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Interdittiva antimafia nei confronti della Igeco, a rischio l’appalto della Darsena e quote Sgm. Delli Noci: “Approfondimenti in corso”

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LECCE – La Prefettura di Roma ha affondato la Igeco con un’interdittiva antimafia notificata alle stazioni appaltanti che mette a rischio la celerità nei lavori della Darsena di San Cataldo e la quota che il privato detiene nella partecipata comunale Sgm. Ora tutto dovrebbe essere gestito dai commissari. “Gli uffici tecnici e legali del Comune di Lecce sono a lavoro per approfondire la questione – spiega il vicesindaco Alessandro Delli Noci – I tecnici continuano l’iter per lo svuotamento del bacino della Darsena, di cui speriamo di avere buone notizie nei prossimi giorni. Il nostro interesse è realizzare la Darsena, che i cittadini attendono da 7 anni e che non possono più aspettare, garantendo la legalità”. Intanto l’ex consigliere Giampaolo Scorrano parte all’attacco: “Mi chiedo oggi, come chiedevo l’anno scorso (ricevendo insulti e sberleffi invece di risposte), come ha potuto il vicesindaco, assessore ai Lavori Pubblici e, soprattutto, assessore alla TRASPARENZA consegnare il cantiere ad un gruppo (che già per tali motivi aveva fatto cadere il Comune di Parabita) che era carente del necessario nullaosta antimafia ?
Non si potrà dire che eventuali ritardi nella consegna della Darsena ai leccesi dipenderanno da fattori che all’epoca dei fatti non erano preventivabili!
Qualcuno dovrà pur dare delle risposte: il sottoscritto, i pescatori, i residenti, gli operatori commerciali ed i leccesi tutti vogliono sapere!”.

Il fatto che il gruppo fosse socio Sgm probabilmente non ha fatto scattare subito l’allarme per la Darsena. Per ora l’invito è alla prudenza: bisogna approfondire carte alla mano. Il gruppo Igeco farà ricorso. Il prefetto di Roma Paola Basilone ha firmato l’interdittiva antimafia nei confronti del gruppo perché ci vede una contiguità con ambienti malavitosi. Tutto sarebbe partito dall’operazione che ha portato al commissariamento di Parabita. Poi, sono stati fatti approfondimenti anche sull’appalto milionario della Darsena. Adesso il rischio è che venga bloccato tutto. 

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Salvemini convoca il gruppo ‘Prima Lecce’: il nodo Lupiae ancora da sciogliere

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LECCE – La convocazione è arrivata pochi minuti fa: il sindaco ha chiesto in mattinata un incontro ai tre transfughi di “Prima Lecce”. Finamore, Calò è Gigante hanno dato non poco filo da torcere al sindaco di Lecce: l’astensione durante la delibera sul futuro economico dell’ente dello scorso Consiglio ha messo in allarme tutta la maggioranza. Carlo Salvemini è pronto anche al piano B: le dimissioni. La verifica che il primo cittadino farà (probabilmente domani pomeriggio, se qualcuno non sarà impossibilitato) è quella dell’aderenza al Patto per la Città. A Prima Lecce non piace la delibera che vincola il Comune a un controllo dei giudici contabili ogni sei mesi. Inoltre c’è la questione Lupiae Servizi da chiarire. Sta per arrivare un advisor che sicuramente darà un responso impietoso. Il sindaco vorrebbe proporre un taglio del 20 per cento degli stipendi dopo anni di sacrifici, secondo le indiscrezioni che circolano negli ambienti sindacali.

Il gruppo Prima Lecce, invece, è determinato a difendere i lavoratori. Nella riunione di domani si cercherà un accordo. Intanto, i tre consiglieri che hanno risolto la questione anatra zoppa diventando la stampella di Salvemini, si sono riavvicinati al centrodestra. Prima Lecce ha ora una posizione molto indipendente rispetto alla maggioranza: Carlo Salvemini valuterà se ci sono le condizioni per andare avanti o se è venuta l’ora di mollare gli ormeggi.

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La mamma di Noemi: “Questa non è giustizia”, il padre: “Non mi ha mai chiesto perdono”

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Lucio imperturbabile in aula al momento della sentenza mentre i genitori di Noemi (il padre Umberto e la madre Imma) commentano la decisione del giudice. In maniera dura e anche critica. Accompagnati dagli avvocati Mario Blandolino e Francesco Zacheo erano presenti al momento della lettura del dispositivo mentre all’esterno un gruppo di amiche di Noemi attendeva con ansia il verdetto pronunciato pochi minuti prima delle 13. In aula, invece, non erano presenti i genitori di Lucio. All’uscita si è fermato con i cronisti anche l’avvocato Luigi Rella, legale di Lucio, che intende leggere le motivazioni per capire perchè sia stata rigettata la richiesta di perizia psichiatrica. Una sentenza che, in definitiva, lascia tutti scontenti e un alone di tristezza in tutti.

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Otranto, la difficoltà di puntare sull’infrastrutturazione con i freni burocratici

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OTRANTO (Lecce) – “La vicenda del porto turistico di Otranto rappresenta un caso emblematico dell’assurdità burocratica che imperversa ormai nel Paese, e che tende a bloccare ogni iniziativa, anche le più utili ed urgenti.

Una località turistica come la nostra città, che con la sua particolare localizzazione geografica sul canale d’Otranto, rappresenta da sempre il naturale approdo per quanti navigano nell’Adriatico, non può non dotarsi di un’infrastrutturazione portuale adeguata alle esigenze di una nautica da diporto moderna”. Lo dichiara Ursula Caroppo, Presidente del Comitato per il Mantenimento dei Pontili.

“Per rispondere alle numerose sollecitazioni provenienti dal territorio e dal flusso turistico costituito dai numerosissimi natanti che durante l’arco dell’anno chiedono ormeggio sulla nostra costa – prosegue – l’Amministrazione Comunale dal 2007 ha avviato una politica di riqualificazione dei servizi portuali, prevedendo la realizzazione di un nuovo marina esterno (da realizzarsi con intervento di privati investitori) e la realizzazione di un approdo turistico comunale all’interno della baia attuale.

Troppi anni sono stati necessari per acquisire le autorizzazioni dei due suddetti progetti, che alla fine sono arrivate. Ma in entrambe le procedure amministrative si è assistito, sin dall’inizio, ad un contrasto aperto della Soprintendenza locale che ha cercato in ogni modo di boicottare le aspettative della Comunità, non solo otrantina, di poter vedere il porto vivere tutto l’anno ed offrire quei servizi utili a quanti amano il mare.

Per superare il parere negativo della Soprintendenza al progetto del nuovo porto esterno si è dovuti ricorrere addirittura ad una deliberazione del Consiglio dei Ministri che ha censurato l’operato del proprio Ministero dei beni culturali.

In sede di conferenza dei servizi del porto esterno, la Soprintendenza per esprimere il proprio parere negativo aveva proposto di puntare sull’ampliamento degli ormeggi all’interno, dichiarando: nello spirito di collaborazione, si suggerisce di valutare, quale possibile alternativa, un intervento progettuale di riqualificazione del porto esistente

È stata, quindi, la stessa Soprintendenza a perorare l’ampliamento dei banchinamenti di ormeggio all’interno dell’attuale bacino portuale. Salvo, però, rimangiarsi tutto subito dopo nel momento in cui il Comune ha presentato il progetto dell’approdo turistico interno, al quale la Soprintendenza rispondeva imponendo una prescrizione di stagionalità con obbligo di smontaggio e rimontaggio ogni sei mesi.

La stessa ha stabilito che le opere di banchinamento previste in ampliamento all’attuale bacino portuale sarebbero sì compatibili con il contesto paesaggistico in cui collocate, ma solo in estate, mentre d’inverno diventerebbero, non si comprende il perché, incompatibili.

Una simile conclusione è platealmente affetta da illogicità ed irragionevolezza.

Invero un’opera o è sempre compatibile con il contesto paesaggistico, o non lo è mai, soprattutto visto che in questo caso del nostro porto, il quadro paesaggistico d’insieme resta immutato durante le stagioni.

E’ evidente – continua – che tale pretesa di stagionalità stride fortemente con le politiche di destagionalizzazione che, invece, il territorio regionale tutto cerca di porre in essere per incrementare i flussi turistici. Ma anche con la natura delle attività portuali in genere (il diportismo, la pesca, il commercio) per nulla stagionali, e che anzi, per certi versi, si incrementano proprio durante la stagione invernale in cui si ha più libertà di navigazione senza le limitazioni a tutela dei bagnanti che insistono d’estate.

Tutto ciò provocherebbe un irreparabile danno all’economia di un settore rappresentato da centinaia di piccole imprese e da numerosa forza lavoro occupata.

Ma a parte la contraddittorietà evidenziata sopra, entrando nel merito delle valutazioni si può, senza dubbio di smentita, affermare che le opere realizzate dei pontili galleggianti non interferiscono affatto con la visuale dei monumenti storici tutelai da vincolo. Pertanto, è evidentemente escluso che i pontili progettati possano comportare alterazione permanente dell’integrità visiva e della cornice ambientale dei beni tutelati, come sostenuto dal Soprintendente nel proprio parere. Si aggiunga che la Soprintendenza non ha mai avuto nulla da obbiettare su tutti gli altri pontili che pure insistono nella stessa baia da anni, quasi tutti su pali, e neanche per il pontile galleggiante ultimo realizzato da un privato nel nostro porto, dopo quello del Comune, che non hanno mai vista imposta la prescrizione di smontaggio e rimontaggio.

In ogni caso il Comune, nel cercare di adempiere alla prescrizione imposta,  ha valutato la fattibilità dello smontaggio/rimontaggio, elaborando un progetto specifico. Da tale analisi è scaturita la consapevolezza che le aspettative della Soprintendenza, con l’attività di sgombero dei pontili galleggianti, e cioè di “mitigare l’impatto paesaggistico” e “restituire l’integrità panoramica” nei sei mesi non estivi, paradossalmente verrebbero non solo disattese ma maggiormente compromesse dalla presenza di un cantiere che sarebbe pressoché permanente.

I pontili galleggianti hanno ingombro e peso notevoli e richiedono, per essere rimossi dallo specchio acqueo, mezzi di sollevamento e di trasporto di grandi dimensioni per poter poi essere posizionati nell’unica area possibile rappresentata dal molo S. Nicola, cioè il braccio di protezione del porto destinato all’attracco delle grandi navi turistiche e mercantili.

Conseguenza di ciò sarebbe la complicata e rischiosa, per la sicurezza della navigazione dei natanti nel porto, attività di trasporto in acqua dei cassoni, e il non poco impattante, dal punto di vista paesaggistico, stoccaggio degli stessi in banchina che realizzerebbe un ingombro visivo pari ad un edificio di circa 400 mq per un’altezza di circa tre piani.

Dalle relazioni dei tecnici incaricati si legge che molti componenti dei pontili, una volta smontati subirebbero danni irreversibili, per cui non si tratterebbe semplicemente di smontaggio e rimontaggio dell’opera, ma di vera e propria demolizione e ricostruzione del porto ogni sei mesi.

Tutto ciò comporta una insostenibilità anche economica di tali operazioni richieste, in quanto si è stimato un computo metrico di circa 800.000,00 (ottocentomila) euro di costi a carico della collettivià da sostenere ogni anno.

Dal punto di vista ambientale si avrebbero serissime conseguenze legate alle attività dei mezzi che è necessario impiegare in tali operazioni, con particolare riferimento all’inquinamento dell’aria, acustico, e ai danni sulla flora, sulla fauna e sull’ecosistema marino.

Inoltre – conclude la Caroppo – si è stimato che i lavori eseguiti in mare e durante la stagione invernale, con costanti mareggiate nel canale d’Otranto, richiederebbero una presenza del cantiere, fra smontaggio e rimontaggio ragionevolmente non inferiore a cinque mesi all’anno, con un paradossale effetto:

– che i lavori periodici di rimontaggio dovrebbero essere avviati pressoché in coincidenza con l’ultimazione delle operazioni di smontaggio, quasi senza soluzione di continuità;

– che quello specchio acqueo sarebbe comunque ingombrato anche nei sei mesi in cui non possono utilizzarsi i pontili e per di più da ben più impattanti motonavi di cantiere.

Quindi, la mitigazione dell’impatto paesaggistico ed il ripristino dell’integrità panoramica, ossia di quei valori che la Soprintendenza dice di voler preservare, verrebbero così, invece, gravemente lesi”.

 

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Triathlon, Nardò si prepara al primo Triathlon Camp Age Group del Sud Italia

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NARDO’ (Lecce) – Nardò si prepara a un fine settimana molto intenso, interamente dedicato al triathlon, allo sport e al benessere. Nelle giornate di domani e dopodomani, 5 e 6 ottobre, tutto il litorale neretino ospiterà il primo Triathlon Camp Age Group del sud Italia, cioè una serie di allenamenti collegiali di nuoto, bici da strada e corsa coordinati da allenatori della Federazione Italiana Triathlon (Fitri). Il camp è un raduno aperto a tutti i tesserati Fitri (provenienti da ogni regione), che prevede momenti di allenamento alternati con esercitazioni tecniche e didattiche oltre che teorici. Il camp sarà guidato da Andrea Gabba, team manager Age Group Italia.

Il camp è abbinato poi al secondo appuntamento del Trofeo Triathlon Silver Terra d’Arneo, che si terrà domenica 7 ottobre (a partire dalle ore 10) a Sant’Isidoro, dove si svolgeranno due gare di triathlon sprint e youth. La gara sprint quest’anno è valevole come gara rank silver, mentre i giovani potranno gareggiare sulla distanza promozionale supersprint. Entrambe le gare sono valide quali campionati regionali individuali. Oltre alle acque della baia che ospiteranno le gare di nuoto (750 metri), il percorso ciclistico si snoderà lungo la costa (20 chilometri) in direzione del parco di Portoselvaggio su un percorso tecnico ed esaltante. La frazione di corsa (5 chilometri) nell’abitato di Sant’Isidoro concluderà la gara. A seguire è in programma un delizioso legumi party dedicato agli atleti.

Il trofeo è organizzato in collaborazione con il Comune di Nardò e con i patrocini dello stesso Comune, della Provincia di Lecce e dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e Nardò. La gara è realizzata anche grazie alla collaborazione di altre associazioni: la Scuola Cinofila Italiana Soccorso Acquatico e Ricerca Asd (Scisar) di Arnesano, Freebikers Motoclub di Tricase e i Kayak di CKCS Kayak Salento.

Questa seconda edizione dell’evento è caratterizzata da importanti momenti promozionali dedicati allo sci nautico e al wakeboard e promossi dalla Fitri e dalla Fisw (Federazione Sci Nautico e Wakeboard), con l’obiettivo di avvicinare discipline differenti e contribuire alla loro crescita. La Fisw, con la sua delegazione pugliese, farà assistenza in acqua durante la gara con l’utilizzo delle tavole di Stand Up Puddle e per tutti coloro che vorranno provare gratuitamente la disciplina del SUP metterà a disposizione i suoi istruttori federali.

“Mi sembra – commenta il consigliere delegato allo Sport Antonio Tondoche ci siano tutti gli ingredienti per una giornata di sport e di promozione del territorio: il triathlon, la natura, l’enogastronomia, lo spettacolo, l’intrattenimento e la formazione. Come sempre, siamo dalla parte di chi fa sport e di chi utilizza positivamente le discipline sportive per “mettere in vetrina” il territorio. Il triathlon, nello specifico, è uno sport in crescita e siamo molto contenti di ospitare una gara di questo spessore”. 

In occasione di questa gara il dirigente dell’Area Funzionale n. 3 Cosimo Tarantino ha emesso un’ordinanza (n. 420 del 4 ottobre) con divieti e prescrizioni alla circolazione. In particolare, è disposta la sospensione temporanea della circolazione stradale nella giornata di domenica 7 ottobre a partire dalle ore 9 su via Leuca, strada provinciale n. 286 nella tratta compresa tra l’intersezione con Via Giusti e sino all’intersezione con strada La Riggia, bretella di collegamento tra strada 286 e strada Masseria Brusca, strada Masseria Brusca sino all’intersezione con strada provinciale n. 112 e ritorno su s.p. 286, via Madonna del Rosario, via Fragna Grande, via Valle D’Itria, via Trani, via Ugento, via S. Nicola, via Sorrento, via Terracina, via Lavinio, via Positano, via Campo Marino e ritorno su via Leuca. In ciascun punto del percorso la sospensione della circolazione avrà la durata strettamente necessaria al transito dei concorrenti.

L’ordinanza dispone inoltre il divieto di accesso dalle ore 9 alle 15 su via Leuca, via Valle D’Itria, via Trani, via Ugento, via S. Nicola, via Sorrento, via Terracina, via Lavinio, via Positano, via Campo Marino. I veicoli provenienti da Porto Cesareo con direzione S. Caterina hanno l’obbligo di svoltare a sinistra su via Giusti; i veicoli in circolazione su via Giusti provenienti da Copertino hanno l’obbligo di svoltare a destra su via Marsala; i veicoli provenienti da S. Caterina giunti all’altezza dell’intersezione con strada Croce dell’Alto hanno l’obbligo di svoltare a destra e di proseguire la marcia sulla stessa strada; i veicoli in circolazione su strada La Riggia, su via Federico II e su via Sindaco Antico, giunti all’altezza delle rispettive intersezioni con strada Cucchiara, hanno l’obbligo di svoltare a sinistra e di proseguire la marcia sulla stessa strada Cucchiara direzione Santa Caterina; infine, i veicoli che circolano sulla strada provinciale n. 112, in prossimità delle intersezioni con strada Masseria Brusca, via Fragna Grande e via Madonna del Rosario hanno l’obbligo di proseguire sulla stessa strada provinciale.

 

 

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Utilizzo del campo sportivo L. Montefusco: Sveglia Lecce chiede la convocazione di un’assemblea pubblica

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LECCE – “L’11 ottobre prossimo verrà firmato un protocollo d’intesa attraverso il quale si definirà il passaggio, dall’Esercito al Comune, dell’area del quartiere Santa Rosa, attigua al campo “L. Montefusco”, utilizzata fin’ora dalla scuola di Cavalleria. Grazie all’annessione di quest’area, sarà possibile realizzare il più grande parco attrezzato della città”. Lo dice in una nota il Presidente dell’Associazione Sveglia Lecce, Giovanni Occhineri.

“Crediamo che l’occasione sia troppo importante per non utilizzare, al meglio e nel modo più deciso possibile, lo strumento della partecipazione, così caro a questa Amministrazione.

È per questo che la nostra Associazione chiede che venga coinvolta l’intera cittadinanza e con essa le associazioni del settore sportivo, attraverso la convocazione di un’assemblea pubblica al fine di avviare un percorso ideativo partecipato mediante il quale decidere come gestire l’area, quali attività ricreative e sportive promuovere, individuando quelle che più possono incontrare il favore di quanti utilizzeranno il parco, oltre alle tipologie di attrezzature e giochi più adatti ai bambini, tenendo conto delle esigenze delle famiglie della nostra città”.

 

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Agorà Design, domani la terza giornata di lavori al Palazzo Baronale di Martano

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LECCE – Venerdì 5 ottobre: il giorno di Benedetta Tagliabue, che domani sera alle 19.30 terrà a Martano, nell’ambito della rassegna Agorà Design in svolgimento presso il Palazzo Baronale, una lectio magistralis sulla rigenerazione urbana. Milanese, laureatasi presso l’Istituto Universitario d’Architettura di Venezia nel 1989, ha approfondito gli studi e lavorato a New York. Attualmente insegna presso l’Università Politecnica della Catalogna, e dal 2000 dirige lo studio EMBT, che ha firmato il Parlamento scozzese a Edimburgo, la nuova sede di Gas Natural, il progetto di restyling per il mercato di Santa Caterina a Barcellona, il Padiglione spagnolo all’Expo 2010 di Shanghai.

Non sarà l’unico appuntamento interessante, domani, per il programma di Agorà Design, che prevede più incontri in contemporanea. Dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 17.30 il Palazzo Baronale di Martano ospiterà infatti “Progettare la meraviglia: tra disegno degli interni e progettazione dell’interazione”, laboratorio a cura di LAN Laboratorio Architetture Naturali in collaborazione con La Scuola Open Source; nelle stesse ore – alle 9.30, alle 11.30 e alle 17 – si potrà usufruire della rassegna documentaristica predisposta dall’Ordine APPC di Lecce,  Gruppo Attività Culturali (nella sala conferenze del Palazzo Baronale).

Sempre alle 11.30 si potranno approfondire i temi dell’incontro sul tema “L’innovazione dei tessuti tecnici, dal comfort acustico a tessuti riciclati dall’anima green”,  a cura di Giuseppe Noventa, architetto divisione acustica “F.lli Giovanardi”; interventi di Sara Selmin, green marketing & CSR F.lli Giovanardi, e Francesca Valan, color designer della Scuola Politecnica di Milano. Alle 16, invece, la sala convegni Karol Wojtyla ospiterà  “Interior design tra passato e futuro: come coniugare il vintage e la domotica”, tavola rotonda cui prenderanno parte  Matteo Monosi, ingegnere di Sprech Srl, Michele Lupi, direttore di Icon Design,  Walter Mariotti, direttore editoriale di Domus, Kiasmo Srl, Sabina Giorgino, senior interior architect presso Katharine Pooley Ltd, Giorgia Marrocco,  amministratore delegato di Pimar S.r.l. , Luca Paolo Vasa,  coordinatore artistico di Pimar Design.

Conclusione in bellezza alle 18 con una testimonianza sul tema “Rigenerazione urbana attraverso cultura e arte contemporanea”, durante il quale il direttore della rivista Icon Design intervisterà gli artefici della Farm Cultural Park, fondata nel 2010 da Andrea Bartoli e Florinda Saieva con lo scopo di recuperare il centro storico di Favara ll blog britannico Purple Travel ha collocato il Farm Cultural Park e Favara al sesto posto al mondo come meta turistica dell’arte contemporanea dopo Firenze, Parigi, Bilbao, le isole della Grecia e New York.

A seguire, come già detto (19.30), la rigenerazione urbana secondo Benedetta Tagliabue. Sabato alle 9, invece, toccherà all’architetto e urbanista Stefano Boeri, progettista tra l’altro del famoso “Bosco verticale” di Milano, al suo secondo anno di Agorà Design.

 

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Annarita Morea confermata Segretaria Generale della Fiom Lecce

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LECCE – Annarita Morea è stata rieletta segretaria generale della Fiom-Cgil di Lecce. L’elezione è avvenuta oggi alla fine dell’VIII Congresso provinciale del sindacato dei metalmeccanici, alla presenza della segretaria generale della Cgil di Lecce, Valentina Fragassi, del segretario regionale della Fiom, Giuseppe Cillis, e del dirigente nazionale Fiom, Roberto D’Andrea. Tra gli invitati anche Salvatore Bergamo, segretario generale della Fiom provinciale dal 2006 al 2014, ha ricevuto una targa per l’impegno profuso all’interno della categoria.

Per Annarita Morea si apre dunque il secondo mandato alla guida della Fiom. Quando fu eletta segretaria generale nel 2014, è stata la prima donna in Puglia ad ottenere l’importante incarico. Originaria di Massafra e proveniente dal mondo della microelettronica (dipendente della STMicroelectronics in distacco sindacale), è stata dal 2010 al 2014 componente di segreteria nella Fiom Cgil Lecce, ai tempi del secondo mandato da segretario generale di Salvatore Bergamo, al quale è succeduta.

«In questi anni la Fiom ha riconquistato il Contratto nazionale, dimostrando la capacità di avanzare proposte concrete», ha detto la segretaria generale dei metalmeccanici salentini, che nella sua relazione ha affrontato le principali vertenze territoriali. «È ora che anche le associazioni datoriali si assumano le proprie responsabilità: gli investimenti delle imprese siano finalizzati alla sostenibilità delle produzioni e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro. In Puglia e nel Salento l’elevato tasso di disoccupazione e il ricatto occupazionale comportano sempre più spesso che ai lavoratori siano avanzate richieste irricevibili, come la rinuncia ai propri diritti e a parti di salario, pur di conservare il posto di lavoro. Un fenomeno preoccupante che va immediatamente arginato, chiedendo il rispetto della legge e dei contratti, oltre che maggiori controlli agli organi preposti».

 

 

 

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Workshop “ Turismo, cultura e valorizzazione del territorio”

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SAN DONATO (Lecce) – Venerdi 5 ottobre, alle ore 17.30, presso l’Aula Consiliare del Comune di San Donato di Lecce si terrà un importante workshop dal titolo: “Turismo, cultura e valorizzazione del territorio”.

Il seminario di studio è incentrato sulla presentazione delle risorse storico-archeologiche insistenti sul territorio di San Donato e Galugnano come possibili attrattori culturali e turistici.

L’Università del Salento con la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici “Dinu   Adamesteanu”,   diretta   dal   Prof.   Paul   Arthur,   è  il   prestigioso   partner scientifico del workshop. “L’evento mira – commenta il Sindaco, il Dott. Alessandro Quarta – a promuovere la conoscenza delle risorse presenti nel territorio comunale ai fini di   una   corretta   politica   di   salvaguardia   e  di   valorizzazione.   San   Donato   e Galugnano hanno un potenziale enorme, ancora inespresso, che può realmente fungere   da   volano   per   lo   sviluppo   del   nostro   paese.   È   un   momento   di “condivisione progettuale” con la cittadinanza per iniziare un percorso di forte rilancio e marketing territoriale”.

Tra i relatori il Professor Giovanni Mastronuzzi, docente di archeologia presso l’Università del Salento e coordinatore scientifico del Polo Museale di Poggiardo, che illustrerà come l’archeologia negli ultimi anni, soprattutto nel Salento, sia stata un vero e proprio motore per la crescita turistica locale.

Claudio Martino, archeologo, presenterà l’insediamento dell’Età del Bronzo, tra i più grandi di tutta l’Italia meridionale, scoperto in località Specchia a San Donato.   Si   tratta   di   un   grande   insediamento   protostorico,   perfettamente conservatosi   nel   tempo,   che   offrirà   l’opportunità,   attraverso   indagini archeologiche, di conoscere un sito di oltre 3000 anni fa.

Michele Dell’Anna, storico locale, invece illustrerà le potenzialità di un altro gioiello   di   Galugnano,   la   Chiesa   della   Madonna   della   Neve,   autentico capolavoro di architettura rurale con affreschi di straordinaria bellezza.

​L’ingegnere Francesco Pagliara chiarirà   come   queste   risorse   possano trasformarsi   in   possibilità   di   investimenti   ed   occasioni   di   crescita   per   la  comunità. A

Antonio Mangia, esperto di valorizzazione e musealizzazione, presiederà la tavola rotonda con interventi, osservazioni e suggerimenti dei partecipanti.

 

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Accoltellato e poi dato alle fiamme: ucciso nel Bergamasco un prof salentino

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ENTRATICO/ LECCE – Prima accoltellato e poi dato alle fiamme, nel probabile tentativo di cancellare ogni traccia.

La vittima è un professore salentino da tempo residente nel Bergamasco, il 58enne Cosimo Errico, originario di Lecce, il cui corpo senza vita è stato ritrovato nella notte in una cascina di sua proprietà nelle campagne di Entratico, in provincia di Bergamo.

Il docente leccese, che insegnava presso l’istituto Natta di Bergamo, è stato ritrovato dal figlio, andato in cerca del padre poiché la sera precedente non era rincasato, allarmando i familiari.

Da una prima ispezione sul cadavere, eseguita dal medico legale, l’uomo sarebbe stato accoltellato più volte e poi dato alle fiamme. Le indagini sono affidate ai carabinieri.

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Travisati ed armati piombano in casa di un anziano, lo immobilizzano e lo rapinano: caccia alla banda

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MONTERONI (Lecce) – Si è trovato improvvisamente in balìa di due rapinatori armati, che lo hanno minacciato con una pistola e poi immobilizzato, per compiere indisturbati la razzìa.

Serata da incubo per un anziano residente alla periferia di Monteroni, in via Copertino, rapinato in casa da due malviventi, uno dei quali impugnava l’arma.

Tutto è accaduto attorno alle 21.30, quando l’uomo ha ricevuto la visita a domicilio dei due banditi, probabilmente attesi all’esterno dell’abitazione da un terzo complice.

Immobilizzato il padrone di casa, i rapinatori hanno avuto quindi campo libero per compiere la scorribanda e fuggire col bottino, che sarà quantificato con esattezza soltanto nelle prossime ore.

Sul posto, ricevuto l’allarme, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Monteroni ed i colleghi del Norm della Compagnia di Lecce, che hanno avviato le indagini per risalire ai malfattori.

Poche settimane fa, nella vicina Carmiano, era stata consumata una rapina in casa ai danni di un 45enne, che era stato pestato dai banditi per costringerlo a rivelare la combinazione della cassaforte: non è escluso che si tratti degli stessi autori.

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Omicidio Noemi: Lucio condannato a 18 anni ed otto mesi di reclusione

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di Francesco Oliva

SPECCHIA (Lecce) – Diciotto anni e otto mesi di reclusione per Lucio l’omicida reo confesso di Noemi Durini. La sentenza, in abbreviato, è stata pronunciata dal gup Aristodemo Ingusci (lo stesso giudice che ha assolto anni fa Colitti junior nell’omicidio di Peppino Basile) dopo una camera di consiglio durata alcune ore e al termine di una mattinata in cui in aula le schermaglie tra accusa e difesa sono proseguite sull’eventuale concessione di una nuova perizia psichiatrica. Richiesta che è stata rigettata.

La sentenza certifica la prima verità processuale sulla morte della studentessa di Specchia. Il giovane 18enne di Montesardo salentino era accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili e abietti motivi e dalla crudeltà, soppressione di cadavere e di una serie di reati satelliti: ricettazione, danneggiamento e lesioni personali. Il giudice, in attesa del deposito delle motivazioni, ha ritenuto un giudizio di equivalenza tra l’attenuante della minore età e le aggravanti e la continuazione di tutti i reati contestati all’imputato giudicato in abbreviato (che consente uno sconto di un terzo sulla pena). “Una sentenza abbastanza severa in un processo a carico di un minorenne” ha commentato l’avvocato Mario Blandolino, uno dei legali dei genitori di Noemi, comprensiva di tutti i benefici per chi sceglie di essere giudicato in abbreviato. Lucio potrebbe comunque ottenere un ulteriore sconto: due mesi ogni anno per buona condotta.

La sentenza di primo grado (richiesta di condanna di 18 anni) pronunciata dal Tribunale per i Minori, al momento, esclude complicità nonostante la famiglia di Noemi continui a sostenere che Lucio non abbia potuto agire da solo. Una tesi che a metà novembre finirà al vaglio del gip del Tribunale di Lecce, Vincenzo Brancato, in occasione dell’udienza camerale per discutere l’opposizione alla richiesta di archiviazione delle posizioni degli altri due indagati: il padre e la madre di Lucio rispettivamente accusati di occultamento di cadavere e favoreggiamento. Nelle campagne di Castrigano del Capo, il giovane sarebbe arrivato da solo insieme a Noemi.

Era la notte del 3 settembre di un anno fa. Aria ancora calda; leggerezza e spensieratezza spezzate per sempre in poche ore. Protagonisti come vittima e carnefice: due minorenni. Accomunati da un amore tormentato, osteggiato dalle rispettive famiglie mai entrate in sintonia e da una personalità controversa e contraddittoria dell’omicida. “Ho ucciso Noemi perché voleva che sterminassi la mia famiglia” dirà giorni dopo Lucio ai carabinieri per fornire un alibi alla sua follia. Ludica e spietata per i consulenti che nei mesi scorsi si sono pronunciati sulla capacità di intendere e di volere del giovane nonostante i tre tso cui era stato sottoposto nei giorni che hanno preceduto l’omicidio. “Il giudice”, aveva riferito appena ieri mattina l’avvocato Luigi Rella, “deve tenere conto del contesto in cui è maturato l’omicidio. Lucio in quel periodo non stava bene e il delitto si è consumato in un ambiente familiare molto difficile”. In un passaggio anche lo stesso pm Anna Carbonara, dopo aver ripercorso dinamica, responsabilità ritenute granitiche dell’omicida, aveva accarezzato la tesi della difesa sostenendo come Lucio sia stato fortemente influenzato nella sua vita e nel rapporto con la sua fidanzata dal carattere duro e forte del padre.

Attenuanti, difesa, dettagli. Noemi, per il gup del Tribunale dei Minori, è stata ammazzata con crudeltà e ferocia così come accertato dalle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce. Colpita con delle pietre e poi ferita con una coltellata alla nuca (arma mai ritrovata) prima di essere sepolta sotto un cumulo di massi che, per giorni, hanno rappresentato l’anticamera della tomba della giovane di Specchia. Era viva e e respirava Noemi. In un colloquio in carcere con il padre richiamata dal pm nella sua requisitoria Lucio riferisce che la fidanzata respirava ancora quando è stata seppellita. Poi il decesso per asfissia arrivato poche ore dopo come messo nero su bianco nella consulenza dal medico legale Roberto Vaglio.

Da quel giorno sono scattate le ricerche della giovane. La madre di Noemi ha immediatamente puntato il dito contro Lucio additato come il responsabile della scomparsa di sua figlia. Ed effettivamente l’istinto materno ha anticipato lo sviluppo delle indagini sfociate nella confessione di Lucio dieci giorni dopo in caserma e nel ritrovamento del cadavere della giovane nelle campagne di Castrignano del Capo su indicazioni fornite dallo stesso Lucio. Poi la lunga indagine sulla morte di una ragazza di neppure 16 anni si è arricchita di ulteriori dettagli: le ritrattazioni di Lucio, le accuse ad un meccanico e al padre fino alla condanna di oggi con cui cala il sipario (ma non la memoria) su uno dei fatti di sangue più violenti che hanno insanguinato la storia recente del Salento.

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Violento scontro sulla circonvallazione: un conducente ricoverato in codice rosso, ma le condizioni sono in miglioramento

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LECCE – Incidente violentissimo sulla circonvallazione tra una Fiat 600 e una Punto, all’altezza della svolta per la chiesa del Quartiere Santa Rosa. Uno dei due conducenti è stato ricoverato in codice rosso, ma in ospedale le sue condizioni sono migliorate (è diventato codice giallo). Le auto sono state devastate dall’impatto: qualcuno potrebbe non aver rispettato la precedenza. È possibile che uno dei due stesse andando troppo veloce, ma per ora si tratta solo di ipotesi. La polizia municipale è ancora sul posto per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Il conducente più giovane se l’è cavata con qualche ferita superficiale. La strada è stata bloccata per un breve tratto in attesa di rimuovere quello che resta delle due auto. Maggiori informazioni nelle prossime ore.

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Porto Cesareo, continua il percorso affinché Torre Cesarea ritorni alla comunità

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PORTO CESAREO (Lecce) – Dopo l’approvazione e la pubblicazione della delibera del Consiglio Comunale che ha portato a formalizzare l’avvio di un impegno istituzionale del Sindaco affinché Torre Cesarea, simbolo indiscusso della nostra comunità, smetta di essere inaccessibile e diventi fruibile e al contempo motore di sviluppo culturale e turistico, si iniziano a muovere i primi passi istituzionali.

Sindaco e Associazioni hanno convenuto di avviare l’iter con una lettera formale alle massime cariche istituzionali italiane (fra cui il Presidente della repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte oltre ai Ministri competenti) e ai vertici del Corpo della Guardia di Finanza.

Una lettera, che oltre a evidenziare la problematica, è il primo passo formale e ufficiale fuori dal nostro Comune per portare all’attenzione di tutte le autorità la determinazione e la volontà della cittadinanza tutta a riappropriarsi di uno dei simboli identitari della comunità che oltre ad essere inaccessibile risulta anche essere in cattivo stato di manutenzione.

La bellezza delle altre due torri acquisite a patrimonio pubblico, restaurate e restituite alla cittadinanza evidenzia ancora di più come la restituzione della Torre Cesarea alla nostra comunità non sia più procrastinabile

Acquisire e valorizzare Torre Cesarea, unitamente alla messa a disposizione di una sede alternativa per la locale brigata della Guardia di Finanza, è un obiettivo sicuramente ambizioso ma riteniamo possa essere alla nostra portata in quanto mai come in questo momento tutta la società civile, le associazioni e gli imprenditori avvertono in maniera diffusa la necessità impellente di una valorizzazione dei nostri tesori artistici, oltre che paesaggistici, per cercare di essere competitivi e attrattivi in ambito turistico.

In data odierna il sindaco del Comune di Porto Cesareo, Salvatore Albano, ha concordato un appuntamento in tempi brevi con l’assessore regionale Loredana Capone per approfondire la problematica e addivenire a una soluzione condivisa.

 

 

 

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Quartieri puliti, domani a Borgo San Nicola e Zona Ipercoop

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LECCE – Domani Borgo San Nicola e le strade del Comune di Lecce nei pressi dell’Ipermercato Mongolfiera ospiteranno “Quartieri puliti– curiamo insieme la città”, l’iniziativa dell’amministrazione comunale in collaborazione con Monteco che prevede la pulizia di strade, piazzette e aree a verde di numerosi rioni della città nei quale le esigenze di decoro urbano non risultano sufficientemente soddisfatte dalle previsioni effettuate nel capitolato d’appalto sottoscritto con la ditta che gestisce il servizio di igiene urbana. Zone nelle quali sono più evidenti fenomeni di trascuratezza, accumulo di rifiuti, degrado dello spazio pubblico e che necessitano di interventi di “straordinaria manutenzione ordinaria”.
Accanto all’amministrazione e a Monteco ci saranno  anche Lupiae Servizi srl e la ditta Mello Lucio, che saranno impegnate nella manutenzione e cura delle aree a verde del quartiere.
Dalle prime luci dell’alba saranno in azione i mezzi per lo spazzamento meccanico di Monteco, che percorreranno Via San Nicola, Via Sidoti e Via Ferrando Nicolò, Via Nuzzo Barva, Via Gaetano MArtinez, Via Scorrano, Via Orfano, Via Gianserio Strafella, Via Buffelli, Via Sacco, Via Sangro, Via Aniene, Via Cecina, Via Ticino, Via Metauro, Via Rubicone, Via Secchia, Via Tagliamento, Via Taro, Via Ombrone, Via Isarco, Via Fortore, Via Salso, Via Fortunato giustino, Via Reno, Via Massimo D’Azeglio, Via F. Sellitto.
Zona Mongolfiera:
Via Calore, Via Giovanni Falcone, Via Giuseppe De Roma, Via Giovanni Amendola, Via Bettino Craxi, Via Giorgio La Pira, Via Fosse Ardeatine, Via Martiri delle Foibe.
Anche questa volta fondamentale sarà la partecipazione all’iniziativa di gruppi di cittadini volontari. A loro disposizione Monteco metterà sacchi e guanti e insieme ciascuno potrà dedicarsi a partire alla pulizia dai rifiuti abbandonati nelle aree a verde del quartiere. Il ritrovo per i volontari è fissato per le 9:00 in via San Nicola, parcheggio parco Baden Powell. Oltre ad intervenire nelle zone della città che maggiormente necessitano di pulizia, l’iniziativa Quartieri Puliti ha infatti una finalità di coinvolgimento e attivazione della cittadinanza ad una maggiore responsabilità nella cura dei quartieri.

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Allerta meteo Puglia: “allarme rosso” nel Tarantino

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PUGLIA – L’Italia rimane ancora sotto l’influenza di un’ampia depressione che si porta oggi, 05 ottobre, sul Tirreno centrale e determina la persistenza di tempo molto instabile sulle regioni meridionali ioniche.

Si prevede quindi per domani, 6 ottobre, il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su tutta la regione, con quantitativi cumulati fino a puntualmente elevati.

I fenomeni precipitativi risulteranno più intensi e abbondanti sulle aree ioniche, e saranno accompagnate da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Pertanto, il Centro Funzionale Decentrato ha valutato a partire dalle prime ore di domani, 6 ottobre, e per le successive 14 ore:

un’ALLERTA ROSSA per rischio idrogeologico localizzato nonché un’ALLERTA ARANCIONE idraulica sulla Puglia-E (Bacini lato e Lenne);
un’ALLERTA ARANCIONE per rischio idrogeologico localizzato e per temporali sui restanti settori della Puglia centro-meridionale;
un’ALLERTA GIALLA per temporali e rischio idrogeologico localizzato sulle restanti zone della regione

Il Centro Funzionale e la Sala Operativa monitoreranno gli eventi fornendo aggiornamenti in merito all’evoluzione della situazione meteo e degli effetti al suolo.

La Sezione Protezione Civile invita ad attenersi alle norme di autoprotezione.

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Università del Salento, aumenta il Fondo di Finanziamento ordinario e i Cobas chiedono di eliminare il precariato

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È notizia di pochi giorni fa che per il 2018 l’Università del Salento ha visto l’aumento del Fondo di Finanziamento Ordinario. Con due decreti, infatti, l’attuale Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Marco
Bussetti, ha interrotto la tendenza alla progressiva riduzione dei fondi ministeriali per gli Atenei, soprattutto di quelli meridionali, messa in atto negli ultimi anni. Un decreto introduce nella ripartizione del FFO importanti criteri perequativi in favore dei piccoli Atenei del Sud. L’altro stabilisce l’aumento del “costo standard per studente”, che fino ad ora aveva
gravato fortemente sulle Università meridionali. Grazie a questo secondo decreto nel calcolo del costo standard per studente si terrà conto anche del contesto economico territoriale su cui sorge l’Ateneo, del reddito medio familiare della Regione, della capacità contributiva effettiva degli studenti iscritti, e della accessibilità e della rete dei trasporti che collega l’Ateneo al resto del Paese.
Riequilibrio delle risorse finanziarie in favore degli Atenei del Sud e aumento del costo standard per studente erano alcuni dei temi sottoposti all’attenzione della Ministra per il Sud, Barbara Lezzi, da Cobas Unisalento, nell’incontro pubblico dedicato agli Atenei meridionali e al precariato della ricerca, organizzato dalla stessa sigla sindacale lo scorso 20 Luglio, presso l’Università del Salento.
“Buone notizie, dunque, per l’Ateneo salentino e per il territorio – commenta il sindacato – Ed è venuto il momento di scelte coraggiose anche per gli Organi di governo dell’Università del Salento. Il nostro Ateneo ha registrato un aumento del FFO di circa 3 milioni di euro, di cui 600 mila liberi da vincoli e spendibili nel 2018.
A queste risorse vanno aggiunte quelle derivanti dall’utile del Bilancio di esercizio 2017, vale a dire 2,12 milioni di euro. Di questi, 218 mila sono stati destinati ad assegni di ricerca e 352 mila alla ricerca di base.
Come in più occasioni abbiamo fatto notare, presso il nostro Ateneo lavorano da anni circa 200 precari della ricerca, se consideriamo i Ricercatori a Tempo Determinato di tipo A – figura  introdotta nel 2010 dalla legge Gelmini per sostituire quella del Ricercatore a Tempo Indeterminato – e gli Assegnisti di ricerca. Molti di questi Ricercatori hanno già conseguito anche l’Abilitazione
Scientifica Nazionale a professori Associati. Un precariato dunque più che qualificato, su cui MIUR, Ateneo e Regione Puglia hanno già investito cospicue risorse.
Ci chiediamo allora perché gli Organi di governo dell’Ateneo non ritengano necessario investire almeno parte delle risorse finalmente disponibili per offrire ai propri Ricercatori una possibilità di rimanere e produrre per l’Ateneo e il territorio salentino. Ci domandiamo insomma perché, invece di nuovi anni di precariato, non vengano investite le risorse finalmente disponibili per creare nuovi posti di Ricercatore a Tempo determinato di tipo B, l’unica tipologia di contratto che permetta di accedere alla posizione di professore universitario a
tempo indeterminato. Ad una condizione, naturalmente: essere valutati scientificamente qualificati, in un concorso pubblico e nazionale.
Vale la pena di ricordare che l’Amministrazione spende anche 500.000 euro per contratti d’insegnamento. Sommando le risorse disponibili si potrebbero bandire fino a 60 posti di Ricercatore a Tempo determinato di tipo B.
Il FFO 2018, a nostro avviso, consentirebbe, poi, nuove progressioni di carriera per i docenti di ruolo. Il pagamento degli scatti stipendiali, infatti, non dovrebbe più gravare sul Bilancio d’Ateneo giacché è stato finanziato dal MIUR nell’ambito dei 3 mln di aumento del FFO. Pertanto, le somme precedentemente vincolate a quello scopo potrebbero ora essere impiegate per soddisfare almeno in parte le legittime aspettative di carriera dei Ricercatori a Tempo Indeterminato e dei professori Associati, in possesso di Abilitazione Scientifica Nazionale.
Inoltre, a fronte della discreta scorta di risorse aggiuntive, il Consiglio di Amministrazione nella riunione dello scorso 25 Settembre ha deliberato l’aumento del Fondo Incentivante del Personale Tecnico Amministrativo per circa 100.000 euro. Scelta ripetutamente sollecitata da Cobas
Unisalento, per rimediare alle penalizzazioni economiche subìte nel corso degli ultimi anni, e per nulla sanate dal nuovo CCNL.
Tuttavia, anche in questo caso le scelte compiute dall’Ateneo risultano poco coraggiose e non soddisfacenti”.

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Al via il 19° Giro del Salento. Il ricavato dell’evento in favore dell’oncologia pediatrica di Lecce

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LECCE – Il 13 e 14 ottobre sono i due giorni in cui tutti i motociclisti del Salento ed altri provenienti da altre regioni si mobiliteranno per il 19° giro del Salento.

Infatti il Bmw Motorrad Club Salento – si legge nel comunicato – , in collaborazione con l’Associazione dei genitori dei bambini dell’Oncologia Pediatrica di Lecce “Per un sorriso in più” mette in strada un percorso filantropico fatto ovviamente di strada (concentramento alle ore 17:00 del 13 ottobre c/o ospedale V.Fazzi di Lecce), oltre che di cultura, tradizione, amicizia e soprattutto solidarietà; infatti questo giro che anticipa l’anniversario del ventennale sarà dedicato e quindi devoluto (tutti gli incassi) al centro Oncologico pediatrico di Lecce.

E’ lo stesso presidente Alfio Zaurito ad indicare in un video su bmwmcsalento.it/ la mission e lo spirito con cui centinaia di motociclisti il 13 e 14 ottobre lasceranno a casa la propria quotidianità, indossando casco e sorriso e percorreranno insieme le strade del Salento, volendo cosi regalare ai piccoli amici del reparto di onco-Ematologia che combattono ogni giorno come dei leoni per vivere anche un’ istante in più una speranza, un sorriso, una dolce carezza che ne determinerà un ulteriore stimolo per combattere e.

Alle ore 18:00 del 13 Ottobre davanti al reparto di Oncologia dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce si muoverà un corteo di moto fino ad arrivare a Villa Baldassarri dove non mancherà la musica ed il buon cibo salentino, tour aperto a tutte le moto, infatti tutti i motoclub Salentini hanno dato già la loro disponibilità che nell’occasione saranno premiati con un ricordo dell’evento.

Il 14 ottobre invece con partenza da Piazza Libertini a Lecce ci si muoverà attraverso i vari paesi fino ad arrivare a Corigliano d’Otranto presso la Masseria Sant’ Andrea, per le sole Bmw.

Il Bmw Motorrad Club Salento, da sempre sensibile alle tematiche sociali, oltre che alla promulgazione della conoscenza capillare del Salento, ha da sempre dimostrato un motivo di orgoglio per il Salento intero, oltre ad essere tra i motoclub più longevi e più popolati d’Italia, sa che in ognuno di noi risiede un’ animo buono e vuol dare l’occasione a tutti i motociclisti di dimostrarlo.

Passare pochi minuti in compagnia di questi bambini può solo far bene, questa è l’occasione per farlo e riuscire a donare “Un sorriso in più”.

Rombo di cilindrata, sorriso e altruismo per mettere in moto la solidarietà, perché guarire si può!Il programma completo e info sono disponibili sul sito bmwmcsalento.it e su facebook: bmwmotorrad clubsalento.

 

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Nardò, via Crispi: lunedì gli aulunni tornano in Aula

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NARDO’ (Lecce) – Torneranno in aula lunedì 8 ottobre, come previsto, gli alunni della scuola “Don Milani” di Via Crispi. L’amministrazione comunale ha individuato una soluzione in grado di consentire l’immediato ritorno in aula senza ricorrere a doppi turni ed evitando soluzioni tampone. La scuola di via Crispi, infatti, aprirà parzialmente già lunedì, dopo un massiccio intervento di messa in sicurezza anche del piano terra. In seguito al cedimento di una porzione di intonaco e pignatte nel corridoio al primo piano, infatti, il sindaco Pippi Mellone ha disposto ulteriori e più approfonditi controlli rispetto a quelli di routine effettuati da Bianco Igiene Ambientale (affidataria dal 2013 del servizio di manutenzione delle scuole e degli edifici comunali).

In seguito alle approfondite verifiche di queste ore l’amministrazione ha incaricato l’impresa Climaco Costruzioni di rifare completamente il soffitto delle aree comuni del primo piano, che non erano state rifatte durante il precedente intervento. All’epoca, infatti, fu deciso di intervenire esclusivamente sulle aule, ma non su corridoi e spazi comuni. L’intervento complessivo, quindi, è maggiore di quanto preventivato nelle prime ore. L’amministrazione stanzierà infatti circa 100 mila euro: 17 mila serviranno per il piano terra e altri 83 mila per porre in sicurezza circa 730 metri quadri di soffitto negli spazi comuni al primo piano. A partire da lunedì e per i successivi quaranta giorni il primo piano dell’edificio sarà inaccessibile per docenti, alunni e personale scolastico, mentre al piano terrà riprenderanno regolarmente le lezioni all’inizio della prossima settimana.

La popolazione scolastica sarà così distribuita: verrà trasferita a piano terra una classe del primo piano (la 4B) e nella scuola “Aristide Gabelli” di via Bellini altre nove classi. In particolare, le classi 1A, 1B, 1C, 1D, 3D da lunedì andranno al primo piano di via Bellini e le classi 3C, 2C, 2A e 2B al piano terra dello stesso istituto, che ha ampia disponibilità di aule utilizzabili. Le altre classi di primaria e quelle dell’infanzia già ospitate al piano terra del “Don Milani” di via Crispi lunedì torneranno regolarmente nelle loro aule.

“Abbiamo deciso di intervenire con fermezza – dichiara il sindaco Pippi Melloneperché consideriamo inutile fare lavori di maquillage e, allo stesso tempo, potrebbe essere rischioso procedere ad una riparazione parziale. Quella scuola, d’altronde, era stata interessata da un importante intervento, che aveva portato al rifacimento di tutte le aule ma non, purtroppo, di questi spazi comuni. Questo intervento metterà fine a subdole situazioni di rischio”.

 

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“Sulle orme della sclerosi multipla”, a Castrignano del Capo la presentazione del libro di Maria De Giovanni

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CASTRIGNANO DEL CAPO (Lecce) – Si terrà domani la presentazione del libro di Maria De Giovanni intitolato “Sulle orme della sclerosi multipla“, edito da Graus Editore. Con il patrocinio del comune di Castrignano del Capo presso il centro sociale polivalente “la Cornula” in via San Francesco d’Assisi dalle 19.00, si darà inizio alla presentazione. Dialoga con l’autrice il dottor-psicologo Francesco Giaquinto.

Un appuntamento per parlare della storia di Maria, una donna affetta dalla grave patologia della SM, che combatte ogni giorno cercando come scrive lei di “essere felice nonostante tutto”. Un libro autobiografico che ha fatto il giro del mondo, ovunque Maria è stata invitata a portare il suo meraviglioso messaggio di coraggio e speranza, dove anche in fondo al tunnel della sofferenza, attraverso la spiritualità e la volontà si può vivere con dignità.

Il libro è un liofilizzato di informazioni tecniche della sclerosi multipla amalgamato alla vita che l’autrice si sforza di vivere ogni giorno. Scardinare la disabilità dagli angoli nascosti della solitudine, questo è l’obiettivo di Maria. Per questo e tanto altro ha ricevuto più di trenta premi e riconoscimenti, con lei a Castrignano dialogherà lo psicologo Francesco Giaquinto, dopo i saluti dell’amministrazione comunale.

Sempre nella serata l’autrice presidente dell’Associazione Sunrise che ha fondato cinque anni fa, parlerà del progetto da lei voluto e realizzato denominato il mare di tutti, dove andranno tutti i proventi del suo libro.

 

 

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