Quantcast
Channel: Corriere Salentino
Viewing all articles
Browse latest Browse all 34969

Imbrogli con il petrolio? Sugli imputati si abbatte la prescrizione

$
0
0

tribunale-aula-slide

CASARANO (Lecce) – Si chiude in una bolla di sapone la seconda tranche relativa al processo sui presunti imbrogli con il petrolio in cui venne coinvolto l’ex consigliere regionale Fabrizio Camilli. Il Presidente della prima sezione penale Gabriele Perna ha assolto in primo grado Otello Milelli, Luigi Marulli, Valerio Garofalo e Franco Errico con formule diverse. Il giudice ha invece dichiarato il non doversi procedere nei confronti di Flavio Marzano, Luigi Grimaldi, Giovanni Arghirò, Luigi Rocco, Rosaria Maria Corvaglia, Luca Casarano, Antonio Casciaro, Cristian Panico, Giuseppe Lezzi, Patrizia Cursi, Luciano Mercurio, Antonio Mosticchio, Luca Piscopello, Dario Piscopello, Mirko Rainò, Antonio Salvatore Vitali, Virgilio Panico, Antonio Botrugno, Carmine De Giovanni, Claudio Ferraro, Giovanni Rizzo, Francesco Bruno, Ippazio Coronese, Ilario Cosimo Picca, Claudio Leopizzi, Antonio Carluccio, Antonio D’Argento, Salvatore Portaccio, Cosimo Previtero, Ferruccio Rainò, Carmelo Bello, Amleto Manni, Attilio Orazzo, Martino Gaetano Ungaro, Luigi Vito Manzo, Alberto Liviello, Bruno Rocco Gilberto Riso, Antonello Antico, Antonia Pellegrino, Angelo Serafino, Vito Cassiano, Dalmazio Fasano, Giorgio Fasano, Tonio Rizzo e Giovanni Falconieri.

L’indagine venne condotta dall’allora pubblico ministero Marco d’Agostino. Nei guai finirono anche coloro che acquistarono gasolio per le proprie abitazione, le sedi delle proprie imprese e, in parte, anche per le proprie attività imprenditoriali. Il lavoro degli investigatori culminò con l’esecuzione di undici ordinanze di custodia cautelare in carcere nell’operazione ribattezzata “Elios” condotta dai finanzieri della Compagnia di Gallipoli all’epoca diretti dall’allora capitano Marco Damu. Le ipotesi contestate – a vario titolo – erano quelle di associazione per delinquere, frode in forniture pubbliche, evasione fiscale e fatture fasulle. Nelle ipotesi degli inquirenti ci sarebbero state due distinte organizzazioni: la prima è quella di Camilli, che sarebbe riuscita a commercializzare in nero il prodotto petrolifero, grazie a sottrazioni di gasolio nelle forniture effettuate agli enti pubblici e alle forniture fittizie a ditte compiacenti.

La seconda organizzazione avrebbe fatto capo a Massimo Portaccio, in qualità di legale rappresentante della Framoil di Taviano. L’accusa era di aver distratto prodotti petroliferi destinati all’uso agricolo (quelli che hanno un’accisa agevolata) e di averli dirottati verso altri impieghi (riscaldamento ed autotrazione). Gli imputati sono difesi dagli avvocati Marcello Portaccio, Gabriella Mastrolia, Luigi Covella, Ubaldo Macrì, Roberto Fersini e Donata Perrone.

F.Oli. 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 34969

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>