MATINO (Lecce) – Dopo avere forzato la saracinesca d’ingresso si erano anche allontanati per alcuni minuti, salvo poi “tornare alla carica” e compiere la razzìa.
Ancora un furto di profumi nel Salento: questa volta, l’obiettivo dei malviventi si è fermato sulla profumeria “Exstasy” di viale Italia, a Matino, da dove sono riusciti a fuggire con alcune decine di profumi di note marche.
Il furto è stato messo a segno intorno alle 3 di notte, quando i ladri hanno raggiunto la profumeria a bordo di un’auto di colore scuro, certamente di grossa cilindrata. Dopo avere forzato la serranda senza sollevarla, i malviventi si sono allontanati per qualche minuto, forse temendo la presenza di qualche sistema di sicurezza che avrebbe attirato in zona carabinieri o guardie giurate.
L’allarme è invece scattato puntuale quando i banditi hanno sollevato la saracinesca ed hanno forzato l’infisso d’ingresso, mettendo a segno il “colpo”: in pochi minuti, hanno allungato le mani su alcune decine di prodotti costosi, per un valore che verrà quantificato quando i proprietari del locale avranno ultimato l’inventario e sporto denuncia ai carabinieri.
Ad agire – come è stato accertato dai accertato dalla visione delle telecamere di sicurezza installate nella profumeria – sono stati quattro individui, tutti incappucciati. Mentre tre di loro sono passati all’azione irrompendo nel negozio, un quarto malvivente ha atteso i complici all’esterno, al volante dell’auto, pronto alla fuga.
Svegliati nel cuore della notte dalla segnalazione d’allarme, i proprietari del locale preso di mira hanno subito allertato il 112, richiedendo l’intervento dei carabinieri. All’arrivo dei militari sul posto, però, dei ladri non vi erano più tracce: forse disturbati dalla sirena, avevano preferito allontanarsi in tutta fretta con al seguito poche confezioni di profumi.
Le indagini sono affidate ai carabinieri del Norm della Compagnia di Casarano, giunti sul posto insieme al maresciallo della stazione di Matino. Al vaglio degli investigatori dell’Arma, i filmati registrati dalle altre attività commerciali presenti nella zona: dall’analisi dei nastri, infatti, potrebbero emergere elementi utili all’individuazione del modello della vettura (probabilmente rubata) ed alla via di fuga imboccata dai malviventi.