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Furto in chiesa: due dei tre ladri sacrileghi lasciano il carcere

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CASARANO (Lecce) – Confessano il tentato furto in una chiesa di Neviano e si dicono pentiti. Si è svolta nelle scorse ore l’udienza di convalida dei tre ladri sacrileghi di Casarano finiti in manette venerdì notte Il gip Alcide Maritati ha convalidato l’arresto disponendo tre differenti misure a carico degli indagati: obbligo di dimora per Luigi De Micheli, 23 anni, di Casarano; domiciliari a carico di Lucio Parrotto, 26, di Casarano; Emanuele Zompì, di 25, (accusato anche del possesso delle armi) rimane in carcere. I tre giovani, assistiti dagli avvocati Luca Puce e Carmela Palese, si sono giustificati confessando di avere impellenti esigenze economiche. Da qui la decisione di tentare il furto nella chiesa dedicata ai santi Cosma e Damiano per racimolare qualche gruzzoletto.

L’operazione è stata avviata dopo i numerosi furti compiuti ai danni di alcuni luoghi sacri in provincia, messi a segno negli ultimi mesi. Bottino: oggetti sacri e denaro custodito all’interno delle sagrestie dei luoghi di culto. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Maglie, da alcune notizie acquisite, avevano appreso che a breve sarebbe stato messo a segno un colpo nei confronti di una chiesa del territorio di competenza Nella notte, grazie anche alla collaborazione dei militari della Stazione di Neviano e della Compagnia di Gallipoli, è nato il sospetto che il gruppo potesse colpire una delle chiese del territorio Gallipolino. Pertanto è stato predisposto un apposito servizio congiunto che ha consentito di cogliere in flagranza di reato i tre malviventi.

Infatti verso mezzanotte, dopo aver scavalcato la recinzione della chiesa Cosma e Damiano, incappucciati con passamontagna, con guanti, torce, cacciaviti e un piede di porco, i tre casaranesi hanno tentato di forzare il portone di ingresso del luogo di culto, venendo immediatamente bloccati dai carabinieri che nel frattempo si erano precipitati sul posto anche grazie ad un preventivo servizio di cinturazione dell’area ove si aveva il sospetto che potesse verificarsi il furto. Le immediate perquisizioni personali effettuate a carico dei tre, hanno consentito di ritrovare e sequestrare tutto il materiale atto allo scasso, i passamontagna, guanti, torce nonché un coltello a serramanico a carico di Zompi’.

In casa di Zompì sono state ritrovate una pistola tipo colt marca “bruni automatic” calibro 8 mm priva di matricola, modificata ma non funzionante poiché danneggiata, con nr. 11 cartucce calibro 7,65; a casa di Lucio Parrotto una pistola dello stesso tipo, modificata con canna calibro 7,65, funzionante, con il caricatore inserito contenente 3 cartucce calibro 7,65 ed una busta in cellophane contenente ulteriori 11 cartucce del medesimo calibro.


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