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Eroina milanese per lo spaccio salentino: leccese bloccato in autostrada con 50mila euro di droga

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imageMILANO/LECCE – Corriere della droga per necessità. Lo ha ammesso davanti ai carabinieri, quando è stato fermato in auto con un chilo di eroina, mentre si apprestava ad imboccare l’Autostrada del Sole per fare rientro nel Salento.

In manette è finito un ex barista di Lecce – A.Q. le sue iniziali – arrestato sabato pomeriggio dai carabinieri della Compagnia di San Donato, comune alle porte di Milano. Il giovane, incensurato, nascondeva nel vano motore della sua Mercedes classe A mille grammi di droga, per un valore di 50mila euro.

L’arresto del salentino, incensurato fino a qualche giorno fa, è scattato sabato pomeriggio, quando una pattuglia dell’Arma ha notato una monovolume Mercedes di colore nero, con a bordo una sola persona, che procedeva in direzione sud – a velocità sostenuta – sul raccordo della A1 per immettersi sull’autostrada più lunga dello Stivale.

L’eccessiva fretta del conducente, tuttavia, ha attirato l’attenzione dei militari, che hanno deciso di raggiungere la Mercedes e fermarla, per eseguire un controllo e chiarire il motivo di tutta quell’urgenza. Così, dopo avere allertato anche gli agenti della sottosezione stradale di Guardamiglio, i carabinieri hanno bloccato il mezzo lungo l’Autosole, all’altezza del comune di Cerro al Lambro.

Alla vista degli uomini in divisa, il leccese A.Q. ha manifestato un notevole nervosismo. E così, insospettiti da quell’atteggiamento, gli uomini dell’Arma hanno deciso di andare a fondo al controllo: il giovane, con ogni probabilità, aveva qualcosa da nascondere.

La conferma ai sospetti è arrivata poco dopo, quando sono intervenute anche le unità cinofile. Ai cani antidroga, infatti, è bastato avvicinarsi alla Mercedes per fiutare subito l’eroina: la sostanza stupefacente era stata occultata in una intercapedine del vano motore. La droga era ancora da tagliare e la successiva vendita, quindi, avrebbe fruttato ai venditori un guadagno nettamente superiore al suo valore.

È stato a questo punto che l’ex barista salentino, vistosi ormai scoperto e con le spalle al muro, ha ammesso le sue colpe. Ed ha confidato ai militari di avere indossato i panni del corriere della droga “per necessità”: dopo avere perso il lavoro circa un anno fa, era rimasto disoccupato e, perciò, era stato costretto a mettersi al servizio dei trafficanti che gestiscono lo spaccio a Lecce, dove era diretto.

Il 32enne è stato arrestato ed accompagnato presso la casa circondariale di Lodi: secondo i carabinieri, quello dell’altro giorno era il suo primo “viaggio stupefacente”. O comunque uno dei primi, vista l’inesperienza e l’agitazione palesata dal giovane, che procedendo a velocità sostenuta non ha fatto altro che attirare su di sé l’attenzione delle forze dell’ordine.

Le indagini dovranno ora chiarire per conto di chi A.Q. trasportasse tutta quella droga e da dove l’abbia acquistata. Probabilmente, le risposte che cercano gli investigatori sono contenute nel cellulare dell’uomo, finito sotto sequestro insieme all’auto e all’eroina.

Claudio Tadicini


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