SAN CESARIO (Lecce) – Ha patteggiato un anno di reclusione (pena sospesa) S.M., 45enne di San Cesario, responsabile dell’incidente stradale in cui perse la vita il 2 gennaio di un anno fa Salvatore Quarta, di 54 anni, originario di Veglie. Il gip Stefano Sernia ha ritenuto congrua la pena concordata dagli avvocati difensori Walter Zappatore e Maria Nigro. Il giudice ha concesso le attenuanti generiche sulla scorta degli esiti di una perizia redatta dall’ingegnere Raffaele Tafuro per conto dell’imputato. L’elaborato accertò un concorso colposo da parte della vittima che procedeva ad una velocità superiore ai 90 km/h. Solo un fratello della vittima si è costituito parte civile. Gli altri parenti sono stati risarciti in sede extragiudiziale.
L’incidente risale al 2 gennaio di un anno fa e si verificò sulla strada che collega Veglie con Porto Cesareo. S.M,. era alla guida di un autocarro e stava lavorando per conto della propria azienda. Usciva da uno stop. Non si sarebbe fermato e venne travolto da Quarta a bordo di una Chrysler Grand Voyager. La strada si trasformò in un inferno di fuoco. I passanti si fermarono per prestare soccorso e allertarono i sanitari del 118. Il personale medico non riuscì a fare nulla per la vittima, orami spirata sul colpo a causa delle gravi lesioni riportate. Il ferito, invece, venne trasportato in codice rosso presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, per essere sottoposto agli accertamenti. Sul luogo del sinistro, invece, intervennero ben due mezzi dei vigili del fuoco giunti da Lecce e dal distaccamento di Veglie insieme ai carabinieri della stazione di Veglie e del Norm di Campi Salentina.
F.Oli.