GALLIPOLI (Lecce) – Prosegue l’indagine sull’omicidio di Antonio Sabato ucciso con due colpi di pistola dal padre mercoledì pomeriggio nella sua abitazione di Gallipoli. Il sostituto procuratore Emilio Arnesano ha infatti delegato i carabinieri – guidati dal capitano Michele Maselli – di eseguire una serie di accertamenti per comprendere se effettivamente Sebastiano Sabato sia uscito di casa con l’intenzione di uccidersi e non animato dal proposito di ammazzare il figlio.
Si tratta di approfondimenti investigativi doverosi considerata la gravità del fatto. Ma gli investigatori intendono non tralasciare alcun aspetto nonostante l’anziano abbia dichiarato in sede di interrogatorio e di convalida di essere uscito di casa con la volontà di togliersi la vita. I carabinieri hanno anche eseguito la prova dello stub sulle mani della sorella della vittima Daniela. Gli investigatori non escludono (ipotesi comunque piuttosto remota) che l’ex preside abbia voluto coprire la figlia (presente in casa al momento dell’omicidio) e addossarsi le responsabilità della spietata esecuzione. Lo stube è un esame che indica i risultati balistici: uan forma più avanzata del datato guanto di paraffina che evidenzia la presenza delle componenti chimiche (bario, piombo, antimonio) in minuscoli residui polverizzati che vanno a posarsi sulla mano e sugli indumenti di chi ha premuto il grilletto di una qualsiasi arma. Intanto sotto sequestro sono finiti altri due fucili da caccia detenuti legalmente dell’anziano. E verrà anche disposta una perizia balistica affidata all’ingegnere Riccardo Ramirez sulle armi sequestrate.
Da sabato, nel frattempo, l’anziano è tornato in libertà. Subito dopo l’udienza di convalida, infatti, il gip Stefano Sernia ha scarcerato Sabato perchè sarebbero venute meno le esigenze cautelari. Il padre assassino, difeso dall’avvocato Luigi Suez, ha ribadito di essere uscito di casa per farla finita. Aveva con sè una pistola calibro 9 per 21 legalmente detenuta ma dopo l’ennesima telefonata del figlio ha raggiunto casa del 38enne sparandogli due colpi. La vittima era un ex funzionario di banca laureatosi alla Bocconi. Da circa dieci anni combatteva contro un forte disagio psichico per il quale era seguito da alcuni specialisti. Nonostante le cure e l’affetto dei suoi familiari la situazione era ormai precipitata.
F.Oli.