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Truffa e peculato: la Procura accusa l’ex direttore dell’Imid Minelli

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Minelli-Mauro

Peculato e truffa aggravata. Sono le accuse contestate a Mauro Minelli, il medico di 58 anni di Campi. Nei giorni scorsi è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Quattro pagine contengono le contestazioni mosse al medico allergologo e immunologo. Nel capo di imputazione formulato dalla Procura le contestazioni dei due presunti reati si incrociano: si parla di somme intascate, di onorari gonfiati, di visite eseguite in assenza del pagamento del ticket dovuto.

Scrive il pm Angela Rotondano: “Essendo stato autorizzato dal direttore generale della Asl di Lecce a svolgere attività libero-professionale intramuraria presso il proprio studio privato, si appropriava di denaro appartenente all’azienda sanitaria”. Segue, poi, un lungo elenco di nomi di pazienti, di somme di denaro e delle date in cui sono state eseguite le visite. Le cifre oscillano fra gli 80 e i 300 euro. Continua il pm: “Minelli ometteva di stornare le somme dovute alla Asl e di emettere la relativa fattura con riferimento agli onorari a lui corrisposti dai pazienti”.

Quaranta gli episodi accertati al termine delle indagini svolte dai carabinieri del Nas, il Nucleo antisofisticazioni e sanità. Parte delle visite sono state eseguite in Alpi (cioé con Attività libero professionale intramuraria), parte durante l’orario di servizio istituzionale ma in giornate e in luogo non autorizzato. In alcuni casi – stando a quanto riportato nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari – Minelli avrebbe ricevuto importi maggiorati rispetto alle tariffe autorizzate. Decine i casi contestati. Per la precisione sono 132 i nomi dei pazienti che avrebbero corrisposto un onorario maggiorato.

Nove, infine, sono le visite che Minelli avrebbe eseguito in assenza del pagamento del relativo ticket. L’attività del medico e l’elenco dei pazienti sono stati ricostruiti sulla scorta della documentazione sequestrata e della consulenza eseguita sui computer di Minelli. I fatti contestati vanno dal 209 al 2013. Nel 2013 è stato travolto da un’inchiesta che ha portato anche alla chiusura del Centro Imid di Campi di cui era stato fondatore e responsabile.

Fin qui le accuse mosse dalla Procura. Alle quali il medico, difeso dall’avvocato Giuseppe Terragno, potrà replicare per chiarire la propria posizione. Del resto l’avviso di conclusione non è una sentenza anticipata, ma la formalizzazione da parte della Procura delle accuse mosse all’indagato.

F.Oli.


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