La «guerra delle tessere» è finita: ci sono state tensioni, come in ogni appuntamento importante della vita di un partito, ma ora la partita è chiusa. Ma cosa resta dei casi scoppiati a Cavallino e Tricase? Di ufficiale nulla, tranne qualche comunicato di Sergio Blasi. «Nessuno si è mai rivolto formalmente alla commissione di garanzia, che io presiedo e che è composta da altre quattro persone. Si sono limitati a fare polemiche solo sui giornali» – spiega Edoardo Santoro. Abbiamo intervistato il segretario provinciale, Salvatore Piconese, anche lui finito nella tempesta dei botta e risposta polemici con due segretari di circolo. Ieri si è chiuso il tesseramento e sembra tornato il sereno. Perfino Stefano Valli, segretario di circolo che aveva polemizzato con la segreteria provinciale, chiamando in causa Blasi, ha firmato un comunicato in cui annuncia che tutto è rientrato ed è scoppiata la pace. Il Pd provinciale cresce con oltre 4700 tessere e dà vita a nuovi circoli: ora avrà un peso importante anche nella scelta della segreteria regionale.
Segretario Salvatore Piconese, qual è il bilancio sul tesseramento che si è appena concluso?
«Al quanto positivo. Chiudiamo, dalla prima verifica dei dati fatta in queste ore, con quasi 5000 iscritti, con un aumento di quasi 400 tesserati in più rispetto al 2014. Ma il dato politicamente più rilevante è l’apertura di nuovi circoli in provincia di Lecce. Difatti, su 97 comuni salentini il Pd è presente in 96 realtà territoriali. In questi due anni, dal 2013 in poi, abbiamo ricostruito il partito sul territorio aprendo oltre 10 circoli del Pd sia in città dove per anni non veniva fatto il tesseramento che in comuni nei quali storicamente eravamo assenti. Tra gli oltre 10 comuni ci sono: Otranto, Novoli, Carmiano, Bagnolo, Caprarica di Lecce, Tiggiano, Giudignano, Botrugno, Supersano e Castrì».
Come si prepara il Pd provinciale alle amministrative di primavera?
«Il Pd è impegnato a costruire ovunque uno schieramento di centrosinistra largo e vincente, capace di rappresentare il rinnovamento e il buon governo delle città».
Sono rientrate tutte le tensioni con la minoranza che, soprattutto durante le regionali e in qualche occasione durante i tesseramenti, hanno turbato il partito?
«Il Pd è un grande partito ed è fisiologico che vi siano punti di vista differenti, non è invece tollerabile l’accanimento e la polemica strumentale che spesso viene da qualche rappresentante istituzionale contro la mia segreteria. Ciò non solo non è utile al partito, ma mortifica una comunità politica che in questi anni è risultata la più forte e la più organizzata in Puglia, il Pd salentino».
Qual è oggi la situazione nei circoli di Tricase e Cavallino, dopo le polemiche scatenate dai segretari cittadini?
«Sono due circoli che sono stati travolti da polemiche inopportune e del tutto strumentali da parte di chi cerca di ritagliarsi uno spazio sui giornali. A Tricase, il segretario e il suo circolo, continuano a lavorare sul territorio senza che nessuno abbia mai ostacolato la loro attività politica. E ciò è stato confermato dallo stesso segretario con una sua nota alla stampa diramata nella serata di sabato 30 gennaio. Con la sezione di Tricase c’è grande sintonia e collaborazione. A Cavallino, invece, all’indomani del commissariamento del circolo si è ripreso un impegno politico nella città che fino ad allora era stato del tutto assente e privo di qualsiasi ipotesi di costruzione di alternativa, in vista delle Amministrative, all’amministrazione in carica. Il Pd locale è capo delle forze che credono nella possibilità di aprire una nuova fase politica. Il Pd cavallinese esce così dalla marginalità e dall’isolamento e diventa protagonista del cambiamento, dando vita ad uno schieramento di centrosinistra allargato, anche alle forze moderate, forte e vincente».
Garcin