MARTANO (Lecce) – Rimane ai domiciliari Antonio Zacheo, il 29enne di Martano, accusato dell’omicidio dell’imprenditore edile Massimo Bianco, avvenuto a Martano nel giugno di tre anni fa. Il Tribunale del Riesame ha rigettato l’appello del procuratore aggiunto Antonio De Donno e degli avvocati di parte civile Giancarlo Dei Lazzaretti e Cosimo Rampino che avevano richiesto di aggravare la custodia cautelare in carcere. La Procura aveva motivato il ricorso su questioni di merito rimarcando come fosse ancora sussistente il pericolo di fuga e di reiterazione del reato. I legali di parte civile avevano invece fatto riferimento ad una norma relativa ai delitti commessi sulle persone con violenza che impone di informare le persone offese quando viene presentata un’istanza di scarcerazione per consentire di elaborare un proprio parere. In ogni caso, la difesa sta valutando l’opportunità di ricorrere in Cassazione.
Zacheo ha ottenuto i domiciliari alla metà di gennaio quando la Corte d’assise di Lecce aveva accolto la richiesta degli avvocati Federico Grosso, Mario Coppola e Salvatore Maggio. I legali dell’imputato avevano sottolineato l’estraneità dell’imputato agli ambienti della criminalità organizzata e la buona condotta tenuta in carcere da Zacheo rimasto dietro le sbarre per circa due anni e mezzo. I giudici posero come unico vincolo l’obbligo di trascorrere i domiciliari fuori dai confini regionali. In primo grado in abbreviato per l’omicidio Bianco, Zacheo è stato condannato a trent’anni di reclusione. Così come il presunto complice, Antonio Gabrieli, per il quale il processo d’appello è stato fissato al 21 marzo.
F.Oli.