità con la cultura ellenistica; le capanne dell’età del Ferro vennero sostituite da abitazioni più grandi, organizzate attorno ad un cortile, con muri in pietra e copertura con tegole. Seguirà una fase di stasi e di crisi dopo il V sec. a causa del conflitto con la potente Taranto. Nel IV-III sec. a.C. gli insediamenti preesistenti si allargarono notevolmente – come, ad esempio, Rudiae e Muro Leccese – favorendo la nascita di piccoli nuclei insediativi per un più profondo sfruttamento del territorio, fattore questo legato a innovazioni in ambito agricolo.

Da un punto di vista politico, i Messapi erano organizzati in città governate da oligarchie gentilizie, unite in una confederazione con a capo un re. Tra questi va ricordato Opis mentre una leggenda narra che il primo re dei Messapi fu Iapige (da qui la tesi di Erodoto che ritiene Messapi e Iapigi popoli non diversi). In nessuna occasione cercarono minimamente di espandere i propri domini ai danni delle popolazioni vicine e lontane; non ebbero dunque un’indole aggressiva ed espansionistica. In un’epoca in cui era possibile avanzare e muovere verso un dominio che invitava alla conquista, essi rimasero là dove si erano originariamente stabiliti. Non si distinsero mai in guerre di conquista, ma difesero strenuamente il loro territorio, nel quale da tempo immemorabile avevano stabilito la propria dimora, dando vita a un legame quasi sanguigno, fisico con questa terra, organizzandosi in proprio per respingere le continue incursioni di Taranto e di tutti gli avventurieri stranieri chiamati in Puglia a spezzare la resistenza delle genti indigene. Infatti, i Messapi si scontrarono con i Tarentini (in continua espansione verso l’interno), riportando su di loro una vittoria nel 473 a.C. Pochi decenni dopo, durante la guerra del Peloponneso, il principe messapico Arthas – il più grande dinasta dei Messapi dell’età classica – sostenne gli Ateniesi contro Siracusa (413 a.C.). Dal 343 al 338 a.C. i Messapi sconfissero il re spartano Archidamo III , accorso in aiuto di Taranto ; vennero quindi sconfitti da Alessandro d’Epiro, intervenuto in appoggio alla città magno-greca. Alleati di Roma nella prima e nella seconda guerra sannitica, i Messapi si staccarono in parte da essa durante la terza guerra sannitica, schierandosi al fianco di Pirro nella lotta dei Tarantini contro Roma; ma furono sconfitti nel 280 a.C. e sottomessi nel 267-266. Mai del tutto assimilati alla civiltà romana, durante la seconda guerra punica essi si ribellarono (213-212 a.C.), subendo un lungo e definitivo periodo di sudditanza a Roma.

Sul piano culturale, l’antica civiltà messapica si caratterizza per una nuova ceramica attestata da reperti simili alle ceramiche micenee, ma appartenenti a gruppi che non trovano riscontro nelle scoperte del bacino dell’Egeo; è una ceramica speciale a ornamenti geometrici con forme singolari di vasi detti “trozzelle”, ad alti manici, e anfore a collo largo. Sotto il profilo economico, i Messapi coltivavano l’ulivo e la vite; si dedicavano alla pastorizia, all’allevamento dei cani, all’apicoltura e particolarmente sviluppato era l’allevamento dei cavalli. Per ciò che riguarda l’abbigliamento, essi indossavano una veste lunga che si stringeva ai lembi con un cappuccio e calzavano sandali; le donne vestivano con lunghe tuniche e si ornavano il capo con una corona, come si evince dai vasi istoriati. Sembrano, queste, tutte espressioni di amore per la vita, di imperturbabilità di fronte all’evento misterioso della morte; la stessa presenza dei sepolcri dentro le mura cittadine è la manifestazione più autentica di tale sentimento di serenità della creatura terrena nei confronti dell’aldilà. Le tombe, sempre con il rito a inumazione, nel periodo più antico hanno la forma di tumuli di pietra; solo più tardi troviamo ipogei. Molto probabilmente nel modo di seppellire i defunti essi sono stati influenzati dai Greci; infatti da alcuni scavi si è scoperto che i morti venivano tumulati in tombe di pietra con delle steli e avevano in bocca una moneta (usanza di origine greca).

I reperti dimostrano, infine, che i Messapi subirono l’influenza greca anche per ciò che attiene alla religione, come rivelano i nomi di divinità messapiche che richiamano alcune tra le più importanti dell’Olimpo greco. Ma abbiamo testimonianza dell’esistenza di divinità proprie dei Messapi, come quello di Tator o Taotor, attestato nelle iscrizioni messapiche delle grotte di Roca.

Concludendo, è da sottolineare il carattere pacifico di questi nostri antenati, che si limitavano a difendere il proprio territorio senza avere tentazioni espansionistiche, come accadeva per Taranto e Roma.

Gionata Quarta

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Il film della settimana: Il testimone Invisibile

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Il testimone invisibile, la cui uscita è prevista il 13 dicembre 2018, è un film genere thriller, diretto dal maestro Stefano Mordini, ha come protagonisti Riccardo Scamarcio, Miriam Leone, Fabrizio Bentivoglio e Maria Paiato. Questo film è il remake di un film spagnolo di grande successo, del 2016, Contratiempo vale a dire Contrattempo, diretto da Oriol Paulo. La storia inizia con l’angoscia di Adriano Doria (Riccardo Scamarcio), un ricco imprenditore che una volta svegliatosi in una stanza d’albergo, trova accanto a sé, il corpo senza vita della sua amante, la bellissima fotografa Laura (Miriam Leone). Le circostanze e la comparsa di un testimone inaspettato, fanno di Adriano il primo indagato, per cui l’uomo pensa di farsi aiutare da Virginia (Maria Paiato), un avvocato penalista che non ha mai perso nessuna sfida in tribunale e che nel giro di poche ore ha il compito di ottenere un determinato numero di informazioni per costruire la difesa e la sua verità dei fatti per evitare così la galera ad Adriano.

Il lungometraggio di impostazione metateatrale ma intessuto di dialoghi puramente cinematografici, è ricco di tensione e di colpi di scena, non mancano la suspance ed un’atmosfera incalzante. Chi avrà ucciso Laura? Sarà veramente Adrano a rivelarsi colpevole o lo avranno incastrato forse per ostacolare il suo giro d’affari ricco e potente? Oppure potrebbe trattarsi di una vendetta? Gradevoli la fotografia e la scenografia che si avvalgono di paesaggi verdi e boschi innevati del Trentino, in cui come in ogni thriller che si rispetti, la neve ha il suo determinante ruolo in primo piano, la ripresa della telecamera è lineare e pulita.

Inoltre verrà anche analizzato il concetto di verità che diventa del tutto relativa in base ai vari punti di vista degli osservatori, in questo caso i testimoni, incontrollabili sono la sua soggettività” ed “l’instabilità”, in stretta relazione a chi la racconta, perché ogni singolo uomo racconta la propria versione che è sempre differente, seppur leggermente, a volte senza necessariamente dover mentire. Il corso degli avvenimenti legati alla storia dell’umanità mostra come la verità nel corso dei secoli sia stata modificata, enfatizzata, inventata o romanzata.

Forse il messaggio più importante che vuole lanciare il film è che inevitabilmente nella vita se si vuol sopravvivere bisogna prima passare attraverso il sentiero della sofferenza, la pellicola offre un grande coinvolgimento emotivo da quando comincia a quando termina, non lascia lo spettatore insoddisfatto anzi gli permette di calarsi nello stato adrenalinico del protagonista, per la solidità della sceneggiatura la sua struttura tipica del giallo, la bravura degli interpreti, rimane imperdibile per gli amanti del genere e non solo.

 

Francesco Stomeo

 

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Il Salento accoglie il Natale con la magia dei presepi: viventi, artistici o monumentali, la tradizione si rinnova con uno sguardo all’innovazione

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La tradizione dei presepi viventi nel Salento è profondamente sentita e vissuta con entusiasmo e partecipazione non solo dagli organizzatori, ma da tutta la comunità che a partire dal giorno successivo all’Immacolata e fino a all’Epifania, accetta di buon grado di stravolgere le proprie abitudini e in giorni prestabiliti si appresta ad accogliere stuoli di moderni pellegrini che come nell’Anno 0, si incamminano alla ricerca della Stella Cometa per rendere omaggio al Salvatore.

La magia del presepe è negli occhi curiosi dei bambini, nelle mani intrecciate degli amanti e nella nostalgia degli anziani, è un salto temporale in una terra lontana in cui ci si sente a casa pur non avendola mai abitata, così i ricordi si mescolano con le immagini dei libri e la memoria si adatta a vivere, anche solo per un’ora in un mondo antico, rendendo omaggio al rito ancestrale della nascita, di una promessa che si rinnova puntuale ogni anno, della speranza in un giorno nuovo.

Ed ecco quindi che torna dicembre, tornano le luci, gli alberi addobbati, le liste dei regali, le vacanze e soprattutto… i presepi.

Il Salento in questi giorni ha dato il via ai preparativi e agli allestimenti, che si tratti di presepi viventi o presepi artistici poco importa: la magia si rinnova.

Abbiamo selezionato per voi un elenco dei 15 più interessanti presepi ed una novità assoluta: la Betlemme di sabbia a Scorrano.

 

Foto Toti Bello

SCORRANO: L’Associazione “Promuovi Scorrano” ha coinvolto quattro artisti della sabbia che all’interno del quattrocentesco chiostro del Convento degli Agostiniani, nella parte alta del paese, utilizzando millenovanta quintali di sabbia proveniente da una cava di Acquarica del Capo, daranno forma ad un suggestivo presepe.

Il progetto nasce da un’idea di Bruno Giannotta, che conobbe quest’arte in Canada ed è realizzato con il patrocinio del Consiglio regionale e del Comune di Scorrano.

Ogni artista realizzerà una parte del presepe: la Natività di Marielle Heessels; l’arrivo dei Magi di Enguerrand David, una Betlemme che ricorda Scorrano di Leonardo Ugolini.

Date: dal 1° dicembre al 6 gennaio 2019

LECCE – L’annuale appuntamento con la Fiera di Santa Lucia, cambia location spostandosi dal Chiostro dei Teatini al primo piano del Castello Carlo V. I

Gli espositori saranno oltre sessanta, i visitatori potranno ammirare ad acquistare opere rigorosamente realizzate a mano e ammirare veri e propri capolavori dell’artigianato.

Date: dal 7 dicembre al al 7 gennaio 2019 – Ingresso gratuito.

LECCE – Un altro atteso appuntamento del capoluogo salentino è il presepe che attira migliaia di curiosi da tutta Italia e che quest’anno avrà una location nuova: Piazza Duomo.

L’Arcivescovo di Lecce Mons. Michele Seccia ha infatti messo a disposizione il piazzale antistante il Duomo dove sarà allestita la natività che sarà visitabile ogni giorno senza limiti di orari e soprattutto senza barriere architettoniche.

SANTA CATERINA – È un presepe vivente storico quello realizzato nel suggestivo boschetto di via Pietro Micca dalla Proloco di Santa Caterina di Nardò dove i visitatori potranno gustare specialità salentine come pittule e vino caldo e passeggiare tra i sentieri del bosco.

SANARICA – Realizzato nella valle carsica di Sant’Angelo, questo presepe vivente è un altro fiore all’occhiello della tradizione organizzato in collaborazione con il Comune e la Parrocchia di Maria SS. Assunta ed è considerato uno dei più bei presepi viventi del Salento.

Date: 25, 26, 30 dicembre 2018 – 1, 5, 6 gennaio 2019

Orario: 17:30 – 20:30

TRICASE: Una tradizione che si rinnova da ben 39 anni illumina il Monte Orco con un antico villaggio che propone un percorso di oltre due chilometri tra figure tradizionali che si muovono nelle botteghe appositamente realizzate per un totale di 26 scene.

Date: 25, 26, 29, 30 dicembre 2018 – 1, 4, 5, 6 gennaio 2019

Orario: 17:00 – 23:30

SPECCHIA: Oltre 200 figuranti tra uomini, donne e bambini vi aspettano per un suggestivo percorso che quest’anno include una piacevole sorpresa a fine percorso con la musica del pianoforte a coda magistralmente suonato dagli allievi del Conservatorio Tito Schipa di Lecce.

Date: 25, 26, 30 dicembre 2018 – 1, 6 gennaio 2019

Orario: 17:30 – 21:00

CASTRO: Le mura della città custodiscono un evento in cui cavalieri, Conti e menestrelli intrecciano le loro avventure con la tranquilla vita del popolo della citta che si affaccia sull’Adriatico nell’avvincente rievocazione storica “Natale in Contea”.

Date: 26 dicembre 2018 – 1, 6 gennaio 2019

Orario: dalle 17:00 alle 21:00

 

TAURISANO – Un presepe interamente realizzato e animato dei gioviani della Pastorale Giovanile, il presepe di Taurisano riunisce le quattro parrocchie del paese salentino, che ricreeranno gli scenari di 2000 anni fa con un occhio al presente: sarà infatti un presente “social” grazie agli aggiornamenti in tempo reale sulla pagina Facebook.

 

ALLISTE: I cittadini di Alliste attendono come ogni anno a mezzanotte il rintocco della campana della chiesa di San Quintino che annuncia la nascita del Redentore dare il via al presepe vivente con una suggestiva tradizione: sulla serra cittadina si accende la Stella Cometa e una processione si avvia verso la grotta che accoglie la Natività.

 

CASARANO:  L’Associazione  “Amici del Presepe 96” come ogni anno organizza il presepe vivente nel centro storico del paese, dove gli attori accoglieranno i visitatori lungo un percorso che permetterà di immergersi nella suggestiva atmosfera natalizia.

 

STRUDÁ: Sarà allestito come di consueto nel centro del paese il caratteristico presepe vivente che quest’anno, in chiusura, festeggerà l’arrivo dei Re Magi con uno spettacolo pirotecnico

Date: 25, 26, 29 dicembre 2018 – 1, 6 gennaio 2019

Orari: 16:45 – 20:30

 

CAPRARICA DI LECCE – “Archeodromo Kalòs”, il grande parco di archeologia sperimentale si trasforma in perfetta location per uno dei presepi viventi più apprezzati del Salento.

Tra sentieri sterrati e megaliti prestorici, la serra di Caprarica accoglie i visitatori per un tuffo nella tradizione e nella storia.

Date: 23, 25, 26, 29, 30 dicembre 2018 – 1, 5, 6 gennaio 2019

Orari: dalle 16:30 alle 21:00

 

 

SQUINZANO: Anche quest’anno si rinnova la magia del Presepe Vivente nel suggestivo monastero di Sant’Elia. Il presepe nasce dalla proficua collaborazione tra associazioni di appassionati che mettono a disposizione il proprio entusiasmo e l’amministrazione comunale.

 

GALLIPOLI – Il centro storico di Gallipoli ospita il presepe artistico di Sant’Agata realizzato grazie al lavoro della comunità parrocchiale col patrocinio del Comune e della Proloco.

Il presepe artistico si estende su estende su una vasta superficie ed è visitabile percorrendo a piedi il sentiero che si snoda tra le scene allestite con personaggi a grandezza naturale opera diversi artigiani gallipolini esperti nella lavorazione del legno e della cartapesta.

Articolo tratto dal Corriere Salentino Magazine n.2 anno 1

 

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Figli di rock n’roll al Tesoretto


Domingozo la domenica latina all’ Area51

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NOVOLI ( Lecce ) – Confermata anche per la New Season 2018-2019, torna la domenica latina dell’ Area 51 Restaurant & Disco di Novoli. Tutto pronto per il secondo appuntamento di dicembre con “Domingozo”, dedicato alle sonorità latinoamericane, alla passione di gruppi danzanti, scuole e appassionati salseri provenienti da ogni angolo del Salento. Il club novolese di via Veglie, dunque, torna ad essere caliente, con il Preserata Areacucine e i servizi ristorante, pizzeria, pub e american bar già attivi dalle ore 21 e, a seguire, con la pista libera alle emozioni latine. In consolle confermati Geppo Giaba, special guest di questa settimana sarà Lele KizIngresso libero, info e prenotazione tavoli al 328.3253425 – 328.3253123

area 51, area 51 novoli, area cucine, domenica latina, domingozo, geppo dj, giaba, lele kiz

Info

Dancing Via Veglie NOVOLI (Le) 09:00328.3253425328.3253123

Costi

Free entry

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Fiesta latina, show di rumba al Movida

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TRICASE ( Lecce ) – Torna più divertente che mai la domenica dei salseri, l’appuntamento #FiestaLatina più ballata del Salento che in questa notte speciale ospiterà, un fantastico show di RUMBA con i giovani e bravissimi
ANTHONY – ANTONELLA Y BAILA A DOS.
insieme ai ragazzi del corso accademico della scuola baila a Dos. La console sarà formata da uno staff latin dj di tutto rispetto che selezionerà come sempre per voi la migliore musica latina: Giorgio D’amico, Flaco, El Kubanito, Rico, El Maximo.
.
Pennettata riservata alle scuole di ballo partner attiva già dalle ore 20:30
.
Informazione tavoli e privè al 3477082195
​.
Official Photo by SALENTO SALSA NIGHT
Special Partner: LECCENIGHT.COM
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Il Movida ti aspetta in Via Vittorio Emanuele II, 6 a Tricase (Le)

Info

Dancing Via Vittorio Emanuele II n 6, 73039 Tricase 21:003477082195

Costi

5,00 €
Co

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Festival Bar Italia ad Acquarica del capo

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ACQUARICA DEL CAPO ( Lecce ) – Comune di Acquarica del Capo,assessorato alla cultura in collaborazione con le associazioni di acquarica : Presenta Speciale Christmas Edition ?con Festival Bar Italia ??❄
dalle ore 20;30 show spettacolo musicale con il gruppo del Festival Bar Italia
ai suoni Vanny Deejay ?
presenta Paolo Stefanelli ?
animazione delle ragazze Italiane ??
Valeria Francesca Giovanna Sara
produzione Luxurious Eventi?
vi aspettiamo numerosi?
9 Dicembre Acquarica del Capo Piazza Castello start h 20:30 ?❤??
Nb: in caso di maltempo la serata sarà recuperata Domenica 16 Dicembre

Info

Concerti itinerante 20:30

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Andrea Maggino al Dejavu

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LECCE – Domenica 9 Dicembre
da non perdere l’appuntamento del Déjàvu Cocktail Lounge Bar
GUEST Andrea Maggino
START 22.00

Déjàvu Lecce (Vic. Piaz.ta Santa Chiara)
Ingresso libero
Info e prenotazioni 327 465 1904

Info

Happy hours Via degli Ammirati, Lecce, LE, Puglia, 73100, Italia 22:00327 465 1904

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Le Dune Beach Club Aperitif and More

Gli Avvocati Divorzisti e Flavio Santoro al SettediSette

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LECCE – Al SettediSette arrivano Gli Avvocati Divorzisti. La band salentina, composta da Carlo Adamo, Ruggero Bondi, Dario Ancora e Francesco Manni (nella foto), propone canzoni del repertorio italiano dagli anni ’50 agli anni ‘80, ovvero un repertorio che spazia (con la dovuta ironia) dal cantautorato italiano (da Lucio Dalla a Paolo Conte, fino a Modugno) i cosiddetti “scheletri nell’autoradio”.

A seguire il dj set di Flavio Santoro.
Il suo variegato background culturale è certamente la fonte primaria dell’ecletticità dei suoi dj set, che spaziano e si contaminano all’interno di tutte le declinazioni dell’house music, creando così un risultato unico e assolutamente inimitabile.
Da anni resident del locale leader dell’estate salentina, la PRAJA GALLIPOLI, vanta collaborazioni e residenze con i più importanti locali d’Italia, tra i quali: Cromie, Cave, Nafoura, Room 26, Nuclè, Lampara, Living, Guendalina, Quartiere Latino, Rio Bo, Club 101, 0831, Womb, Fico d’India, Samsara, solo per citarne alcuni.

Ha condiviso la consolle con i più importanti artisti della scena mondiale quali: Tony Humphries, Louie Vega, Danny Tenaglia, Green Velvet, Fritz Kalkbrenner, Ben Klock, Ellen Allien, Octave One, Dimitri from Paris, Satoshi Tomiie, Alex Neri, Hector Romero, Roger Sanchez, Claudio Coccoluto, Ralf, David Morales, Luca Agnelli, Noze, Reebot, Michel Cleis, Anja Schneider, Tini e tantissimi altri.

Il 2012 vede anche il suo esordio come producer sulla rinomata etichetta Joyfull Family Records, con il singolo di debutto Dale Boca, prodotto in collaborazione con il musicista Maurizio Sacquegno e la cantante Elodie Di Patrizi, riscuotendo un ottimo successo da parte del pubblico e della critica e lo stesso trio nel 2014 firma un altro interessante progetto discografico, Wastin’ Time pubblicato dalla SK Recordings, che vanta anche il remix di uno dei più grandi artisti internazionali, il dj SiS.

Il #SettediSette in Galleria Mazzini a Lecce è un punto di riferimento cittadino accogliente in qualunque momento della giornata, dalla colazione alla pausa pranzo fino all’aperitivo. Imperdibile l’aperitivo “diDomenica” l’appuntamento con la musica e l’energia dei migliori #djset del Salento.

#civediamoalSette domenica?

SettediSette
via Oberdan 13a/b, 73100 Lecce

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L’aperitivo domenicale alla Pasticceria


La domenica bestiale del DuoEmme

Telecamere negli asili, polemiche continue: in un Comune ci sono già, ma la legge è bloccata al Senato

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LECCE – Nonostante l’intervento del consigliere Gabriele Molendini, le polemiche sulle telecamere negli asili non si placano. Gli oppositori di Salvemini insistono sul fatto che anche se la legge non è passata ancora al Senato le telecamere a garanzia di bambini e lavoratori possono comunque essere installate. Lo ha fatto il Comune di Sant’Angelo Lomellina dove il sindaco Matteo Grossi, in accordo con il Consiglio ha installato le telecamere nell’unico asilo comunale facendosi carico delle spese. La legge nazionale non c’è ancora e manca il decreto ministeriale successivo per attuarla: il testo è stato approvato alla Camera (279 voti a favore, 22 contrari, di Si, e 69 astenuti, di M5s) ma ora è tutto bloccato al Senato“. Ieri su questo giornale è intervento il senatore leghista Roberto Marti, che già nella scorsa legislatura era stato promotore della legge sulle telecamere negli asili e nelle case di cura, per spiegare che ci sarà massimo impegno per farla passare al Senato.

Il sindaco che è andato avanti lo stesso non ha incontrato nessun ostacolo: genitori e maestre erano tutti d’accordo, sì perché le telecamere possono essere una garanzia anche per gli operatori che potrebbero essere ingiustamente accusati di maltrattamenti. “Le telecamere, che verranno installate settimana prossima, sono a garanzia di possibili fraintendimenti e possono essere visionate solo da polizia e magistratura. C’è solo una piccola controindicazione: al primo ricorso tutto può saltare proprio perché non c’è una legge nazionale che regoli la questione. Tra l’altro anche la legge prevede che l’istallazione debba essere concordata con organizzazioni sindacali e Ministero.

“Non c’è peggior sordo, di chi non vuol sentire – attaccano Molendini i segretari cittadini di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, rispettivamente Cristian Sturdà, Mario Spagnolo e Antonio Mazzotta – Siamo costretti, purtroppo, a tornare a far piena – e vera – chiarezza sulla questione telecamere negli asili, perché evidentemente il sistema giuridico non appare chiaro a tutti.
Non appare chiaro, certamente, al Consigliere Comunale Molendini, il quale insiste nell’affermare come un sistema di videosorveglianza negli asili comunali non sia adottabile perché manca una legge approvata dal Parlamento.
Il Consigliere Molendini, però ignora come funziona uno Stato di diritto, in cui non esistono vuoti normativi! Fino a quando non entrerà in vigore la normativa che “disciplina” (e NON autorizza) le telecamere negli asili, si applicano le norme attuali.
E ad oggi alcuna norma vieta l’adozione di sistemi di videosorveglianza che, quindi, si possono adottare nel rispetto delle norme vigenti. È semplice. Nel gergo giuridico si tratta della c.d. applicazione per analogia.
Un Comune che voglia adottare questo misura di buon senso non verrebbe sanzionato, multato, sbeffeggiato. Anzi, darebbe un segnale di civiltà.
Invece è triste constatare come si continuino ad utilizzare pretestuose eccezioni formali per giustificare la contrarietà ad una richiesta che va oltre ogni steccato ideologico.
In Senato giace una proposta di legge che, se e quando entrerà in vigore, occorrerà rispettarla in toto, adeguandosi eventualmente a quanto innoverà la disciplina.
Le nostre idee attuative, le contromisure per il rispetto della privacy, le chiavi di accesso digitali e criptate, l’accesso alle riprese di esclusiva competenza dell’Autorità Giudiziaria e solo previa denuncia di parte, sono concetti che abbiamo ampiamente spiegato nel dettaglio in questi mesi di campagna con i banchetti “Asili Sicuri”, e che sono state esaustivamente prospettate in Consiglio Comunale.
Ma se qualcuno ancora avesse dubbi, perplessità, scetticismo o problemi di comprendonio, noi siamo disponibili a un confronto pubblico sul tema, senza preclusioni alcune. Ma che sia chiaro: i cittadini sono dalla nostra parte”.

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Attentato intimidatorio ad un militare dell’Aeronautica, rinvenuti due proiettili in giardino

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NOHA (Lecce) – Due proiettili chiusi in una busta sono stati lasciati all’interno del giardino della casa di un luogotenente dell’Aeronautica militare attualmente in pensione.

Il ritrovamento è stato effettuato ieri sera in via Fedro a Noha, frazione di Galatina. L’uomo ha visto una busta bianca con su scritto il suo cognome, dopo averla aperta ha scoperto la presenza dei proiettili all’interno.

È stato lui stesso ad allertare i carabinieri che sono intervenuti sul posto per effettuare un sopralluogo e sequestrare quanto rinvenuto. Le indagini sono scattate subito: al vaglio tutte le amicizie dell’ ex militare per capire il perche di questo gesto intimidatorio.

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Centrodestra alle prese con il problema primarie, Berlusconi non le vuole e a Lecce crescono i dubbi

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di Gaetano Gorgoni

BARI – Forza Italia cerca di difendere uno dei suoi fondatori, Franco Landella, sindaco di Foggia che dovrebbe essere candidato per il bis: i detrattori, Lega in testa, chiedono le primarie. Poi, c’è il caos barese in cui tutti sono andati al tavolo del centrodestra con un nome, tranne i forzisti. L’impasse è pesante: sono tutti convinti che solo le primarie potranno risolvere questa situazione, tranne Forza Italia. Ancora una volta Berlusconi detta regole che potrebbero scatenare più di qualche guaio sui territori. Dire no alle primarie a Lecce, dove in primavera si rischia di andare al voto, può produrre le stesse spaccature che al secondo turno hanno affondato un centrodestra che in Consiglio aveva la maggioranza. A Lecce tra l’altro anche in questa corsa il centrosinistra potrebbe avere due candidati (uno di area Delli Noci). A Bari, intanto, la Lega chiama tutti a raccolta invocando le primarie. Ma Forza Italia resiste su una posizione che potrebbe far spaccare il centrodestra.

“Patto per Bari” rappresentato da Claudio Montefusco, il “Popolo della Famiglia” da Vito Pietro Loporcaro e Angelo D’ingeo, “Riprendiamoci il Futuro” da Gino Cipriani e “Bari Nasce” da Michele Suriano e Fabio Tamma, sono i primi quattro movimenti civici baresi che hanno risposto all’appello di Lega, Fratelli d’Italia e Direzione Italia per la scelta del candidato sindaco di Bari attraverso le primarie.
“E’ solo l’inizio – dichiarano i partecipanti all’incontro – già questa mattina abbiamo riscontrato grande entusiasmo da parte di chi, pur militando da tempo nel centrodestra, aveva perso la voglia di fare politica a causa di continue scelte imposte dall’alto. Siamo convinti che questa sia la strada giusta non solo per ridare ai baresi il governo che meritano e che faccia dimenticare i disastri prodotti dal centrosinistra negli ultimi 15 anni. Ora l’auspicio è quello di allargare la coalizione con la partecipazione di altre forze politiche e movimenti civici che condividono i principi e i valori del centrodestra”.

I livelli territoriali forzisti non si possono sbottonare: a Lecce sarebbero felici di fare le primarie. Ma Berlusconi ha dato un’altra linea: secondo il leader maximo le consultazioni di base inventate dai dem sono uno strumento obsoleto e inefficiente.“L’entusiasmo e la qualità che trovo fra voi dimostrano che anche in Puglia Forza Italia si è profondamente rinnovata e si sta attrezzando per tornare a vincere – ha spiegato Silvio Berlusconi ai coordinatori pugliesi durante un incontro a Palazzo Grazioli  –  Dovremo farlo a partire dalle prossime amministrative, che non riguarderanno solo Bari e Foggia ma anche molti importanti comuni superiori: penso a Lucera, aSan Severo, a Orta Nova, a Ostuni, a Copertino, a Corato, a Gioia del colle e a tanti altri”.

 “In ogni territorio Forza Italia, grazie anche alla celebrazione dei congressi provinciali e comunali -ha assicurato il Cavaliere – si presenterà con una squadra rinnovata e qualificata, in grado di far vincere il centro-destra in una terra che storicamente appartiene alle nostre sensibilità e della quale condividiamo la cultura seria e operosa”. Per fare questo, “è fondamentale trovare con gli alleati di centro-destra un accordo organico, che parta dalla valorizzazione dei sindaci in carica e che ci consenta, Comune per Comune, anche a Bari, di individuare insieme le soluzioni migliori – senza forzature e senza ricorrere a strumenti vecchi, già falliti nel Pd, che avrebbero solo una funzione propagandistica”. “Ci riferiamo naturalmente alla ventilata ipotesi delle primarie. Siamo convinti invece che dobbiamo lavorare insieme, nel rispetto di tutti, per individuare città per città – la candidatura migliore non soltanto per vincere, ma per assicurare ai cittadini cinque anni di buon governo del loro Comune. Questo è il solo metodo unificante possibile che proponiamo ai nostri alleati per cambiare davvero la Puglia”.

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Schianto tra moto ed auto, centauro 38enne finisce in ospedale con “codice rosso”

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PORTO CESAREO (Lecce) – Violento schianto tra auto e moto ed un centauro finisce in ospedale, con codice rosso.

Il grave incidente stradale si è verificato in mattinata sulla provinciale Porto Cesareo – Veglie, dove un 38enne di Salice Salentino è rimasto gravemente ferito in seguito allo scontro avvenuto tra la sua Kawasaki ed una Fiat Panda, alle porte della cittadina cesarina.

Soccorso dalle ambulanze del 118, lo sfortunato 38enne è stato trasportato a sirene spiegate alla volta dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, per essere sottoposto a tutti gli accertamenti clinici del caso, prima di essere ricoverato.

Sul posto, oltre ai soccorritori, anche i carabinieri e gli agenti della polizia municipale, che dovranno ora ricostruire l’accaduto e stabilire eventuali responsabilità.

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