LECCE – L’emergenza blatte, che ogni estate tormenta i residenti di alcune zone della città e che ha spinto chi abita nel centro storico a chiedere interventi più incisivi e programmati già a gennaio, potrebbe essere contenuta quest’anno. C’è la buona volontà delle istituzioni. L’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido, ieri, ci ha spiegato che il Comune fa due deblattizzazioni sulla fogna bianca, ma il problema più grosso è la fogna nera, di competenza dell’Acquedotto Pugliese, “dove i due interventi che si fanno nell’arco di un anno non bastano”. “Innanzitutto non ne facciamo solo due – spiega Gaetano Barbone, dirigente operativo Reti, distribuzione e fognatura Aqp – In occasione della festa di Sant’Oronzo, ad esempio, abbiamo fatto un ulteriore intervento. Siamo disponibili a farne altri, aumentando i nostri interventi. Ne parleremo con il Comune, che però deve fare la sua parte intervenendo sulle pedane dei locali del centro storico e su altri posti che possono ospitare questi insetti”.
Intanto, l’assessore Guido non ha perso tempo e ha convocato tutti per la mattina del primo di febbraio nell’ufficio dell’Assessorato all’Ambiente: dirigenti Aqp, Asl e ditte interessate discuteranno la strategia e l’aumento degli interventi nelle varie zone della città. L’eccessivo numero di blatte, che riemerge dalle fogne l’estate, oltre a essere profondamente disgustoso e antiestetico, è un problema serio di igiene pubblica per le malattie che possono scatenare questi insetti: salmonella, epatite, infezioni, dissenteria, problemi alle vie respiratorie e, in casi rari, persino tubercolosi. Quindi, intervenire con più deblattizzazioni e “magari contemporaneamente con il Comune di Lecce”, come suggerisce il dirigente Aqp che abbiamo intervistato, è necessario per tutelare la salute pubblica.
Gaetano Gorgoni