PUGLIA – “Continuano ad emergere spaccati inquietanti sul caso delle Ferrovie Sud Est. Abbiamo ricevuto risposta contributo economico della Regione sia per le carrozze che per i nuovi treni. Una circostanza che impone alla Giunta regionale di dar seguito alla nostra richiesta di istituire la Commissione di inchiesta per andare fino in fondo alla questione”. Lo dichiara l’ex consigliere regionale, Luigi Mazzei.
“In particolare – aggiunge – la partecipazione economica della Regione deriva da più accordi di Programma (l’ultimo del 2010) con cui la società e la Regione stessa stabilivano le quote di partecipazione alla spesa. La vicenda parte nel 2009 quando, a seguito di un normale controllo fiscale dell’Agenzia delle Entrate, cominciò ad emergere come l’azienda avesse acquistato, per 912mila euro, 25 carrozze passeggeri dismesse da due distinte società tedesche, poco dopo rivendute nelle stesse condizioni a una società polacca per 7 milioni di euro. Infine, le carrozze sarebbero state riacquistate dalle stesse Ferrovie Sud-Est, dopo aver subito qualche intervento di manutenzione, per 22 milioni di euro.
Rammento che in merito ho sollevato dubbi sulla vicenda con una interrogazione urgente presentata il primo novembre 2015 a cui ha fatto seguito una strana, perché quanto mai celere e complessa risposta alla nostra interrogazione (una rarità, visto che di solito non tornava alcun feedback dagli assessorati). L’assessore, pur non dandoci notizie rilevanti sull’attività ( e gli eventuali riscontri ) dell’Audit, elenca i contributi regionali che hanno permesso l’acquisto dei nuovi treni e delle carrozze: spese rendicontate o sui fondi PO FESR 2007/2013 oppure sul bilancio regionale.
La candida ammissione dell’assessorato ci lasciò a dir poco stupiti e rammaricati per la leggerezza con cui, in questi dieci anni, erano stati spesi milioni e milioni di euro di soldi dei pugliesi. Tuttavia, ancora non abbiamo ricevuto risposta sul perché si sia arrivati a pagare una somma così esorbitante per i mezzi. Resta fermo che nessuno ha ritenuto di verificare gli acquisti dei mezzi e la loro provenienza, senza contare gli aspetti penalmente rilevanti nella vicenda sui quali indaga la magistratura. Oggi da Minervini a Del Rio tutti cercano di ribaltare le responsabilità sugli altri……..ma voglio ricordare a me stesso – conclude Mazzei – che alla guida della Puglia che gestiva quei fondi vi era Vendola che pilatescamente si è lavato le mani senza nemmeno costituire una commissione di inchiesta”.