LECCE – Finiscono sotto la lente d’ingrandimento della Procura il concorso e la nomina del nuovo primario del reparto di Cardiochirurgia del “Vito Fazzi”. L’indagine è stata appena avviata. Le ipotesi d’accusa sono abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Per il momento a carico di ignoti.
Nelle scorse ore gli uomini della sezione di pg della Guardia di Finanza, guidati dal colonnello Francesco Mazzotta, si sono recati in mattinata presso la sede dell’Asl in via Miglietta ed hanno eseguito un decreto di sequestro a firma del pubblico ministro Elsa Valeria Mignone. La “visita” si è protratta per circa due ore. Gli investigatori hanno acquisito l’intero carteggio relativo alla nomina e i curricula degli aspiranti primari. Si tratta di tre dottori selezionati da una commissione presieduta all’epoca dal direttore sanitario dell’Asl Ottavio Narracci: Giampiero Esposito, che ha già presentato servizio presso il Fazzi; Giovanni Casali, di Roma e Gabriele Giunti, di Firenze.
Agli inizi di dicembre, il neodirettore generale dell’Asl Silvana Melli nominò con una delibera Giovanni Casali estromettendo gli altri due concorrenti. L’indagine è stata avviata sulla scorta di un esposto di uno dei candidati esclusi che ha sollevato dubbi e perplessità sulla procedura. E proprio su quest’aspetto si concentreranno le indagini appena avviate.
F.Oli.