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Effetto Lega da Roma ad Acquarica del Capo: Salvini cresce e le europee saranno un nuovo banco di prova

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SALENTO – Oggi Salvini si è fatto vedere a Roma, nel quartiere dove è scoppiata l’emergenza sicurezza: San Lorenzo, teatro della tragica morte di Desirée Mariottini. È chiaro che la Lega, consapevole dell’enorme crescita nei sondaggi, vuole prendersi la Capitale e già sta cominciando a inglobare una parte dell’elettorato pentastellato. In ogni Comune, inoltre, ci sono consiglieri che passano da Forza Italia alla Lega. Berlusconi ha puntato su Tajani, ma non ci sono grandi passi avanti nei sondaggi. Le elezioni in Trentino e in Alto Adige confermano che la Lega può diventare il primo partito in Italia. Salvini si prende ogni giorno la scena e sottrae voti al Movimento 5 Stelle. Nelle amministrazioni locali si affastellano i passaggi nel partito di Salvini e i contatti per preparare questi passaggi.

Il duo Marti – Caroppo lavora in Puglia per allargare il consenso portando reclutando tutti quei politici della terra di mezzo. Certo, si registrano anche tensioni e commissariamenti in alcune segreterie leghiste pugliesi, ma per ora sembrano attriti fisiologici. Intanto, c’è chi aspetta il momento giusto per riposizionarsi. A Lecce sono rimasti in attesa ben due consiglieri ex fittiani. In molti paesi si sono registrati dei riposizionamenti in questi mesi. Di recente è arrivata anche l’adesione di Giacomo Palese, vicesindaco di Acquarica del Capo ed ex forzista. 

“Ritengo, che in questo delicato momento storico il nostro Paese abbia soprattutto bisogno di poche parole, semplici e chiare, ed atteggiamenti decisi e fermi sui temi che più sono vicini alla quotidianità delle persone – dichiara Palese – Questo modo di fare, oltre che le istanze che sono state sostenute in questi ultimi anni, hanno portato la Lega di Salvini a diventare, da partito ancorato ad una ‘piccola patria’, un partito nazionale, incontrando la fiducia dell’Italia intera semplicemente parlando al cuore delle persone.

Il motivo principale del grande consenso ricevuto dagli italiani nelle ultime elezioni, non è solo dovuto e dettato dal sentimento di protesta di un popolo che si è sentito tradito dalla classe politica, ma deriva soprattutto dalla voglia di dare fiducia ad un uomo e ad un partito, che con un linguaggio semplice incontra la gente, ovunque, ed affronta le istanze quotidiane che da tempo attanagliano il nostro Paese.Un politico che non perde occasione per dimostrarsi vicino alla gente, tra la gente, che si pone come garante della sicurezza nella lotta alla mafia, negli interventi sulla politica migratoria, nelle prese di posizione nei confronti dell’ EUROPA, DELL’INPS SUL TEMA DELLE PENSIONI, A FAVORE DELLE IMPRESE, LOTTANDO CONTRO I NEMICI COMUNI DELL’ITALIA.

In questo modo nella sua onesta e sana follia, parlando all’istintività dei cittadini, il Ministro Salvini è stato in grado di rivalutare il senso identitario e di appartenenza tanto cari agli italiani, nell’intento di restituire all’Italia e al suo popolo, per anni inascoltato, la centralità, la dignità e la sovranità che meritano. Ancora, importante e fondamentale ritengo sia l’aver voluto scommettere sul ruolo delle amministrazioni locali nella certezza, a mio parere corretta, del ruolo strategico e fondamentale che queste svolgono a favore dei cittadini. Dunque vicinanza alla gente, efficienza ed attenzione al territorio elementi che ad oggi contraddistinguono la politica di Salvini e che rispecchiano in pieno la mia concezione di politica ed il mio modo di fare politica.

Per questi semplici motivi ho deciso di fare una scelta di campo:
la scelta di passare dalla parte di una politica semplice ma concreta, fatta di ascolto, di servizio, di risposte ai bisogni dei cittadini che ci affidano la loro fiducia, il loro consenso, il loro futuro. Una politica diversa dalla sola tattica elettorale, decisamente diversa da quella che posso riscontrare altrove”.

Con la Lega sono passati anche autorevoli esponenti del mondo della sanità: ad esempio, Fernando Tarantino, chirurgo plastico, ex candidato alla Regione con Forza Italia. Intanto è tutto pronto per le europee: Andrea Caroppo si prepara a scendere in campo nel collegio del sud e con la segreteria regionale si sta spianando la strada lavorando giorni per giorno sul territorio. Il voto per il Parlamento europeo sarà il banco di prova: la Lega è pronta per il sorpasso ufficiale del pentastellati e per conquistare definitivamente la leadership del centrodestra.

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La forza rivoluzionaria del “Cantico dei Cantici” per inaugurare “Strade Maestre”

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LECCE – Sarà uno dei testi più rivoluzionari della storia dell’uomo ad inaugurare STRADE MAESTRE 2018/2019. Il 27 ottobre alle ore 20.45 in scena il CANTICO DEI CANTICI (Fortebraccio Teatro) nella rilettura di Roberto Latini, Premio Ubu 2017 come miglior attore/performer.

Innestando la meraviglia inarrivabile del Cantico dei Cantici su una parodia della Voix humaine di Jean Cocteau, Roberto Latini ha composto un canto d’amore toccante e disperato, complici le atmosfere sonore di Gianluca Misiti, Premio Ubu 2017 per il Miglior progetto sonoro o musiche originali, che fa del testo biblico un fluire verbale senza soluzione di continuità.

Il Cantico dei Cantici è un canto sopra ogni canto, un testo che è paradigma plurale e singolare dell’amore disperso nei secoli.

Suggestioni, visioni e parole del Cantico si fanno melodia, gesto languido e desiderio: Roberto Latini presta voce a una spontaneità erotica al sicuro da ogni turbamento, che il canone biblico, per comoda adozione, ha attribuito al regno di Salomone, ma che con ogni probabilità si colloca qualche secolo più avanti. Sono righe antiche, che è necessario comprendere nella libertà che hanno di sussistere fuori da ogni interpretazione canonica e tradizionale, una poesia dirompente e mai allusiva, legata all’innocenza, all’estasi e al suo trascendere in sogno.

Il Cantico dei Cantici è uno dei testi più antichi di tutte le letterature. Pervaso di dolcezza e accudimento, di profumi e immaginazioni, è uno dei più importanti, forse uno dei più misteriosi; un inno alla bellezza, insieme timida e reclamante, un bolero tra ascolto e relazione, astrazioni e concretezza, un balsamo per corpo e spirito.

“Se lo si legge senza riferimenti religiosi e interpretativi, smettendo possibili altre chiavi di lettura, rinunciando a parallelismi, quasi incoscientemente, se lo si dice senza pretesa di cercare altri significati, se si prova a non far caso a chi è che parla, ma solo a quel che dice, senza badare a quale sia la divisione dei capitoli, le parti, se si prova a stare nel suo movimento interno, nella sua sospensione, può apparirci all’improvviso, col suo profumo, come in una dimensione onirica, non di sogno, ma di quel mondo, forse parallelo, forse precedente, dove i sogni e le parole ci scelgono e accompagnano.

Non ho tradotto alla lettera le parole, sebbene abbia cercato di rimanervi il più fedele possibile. Ho tradotto alla lettera la sensazione, il sentimento, che mi ha da sempre procurato leggere queste pagine. Ho cercato di assecondarne il tempo, tempo del respiro, della voce e le sue temperature. Ho cercato di non trattenere le parole, per poterle dire, di andarle poi a cercare in giro per il corpo, di averle lì nei pressi, addosso, intorno; ho provato a camminarci accanto, a prendergli la mano, ho chiuso gli occhi e, senza peso, a dormirci insieme.” Roberto Latini

Roberto Latini attore, autore, regista, è nato a Roma nel 1970. Si è formato a Roma presso Il Mulino di Fiora, Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992. Fondatore negli anni delle compagnie Teatro Es, Clessidra Treatro è il fondatore di Fortebraccio Teatro, compagnia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività culturali dal 1999. Si è laureato discutendo una tesi in Metodologia e Critica dello Spettacolo presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Tra gli altri, ha ricevuto il Premio Sipario nell’edizione 2011 per Noosfera Lucignolo, il Premio Ubu 2014 come Miglior Attore per il ruolo di Arlecchino ne il servitore di due Padroni regia di Antonio Latella, il Premio della Critica nel 2015 per I giganti della montagna e il Premio Ubu 2017 come Miglior Attore per CANTICO DEI CANTICI. Ha diretto il Teatro San Martino di Bologna dal 2007 al 2012. Accanto ad un’intensa e personalissima attività di ricerca teatrale, dalle possibilità dell’amplificazione alle sperimentazioni intorno alla scrittura scenica e alla riappropriazione dei classici, ha nel tempo lavorato, tra gli altri, con Mario Martone, Aleksandar Popovski, Federico Tiezzi, Antonio Latella.

Il progetto rientra in STRADE MAESTRE 2018-2019, la stagione teatrale organizzata da Koreja realizzata con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Unione Europea, Regione Puglia Assessorato Industria Turistica e Culturale, Piiil Cultura – FSC Fondo per la Coesione 2014-2020. Partner Provincia e Comune di Lecce. Con il contributo di Teatro Pubblico Pugliese e Adisu Puglia. Si ringrazia Candido Vini.

Info e costi spettacolo:

Biglietto d’ingresso € 15,00 intero – ridotto convenzioni (Soci Coop, Arci, Fai, Feltrinelli) €13 – ridotto (under 30 e over 60) € 8 – ridotto Adisu per Studenti Universitari, Conservatorio Tito Schipa e Accademia Belle Arti di Lecce € 4,00. SPECIALE RIDOTTO ON-LINE € 11 acquistando il biglietto su vivaticket.it

 

 

 

 

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Discarica abusiva a Tuglie, Casili: “Chiederò subito ad Arpa di analizzare i terreni. In quell’area era previsto un parco per bambini”

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TUGLIE (Lecce) – Le forti piogge dell’altro giorno hanno portato alla luce l’ennesima discarica interrata, questa volta a Tuglie, in contrada Mazzucchi, in un’area comunale di 2.700 metri quadrati. Sotterra sono stati tombati rifiuti speciali e pericolosi, come residui di lavorazione edile, imballaggi di plastica e secchi di metallo utilizzati per contenere vernici e pitture. Mi impegnerò immediatamente per fare chiarezza sul ritrovamento dell’ennesima discarica, rivolgendomi agli organi competenti”, commenta Cristian Casili, capogruppo regionale del m5s.

“In più, ai fini della tutela della salute pubblica – prosegue il pentastellato – chiederò ad Arpa di far analizzare i terreni, in modo da verificare il livello di contaminazione da sostanze inquinanti. Necessario che venga coinvolta anche l’Asl. La Provincia, tramite l’ufficio ambiente, si attivi urgentemente per avviare il procedimento di caratterizzazione del sito. Deve esserci massima attenzione, anche perché, a quanto pare, in quel sito era previsto un progetto per la realizzazione di un parco per bambini.

Mi attiverò inoltre, nei prossimi giorni, per capire perché non stono stati fatti i relativi approfondimenti tecnici da parte dell’amministrazione locale prima di ripensare urbanisticamente quell’area”

 

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Provinciali, il clima si avvelena: Marra chiede un incontro al prefetto per la concessione rinnovata a una consigliera di Gallipoli

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LECCE – Proprio quando manca una settimana al voto per l’elezione del presidente della Provincia di Lecce il clima, che sembrava piuttosto sereno, comincia ad avvelenarsi. Gianni Marra, il candidato del centrodestra, punta il dito su un rinnovo di concessione sospetto a favore di una consigliera, che potrebbe pesare nella competizione delle elezioni provinciali di secondo livello. Quello che non aveva messo in conto Renzi, quando ideò questa devastante riforma delle province con votazione di secondo livello, è che avrebbe allontanato ancora di più i cittadini dalla politica lasciando l’elezione di presidenti e consiglieri provinciali nelle mani della partitocrazia e degli inciuci. Ma, a parte questa premessa, oggi il sindaco di Squinzano si rivolge al prefetto per denunciare delle “criticità” che potrebbero influire nella corsa.

“Le chiedo la cortesia di volermi incontrare al fine di meglio illustrare la situazione riguardante il Comune di Gallipoli, come emerge dall’allegata documentazione, ed i riflessi che dalla stessa possono scaturire e riverberare sulla prossima elezione alla carica di Presidente della Provincia di Lecce – scrive Marra in una lettera indirizzata al prefetto di Lecce – Il rinnovo della concessione per altri cinque anni, disposto in questi giorni a favore della ditta “Ciu – Ciuf Train”s.n.c. che fa capo al consigliere del Comune di Gallipoli Federica Portolano, elettrice nell’imminente elezione provinciale, qualora dovesse risultare, come sembra, illegittimo e in contrasto con il correlato regolamento comunale, potrebbe essere letto come una forma di condizionamento”.

Il 9 ottobre 2018 la giunta Minerva ha deliberato il rinnovo della concessione alla ditta della consigliera gallipolina: un provvedimento che ha fatto andare su tutte le furie Flavio Fasano dai banchi dell’opposizione. L’ex sindaco Pd, oggi leader della lista civica Gallipoli Futura, ha chiamato in causa la Prefettura ritenendo la delibera illegittima. “Non si tratta di una proroga, ma di un rinnovo senza fare un bando per permettere di partecipare anche a qualche altro soggetto”. Da questa pubblica denuncia risulta chiaro che l’opposizione di Minerva sicuramente non sceglierà l’attuale sindaco di Gallipoli alle elezioni provinciali. “Nel centrodestra gli occhi sono puntati su tutti gli incarichi che possono essere elargiti in questo periodo attraverso altre vie, magari regionali: teniamo alta” – spiegano.

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Jack’n Jill: mercoledì latino

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CUTROFIANO ( Lecce ) – LATINJACK, il più ballato mercoledì AfroLatino del Jack’n Jill, a ritmo di salsa, bachata, kizomba, reggaeton e delle sorprese preparate per essere vissute a pertire dalle ore 22:00. Ogni mercoledì il Jack’n Jill si trasforma nella pista Afrolatina più ballata del Salento: con le selezioni di Giorgio D’Amico LDJ – EL KUBANITO DJ e la partecipazione di decine di scuole e bailadores da tutto il Salento, il LATINJACK offre una notte di frizzante divertimento al ritmo di salsa, bachata, kizomba e reggaeton. In preserata, l’ottima cucina ed i ricercatissimi sapori a cura dello Staff del JACK’N JILL, perfetti per trascorrere ogni mercoledì una FESTA con le migliori sonorità caraibiche. INGRESSO LIBERO!!! UDE EVENTI Production Mino Munitello +39.333.9753981 Info e prenotazioni al: +39.0836.542238 / +39.338.6111661

Info

Via Veneto, 40, 73020 Cutrofiano (LE) 22:30

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Barroccio: Ivatu

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LECCE – IVATU – è una band di Mosca è stata fondata dal polistrumentista Anton, la poetessa Eava e un produttore Pavel nel 2016 con l’EP di debutto «Revel» che ha un sapore di late Portishead
.
La loro musica è nota per le sue influenze trip-hop, darkwave e psichedeliche. È melodico, oscuro, mistico, freddo con testi poetici specifici e voce disperata e tenera.

IVATU usa attrezzi vintage rari e ama evitare i moderni suoni e computer digitali. Di conseguenza il loro suono è ricco e potente che ha un forte impatto emotivo.

«Il suono sorvolato e al tempo stesso piuttosto trasparente proveniente da molti synth analogici in combinazione con la voce cupa e molto sensibile di Eava regala effetti indimenticabili, un mix di Massive Attack, Cocteau Twins con impregnazioni minimal-techno.»
– IceCreamDisco

«IVATU crea suspense musicale cupo, melodioso e affascinante con una voce femminile sensuale».
– Timeout.ru

«IVATU impasta con passione una psichedelia e un trip-hop.»
– Classic Rock Magazine

«La voce ricorda un po ‘di Bjork (ma in qualche modo è più potente), e la strumentazione aumenta la tensione meravigliosamente, con un ensemble di archi che si mescola bene con l’arpeggio del piano che sembra essere il tema principale della traccia.»
– Yorkcalling (Regno Unito)

«Correre, cercando di fare il meglio che può, valutare i sensi. Riconoscendo l’invalidità nell’auto-
aderenza alle leggi della speranza, proseguì. Attraverso le pianure del verde e delle lame, spazzando

le sue mani attraverso le viti rapaci di lussuria e volgarità. «Strada» è una fusione misteriosa e ammaliante di suoni e allusioni, rappresentata dai suoni e dalle immagini della voce di Eava. I bordi del mare sono vicini, non avvicinarti troppo.
Il singolo è un viaggio e dovresti provare a fare un incantesimo. »
– Сomeherefloyd (Regno Unito)

«La voce di Eava Tuevskaya ha la gamma, l’eclettismo tonale e le inclinazioni poetiche di Bjork, ma si combinano con momenti più dolci e ricchi – quelli quasi operistici nel timbro.»
– Analoguetrash (Regno Unito)

«Con” I’m Her “il trio russo IVATU riesce a fondere perfettamente darkwave, trip-hop e poesia in una canzone che acquista lentamente forza, mantenendo sempre l’attenzione sulla voce. Il
la musica è low-key e delicata fino a circa due minuti e mezzo nella traccia, dove inizia a guadagnare un po ‘più di energia. Il modo migliore per descrivere l’intera traccia è freddo. Molto freddo. Come in An
distesa di neve e ghiaccio, bellissima, ma può ucciderti »
– TooMuchLovMagazine (Stati Uniti)

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Molly Malone Pub: Beer Pong with Erasmusworld

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LECCE – RITORNANO I BEER PONG di ErasmusWorld! 🇮🇹

Per questo vi aspettiamo mercoledì 24 Ottobre alle ore 22:00 al Molly Malone Pub!
Che vinca il migliore ❤

Vi aspettiamo 😀

REGOLAMENTO

Può partecipare chiunque!
qualsiasi squadra che sia composta da DUE persone (solo uomini o solo donne o mista).
La tipologia del torneo è ad eliminazione diretta: si sfideranno due squadre per volta, la prima che porterà a termine l’obiettivo eliminerà l’altra. (Max 15 minuti a partita).
L’OBIETTIVO consiste nel fare centro nel bicchiere con una pallina da ping pong !
Ogni squadra ha SEI bicchieri davanti a sé, bisognerà fare centro nei bicchieri della squadra avversaria. Se un giocatore fa centro nel bicchiere quest’ultimo viene eliminato dal gioco! L’avversario dovrà bere tutta la birra all’interno del bicchiere.
LA PRIMA SQUADRA CHE FA CENTRO IN TUTTI I BICCHIERI DELLA SQUADRA AVVERSARIA
VINCE LA PARTITA, ELIMINANDO AUTOMATICAMENTE L’ALTRA SQUADRA!
La quota di iscrizione per il torneo è di 3€ a testa con Erasmusworld Card, 4€ a testa senza Erasmusworld Card
(comprende la birra da utilizzare durante tutte le sfide e la partecipazione).
Minimo 8 squadre per far iniziare il torneo (16 persone):
1ª Squadra Classificata → 50 euro (25 € x 2)
2ª Squadra Classificata → Cena per due al Molly Malone

REGOLE :
1) Il gomito durante il lancio deve trovarsi dietro la linea della fine del tavolo
2) Per scegliere la squadra che inizia si utilizza la regola del “testa o croce” (moneta)
3) Sono ammessi solo due tipi di lanci:
• LANCIO DIRETTO : non si può parare, il concorrente lancia la
pallina direttamente nel bicchiere
• LANCIO CON RIMBALZO : si può parare in prossimità dei bicchieri,
il concorrente lancia la pallina facendola rimbalzare UNA SOLA
VOLTA sul tavolo
4) Ogni componente della squadra ha diritto ad un solo lancio ogni turno! Tireranno
prima i due concorrenti della prima squadra poi si passerà alla seconda. Se
entrambe i giocatori della stessa squadra fanno centro nello stesso turno avranno
diritto ad un turno extra ( tutti e due possono lanciare nuovamente la pallina).

Che vincano i migliori ♥

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Alibi: Il mercoledì universitario

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LECCE – Le serate erasmus di ESN non si fermano qui!!!!! Ritornano i mercoledì universitari più amati di sempre e con un tocco internazionale in più che li renderà ancora più pazzi, divertenti, epici e folli del solito!!!!!

Allora lasciati travolgere anche tu dal ritmo dell’erasmus “home made”!!!

Tagga ESN Lecce nelle tue storie Instagram e cerca il nostro staff per un brindisi internazionale!!!

START h. 22.30

Free entry

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Inguscio: Discarica a cielo aperto a parco Melissa

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COPERTINO ( Lecce ) – Si chiama Parco Melissa l’area dedicata a Melissa Bassi barbaramente strappata alla vita dopo un attentato con una bomba artigianale il 19 Maggio 2012 davanti all’istituto professionale Francesca Morvillo Falcone di Brindisi.

La parola “parco” dovrebbe far venire alla mente prati, alberi, piante, giardini e invece in zona Gelsi ci si ritrova davanti ad una distesa di cemento. Tuttavia, non è questo il problema principale. Quello che nessuno immaginerebbe di trovare vicino ad un parco è una discarica a cielo aperto in una zona adiacente distante non più di 10 metri. Lo comunica Anna Inguscio consigliere di minoranza.

Le fotografie scattate dai cittadini testimoniano un vero e proprio bazar dell’arredamento casalingo: cucine, condizionatori, bombole a gas, lavandini… non manca niente. La discarica è visibile a tutti e stona con la vicinanza al parco, ancor più se dedicato a chi oggi non c’è più a causa della violenza di un attentato.

Chiedo che l’Amministrazione Comunale nella persona del neo Assessore all’Ambiente Gian Luca Polo di intervenire per predisporre la rimozione dei rifiuti presenti nella discarica a cielo aperto sia per ripristinare il decoro urbano del luogo sia per continuare ad onorare la memoria di Melissa.

Anna Inguscio

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Esposito: parcheggi a pagamento, l’amministrazione persevera negli errori

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COPERTINO ( Lecce ) – Una massima latina recita “Commettere errori è umano, perseverare è diabolico”. Si può riassumere così la scelta della maggioranza De Lorenzi di impedire la discussione nell’ultimo Consiglio Comunale del 16 Ottobre sul punto all’o.d.g. della “Reintroduzione del servizio di gestione di parcheggi a pagamento sul territorio comunale”, richiesto a gran voce da cinque consiglieri comunali che in merito a questa tematica avevano raccolto le firme per proporre di modificare la delibera di intenti assunta dalla maggioranza.Lo comunica Cosimo esposito Coordinatore cittadino Liberi e Uguali Copertino.

Ma andiamo con ordine. Nel Consiglio Comunale di fine Agosto la maggioranza De Lorenzi aveva votato una Delibera di intenti per la reintroduzione del servizio di parcheggi a pagamento che fin da subito aveva mostrato dei punti critici. Da qui la richiesta di una nuova discussione in Consiglio Comunale per correggere gli errori marchiani e i punti poco chiari di quella deliberazione. Nulla da fare, durante il Consiglio Comunale del 16 Ottobre De Lorenzi ha imposto ai consiglieri di maggioranza di non discutere il punto all’o.d.g.

Dopo il primo fallimentare affidamento alla ditta San Luca Multiservice naufragato miseramente in un ricorso innanzi al TAR e uno davanti al giudice ordinario con la richiesta risarcitoria di 391.500 euro al Comune di Copertino, l’Amministrazione Schito continua a perseverare con scelte sbagliate che potrebbero arrecare nuovi danni ed esporre il Comune ad altri ricorsi davanti ai tribunali.

I punti da correggere erano diversi: la scelta di aumentare del 25% il numero di stalli senza considerare le contestazioni dei ricorsi davanti ai giudici, la procedura poco chiara del nuovo bando d’appalto per l’affidamento della gestione del servizio, la mancata nuova perimetrazione delle strisce blu con l’eliminazione delle strisce bianche in centro, la proposta di attivazione del disco orario per la sosta a tempo su tutte le strisce blu nelle more dell’affidamento del nuovo servizio per ridare fiato ai commercianti del centro stremati ormai da una situazione di caos insostenibile.

A tutto ciò, inoltre, vanno aggiunti i criteri poco chiari per l’individuazione dei nuovi ausiliari del traffico tra i lavoratori licenziati dalla precedente ditta (saranno tre o sette?) rimasti senza lavoro da quasi un anno e il mancato confronto sul monte orario lavorativo settimanale di appena 90 ore indipendentemente dal numero di lavoratori che saranno riassunti (la nostra proposta prevedeva di indicare 36 ore settimanali a lavoratore assunto). Su quest’ultimo punto continueremo ad essere vigili e intransigenti e non faremo sconti all’Amministrazione De Lorenzi, non ammetteremo alcuna formula arbitraria e poco trasparente per la riassunzione degli ex ausiliari del traffico da richiamare in servizio, tali da innescare uno scontro tra lavoratori.

Anziché riconoscere i propri errori e accogliere le nostre proposte migliorative di modifica, l’Amministrazione De Lorenzi ha preferito nascondersi utilizzando la forza numeri sempre più risicati.

Continuiamo ad esprimere solidarietà agli ex lavoratori per il modo con cui sono stati trattati e ai commercianti danneggiati da questo disservizio creato dall’incapacità dell’Amministrazione De Lorenzi. Con loro abbiamo già preso l’impegno che nella prossima nuova Amministrazione la risoluzione di questo disservizio dovrà avvenire nei primi 100 giorni di governo.

COSIMO ESPOSITO

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Lettera aperta degli operatori SPRAR: “La nostra è una funzione fondamentale: con meno risorse si torna indietro”

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Le operatrici e gli operatori del sistema SPRAR Salentino hanno deciso di indirizzare a tutti i media una lettera aperta per spiegare all’opinione pubblica l’importante lavoro che svolgono. Il decreto “Immigrazione e sicurezza” è in discussione e potrebbe cambiare il modo di fare accoglienza. Oggi tutti gli “addetti ai lavori” si sono ritrovati all’Hotel President a Lecce per organizzare una strategia di comunicazione.
“Siamo un gruppo di operatori ed operatrici del sistema di accoglienza salentino per i richiedenti asilo e rifugiati, lo ’SPRAR’ – spiegano- In queste settimane abbiamo sentito parlare molto del nostro lavoro e vorremmo parlare per una volta noi per evitare confusioni.

Nel sistema di accoglienza della nostre provincia lavorano più di cinquecento persone, in maggioranza giovani tra i 30-40 anni, laureati/e, con esperienza di studio e lavoro all’estero e un’ampia conoscenza sociale e culturale.
Nel corso di questi anni abbiamo sviluppato professionalità nuove,interagendo con ambito differenti e confrontandoci quotidianamente con i bisogni di chi arriva da altri paesi e chiede asilo. Abbiamo scelto questo lavoro, perché crediamo che ciò che facciamo abbia un grande valore per la nostra crescita umana e professionale e ci permette di contribuire a costruire una società aperta, coesa ed accogliente.

Lavoriamo in rete con tante realtà del territorio – scuole, asili nido, Enti locali, Azienda sanitaria, associazioni di volontariato, comunità religiose, Università, Questura, Ispettorato e Agenzia del Lavoro, ecc.- costruendo continuamente occasioni di incontro e integrazione per lo sviluppo di un’idea di comunità accogliente e inclusiva.
Siamo psicologi e psicologhe, assistenti sociali, operatori e operatrici di accoglienza e orientamento al lavoro, operatori e operatrici legali, mediatori e mediatrici culturali, facilitatori linguistici e operatrici di comunità.
Siamo professionisti/e che operano come facilitatori per l’accesso ai servizi e favorire l’incontro tra i migranti e le comunità locali, accompagnandoli nel loro percorso legale e di sviluppo della propria autonomia, sostenendo in particolare le persone più vulnerabili.

Le migrazioni sono un fenomeno mondiale strutturale e di lunga data, che ha visto l’Italia e il Salento protagonisti come territori di arrivo e di transito. Del resto siamo stati investiti nei secoli da ondate migratorie costanti che hanno arricchito tanto la nostra cultura ( pensiamo alle comunità ebraiche provenienti dalla Spagna, ai Greci, ai Normanni..). Oggi la presenza di cittadini stranieri nelle nostre comunità è una realtà di fatto, ma le modalità di gestione di questo fenomeno dipendono dalle scelte politiche e sociali che si intendono fare. Il sistema di accoglienza salentino – nato dalla collaborazione di diversi Enti Locali con il privato sociale – ha creato un modello di gestione che ottimizza e valorizza le risorse disponibili, rimanendo estraneo alle situazioni di corruzione e appropriazione indebita del denaro pubblico, che purtroppo è stato evidenziato in altri contesti. Questo sistema ha tanti pregi e certamente anche dei difetti, che è nostro interesse mettere in discussione e migliorare, mantenendo le buone prassi sviluppate fino ad oggi.

In questo senso crediamo che togliere risorse a questi servizi,attraverso un decreto legge devastante, vada a discapito del benessere e della crescita dell’intera comunità.

Significa quindi perdere persone che collaborano con le istituzioni nel combattere situazioni di irregolarità, favorendo percorsi di avviamento al lavoro regolare. Significa anche perdere quelle economie che vengono impiegate tutte nel territorio salentino. Significa perdere l’occasione di creare spazi di interazione culturale e linguistica e di educazione civica per i migranti. Significa non avere più figure competenti che facciano accompagnamenti sanitari, facilitando le comunicazioni tra medico e paziente. Significa favorire situazioni di marginalità sociale con le prevedibili conseguenze sulla sicurezza e sul benessere di tutti e tutte. Significa tornare indietro, significa non essere al passo con i tempi, significa voler fermare la Storia.

Il nostro lavoro, la nostra sfida quotidiana è continuare a costruire ponti tra le persone, fra le culture, fra i bisogni, per facilitare la coesione sociale”.

IL CONVEGNO

Una partecipazione oltre le aspettative. La sala dell’Hotel President di Lecce piena di gente, molti i posti in piedi e un alternarsi di interventi per ribadire il “no” all’attuale decreto su Immigrazione e Sicurezza, che ha ottenuto il via libera lo scorso 4 ottobre.

All’appello diffuso dal Coordinamento degli Enti gestori Sprar della provincia di Lecce (Philos, G.u.s., Arci e Rinascita) hanno risposto in tanti, in particolare gli amministratori dei comuni in cui sono presenti i progetti di accoglienza. Da Martano a Leverano, da Caprarica a Uggiano, passando per Lequile, Trepuzzi, Andrano, Castrignano De’ Greci, Lecce: tutti insieme per raccontare le esperienze positive sui territorio nel fare un’accoglienza inclusiva grazie proprio a quel sistema Sprar che l’attuale decreto metterebbe in discussione.

“Da parte nostra l’esperienza dello Sprar è eccellente”, esordisce così il sindaco di Caprarica di Lecce Paolo Greco, il primo a prendere la parola: “Il fenomeno migratorio non si contrasta con un decreto che è volto a dare uno sfogo per avere un successo politico”.

“Arrivare ad intervenire sullo Sprar vuol dire calare l’asso nel processo di propaganda e smontarlo vuol dire continuare a creare un nemico”, ha dichiarato il vicesindaco di Castrignano De’ Greci Paolo Paticchio, che ha aggiunto: “Il multiculturalismo è dentro le nostre corde, facciamolo emergere perché il tema delle migrazioni è alla base della nostra civiltà”.

A nome del Comune di Lecce sono intervenute Silvia Miglietta, assessora alle Politiche attive del Lavoro, e Antonella Agnoli, che guida l’assessorato alla Cultura, che si sono soffermate sugli ottimi risultati che il sistema Sprar ha garantito nell’integrazione con le comunità ospitanti, ma allo stesso tempo “preoccupate” per il clima che si sta diffondendo anche nella città Barocca.

Il diverso, la paura. Sono le due parole spesso richiamate durante gli interventi degli amministratori locali: la paura che il decreto “Immigrazione e sicurezza” sia solo un primo passo – secondo il sindaco di Trepuzzi Giuseppe Taurino – verso lo smantellamento di altri diritti, come la 194, il riconoscimento delle coppie omosessuali, il tema del diritto alla vita; l’uso della parola diverso per richiamare a un problema sulla sicurezza: “Da quasi 40 anni – ha dichiarato Marcello Rolli, sindaco di Leverano – siamo un comune che ospita e oggi quella generazione di cittadini è una comunità che non ha un problema di sicurezza. Sono persone che danno un contributo enorme all’economia del paese e in tutti questi anni non c’è stato un solo episodio criminale che ha coinvolto un cittadino straniero”.

Un punto, quello sulla sicurezza ribadita dall’assessora nel Comune di Andrano Paola De Paolis, che ha aggiunto: “Mi preoccupa che se il sistema Sprar viene modificato e cancellato creerà un disastro a livello locale, anche di natura occupazionale per chi ci lavora. Dobbiamo agire nell’orizzonte dei diritti. Dobbiamo organizzarci tutti insieme per fare un fronte comune”.

L’aspetto lavorativo, appunto, tema tutt’altro che secondario. Come ha ricordato Anna Caputo, presidente di Arci Lecce, “ci sono in gioco circa 600 posti di lavoro, oltre a un attacco contro un sistema che se smantellato non farà altro che alimentare sacche di illegalità e compromettere il lavoro di molti professionisti”.

Concetto ribadito da tutto il Coordinamento degli enti gestori rappresentato da Philos, G.U.S., Arci e Rinascita.  “Vorrei ringraziare tutti perché sono settimane complicate, lo sono per le donne e gli uomini che credono nei diritti umani. E lo sono per noi, come enti gestitori. Siamo qui uniti per la stessa battaglia. Noi dobbiamo continuare in ciò che giusto, forse perderemo ma almeno lo faremo con la nostra dignità e i nostri valori”, ha dichiarato Andrea Pignataro, presidente G.U.S. Lecce. Sulla stessa linea Maria Assunta De Vito (Philos) e Antonio Palma (Rinascita).

Un plauso a tutti gli operatori e i professionisti che orbitano intorno al sistema accoglienza è arrivato dal sindaco di Uggiano Salvatore Piconese: “Il lavoro che svolgono è un lavoro importantissimo”.

Il testo contenuto nel decreto lancia un campanello d’allarme in tema di libertà individuali, oltre a presentare molti profili di violazione della Costituzione, della normativa europea e internazionale. Una linea che bisogna contrastare, anche con atti pubblici, come ha raccontato l’assessore di Martano Mauro Zacheo. Con un atto di indirizzo con oggetto “Politiche migratorie”, approvato in Consiglio lo scorso 17 ottobre, “abbiamo deliberato di prendere le distanze dalle politiche governative anti-migratorie degli ultimi anni che nulla hanno a che fare con la storia e la cultura del nostro territorio ricco di grandi segnali di accoglienza e di integrazione, di sostenere le scelte politiche in materia di migrazione basate sui principi di inclusione e di accoglienza, ribadendo che il problema dei migranti non può essere trattato in maniera ostile e pregiudizievole, ma in attuazione dei principi e delle disposizioni della Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati e della Convenzione Internazionale dei diritti dell’Uomo”.

Proprio la convenzione internazionale dei diritti dell’Uomo, che il prossimo 10 dicembre celebrerà i 70 anni dall’approvazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, è stata più volte richiamata durante gli interventi. “Con questo decreto non si dà atto a quella dichiarazione”, ha precisato nel suo discorso il Sindaco di Lequile Antonio Caiaffa.

Gli enti gestori Sprar fanno fronte comune contro un decreto destinato a produrre irregolarità e nuove marginalità, oltre a importanti ricadute economico-sociali sul territorio. Anziché governare il fenomeno migratorio e garantire “sicurezza”, il decreto mette a rischio l’efficacia stessa del sistema di accoglienza in Italia.

Prossimo appuntamento sabato 27 ottobre a Lecce, ore 9.30, piazza Napoli, con la manifestazione a carattere nazionale “Con i migranti per fermare la barbarie“. Un corteo che riempirà la città di migliaia di ombrelli colorati che gireranno sotto lo slogan “Proteggiamo la protezione” per difendere i diritti dei richiedenti asilo, contro chi li vuole trasformare in clandestini, contro chi vuole rendere impossibile ottenere la Protezione, contro chi li vuole chiudere nei grandi centri, senza diritti e senza servizi, per difendere le tante belle esperienze di accoglienza come Riace, contro chi promuove la detenzione illegittima di chi fugge da guerre, persecuzioni, torture, carestie.

 

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Parco di Belloluogo: inaugurazione Giovedi University Park

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LECCE – ________ TORNA ………………. IL GIOVEDi __________

del Parco BELLOLUOGO (Lecce) —Start h. 22.45—

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Paura nella notte per l’ennesima auto in fiamme, i carabinieri non escludono alcuna ipotesi

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VERNOLE (Lecce) – Ennesima auto in fiamme nella notte scorsa: questa volta ad andare completamente distrutta è stata una Fiat Punto parcheggiata in via Doria a nel centro di Vernole. I residenti del posto hanno composto il 115 per richiedere l’intervento dei vigili del fuoco. Nel cuore della notte i pompieri hanno domato il rogo e messo in sicurezza tutta la zona in cui era parcheggiata la vettura, risultata intestata ad una 70enne del posto, ma utilizzata dalla nipote di 20 anni.

In via Doria sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione che insieme ai vigili del fuoco hanno effettuato un attento sopralluogo per verificare la presenza di elementi infiammabili. Nessun riscontro in tal senso ma le indagini non escludono alcuna ipotesi. Intanto la vettura è stata completamente devastata dal rogo ed è inutilizzabile, i danni sono quindi ingenti.

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Presunta truffa con i fondi Antiracket: in abbreviato una condanna e due assoluzioni

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F.Oli.

LECCE – Due assoluzioni e una condanna. E’ questo il verdetto nel filone processuale che si è celebrato con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta sulla presunta truffa con i fondi Antiracket. Il gup Alcide Maritati ha assolto Salvatore Laudisa, 52enne leccese, in qualità di responsabile del servizio economico-finanziario ed economato del Comune di Lecce, accusato di peculato per il quale la Procura aveva chiesto 3 anni e 4 mesi di reclusione. Secondo la Procura, Laudisa avrebbe curato il mandato di pagamento della somma destinata all’azienda Saracino per i lavori di ristrutturazione all’interno della sede Antiracket.

Assoluzione piena, per il giudice: perchè il fatto non costituisce reato. Un verdetto accolto con prevedibile soddisfazione dall’imputato e dai suoi legali, gli avvocati Luigi Covella e Alessandro Troso, a testimonianza della condotta irreprensibile e inappuntabile del responsabile comunale suffragata dalle argomentazioni difensive che hanno evidenziato come quella spesa era stata regolarmente prodotta nel bilancio comunale.

Assolto anche Cristian Colella, avvocato, di 46 anni, di Brindisi, perchè il fatto non è più previsto dalla legge come reato. L’imputato, che rischiava una condanna di 8 mesi, rispondeva di falso ideologico per aver attestato di aver partecipato a una commissione per la selezione di un collaboratore che, secondo l’accusa, non si sarebbe mai riunita. Ipotesi d’accusa caduta così come evidenziato dall’avvocato difensore Paolo D’Amico.

Due anni, pena sospesa e non menzione, (a fronte di una richiesta di 3 anni) è invece la condanna a Fabio Varallo, 38 anni, di Lecce, accusato di associazione a delinquere e di due episodi di truffa per il conseguimento delle erogazioni pubbliche. Per l’imputato il giudice ha disposto la confisca del denaro sequestrato perchè probabilmente frutto del reato. E’ stato disposto anche il risarcimento del danno da quantificarsi in separata sede in favore dell’Associazione Antiracket di Taranto. In otto, invece, con posizioni marginali, hanno chiuso i propri conti con la giustizia patteggiando la pena.

Per altri 21 imputati, tra cui l’allora presidente dell’Associazione dell’Antiracket Maria Antonietta GualtieriPasquale Gorgoni, in veste di funzionario dell’Ufficio Patrimonio del Comune, l’ex assessore al Bilancio Attilio Monosi sospeso dall’attività professionale per un anno, Giuseppe Naccarelli, Giancarlo Saracino e Paolo Rollo, il processo con rito ordinario prosegue davanti ai giudici della seconda sezione collegiale. Domani altra udienza.

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Presunti abusi “Riva degli Angeli”: reati prescritti, disposta la confisca

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F.Oli.

PORTO CESAREO (Lecce) – La prescrizione cancella il reato di lottizzazione abusiva contestata ai quattro imputati coinvolti nel processo nato dall’inchiesta sulla realizzazione del villaggio turistico “Riva degli Angeli” a Porto Cesareo. Il giudice monocratico Marcello Rizzo ha comunque disposto la confisca richiesta dal pubblico ministero Carmen Ruggiero che verrà applicata solo a sentenza definitiva. Per ora il complesso rimane sotto sequestro. La Procura aveva invocato 1 anno e 4 mesi di arresto (trattandosi di un reato contravvenzionale) e un’ammenda di 20mila euro per Giuseppe Durante, 67 anni, “legale rappresentante della Riva degli Angeli srl” nonchè proprietario; 1 anno di arresto e 16mila euro di ammenda per Rocco Durante, 69enne, di Porto Cesareo, (firmatario della concessione edilizia) e per Ferruccio Mele, di 70, residente a Copertino, (che ha rilasciato la concessione edilizia in sanatoria); 9 mesi e 16mila euro, infine, per l’ingegnere Antonio Nestola, 62 anni, di Porto Cesareo.

Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Luigi Covella, Giuseppe De Luca, Elvira DuranteAntonio Quinto Giuseppe Modesti del Foro di Bari. In aula come parti civili compaiono Legambiente e l’associazione “Italia Nostra” (rappresentate dagli avvocati Giuseppe Cipressa e Carlo Barone).

L’informativa dei carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, guidati all’epoca dal maggiore Nicola Fasciano, e la consulenza disposta dalla Procura hanno ipotizzato che la struttura (dotata di 250 posti letto ripartiti tra camere doppie e suite, anfiteatro, bar, ludoteca, parcheggio interno ombreggiato incustodito, piscina semiolimpionica, piscina per bambini, due campi da tennis, campo di calcetto in erba sintetica e di beach volley) è stata interessata da “una continua attività di trasformazione urbanistico-edilizia avviata fra il 1984 e il 1985 e proseguita negli anni”. Le indagini evidenziarono “macroscopiche” violazioni delle norme urbanistiche, oltre che, in altra parte, da opere “realizzate in totale assenza di permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica”. L’intera struttura finì anche sotto sequestro preventivo nel settembre di quattro anni fa con un provvedimento a firma del gip Antonia Martalò.

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Atti sessuali con una minore, barista assolto per mancanza di querela

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TORRE DELL’ORSO (Lecce) – Si sono conosciuti e frequentati nonostante lei avesse appena 13 anni e lui 30. Nell’estate del 2010 quando lui faceva il barista a Torre dell’Orso. Si sarebbero innamorati l’uno dell’altro ma per il codice penale quel rapporto era perseguibile. Questo perchè, di mezzo, era finita una ragazza minorenne. L’uomo, residente a Surbo, era così finito sotto processo. E in giornata è stato giudicato, in abbreviato, davanti al gup Antonia Martalò. Il giudice ha disposto l’assoluzione per difetto della condizione di procedibilità perchè la querela era stata sporta a distanza di due anni dai fatti e non nei sei mesi come prevede la legge.

Il giudice, di fatto, ha accolto la tesi della difesa rappresentata in aula dagli avvocati Ester Nemola e Anna Grazia Maraschio. Fu la madre della ragazzina a dare avvio alle indagini. Notò alcuni messaggi sul telefonino della figlia e inoltrò una segnalazione ai servizi sociali. Da lì si è sviluppata un’indagine approdata in un’aula di Tribunale. Con un verdetto assolutorio. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nei prossimi 30 giorni.

F.Oli. 

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Isabel Tramacere, giornalista di Trnews, minacciata durante le elezioni in Confcommercio: scatta la “scorta mediatica”

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LECCE – Il sindacato dei giornalisti pugliesi e la Federazione della Stampa giudicano preoccupante quanto accaduto alla collega di Telerama News Isabel Tramacere nel corso di un servizio giornalistico che stava realizzando a margine del congresso della Confcommercio leccese. “L’aver semplicemente svolto il proprio lavoro, riprendendo le tensioni che stavano accadendo all’ingresso di un luogo pubblico, le è costato una pesante minaccia in dialetto leccese da parte di uno degli astanti: trattasi, però, di un giornalista pubblicista iscritto all’Ordine, Angelo Pasca, fratello di uno dei candidati, il quale non ha pensato due volte a rivolgere a lei e alla testata per la quale stava lavorando, ad alta voce, un ‘Li fazzu zumpare tutti, li fazzu zumpare’.

Bene ha fatto il direttore di Trnews ad intervenire con un suo editoriale e bene ha fatto l’emittente a trasmettere quelle immagini: sono il segno dei tempi nei quali, purtroppo, molti giornalisti vivono e lavorano. Ma ancora più grave è il fatto che a rivolgere quelle pesanti minacce non sia un ‘gentiluomo’ qualunque, ma un iscritto all’Ordine dei giornalisti. Al quale il sindacato dei giornalisti pugliesi e la Fnsi si rivolgono, ora, per chiedere una repentina e drastica misura tramite il Collegio di disciplina regionale, una volta completati tutti gli accertamenti del caso.
Alla collega Tramacere e a tutta la redazione di Telerama news, invece, la più convinta e piena solidarietà di Fnsi e Assostampa, nella amara consapevolezza che la ‘scorta mediatica’ ingaggiata dal sindacato nazionale in ogni luogo dove si vogliono spegnere telecamere o intimidire i giornalisti, talvolta, debba essere esercitata perfino nei confronti di presunti ‘colleghi’ “.

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“Con i migranti per fermare la barbarie”, sabato manifestazione in piazza Napoli

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LECCE – Sabato 27 ottobre a Lecce, ore 9.30, con ritrovo in piazza Napoli, si svolgerà la manifestazione a carattere nazionale “Con i migranti per fermare la barbarie“. Un corteo che riempirà la città di migliaia di ombrelli colorati che gireranno sotto lo slogan “Proteggiamo la protezione” per difendere i diritti dei richiedenti asilo, contro chi li vuole trasformare in clandestini, contro chi vuole rendere impossibile ottenere la Protezione, contro chi li vuole chiudere nei grandi centri, senza diritti e senza servizi, per difendere le tante belle esperienze di accoglienza come Riace, contro chi promuove la detenzione illegittima di chi fugge da guerre, persecuzioni, torture, carestie.
All’appello promosso da Arci nazionale, hanno aderito a livello provinciale Link, Potere al Popolo, Lecce Studenti Indipendenti-Udu, Uds, Rete Antirazzista Lecce, Associazione Philos, Cooperativa Rinascita, Casa delle Donne, Lecce Bene Comune, Associazione Pakistana Anip, LeA, Arcigay, Ra.Ne., Gus, Arci Lecce, Cgil, Associazione Laboratorio Urbano, Una Rete per la Città, Lecce Città Pubblica, Una Buona Storia per Lecce, Idea per Lecce, Rifondazione Comunista, Università popolare Lecce, Anpi Lecce. 
“È il tempo di compiere un primo, grande, passo. Tutti insieme. E possiamo farlo manifestando ‪il 27 ottobre 2018‪, non in una ma dieci, cento città.
In Italia e in Europa risuonano forti campanelli di allarme. I princìpi di civiltà e di convivenza democratica sono tornati a essere bersagli di chi vuole dividere, reprimere, escludere, cacciare. Razzismo e xenofobia vengono ogni giorno instillati tra gli italiani del Nord e del Sud, e si diffondono nelle città e nelle periferie sociali. Ma se prima si trattava soltanto di segnali universalmente considerati negativi, adesso i sintomi sono rappresentativi di un’involuzione profonda. E fanno paura.
A fronte di un cambiamento così preoccupante, è necessario intensificare ed estendere la risposta di popolo contro le violenze, i soprusi, le prepotenze che scendono dall’alto come una nera cappa che copre il nostro Paese. Una risposta in nome dei diritti, del rispetto, del senso di umanità che non possiamo e non dobbiamo smarrire.
I primi segnali di un’alternativa sono arrivati con la reazione all’attacco a Riace e al suo sindaco Mimmo Lucano e con la straordinaria sottoscrizione per permettere l’accesso alla mensa e ai servizi di trasporto, ai bambini figli di cittadini stranieri, negati da un’ordinanza dalla Sindaca di Lodi. Così come con la grande risposta delle magliette rosse, con la manifestazione a Catania per pretendere lo sbarco e il soccorso dalla nave Diciotti, con la straordinaria partecipazione alla marcia della pace Perugia-Assisi e il grande consenso che sta raccogliendo il progetto Mediterranea.
Da più parti viene la richiesta di una battaglia di civiltà, in difesa della democrazia costituzionale. E contro le diseguaglianze, contro le povertà, sociali e culturali che i ministri dell’odio manipolano, strumentalizzando il disagio e la sofferenza che coinvolgono milioni di italiani, per rivolgere la rabbia nei confronti delle persone più deboli dei nostri tempi: i migranti.
A questa gente, a milioni di donne, uomini, bambini viene negato qualsiasi diritto. È un’umanità che fugge da fame, povertà, guerre, terrore. Di questo immenso popolo, una piccola parte vorrebbe venire in Italia, anche solo per attraversarla. Lo vorrebbe fare rivolgendosi agli Stati, legalmente e senza rischiare la vita. Ma leggi e politiche sempre più proibizioniste e liberticide producono morte e sofferenza e alimentano la criminalità e le mafie.
In Italia soffia un vento furioso di propaganda e, peggio, di violenza. Il limite della intolleranza si traduce in forme di aggressione e regressione sempre più gravi.
I migranti diventano ostaggi, nemici, gente pericolosa. Insultati, picchiati, feriti da armi da fuoco, concentrati in centri invivibili. Adulti, minori, donne sole, bambini trovano in Italia un’ostilità crescente. E come se non bastassero il blocco delle navi e il boicottaggio delle Ong, il governo approva un decreto che, se accolto dal Parlamento, metterebbe ancora più a rischio la loro vita.
Il Decreto Immigrazione e Sicurezza punta a demolire il diritto d’asilo, a consegnare ai privati l’accoglienza puntando sui grandi centri che alimentano corruzione e razzismo, scaricando sui territori costi, disagio e tensione sociale.
Eppure nonostante le difficoltà politiche, nonostante i dubbi, nonostante le divisioni, tanti italiani sono disposti a fare argine al drammatico dilagare di comportamenti “cattivi”, che non avevamo ancora mai visto prima verso i più indifesi. Ma c’è di peggio, perché chi perseguita i deboli non se ne vergogna. Ostentando e stimolando odio.
A questa vasta area democratica, religiosa e laica, spetta il compito di tenere alta la bandiera della civiltà, della pace, della convivenza tra diversi, della democrazia. La chiesa di Papa Francesco interpreta con lucidità i tempi presenti. Il mondo cattolico, con le sue strutture e i suoi giornali, insieme alle tante associazioni sono già impegnati in aiuto dei migranti e in prima fila contro razzismo e xenofobia. Altrettanto il mondo laico: donne, uomini, giovani e meno giovani, compagne e compagni, preoccupati e convinti della necessità di dare un’ampia e forte risposta alla crescente barbarie. È tempo di compiere un primo, grande, passo. Tutti insieme. E possiamo farlo”.

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Addosso coca, hashish e marijuana; in casa quasi 10mila euro: ai domiciliari 47enne

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SCORRANO (Lecce) – Addosso aveva 36 dosi di cocaina, nonché piccole quantità di hashish e marijuana, mentre in casa nascondeva un piccolo “tesoro”: circa diecimila euro in contanti, che secondo i carabinieri sarebbero stati accumulati con lo spaccio della droga.

Agli arresti, pertanto, è finito il 47enne Salvatore Accogli, di Scorrano, residente a Botrugno, finito nei guai con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Fermato dai carabinieri delle stazioni di Nociglia e Poggiardo, che erano impegnati in uno specifico servizio finalizzato proprio al contrasto dei reati in materia di stupefacenti, Accogli è stato perquisito e trovato in possesso di 15 grammi di cocaina (suddivisi, come detto, in 36 dosi), un involucro contenente 0,6 grammi di hashish nonché 1,3 grammi di marijuana.

Durante la perquisizione domiciliare, poi, i militari hanno rinvenuto l’ingente somma di denaro – 9.685 euro in totale – che è stata sequestrata insieme alla droga, poiché ritenti il provento dell’attività illecita. Per il 47enne, difeso dall’avvocato Mario Blandolino, sono scattati gli arresti domiciliari.

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Sieropositivo da tempo stuprava ragazzino disabile: confermata condanna a 8 anni di reclusione

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F.Oli.

TAURISANO (Lecce) – Sieropositivo da tempo. Senza più la possibilità di consumare rapporti sessuali con le donne avrebbe avvicinato e stuprato più volte un ragazzino disabile adescandolo con piccoli regali per soddisfare le sue morbose voglie. E.R., 58enne di Taurisano, è stato condannato anche in Appello a 8 anni di reclusione con l’accusa di violenza sessuale continuata e aggravata e interdetto in perpetuo dai pubblici uffici così come in primo grado e come richiesto dalla Procura generale. I giudici hanno anche confermato una provvisionale di 80mila euro in favore della madre del ragazzino costituitasi parte civile con l’avvocato Luigi Pennetta.

L’indagine è stata lunga, complessa e molto articolata prima di poter fare breccia nei ricordi del giovane. Una denuncia dei familiari del ragazzino ha dato il via agli accertamenti condotti dai carabinieri del posto e sfociati nell’arresto dell’uomo sempre detenuto. I presunti episodi di violenza sarebbero almeno quattro avvenuti tra dicembre e gennaio del 2015. Poi un ultimo episodio alla fine di maggio del 2016. Il molestatore avrebbe utilizzato sempre lo stesso stratagemma per adescare il minore. Avrebbe avvicinato più volte il ragazzino nel centro del paese e con le scuse più disparate ne avrebbe carpito la fiducia per poi trascinarlo a casa e abusare di lui in cambio di piccoli regali, come un orologio e un cellulare. Dopo alcune settimane il minore ha rotto la consegna del silenzio confidandosi con i genitori. A fine gennaio, è stata così depositata una prima denuncia.

Nel contempo, il ragazzino è stato anche sottoposto al test dell’hiv risultando fortunatamente negativo. Un ultimo episodio, poi, si sarebbe consumato alla fine di maggio. Anche in quel caso il molestatore avrebbe violentato il minore in casa dopo averlo minacciato con un coltello. L’indagine si è avvalsa delle dichiarazioni acquisite in sede di incidente probatorio. Il giovane, sostenuto da una psicologa, ha confermato le accuse davanti al pubblico ministero che ha così chiesto e ottenuto a settembre una misura cautelare in carcere per l’uomo, come detto, sempre detenuto. L’imputato era difeso dall’avvocato Pasquale Scorrano. Il deposito delle motivazioni è previsto per i prossimi 90 giorni. Subito dopo sarà presentato ricorso in Cassazione.

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