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Seviziarono e sbeffeggiarono minore disabile, bulli dinanzi al gip il 12 maggio

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bulli campi

CAMPI SALENTINA (Lecce) – Nuovo appuntamento in un’aula di Tribunale per i bulli di Campi Salentina. Riccardo Cassone ed Edoardo Tauro dovranno comparire dinanzi al gip Michele Toriello il prossimo 12 maggio. Il giudice per le indagini preliminari (il secondo in pochi mesi) dovrà valutare nel corso dell’udienza camerale se la richiesta di patteggiamento a due anni con sospensione della pena concordata  dagli avvocati difensori si possa ritenere congrua. Si tratta del secondo tentativo per i due giovani (ancora ai domiciliari) di chiudere i conti con la via processuale più veloce. Il 26 febbraio scorso il gip Vincenzo Brancato aveva infatti rigettato l’istanza di patteggiamento a due anni e mezzo di reclusione ritenendo i fatti troppo gravi e meritevoli di un approfondimento istruttorio più ampio. Il giudice aveva persino ipotizzato altri reati.

Nei giorni scorsi, però, gli avvocati difensori Massimo Bellini (per Cassone) e Giovanni Gabellone e Larissa Luca (per Tauro) hanno concordato una richiesta bis di patteggiamento con il pm Angela Rotondano: due anni e sospensione della stessa grazie ad un tecnicismo relativo al reato di sequestro di persona che al quinto comma prevede per chi libera un minore di 14 anni e collabora nel corso delle indagini il beneficio della pena dimezzata. Proprio come nel caso della vittima di Campi Salentina che ha ammesso di essere stato liberato. Un secondo rigetto di un gip differente porterebbe gli avvocati a scegliere un ulteriore percorso alternativo: quello dell’abbreviato. La vicenda è ormai nota.

I due ragazzi si trovano ai domiciliari dal 5 dicembre scorso. L’attività dei carabinieri della stazione di Campi Salentina è stata avviata dopo la visione di un filmato di circa due minuti postato su Whats-App in cui una compagna di classe riconosceva l’amico disabile. Nel filmato girato nel novembre di un anno fa i bulli seviziano il minore legandolo con una catena al cancello della chiesa “Santa Maria delle Grazie”. Poi lo costringono a fumare uno spinello urinandogli sulle gambe. Il “video della vergogna” è così finito nelle mani dei carabinieri che, dopo una serie di accertamenti, hanno identificato la baby gang. Nel video, infatti, compare anche un altro giovane: A.G., sempre di Campi Salentina, all’epoca dei fatti minorenne, denunciato a piede libero. “Volevamo dargli una lezione. Voleva imitare i comportamenti e gli atteggiamenti dei ragazzi più grandi” dichiararono i due giovani dinanzi al gip Carlo Cazzella nel corso dell’interrogatorio di garanzia “dimostrando scarsa consapevolezza della loro bravata”.

F.Oli.


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