LECCE – Per la Corte di Cassazione è tutto da rifare: è stata annullata con rinvio la sentenza del 28 febbraio dell’anno scorso, che costrinse Gabriele Abaterusso, 34 enne di Patù (vicesindaco del suo paese), a fare un passo indietro dalla competizione delle regionali. Al suo posto si candidò il padre Ernesto, supportato dalla segreteria provinciale, ma una grande amarezza travolse tutta la sua squadra. Oggi gioisce su facebook anche il segretario provinciale del Pd, Salvatore Piconese, che gli fa gli auguri. Abaterusso era stato condannato a due anni di reclusione per il reato di bancarotta per distrazione del “Calzaturificio Vereto”, ma i giudici di ultima istanza hanno deciso che dovrà celebrarsi un nuovo processo davanti ai giudici d’Appello. Una vittoria parziale, dunque, della linea difensiva portata avanti dai legali Federico Massa e Antonio Borreti.
Abaterusso è accusato di aver distratto i beni dell’azienda Vereto una volta arrivata la sentenza di fallimento, anche con l’aiuto del socio di origini marocchine, Redouanne Marsali: poi, sotto la lente d’ingrandimento è finita anche la cessione di un ramo d’azienda alla cifra 28 mila euro a una società del padre. Tutte accuse che i protagonisti della vicenda hanno sempre respinto con fermezza. Abaterusso è convinto di poter dimostrare la sua innocenza in questo nuovo processo. Per le motivazioni della Cassazione bisognerà attendere, ma è chiaro che l’annullamento è un punto a favore dell’esponente del Pd.
Garcin