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In macchina con cocaina ed eroina: condannato un 40enne

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LECCE – Quando venne arrestato in macchina nascondeva cocaina ed eroina. Giulio Pepe, 40enne di Lecce, è stato condannato in abbreviato a 1 anno e 8 mesi di reclusione con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. La sentenza è stata emessa dal gup Giovanni Gallo a fronte di una richiesta di condanna di 1 anno e 4 mesi. L’arresto dell’uomo risale al 5 aprile scorso nel quartiere “Leuca”. Dopo avere notato un continuo viavai di tossicodipendenti gli agenti si sono appostati nella zona per vederci chiaro.

L’attesa è stata premiata poco dopo quando Pepe è giunto con la sua auto ed ha parcheggiato in una strada adiacente. E’ stato così avvicinato da alcuni giovani tra le auto in sosta ai quali vendere le dosi di stupefacente. Usciti allo scoperto, gli agenti hanno bloccato e perquisito il 40enne con addosso 70 euro. Nel corso della perquisizione in auto è spuntata la droga: 11 grammi di cocaina e due grammi di eroina nascosti nella tasca dello sportello laterale e un altro grammo di cocaina sotto il sedile posteriore.

A quel punto gli accertamenti sono stati estesi in casa dell’uomo dove sono stati ritrovati un bilancino di precisione e del nastro di colore nero, simile a quello utilizzato per confezionare la droga da spacciare. L’imputato era difeso dall’avvocato Luigi Rella.

F.Oli. 

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Il buonsenso prevale sulle malelingue: la giovane che rischiava il posto per il video hot torna a lavorare

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LECCE – Il buonsenso ha infine prevalso sulle malelingue: la giovane leccese che rischiava di essere licenziata a causa di un video “hot” divenuto virale è tornata a lavorare.

All’indomani del clamore suscitato dalla diffusione della notizia, infatti, i proprietari della struttura sportiva che avevano preannunciato di metterla alla porta perché quel filmato destava imbarazzo tra i clienti, sono fortunatamente tornati sui loro passi.

Una prima battaglia vinta, per la donna e per lo “Sportello dei Diritti” al quale si è rivolta, che tuttavia adesso dovranno affrontare l’impresa più ardua: evitare che il video a luci rosse continui a circolare da uno smartphone all’altro e punire tutti coloro che lo hanno condiviso e lo condivideranno.

Il video – come la stessa ha denunciato nelle scorse settimane negli uffici della Polizia Postale di Lecce – era memorizzato sul cellulare del suo compagno, smarrito tempo fa e mai bloccato. Nessuna ripicca dopo la fine della relazione, dunque, come spesso accade: a diffondere il filmato, piuttosto, sarebbe stato chi ha ritrovato il telefonino smarrito. E che, trovandosi tra le mani quel video, non ha esitato a condividerlo con gli amici (e con gli amici degli amici), facendolo così arrivare sugli schermi dei cellulari di chissà quante migliaia di persone. Stravolgendo la vita all’avvenente dipendente.

Venuta a conoscenza della diffusione di quel filmato, per la donna è stato l’inizio di un incubo in cui vergogna, sofferenza, depressione e cattivi propositi hanno purtroppo recitato la parte da protagonisti.

Ad aggravare ulteriormente il suo disagio, poi, come riferito dal legale della donna, ci aveva pensato il proprietario della frequentatissima struttura per cui lavora: per mettere a tacere le malelingue e risolvere l’imbarazzante situazione creatasi sul posto di lavoro, dove i clienti non lesinavano sorrisini maliziosi ed infelici battutine, nei giorni scorsi le aveva preannunciato il licenziamento. In questo caso la notte ha davvero portato consiglio e, da stamattina, almeno lo spettro della disoccupazione è stato scacciato.

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Spaccia cocaina dalla finestra, in casa nascondeva circa tremila euro: in carcere una 53enne

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ALLISTE (Lecce) – L’hanno sorpresa mentre spacciava cocaina direttamente dalla finestra della sua abitazione. E quando i carabinieri sono entrati in casa ed hanno avviato una minuziosa perquisizione sono spuntati circa tremila euro in contanti, in banconote di vario taglio, nonché il materiale per confezionare le dosi.

In manette è pertanto finita Donata Raone, 53enne, arrestata in flagranza di reato dai carabinieri del Norm della Compagnia di Casarano con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

La donna, come detto, è stata colta sul fatto dai militari mentre cedeva tre dosi di cocaina (per un totale di 0.8 grammi) ad un giovane assuntore ugentino, poi fermato e segnalato al Prefetto per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti. Durante la perquisizione in casa della donna, invece, i carabinieri hanno rinvenuto all’interno della cucina vario materiale plastico utilizzato per confezionare le dosi di droga nonché la somma contante di 2mila 985 euro.

Droga, soldi e materiale rinvenuto sono stati posti sotto sequestro, mentre la 53enne è stata arrestata e ristretta presso la casa circondariale di Lecce.

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Tap, altra inchiesta: Procura indaga su un presunto inquinamento della falda acquifera

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di F.Oli.

MELENDUGNO (Lecce) – C’è una terza inchiesta sul gasdotto Tap in corso di realizzazione a Melendugno. Il fascicolo, anche in questo caso, è coordinato dal sostituto procuratore Valeria Farina Valaori e dal Procuratore della Repubblica, Leonardo Leone De Castris. L’indagine, sdoganata dall’edizione cartacea odierna de “La Repubblica” è stata avviata da tempo. L’ipotesi è di inquinamento ambientale a carico di ignoti.

Gli accertamenti sono scattati questa estate quando il sindaco di Melendugno, Marco Potì, dispose un’ordinanza di non estrarre acqua dai pozzi in una vasta area a ridosso di San Basilio, per la presenza di alcune sostanze (come il nichel, cromo, vanadio, arsenico e manganese) oltre i limiti consentiti. A quell’ordinanza Tap rispose spiegando che nichel, arsenico e manganese erano già presenti nella falda prima dell’inizio dei lavori.

La Procura ha comunque deciso di vederci chiaro e ha delegato i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce di verificare che il cantiere non sia stato ben impermeabilizzato causando così la perdita di sostanze pericolose nel terreno e nella falda. Sotto la lente d’ingrandimento è finito, in particolare, a il cemento utilizzato per costruire il pozzo di spinta, nel quale finiranno i macchinari per costruire il microtunnel verso il mare. Gli esami non sono ancora conclusi. Alcuni campionamenti non sono stati depositati prima che gli inquirenti possano procedere con eventuali iscrizioni nel registro degli indagati. Bisognerà verificare con esattezza quanto se e quanto stata effettivamente inquinata la falda acquifera, per quali materiali e in quale periodo.

Il cantiere di San Basilio rimane bloccato dall’ordinanza del sindaco, che ha vietato di recuperare acqua dai pozzi ma anche di lavorare in quella zona, per evitare di contaminare ulteriormente la falda.

Nel frattempo si è in attesa di conoscere l’esito dell’incidente probatorio che dovrà verificare l’applicabilità della Legge Seveso sul terminale di ricezione dopo che il gip Cinzia Vergine ha confermato il professore Fabrizio Bezzo nel pool nominato a pronunciarsi. Il deposito della perizia dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, altro crocevia per il via libera definitivo all’opera dopo le polemiche politiche dei giorni scorsi.

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Ragazza affetta da deficit lasciata nella sporcizia e senza medicine: scarcerati avvocatessa e compagno

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LECCE – Sono tornati in libertà l’avvocatessa Gabriella Cassano e e il compagno Fabio Degli Angeli, di 47 e 48 anni, rispettivamente di Lecce e Carmiano, arrestati il 30 maggio nell’inchiesta sul sequestro di una ragazza di Lecce affetta da deficit di natura psicologica sottratta dall’ospedale e segregata per costringerla a revocare l’amministratore di sostegno e conferire lo stesso incarico proprio all’avvocatessa 47enne di Lecce. Il gip Alcide Maritati ha accolto l’istanza depositata dagli avvocati Luigi Piccinni e Francesco Martinese disponendo il divieto di avvicinamento alla persona offesa per i due indagati ” perchè i due potrebbero nuovamente cercare di avere contatti con la vittima alterandone l’equilibrio che faticosamente coloro che la hanno in cura tentano di garantirle”.

La rivalutazione delle esigenze cautelari viene motivata dal giudice con il decorso di circa cinque mesi dall’esecuzione del provvedimento cautelare (termine ormai prossimo al limite massimo) e le evoluzioni del procedimento (conclusione dell’incidente probatorio e avviso di conclusione notificato nei giorni scorsi). Nell’inchiesta, infatti, compaiono altri tre indagati: Domenico Della Porta, 42 anni, di Carmiano, psicologo e cugino della Cassano; Cosimo Visconti, detto Mimino, di 64 anni, residente a Porto Cesareo; Cosimo Flieri, detto Mimino, 61 anni, di Veglie, tutti e tre sottoposti al divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Le accuse contestate, vario titolo, sono quelle di sottrazione di persone incapaci, abbandono di persone incapaci, sequestro di persona, circonvenzione di incapace, false informazioni al pubblico ministero e tentata estorsione.

F.Oli. 

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Accusate di omissione di atti d’ufficio gip archivia procedimento di una dirigente e assistente comunale

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GALATONE (Lecce) – “Dagli atti non emergono elementi di responsabilità penali a carico delle indagate e pertanto non vi sono elementi per sostenere l’accusa in giudizio”. Con queste motivazioni il gip Giovanni Gallo ha accolto la richiesta del pubblico ministero Emilio Arnesano di archiviare il procedimento avviato da tempo a carico di una dirigente dei servizi sociali e di un’assistente in servizio nel Comune di Galatone accusate di omissione di atti d’ufficio.

L’iscrizione nel registro degli indagati si inseriva in un secondo filone aperto in un’indagine parallela sfociata negli arresti di una coppia responsabile di una lunga serie di maltrattamenti e angherie ai danni di un anziano. All’inizio di luglio dello scorso anno gli uomini dell’Arma, diretti dal luogotenente Riccardo Minerba, si presentarono nell’abitazione dell’ultraottantenne dopo aver ricevuto una segnalazione anonima. All’interno trovarono l’anziano. Aveva entrambi gli occhi e il volto tumefatti, una ferita sul capo e varie escoriazioni su tutto il corpo.

I militari informarono dei fatti i servizi sociali del Comune. Stando a quanto emerso (da qui le contestazioni alle due donne), l’ufficio si occupò solo di contattare un’altra figlia dell’anziano, per consigliarle il ricovero del padre presso un istituto, senza effettuare visite domiciliari. Da qui la denuncia per omissione di atti del proprio ufficio a carico delle due operatrici, nelle loro vesti di pubblici ufficiali incaricati di pubblico servizio. Accusa caduta in fase di indagine. A difendere le due donne l’avvocato Pasquale Gaballo.

F.Oli. 

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Ascensori rotti, la Presidente Altavilla scrive al Presidente della Corte per convocare una conferenza permanente

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F.Oli.

La Presidente Roberta Altavilla

LECCE – Situazione rientrata (quasi nella normalità) nel Tribunale penale dopo i disagi di ieri per il guasto del secondo ascensore. In giornata il funzionamento dell’elevatore è stato ripristinato alleggerendo le problematiche. Sulla vicenda è intervenuta la Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, Roberta Altavilla. “Appena si verificò il primo episodio avvenuto una decina di giorni fa (quando cinque utenti sono rimasti bloccato in uno dei due ascensori per 35 minuti) io fui subito avvertita. Andai a parlare con il Presidente Roberto Tanisi e abbiamo dialogato sull’argomento. In quell’occasione, il Presidente era molto mortificato e mi garantì che avrebbe fatto le opportune modifiche per capire cosa effettivamente fosse accaduto”.

“Abbiamo parlato della necessità di ripristinare gli ascensori compresi quelli che stanno dalla parte del retro del Tribunale e che da anni non sono stati ripristinati. A distanza di qualche giorno abbiamo visto effettivamente dei tecnici che controllavano gli ascensori dalla parte del plesso che occupa l’Ordine degli Avvocati”. Appena 24 ore fa altri disagi e nuove lamentele. “Ieri non ero a conoscenza su quanto successo”, commenta la Presidente Altavilla, “perchè non sono stata avvisata. L’ho appreso dalla stampa. Io dico sempre che sono gli avvocati le sentinelle dell’Ordine. Cerchiamo di essere presenti il più possibile ma ritengo che per uno spirito di collaborazione gli avvocati dovrebbero informarci quando c’è una criticità come di regola accade.

Nella serata di ieri la Presidente ha indirizzato una lettera al Presidente della Corte d’Appello Roberto Tanisi per chiedere la convocazione di una conferenza permanente per reiterare la richiesta di dotare le porte REI, presenti nel piano seminterrato di Via Brenta, degli appositi sistemi di calamite, che le tengano spalancate durante le udienze e che al tempo stesso ne garantiscano l’automatica chiusura in caso di incendio. Oggi tali porte vengono tenute aperte da sedie, da zeppe di legno o da altri oggetti di fortuna, che creano non solo intralcio al passaggio, ma vanificano la utilità di tali porte.

Nella lettera, infine, viene sollecitata la necessità di dotare il Palazzo di Giustizia di Viale De Pietro di un piccolo spazio, decoroso e accogliente, all’interno del quale le avvocate e le puerpere presenti, possano allattare i loro neonati o accudirli, stanti le lunghe attese nei corridoi del Tribunale, che spesso costringono le donne a occuparsi dei loro bambini in condizioni disagevoli, antigieniche e prive di qualsiasi riservatezza.

 

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Rapina ad un anziano, le due donne: “Voleva un rapporto sessuale”, ma rimangono in carcere

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CAMPI SALENTINA (Lecce) – Rimangono in carcere le due donne rumene arrestate sabato sera dopo una rapina in casa di un 92enne di Campi Salentina. Il gip Vincenzo Brancato ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per entrambe. Nel corso dell’udienza di convalida, le due donne, originarie del paese dell’Est, hanno fornito la propria spiegazione. Hanno raccontato di essere state contattate per effettuare delle pulizie in casa ma una volta all’interno l’uomo, nonostante l’età avanzata, avrebbe dimostrato di godere ancora di ottima salute chiedendo alle due donne di consumare qualche momento in intimità.

Secondo le indagini dei carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, le due giovani donne avrebbero costretto l’anziano a consegnare il denaro contante in suo possesso, strappandogli i soldi dalle mani, circa 50 euro. Subito dopo si sono allontanate dall’abitazione ma la loro fuga è durata ben poco. I carabinieri, allertati dalla vittima, sono intervenuti tempestivamente bloccando e arrestando in flagranza di reato le due ragazze nei pressi dell’abitazione dell’anziano.

F.Oli. 

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Ancora una “notte rovente” alla periferia di Lecce: incendiata l’ennesima vettura

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LECCE – Nuovo rogo alla periferia della città. Le fiamme sono divampate attorno alle 2 nella zona 167 di Lecce, all’incrocio tra via Brescia e via Siracusa, avvolgendo in breve tempo la parte anteriore di una Nissan Note, di proprietà di un uomo residente nelle vicinanze.

Il rogo è stato domato dai vigili del fuoco del comando provinciale del capoluogo salentino, che durante il successivo sopralluogo hanno appurato le cause che avevano scatenato le lingue di fuoco, trovando nei pressi del veicolo una bottiglietta in plastica, contenente residui di liquido infiammabile.

Le indagini per fare luce sull’accaduto sono affidate ai carabinieri del Norm della Compagnia di Lecce, intervenuti per eseguire i rilievi di rito ed ascoltare il proprietario del mezzo preso di mira. Si tratta dell’ennesimo incendio avvenuto nella zona nelle ultime settimane. Non è escluso che dietro si nasconda la mano di un piromane. Al vaglio degli investigatori vi sono i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza presenti nei dintorni.

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Si chiude la XIII edizione di Agrogepaciok, grande successo e boom di visitatori

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LECCE – Grande successo e boom di presenze per la tredicesima edizione di “Agrogepaciok”, Salone nazionale della gelateria, pasticceria, cioccolateria e dell’artigianato agroalimentareorganizzato dall’agenzia Eventi Marketing & Communication di Carmine Notaro. Migliaia di visitatori hanno affollato il centro fieristico di piazza Palio a Lecce dal 3 al 7 novembre per scoprire novità ed eccellenze del settore gastronomico nei 10mila metri quadri di area espositiva che ha ospitato aziende di tutta Italia, in rappresentanza di oltre 400 prestigiosi marchi. «Una scommessa vinta – sottolinea Notaro – un successo che tredici anni fa non avremmo mai potuto immaginare. Siamo orgogliosi perché con Agrogepaciok coltiviamo talenti, promuoviamo l’eccellenza nei settori del dolciario artigianale e dell’agroalimentare e siamo riusciti a invertire una tendenza portando aziende di tutta Italia a investire qui, al Sud». 

Per cinque giorni, il Salone ha proposto oltre 200 ore di formazione con grandi maestri del gusto chiamati a confrontarsi su tecniche e trucchi del mestiere. Poi dimostrazioni, concorsi nazionali, laboratori in diretta e tantissimi appuntamenti hanno arricchito anche questa edizione.

In particolare, il Forum di Cucinaa cura dell’ Associazione Cuochi Salentini (presidente Gigi Perrone) ha ospitato nell’ultima giornata Cristina Bowerman, chef stellata del Glass Hostaria di Roma: affollatissimo il suo show cooking durante il quale ha proposto tre ricette rappresentative della sua cucina contaminata, frutto di una lunga esperienza professionale maturata tra Puglia (è nata a Cerignola), Lazio e America, nonché della grande passione per la cucina asiatica. La prima ricetta proposta ad Agrogepaciok è una tapioca cotta nel latte di cocco e curry verde con gamberi viola locali ricoperti da una giardiniera artigianale fatta di ravanelli e rapa rossa, caviale, il tutto servito con brodo di pollo; il secondo piatto fa incontrare la Puglia con il Lazio: è un orzotto, cacio e pepe e ricci di mare; terzo piatto, una presa di iberico servita con funghi cardoncelli saltati in salsa di soia, poi alga (doulce rouge e lattuga di mare) e brodo dashi.«Ho parecchie anime che cerco di far incontrare nei miei piatti», ha spiegato chef Bowerman. «La cucina pugliese, insieme a quella siciliana, è una delle più complesse ma anche delle più complete, una delle migliori d’Italia. Ha una caratteristica fondamentale: è una cucina decisa, varia e dai sapori forti, come piace a me, infatti i contrasti sono sempre molto presenti nei miei piatti». 

Ospite d’eccezione nel Forum di Pasticceria a cura dell’Associazione Pasticceri Salentini (presidente Antonio Rizzo) è stato invece Rossano Boscolo, pasticcere e cuoco di fama internazionale che da anni dirige una delle più importanti scuole di cucina italiane, il Campus Etoile Academy, per il secondo anno partner di Agrogepaciok. Chef e allievi di Etoile Academy hanno coordinato per cinque giorni il Forum di Panificazione dando vita a continue dimostrazioni di impasti per pane, pizza e focaccia, biscotteria e prodotti da forno, oltre a tenere una serie di incontri nel forum di Cucina.

Apprezzatissima novità di questa edizione, il Forum Caffè “Salento Coffee Village” a cura di Agrogepaciok e Barista& di Matteo Don Giovanni e Carmine Iannone: un vero e proprio “villaggio” dedicato al caffè e anche al tè con seminari a cura di Sca Italy, Barista& e Tè e Teiere con tanti esperti del settore (fra gli altri, il “miglior barista d’Italia” Davide Cavaglieri, poi Davide Cobelli, coordinatore della formazione di Sca Italy, poi Nadia Rossi, Sergio Barbarisi di Bwt e Alessandra Celi) e contest che hanno visto la partecipazione di decine di baristi salentini e non solo. Infine, nel Forum di Pizzeria a cura dei Maestri pizzaioli gourmet salentini (coordinatori Marco Paladini, Andrea Pietra e Antonio Donadei), tanti i workshop su impasti gluten free e pizze “alternative” ma anche sulla pizza napoletana con Francesco Cassiano, fiduciario dell’Associazione Verace Pizza Napoletana in Puglia e sulla “pizza canotto” con l’ospite speciale, Marco Fuso, miglior pizzaiolo dell’anno in Gran Bretagna 2017 e primo posto nella categoria “Pizza tecnica” ai “National Pizza Award UK 2018”.

Anche quest’anno, inoltre, Agrogepaciok ha sposato la solidarietà: il ricavato delle degustazioni previste ogni giorno, all’ora di pranzo, nel Forum di Pizzeria, sarà devoluto all’Associazione Genitori Onco-ematologia pediatrica “Per un sorriso in più” onlus di Lecce.

I VINCITORI DEI CONCORSI 

Cuore pulsante del Salone sono i concorsi rivolti a studenti e professionisti del settore. Anche quest’anno le sfide gastronomiche hanno tenuto banco ad Agrogepaciok, in primis con il concorso “Dolci Talenti in Puglia” per studenti e pasticceri under 25, organizzato in collaborazione con Pasticceria Internazionale e vinto da Riccardo Protopapa, di Taurisano (secondo classificato Gabriele Mazzeo, di Nardò, terzo Alessia Renni, di Melissano).

Poi le “Olimpiadi del Gelato mediterraneo”, vinte da Thierry Pellis di Porto Cesareo (secondo classificato Alessandro Franchini, di Lecce, terzo Matteo Maggio, di Alliste), e il contest “Birrangolo in cucina” organizzato da MomoLab in collaborazione con Agrogepaciok, dove il primo premio assoluto e il premio per il gusto sono stati assegnati a Isidoro Galeno per il piatto “grano stumpato sfumato alla birra con braciolette d’agnello”; premio per l’estetica ad Andrea Franco. Poi il “Premio Andrea Ascalone” per il miglior pasticciotto è andato a Tania Pappadà, di Specchia (dipendente della pasticceria “Le Mille Voglie” a Specchia).

Tre i concorsi proposti anche nel Forum Caffè “Salento Coffee Village” a cura di Agrogepaciok e Barista&: Maria Silletti, di Santeramo in Colle, è la vincitrice della “Salento aeropress competition” (secondo posto per Nicola Battista, terzo per Emanuele Zotti); Gianni Olimpo conquista il primo posto nel contest “Salento Latte Art throwdown” (secondo Andrea Guagnano, terzo Vincenzo Cucci); infine, Simone Belfronte è il vincitore della “Salento Cup Tasting” (secondo Stefano Zanzarella e terzo Francesco Pati).

 

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Duemila euro per non essere denunciato (falsamente) di stalking ai danni di un’amica: condannato

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F.Oli.

DISO (Lecce) – Avrebbe costretto un 56enne di Diso a versargli 2mila euro per non denunciarlo di stalking ai danni di una delle sue complici in questo diabolico piano non andato a buon fine per la denuncia presentata dalla persona offesa. Cosimo Damiano D’Adamo, 54enne di Copertino, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 500 euro con l’accusa di tentata estorsione aggravata in concorso.

Il giudice monocratico della prima sezione penale, Maddalena Torelli, ha applicato l’aumento della recidiva reiterata escludendo quella infraquinquennale e al risarcimento del danno nei confronti della parte civile (assistita dall’avvocato Angelo Oliva) da liquidarsi in separata sede. Sessanta giorni per il deposito delle motivazioni. Subito dopo l’avvocato Fabrizio D’Errico potrà presentare appello.

I fatti si sarebbero verificati tra settembre 2010 e settembre 2011. D’Adamo, in concorso con altri due soggetti (per i quali si è proceduto separatamente e già condannati) avrebbe costretto un 56enne di Diso a corrispondere l’importo di 2mila euro con la minaccia che se non avesse assecondato tale richiesta lo avrebbero denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di atti persecutori ai danni di una delle presunte complici (circostanza peraltro non veritiera atteso che tra la persona offesa e la donna vi era stato un fitto reciproco scambio di messaggi).

D’Adamo non sarebbe riuscito nel proprio intento per cause indipendenti poichè la persona offesa decise di sporgere denuncia presso gli uffici della polizia ferroviaria di Lecce che avviarono le indagini con il coordinamento del pubblico ministero Emilio Arnesano.

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Mafia & Calciopoli: condannati padre e figlio Coluccia, assolti altri tre imputati

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F.Oli.

L’avvocato Giuseppe Bonsegna con Antico assolto nel processo

GALATINA (Lecce) – Arriva la sentenza di primo grado nel processo scaturito dall’operazione ribattezzata “Off Side” con cui gli agenti della Squadra mobile hanno stroncato a maggio il tentativo di rinascita del clan Coluccia che, ormai da anni, aveva esteso i propri interessi anche per la squadra del Galatina calcio. Il gup Alcide Maritati, nel processo in abbreviato, ha condannato a 9 anni e 4 mesi il padre Luciano Coluccia e a 9 anni Danilo Pasquale Coluccia, rispettivamente di 69 e 38 anni (il primo in carcere, il secondo ai domiciliari), contestando per entrambi l’associazione a delinquere (che il gip Giovanni Gallo non aveva ravvisato nell’ordinanza di custodia cautelare). C’era poi il filone relativo alla presunta calciopoli con partite combinate per la promozione del Galatina in Eccellenza nel campionato 2015-2016. Un anno di reclusione (pena sospesa) e 500 euro di multa per Antonio Renis, 38 anni, di Copertino, allenatore del Maglie, per la presunta combine di Maglie-Galatina e assolto per la partita Maglie-Avetrana (1 anno e 6 mesi la richiesta della procura)

I tre imputati dovranno risarcire in solido la Figc (costituitasi parte civile) liquidati in complessivi 10mila euro. Per i due Coluccia il gup ha disposto la sanzione accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dell’interdizione legale per la durata della pena. Sempre a padre e figlio, a pena espiata, dovrà essere applicata la misura di sicurezza della sorveglianza speciale per la durata di 2 anni. Altra pena accessoria estesa anche a Renis è quella relativa al divieto di accedere ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive o dove si accettano scommesse sportive  per la durata di 1 anno. Non solo condanne e pene accessorie. Il più giovane dei Coluccia, difeso dagli avvocati Luigi Greco e Roberto De Mitri Aymone, è stato condannato per un solo episodio di estorsione ed assolto per tutti gli altri.

Ci sono poi le assoluzioni. In abbreviato condizionato dalla documentazione relativa all’organigramma societario della squadra del Galatone calcio relativa al campionato 2015-2016 è stato giudicato Cosimo Manta, 69, di Tuglie, direttore sportivo del Casarano, accusato di aver convinto i suoi giocatori a perdere la partita con il Galatina in cambio di denaro e altre utilità. Ebbene l’imputato, difeso dall’avvocato Angelo Ninni, è stato assolto con formula piena a fronte di una richiesta di 1 anno di carcere. Stesso verdetto (perchè il fatto non sussiste) per Mauro Giordano, 37enne, di Lecce, giocatore del Maglie, (1 anno e 6 mesi), difeso dagli avvocati Giuseppe Serratì e Fabrizio Marra. Rischiava una condanna a 5 anni di reclusione ma è stato assolto con formula piena perchè il fatto non sussiste Alessio Antico, 37 anni, originario di Nardò, attuale Presidente del Nardò Calcio, difeso dall’avvocato Giuseppe Bonsegna.

Secondo le indagini, aveva delegato il più giovane dei Coluccia a pretendere la somma di 5mila euro da un cittadino nonostante gli spettasse la metà dei soldi. Rispondeva, pertanto, di estorsione e rapina aggravata dall’aver agevolato l’associazione mafiosa. Il giudice, in attesa del deposito delle motivazioni, avrà tenuto conto dell’ascolto proprio del debitore citato dall’avvocato Bonsegna. Il teste, ascoltato nel processo, aveva prospettato una versione differente rispetto a quanto contestato dall’accusa. “Ho sempre avuto fiducia nella Magistratura”, ha commentato ai nostri microfoni Antico, “fiducioso in questi mesi di poter dimostrare appieno la mia innocenza. I miei contatti con Coluccia? Semplici amicizie come tante”.

Proprio l’esuberanza del rampollo della famiglia Coluccia avrebbe consentito agli investigatori di sgretolare il granitico gruppo mafioso di Noha, la frazione di Galatina consentendo così di delineare un clan 4.0, attento al welfare e al consenso sociali, ma anche determinato, capace di sostituirsi (tanto almeno contestano gli investigatori) all’amministrazione della cosa pubblica “facendola apparire come cosa propria”.

Così il cimitero di Galatina sarebbe diventato una sorta di regno di Luciano Coluccia (andato in pensione da custode, avrebbe continuato a svolgere il ruolo di vero gestore). Un controllo non solo delle attività illecite ma anche di quelle lecite: tentando di imporre il monopolio nel settore commerciale delle pescherie. Al giovane Coluccia, confermando quella sorta di consenso raggiunto dai clan, si sarebbero rivolti anche per l’apertura di sale giochi o per aver un posto per un’attività di ambulante e per ottenere il maltolto dopo un furto. Tutte accuse che i due Coluccia hanno negato nel corso dell’interrogatorio di garanzia.

Il collegio difensivo è completato dall’avvocato Anna Inguscio. Non appena verranno depositate le motivazioni (attese per i prossimi 90 giorni) la sentenza potrà essere impugnata in Appello.

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Lecce: uno sportello di ascolto per bambini e ragazzi di scuole primarie e secondarie di primo grado

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LECCE – La Giunta comunale ha approvato oggi l’attivazione dello Sportello di ascolto per studenti della scuola primaria e secondaria di 1° grado anche per l’anno scolastico 2018/2019. Uno strumento utile a favorire il benessere scolastico, che l’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Lecce mette a disposizione anche per prevenire casi di disagio non solo dei bambini ma anche dei docenti e delle famiglie.  Una idea, quella dello sportello, che è nata sulla scorta delle indicazioni offerte dal Consiglio comunale dei ragazzi, nell’ambito della riunione congiunta con la Giunta comunale e il Consiglio composto dagli alunni delle scuole leccesi.

Sarà l’associazione l’Associazione PSY:I Associazione di Psicologia Cognitiva Integrata di Lecce ad assicurare il servizio, attraverso il progetto “#4me – Uno sportello di Ascolto a Scuola”, che oltre a studenti sarà rivolto anche a genitori e insegnanti. Il numero verde attivo è 800108328 e sarà integrato con una consulenza psicologica dedicata ai ragazzi attiva un giorno al mese presso le scuole primarie e secondarie di primo grado aderenti al progetto.

Abbiamo assunto con i ragazzi del Consiglio comunale l’impegno di rendere Lecce una città amica dei bambini e delle bambine e questa iniziativa va nella giusta direzione – dichiara l’assessore alla Pubblica Istruzione Patrizia Guida –  Con questo servizio rispondiamo alle istanze non solo dei bambini ma anche delle scuole, degli insegnanti,  offrendo loro una possibilità in più per la prevenzione del disagio scolastico. L’assistenza psicologica da parte di professionisti può essere un ausilio importantissimo  nel processo educativo di un minore in difficoltà o a rischio“.

 

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La Notte di San Martino a Specchia. Per conservare e valorizzare antiche tradizioni

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La ProLoco di Specchia é lieta di invitarvi nel nostro borgo per festeggiare la notte di San Martino.
Si comincia alle ore 15 in Piazza del Popolo con spettacoli e giochi per bambini che parteciperanno a laboratori artistici utilizzando i colori del vino.
Al calar della sera, un gran banchetto sarà pronto ad accogliervi con piatti tipici locali, carne alla brace, buon vino, castagne e dolci come da tradizione.
La serata sarà animata dal gruppo T’AMAI con Rachele Andrioli, Giancarlo Paglialunga, Massimiliano De Marco e Rocco Nigro.

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Riconfermato il presidente dell’associazione Acea dei commercianti a Calimera

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CALIMERA (Lecce) – Domenica 4 Novembre 2018 si è tenuta l’Assemblea Generale di ACEA (Associazione Calimerese Esercenti ed Artigiani) riconosciuta dal Ministero degli Interni ed affiliata alla FAI (Federazione delle Associazioni Antiracket ed Antiusura Italiane).

Alla presenza di numerosi iscritti si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo, composto da 13 membri, che ha poi eletto il nuovo Presidente.

Del Consiglio Direttivo fanno parte:
Roberto Bruno, Brizio Candelieri, Salvatore Cisternino, Corrado Del Vecchio, Caterina De Santis, Stefano Grande, Martina Ingrosso, Marina Mayro, Donato Montinaro, Angelo Petrachi, Maria Rosaria Rosato, Marco Rossetti.

All’unanimità l’assemblea ed il Consiglio Direttivo hanno rinnovato la fiducia per la carica di Presidente a Roberto Bruno (ristoratore).

“Sono consapevole del difficile momento di crisi economica che la società italiana in generale, ed il meridione in particolare, sta attraversando. Sono convinto che con il rispetto delle regole e l’impegno di tutti i soci saremo comunque capaci di superare gli ostacoli che si presentano quotidianamente affinché ognuno possa contribuire attivamente alla crescita economica e sociale della nostra cittadina. Continueremo inoltre con impegno la nostra attività di presidio alla salvaguardia della legalità attraverso la nostra funzione di lotta al racket ed all’usura”.

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CicloNardò, approvato il progetto esecutivo. Il Cantiere apre il 1° marzo

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NARDO’ (Lecce) – La Giunta guidata dal sindaco Pippi Mellone ha approvato il progetto esecutivo di CicloNardò, la rete dei percorsi ciclabili della città in ambito urbano ed extraurbano finanziata con 1 milione e 420 mila euro dell’Azione 4.4 del P.O.R. Puglia FESR – FSE 2014/2020. Si tratta di un progetto redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti guidati dall’architetto Francesca Cofano, per il quale l’amministrazione procederà adesso con l’indizione della gara di appalto e l’affidamento dei lavori. Il progetto, tra le altre cose, ha ottenuto i pareri favorevoli di Consorzio per la Bonifica dell’Arneo, Acquedotto Pugliese e Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio. Il cronoprogramma prevede l’apertura del cantiere il 1° marzo 2019 e il completamento dei lavori entro il 31 agosto 2019.

Gli interventi infrastrutturali si articolano in 5 tratti e prevedono complessivamente una relazione ciclabile continua di 14 km e 400 metri lineari, comprensiva del km già esistente. Il primo tratto interessa viale De Gasperi e via XX Settembre connettendo la stazione ferroviaria di Nardò Città e la sede comunale di via Falcone e Borsellino, con l’ingresso al centro storico da Piazza Osanna. Qui il percorso si innesta su un’area a ciclabilità e pedonalità diffusa grazie alla Ztl estesa a tutto il centro antico con attraversamento del cuore cittadino di piazza Salandra. Un terzo tratto ciclabile percorre via XXV Luglio, dalla rotatoria di piazza Diaz fino all’ex ospedale, per proseguire lungo l’asse commerciale di via Bonfante e le vie Marinai d’Italia e corso Italia per connettersi alla pista ciclabile già esistente di viale Caduti di Nassirya (zona Pagani).

Il quarto tratto è rappresentato dalla connessione con la strada litoranea e il parco naturale regionale di Portoselvaggio e Palude del Capitano lungo la viabilità esistente a basso traffico (via Masserei, strada La Riggia e via Croce dell’Alto). Il quinto tratto, infine, incrocia il tratto precedente in località Cenate (via Taverna), procede in direzione nord fino a Masseria Nucci e prevede il ripristino funzionale a fini cicloescursionistici di un antico tracciato secondario della Via Sallentina. Tutte le strade interessate dal tracciato saranno asfaltate e i marciapiedi oggetto di manutenzione straordinaria (compreso il tratto in degrado di via Caduti di via Fani). All’incrocio tra via Bonfante, via Marinai d’Italia e via Caduti di via Fani sorgerà una nuova rotatoria.

“È un grande progetto di mobilità dolce – sottolinea il sindaco Pippi Melloneil più grande che la città abbia mai visto. Sono certo che favorirà un cambio culturale dei neretini verso gli spostamenti in bicicletta o a piedi. Questo lungo corridoio ciclabile drenerà quote consistenti di traffico motorizzato nei tragitti più consueti, da casa al lavoro o a scuola. So che oggi, considerate le abitudini di molti di noi, tutto questo sembra una chimera, ma quando la pista ciclabile sarà realtà, la tentazione di usare la bicicletta non solo per svago sarà fortissima. Con CicloNardò avviciniamo la nostra città a una dimensione simile a quella delle città del Nord Italia o di molti Paesi europei. A poco più di 100 giorni dall’apertura del cantiere, posso dire che sta per avverarsi il mio sogno di vedere Nardò quanto più simile a Ferrara, la città delle biciclette”.

 

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Oggi la proclamazione del neo Presidente Stefano Minerva: “Impegno massimo per rendere questa una straordinaria provincia”

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LECCE – Si è svolta questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini a Lecce, la cerimonia di proclamazione del neo eletto presidente Stefano Minerva. Dinanzi ad una sala gremita, il presidente Minerva ha esordito: “Sono il sindaco di una città importante e mai avrei creduto di essere il rappresentante dei territori e dei cittadini che hanno eletto quelle amministrazioni”.

“Ci mettiamo il cuore e l’anima di chi ha scelto di restare nel Salento per cambiarlo e per raccogliere le sfide che le rughe dei nostri anziani ci raccontano, le sfide dei giovani che con coraggio sognano di raccontare ai figli il protagonismo di una generazione che spesso è stata messa da parte e che oggi, invece, pone le basi per raccontare una storia straordinaria”, ha proseguito.

“Ringrazio tutti per la vicinanza, l’amicizia e l’affetto che mi avete dimostrato, ma non posso non ringraziare, e lo faccio con il cuore, Antonio Gabellone, per avere gestito questo Ente in una fase difficile di transizione. Tutte le cose buone che hai lasciato, le faremo nostre e le porteremo a compimento”.

“Grazie per aver dedicato nove anni della tua vita a questa Provincia, a questo territorio. Raccolgo il tuo testimone nella speranza di essere all’altezza. Prometto l’impegno massimo per rendere, questa, una straordinaria Provincia, quella bagnata da due mari, lo Ionio e l’Adriatico, lo Ionio che porto nel cuore e l’Adriatico dal quale sono andato a prendermi la benedizione, quando Ippazio Morciano mi ha comunicato che ero ufficialmente il candidato del centrosinistra, per un territorio fatto di cuore di passione , di coraggio che ho l’onore di rappresentare”, ha concluso il presidente Stefano Minerva.

Buon lavoro al neo presidente è stato augurato, nel passaggio di consegne, da Antonio Gabellone. “Dal punto di vista dell’autorevolezza  dell’Ente Provincia posso dire che per me il lavoro è stato semplice, le strade erano aperte perché tutti avevano la percezione di una Provincia che si è sempre saputa distinguere nell’ambito del territorio regionale, ma anche oltre i confini regionali. L’augurio è che tu possa continuare sicuramente su questa scia. Il personale dell’Ente è stato sempre motivato, nonostante il periodo di grande difficoltà, in cui il destino era incerto ed era difficile tenere un livello di impegno buono. Ci sono molte progettualità messe in campo e criticità da superare. Sicuramente l’età, che tu stesso hai sottolineato, quindi il vigore, l’entusiasmo, il sogno che i giovani portano sempre con sé, sono bagaglio e strumento essenziale per far bene”.

 

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“Musica è…..”, giovedì 8 novembre maratona musicale degli studenti del Conservatorio Tito Schipa di Lecce

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LECCE – La CNSI – Consulta Nazionale Studenti Italiani dei Conservatori – ha promosso un evento, su scala nazionale, di sensibilizzazione da parte degli studenti.

L’idea è quella di portare l’attenzione sulla realtà attuale dei Conservatori e promuovere il lavoro della CNSI e delle singole Consulte.

Da questa sollecitazione, la Consulta degli Studenti del Conservatorio Tito Schipa, costituita da Anna Del Vecchio, Giacomo Carlino, Giampiero Romano, Sara Schepis, ha organizzato “Musica è…..” – Maratona Musicale dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 20.00 alle 23.00 di Giovedì 8 Novembre presso la Cavea del Conservatorio, via Ciardo – Lecce.

La manifestazione è curata direttamente dagli studenti del Tito Schipa ed ha lo scopo di avvicinare e sensibilizzare alla musica i loro colleghi di Università e Accademia di Belle Arti, nonché i più giovani studenti dei licei.

La mattina, dalle 10.00 alle 13.00, è rivolta prevalentemente alle scolaresche, alle quali si proporranno lezioni-concerto per far conoscere più da vicino gli strumenti musicali.

La sera, dalle 20.00 alle 23.00, è pensata proprio come una festa di inizio anno accademico, organizzata con jam session, su prenotazione, in cui gli studenti invitano a suonare anche i loro amici di band.

Ingresso libero

 

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“Tap sarà completata nel 2020”, da SNAM spengono le speranze degli attivisti

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SAN BASILIO (LECCE) – Il lungo tubo sarà completo tra poco più di un anno: nulla lo può più frenare, secondo i vertici delle multinazionali in campo. Il gasdotto Tap, di cui Snam è azionista al 20%, sarà “completato nel corso del 2020” con la “partenza del primo gas”. Lo ha confermato l’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, parlando con i giornalisti in occasione della presentazione del nuovo piano strategico. “Il progetto – ha aggiunto – è completato per più dell’80% e i lavori sul tratto italiano sono recentemente ripresi. Confermiamo, quindi, le attese di completamento dell’opera nel corso del 2020”.
“Entro fine anno il finanziamento arriverà al 75%, abbiamo firmato oltre un miliardo di euro di contratti con gli shippers e nel 2019, inoltre, partiranno i lavori di interconnessione da parte di Snam.

Da quando abbiamo preso il 20% abbiamo incrementato il dialogo con il territorio e con le comunità locali spiegando i benefici che il Tap porterà” – ha aggiunto Alverà parlando del gasdotto Trans-Adriatico. Col via libera del governo gialloverde c’è poco da fare  per i No Tap, che restano comunque in zona a presidiare i lavori.

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La “guerra” di Piazza Libertini: dai centinaia di parcheggi scomparsi al Natale con le casette in legno

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LECCE – I commercianti hanno persino elaborato un progetto con le casette in legno, come tutte le piazze storiche del nord europa, per convincere i governanti a restare, ma Salvemini non ne ha voluto sapere. Si può solo accettare una deroga per Natale. I commercianti di Piazza Libertini, secondo l’amministrazione, devono traslocare. Per Natale è possibile restare affittando delle casette in legno: sembra che gli addetti ai lavori abbiano accettato quest’apertura dell’amministrazione. La situazione è diventata di nuovo rovente. L’atteggiamento intransigente che c’è stato quando sono stati chiusi centinaia di parcheggi per valorizzare la facciata del Castello Carlo V si è manifestato anche nei confronti dei commercianti che occupano quella zona.

Certo, se da un lato c’è l’esigenza di valorizzare i monumenti storici e creare una spazio più ordinato, proprio in linea con le richieste della Soprintendenza, dall’altro ci sono le esigenze degli automobilisti a cui vengono sottratti ulteriori parcheggi mentre ex Massa ed ex Enel sono ancora chiusi. Ma ci sono soprattutto le difficoltà dei commercianti, che in un periodo di grande crisi economica ritengono che lo spostamento da una zona centrale e turistica comporti la perdita di un avviamento importantissimo. “Oggi, alle 17, i commercianti si riuniranno in piazza per andare incontro alla maggioranza di Palazzo Carafa: l’idea è di affittare le casette in legno. Intanto la questione dello spostamento a Settelacquare è ferma al primo grado del tribunale amministrativo: l’avvocato Pietro Quinto rappresenta i commercianti, che chiedono di non cancellare il tradizionale mercatino.

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