LECCE – Paura, apprensione per la propria famiglia, il desiderio di dormire in un luogo sicuro e di abbandonare Lecce dopo le minacce subite da un manipolo di ultras alcune ore prima. Con la chiusura delle indagini sull’intimidazione subita dal giocatore del Lecce Walter Lopez spuntano gli atti allegati al fascicolo. C’è una telefonata tra l’ex terzino giallo-rosso e il dirigente della Digos Raffaele Attanasi e un ispettore poche ore dopo l’intimidazione. Circa 25 minuti di conversazione in cui il giocatore racconta il post gara di Lecce-Foggia terminata con la vittoria del Lecce per 1 a 0 con un gol di Doumbia.Un successo che non consentirà comunque ai giallorossi di ottenere il traguardo dei play-off.
Lopez: “Stavo con la macchina. Lo guardo, mia moglie mi dice: e questo? In espagnolo. Io lo guardo, c’era lui (riferendosi ad una delle due persone denunciate). Ho detto: ah tranquilla, sono tifosi”. Ispettore: “Che ti hanno detto subito” Lopez: “Vieni vieni, non rientrare, manda la tua famiglia sopra…Io ho detto: no ragazzi aspettate un po’, c’è la mia famiglia qua. Che facciamo? E in due secondi ho rimasto contro al muto e loro così a cerchio”. Attanasi: “A proposito, ti hanno circondato, si sono messi in cerchio” Lopez: “Mi hanno circondato, sì, mi hanno circondato tutti”. Lopez: “E poi lui mi dice: te domani devi andare sui giornali e devi fare la guerra contro la società e noi ti mettiamo sopra a Sant’Oronzo” Attanasi: “Ti hanno detto se tu fai la guerra alla società, ai Tesoro, loro ti mettono sulla statua di Sant’Oronzo?” Lopez: “Bravo, così! Io ho detto ragazzi ma io come posso andare…gli ho detto, si va bene, domani vediamo perché…e dopo mi giro mia moglie voleva andare, piangeva Lucio il bimbo mio più grande, il piccolo stava…” Attanasi: “Quindi nonostante ti stiano pagando loro pretendono che tu devi dire che i Tesoro…”
Lopez: “Loro mi hanno detto: sappiamo che non ti pagano, no che non ti pagano, no, che non li stanno pagando alla squadra, ma te devi andare domani sui giornali, glielo puoi dire”. Lopez: “Guarda che ti ammazziamo, guarda che veniamo qua, siamo venuti, guarda che andiamo a prendere tutti”. Attanasi: “Ti hanno detto ti ammazziamo?”. Lopez: “Ti ammazziamo!Tutte le cazzate…”. Altro ispettore: “Oggi se perdevate…”. Lopez: “Volevano ammazzare tutti”. Lopez: “Sono andato e ho detto: guarda, io me ne vado!Perchè siamo arrivati a quel punto lìche mi hanno toccato la mia famiglia. Se mia moglie non c’era quaio magari neanche dico niente a lei. E se domenica perdiamo e mi faccio un autogol? Io che faccio?”. Attanasi: “Quindi tu ti senti in condizione di non poter più in base a questa minaccia, di vivere a casa e che devi andare al Tiziano, perchè non ti senti…” Lopez: “Mia moglie si sente così, non si sente sicura, perché qua penso che sono sicuro, c’è solo una finestra che non c’ho le cose, dopo si chiude tutto…”.
Il 12 novembre scorso la Digos di Lecce ha notificato due avvisi di chiusa inchiesta per violenza e minacce nei confronti di A.D.M., 40 anni e A.D.G, di 32, entrambi di Lecce. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci, hanno svelato il tentativo di una frangia della tifoseria leccese di delegittimare la famiglia Tesoro minacciando uno dei giocatori più rappresentativi. A fine stagione, Lopez ha lasciato il Lecce per accasarsi nel Sol de America, formazione del campionato paraguaiano che disputa la Coppa Libertadores.
G. Deg.