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Spinto contro un banco, gli asportano la milza: indagato un compagno di classe

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di F.Oli.

LECCE – Avrebbe spinto un compagno di classe contro un banco per togliergli un pacchetto di patatine con tale violenza da costringerlo a sottoporsi ad un intervento per asportare la milza pochi giorni dopo. Racconta questo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, a firma del pubblico ministero della Procura dei Minori, Imerio Tramis, fatto notificare ad un 15enne di Surbo accusato di lesioni personali gravi. Il presunto caso di bullismo tra i banchi di scuola è avvenuto all’interno dell’Istituto Tecnico “Olivetti” il 19 aprile scorso. L’indagine venne avviata dopo la denuncia presentata in Questura dall’avvocato Silvio Verri.

Il caso si sarebbe verificato durante la ricreazione quando gli studenti si trovano in classe. Lo studente violento avrebbe preteso dal compagno il pacco di patatine che il 15enne aveva comprato e stava consumando. Al rifiuto, il compagno di classe avrebbe avanzato richieste sempre più insistenti con modi bruschi, fino a quando, di fronte all’ennesimo rifiuto, il bulletto avrebbe spinto il minorenne violentemente e deliberatamente contro un banco. Il giovane, a causa della violenta spinta, subì un duro colpo all’addome. Per sottrarsi alle angherie del proprio compagno sarebbe uscito dalla classe senza reagire cercando di allontanarsi il più possibile dal suo aggressore.

Per tutta la giornata il ragazzo avrebbe continuato ad accusare forti dolori addominali proseguiti il giorno successivo. Il dolore si sarebbe fatto sempre più acuto ed insopportabile tanto che durante l’ora di lezione gli stessi insegnanti interpellarono il 118 per chiedere l’intervento di un’ambulanza e l’immediato trasporto del ragazzo presso il “Vito Fazzi”. Il 15enne venne operato d’urgenza subendo l’asportazione della milza. Solo dopo varie trasfusioni di sangue fu giudicato fuori pericolo. Attualmente convive con le limitazioni causate dall’incidente a scuola. L’indagato, difeso dall’avvocato Alessandro Costantini Dal Sant, sarà interrogato nei prossimi 20 giorni per fornire la propria spiegazione dei fatti e respingere le accuse.

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Esce per un permesso premio e torna in carcere con la droga nascosta nel retto: arrestato

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F.Oli.

TUGLIE (Lecce) – Rientra in carcere con dell’hashish nascosto nel retto. Finisce nuovamente nei guai Cosimo Francone, 49enne di Tuglie. Dopo un permesso premio di due giorni accordatogli dal carcere, una volta arrivato a Borgo San Nicola, Francone è stato sottoposto, come da protocollo, ad un’ispezione personale che ha consentito agli agenti della polizia penitenziaria di ritrovare mezzo grammo di hashish nascosto nelle parti intime. I berretti azzurri hanno così informato il pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci, che ha disposto l’arresto di Francone (già detenuto).

Forse l’uomo pensava di aver trovato un “nascondiglio” insospettabile per lo stupefacente, ma i controlli degli agenti di polizia penitenziaria invece lo avevano smascherato. La leggerezza del detenuto suona come una beffa. Francone stava scontando una condanna definitiva a 2 anni e 3 disposta dal Tribunale di Novara e il prossimo 13 novembre il suo legale, l’avvocato Angelo Ninni, discuterà la camera di consiglio per chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali o gli arresti domiciliari davanti al Tribunale di Sorveglianza. Udienza che, nonostante gli ultimi risvolti, si terrà comunque con esiti al momento imprevedibili.

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Lupiae, il sindaco rassicura i dipendenti che sono tornati a protestare: “Futuro garantito in cambio di sacrifici”

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LECCE – I lavoratori Lupiae, per la maggior parte monoreddito, attendono lo stipendio arretrato (che dovrebbe arrivare la settimana prossima) e oggi sono tornati a manifestare davanti alla Prefettura e a Palazzo Carafa. Dopo anni di sacrifici, all’orizzonte ci sono nuovi tagli. Il sindaco Salvemini garantisce un futuro in cambio di qualche sacrificio: lo ha detto nell’incontro del primo pomeriggio con i dipendenti. “Non vi prenderò mai in giro – ha spiegato il primo cittadino aI manifestanti – Dirò sempre la verità anche quando sarà dura: di me potete fidarvi”. La maggior parte dei dipendenti guadagnano stipendi normali: da 1200 ai 1400 euro al mese. Ma emergono anche posizioni di dirigenti “che guadagnano troppo”, secondo alcuni lavoratori che hanno manifestato in mattinata: “Ci sono livelli che non sono congrui: impiegati di primo livello quadro. Ci sono stipendi da 100 mila euro lorde all’anno”. Non tutti hanno la stessa  visione. Oggi rappresentati sindacali, proprietà e dirigenti della Lupiae si sono seduti attorno al tavolo prefettizio. Ai lavoratori è stato chiesto ancora tempo: ancora 24 ore per analizzare meglio la situazione.

“Il prospetto – richiesto alla Lupiae – con l’indicazione del costo del personale riferito al contratto collettivo ‘commercio e terziario’ a quello ‘multiservizi’ mi è stato consegnato – ha spiegato il sindaco Carlo Salvemini –
consente di avere un valore di riferimento per calcolare l’impatto sul bilancio della società;
unitamente alla retribuzione lorda per ogni singolo dipendente per le ore contrattualmente previste nelle due diverse ipotesi:
consente di misurare la differenza in busta paga mensile a parità di mansione e anzianità. Un dato fondamentale per ragionare sul futuro della Lupiae – ripeto e sottolineo futuro – fino ad oggi mai commissionato è quindi disponibile: ora sarà più semplice il confronto per trovare le soluzioni idonee ad uscire dalla crisi della società”.

Le intenzioni del primo cittadino sono chiarissime: cambiare regime contrattuale e in questo modo realizzare una improcrastinabile sforbiciata, che sugli stipendi più alti significa anche fino a 2 mila euro in meno. L’attesa continua e il futuro è incerto per la partecipata del Comune di Lecce. Sono anni difficili per quelle società che un tempo in Italia furono i grandi ammortizzatori sociali della politica locale, che determinavano grandi carriere politiche.

Gaetano Gorgoni

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Rivoluzione in Forza Italia, il nuovo coordinatore è Mauro D’Attis. Vitali: “Se ne assumeranno la responsabilità”

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BARI – Marmo, Sisto, Gatta e la consigliera Franzoso festeggiano perché chiedevano un cambio del vertice pugliese da tempo: il senatore Luigi Vitali non è più il coordinatore regionale di Forza Italia. I parlamentari Mauro D’Attis e Dario Damiani sono i nuovi coordinatori regionali del partito: il secondo sarà il vice. Tajani e Ronzulli cercavano una soluzione “che potesse placare le liti interne al partito”, secondo le indiscrezioni che circolano. Luigi Vitali, invece, aveva in mente più di qualche epurazione, anche nel Salento: alla fine è stato sostituito. L’ex segretario regionale aveva fatto delle proposte: si dice che abbia indicato Gatta e Pagliaro. Ma Tajani non ha accettato. “La cosa anomala è che avrei dovuto indicare io i successori, ma non sono stato ascoltato: se ne assumeranno loro la responsabilità – spiega Luigi Vitali – Il mio mandato era ormai scaduto da tempo e Berlusconi aveva deciso di cambiare tutti i vertici regionali: è stata una scelta concordata anche con me. Non mi aspettavo la scelta dei successori da parte di Tajani”.

LE REAZIONI

“Facciamo i migliori auguri di buon lavoro al nuovo commissario regionale di Fi e al suo vice, gli onorevoli Mauro D’Attis e Dario Damiani – spiegano in una nota dei consiglieri regionali di Forza Italia Nino Marmo, Giandiego Gatta, Domenico Damascelli e Francesca Franzoso – Siamo certi che ora potremo finalmente rilanciare il nostro movimento nel territorio e ricreare le condizioni di proficua, entusiasta e determinata buona collaborazione, mancata da anni. Si apre una nuova fase per Forza Italia Puglia e possiamo tornare a guardare con fiducia al domani, soprattutto alle prossime elezioni amministrative, europee e regionali. Apprezziamo lo sforzo di rinnovamento operato dai vertici del FI e assicuriamo sin da subito la disponibilità e la forte volontà del gruppo regionale”.

Esprime entusiasmo anche il coordinatore provinciale di Lecce, Paride Mazzotta, che Vitali aveva intenzione di sostituire: “Nelle scorse ore il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ha ufficializzato la nomina del nuovo Commissario regionale del Partito Onorevole Mauro D’Attis e del Vice Commissario vicario Senatore Dario Damiani. Ad entrambi i migliori auguri di buon lavoro a nome mio personale e di tutta la dirigenza del partito provinciale che rappresento. Siamo certi che i nuovi Commissari regionali di Forza Italia in Puglia sapranno garantire quella linfa al nostro Partito e accompagneranno la nuova fase di crescita di consensi ed entusiasmo alla quale i Coordinamenti provinciali stanno lavorando con impegno ormai da tempo”.

“Rivolgo i miei migliori auguri di buon lavoro all’on. Mauro D’Attis nominato commissario di Forza Italia e al suo vice l’on. Dario Damiani augurando a entrambi buon lavoro nell’interesse del Partito in un momento in cui siamo chiamati ad importanti sfide per il futuro – scrive in una nota Paolo Pagliaro, dirigente nazionale  di Forza Italia – Sono certo che avvertiranno la necessità di proseguire un percorso di fattivo e permanente dialogo con chi in questi anni ha lottato in ogni singola provincia per il Presidente Berlusconi e per il nostro partito. Colgo l’occasione per fare i miei ringraziamenti al senatore Luigi Vitali per il lavoro svolto e per un’eredità di cui si farà tesoro”.

“La sostituzione di Gino Vitali è buona notizia, si chiude l’epoca più buia di ForzaItalia in Puglia – afferma Aldo Aloisi – Buon lavoro e buona fortuna a Mauro D’Attis!

È tempo di mettere in moto le energie migliori della nostra regione, che si battono contro gentismo e pressappochismo a tutti i livelli.

Mauro D’Attis è cresciuto con la buona politica dei compianti Bruno e Mennitti e di Leone, Sardelli, Viceconte e (anche, più modestamente, mia).

Oggi la sfida è dura: riconquistare molti delusi e riavvicinare tanti abbandoni causati da gestione dissennata. Dura ma possibile!

Il mio augurio sincero è che possa essere coerente e leale e che riesca a valorizzare passione e merito. Ricostruire è un dovere!“.

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Calimera offre ospitalità al sindaco di Riace, indignazione della Lega: “C’è un procedimento penale”

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«Il Sindaco di Riace non è in esilio, ma sottoposto a misura cautelare nell’ambito di un procedimento penale nel quale risulta indagato. Chiedo al Sindaco di Calimera: manifesta stima e propone ospitalità a tutti coloro che sono sottoposti a misure cautelari o indagati per gravi reati? E’ così che il Sindaco rispetta il lavoro della magistratura e promuove la legalità?». Non usa mezzi termini il segretario regionale della Lega, Andrea Caroppo, nel commentare la notizia della manifestazione di ospitalità avanzata al Sindaco di Riace dal Sindaco di Calimera (LE), comune della Provincia di Lecce.
«Il procedimento che coinvolge Lucano è lo sviluppo, sul piano giudiziario, di accertamenti partiti quando al Ministero dell’Interno c’era il PD Minniti e sulla scorta anche di anomalie rilevate dall’Anci due anni fa. Lo scenario descritto dagli inquirenti rivela l’organizzazione di finti matrimoni al fine di procurare falsi titoli di soggiorno, innumerevoli condotte di falsi di pubblici ufficiali e la scelta arbitraria delle persone da inserire nel sistema dell’accoglienza. In altre parole il Sindaco di Calimera vuole ospitare Lucano per copiarlo nella pratica di far sposare anziani del paese con giovani migranti cui le Commissioni asilo non hanno riconosciuto il diritto alla protezione?
E’ questo il suo modello di integrazione? Cominci a cercarsi un buon avvocato allora. Nel frattempo – conclude Caroppo -, anziché queste pietose uscite di promozione dell’illegalità, si occupi anche dei problemi dei calimeresi».

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Sport Puglia ospite Primo Maragliulo e Flavio De Marco

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LECCE – Si avvicina la sfida contro il Palermo, tanto attesa da entrambe le tifoserie che sono gemellate. Ospite di Sport Puglia mister Primo Maragliulo, allenatore dell’under 17 dell’Us Lecce. Bruno Conte ed il direttore del format Flavio De Marco, affrontano tutti i temi prima di questa bella festa dello sport che si disputerà al Via del Mare domenica prossima alle ore 21.

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Ecotassa, sarà battaglia al Consiglio di Stato tra la Regione e i Comuni della provincia di Lecce

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LECCE – La Regione Puglia ha impugnato al Consiglio di Stato la sentenza del TAR di Lecce del febbraio scorso di annullamento dei provvedimenti regionali che avevano negato ai Comuni della provincia di Lecce la riduzione dell’ecotassa.

La vicenda risale al 2014 quando 76 comuni salentini, con in testa il Comune di Lecce, attraverso l’avvocato Luigi Quinto, si erano opposti alla decisione della Regione Puglia di fissare l’ecotassa ad € 25,82 per ogni tonnellata di rifiuto conferito in discarica, corrispondente al massimo previsto dalla legge.

Nel ricorso venivano censurati gli atti regionali per violazione della legge statale risalente al 1995, che ha istituito l’ecotassa. I Comuni rivendicavano la riduzione dell’80% del tributo prevista per l’ipotesi in cui è conferito in discarica solo lo scarto di uno dei trattamenti previsti dalla legge. Richiesta cui la Regione si era opposta, invocando la L.R. n. 38/2011, che prevede la premialità solo per il raggiungimento di elevate percentuali di raccolta differenziata, di fatto disapplicando la legge statale che invece valorizza il trattamento dei rifiuti prima dello smaltimento.

Nel giudizio al TAR l’avvocato Luigi Quinto, nell’interesse dei Comuni salentini, aveva dimostrato che il sistema impiantistico della provincia di Lecce, in funzione dal 2009, determina lo smaltimento in discarica di una percentuale contenuta nella misura del 30%, la più bassa della Puglia e tra le più basse del Paese, evidenziando come non si potesse dare rilievo esclusivamente al momento iniziale della raccolta, ma occorresse valorizzare anche la successiva fase di trattamento, poiché quello che conta è il quantitativo finale che viene conferito in discarica.

La tesi era stata condivisa dai Giudici del TAR di Lecce che con un’ordinanza del 2015 avevano rimesso alla Corte Costituzionale la valutazione sulla compatibilità con la disciplina statale della Legge Regionale pugliese n. 38/2011. E la Corte Costituzionale, ad aprile dello scorso anno, aveva dato ragione ai Comuni, dichiarando incostituzionale la Legge pugliese.

Nonostante il pronunciamento della Corte Costituzionale la Regione Puglia aveva però continuato a richiedere l’ecotassa maggiorata, non solo per il 2014, ma anche per le annualità successive, obbligando i Comuni a proporre altrettante impugnazioni.

Il TAR, con sentenza di febbraio scorso, ha annullato gli atti regionali, riconoscendo il diritto dei Comuni leccesi all’applicazione premiale del tributo, con un abbattimento dell’80%.

La Regione non si è però data per vinta ed ha proposto appello al Consiglio di Stato l’ultimo giorno utile, chiedendo la sospensione immediata della sentenza.

La quasi totalità dei Comuni leccesi, 93 su 97, ha dato mandato all’avvocato Luigi Quinto per resistere all’impugnativa della Regione.

L’udienza è fissata davanti alla Quinta Sezione per il prossimo giovedì 25 ottobre.

Sarà quindi il Consiglio di Stato a dire la parola fine sulla querelle giudiziaria che si trascina da quattro anni e che ha un valore economico di grande rilievo. Si tratta di cifre di enormi, che ad oggi superano i 10 milioni di euro e che, nell’ipotesi in cui il Consiglio di Stato dovesse confermare la sentenza del TAR, dovranno essere restituite dalla Regione ai Comuni, diminuendo la pressione fiscale a carico dei cittadini.

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San Sebastian vineria: Cuore di cane


Street food e locali non a norma, scattano le denunce e i sequestri

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GALLIPOLI (Lecce) – Controlli in materia igienico – sanitaria ed autorizzativa a Gallipoli: i carabinieri della locale compagnia insieme al personale specializzato dell’Asl, del nucleo antisofisticazione e sanità (nas) dei carabinieri di lecce, dei carabinieri forestali della locale stazione di gallipoli e del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di lecce (nipaaf) hanno effettuato controlli a tappeto in 9 locali situati sul lungomare Galileo Galilei.

Di tutti i titolari degli esercizi dediti alla somministrazione di bevande ed alimenti solo 3 sono risultati a norma, gli altri sei (già noti alle forze dell’ordine) sono stati denunciati a vario titolo, per i reati di occupazione abusiva di suolo demaniale senza la prescritta autorizzazione, violazione della normativa in materia di edilizia e cattivo stato di conservazione della carne.

Inoltre sono 4 i manufatti risultati abusivi perchè realizzati senza il permesso di costruire e, pertanto, sottoposti a sequestro penale; 3 gli esercizi che indebitamente invadevano il territorio demaniale; circa 15 i kilogrammi di carne sequestrati perché a temperatura superiore (anche di 15 gradi) rispetto ai +4 previsti dalla normativa.

Infine, i carabinieri hanno accertato due violazioni amministrative al codice della strada per occupazione abusiva di suolo comunale con sedie e tavolini e una per aver esercitato attività su posteggio avendo invece solo autorizzazione al commercio itinerante. Quindi, solo due esercizi,  all’esito del controllo, sono risultati completamente regolari.

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Cade, sbatte il mento e durante l’operazione ago finisce in un occhio, vista indebolita per una bimba

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di Francesco Oliva

NOCIGLIA-SCORRANO (Lecce) – Operata dopo una caduta al mento rimane ferita ad un occhio per un presunto errore del medico durante l’intervento. E, a distanza di giorni, la sfortunata bambina deve sottoporsi ad un’altra delicata operazione per l’applicazione di un cristallino e di una lente artificiali all’occhio danneggiato. Per questo presunto caso di malasanità sul banco degli imputati è finito un medico: F.Z., 55 ani, di Spongano, in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano.Ruisponde di lesioni personali colpose gravi. Il processo è in corso davanti al giudice monocratico Bianca Maria Todaro sulla scorta delle indagini condotte dal pubblico ministero Carmen Ruggiero irrobustite dagli esiti di una consulenza dello specialista Sergio De Pascalis che ha evidenziato presunte responsabilità a carico del camice bianco.

Il processo dovrà stabilire la fondatezza della denuncia sporta dai genitori della piccola, assistiti dall’avvocato Arcangelo Corvaglia, in cui è stato ricostruito il caso. La vicenda si sviluppa tra Nociglia, paese di residenza della bimba (all’epoca) di 6 anni e Scorrano dove il 23 luglio del 2014 la piccola viene accompagnata dai genitori dopo una caduta accidentale in casa. Stando a quanto denunciato, il medico di turno accerta la necessità di applicare tre punti di sutura sotto il mento. A fine intervento durato un paio d’ore, in cui è presente la madre, la bambina inizia a urlare e a piangere lamentando un forte dolore all’occhio destro e di non riuscire a tenerlo aperto.

Il dottore si giustifica sostenendo che per completare l’operazione di chiusura della ferita il filo da sutura avrebbe sfiorato l’occhio procurando alla piccola una leggera irritazione. La bimba, però, vede sfocato e nonostante la richiesta di una visita oculistica sarebbe stata dimessa e tranquillizzata. Due giorni dopo, per il persistere del dolore, la madre avrebbe anche avuto un incontro con il primario in cui le sarebbe stato detto che la figlia aveva una congiuntivite. Nel contempo invita la donna a sottoporre la piccola ad una visita presso il reparto di oftalmologia del “Vito Fazzi” dove dopo un controllo i medici avrebbero consigliato il ricovero “perchè il trauma era abbastanza grave”. Con un’ulteriore visita sarebbe stata rilevata una “piccola ferita corneale periferica non perforante”.

Il quadro clinico, però, non sarebbe migliorato. L’occhio è sempre molto rosso e la bambina continua a lamentarsi. Per paura che la figlia possa perdere la vista i genitori si rivolgono ad un oculista di fiducia. Il consulto pone la coppia davanti a un bivio: la bambina deve essere ricoverata con urgenza per essere sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. Questo perchè l’occhio ha subito un grave trauma. A quel punto, i genitori rompono gli indugi. Non perdono altro tempo e decidono di ricoverare la figlia presso il Policlinico di Bari. Qui i medici sottopongono la minore ad una tomografia computerizzata del capo e dell’esame obiettivo dove la diagnosi finale risulta completamente differente al referto dei medici di Lecce: “ferita perforante corneale, iridoma, cataratta”. Il tutto dichiaratamente critico. La piccola finisce nuovamente sotto i ferri per l’aspirazione di una cataratta e contemporaneamente all’interno dell’occhio destro le viene applicato un cristallino ed una lente artificiali.

Per quella peripezia, a dire dei genitori della piccola, ci sarebbe stato un colpevole. Hanno così sporto denuncia dando il via alle indagini poi sfociate in un decreto di citazione diretta a giudizio a firma del pubblico ministero Carmen Ruggiero. Secondo quanto contestato “per negligenza, imperizia e imprudenza penetrando con l’ago l’occhio destro il medico le cagionava una ferita corneale dell’occhio destro, iridotomia e cataratta traumatica aperta da cui è derivata la perdita dell’accomodazione con conseguente indebolimento permanente della vista”. Da tempo il processo è stato incardinato davanti a un giudice. Nel corso dell’istruttoria sono stati sentiti la madre della bimba, la responsabile del pronto soccorso del Policlinico di Bari, il professore che l’ha operata oltre all’oculista di famiglia. Nella prossima udienza, fissata per il 26 ottobre, sarà raccolta la deposizione del consulente della Procura, Sergio De Pascalis. L’imputato è difeso dall’avvocato Francesco Galluccio Mezio.

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Circolo Tennis Maglie, esordio di Gerasimov contro il CT Palermo

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MAGLIE (Lecce) – Archiviata con qualche rammarico la sfortunata trasferta pariolina, il CT Maglie si appresta ad ospitare il forte CT Palermo nella seconda giornata del campionato di serie A1, che si terrà domenica 21 ottobre, con inizio alle ore 10,

I palermitani sono una squadra temibile perché progettata per raggiungere i playoff con in organico elementi come Salvatore Caruso (1.11 e 167 nel ranking ATP), Omar Giacalone (2.1 e tra i top 500 ATP), e Claudio Fortuna (2.2 e 568 ATP).

Per la squadra magliese è la prima partita casalinga e per fronteggiare il Palermo sarà impiegato il forte tennista bielorusso Egor Gerasimov (1.7 e 217 nel ranking ATP), nuovo tesserato per il CT Maglie.

Gerasimov, nato a Minsk nel 1992, è componente della nazionale di coppa Davis della Bielorussia e, prima dell’appuntamento di questa domenica, in questi giorni è impegnato nell’importante torneo ATP “Kremlin Cup” di Mosca.

L’impiego di Gerasimov in squadra sarà alternato a quello degli altri due stranieri, il francese Yannick Jankovits (2.1 e 306 ATP) e il tedesco Peter Heinrich Torebko (2.1 e 364 ATP).

Per il direttore sportivo del CT Maglie, Antonio Baglivo: “Sicuramente domenica affronteremo una squadra forte e ben attrezzata per raggiungere i playoff e speriamo di ottenere un risultato positivo che ci possa permettere di affrontare la successiva partita, sempre casalinga, contro lo Sporting Sassuolo con un certo ottimismo, considerato che l’umore della squadra non è dei migliori per via dei tanti contrattempi avuti domenica a Roma con il TC Parioli, dove ben tre risultati potevano avere tranquillamente un esito diverso e, quindi, cambiare a nostro favore il risultato finale”.

Nel circolo magliese fervono i preparativi per ospitare il numeroso pubblico di appassionati provenienti da tutta la provincia che avranno l’occasione di assistere a incontri con giocatori di livello internazionale. Molti di questi appassionati hanno sottoscritto un abbonamento, per tutte le partite del campionato di A1 2018 che si disputeranno a Maglie, in modo da seguire tutti gli incontri risparmiando sul prezzo del singolo biglietto. Quest’anno la novità dell’ingresso gratuito per le ragazze e i ragazzi di età non superiore ai 14 anni, purché accompagnati da un adulto, e per tutte le scuole tennis pugliesi accompagnate da un tecnico.

Gli incontri inizieranno alle ore 9 e, in caso di avverse condizioni meteo, si svolgeranno all’interno dei campi coperti del circolo.

 

 

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Nuovo Teatro Verdi: disponibili i biglietti per tutti gli spettacoli

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BRINDISI – È tempo di biglietti al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. Da lunedì 22 ottobre, infatti, sarà possibile acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli che formano il cartellone 2018-19 della sala brindisina. Alla campagna abbonamenti, con il tesseramento all’intera stagione (formula «Pensieri e Parole») o a una parte della programmazione (cioè i sei spettacoli dei format «Emozioni» e «Futura»), si aggiunge la biglietteria. Dunque, via libera ai biglietti, anche singoli, dal primo all’ultimo appuntamento della stagione. Disponibili anche i ticket per il primo titolo fuori programma, «Il Piccolo Principe», fissato per mercoledì 26 dicembre (ore 18.30). Per info www.nuovoteatroverdi.com.

I prezzi. Per gli spettacoli «La musica fa crescere i pomodori», «L’abito nuovo», «Le bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001», «Sento la terra girare», «La notte poco prima delle foreste», «Pensaci, Giacomino», «Parenti serpenti», «Don Chisciotte», «Tutto il mondo è un palcoscenico», «L’importanza di chiamarsi Ernesto» e «Lucio incontra Lucio»: 25 euro (primo settore), 22 (secondo settore), 18 (galleria). Ridotti: 22 euro (primo settore), 20 (secondo settore), 16 (galleria). Per gli studenti fino a 25 anni 10 euro (tutti i settori), per i ragazzi fino a 12 anni e i gruppi di minimo 15 studenti 6 euro (tutti i settori).

Per gli spettacoli «Aggiungi un posto a tavola» e «Leonardo» i prezzi sono i seguenti: 35 euro (primo settore), 32 (secondo settore), 27 (galleria). Ridotti: 32 euro (primo settore), 27 (secondo settore), 23 (galleria). Per gli studenti fino a 25 anni 15 euro (tutti i settori), per i ragazzi fino a 12 anni e i gruppi di minimo 15 studenti 10 euro (tutti i settori).

Le categorie di riduzione si riferiscono a ragazzi under 25, adulti over 65, dipendenti di enti ed aziende convenzionate, gruppi organizzati di minimo 15 persone appartenenti ad associazioni in genere.

Per il mese di ottobre il botteghino del teatro è aperto al pubblico dal lunedì al venerdìdalle ore 11.00 alle 13 e dalle ore 18.30 alle 20.30. Info 0831 562554. I biglietti saranno disponibili anche online sul circuito vivaticket.it.

Beniamini del pubblico, maestri della scena, testi classici, commedie e nuovi linguaggi sono i protagonisti di un ricco cartellone che si compone di tredici spettacoli da novembre a marzo, una stagione vivace, articolata e multidisciplinare, diretta a tutte le fasce e le generazioni di pubblico.

Si comincia il 5 novembre con una prima assoluta nazionale. A Brindisi arriva per la prima volta Peppe Vessicchio, il maestro dall’inconfondibile barba folta e canuta, con il concerto «La musica fa crescere i pomodori». L’ensemble «I solisti del sesto armonico» eseguirà musiche di vari generi e autori, da Vivaldi ai «Weather Report» passando per Morricone, Modugno, oltre ai brani di Sanremo che hanno segnato i punti nodali della esperienza festivaliera di Vessicchio.

Il 23 novembre va in scena «L’abito nuovo», la novella di Pirandello che Eduardo De Filippo volle adattare per il teatro anche se, purtroppo, Pirandello morì durante la stesura definitiva del testo e non ebbe modo di assistere alla sua messa in scena. Il testo amaro riprende tutti i temi cari a Pirandello, come la difesa della propria identità contro la “maschera” che gli altri ci affibbiano, l’attaccamento alla “roba” e il valore della dignità.

Si arriva al 4 dicembre con l’ultimo spettacolo in cartellone per l’anno solare: sul palco del Verdi «Le Bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001», un racconto in musica e danza della storia del nostro paese dall’inizio della seconda guerra mondiale al crollo delle torri gemelle. Un viaggio senza parole, affidato alla musica e agli attori, alla forza comunicativa delle azioni, dei gesti e dei suoni. Uno spettacolo elegante, poetico, divertente.

«Il Piccolo Principe» è il primo titolo fuori cartellone. In programma il 26 dicembre (ore 18.30), la straordinaria storia scritta da Antoine de Saint-Exupéry saprà regalare al pubblico di Brindisi meraviglia e affrontare temi come l’amicizia e il valore delle piccole cose quotidiane. In scena la compagnia del regista, interprete e musicista Salvatore della Villa.

Il nuovo anno si apre all’insegna della simpatia travolgente di Teresa Mannino. Il 17 gennaio va in scena «Sento la terra girare», uno spettacolo nel quale, con lo stile inconfondibile che la contraddistingue, l’attrice comica siciliana affronta il tema del cambiamento dell’ecosistema.

Da un monologo all’altro. Il 22 gennaio, questa volta è un ritorno, al Verdi approda Francesco Favino con «La notte poco prima delle foreste», un testo che è un grido di disperazione, un respiro d’amore, una poesia affilata di solitudine affidata alla fragilità di un uomo qualunque.

Il 30 e 31 gennaio il palcoscenico del politeama brindisino si accende di luci e di colori grazie a una delle pietre miliari della commedia musicale italiana: «Aggiungi un posto a tavola»Gianluca Guidi, a nove anni di distanza, riprende in mano lo spettacolo, capolavoro firmato da Garinei e Giovannini con Iaia Fiastri e le musiche di Armando Trovajoli.

I paradossi pirandelliani tornano il 6 febbraio con «Pensaci, Giacomino», interprete principale Leo Gullotta. Lo spettacolo, scritto nel 1917 dal premio Nobel agrigentino, affronta temi di grande attualità come la condizione della donna, il rapporto dello Stato nei confronti dei dipendenti pubblici, nella fattispecie degli insegnanti, le maldicenze del prossimo, il perbenismo dei benpensanti.

Il 15 febbraio è protagonista Lello Arena in «Parenti serpenti», un titolo che molti ricordano grazie al successo del film di Mario Monicelli. Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti, pieno di ricordi e di regali da scambiare, in un rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari.

Il 21 febbraio Alessio Boni è «Don Chisciotte», il mitico cavaliere dell’impossibile scelto dall’attore orobico per affrontare il tema della follia e della sua funzione indispensabile per spostare il mondo. Nel ruolo di Sancho Panza Serra Yilmaz, icona di vari film di Ferzan Ozpetek.

Il critico d’arte Vittorio Sgarbi svela l’enigma «Leonardo»: ingegnere, pittore, scienziato, gigante del nostro Rinascimento. Lo spettacolo, in programma il 27 febbraio in sostituzione di «Hairspray – Grasso è bello», è una miscela esplosiva di suono e immagine, con linguaggi e immaginari rielaborati in performance e installazioni.

Il comico d’autore torna il 5 marzo con una coppia d’eccezione: Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, gli ex Toti e Tata, presentano «Tutto il mondo è un palcoscenico», un saggio di comicità che riprende Shakespeare in «Come vi piace», a sottolineare che la vita di ognuno di noi è una sequenza di scene e controscene.

Il 12 marzo si torna alla prosa classica con «L’importanza di chiamarsi Ernesto» di Oscar Wilde, impietoso ritratto dell’alta società vittoriana, legata all’aspetto e alla forma e poco alla sostanza. Un impietoso ritratto dell’alta società vittoriana, legata all’aspetto e alla forma e poco alla sostanza.

Il sipario si chiude il 20 marzo con il pop scanzonato di Lucio Dalla e le ballate poetiche di Lucio Battisti. Diretto e interpretato da Sebastiano Somma, accompagnato da un ensemble vocale e uno jazz, «Lucio incontra Lucio» immagina un incontro immaginario tra i due artisti con i successi che hanno segnato un’epoca.

 

 

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Scippata per strada: è caccia ad un malvivente fuggito su uno scooter

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LECCE – Scippo nel pomeriggio all’altezza di via Lodi ai danni di una signora. Il borseggio si è consumato nelle immediate vicinanze di un supermercato. Ad agire un malvivente solitario a bordo di uno scooterone di colore nero. L’azione è stata tanto fulminea quanto decisa. Il malvivente ha sottratto la borsetta alla donna che, fortunatamente, non è rimasta ferita.

La signora, appena si è ripresa, ha raggiunto il comando provinciale dei carabinieri per sporgere denuncia. Il bottino sottratto è in corso di quantificazione. Al vaglio dei militari oltre alla testimonianza della vittima anche eventuali filmati di telecamere posizionate in zona.

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Operazione “Palude”: gip concede i domiciliari ad un fratello e tiene in carcere l’altro

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F.Oli.

PORTO CESAREO (Lecce) – Si dividono i destini giudiziari di due dei tre fratelli di Porto Cesareo accusati di aver adibito a parcheggio una vasta area demaniale e di aver costretto i titolari dei vicini lidi a liberare la zona per svolgere liberamente la propria attività. Il gip Simona Panzera ha infatti rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato Giuseppe Bonsegna per il 50enne Alfredo Emiliano che rimane in carcere e ha disposto la sostituzione della misura detentiva con i domiciliari per Luigi, di 49 anni, difeso dall’avvocato Giancarlo Vaglio. Una differente valutazione nonostante permangano gravi ed univoci elementi di colpevolezza a carico degli indagati ed ulteriormente arricchiti dalle più recenti indagini all’esito degli interrogatori di garanzia.

In particolare fermo restando la piattaforma indiziaria cristallizzata il nuovo ascolto delle vittime ha permesso di definire meglio il ruolo degli indagati inquadrando più nitidamente l’ambito temporale. Luigi Emiliano, pur continuando ad assumere atteggiamenti di intimidazione ai danni delle vittime ed a manifestare la propria solidarietà agli interessi dei consanguinei, avrebbe notevolmente ridimensionato il proprio coinvolgimento nelle questioni familiari ed al contempo la carica aggressiva. Per il gip l’indagato si asterrà dal compiere atti ritorsivi o intimidatori ai danni delle vittime per vendicare i consanguinei o compulsare le vittime ad una ritrattazione.

Differente la posizione del fratello, Alfredo. In tale prospettiva, anche per le convergenti dichiarazioni rese dalle vittime, sulla sui credibilità non sono emersi fondati motivi di dubbio, è stato definitivamente chiarito il protrarsi ininterrotto di gravi condotte intimidatorie compiute dall’uomo. In particolare è emerso che nel 2016 avrebbe preso parte attiva ad un’azione minatoria. A fronte di simili concordanti dichiarazioni per il gip resta superata la versione difensiva fondata su un preteso allontanamento dal nucleo familiare risalente nel tempo con conseguente abbandono di comportamenti moleste. Alfredo Emiliano, sempre secondo il gip, avrebbe proseguito a supportare i familiari nel progetto di sopraffazione delle vittime continuando a manifestare una natura violenta e priva di freni inibitori tale da far seriamente temere per l’incolumità delle vittime.

La partita rimane comunque aperta. E si trasferirà il 26 ottobre davanti al Tribunale del Riesame quando verrà discusso il ricorso non solo di Alfredo ma anche dell’altro fratello Mario e del padre Cosimo, sempre detenuti. Intanto l’indagine, ribattezzata “Palude”, potrebbe ampliarsi. Nelle scorse ore gli investigatori e gli inquirenti (le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Campi Salentina e coordinate dal sostituto procuratore Luigi Mastroniani) hanno effettuato un sopralluogo nell’area parcheggio.

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Presunti favoritismi in un concorso pubblico: condannati in due, assolti ex sindaco e gli altri imputati

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F.Oli.

SANARICA (Lecce) – Si chiude con due condanne il processo a carico degli esponenti dell’amministrazione e funzionari comunali di Sanarica finiti sul banco degli imputati per le presunte irregolarità in un concorso pubblico per istruttore amministrativo. I giudici della seconda sezione collegiale (Presidente Pasquale Sansonetti) hanno condannato ad 1 anno e 6 mesi di reclusione Marco Rizzo, 51 anni, di Lecce, in qualità di segretario del Comune di Sanarica e Presidente della Commissione esaminatrice (a fronte di una richiesta di 2 anni e 6 mesi); e ad 1 anno di reclusione (così come richiesto dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone a conclusione della sua requisitoria) per Maria Grazia Accoto, 49, di Minervino, altro componente “esperto della materia”. I due imputati, che potranno beneficiare della sospensione della pena e della non menzione, sono stati condannati al risarcimento del danno in favore delle parti civili liquidati in via equitativa in 30mila euro per la candidata penalizzata (assistita dall’avvocato Giuseppe Pellegrino) e in 10mila euro per il Comune di Sanarica (rappresentato in aula dall’avvocato Salvatore Corrado).

Verdetto assolutorio per tutti gli altri imputati, con formule differenti, per Vittorio Aprile, 67, di Maglie, nella qualità di sindaco, (1 anno e 6 mesi), difeso dall’avvocato Luigi CorvagliaCosimo Maggiulli, 72, di Sanarica, (1 anno e 6 mesi), difeso dall’avvocato Michelangelo GorgoniRiccardo Pasquale Nuzzachi, 38, di Sanarica, (1 anno e 6 mesi), difeso dall’avvocato Arcangelo CorvagliaFrancesco Miggiano, 67, di Otranto, altro Presidente della Commissione esaminatrice, (1 anno), difeso dall’avvocato Ester Nemola; Emilio Miggiano, 67, di Sanarica, (1 anno); Luigi Stefano, 51, di Uggiano La Chiesa, (1 anno), difeso dall’avvocato Alberto CorvagliaAlessandra Tafuro, 42 anni, di Trepuzzi, (9 mesi) e Michele Tetro, 47, di Bari, componenti della Commissione, (9 mesi). Gli imputati rispondevano, a vario titolo, di abuso d’ufficio e falso ideologico.

In attesa del deposito delle motivazioni attese nei prossimi tre mesi, si può ritenere che i giudici abbiano accolto le argomentazioni del collegio difensivo completato che ha cercato di smontare l’impostazione accusatoria evidenziando come non sia stata commessa alcuna violazione di legge nè vantaggi al dipendente; relativamente all’ipotesi di falso, si sarebbe trattato di valutazioni e interpretazioni legittime come accade in qualsiasi settore deputato ad adottare decisioni o provvedimenti che, nella logica delle cose, può soddisfare qualcuno a scapito di altri.

Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, aveva ipotizzato una sorta di corsia privilegiata per un candidato in un concorso indetto dal Comune grazie ad una parentela pesante con alcuni imputati eccellenti. E i presunti favoritismi avrebbero dato la stura ad una battaglia a colpi di carte bollate poi sfociata in un’inchiesta penale. L’incarico faceva riferimento sulla copertura a tempo indeterminato di un posto part-time di istruttore amministrativo. Gli inquirenti si erano soffermati sulla prima prova scritta sostenuta dai candidati conclusa con l’assunzione di un aspirante nonostante l’elaborato di una seconda candidata fosse maggiormente ricco di contenuti. Un orientamento che avrebbe poi trovato una sponda in una specifica sentenza del Tar.

Una condotta illegale sarebbe stata assunta nella valutazione della seconda prova quando la Commissione esaminatrice avrebbe falsamente attestato che l’esame del candidato “favorito” si dovesse ritenere sufficiente. Una corsia privilegiata per l’aspirante che avrebbe usufruito della stretta amicizia con alcuni imputati. In questa cornice investigativa viene collocata la posizione dell’allora primo cittadino.

Secondo quanto discusso nel processo, l’allora fascia tricolore avrebbe assicurato la l’assunzione e la permanenza del candidato all’interno dell’Amministrazione Comunale di Sanarica con funzioni di istruttore amministrativo a tempo indeterminato nonostante la sentenza del Tar e una espressa e motivata diffida da parte del legale del concorrente estromesso. tutte accuse smontate dopo un lungo e articolato processo. Il collegio difensivo era completato dagli avvocati Ladislao Massari, Fiorenza Luchena, Amilcare Tana, Paolo Rizzo e Alessandro Stomeo.

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Maltrattata, offesa e costretta a non uscire da casa: in manette fidanzato violento

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F.Oli.

LECCE – Ripetuti maltrattamenti, angherie, soprusi e sevizie nei confronti della compagna. Una triste storia di violenze si è consumata in un contesto di forte degrado sociale e morale. La vicenda arriva da Lecce anche se l’arresto è stato eseguito a Roma dove è stato bloccato e ammanettato il 23enne A.M. Nelle scorse ore i carabinieri gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere così come disposto dal gip Simona Panzera. A.M., difeso dall’avvocato Cosimo Rampino, sarà sentito per rogatoria dal gip del Tribunale di Roma nell’interrogatorio di garanzia nel carcere di Regina Coeli.

A dare avvio alle indagini è stata la denuncia della compagna ormai esasperata dal clima di intimidazione e di terrore che il fidanzato aveva instaurato in casa. Fino a giugno quando i due hanno condiviso lo stesso tetto. Una convivenza costellata da minacce e abusi. Frasi offensive del tipo: “Dove ti trovo ti ammazzo di botte”; “Mo vengo con il camion e ti metto sotto”; “Ritorna a casa presto sennò ti uccido”. In alcune circostanze il fidanzato molesto avrebbe impedito alla compagna di uscire dall’abitazione per incontrare la madre; l’avrebbe colpita in più occasioni con calci e pugni, con un bastone e, in un’occasione, persino con l’impugnatura di un pugnale.

Secondo le indagini, in svariate giornate, la compagna sarebbe stata scaraventata per terra, strattonata per i capelli, ferita con una bottiglia di birra tanto da riportare ematomi ad un occhio e, da ultimo, la frattura del naso. L’escalation di violenze culminata con il ricovero in ospedale ha poi convinto la giovane a sporgere denuncia dando il via alle indagini in cui sono confluite anche le dichiarazioni della madre.

E proprio per tutelare la vittima considerata l’indole violenta di A.M. incapace di qualsiasi forma di di autocontrollo e assolutamente privo di freni inibitori per il gip Panzera l’unica misura cautelare è stata valutata solo quella in carcere.

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“Arrembaggi – l’estremo tentativo di capirci qualcosa”, Elio Ria presenta la sua nuova raccolta di poesie

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TUGLIE/MAGLIE (Lecce) – Arrembaggi è la nuova raccolta di poesie del poeta e saggista salentino Elio Ria, un estremo tentativo di capire qualcosa della nostra società, del nostro modo di essere. Un libro pubblicato da Edit Santoro in cui Elio Ria dissacra il paradiso e invoca l’inferno, immola parole, innalza altari, distrugge e costruisce cattedrali di parole…disintegra la realtà, mostra le debolezze della società, si immischia nelle cose che non lo riguardano per rilevare indifferenze sociali e individuali, ma non è il poeta-scrittore salvifico che tenta di redimere il mondo, dà qualche indicazione di una traccia che possa sorvegliare il futuro di tutti.

Elio Ria intende adoperarsi per una filosofia della libertà e della responsabilità del singolo individuo nella costruzione dei valori propri in rapporto con quelli degli altri. Il libro (il suo pensiero) porta all’estrema riflessione di conoscere se stessi e far prendere coscienza di ciò che si è in una caduta esistenziale per giungere infine all’attribuzione di responsabilità totale di ogni essere. Un’apertura anche poetica sull’infinito, sull’universo, sulla luna, sul sole, sulle stagioni, sulle tradizione, sull’uomo per non perdersi in un eterno precipitare.

La prima presentazione di “Arrembaggi. L’estremo tentativo di capirci qualcosa” è organizzata venerdì 26 ottobre presso la Biblioteca Comunale di Tuglie, mentre giovedì 8 novembre sarà il Liceo Scientifico L. da Vinci di Maglie a ospitare un nuovo appuntamento con l’autore, e lunedì 23 novembre la Fondazione Verri di Lecce.

Elio Ria è poeta e saggista, studioso di letteratura francese e poesia contemporanea. Nella sua attività ha sempre privilegiato il rapporto con il Salento; difatti sono tante le pubblicazioni in cui il Salento è messo a nudo sotto la lente dell’Autore, si ricordano tra le altre: Nostro ulivo quotidiano e Il dire ulteriore. Immagini e parole, entrambe curate e pubblicate da Fondazione di Terra d’Otranto, nelle quali esprime anche la doglianza di un popolo che non sa preservare il proprio ambiente dall’inquinamento.

Il lavoro di Elio Ria  non si limita ai versi ma li rende allaccio, ponte, nodi di una mappa della realtà, mentale e fisica, in cui vive. Schivo e appartato, contrario ad ogni forma di protagonismo, diffidente nei confronti di una cultura priva di contenuti e in linea con le mode. Vive nella semplicità, e della semplicità si avvale per nutrire i suoi versi e pensieri. Allesandra Peluso su Corriere salentino ha scritto: Nella poesia di Ria c’è dell’ironia, del beffeggio o dileggio, ma è presente una presa di coscienza e di riflessione nei confronti di una società in forte sconvolgimento.

Elio Ria collabora con: Fondazione di Terra d’OtrantoSitosophiaLe quattro del mattinoTerra d’ulivi edizioni, Versante Ripido, Letteratour. Già redattore della rivista L’altraFaccia, è direttore della collana saggistica Asterischi (Terra d’ulivi edizioni).

 

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Volley, arriva il Marcianise per l’esordio casalingo della Leo Shoes Casarano

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CASARANO (Lecce) – Dopo il brillante avvio di stagione coinciso con il successo esterno sul parquet del Pozzuoli, per la Leo Shoes Casarano è tempo di affrontare il primo match davanti al pubblico amico: la seconda giornata di campionato riserva a Laterza e compagni la sfida interna con la formazione casertana del Marcianise.

Un duro banco di prova per i ragazzi di Mister Monaco che sono chiamati ad ospitare al Palazzetto di Via Olanda una delle squadre maggiormente attrezzate del girone: durante il volley-mercato estivo alla corte di Mister Calabrese sono arrivati atleti di spessore e navigati che hanno fatto rientrare di diritto il Marcianise tra le pretendenti alle posizioni di vertice. La diagonale della formazione campana è composta da Menna (palleggiatore) e Di Florio (opposto), gli schiacciatori sono Flaminio e Montò, al centro la coppia Saccone – Pecoraro, libero Capasso.

La gara inaugurale non ha sorriso a Di Florio e compagni che, di fronte al pubblico di casa, hanno subito lo stop infertogli dalla Libellula Tricase che si è imposta per 3-0: nonostante il parziale netto, i ragazzi di Mister Calabrese hanno tanto da recriminare in quanto nei primi due set hanno gettato alle ortiche un cospicuo vantaggio.

Arriverà, dunque, in Salento un avversario con il dente avvelenato e voglioso di riscattare un inizio non posiitivo; dall’altra parte della rete ci sarà una Leo Shoes Casarano che è intenzionata a bagnare l’esordio casalingo con un risultato positivo e non vorrà certamente deludere le aspettative dei tanti tifosi pronti a incitarla nella prima uscita ufficiale nella tana rosso-azzurra.

L’appuntamento è per Domenica alle ore 18.00 presso il Palazzetto dello sport di Via Olanda.

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Valentina Fragassi confermata segretaria generale della Cgil Lecce

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LECCE – Valentina Fragassi è stata confermata alla guida della Cgil di Lecce. L’assemblea generale l’ha votata oggi al termine del XVIII Congresso Provinciale del sindacato, celebrato ieri e oggi con lo slogan «Il Lavoro è… Lottare insieme. Nessuno escluso». Eletta anche la Segreteria Confederale: sono stati infatti confermati Salvatore Labriola Simone Longo.

Leccese, classe ’76, ricopre l’incarico di Segretaria Generale della Camera del Lavoro Territoriale il 4 luglio 2016, un anno dopo essere entrata nella Segreteria Confederale. Per 8 anni, dal 2007 al 2015, è stata Segretaria Generale della Filcams Cgil Lecce, la categoria sindacale che tutela i lavoratori del commercio, del turismo, e dei servizi. Quando viene eletta nel 2007, a 31 anni, era uno dei quadri dirigenti più giovani della categoria. È entrata nell’organizzazione sindacale nel 1999.

Il Congresso si è pronunciato a favore del Documento intitolato «Il Lavoro è…», di cui è prima firmataria la Segretaria Generale della Cgil Susanna Camusso, che ha ottenuto il 99,47 per cento dei voti durante il percorso congressuale provinciale (301 assemblee hanno visto la partecipazione di circa 22mila iscritte e iscritti). «Il lavoro, unico strumento per la piena realizzazione dei diritti di cittadinanza garantiti dalla Costituzione, e la persona nella sua interezza devono tornare al centro delle politiche dell’Unione Europea, del Governo nazionale e di tutte le istituzioni a qualsiasi livello», ha detto la Segretaria Generale.

«Avvieremo sul territorio due importanti vertenze, su salute e trasporti. Entrambi temi trasversali ad ogni settore economico e sociale. Occorre puntare ad un servizio sanitario pubblico di qualità, preservandolo dalla tendenza alla privatizzazione e calibrandolo sulle esigenze della popolazione, attraverso investimenti mirati in particolare ai servizi territoriali e all’Assistenza domiciliare integrata, rilanciando la contrattazione sociale. Sul piano dei trasporti, la politica ad ogni livello deve tornare ad investire sul territorio ingenti risorse economiche, tecniche e umane per accorciare i tempi di collegamento per cittadini, turisti, lavoratori e imprese. A tal proposito occorre un piano straordinario per realizzare opere pubbliche fondamentali per il territorio: Statale 275, Raccordo ferroviario tra la stazione e l’aeroporto di Brindisi, Bradanico-Salentina, scalo-merci di Surbo».

Temi sui quali è tornato anche il Segretario Generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, nelle sue conclusioni: «Il 12 dicembreorganizzeremo una grande manifestazione pubblica sulla sanità, a 40 anni dall’emanazione della legge sulla sanità pubblica. Questo è un territorio che vive la militanza, un territorio vivace, che fa funzionare le Camere del Lavoro. Il senso di appartenenza non deve venire meno, perché uniti si vince. Il sindacato oggi ha senso se riunifica le tante solitudini sui quali la politica continua a speculare, dividendo la comunità. In un momento così delicato, è la Cgil che può cambiare paradigma politico, arginando la deriva populista, xenofoba, fascista del paese. Dobbiamo essere consapevoli del ruolo che rivestiamo. Sarà il documento ‘Il lavoro è…’ a guidare la Cgil del futuro».

 

 

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Banditi armati nella sede del corriere espresso, in fuga su auto rubata con oltre 24mila euro

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LECCE – Irrompono nella sede del corriere espresso e, brandendo due kalashnikov ed una pistola, costringono i dipendenti a farsi aprire la cassaforte per impossessarsi di due bussolotti contenenti ben 24mila e 500 euro in contanti, guadagno della giornata.

L’assalto armato – l’ennesimo verificatosi in provincia di Lecce nelle ultime settimane – si è verificato attorno alle 20 ai danni della sede del corriere Gls, situato all’inizio di viale Grecia, nella zona industriale del capoluogo salentino.

Tre i malviventi che sono entrati in azione, tutti col volto coperto, mentre un quarto li ha attesi all’esterno, a bordo di un’auto, probabilmente un’Alfa Romeo Giulietta, pronto per la fuga.

Stando alle prime informazioni, il bottino racimolato dai malviventi è notevole, ammontante – come detto – ad oltre ventimila euro.

Sul posto, per le indagini, sono intervenuti gli agenti di polizia ed i carabinieri, che hanno subito avviato le ricerche della banda di rapinatori, diramando a tutte le auto in zona la descrizione del veicolo utilizzato dai balordi per fuggire, probabilmente provento di furto.

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