LECCE – “La materia che il Report e le relazioni della mattina, insieme alle tavole rotonde pomeridiane, restituiscono è particolarmente complessa e critica, e ritengo che avrà bisogno di confronto successivi tematizzati perché ci consegna una grande responsabilità.
Come è emerso con puntualità e dovizia di riferimenti, la Puglia e il Salento hanno necessità impellente di considerare parte integrante del modello di sviluppo la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, anche grazie al lavoro che potrà svolgere il Centro Salento Ambente e ai quadri di conoscenza che dovranno orientare necessariamente le scelte strategiche nei nostri territori”.
Lo ha dichiarato l’On. Salvatore Capone, parlamentare pd della Puglia, intervenendo stamane alla presentazione del “Report Ambiente e Salute in provincia di Lecce”.
“Questo”, ha proseguito l’on. Capone, “è il primo momento pubblico del Csa di Lecce e corona un lungo e impegnativo percorso con la costituzione del Centro Salute Ambiente jonico salentino che contempla la presenza, come da noi richiesto, delle province di Brindisi e Lecce. Dunque un progetto cui non è estranea l’azione parlamentare con il confronto attivato da tempo sia con il Governo che con i territori, i numerosi atti di indirizzo e anche l’ordine del giorno presentato da me e dalla collega Elisa Mariano in sede di approvazione del provvedimento sulla green economy e che puntava a riservare, nell’ambito delle risorse destinate alla Puglia nel cosiddetto Decreto terra dei fuochi, anche una quota precisa di fondi con il coinvolgimento dell’Istituto Superiore di Sanità per lo svolgimento – d’intesa con il Ministero della Salute e la stessa Regione – di tutti gli approfondimenti di carattere epidemiologico necessari per una completa valutazione dei rischi sanitari rivenienti dall’esposizione della popolazione ai contaminanti.
Un’esigenza profondamente avvertita dalle popolazioni e che oggi trova peraltro conferma nei dati presentati, così come l’esigenza di quadri conoscitivi puntuali e costantemente aggiornati dove possano confluire dati, conoscenze e saperi dei centri di ricerca istituzionali impegnati sul tema.
D’altra parte proprio in questi giorni in Commissione Salute nell’ambito dell’esame delle proposte sul Registro nazionale dei tumori, con l’obiettivo di coordinare i vari registri regionali e il registro nazionale da istituire sotto l’egida dell’Istituto superiore di sanità, proseguiremo con le audizioni informali per cui ci confronteremo, in questa settimana, anche con la Puglia”.