CAVALLINO (Lecce) – Non doversi procedere per il possesso delle armi a processo per la droga. Adriano Barbetta, il 25enne di Cavallino, è stato inviato a giudizio solo per una delle accuse che gli costarono l’arresto ad ottobre, quando venne fermato in macchina in compagnia di un suo amico. Il processo, così come disposto dal gup Stefano Sernia, si aprirà il prossimo 25 novembre dinanzi al giudice Mario Tosi. Gli avvocati difensori Giovanni Valentini e Paola Scarcia avevano chiesto il non doversi procedere per tutti e due i reati e in subordine, relativamente all’articolo 422 del codice di procedura penale, avevano sollecitato che il giudice effettuasse delle integrazioni probatorie costituite da una perizia grafica di un fogliettino con nomi e cifre trovate in auto.
Nel frattempo l’amico che si trovava in macchina con Barbetta ha già chiuso i propri conto con la giustizia patteggiando quattro anni di reclusione: Antonio Simone Longo, 21enne di Cavallino, accusato di detenzione di armi comuni da sparo alterate, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I due furono fermati dai carabinieri di Specchia in tarda serata per un controllo mentre si trovavano a bordo di una Fiat Panda guidata da Barbetta lungo la statale 275. In auto nascondevano circa 15 grammi di marijuana.
F.Oli.