CAVALLINO – Superata la crisi nel Pd, dopo una pesante spaccatura con gli uomini dell’ex segretario cittadino e il commissariamento del circolo, c’è un nuovo intoppo per la «grande coalizione cavallinese», che unisce uomini di centrodestra e centrosinistra per sconfiggere la squadra di Gaetano Gorgoni, ex deputato repubblicano ritiratosi dalle scene nazionali (da 25 anni alla guida del Comune, che in primavera candida a sindaco l’ex assessore provinciale Bruno Ciccarese). Carla Rugge, ormai definitivamente vicina al Pd, non era stata accettata come candidata sindaco dai fedelissimi di Serra, perché in passato si era spesa per An e per il centrodestra. Ne è nata una querelle sull’autonomia del circolo e sul modo in cui e nata la coalizione che è culminata nel commissariamento da parte della segreteria provinciale Pd. Oggi, però, quando sembrava tutto pronto per la presentazione della squadra della candidata sindaco Carla Rugge, durante il lancio dell’idea di un programma condiviso con la cittadinanza, è esploso il caso Forza Italia.
A sostegno di Carla Rugge, c’è naturalmente il Pd (senza l’appoggio dei dissidenti cavallinesi), Psi, la Puglia in Più di Stefano e l’Udc (anche questo diviso, dopo la fuoriuscita della segretaria cittadina Giusy Bascià), più qualche indipendente: avrebbe dovuto esserci anche Forza Italia, se l’alleanza non fosse stata sconfessata dall’intervento dei vertici forzisti. De Gaetanis ha perso l’appoggio del suo partito, anche se in mattinata si è presentato a nome di Forza Italia nella conferenza di Carla Rugge, per rappresentare l’adesione dei berlusconiani, forte dell’appoggio del segretario provinciale. L’ex segretario cittadino, dopo essere stato cacciato da Lecce, riceve l’ennesimo schiaffo in pieno viso.
A darglielo un comunicato di chi lo ha commissariato, Federica De Benedetto, vice di Vitali, che spiega: «Si è svolta oggi a Cavallino, in previsione delle prossime Amministrative, la conferenza stampa di presentazione della candidata alla carica di Sindaco Carla Rugge, sostenuta dal PD. Il coordinamento regionale di Forza Italia, come più volte espresso dall’on. Gino Vitali, ribadisce con chiarezza e fermezza che la presenza del dr. De Gaetanis, già sollevato dal ruolo di coordinatore leccese del partito, è da intendersi come appoggio di natura esclusivamente personale. Forza Italia conferma la propria linea e non sarà alleata del PD nelle elezioni amministrative di Cavallino».
Quindi, a conti fatti, Carla Rugge si ritrova con una parte dei centristi (visto che con la fuoriuscita di Giusy Bascià l’Udc è divisa), una parte dei democratici (visto che Serra, ex segretario Pd, sta cercando di fare una lista con i centristi dissidenti) e una parte dei forzisti vicini a Mazzotta, visto che i vertici di Forza Italia dichiarano che la posizione di De Gaetanis è solo a titolo personale. Ancora una volta i vertici forzisti sono costretti a intervenire per spiegare che «inciuci con la sinistra non se ne fanno». Mazzotta, però, è andato testardamente per conto suo, nonostante De Gaetanis avesse ricevuto il cartellino rosso dai vertici del suo partito.
Anche il coordinatore provinciale, in questo modo, rischia lo scontro frontale con Luigi Vitali, che non si farebbe problemi a mettere fuori chiunque non si adegui alla sua linea, che poi è quella dettata da Berlusconi. Le regole ribadite dal coordinatore regionale sono chiare: «Siamo alternativi alla sinistra – ha spiegato – Vogliamo volti nuovi della politica, non sempre le stesse facce che si riciclano da un partito all’altro: vogliamo un cambiamento vero». Dietro c’è un vecchio scontro interno ai forzisti tra la linea di Vitali, sostenuta da Paolo Pagliaro, Federica De Benedetto, Roberto Nitto e quella dell’asse Aloisi – Caroppo – Mazzotta, molto più elastica sulle alleanze, disponibile a dialogare con Piconese e Stefano.
L.B.
