NARDO’ (Lecce) – Incendiò l’auto della ex moglie in una notte di follia dopo aver molestato la donna per anni. Bruno Prete, imprenditore agricolo di Nardò, di 51 anni, è stato condannato a tre anni di reclusione con le accuse di stalking, danneggiamento seguito da incendio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. La sentenza è stata emessa in abbreviato dal gup Giovanni Gallo che ha abbassato di un anno la richiesta invocata dal pubblico ministero Francesca Miglietta. Il giudice ha anche disposto cinque anni di interdizione dai pubblici uffici, un anno di sospensione della patente, 15mila euro come risarcimento danni in favore della ex moglie (assistita dall’avvocato David Dell’Atti) e 1000 euro in favore del carabiniere aggredito dopo l’arresto (quest’ultimo rappresentato dall’avvocato Massimo Muci). La difesa, rappresentata dagli avvocati Tommaso Vaente e Luigi Corvaglia, aveva chiesto che venisse valutata la capacità di intendere e di volere al momento del fatto e il gip conferì allo psichiatra Domenico Suma una perizia. Gli esiti hanno accertato che Prete era consapevole delle proprie azioni nonostante fosse ubriaco.
L’arresto dell’imprenditore fu piuttosto concitato. E’ il 9 settembre scorso. Prete, così come accertato dai carabinieri, raggiunge casa della ex moglie. Con la benzina appicca fuoco al vano motore della Mercedes della donna. L’auto viene completamente distrutta dalle fiamme ed esplode anche il cofano. Subito dopo Prete tenta di allontanarsi. Il suo volto e, soprattutto, le intere sequenze del raid vengono immortalate dalle videocamere di sorveglianza. Inoltre Prete viene riconosciuto da un figlio. Scatta immediatamente la segnalazione alle forze dell’ordine. I carabinieri bloccano Prete a poche centinaia di metri. Accompagnato in caserma l’imprenditore continua nelle sue intemperanze fino all’alba quando finisce in manette e accompagnato in carcere.
Nella successiva udienza di convalida Prete riferì di non ricordare nulla. Neppure di aver raggiunto casa della moglie. Ricordi sbiaditi, parziali per i fumi dell’alcool. Prete tuttora si trova ai domiciliari. Non appena verranno depositate le motivazioni della sentenza, il suo legale impugnerà la sentenza in Appello.
F.Oli.