ROMA – Se prima qualche piccolo sgarro al consumatore poteva risolversi con una multa della Consob, che può variare dai 10 mila ai 50 mila euro (briciole rispetto ai guadagni di chi vende certi prodotti finanziari), oggi le cose si complicano per tutti gli intermediari finanziari. Nel Salento ormai non si contano più le agenzie e gli agenti che svolgono l’attività di intermediazione finanziaria: da oggi arrivano tempi duri. Sì, perché una volta scoperte le irregolarità da parte della Consob, arriverà la causa di risarcimento danni. “Con l’Adusbef abbiamo deciso di stanarli tutti – promette il vicepresidente dell’associazione consumatori, Antonio Tanza – Dovranno pagare cifre molto impegnative per i danni causati a chi ha sottoscritto i loro prodotti. Chi lavora in modo sleale verrà messo fuori dal mercato”.
A tremare sono anche tantissimi intermediari salentini finiti negli elenchi pubblicati dalla Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, che ha l’obbligo di tutelare il pubblico risparmio, indagando e multando chi non rispetta le leggi. Nel mirino sono finite anche le Poste Italiane, che hanno venduto prodotti finanziari in conflitto di interessi, secondo le indagini svolte dal Comitato. Poi ci sono tutti quelli che hanno venduto polizze spazzatura. Il lavoro delle associazioni dei consumatori sarà più facile, perché potranno avvalersi delle indagini già svolte dalla Consob. Insomma, sta per avere inizio il giro di vite: nessun promotore senza scrupoli dormirà più sonni tranquilli.
Garcin