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Anziana rapinata in casa: malviventi identificati dopo una rapida indagine

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di F.Oli.

RACALE (Lecce) – Probabilmente conoscevano le abitudini della vittima. Sapevano che viveva da sola dopo la morte del marito, per anni, giudice di pace presso il Tribunale di Gallipoli. Probabilmente sapevano anche di trovare, a quell’ora, la donna coricata sul divano del salone che l’anziana utilizzava come letto dopo il decesso del consorte. Tutte le precauzioni utilizzate, però, non sono servite ai due malviventi di mettere a segno la rapina senza essere identificati. Sono stati bloccati dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Casarano dopo un’indagine estremamente veloce. Nei guai sono finiti G.M., di 37 anni e M.G., di 28, entrambi residenti a Racale, paese di residenza della stessa vittima.

La rapina si è consumata poco dopo le 2 della notte tra sabato e domenica. I malviventi, con i volti travisati da passamontagna, hanno sfondato il vetro della finestra del cucinino dell’abitazione di vico Immacolata, nel centro del paese. Una volta all’interno hanno sorpreso l’anziana padrona sul divano. E’ stata invitata a rimanere tranquilla. “Non le facciamo nulla” avrebbero affermato rassicurando l’anziana 71enne. I banditi hanno portato via due televisori a cristalli liquidi del valore di circa 400 euro. Arraffate le tv i rapinatori sono scappati a bordo di un’auto di colore scura.

L’anziana ha immediatamente richiesto l’intervento dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Casarano. I militari sono arrivati dopo pochi minuti. L’anziana era rimasta lievemente ferita per le schegge rimbalzate dal vetro della finestra. Per la proprietaria non si è reso necessario l’intervento dei sanitari. I carabinieri hanno provveduto a sequestrare un caricatore di munizioni per pistola tipo soft air perso da uno dei malviventi. Le indagini sono state avviate in breve. L’abitazione risultava provvista di telecamere di videosorveglianza. I filmati sono stati acquisiti e visionati. E nonostante non sia stato possibile risalire al numero di targa e al modello dell’auto i carabinieri, con un’indagine tradizionale, hanno acquisito elementi tali per identificare i due banditi che sono stati denunciati a piede libero.

Gli accertamenti proseguono per verificare se i malviventi avessero un terzo complice. I televisori sono stati ritrovati e restituiti all’anziana signora.

 

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Oro Blu del Salento: il Progetto Minore tra i banchi di scuola per insegnare il rispetto per l’acqua della falda

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LECCE – Il Progetto Minore tra i banchi di scuola per insegnare alle nuove generazioni il rispetto per l’acqua della falda salentina. Come pubblicizzato lo scorso 11 ottobre alla giornata di presentazione del catalogo regionale dei corsi di Promozione alla Salute, c’è tempo fino al 25 ottobre per i dirigenti scolastici di Lecce e Provincia per aderire all’iniziativa gratuita promossa dalla ASL Lecce per sensibilizzare gli alunni di scuola primaria, scuole medie e superiori ad un corretto utilizzo della “risorsa acqua”, l’oro blu del Salento.

La nostra falda è infatti sempre più minacciata da rischi legati ai massicci emungimenti dagli oltre 35.000 pozzi autorizzati e da tutti quelli abusivamente realizzati (si stima siano almeno il doppio o forse il triplo), con il risultato di una progressiva e irreparabile salinizzazione, già in atto nelle aree costiere. E’ quindi importante educare bambini, ragazzi e famiglie innanzitutto a considerare l’acqua non come una risorsa inesauribile ma come un bene da tutelare anche in quanto “alimento” insostituibile. Le scuole interessate non devono fare altro che esprimere la propria manifestazione d’interesse sul sito del catalogo regionale dell’educazione alla salute https://www.sanita.puglia.it/web/pugliasalute/come-aderire-ai-progetti (corso Progetto MINORE a pagina 122 del catalogo), anche in soprannumero, qualora avessero già aderito ai due corsi di solito considerati dal catalogo come limite massimo.

L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività di divulgazione del progetto MINORE (acronimo di Monitoraggi Idrici Non Obbligatori a Livello Regionale), nato dall’esigenza – in ambito sanitario – di una maggiore conoscenza e tutela della falda acquifera salentina da cui l’Acquedotto Pugliese fornisce l’80% dell’acqua potabile al Salento leccese e la cui qualità va difesa perché non ci siano ripercussioni sullo stato di salute della popolazione. Il Progetto MINORE è stato ideato dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL Lecce dr. Giovanni De Filippis proprio per dare certezze alla popolazione non solo sulla qualità dell’acqua distribuita da AQP (già ampiamente certificata), ma su tutta quella che viene utilizzata nel Salento a scopi agricoli e zootecnici.

Giova ricordare che AQP, il più grande acquedotto d’Europa, esegue su tutti i 104 pozzi di approvvigionamento e sulle fontanine di distribuzione nei 97 Comuni salentini circa 450 differenti analisi per escludere contaminazioni chimiche e microbiologiche durante tutto il corso dell’anno, a differenza di quanto avviene per le acque minerali (per le quali la legge prevede un numero molto più ristretto di parametri da monitorare). Ai controlli effettuati da AQP se ne aggiungono altrettanti eseguiti da ARPA Puglia su prelievi garantiti costantemente dalla ASL.

Le scuole che aderiranno al corso in catalogo potranno calendarizzare l’intervento degli esperti del coordinamento scientifico del Progetto MINORE – in primo luogo della ASL – nel primo semestre del 2019 e i loro allievi saranno coinvolti attivamente nella realizzazione di momenti informativi e comunicativi che coinvolgeranno le famiglie e il proprio contesto sociale. A tal fine, saranno anche distribuiti appositi “istant book” con tutte le informazioni sulle caratteristiche della falda acquifera salentina e i consigli per preservarla.

“Abbiamo completamente rimosso la nostra storia di terra assetata (la famosa “Siticulosa Apulia” di Orazio Flacco), di cui restano visibili testimonianze le cosiddette pozzelle in molti Comuni salentini. C’è stato un tempo non lontano – dice il direttore del Dipartimento di Prevenzione ASL Lecce – in cui l’acqua veniva gestita in maniera oculata, riciclata e recuperata per tutti gli usi possibili, mentre oggi spesso scorre a vuoto oppure è sprecata”. “A ciò – continua De Filippis – si aggiunge l’utilizzo del tutto inappropriato, talora anche alimentare, di acqua prelevata da pozzi non autorizzati per uso umano e dunque non sottoposti ad adeguati controlli che ne escludano la contaminazione, anche da coliformi fecali derivanti dalla stupida consuetudine dei pozzi neri a perdere nelle zone extra-urbane, oltre che da eventuali inquinanti chimici di origine industriale o agricola. Il Progetto MINORE – conclude De Filippis – ha l’obiettivo di fornirci risposte sulle condizioni della falda anche per inquinanti fino ad oggi non monitorati per legge, come il glifosate o i suoi metaboliti, le amine aromatiche, i PCB, gli IPA e molte altre sostanze, inclusi gli insetticidi utilizzati per debellare la Xylella”.

 

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Lecce, impianto sportivo di via Potenza: al via l’avviso pubblico

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LECCE – E’ stata indetta procedura di evidenza pubblica per l’aggiudicazione dei lavori di realizzazione di un impianto sportivo polifunzionale in via Potenza.

Il progetto, sviluppato nell’ambito del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città di Lecce, Città ruraLe” prevede la realizzazione di un struttura sportiva composta da n. 9 campi da gioco: 5 campi da tennis (di cui 2 coperti), n. 1 campo polifunzionale da basket e tennis, n. 1 campo polifunzionale da basket e pallavolo, n. 1 campo polifunzionale da tennis e pallavolo e n. 1 campo per il paddle.

L’impianto sportivo prevede altresì la realizzazione di un fabbricato – Centro Servizi – che ospiterà gli spogliatoi sia per gli atleti sia per i giudici di gara con i relativi servizi igienici, un locale adibito a pronto soccorso con antistante piazzola di sosta per l’ambulanza, una sala pluriuso, un punto di ristoro dotato di cucina, dispense e servizi igienici per il personale e un blocco di bagni per il pubblico. Tutti i campi all’aperto saranno dotati di recinzione perimetrale.

Le offerte dovranno pervenire al Comune di Lecce, Ufficio Protocollo, via Rubichi, 16 entro e non oltre le ore 12 del 9 novembre 2018.

“Avviare questa procedura – dichiara il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Delli Noci – ha un doppio valore: da una parte potenziare l’offerta di spazi per la pratica sportiva in città, in uno spazio di circa 24.000 mq che potrà ospitare competizioni di livello regionale e nazionale; dall’altra riqualificare e valorizzare un’area periferica. Questo centro infatti non sarà solo uno spazio in cui praticare sport e promuovere la salute, sarà anche uno strumento di  aggregazione e di inclusione sociale per l’intero quartiere.

Il nostro obiettivo per le periferie e per le marine, come abbiamo più volte sottolineato, è quello di renderli dei quartieri della città riducendo le distanze con il centro. Per farlo, dobbiamo mettere in campo tutte le azioni possibili che ci permettano di riqualificare gli spazi e dotare tutti i quartieri di servizi in alcuni casi primari, in altri indispensabili per ridurre le criticità e per rispondere in maniera adeguata ai bisogni dei residenti”.

 

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In carcere il 49enne collaboratore di Barba “u tannatu”

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GALLIPOLI (LECCE): Nella giornata di ieri i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Gallipoli e la Digos di Brindisi, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 49enne Danilo Pugliese soprannominato “babbalasciu”.

Il provvedimento rientra nelle fasi finali delle operazioni Barbapapà I e II che si conclusero con l’arresto di Marco Barba alias “tannatu” (la prima nel dicembre del 2016 e la seconda a maggio del 2017 mentre Barba era già in carcere) per i reati che riguardavano la tentata estorsione, atti persecutori, attentati incendiari e dinamitardi in danno di commercianti e privati cittadini, porto e detenzione di munizionamento ed armi da fuoco, omicidio volontario e soppressione di cadavere.

Dalle indagini emerse che Pugliese riforniva di cocaina Barba mentre era ai domiciliari. Questo risvolto ha consentito l’emissione di un’ulteriore misura coercitiva custodiale, che è stata eseguita ieri, nei confronti del 49enne gallipolino e di altri altri due individui indagati a piede libero. L’uomo è stato quindi fermato e trasportato in carcere.

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Il Palermo è molto forte, parola di Bovo

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Di Flavio De Marco

Il Palermo che, sicuramente, sta vivendo una fase societaria molto critica a causa del probabile disimpegno del Presidente Zamparini, è consapevole dei suoi mezzi e verrà a Lecce senza fare sconti. Dalle dichiarazioni dei giocatori del club rosanero emerge la voglia di continuità per realizzare l’obiettivo di andare in A. Per confermarlo un ex: Cesare Bovo, il quale, è approdato a Lecce a fine carriera per dare sostanza e sicurezza al reparto difensivo. Diciamo che questo ruolo lo sta osservando al massimo e fin qui le sue prestazioni sono state importanti.

Per Bovo non ci sono dubbi, affrontare il Palermo si può con la compattezza che caratterizza la squadra giallorossa. Secondo il difensore i siciliani hanno individualità notevoli che possono caratterizzare il match. In ogni caso sarà una bella partita con una big, così come è stata quella di Verona. I ragazzi di Liverani intanto stanno preparando l’incontro cercando di sfruttare al massimo il beneficio della sosta e lo stato di buona salute del gruppo.

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Truffa “dello specchietto” con l’aiuto del figlio 13enne, manette per un 34enne

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CASTRì DI LECCE (Lecce): metteva in atto la “truffa dello specchietto” coinvolgendo anche il figlio. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri della stazione di Calimera che hanno arrestato in flagranza di reato Umberto Amico 34enne residente a Noto.

i militari sono intervenuti su richiesta di un cittadino di 72 anni di Castrì di Lecce che ha composto il 112 quando il siciliano gli ha chiesto 350 euro a titolo risarcitorio per un danneggiamento dell’auto che in realtà non era mai avvenuto. Quando il pensionato ha chiamato le forze dell’ordine il 34enne è scappato ma è stato rintracciato poco dopo dai carabinieri intervenuti.

E’ stato fermato a bordo della sua Alfa Romeo Giulietta con all’interno il figlio di 13 anni : sarebbe stato proprio quest’ultimo ad aiutare papà a mettere in atto la truffa. L’uomo è stato arrestato e per lui si sono aperte le porte del carcere di Borgo San Nicola e nella sua vettura è stato sequestrati un attrezzo smontaruote utilizzato per simulare il danneggiamento.

 

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Aggredisce e minaccia di morte col fucile da caccia la moglie, 49enne denunciato

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POGGIARDO (Lecce) –  Aggredisce e minaccia di morte la moglie, imbracciando un fucile da caccia. Per questi motivi è finito nei guai un 49enne, denunciato a piede libero per maltrattamenti in famiglia aggravati e atti persecutori.

Dopo anni di maltrattamenti e aggressioni fisiche, avvenuti davanti alle figlie della coppia, è finito così l’incubo di una 51enne. L’epilogo il 13 ottobre scorso quando l’uomo ha minacciato di morte la moglie con un fucile da caccia. I carabinieri della stazione di Spongano hanno sequestrato all’uomo, in via cautelativa, 6 fucili da caccia, regolarmente detenuti.

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In auto con oltre cinque chili di marijuana: uno rimane in carcere, l’altro torna in libertà

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F.Oli.

TREPUZZI (Lecce) – Uno rimane in carcere, l’altro torna libero con il solo obbligo di firma. Si chiude con un esito differente l’udienza di convalida dei due giovani di Trepuzzi arrestati domenica sera con oltre 5 chili di marijuana. Il gip Giovanni Gallo ha convalidato l’arresto di entrambi e applicato la custodia cautelare in carcere per Angelo Vincenti, di 29 anni e scarcerato Alessio Tafuro, di 27. Davanti al giudice il più grande dei due, assistito dall’avvocato David Alemanno, si è addossato ogni responsabilità dichiarando di aver chiesto al suo amico di farsi accompagnare non avendo la macchina per un motivo che non avrebbe indicato.

Giunti in prossimità di un muretto a secco nei pressi di una campagna di Frigole, Vincenti ha recuperato il carico ma è stato notato e subito bloccato da un’auto civetta dei militari del Gico, il Gruppo investigativo della Criminalità organizzata della Guardia di Finanza. Il giovane non ha fatto riferimento su chi gli avesse chiesto di recuperare il carico e trasportarlo nelle immediate vicinanze di un altro muretto a secco sempre lungo la litoranea.

Tafuro, alla presenza del proprio avvocato Antonio Savoia, ha riferito al gip di non sapere quali fossero le reali intenzioni dell’amico tanto che, non appena sono stati bloccati dalla Guardia di Finanza, si è insospettito chiedendo cosa stesse accadendo. Per Tafuro, soggetto incensurato e con un ruolo minore nella vicenda, il gip ha ritenuto idonea la misura dell’obbligo di presentazione alla pg, misura giudicata idonea per permettere al giovane di riflettere sui propi comportamenti e nel contempo di reinserirsi gradualmente nel tessuto sociale, anche recandosi a lavoro.

I due giovani viaggiavano sulla provinciale 359 che collega Frigole con San Cataldo a bordo di una Peugeot 107 con direzione prima San Cataldo e poi San Foca per più di una volta quando sono stati intercettati da una pattuglia. Tale percorso in entrambi i sensi si ripeteva per diverse volte, caratterizzato da un’andatura incerta e da alcune fermate sull’argine della strada. E’ scattato così il controllo nell’abitacolo. E non sono mancate le sorprese. All’interno dell’auto i finanzieri hanno trovato 5 chili e 100 grammi di marijuna suddivisa in tre involucri di cellophane riposti sul pianto anteriore del lato passeggero. La droga è stata sequestrata mentre per i due giovani si sono aperte le porte del carcere di Lecce dove, dopo l’udienza di convalida, è rimasto il solo Vincenti.

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Sorpresi dai carabinieri mentre caricano su un furgone rubinetti e materiale idraulico rubati: in due nei guai

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TREPUZZI (Lecce) – Colti sul fatto mentre caricavano su un furgone alcuni rubinetti e altro materiale idraulico rubati poco prima dall’ hotel “Mondo d’oro”, sono stati bloccati ed arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso.

Si tratta di Roberto De Pandis, 50enne di Squinzano, e di Francesco Falanga, 42enne, anche lui di Squinzano, arrestati in flagranza di reato dai carabinieri della stazione di Trepuzzi guidati dal luogotenente Giovanni Papadia.

I due sono stati sorpresi sulla strada provinciale 100, mentre erano intenti a caricare rubinetti e altro materiale idraulico, risultati rubati da un vicino hotel in stato di abbandono “Mondo d’oro, a bordo di un autocarro Iveco Daily. La refurtiva è stata restituita alla legittima proprietaria, mentre per i due è scattato l’arresto, e ora si trovano ai domiciliari. Entrambi sono difesi dagli avvocati Paolo Spalluto e Andrea Capone.

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Sparatoria ai danni di Panzanaro, cade l’accusa di tentato omicidio

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F.Oli.

PORTO CESAREO (Lecce) – Cade l’accusa di tentato omicidio per tre dei quattro indagati coinvolti nell’inchiesta sulla sparatoria di Porto Cesareo. E’ quanto stabilito dai giudici del Tribunale del Riesame (Presidente Maria Pia Verderosa, giudici Anna Paola Capano, Antonio Gatto) che hanno riqualificato l’accusa più grave in tentate lesioni personali aggravate e confermato l’accusa di porto di arma. E’ stata comunque confermata la custodia cautelare in carcere per Bruno Guida, 42enne di Leverano, (assistito dall’avvocato Pantaleo Cannoletta); Toni Saponaro, di 40, (l’ultimo in ordine cronologico ad essere arrestato) e Matteo Niccoli, di 22, entrambi di Carmiano, difesi dall’avvocato Valeria Corrado. Le motivazioni verranno depositate nei prossimi 45 giorni. Un quarto indagato, Peppino Vadacca, 43enne, anch’egli di Carmiano, difeso dall’avvocato Vincenza Raganato, discuterà la propria posizione nei prossimi giorni.

Il pestaggio ed il tentato omicidio di Panzanaro risalgono alla mattina del 2 ottobre scorso, quando i quattro raggiunsero la sua abitazione rurale nelle campagne di Copertino e lo picchiarono col calcio della pistola, per poi esplodere nei suoi confronti due colpi d’arma da fuoco, senza fortunatamente ferirlo.

Il motivo di quel violento episodio è stato accertato dagli investigatori. Ed è legato a della marijuana che il figlio di Panzanaro, circa una settimana prima dell’aggressione al padre, aveva rubato da tre serre situate nelle campagne tra Leverano e Carmiano, all’interno delle quali erano state allestite tre maxi piantagioni di “erba”. La serra era però video-sorvegliata. Ed ecco spiegato il motivo della visita a domicilio del gruppo di fuoco: l’autore del furto era stato riconosciuto ed i quattro erano andati a chiedere la restituzione del maltolto.

Ricostruita anche la dinamica della spedizione punitiva dai carabinieri di Copertino, sfociata poi nel tentato omicidio del 46enne. Raggiunta l’abitazione dei Panzanaro a bordo di una Bmw scura, Saponaro, Niccoli e Vadacca chiesero al figlio del 46enne di restituire la sostanza stupefacente rubata. Dunque pestarono il padre. Poi Guida, l’unico dei quattro che si trovava ancora in auto, uscì dal veicolo ed intimò agli altri tre di sparare. A premere il grilletto per due volte fu Matteo Niccoli, che custodiva la pistola nei pantaloni, arma ritrovata nei giorni scorsi dai carabinieri nelle campagne di Carmiano.

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Ultraleggero caduto e piloti gravemente feriti: fu un guasto tecnico, due indagati

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F.Oli.

LECCE – Due indagati per un grave incidente avvenuto nei cieli di Lecce il 3 dicembre del 2016. Il sostituto procuratore Emilio Arnesano, titolare del fascicolo d’indagine, ha fatto notificare un avviso di conclusione nei confronti dei due proprietari, nonchè soci amministratori, della società con sede in provincia di Ferrara che ha realizzato l’elica dell’ultraleggero. I due indagati sono accusati di disastro aviatorio colposo e lesioni personali aggravate. Questo perchè, sulla scorta di una consulenza, il magistrato inquirente ha ravvisato un guasto tecnico alla base dell’incidente in cui rimasero gravemente feriti il pilota Massimiliano Bottallo e il passeggero Oreste Adriani, rispettivamente di 48 anni e 71 anni; il primo consigliere, il secondo direttore dell’Aeroclub Brindisi.

ll velivolo biposto era partito dal Fondone poco dopo le 11. Poi, il guasto, il volo e lo schianto nei pressi della zona di Erchie Piccolo sulla strada secondaria che collega Lecce con la marina di San Cataldo. L’ultraleggero si spaccò in due e all’arrivo dei soccorritori i due piloti erano rimasti incastrati tra le lamiere.  I due piloti rimasero gravemente feriti. Bottallo riportò un politrauma, la frattura del terzo matacarpo di una mano, del malleolo, delle ossa nasali e delle vertebre con l’impossibilità a svolgere le normali occupazioni per un periodo superiore ai 40 giorni. Non andò molto meglio ad Adriani: fratture multiple, costali, alla gamba sinistra, al malleolo, all’orbita e allo zigomo. In particolare le condizioni di Bottallo apparvero le più gravi tanto da richiedere il ricovero nel reparto di rianimazione per diverse settimane.

L’elica venne immediatamente sequestrata. Scattò l’indagine e la consulenza. Dagli accertamenti, è stato appurato come sul velivolo PRO-MEC Freccia sarebbe stato montato un gruppo elica formato da un mozzo e da due bicchieri filettati di raccordo tra le pale dell’elica e il motore; bicchieri che, a differenza di quanto previsto dalle schede di progetto, sarebbero stati realizzati con raggio di raccordo di 5 millimetri anzichè di 1 millimetro provocando di fatto la rottura del bicchiere e lo schianto al suolo del velivolo.

 

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Presunti abusi nella realizzazione di una diga in località “Arenosa”: in tre a processo

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F.Oli.

DISO (Lecce) – Finiscono sotto processo i presunti responsabili degli abusi edilizi in riva al mare nel tratto di costa ribattezzato “Arenosa” nei pressi della marina di Marittima, uno dei luoghi più suggestivi e incantevoli di tutta la costa salentina che ricade nel Parco Naturale Costa d’Otranto. Il gup Michele Toriello, a margine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio Alessandro Arseni, 66 anni, di Diso, responsabile dell’ufficio tecnico comunale del comune sud salentino; Vito Antonio Morello, 51, di Caprarica di Lecce, rappresentante legale della Morello srl, appaltatrice dei lavori di consolidamento del tratto di costa in località Arenosa; Primo Stasi, 62, di Lecce, rappresentante legale della Etacons srl, nonché progettista e direttore dei lavori di consolidamento. Il processo dovranno presentarsi davanti al giudice monocratico Fabrizio Malagnino il 22 gennaio quando gli imputati dovranno difendersi dalle accuse di violazione paesaggistiche e deturpamento di bellezze paesaggistiche.

L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone insieme al sostituto procuratore Roberta Licci, è scattata dopo un accertamento della Guardia di Finanza di Tricase. I militari notarono la presenza di una gru marina che stava sollevando grossi massi per posizionarli in mare. Sotto la lente d’ingrandimento finì la realizzazione di una barriera contro l’erosione. I finanzieri sequestrarono dagli uffici comunali l’intero fascicolo dei “Lavori di difesa e consolidamento del tratto di costa in località Arenosa”.

Nel corso delle indagini il cantiere finì anche sotto sequestro probatorio e venne anche disposta una consulenza affidata ai professori Ferdinando Boero e Paolo Sansò. Gli accertamenti hanno consentito di appurare “tracce evidenti di demolizione e compromissione dei tratti morfologici originari di alcuni edifici; incasso di impianti tecnologici e predisposizione di canalizzazione a vista, ridimensionamento di due vecchi fabbricati rurali senza autorizzazione, abusivo sbancamento roccioso”. Lavori eseguiti in una zona sottoposta a vincoli paesaggistici e ”caratterizzata da roccia calcarenitica a grana grossa tale da determinare la tipica costa frastagliata”.

Sotto la lente degli investigatori sono finiti anche due interventi nella zona di Salve finalizzati al recupero di tre pajare in spregio al valore paesaggistico e storico degli edifici.  I presunti danni al paesaggio sarebbero stati rappresentati da uno sbancamento abusivo delle rocce; l’utilizzo di conci di tufo per realizzare le mura perimetrali rivestendole con pietra a secco rinsaldata in cemento; tracce evidenti di demolizione e compromissione dei tratti morfologici originari di alcuni edifici oltre al ridimensionamento di due vecchi fabbricati rurali senza autorizzazione. Subito dopo la notifica dell’avviso di conclusione sono state depositate memorie. Arseni è difeso dall’avvocato Tommaso Millefiori; Morello, da Laura Minosi e Domenico Mastrolia; Stasi, infine, da Andrea Sambati.

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Maxi evasione da 8 milioni di euro della società Torchetti: chieste 40 condanne

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di F.Oli.

RACALE (Lecce) – Sono quaranta le richieste di condanna per la maxi evasione fiscale da otto milioni di euro contestata agli amministratori della società Torchetti, azienda leader nella vendita di cucine a Ugento. In mattinata il pubblico ministero Francesca Miglietta ha formulato la sua requisitoria per gli imputati accusati, a vario titolo, di dichiarazione fraudolenta e infedele oltre che di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Per i fratelli Antonio Torchetti, 73, di Ugento, amministratore unico della “Torchetti” snc e firmatario della relativa dichiarazione fiscale dal 2010 al 2013, e Luigi Torchetti, 69, di Racale, responsabile della gestione finanziaria della Torchetti S.n.c. sempre dal 2010 al 2013, è stata chiesta una condanna di tre anni e otto mesi; due anni per Francesco Torchetti, 80, di Racale; tre anni e quattro mesi per Fabrizio Torchetti, 35, di Ugento, amministratore unico della Torchetti s.r.l. e firmatario delle dichiarazioni fiscali dal 2011 al 2013. Rispondono di aver nascosto al Fisco circa otto milioni di euro di ricavi.

Otto mesi di reclusione sono stati richiesti per Luigi Caputo, 61, di Melissano, incaricato della gestione amministrativa della Torchetti s.r.l e 36 dipendenti: Renato Adamo, 56, di Racale; German Hippolyte Agbacou, 59, originaio del Senegal ma residente a Racale; Marcello Brocca, 54, di Melissano; Giuseppe Franco Caputo, 65, di Melissano; Tiziano Cataldo, 52, di Racale; Domenico Colona, 44, di Melissano; Romolo De Giorgi, 44, di Salve; Donato De Marco, 52, di Melissano; Mauro De Marco, 52, di Taviano; Luigi De Vitis, 65, di Racale; Cosimo Giannelli, 40, di Racale; Tiziano Gravili, 39, di Melissano; Pasquale Lecci, 47, di Taviano; Antonio Lupo, 51, di Casarano; Cosimo Manco, 48, di Ugento; Andrea Manni, 38, di Racale; Enrico Margherito, 54, di Racale; Luigi Meleleo, 48, di Taviano; Daniele My, 45, di Racale; Sergio Olive, 55, di Racale; Ornella Pindinello, 58, di Racale; Tiziano Pisanello, 49, di Melissano; Alessandro Potenza, 47, di Melissano; Giacinto Rizzo, 62, di Alliste; Alberto Sales, 53, di Taviano; Stefano Scarcella, 54, di Taviano; Sergio Schito, 49, di Gallipoli; Antonio Sicuro, 61, di Racale; Giuseppe Spennato, 43, di Racale; Errico Stefani, 51, di Melissano; Salvatore Timo, 46, di Taviano; Federica Torchetti, 43, di Racale; Francesca Torchetti, 41, di Racale e Renato Trianni, 57, di Alliste.

Secondo l’accusa, sarebbe stato consentito ai dipendenti di ottenere complessivamente oltre 170mila euro di cassa integrazione, simulando una crisi aziendale e contestualmente pagando in “nero” gli stessi impiegati. Il verdetto è previsto per il prossimo 30 ottobre.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Mauro MarzanoLuigi CovellaDonato MelloneDimitry ConteFrancesco ZompìEster NemolaFrancesco FasanoFrancesco ZompìGiovanni D’AmicoMarco CostantinoPompeo De MitriLuigi PiccinniGiovanni BellisarioRocco CaputoStefania Benisi Giovanni ErroiAntonio RennaRocco Caputo.

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“Non riscossero i 130mila euro”: indagato per bancarotta l’onorevole Giuseppe Taurino

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F.Oli.

TREPUZZI (Lecce) – Sotto inchiesta il sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, per le gestione “ballerina” della piscina comunale Swimming Pool. Il primo cittadino, eletto a giugno del 2016, è accusato di bancarotta patrimoniale fraudolenta insieme con Viviana Tafuro, 40enne, di Squinzano. Presidenti del Consiglio direttivo della Swimming Pool Italia Consorzio”, Taurino dal 30 aprile del 2003 all’11 aprile del 2011 e la Tafuro, dal 19 aprile del 2001 fino a gennaio del 2018 (data del fallimento della società).

Secondo le indagini, condotte dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci, i due indagati non avrebbero riscosso quasi 130mila euro di crediti. L’inchiesta è stata avviata grazie alle anomalie riscontrate dal curatore nominato dal Tribunale fallimentare. La sola Tafuro è accusata di avere ricoperto allo stesso tempo le cariche di presidente della società di gestione della piscina e di legale rappresentante della società che non avrebbe versato la gran parte di quei quasi 130mila euro. C’è un’ulteriore accusa: omesso deposito dei bilanci, delle scritture contabili e fiscali, nonchè dell’elenco dei creditori.

Con l’avviso di conclusione delle indagini, i due indagati possono chiedre di essere interrogati o depositare memorie difensive prima che il pm formalizzi la richiesta di rinvio a giudizio. “Nei prossimi giorni”, dichiara l’avvocato Cosimo Rampino, legale di di Taurino, “chiederemo che l’onorevole Taurino venga interrogato dal pm procedente. Inoltre produrremo documentazione e valuteremo anche se chiedere l’assunzione a sommarie informazioni testimoniali di persone informate sui fatti”. “Riteniamo”, prosegue il legale, “di poter chiarire ogni cosa e dimostrare, sin da subito, la sua totale estraneità alle accuse che gli vengono contestate”. Viviana Tafuro è assistita d’ufficio dall’avvocato Alessandra Dimitri.

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Rapine ai danni dei dipendenti di un bar e di una tabaccheria: condannati due conviventi

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F.Oli.

UGENTO (Lecce) – Si chiude con due condanne il processo per i due Bonnie e Clyde del basso Salento. Il gup Edoardo D’Ambrosio, al termine del processo in abbreviato, ha condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione Oronzo Rocco Valente, di 53 anni e a 3 anni e 2 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 1200 euro la compagna Anna Maria De Gaetani, di 54, entrambi residenti a Ugento, quest’ultima accusata di una sola rapina. Ai due imputati il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche. Nel dispositivo trova spazio anche l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici per l’uomo e per 5 anni per la donna. Non appena verranno depositate le motivazioni, attese nei prossimi 90 giorni, gli avvocati David Alemanno (per Valente) e Marco Costantino (per la De Gaetani) potranno presentare ricorso in Appello.

La coppia venne arrestata il 2 febbraio scorso con un’ordinanza di custodia cautelare (in carcere per lui, ai domiciliari per lei) dopo un’indagine tanto meticolosa quanto efficace condotta dai carabinieri delle Compagnie di Tricase e Casarano, rispettivamente coordinate dai capitani Alessandro Riglietti e Clemente Errico. Gli investigatori, in poche settimane, risalirono agli autori di due rapine particolarmente cruente a Miggiano e Presicce, tra la sera del 9 gennaio scorso e l’alba del giorno successivo.

Nel primo episodio, Valente insieme ad un complice prese di mira un 30enne di Spongano, dipendente di una tabaccheria di Ugento, pedinato e fermato mentre si trovava all’interno dell’area di servizio “Q8”, sulla via del ritorno a casa. Minacciato con una pistola per consegnare l’incasso della tabaccheria, il giovane tentò di reagire ingranando subito la marcia per sottrarsi ai banditi. Raggiunto dai due malviventi, tuttavia, il 30enne fu costretto a scendere dal veicolo, ad inginocchiarsi e a togliersi tutti gli indumenti: convinti che avesse addosso i contanti, i rapinatori, infatti, pretesero di vederlo in mutande.

Quell’assalto si rivelò un “flop”: i due fuggirono con al seguito il solo borsello contenente gli effetti personali del giovane tabaccaio che, a causa del forte spavento, accusò un malore e fu trasportato in ospedale da un’ambulanza del 118. La coppia, secondo i carabinieri, è ritenuta responsabile della rapina ai danni della dipendente del bar “Lopes” situato all’interno del piazzale del centro commerciale “Angeli” di Presicce. I due attesero al varco la donna alleggerita della borsetta con 400 euro, di stecche di sigarette e di vari gratta e vinci mentre si accingeva ad aprire il bar. Attualmente Valente è sempre detenuto mentre la compagna si trova ai domiciliari.

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Palpeggiamenti su una ragazzina davanti ad una scuola: condannato un operaio

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F.Oli.

SQUINZANO (Lecce) – Baci sulla guancia e palpeggiamenti nelle parti intime su una ragazzina di soli 12 anni nelle vicinanze di una scuola di SquinzanoMuhammad Aslam Gondel, operaio  di 55 anni residente a Trepuzzi, è stato condannato a 2 anni di reclusione a fronte di una richiesta di 1 anno e 8 mesi dal pubblico ministero di udienza Stefania Mininni. La sentenza è stata emessa dai giudici della prima sezione penale (Presidente Gabriele Perna, giudici Maria Francesca Mariano e Bianca Maria Todaro) che hanno riconosciuto la circostanza attenuante prevalente sulla contestata aggravante e dichiarato l’imputato interdetto da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, curatela e all’amministrazione di sostegno. E’ stato disposto anche un risarcimento in via equitativa di 7mila euro nei confronti dei genitori della ragazzina rappresentati in aula dall’avvocato Mario Stefanizzi. Le motivazioni della sentenza verranno depositate nei prossimi 60 giorni.

Le presunte molestie risalgono al 16 agosto del 2014. La ragazzina si trovava in compagnia del fratello e del cugino. Mentre rientravano verso casa la minore sarebbe stata avvicinata da un uomo che, dopo averla accarezzata sul volto, l’avrebbe baciata sulla guancia. Nonostante avesse cercato più volte di allontanarsi il presunto molestatore l’avrebbe afferrata per le spalle palpeggiandola nelle parti intime.

Poi l’uomo si sarebbe allontanato rifugiandosi in un condominio che sorge nelle immediate vicinanze. La ragazzina rientrò subito a casa. Non perse tempo. Raccontò ai genitori l’accaduto. Accompagnata dal padre ritornò sul luogo indicando la via di fuga utilizzata dal molestatore. Subito dopo interpellarono i carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Giovanni Dellisanti. L’uomo venne identificato dopo una rapida indagine. La minore riconobbe in caserma puntando il suo presunto violentatore senza alcun tentennamento. L’imputato era difeso d’ufficio dall’avvocato Guglielmo Maria Leuzzi.

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Polemiche su Tap, Pagliaro: “Si dimettano i pentastellati Salentini: promesse tradite”

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PUGLIA – «L’ennesima farsa per cercare di giustificare una montagna di bugie servita a racimolare voti in una vera e propria colletta elettorale; si è concluso con un nulla di fatto l’incontro voluto dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla questione TAP. Apprendiamo dal Presidente del Consiglio che stoppare l’opera costerebbe più della manovra economica. Si è concluso così il Festival dell’ipocrisia che denunciammo nel 2013; vincono i grandi interessi, vincono sempre le multinazionali. Eppure sarebbe bastato poco per provare a cambiare il punto di approdo invece di sbraitare o promettere di stoppare i lavori». Lo scrive in una nota Paolo Pagliaro, Dirigente Nazionale di Forza Italia e presidente del Movimento Regione Salento.

«Noi – continua Pagliaro – abbiamo sempre lottato per far capire che non andava bene il punto di approdo non l’opera strategica in sé, perché non potevamo entrare in tecnicismi, il gasdotto, se ritenuto prioritario e strategico per il fabbisogno energetico nazionale ed europeo, poteva essere realizzato altrove, la nostra priorità era salvaguardare una delle coste più belle del nostro Paese. E invece abbiamo assistito ai silenzi, alle bugie, ai ritardi, mentre nelle stanze dei bottoni si procedeva per portare a termine l’accordo, per non lasciare spazio a ripensamenti. Adesso tutto si avvia a quella conclusione che conoscevamo già da tanto tempo, che abbiamo denunciato a gran voce, e il nostro Salento sarà profanato e deturpato ancora una volta: il gasdotto approderà a San Foca grazie a Vendola in primis e grazie ad una sinistra cinica e inconcludente che ha svenduto il nostro territorio alle multinazionali.

Si dimettano i parlamentari salentini dei 5 stelle ad iniziare dal Ministro per il Sud Barbara Lezzi. Dopo tutte le promesse non mantenute – conclude Pagliaro – devono farsi da parte perché qui hanno ricevuto il consenso anche e soprattutto per la questione gasdotto, adesso è giunto il momento di dimostrare l’onestà che tanto decantano: hanno fallito e devono lasciare quella poltrona. D’altronde è stata la loro strategia, hanno sfruttato i problemi nelle varie zone d’Italia per ottenere consenso. La smettano di prendere in giro gli elettori, in questo caso i salentini».

 

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Ecco cosa ha deciso il Consiglio dei Ministri su rottamazione, stralcio dei debiti e tanto altro

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ROMA – Ieri sera il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte (Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti) e ha  preso scelte importanti per il Paese che qui vogliamo elencarvi:

DECRETO FISCALE

Disposizioni urgenti in materia fiscale (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale.

Di seguito alcune tra le principali misure previste.

1. ROTTAMAZIONE TER – Si prevede, per chi aveva già beneficiato della rottamazione bis e ha versato almeno una rata, la possibilità di ridefinire il proprio debito con il fisco (relativo al periodo tra il 2000 e il 2017) a condizioni agevolate, tra cui l’esclusione dal pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora, la possibilità di rateizzare il pagamento (massimo 10 rate consecutive di pari importo) in 5 anni pagando un interesse ridotto del 2% l’anno e quella di compensare i debiti con il fisco con i crediti nei confronti della pubblica amministrazione.
2. STRALCIO DEI DEBITI FINO 1000 EURO – Si prevede la cancellazione automatica di tutti i debiti con il fisco relativi al periodo che va dal 2000 al 2010 di importo residuo fino a 1000 euro.
3. DEFINIZIONE AGEVOLATA – Sono previste varie ipotesi di definizione agevolata delle controversie tra i contribuenti e il fisco. In particolare, si prevede la definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione a titolo di risorse proprie dell’Unione europea; delle controversie tributarie nei confronti dell’Agenzia delle entrate; degli atti del procedimento di accertamento; degli atti dei procedimenti verbali di contestazione; delle imposte di consumo.
4. FATTURAZIONE ELETTRONICA – Si mantiene l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica dal primo gennaio 2019, riducendo per i primi sei mesi le sanzioni previste per chi non riuscirà ad adeguare i propri sistemi informatici.
5. SEMPLIFICAZIONE PER EMISSIONE FATTURE – Si dà la possibilità di emettere fatture entro 10 giorni dalla operazione alla quale si riferiscono. Inoltre, si prevede che le fatture debbano essere annotate nel registro entro il giorno 15 del mese successivo alla loro emissione. Sempre nell’ottica della semplificazione viene abrogato l’obbligo di registrazione progressiva degli acquisti.
6. IVA – Si prevede che il pagamento dell’Iva slitti al momento in cui la fattura viene incassata.
7. GIUSTIZIA TRIBUTARIA DIGITALE – Si favorisce il processo telematico anche per la giustizia tributaria.
8. TRASMISSIONE TELEMATICA DEI CORRISPETTIVI – Oltre all’obbligo di fatturazione elettronica, si introduce l’obbligo generalizzato di memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi. Questo consentirà di eliminare alcuni adempimenti contabili come l’obbligo di tenuta dei registri e conservazione delle fatture e degli scontrini e un controllo maggiore e meno invasivo dell’Agenzia delle entrate. L’obbligo parte per chi ha un volume d’affari superiore a 400 mila euro dal primo luglio 2019. Per gli altri dal primo gennaio 2020.

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SEMPLIFICAZIONE

Disposizioni urgenti per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili.

Di seguito alcune tra le principali misure previste.

1. MISURE PER IL LAVORO

Il decreto contiene disposizioni in materia di:

CIGS per riorganizzazione o crisi aziendale – si consente la proroga degli ammortizzatori sociali per il 2018 e 2019 per le imprese con più di 100 dipendenti, che abbiano problemi occupazionali. La cassa integrazione può essere concessa per 12 mesi per riorganizzazione aziendale e sei mesi per il caso di crisi;
trattamento di mobilità in deroga – il trattamento di mobilità in deroga è concesso per 12 mesi a favore di quei lavoratori che hanno cessato o cessano la mobilità ordinaria o in deroga dal 22 novembre 2017 al 31 dicembre 2018 a condizione che a questi lavoratori siano applicate misure di politica attiva. La stessa misura si applica ai i lavoratori dell’area di Termini Imerese e Gela che godono di tale trattamento dal 2016.
riforma della governance dell’Agenzia nazionale per il lavoro (Anpal);
abolizione del libro unico del lavoro;
semplificazione del rapporto biennale del personale;
semplificazione in materia di imprese dello spettacolo;
semplificazione del deposito dei contratti collettivi;
semplificazione in materia di appalti;
semplificazione della gestione separata.

2. MISURE PER LO SVILUPPO ECONOMICO

Il decreto contiene disposizioni in materia di:

semplificazione per le imprese agro-alimentari,
riduzione oneri per le start-up, le piccole e medie imprese innovative e gli incubatori;
riduzione di oneri informativi e obblighi delle imprese;
snellimento delle procedure per la costituzione di società di capitali;
definizione dei registri distribuiti (blockchain) e sostegno, con un fondo di venture capital con Cassa Depositi e Prestiti per investire nelle startup innovative e si creato un fondo blockchain per utilizzare questa tecnologia a sostegno del made in Italy;
incentivazione utilizzo strumenti di notificazione telematica;
norma “Bramini” – si introducono norme a tutela di chi ha debiti nei confronti delle banche ma vanta crediti nei confronti dello Stato;
disposizioni per favorire la circolazione degli immobili oggetto di donazione;
esenzioni in materia di invenzioni dei ricercatori delle università e degli enti pubblici di ricerca;
RC auto equa sul territorio – Per realizzare una RC auto equa, con canoni differenziati rispetto al territorio, si eliminano i vincoli di trasferimento della polizza da un assicuratore a un altro.

SALUTE

Il decreto contiene disposizioni in materia di:

transazioni con le aziende farmaceutiche per il ripiano della spesa farmaceutica;
commissariamento delle Regioni in piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario (viene prevista l’incompatibilità della figura del commissario con qualsiasi altro incarico istituzionale presso la Regione);
istituzione della Anagrafe nazionale vaccini, con l’obiettivo di monitorare i programmi vaccinali sul territorio;
istituzione del fondo per la riduzione delle liste d’attesa.

TAGLIO AGLI SPRECHI E AI COSTI DELLA POLITICA

Si riducono i costi della politica nelle Regioni a statuto ordinario, speciale e nelle province autonome, mediante il calcolo contributivo dei vitalizi derivanti da mandato elettivo regionale. Inoltre, si prevede il blocco del trasferimento dei fondi per i vitalizi alle regioni che non ne prevedano l’abolizione.

ALTRE MISURE

Il decreto contiene disposizioni in materia di:

Ferrovie dello Stato – si autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per il 2018 per finanziare la parte servizi 2016/2021, del contratto di programma tra Ministero delle infrastrutture e Ferrovie dello Stato. Per la parte investimenti 2017/2021, invece, si prevede la spesa di 600 milioni per il 2018;
fondo di garanzia FSC – nel fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sono assegnati 735 milioni di euro per il 2018;
Genova – sono stanziati ulteriori fondi per Genova. Per la ristrutturazione dell’Autotrasporto 10 milioni di euro per il 2018 e 15 milioni per l’adeguamento dei porti.
missioni internazionali di pace – il fondo per le missioni di pace è incrementato in modo da garantirne la copertura finanziaria per tutto il 2018.

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LEGGE DI BILANCIO 2019

Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019 – 2021 (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha approvato il disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e al bilancio pluriennale per il triennio 2019 – 2021.

Di seguito le principali innovazioni introdotte dal provvedimento.

1. Reddito di cittadinanza – Si introdurrà una misura universalistica di sostegno al reddito, con la previsione che nessun cittadino abbia un reddito mensile inferiore ai 780 euro, che crescono in base al numero dei componenti della famiglia.
2. Pensione di cittadinanza – Le pensioni minime saranno aumentate fino a 780 euro, con una differenziazione tra chi è proprietario di un immobile e chi non lo è.
3. Flat tax per partite Iva e piccole imprese – Si estendono le soglie minime del regime forfettario fino a 65 mila euro, prevedendo un’aliquota piatta al 15 per cento.
4. Ires al 15 per cento – Si taglia dal 24 per cento al 15 per cento l’Ires sugli utili reinvestiti per ricerca e sviluppo, macchinari e per garantire assunzioni stabili, incentivando gli investimenti e l’occupazione stabile.
5. Flat tax al 21 per cento sui nuovi contratti di affitto, anche commerciali – Si prevede una cedolare fissa al 21 per cento anche sui nuovi contratti di affitto degli immobili commerciali, come i capannoni.
6. Superamento della legge Fornero – Si abrogano i limiti di età per i pensionamenti previsti dalla legge Fornero, introducendo la “quota 100”: si potrà andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati, favorendo così chi ha iniziato a lavorare in età molto giovane e al contempo agevolando il necessario ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione e nel privato. Per le donne si proroga “Opzione Donna”, che permette alle lavoratrici con 58 anni, se dipendenti, o 59 anni, se autonome, e 35 anni di contributi, di andare in pensione.
7. Ires verde – Si introducono incentivi fiscali per le imprese che riducono l’inquinamento, usando tecniche di produzione con minori emissioni.
8. Risarcimento per le vittime delle crisi bancarie – Si stanzia un fondo da 1,5 miliardi per risarcire tutte le vittime delle crisi bancarie. Il fondo è così ampliato di 14 volte rispetto a prima.
9. Rilancio degli investimenti pubblici – Si stanziano 15 miliardi aggiuntivi nei prossimi 3 anni per rilanciare gli investimenti pubblici, soprattutto nell’ambito infrastrutturale, dell’adeguamento antisismico, dell’efficientamentoenergetico, dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie. Si crea inoltre una task force per valutare, monitorare e attivare rapidamente i progetti d’investimento.
10. Piano di assunzioni straordinario – Si stanziano 500 milioni per un grande piano di assunzioni per poliziotti, magistrati e personale amministrativo, in modo da assicurare ai cittadini maggiore sicurezza, processi civili e penali più rapidi e una Pubblica Amministrazione più efficiente.
11. Task force per la qualità della spesa pubblica – Si crea una task force per la revisione di tutta la spesa pubblica. Il team analizzerà nel dettaglio ogni singola voce di spesa nel bilancio dello Stato per intervenire sugli sprechi ed efficientare la spesa, intervenendo, tra l’altro, su auto blu, voli di Stato e scorte.
12. Editoria, stop al finanziamento pubblico – Si prevede l’azzeramento graduale del fondo pubblico per l’editoria.
13. Pensioni d’oro – Si interviene sulle pensioni d’oro, sopra i 4.500 euro mensili, in modo da rimodulare i trattamenti pensionistici più elevati e renderli più equi in considerazione dei contributi versati.
14. Riduzione delle spese militari – Si prevede una riduzione delle spese militari pari ai fondi necessari per la riforma dei Centri per l’impiego.
15. Liste d’attesa sanitarie – Si interviene per ridurre drasticamente le liste d’attesa con lo stanziamento, tra l’altro, di un fondo da 50 milioni per le regioni per gli interventi di abbattimento delle liste d’attesa. Inoltre, con l’istituzione del Centro Unico di Prenotazione (CUP) digitale nazionale, si potrà monitorare quando effettivamente sono stati presi gli appuntamenti, in modo da evitare possibili episodi fraudolenti di indebito avanzamento nelle liste d’attesa.
16. Più soldi per scuola e istituti tecnici e professionali – Si stanziano i fondi necessari a una profonda riforma della formazione tecnica e professionale, in modo da tornare a formare professionisti e tecnici sempre più richiesti nel settore dell’industria e della moda.
17. Sgravi per chi assume manager innovativi – Si investe sull’innovazione tecnologica, con incentivi fiscali importanti per tutte le imprese che assumeranno un manager dell’innovazione altamente qualificato.
18. Italia.it – Più fondi per rilanciare Italia.it e trasformarlo in sito per la promozione del made in Italy.
19. Potenziamento del fondo per il microcredito alle imprese – Si raddoppia il fondo per le micro e piccole imprese.
20. Taglio agli sprechi – Si recuperano fino a 2 miliardi di euro grazie alla riorganizzazione della spesa, prevedendo l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di acquistare beni e servizi tramite Consip.
21. Fondi per la salute – Si stanziano 284 milioni per i rinnovi contrattuali di tutto il personale del Servizio sanitario nazionale e altri 505 milioni saranno attribuiti alle regioni per le spese farmaceutiche.
22. Abolizione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina – Si abolisce il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, permettendo così a tutti di poter accedere agli studi.
23. Gestioni commissariali della Sanità – Si reintroduce l’incompatibilità tra la carica di commissario alla Sanità e ogni incarico istituzionale presso la regione soggetta a commissariamento.
24. Si prevede l’incremento del Fondo per il servizio civile.

 

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MOVIMENTO DI PREFETTI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Salvini, ha deliberato il seguente movimento di Prefetti:

dott. Renato SACCONE da Prefetto di Torino, assume le funzioni di Prefetto di Milano;
dott. Claudio PALOMBA da Prefetto di Lecce, assume le funzioni di Prefetto di Torino;
dott.ssa Maria Teresa CUCINOTTA da Prefetto di Caltanissetta, assume le funzioni di Prefetto di Lecce;
dott. Claudio SAMMARTINO assume le funzioni di Prefetto di Catania, rientrando dalla posizione di fuori ruolo quale Commissario dello Stato per la Regione Siciliana.

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PERSONALE ACCADEMICO

Autorizzazione all’assunzione di personale a tempo indeterminato (decreto del Presidente della Repubblica)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’autorizzazione ad assumere, a tempo indeterminato, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, 553 unità di personale docente per le esigenze delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), nonché ad accantonare una quota pari al 10 per cento del budget assunzionale per il reclutamento di docenti di prima fascia, cui concorrono i soli docenti di seconda fascia in servizio a tempo indeterminato da almeno tre anni accademici, come previsto dall’articolo 1, comma 654, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.

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TANGENZIALE OVEST DI ANDRIA

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato, a norma dell’articolo 14-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241, di consentire la prosecuzione del procedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto di completamento dei lavori della tangenziale ovest di Andria, S.P. 2 dal Km 43+265 al Km 52+295, nel rispetto della prescrizione del Ministero dei beni e delle attività culturali del rispetto della distanza di almeno 50 metri dal “tratturello n. 94 – via Traiana”.

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PROVVEDIMENTI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza, adottata con delibera del 29 dicembre 2017, in conseguenza degli ulteriori eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 13 al 15 dicembre 2017 nel territorio delle province di Piacenza, di Parma, di Reggio Emilia, di Modena, di Bologna e di Forlì-Cesena.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha esaminato quattro leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha quindi deliberato

di impugnare la legge della Regione Basilicata n°18 del 20/08/2018, recante “Prima variazione al bilancio di previsione pluriennale 2018-2020”, in quanto la legge, intervenendo in materia di retribuzione dei medici di continuità assistenziale, invade la competenza esclusiva statale in materia di “ordinamento civile”, alla quale è riconducibile la contrattazione collettiva, violando in tal modo dell’articolo 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione. Essa lede altresì l’esigenza connessa al precetto costituzionale di eguaglianza di cui all’art. 3, della Costituzione, di garantire l’uniformità, sul territorio nazionale, delle regole fondamentali di diritto che disciplinano i rapporti di lavoro in questione;
di non impugnare:
1. la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 20 del 09/08/2018, recante “Assestamento del bilancio per gli anni 2018-2020 ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 10 novembre 2015, n. 26”.
2. la legge della Regione Sicilia n. 15 del 09/08/2018, recante “Istituzione della Giornata regionale del ricordo e della legalità e del Forum permanente contro la mafia e la criminalità organizzata”.
3. la legge della Regione Sicilia n. 16 del 09/08/2018, recante “Modifiche alla legge regionale 8 maggio 2018, n. 8. Norma transitoria in materia di gestione commissariale degli enti di area vasta”.

Infine il Consiglio dei ministri ha deliberato la rinuncia la rinuncia all’impugnativa della legge della Regione Campania n. 23 del 30 maggio 2018, recante “Variazione al Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2018/2020 della Regione Campania. Annualità 2018”.

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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle 21.15.

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Federconsumatori Lecce, Antonio Moscaggiuri confermato presidente

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LECCE – Il Congresso provinciale di Federconsumatori ha confermato Antonio Moscaggiuri alla carica di presidente. Rieletta anche Daniela Fracasso nel ruolo di presidente della Consulta giuridica provinciale (che ricopre medesimo incarico anche a livello regionale).

Nella sua relazione, Moscaggiuri ha tratteggiato le principali vertenze che hanno visto protagonista l’associazione di consumatori aderente alla Cgil: dal gasolio sporco ai Consorzi di Bonifica, dai servizi postali e bancari, alle battaglie con le compagnie telefoniche: «La democrazia non è una cosa che si acquista in supermercato. Bisogna difenderla tutti i giorni. Noi diamo il contributo difendendo i diritti dei cittadini», ha detto prima di lanciare un monito sulle prossime “battaglie” a partire dal contezioso che certamente si aprirà con la fine del Mercato Tutelato delle energie. «Aspettiamoci l’assalto agli utenti. Dovremo essere in grado di dare consigli e orientare il cittadino verso quelle aziende che offriranno serietà e  solidità economica, senza ovviamente proporre contratti, va continuando a vigilare e difendere gli iscritti da truffe e contratti vessatori».

Moscaggiuri ha anche rilanciato il Patto sulla legalità firmato in Prefettura: «Insieme con l’Ufficio Territoriale del Governo, Regione e Comune bisogna passare dalle parole ai fatti. Per questo chiederò al nuovo prefetto, Maria Teresa Cucinotta, di convocare un incontro per essere operativi e offrire un contributo fattivo su questo aspetto».

 

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CGIL, giovedì via al XVIII Congresso Provinciale

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«Il Lavoro è… Lottare insieme. Nessuno escluso». Ruoterà intorno a questo slogan ed alla discussione dei documenti congressuali elaborati dalla Cgil Nazionale, il XVIII Congresso provinciale della Cgil Lecce, che si celebrerà a Lecce il 17 ed il 18 ottobre. I lavori cominceranno giovedì alle ore 15.30 al Teatro Paisiello (in via Palmieri), con la relazione introduttiva della Segretaria Generale, Valentina Fragassi.

Dopo il saluto di istituzioni, autorità ed ospiti, si aprirà il dibattito. I contributi dei delegati proseguiranno poi venerdì all’Hotel Leone di Messapia (via Provinciale Lecce-Cavallino, 32), quando è previsto anche l’intervento del Segretario Generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo. Al termine degli adempimenti congressuali, saranno rinnovati gli organismi dirigenti: Assemblea Generale, Comitato Direttivo, Segretario Generale e Segreteria Confederale.

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