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“ELIO…è con noi”: retrospettiva personale dedicata all’artista Elio Rizzo

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Elio-RizzoSPECCHIA (Lecce) – Martedì 18 agosto prossimo alle ore 20.00 presso le Sale espositive del Castello Risolo, in Piazza del Popolo a Specchia, con il Patrocinio del Comune di Specchia, si svolgerà l’inaugurazione della mostra retrospettiva “ELIO…è  con noi “, dedicata all’artista specchiese ELIO RIZZO recentemente scomparso. La mostra ideata e curata da Domenico Baglivo potrà essere visitata sino al 20 agosto dalle ore 20.30 alle 22.30.

L’iniziativa culturale, coordinata dal giornalista Maurizio Antonazzo, prevede  i saluti del Sindaco di Specchia, Dott. Rocco Pagliara, gli interventi dello storico, Prof. Antonio Penna,e del Presidente dell’Accademia delle Arti e dei Mestieri “Terra di Amendolia”, Marius Branca.

Opera-di-Elio-Rizzo2L’artista Domenico Baglivo così scrive nella presentazione della retrospettiva: “Ciao Elio, ho voluto organizzare questa mostra retrospettiva personale insieme alla tua famiglia molto disponibile, che ringrazio, perché già promessa quando ancora il male non si era impossessato di te. Tu eri felice che finalmente i tuoi sogni si avveravano, e quante volte sei venuto nel mio laboratorio a chiedere, a fare progetti insieme,una volta stabilito a Specchia. Ma purtroppo il destino ha voluto che prendesse una strada diversa, non voluta. Ma oggi sei con noi con le tue opere, che nessuno può cancellare e distruggere, sei qui a mostrare lo tua sensibilità di uomo coraggioso e di grande sensibilità artistica. Ciao, il tuo amico Domenico.”

Nella biografia curata dal figlio Alessandro si legge: “Rizzo Saverio, per tutti Elio, nasce a Specchia  il 2 maggio del 1948, da una famiglia di umili origini di cui è il IV figlio. A Specchia consegue la licenza elementare e media,mentre presso l’Istituto Professionale di Tricase la licenza media superiore con la qualifica di tornitore meccanico. In un’epoca in cui le classi sociali erano sinonimo di rango e di appartenenza e la possibilità di partecipare a feste era una facoltà “riservata” solo a coloro che appartenevano allo stesso ceto, in giovanissima età Elio scopre la propria tendenza artistica, ovverossia quella forma di creatività e di espressione estetica che lo porterà dapprima ad accostarsi alla musica e in poi in età matura, molto umilmente, alla pittura.

Attraverso il canto partecipa a diverse competizioni locali tipo il Festival Specchiese, di cui si aggiudica più volte la gara tra i festeggiamenti degli amici e l’interpretazione di brani di Gianni Morandi, suo intimo idolo che a Tirana, in occasione di una partita di beneficenza, avrà il piacere di conoscere e di frequentare mentre era in missione all’estero. Ancora diciassettenne, per necessità e non tanto per desiderio, decide di abbracciare quella che sarà la Sua più grande famiglia, la Patria, arruolandosi nell’Esercito Italiano con destinazione dapprima nella città di Palermo, poi in quella di Roma, poi in quella di Bassano del Grappa e in fine in quella di Bari ave concluderà la propria carriera militare il giorno 3 maggio del 2007, dopo quaranta’anni di onorato sevizio prestato, altruisticamente, in favore della popolazione italiana e di quella internazionale. In Italia partecipa nelle operazioni di aiuto e soccorso delle popolazioni terremotate del Friuli e dell’Irpinia, mentre all’estero in missioni umanitarie in favore delle popolazioni della Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia ed Albania, ottenendo meriti e riconoscimenti per il fedele servizio prestato.

In Kosovo si fa promotore di una gara podistica di beneficenza, cui partecipa con indosso la maglia del Lecce a testimonianza delle Sue più fiere radici e attaccamento verso una terra da cui presto è partito e in cui sempre è tornato. Giunta la quiescenza lavorativa, con il favore di amici pittori, inizia umilmente ad accostarsi alla pittura, dando estro alla mano e alla tela che da bianca diviene sempre più colorata. Sotto il patrocinio del Suo stimato Presidente Marius Branca, diventa socio dell’Accademia delle Arti e dei Mestieri Terra di Amendolia, di cui condivide le finalità sociali ed artistiche, partecipando attivamente a tutte le manifestazioni da questa organizzate, ivi comprese le mostre estive presso i Comuni di Tricase e Depressa insieme all’encomiabile amico Domenico Baglivo. Ancora giovane conclude prematuramente il Suo cursus vitae in Bergamo, circondato dagli affetti e dall’arte che con se porta via insieme agli occhiali, una tavolozza e quattro pennelli.”

 

 


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