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Piconese: “Basta inveire contro la segreteria, Blasi lo abbiamo candidato noi”

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LECCE – Il segretario provinciale del Pd, Salvatore Piconese, ha provato a lasciare che la tempesta passasse senza accendere ulteriormente gli animi. Blasi, però, è sceso in campo con l’ascia da guerra: per lui il caso Tricase, come quello di Cavallino, è un tentativo di depotenziare i suoi uomini, un regolamento di conti dopo le regionali. Innanzitutto, come abbiamo già puntualizzato sin dal primo articolo in cui abbiamo sollevato il caso, c’è da dire che a Tricase è stato commissariato solo il tesseramento, non la segreteria com’è avvenuto con Serra. Però Valli ci ha spiegato che proprio aprendo il tesseramento a quelli che prima erano i suoi avversari politici la segreteria provinciale gli sta scavando la fossa, preparando una maggioranza che lo sostituirà. Abaterusso, però, ha replicato che il segretario cittadino di Tricase si rifiutava di tesserare perfino un dirigente del Pd: Guerino Alfarano. “Ancora una volta devo intervenire per correggere alcune inesattezze (esternate volutamente) del Consigliere Blasi – spiega Piconese – Ormai è sua consuetudine inveire contro il Pd salentino, dimenticando (ancora volutamente), che sono stati proprio quel Partito e la sua Segreteria Provinciale a candidarlo e ad eleggerlo nelle scorse elezioni regionali 2015″.

Poi, l’ulteriore rettifica sulla vicenda del circolo, che per i seguaci di Blasi “è stato militarizzato”. “È necessario chiarire che a Tricase non c’è stato nessun commissariamento del PD locale, tant’è che Stefano Valli è ancora il segretario cittadino del circolo – spiega il segretario in un comunicato –  ma invece c’è stato un intervento legittimo della Commissione regionale per il tesseramento, al fine di rimuovere qualsiasi ostacolo o impedimento, così come segnalato, nelle operazioni di tesseramento. Un principio democratico sancito dal PD nazionale e ribadito dal Vice Segretario nazionale Guerini, ossia la volontà politica di aprire il tesseramento a chiunque faccia richiesta entro il 31 gennaio. Capisco che Blasi sia impegnato, in questi mesi, nel faticoso tentativo di realizzare la sua personale associazione e che quindi non abbia il tempo di frequentare o seguire le vicende del PD, ma ciò non giustifica il continuo attacco ad un gruppo dirigente che in due anni ha ricostruito interamente il partito sul territorio ridando linfa vitale ad una comunità politica che qualcuno in passato ha distrutto e svuotato completamente”.

Insomma, la segreteria si sente sulla linea di Renzi e di Emiliano aprendo anche a esponenti di centrodestra il tesseramento. “A noi interessa un PD forte, inclusivo e aperto, che sappia uscire dall’isolamento politico e che diventi un punto di riferimento dei territori. Il partito debole, esclusivo e per pochi intimi (quello dei “tempi bui”) lo lasciamo alle esperienze passate e a coloro che ancora oggi danno precedenza alle proprie ambizioni personali”- conclude Salvatore Piconese.

Gaetano Gorgoni


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