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Clik here to view.SOLETO (Lecce) – Denunciano il furto dell’auto del padre deceduto, falsificano la firma dell’uomo sul passaggio di proprietà per poi rivendere la macchina tramite l’intercessione di una concessionaria. Presunti mezzi e mezzucci accertati dalle forze dell’ordine e finiti in un’aula di Tribunale. In cinque sono finiti sotto processo, a vario titolo, con le accuse di simulazione di reato, ricettazione e falso ideologico: A.B., 58 anni, di Sogliano Cavour, M.G.B., di 56, di Soleto; P.M., 58, di Soleto; L.S., 76, di Botrugno ed M.S, di 56, di Botrugno. A.B. è accusata di simulazione di reato. Presso la stazione dei carabinieri di Soleto l’1 febbraio di tre anni fa avrebbe denunciato il furto della Fiat Panda del padre morto un mese prima. La donna raccontò che l’auto era stata rubata sotto casa. M.G.B. (altra stretta parente) e P.M. sono accusati di ricettazione. Si sarebbero impossessati dell’auto del defunto padre per poi rivenderla. In che modo? M.G.B. e P.M. si sarebbero avvalsi di L.S. (titolare di un autosalone della zona e di M.S. (titolare di uno studio di consulenza automobilistica) per il disbrigo del passaggio di proprietà.
I quattro imputati avrebbero apposto la firma apocrifa del defunto proprietario falsamente autenticata dal titolare dello studio di consulenza. In tal modo sarebbe stata formalizzata la vendita e la trascrizione del mezzo in favore del nuovo acquirente. Denucia del furto dell’auto e vendita della macchina risalgono al 2012 tra febbraio e giugno ma il raggiro venne scoperto tramite un accertamento sull’auto da parte delle forze dell’ordine. Il processo si sta celebrando davanti al giudice monocratico Domenico Greco. Nei giorni scorsi dovevano essere ascoltati alcuni testimoni ma l’udienza è stata rinviata per lo sciopero degli avvocati. Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dall’avvocato Gianni Gemma, Carlo Gervasi, Carmelo Casarano, e Francesco Vergine.
F.Oli.