GALLIPOLI (Lecce) – Impugna la pistola ed uccide il figlio disabile al culmine dell’ennesimo litigio.
La terribile tragedia familiare si è consumata poco prima delle 17 in un’abitazione di Gallipoli, in via Gianbattista Vico, dove un uomo di 75 anni, Sebastiano Sabato, ha ucciso il figlio, Antonio, di 39enne, ferendolo a morte al petto con un colpo di pistola, arma risultata regolarmente detenuta.
La tragedia è avvenuta al quinto piano di una palazzina, dove la famiglia Sabatopare trascorresse le vacanze estive.
Sebastiano Sabato, ex dirigente scolastico della scuola media “Dante Alighieri” di Alliste, era da molti anni in pensione: la morte della moglie (anche lei insegnante), avvenuta due settimana fa, lo ha gettato in uno stato di profonda frustrazione.
«Lo conoscevo di vista, non conosco la causa scatenante di questa tragedia, ma sono profondamente amareggiato. Era una famiglia molto tranquilla, che non ha mai dato problemi. Gente per bene. Un gesto inspiegabile, perché era una famiglia di sani principi»- spiega il sindaco di Taviano Carlo Portaccio.
È stato lo stesso genitore, dopo avere sparato all’uomo, a chiamare i carabinieri ed a consegnarsi spontaneamente alle forze dell’ordine. Sul posto, i militari della Compagnia di Gallipoli, il personale della sezione rilievi scientifici dell’Arma ed il pubblico ministero Emilio Arnesano.
Claudio Tadicini
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