CASARANO (Lecce) – Peculato per 100 euro. Una dottoressa dell’ospedale di Casarano è stata condannata ad un anno e quattro mesi e venti giorni di reclusione. A.D., residente a Casarano, ha patteggiato la pena nelle scorse ore dinanzi al gip Simona Panzera. L’imputata ha comunque potuto beneficiare della pena sospesa e della non menzione. La dottoressa era accusata di aver incassato il 30 per cento delle quattro visite intramoenia che, secondo la legge, l’imputata avrebbe dovuto corrispondere all’Asl. I fatti risalgono al 2011. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Emilio Arnesano, è stata avviata con l’ascolto a campione di alcuni pazienti. E’ così saltata fuori una sorta di “dimenticanza” di una fattura.
Con i successivi accertamenti gli investigatori hanno contestato altre tre visite in cui non sarebbe stata emessa la fattura per complessivi 360 euro (260 sarebbero finiti alla dottoressa) quantificando il danno nelle casse dell’Asl in circa 100 euro. Nel frattempo le somme sottratte sono state restituite dall’imputata. In ogni caso A.D. ha preferito chiudere la vicenda giudiziaria con la forma processuale più veloce nonostante abbia sempre sostenuto che le successive quattro visite sempre sulla stessa paziente si dovessero ritenere dei meri consulti per dei dolori persistenti. L’imputata era assistita dall’avvocato Rocco Legittimo. L’Asl Le/2, invece, era rappresentata dall’avvocato Alfredo Cacciapaglia.
F.Oli.