MATINO (Lecce) – Ha ottenuto gli arresti domiciliari Vincenzo Costa, il 52enne di Matino, finito in carcere nell’ambito dell’operazione “Coltura”. Il gip Alcide Maritati ha attenuato la misura cautelare a carico dell’indagato accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio. L’istanza è stata presentata dall’avvocato Maria Greco. Per il giudice si sono attenuate le esigenze cautelari.
Nelle scorse ore il Tribunale del Riesame aveva confermato la custodia cautelare in carcere per l’imprenditore Pasquale Aluisi, 53 anni, di Parabita; Claudio Donadei, detto “Lallo”, 43, di Parabita; Giovanni Picciolo, inteso “Gianmarino”, 34, di Parabita; Fernando Cataldi, 25, di Collepasso; Giovanni Picciolo, 34, di Parabita; Matteo Toma, 37, di Parabita; Mauro Ungaro, 33, di Taurisano.
I giudici hanno concesso i domiciliari al 24enne di Ugento Cristian Cera (assistito dagli avvocati Gabriella Mastrolia e Francesco Fasano) che potrà ora seguire un percorso terapeutico. Per il giovane è caduta anche l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.