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Respinta dall’amichetto, lo denuncia per stupro: 19enne rischia l’accusa di calunnia

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CARMIANO – MONTERONI (Lecce) – Accusa l’amichetto di averla stuprata in macchina. Le indagini, però, svelano un’altra verità: il rapporto sessuale era stato assolutamente consenziente e la denuncia sarebbe risultata una ripicca: una “vendetta” nei confronti di quel ragazzo “colpevole” di non riservarle le dovute attenzioni che la giovane avrebbe invece desiderato. Così una 19enne di Carmiano rischia di finire sotto inchiesta con l’accusa di calunnia. Il pubblico ministero Stefania Mininni ha infatti trasmesso gli atti alla Procura dei Minori che dovrà ora valutare se ci siano gli estremi per contestare una simile accusa. Per il presunto molestatore, un 21enne di Monteroni, invece, è stata avanzata richiesta di archiviazione. Nell’atto compare l’affondo del magistrato quando sottolinea che “il racconto offerto dalla giovane appare calunnioso (sembrerebbe una ritorsione collegata alla manifestata decisione di di non volere comunque intrattenere con lei una relazione sentimentale stabile)”.

L’inchiesta è stata avviata nel giugno del 2014 dopo la denuncia della giovane all’epoca dei fatti 16enne. I due ragazzi, da tempo, si frequentano. Nel pomeriggio del 12 maggio la coppietta si apparta alla periferia di Carmiano per trascorrere qualche momento di intimità lontano da occhi indiscreti. La presunta violenza si sarebbe consumata nell’auto del ragazzo. La minore sarebbe stata costretta ad avere un rapporto sessuale completo. Rientrata in paese, sarebbe scesa dalla macchina allontanandosi in tutta fretta abbandonando il fidanzato. La 16enne si confida subito con la madre e, circa tre ore dopo, raggiunge l’ospedale per sottoporsi ad una visita medica. I sanitari, però, non rilevano segni riconducibili ad un rapporto sessuale violento. In ogni caso la minore decide di denunciare l’amichetto raggiungendo la locale stazione dei carabinieri. Così una prima informativa viene depositata in Procura.

Il giovane, assistito dall’avvocato Giovanni Tarantino, professa la propria innocenza. Non nega di aver avuto un rapporto sessuale con l’amica di qualche anno più piccola e ribadisce sempre che si sia trattato di un incontro consenziente. Le indagini del pubblico ministero sono state irrobustite dagli accertamenti dell’ingegnere informatico Silverio Greco. Sono stati scremati i contatti intercorsi tra i due (tramite Facebook e sms) e acquisiti i filmati di videosorveglianza di una rivendita di tabacchi dove si sarebbe consumato lo stupro. Le varie analisi hanno convinto il magistrato a ritenere che il rapporto sessuale sia stato consumato con il consenso della ragazzina che, anzi, lo aveva fortemente cercato e voluto.

F.Oli. 


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