FOGGIA- De Zerbi paga cara la scelta di lasciare in panchina Iemmello nel primo tempo dopo la clamorosa mancata convocazione di Catanzaro. Il “caso” c’è e gli animi sono accesi, anche se la società dei satanelli vorrebbe soffocare le voci trapelate e stemperare il tutto agli occhi indiscreti delle avversarie e della stampa. La serenità dello spogliatoio potrebbe averne risentito mentre il pubblico con un’ovazione da brividi a favore del bomber del girone C lancia un chiaro segnale all’emergente tecnico rossonero. Alla fine dei conti come è sempre stato l’orgoglio non ha pagato e in un secondo tempo in cui i padroni hanno anche rischiato il colpo del ko per diversi svarioni difensivi e uscite fuori programma di Narciso, aver concesso un stralcio di partita a Iemmello non salverà De Zerbi dalle critiche.
Il Foggia tiene bene i primi quarantacinque minuti, tante occasioni e un rigore netto assegnato per fallo di mano in area di Melara su cross di Di Chiara (due ex Lecce tra i tanti in campo quest’oggi) calciato male da Agnelli e respinto in angolo da Gori, lasciano invariato il risultato sullo zero a zero. Nel secondo tempo dopo otto minuti Sarno inventa un eurogol da cineteca. Dalla trequarti sorprende tutti, portiere beneventano incluso e calcia dritto in porta nell’angolo più lontano. A sei minuti dal novantesimo, Ciciretti viene atterrato fuori dall’area foggiana ma per il direttore di gara è rigore. Mazzeo dagli undici metri non sbaglia e riporta in parità il risultato che rimarrà quello fino alla fine nonostante l’assalto delle streghe alla porta non propriamente difesa da Narciso, che improvvisa tanto e molto prima del triplice fischio.
La Casertana è ancora prima a 38 punti. Il Foggia rimane secondo a 37 e il Benevento dietro di una lunghezza a 36. Per il Lecce si tratta di una ghiotta occasione da non sciupare, anche un pareggio andrebbe bene, ma sia chiaro in campo occorrerà scendere solo per vincere.
Dario Sanghez