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Il Riesame scarcera il boss Nisi per decorrenza dei termini

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CINEMASTORELECCE – Il boss Roberto Nisi lascerà presto il carcere di Frosinone. Il provvedimento di scarcerazione è stato depositato qualche giorno fa dal Tribunale del Riesame. I giudici (Presidente Silvio Piccinno) hanno accolto l’impugnazione dell’avvocato Ladislao Massari che ha eccepito una questione di legittimità costituzionale. Il 64enne sarà quindi scarcerato per scadenza dei termini della custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta “Cinemastore”. Il provvedimento non è stato ancora materialmente eseguito.

Nisi è infatti ancora detenuto nel carcere di Frosinone in attesa che il Ministero individui la sede. Non è una ricerca semplice. Ci sono poche case lavoro in Italia perché è una misura che viene applicata sempre meno. Appena verrà individuata la sede Nisi lascerà comunque il carcere. Fu il magistrato del Tribunale di Sorveglianza subito dopo l’arresto del 64enne dopo la sua latitanza a disporre la sostituzione della libertà vigilata con la misura più grave della casa lavoro che è una misura di sicurezza detentiva dove Nisi potrà comunque svolgere attività lavorativa. Le motivazioni del provvedimento non sono state ancora depositate.

La parabola discendente del boss segnò nell’aprile di un anno fa un momento di non ritorno quando venne aggredito nel carcere di Borgo “San Nicola”. I retroscena su quel pestaggio emergono dalle carte dell’inchiesta “Eclissi” che segnò il declino di un boss ormai defenestrato dal trono. Significativi riferimenti a quell’aggressione erano contenuti nel colloquio dell’11 aprile di un anno fa tra Pasquale Briganti e la convivente Carmen Blago.

Dall’intercettazione emergeva come tale aggressione fosse stata ordinata dallo stesso Briganti compiuta, con ogni probabilità, da Nicolino Maci. Una decisione presa a malincuore da Briganti ma ritenuta necessaria dopo le dichiarazioni processuali fornite da Nisi nell’udienza preliminare nel processo “Cinemastore” che si erano rivelate dannose per gli altri affiliati, in particolare proprio per Briganti. dopo quell’aggressione Nisi venne trasferito nel carcere di Frosinone.

Francesco Oliva


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