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Pistola in pugno rapinarono donna in compagnia della figlioletta: condannato 44enne

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RAPINAMELENDUGNO (Lecce) – Quattro anni e quattro mesi di reclusione per la rapina in casa ai danni di una donna sorpresa da un commando di banditi insieme al figlioletta di appena cinque anni. E’ la condanna inflitta nelle scorse ore a Massimiliano Montinari, 44 anni, di Melendugno, dal gup Carlo Cazzella nel processo celebratosi in abbreviato  fronte di una richiesta di 4 anni e 6 mesi. Nel frattempo i complici, due cittadini di origini slave, sono stati già condannati.

L’assalto in casa risale al novembre di un anno fa. Fu un pomeriggio di terrore per una donna leccese residente in una villetta al piano terra di via Manzo. I banditi, dopo avere svaligiato l’abitazione si allontanarono in tutta fretta ma la fuga si concluse con un paio di manette strette ai polsi.  L’operazione venne eseguita dagli dagli agenti della Questura di Lecce. I poliziotti trovarono una giovane mamma che, in evidente stato di agitazione, raccontò l’accaduto: rincasata con la figlia, dopo aver inserito la chiave nel portone, notò che la porta era socchiusa e che le luci interne erano accese. Ed intuendo la presenza di ladri in casa, prese la bambino per mano, tentando di uscire in strada.

Proprio in quel momento, però, dalla porta d’ingresso della villetta escono due individui, che l’afferrano per un braccio e le puntano una pistola alla tempia, urlandole di aprire il cancello. L’istinto materno (la donna si lancia sulla figlia per proteggerla) ritardò la fuga dei malviventi che riuscirono comunque ad allontanarsi a bordo di una Fiat Stilo. Uno di loro, Montinari tentò di scappare ma venne subito rintracciato e bloccato. L’imputato era difeso dall’avvocato Anna Maria Ciardo.

F.Oli.


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